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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Ah, la verde Irlanda! Terra di prati sconfinati e innumerevoli laghi, di buon whiskey e ottima birra, di musica folk e di grandissimo rock. Già, perché oltre ad aver dato i natali a gente del calibro di Oscar Wilde e James Joyce, l'Éire è anche la patria di validissimi musicisti tra cui Rory Gallagher, i Cranberries, gli U2 e i Thin Lizzy. Purtroppo per Phil Lynott, mulatto di madre irlandese e padre afro-guyanese, il combo non raccolse appieno il successo che avrebbe meritato e ciò fu per lui motivo di scoramento e frustrazione, nonché un vero e proprio caso di evidente "ingiustizia artistica". Ma del resto non sempre le cose vanno come dovrebbero, soprattutto in campo musicale (anche se fortunatamente oggi la band è oggetto di una meritata rivalutazione da parte di pubblico e critica, la qual cosa non può che far piacere).
I Thin Lizzy nel 1975 danno alla luce il loro quinto full-length, intitolato Fighting; come il leader stesso della band, così anche le composizioni sono frutto di una mescolanza di diverse sonorità, toccando il folk -soprattutto irlandese- passando per l'hard rock e non disdegnando nemmeno il rhythm and blues (cosa abbastanza evidente, ad esempio, nell'ottava traccia Silver Dollar). Si tratta dell'album che identifica in maniera definitiva il sound-style del combo grazie all'uso delle twin guitars, le quali faranno scuola e saranno fonte di ispirazione per tantissimi gruppi a venire (e gli Iron Maiden ne sanno qualcosa, giusto per menzionare una delle band più famose in ambito metal). Ad aprire le danze è una movimentata cover di Bob Seger -Rosalie- la quale accende fin da subito gli animi dando un antipasto di cosa ci aspetta nei minuti successivi: davvero niente male come inizio. Come detto l'act irlandese si cimenta nello stile a due armonie della coppia d'asce Robertson/Gorham e ascoltando brani come Wild One e Suicide appare immediatamente chiaro quanto la cosa funzioni perfettamente, donando alle composizioni una verve e un'energia incredibili; anche Fighting My Way Back non è da meno per forza e coinvolgimento -risultando addirittura una delle migliori del lotto- questo grazie anche all'interpretazione del baffuto cantante/bassista, autore di una prova maiuscola. Si distingue per personalità la rockeggiante Ballad of a Hard Man, pezzo dal riffing a dir poco epico, ma non mancano nemmeno episodi dalle atmosfere più tranquille e rilassate (vedi la stupenda semi-ballad King's Vengeance). Anche i cosiddetti filler hanno un qualcosa che li rende comunque affascinanti, e risulta davvero dura indicare un pezzo debole tra le dieci canzoni che compongono il platter.
Iron Maiden, quindi, ma anche Def Leppard, Metallica (che li tributeranno con la bellissima e celebre cover di Whiskey in the Jar, traccia inclusa nel doppio Garage Inc.) fino ai Mastodon e oltre: in ognuna delle composizioni di queste band c'è un qualcosa di Lynott & soci; come vedete i Thin Lizzy hanno ispirato tantissime metal band e questo ce li rende inaspettatamente "familiari" anche se, magari, ancora non avevamo avuto modo di approfondire la loro conoscenza attraverso i dischi che hanno inciso. Nonostante non rappresenti il masterpiece del quartetto irlandese, Fighting è un album validissimo: sanguigno eppur ragionato, grezzo ma con una certa classe e soprattutto -specie per i tempi in cui uscì- innovativo; ecco come dovrebbe suonare un disco di sano hard rock. Consigliato agli amanti della buona musica.
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20
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È con questo album che secondo me i TL cominciano a far sul serio e non smetteranno più, anche in album sottovalutati come Renegade, dove c'è un title track che è in grado di 'abbattere' i Dire Straits sul loro 'terreno', si aspette recensione, grazie |
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19
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Il precedente Nightlife, già con questa storica formazione, era ancora pervaso dalle sonorità e dalle malinconie della formazione precedente. Qui LYNOTT decide di produrre tutto da solo e fa bene. Aveva ben chiaro cosa voleva da questa Band, e Fighting è un disco potentissimo x il 1975, con canzoni fresche ed originali a tutt'oggi, senza inutili preamboli o parentesi fuori contesto, ma dritte al sodo con poche cerimonie. Uscito nel mentre che i JUDAS PRIEST stavano lottando ancora con produttori che non riuscivano a vedere il futuro. |
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18
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Gia' l'inizio con Rosalie,promette bene!un pezzo bello carico ma melodico.Ottime anche suicide e ballad of hard man.Ottimo album. |
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A mio parere un bel salto in avanti rispetto al precedente "Nightlife".Classico sound che caratterizzerà i grandi Thin Lizzy negli anni a venire, dando alle stampe albums meravigliosi come quello in questione del 1975, come "Jailbreak" del '76, "Bad reputation" del '77, e "Black rose" del '79. Stupende "Suicide", dove le due chitarre fanno sfracelli, "Fighting my way back", melodia e potenza allo stato puro, e "Silver dollar", dall'andamento rhythm 'n' blues. Onore al genio musicale di Phil Lynott ,eroe sfortunato e, spesso, incompreso. |
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16
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Che gurppo, che sound, che emozioni. colpevolmente sottovalutat.i |
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Una bella conferma dopo il classico NIghtlife. Rosalie, Suicide dai fantastici assoli, l'eccezionale Spirit slips away sono i pezzi da 90. |
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Recuperato ieri....poco da dire , se non che li ho scoperti tardi...ma sto recuperando terreno. Album davvero bello...inutile dare numeri...questa e' storia. Quello che mi piace di loro e' che quando li metto su percepisco davvero quelle fumose atmosfere anni 70' inoltrati. |
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13
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83 per questo album è davvero pochino..il mio voto è 90 |
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Vittorio, fratello mio! |
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Desdidero complimentarmi con i ragazzi di Metallized: nel giro di pochi giorni avete pubblicato una recensione ed un articolo sui Thin Lizzy. Oltre ad essere contento per ragioni affettive, trovo giusto che si cerchi di fare luce su questo gruppo, che ha raccolto ben poco in proporzione a quanto seminato. |
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10
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Grandissimo album grandissimi thin lizzy |
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9
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Ci sono tante ottime band storiche in campo hrad rock. Poi, a parte e oltre, ci sono i Thin Lizzy. Unici. |
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8
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Cosa dovrei aggiungere se non che questa è una band a dir poco storica e fondamentale,sentire gli intrecci delle chitarre,che poi daranno il la alla N.W.O.B.H.M!E poi Phil,Brian,uno dei più grandi drummer di tutti i tempi,assolutamente sottovalutato,che nei dischi dei Lizzy fà letteralmente i numeri!Io darei almeno 90 a tutta la discografia,una delle più elevate qualitativamente della storia dell'hard rock!Immensi! |
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7
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Decisamente uno dei miei gruppi preferiti; hanno influenzato pesantemente tutto quello che è venuto dopo, e tanti devono solo ringraziarli. Certo, vedere pubblicata questa recensione di un disco seminale come Fighting e non i pezzi da novanta (e oltre...) della band lascia un poco con la voglia, però anche qui troverete gemme solo da lucidare un pò. Vi consiglio, se ne volete trovare una che non siano le solite "The boys are back in town" ,"Don't believe a word" o "Whisky in the jar" di recuperare "Sugar blues" del bistrattato "Chinatown". Lì c'è l'anima dei Thin Lizzy condensata in un brano solo. |
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6
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Thin Lizzy - Fighting è semplicemente un pezzo da maestro ''Raven'' Le armonizzazioni tra chitarre qui inserite in ambito Hard Rock saranno fondamentali per gli sviluppi di una storia che porterà alla nwobhm. Tutto vero, altro che discreto. Album fondamentale date un ascolto a canzoni quali Rosalie, Fighting My Way Back |
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5
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Questa è storia e basta. |
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si beh la mia lettura è memore di alcune canzoni ascoltate qua e là, vedendo i post sotto penso che gli darò un ascolto più accurato! |
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3
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Si, sono d'accordo con Raven, pensare che era il 1975 e certe armonizzazioni probabilmente non si erano ancora sentite ed il loro naturale sviluppo andrà a creare le basi della NWOBHM; inoltre è un disco ricco di contaminazioni pop, blues e folk oltre naturalmente che rock ed heavy ed è il disco che farà da trampolino al bellissimo Jailbreak che sarà il top commerciale del gruppo. |
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2
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"Discreto" è decisamente riduttivo. Le armonizzazioni tra chitarre qui inserite in ambito HR saranno fondamentali per gli sviluppi di una storia che porterà alla nwobhm. |
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un discreto album rock molto pischedelico... voto 75 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Rosalie 2. For Those Who Love to Live 3. Suicide 4. Wild One 5. Fighting My Way Back 6. King's Vengeance 7. Spirit Slips Away 8. Silver Dollar 9. Freedom Song 10. Ballad of a Hard Man
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Line Up
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Phil Lynott (Voce, Basso, Chitarra Acustica su traccia 4) Brian Robertson (Chitarra, Voce) Scott Gorham (Chitarra) Brian Downey (Batteria, Percussioni)
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RECENSIONI |
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