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The Black Crowes - The Southern Harmony and Musical Companion
( 5745 letture )
Rolling Stone nel 1991 li incoronò band rock dell'anno, MTV trasmetteva a rotazione i primi singoli estratti dal loro debut album, c'era chi li definiva troppo leggeri per essere una band hard rock e chi troppo duri per essere una band southern; pensate che Rick Rubin all'inizio non volle nemmeno mettere il proprio nome sul disco di debutto, o meglio non lo volle mettere sin quando quest'ultimo non si rivelò un enorme successo commerciale.
Nonostante tutto, i Black Crowes del funambolico e turbolento Chris Robinson, lentamente hanno scalato i cuori dei fans e della critica, solcando profondamente le fondamenta del rock nel corso di una carriera costellata di enormi alti e qualche piccolo basso qua e là, cosa fisiologicamente normale per una band sugli scudi da oltre due decadi.

The Southern Harmony And Musical Companion ha avuto il difficilissimo compito di bissare un successo iniziale inaspettato per certi versi, ma decisamente meritato.
L'album è stato composto nel garage della casa di Chris, ad Atlanta, in un paio di settimane e vede la dipartita del chitarrista Jeff Cease in favore di Marc Ford dei Burning Tree.
Anche le registrazioni sono state estremamente veloci, soli otto giorni per incidere il tutto, nonostante nel mezzo ricche discussioni tra i fratelli Robinson e radicali e continui cambiamenti ai pezzi originali abbiano rischiato di minare la stabilità della band che, ad onor del vero, ha sempre retto alla grande, sia agli scossoni interni, che a quelli esterni, costituiti dai continui sbuffi della casa discografica che non vedeva di buon occhio il nuovo materiale e che considerò un fallimento questo nuovo disco nonostante i milioni di copie vendute. Ma si sa in questi casi come funziona: il debut aveva venduto decisamente di più e nonostante questo nuovo corso permetterà ai nostri di sfondare anche in Europa, la band continuò ad essere nell'occhio del ciclone per molti.

Per chi scrive il qui presente album è indubbiamente uno dei più bei dischi in ambito southern rock, e di sicuro il capolavoro assoluto della band, pieno zeppo di suoni ammalianti, ritmiche corpose, chitarre graffianti, linee vocali crude e avvolgenti, soul, blues e rock, in una naturale evoluzione di un sound già di per se sublime.
L'opener Sting Me sembra uscita dalla penna degli Stones, con quei cori femminili ad arricchire ulteriormente il piatto e quel feeling rock d'altri tempi, Remedy è un capolavoro spacca album dalla splendida coda soul; ogni singola traccia è una piccola gemma, ascoltate il blues sudista e malinconico di Bad Luck Blue Eyes Goodbye per credere, i ricami folk rock di Hotel Illness non sono da meno, mentre No Speak No Sleave e My Morning Song sono zeppeliane sino al midollo, chiude il cerchio la bellissima rivisitazione in chiave folk blues acustico di Time Will Tell, di Bob Marley. Ma vi assicuro che ogni singolo pezzo non avrebbe bisogno di essere menzionato perché ogni nota di questo entusiasmante caleidoscopio di sensazioni e umori, brilla di una luce propria che non ha bisogno di essere sottolineata, una luce tanto intensa quanto appagante ed ammaliante.

Il mio consiglio a conclusione di tutto ciò non può che essere uno. Quindi se vi piace il rock scritto col sudore e la passione, quello che trasuda sincerità, amore, rabbia, frustrazione, che trasuda vita e sentimenti veri, che trasuda il vero spirito di una musica radicata nella terra, che non ha paura di sporcarsi, di contaminarsi, di sprigionare il senso di una libertà senza compromessi, allora fate vostro questo disco, o riscopritelo nel caso lo avete posto in fondo ad un cassetto, perché la musica non ha tempo e non ha confini, e i Black Crowes sono qui per ricordarcelo......INARRIVABILE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



VOTO RECENSORE
90
VOTO LETTORI
94.25 su 20 voti [ VOTA]
Screwface
Giovedì 21 Marzo 2024, 15.58.13
16
Ho iniziato ad ascoltarli seriamente in ritardo, all'epoca in cui andavano (negli anni '90) ascoltavo roba più pesante, e uscivano talmente tanti dischi che era difficile starci dietro (e in alcuni casi anche trovarli, per me che abitavo in una città di provincia). Ho iniziato a approfondirli nei 2010, e questo resta il loro migliore. Anche se di dischi brutti a parer mio non ne hanno fatti, anche l'ultimo "Happiness bastards" è molto buono, così come quei 2-3 dischi che ho sentito dei Chris Robinson's Brotherood.
Fabio Rasta
Mercoledì 3 Febbraio 2021, 18.13.08
15
100% con la recensione. Il loro capolavoro assoluto. Hanno preso FACES e STONES, LYNYRD e ALLMAN, JOE COCKER e TINA TURNER, una presa di ZEPPELIN, frullato il tutto.... e voilà, come fosse niente. Non si direbbe assolutamente mai delle difficoltà incontrate narrate in rece. Rispetto al primo ci sono composizioni ancora + mature e personali, arrangiamenti da live, un sound migliore e + sanguigno, ma soprattutto la presenza di MARC FORD, un signor chitarrista (che ha poi fatto cose interessanti anche con BEN HARPER) dal gusto e dal tocco immensi, che arricchisce un piatto già straripante. Come per gli SKYNYRD era BILLY POWELL, l'innesto di EDDIE HARSCH completa il mosaico facendo la differenza. EDDIE HARSCH non fa rimpiangere l'eccellente turnista di lusso CHUCK LEAVELL, e si amalgama alla perfezione con i ragazzi della Band, diventando fondamentale. Thorn In My Pride da sola, vale una discografia e rappresenta il perfetto esempio del potenziale della macchina creata dai fratelli ROBINSON. Davvero inarrivabile.
cowboy big 80
Sabato 11 Gennaio 2020, 22.58.25
14
Il loro apice, ma per me questo e' un lp molto Allman+Zeppelin
GRC
Domenica 31 Marzo 2019, 15.01.12
13
L'influenza degli Stones nel Rock "moderno" e soprattutto, e questo è un paradosso, nel Southern, probabilmente oltre ad essere la prima band Proto Punk e soprattutto Proto Hard Rock, sono stati la prima band, ripeto paradossalmente, Southern. All'album do un 93, fantastico.
Maurizio
Lunedì 13 Novembre 2017, 11.33.40
12
Disco mitico, molto piacevole e che odora di bourbon. Ma se volete qualcosa di simile ma più "duro" Vi consiglio il quasi contemporaneo ma Fantastico "Raging Slab".
Rob Fleming
Sabato 13 Febbraio 2016, 16.14.30
11
Che conferma!
CYNIC
Venerdì 4 Aprile 2014, 21.05.56
10
per me è un bel 94/100. hard rock soul blues di altissima qualità ''Standing ovation''
brainfucker
Venerdì 26 Luglio 2013, 10.34.52
9
ne dico giusto una: thorn in my pride. capolavoro di disco da una band grandissima
Swan Lee
Martedì 23 Luglio 2013, 21.10.04
8
Grandissimi! E gran disco! Il successivo, "Amorica", sarà il loro capolavoro, almeno per me!
Gokronikos
Domenica 21 Luglio 2013, 9.01.15
7
Bello cazzo, bello!
Argo
Domenica 21 Luglio 2013, 8.46.34
6
Disco stupendo, immancabile per ogni amante del rock. Un plot perfetto, riascoltabile all'infinito senza mai stancarsi. CAPOLAVORO DA 100!
Lizard
Domenica 21 Luglio 2013, 0.16.04
5
Gran disco, dalle splendide sonorità hard rock tinte di southern. Sicuramente un ulteriore salto in avanti rispetto al già enorme debutto. Non c'è una sola canzone evitabile ed è davvero difficile stabilire quali siano le migliori, dato che a differenti umori o fasi della vita corrispondono nuove preferenze. Sicuramente nell'ambito è uno degli album più importanti degli anni 90 e non stupisca di trovare una distorsione piuttosto sporca e quasi grungy in sottofondo. Band stellare.
andy74
Sabato 20 Luglio 2013, 22.36.22
4
Grandissimo disco, senza dubbio uno dei miei dischi preferiti degli anni '90.
LORIN
Sabato 20 Luglio 2013, 19.51.10
3
Disco immancabile per un amante della musica rock. Potente,bellissimo,suonato e ....cantato divinamente. Black Crows,una band immensa.
danny boy
Sabato 20 Luglio 2013, 13.47.10
2
grandissimo gruppo che ha fatto grandissimi dischi. Visti la prima volta al MOR '91 di Modena e mai dimenticati.
-Cobray
Sabato 20 Luglio 2013, 13.26.07
1
Ahhh, che discone! I Black Crowes sono una delle mie band preferite, hanno saputo coniugare il vecchio ed il nuovo come pochi altri! Immensi.
INFORMAZIONI
1992
Def American
Southern Rock
Tracklist
1. Sting Me
2. Remedy
3. Thorn In My Pride
4. Bad Luck Blue Eyes Goodbye
5. Sometimes Salvation
6. Hotel Illness
7. Black Moon Creeping
8. No Speak No Slave
9. My Morning Song
10. Time Will Tell
Line Up
Chris Robinson (Voce)
Rich Robinson (Chitarra)
Marc Ford (Chitarra)
Johnny Colt (Basso)
Steave Gorman (Batteria)
 
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