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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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( 4034 letture )
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Registrato tra dicembre ‘79 e gennaio ‘80, questo è il terzo album di Gary Moore. Un lavoro spesso sottovalutato e poco considerato da critica e pubblico. Invece noi di Metallized vogliamo fornire il giusto tributo e illustrare la storia che sta dietro a questo pezzo di vinile datato. Oltre 40 minuti di musica per il guitar-man irlandese prematuramente scomparso che ha scritto una pagina importante di hard mondiale negli anni.
Dopo aver cooperato con Phil Lynott e i Thin Lizzy -pare addirittura che Gary avesse mollato i Lizzy nel bel mezzo di un tour per seguire il proprio progetto- Moore vola a Los Angeles e ottiene il ruolo di band di supporto ai Van Halen, a quell’epoca divenuti una mega big band in terra americana. Nasce così, in fretta e furia, il progetto G-Force, un album e un tour che potesse fornire grandi platee a cui proporsi. Moore monta la band reclutando per primo il bassista Tony Newton, il vocalist Willie Dee e poi il restante componente alla batteria, tutti, tra l’altro, con importanti esperienze alle spalle e dotati della patente di quotati turnisti. Il tour riscosse un bel successo e l’album, registrato, prodotto, assemblato e gettato sul mercato nel giro di poco meno di tre mesi, ottenne buoni riscontri, confermando ed espandendo la fama del nostro. La miscela ivi presente può essere definita come un hard rock grintoso, con stilemi solidi e alcune strizzatine d’occhietto a brani in grado di ottenere airplay sulle radio yankee, da sempre orientatici di milioni di fruitori, e in grado di far divampare trionfi o scavare fosse per delusioni da seppellire. L’opener You è molto a stelle e strisce nei cori e nell’incedere, mantenendo alcune caratteristiche del hard europeo, tutto sommato un perenne andamento in bilico tra queste due matrici lungo lo svolgimento dell’album, il tutto legato e stritolato da assoli di pregevole fattura che Gary sapeva come spiattellare in viso all’audience. White Knuckles/ Rockin' and Rollin' parte, manco a farlo apposta, come una suite chitarristica dove Moore sfoggia deliri e scale, ricordiamo che quello era il periodo post Eruption che sconvolse il pubblico con Eddie Van Halen nuovo profeta eletto a plebiscito universale, per poi partire con una song rock, molto veloce e caciarona che precede di pochi anni alcune soluzioni che faranno fortuna nella terra di California. She's Got You ha un flavour british fuso con un uso delle armonizzazioni che piacciono molto negli States, quelle alla ricerca della suggestione nel refrain, in ogni caso il brandello migliore di questa release fatta di alternanze pop e bordate hard; da rimarcare il lavoro immenso della sezione ritmica. Bellissima la semiballad I Look at You che assume climi à la Police, Because of Your Love vive di sgusciate quasi new wave, The Woman's in Love, invece, mostra un sax ma soprattutto un riff terroso che cozza un po’ con lo sviluppo pop del cantato e si traveste con la sottana dei Toto, mentre la finale Dancin' è un bel frammento serrato che ambiva a passare parecchio in radio.
Un lavoro veloce che ha in sé buone composizioni, non tutte indimenticabili, ma che fa ancora piacere riascoltare oggi, anche se il sound è quello del periodo, con un Gary che si dimostra vero manico dello strumento. Subito dopo le date live, la band si smembrò e Moore si unì a Greg Lake (Emerson, Lake & Palmer) per affrontare una nuova avventura. Se vi capita prestate ascolto a questo Moore con ambizioni a stelle e strisce.
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3
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Di Moore c'è poco da scartare secondo me, questo all epoca era ritenuto un passo falso, proprio così non è. Anch io ritengo look At you una song fantastica, ma piu' che i Police a me ricorda un cantato piu' soul, mi vengono in mente i Thread di Vince Di Cola |
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2
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che bel disco di heavy rock con due lenti grandiosi (she's got you e "look at you "),un esercizio strumentale che nella sua brevità supera di brutto un intero album di virtuosi chitarristi(white knuckles), un anthem che per molto tempo divenne un must dal vivo (rockin and rolling), un hard pop condito da un funambolico guitar solo (you).Era solo l'inizio della leggenda |
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1
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Qui siamo di fronte al solito bravissimo Gary Moore, anche se nella sua carriera ha fatto cose molto migliori di questo LP. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. You 2. White Knuckles/ Rockin' and Rollin' 3. She's Got You 4. I Look at You 5. Because of Your Love 6. You Kissed Me Sweetly 7. Hot Gossip 8. The Woman's in Love 9. Dancin'
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Line Up
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Gary Moore (Voce, Chitarra, Tastiere) Tony Newton (Basso, Voce) Mark Nauseef (Batteria, Percussioni) Willie Dee (Tastiere, Voce)
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