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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Extrema - The Positive Pressure (Of Injustice)
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( 6374 letture )
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Siamo nei Nineties: dopo i fasti ottantiani del Thrash un nuovo sottogenere Metal, denominato Groove, prende sempre più piede trovando i suoi massimi esponenti negli statunitensi Pantera i quali nel 1992 fanno il botto con Vulgar Display Of Power, sfornando uno dei capolavori del decennio e facendo al contempo la felicità di migliaia di metalhead tra i quali il sottoscritto ed -evidentemente- i quattro componenti di una band thrash milanese chiamata Extrema. Anno 1995: ricordo bene l'uscita del disco oggetto di questa recensione, consigliatomi da un amico appartenente alla mia compagnia; da giovin metallaro affamato qual ero mi recai al mio negozietto di fiducia per acquistarlo e vedere cosa aveva da proporre la scena metallica italiana. Ciò che sentii una volta inserito il CD nel lettore e premuto il tasto PLAY mi piacque, e molto...
In The Positive Pressure (of Injustice) i riferimenti ai succitati Pantera sono evidenti un po' in ogni dove, persino nelle foto dei quattro musicisti contenute nel booklet (mi riferisco all'edizione originale e non alla ristampa uscita successivamente con l'aggiunta di alcune bonus-track) che ricordano anche cromaticamente quelle contenute nel masterpiece dei texani, ma soprattutto le similitudini sono riscontrabili nei potenti riff chitarristici suonati da Tommy Massara sulla falsariga di quelli tipici del grandissimo Dimebag Darrell. Ne sono un chiaro esempio sia la title-track (l'incipit ricorda molto A New Level) che Fear (la quale sembra quasi fare il verso a By Demons Be Driven), tanto per citarne un paio. Non si può però parlare di plagio, i brani infatti si sviluppano in maniera differente con buona personalità e mostrano una grandissima maturità sia nel songwriting che nella propria struttura, a riprova del fatto che il sound della band italiana era in netta evoluzione. A questo proposito va segnalato il fondamentale apporto in ogni canzone di Mattia Bigi che alle sonorità tipiche del genere groove, robuste e massiccie, abbina una componente funky sempre presente, vero marchio di fabbrica del talentuoso bassista -come si evince dal break strumentale dello stesso Bigi nei primi minuti di On Your Feet, on Your Knees. La sezione ritmica degli Extrema può vantare inoltre la presenza di un altro asso: Cris Dalla Pellegrina compie infatti un ottimo lavoro dietro alle pelli, destreggiandosi con sapienza nell'uso della doppia cassa e distribuendo rullate a profusione, dando prova di grandissima bravura e pregevole tecnica. L'intero lavoro denota impeto e rabbia: Money Talks -un must nei live show del gruppo- è una song molto potente al pari dell'opener This Toy ed è in brani di questo tipo che il singer GL Perotti si fa apprezzare per il suo semi-growl e per la carica adrenalinica delle vocal. Non manca nemmeno la sperimentazione come in Tell Me, nel cui finale si segnala la presenza di un sax sul fade-out del brano che se da un lato incuriosisce molto, dall'altro dà l'impressione di aver potuto essere sfruttato in maniera migliore; un plauso comunque per l'originalità della scelta.
Si tratta del secondo album dell'act milanese e come già parzialmente fecero nel loro disco d'esordio anche qui gli Extrema cavalcano l'onda del sound panteriano pur mantenendo la propria rotta; oggi come allora trovo che The Positive Pressure (of Injustice) sia un grandissimo disco, ben prodotto e suonato in maniera egregia, degno esempio di quello che di buono la scena nostrana aveva (e ha) da offrire: senz'altro uno dei migliori lavori della band. Da avere.
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@Diego: in tutte le altre lingue, anche se una parola dovesse finire per consonante, suonerebbe comunque come una vocale per via della fonetica, mica si sente una R allungata o una T, ma in qualche modo si finisce per vocale o suono neutro. |
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La lingua italiana non è adatta alla musica metal o rock poiché le parole finiscono tutte per vocale. Non capisco il motivo delle critiche negative agli Extrema per il fatto di aver utilizzato sempre la lingua inglese. |
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E nel 2020, prossimi alla Fase 2 dell'emergenza Covid19, dico la mia su questo disco:
1) è un bel disco, ben suonato e cantato, groovy e che scorre bene;
2) sì, sembra di sentire i Pantera leggermente più ritmati e funk;
3) GL aveva e ha una gran voce e si è palesemente ispirato a Phil Anselmo, anche a livello scenico;
4) rispetto al primo disco hanno perso parte della vena funk che li rendeva più caratterizzati;
5) gli Extrema hanno spesso seguito le tendenze del mercato diciamo, probabilmente alla ricerca di una consacrazione commerciale mai arrivata. Sinceramente non mi sento di giudicarli. Hanno provato a fare il grande salto, a vivere di musica suonando metal, in un Paese stantio e limitato come il nostro;
6) io ho ripreso ad ascoltarlo di recente insieme a Tension e devo dire che mi esalta. Quindi tutte le minchiate da quarantena che ho scritto prima si fanno fottere.
Anno Domini (Porci) 2020
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Come detto in recensione questo album seguiva il filone Groove dei Pantera e dei Machine Head, anche se lo reputo di poco inferiore al precedente. L'unico difetto di sto album come il precedente é che é tutto in Inglese... secondo me gli Extrema potevano farcela anche con l'Italiano.
Infine...Questo disco uscì per la Flying???
Era un etichetta che si occupava di Dance e di Hip Hop (tra i loro prodotti Articolo 31, Sottotono, Radical Stuff, Next Diffusion etc...), una di quelle label che all'estero ancora trovi (forse) e che una volta potevi trovare anche in Italia e che servivano da trampolino di lancio verso le Major. Adesso capisco come mai collaborarono con gli Articolo 31 in due singoli.
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questa tribute ai pantera non è affatto male  |
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Nonostante tutte le critiche (più che sensate tra l'altro), resta un bel disco, che ascolto sempre molto volentieri. E' un tributo ai Pantera comunque... |
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troppo copia dei pantera ma quanti ricordi con questo album! grandissimi! this toy e money talks le migliori |
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Disco effettivamente parecchio "panteriano", anche se a me piace abbastanza. Su Tension concordo con S.V. soprattutto a riguardo del basso. |
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Ma figurati, nulla di personale, si discute serenamente di un disco e di una band, su internet ormai non prendo nulla sul peronale. Quanto al tuo commento n.21, posso anche in parte darti ragione, soprattutto sul periodo successivo questo disco, dove non hanno più fatto nulla di che...Però Tension lo trovo ben fatto, e lì le parti di Mattia Bigi sono una marcia in più che altri non avevano. In effetti già con questo The positive pressure si sono standardizzati su standard già battutti, ma lo reputo comunque un buon disco anche se a dire il vero questo è più il ricordo di quell'epoca che non attuale...magari con la testa di oggi lo valuterei diversamente. |
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@S.V.: P.s: il commento n.19 non era rivolto a te, non avevo iniziato alcuna discussione con te...se non ti piacciono le mie presunte arringhe evita di leggerle. Ti ho risposto per educazione. |
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@S.V: il mio primo commento era inerente a questo disco e non al precedente. Questo disco presenta una band assolutamente influenzata dai Pantera, si arriva quasi al plagio, e soltanto in sporadiche occasioni si intravede un barlume di personalità, come ad esempio il sassofono alla fine di Tell Me, cosa di per sè a mio avviso, davvero fuori luogo. Per fare funk bisogna saperlo fare, le parti pseudo-funk in questo disco sono elementari, ed a volte decisamente fuori luogo. Sembra che la band abbia voluto appositamente "sperimentare" per evitare il confronto continuo con la band di Anselmo...Tension at the seams riamne un buon album, ma ribadisco che dentro puoi trovarcio tutti, e dico tutti, i clichè dell'epoca in cui fu pubblicato, cosa che denota una forte mancanza di personalità. Il post Positive Pressure, a mio avviso, è da dimenticare...Mancanza di idee e riciclo di riff altrui a volontà, senza contare la vergognosa parentesi Rap. Dal vivo non spaccano per niente, sono noiosi e privi di mordente, imprecisi e spesso raffazzonati...Come scrive Flag of hate, sono in Italia possono essere consideratii tra i migliori...Infatti all'estero non hanno mai messo piede. |
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Rispondi al mio commento sotto, il tuo è una arringa non una analisi. |
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Gli Extrema erano, sono e resteranno un gruppo mediocre, derivativo, che ha copiato e fatto propri la maggiorparte degli stereotipi del Metal dei '90...Non hanno mai avuto personalità, sono stati pompati di brutto, ed appena hanno capito che il Metal era in crisi hanno iniziato ad imbastrdirsi abbracciando stili commerciali e meno di nicchia...Band inutile con all'attivo si e no una dozzina di canzoni decenti. |
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Ditemi quando mai i Pantera hanno avuto una sezione ritmica quasi funk formata allora da Bigi-Dalla Pellegrina...Che questo disco faccia il verso ai Pantera è innegabile ma neutralizzare anche il primo cd o anche lo sperimentale Better mad than dead azzardando che sono solo dei cloni...Beh, un po' impietoso. E dal vivo spaccano il culo. |
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secondo me l'album migliore..per il resto mi sono sempre smbrati una copia non riuscita dei pantera, che sono anni luce..e dal vivo du palle gli extrema.. preferisco gli extremE  |
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@Billo: sei sicuro che era insalata quella che hai mangiato a pranzo?  |
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nooo vinnie paul, sto scherzando.. sock sdum, kick.. ahi ahi, scherzo.. sock sdum.. ahiaaaaa....  |
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vero!! sono i pantera che hanno scopiazzato gli extrema. punto  |
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Gli Extrema non sono mai stati i cloni dei Pantera |
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praticamente un plagio |
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Soltanto nei paesi musicalmente "periferici" come l'Italia gruppi così derivativi e banali hanno tanto successo da esser considerati tra i migliori. Mi vengono in mente pure gli ungheresi Ektomorf, che a casa loro sono guardati alla stregua di eroi... stucchevoli. |
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Aspetto con ansia che qualcuno dica che gli Extrema non sono mai stati i cloni dei Pantera... |
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Ricordo benissimo la delusione che accompagnò l'uscita di questo disco, dopo l'esordio incredibile... Questi erano solo dei cloni dei Pantera, non la band di Tension at the Seams!!!! Le canzoni non sono neanche male, ma si respira una forzatura assurda che toglie dinamica ai brani e li fa diventare quasi goffi. Boh... L'ho ascoltato qualche volta e ce l'ho ancora ma... Non ci siamo proprio.... |
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tension è un capolavoro di grande personalita!!!! con positive sono diventati i cloni dei pantera,peccato! |
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ma diciamo che di personalità non ne hanno mai avuta tanta neache quando suonavano thrash stile metallica sul primo ep. però comunque quello che fanno lo fanno bene. |
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grandissimi e bravissiimi |
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Disco piacevole ma troppo derivativo, troppo derivativo, ce l'ho e non l'ascolto praticamente da almeno un sei o sette anni, prima o poi lo riesumerò. |
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Una clone band sempre attenda a cavalcare l'onda  |
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Ricordo che in quel periodo vennero a suonare qui in città e andai a vederli, anche se sinceramente non avendo mai ascoltato un loro cd non ho potuto apprezzarli dal vivo come magari avrebbero meritato |
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1
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band che non mi ha mai entusiamsato più di tanto, onestamente... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. This Toy 2. The Positive Pressure (of Injustice) 3. Fear 4. Money Talks 5. Confusion 6. Grey 7. Like Brothers 8. To Hell 9. On Your Feet, on Your Knees 10. Tell Me
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Line Up
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GL Perotti (Voce) Tommy Massara (Chitarra) Mattia Bigi (Basso) Cris Dalla Pellegrina (Batteria)
Musicista Ospite Andrea "Cucchia" Innesto (Sax su traccia 10)
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