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Slipknot - 9.0 Live
09/04/2016
( 3497 letture )
Gli Slipknot, negli anni, sono divenuti certamente una delle band più discusse della recente storia musicale: amati da molti, detestati poco cordialmente da un numero altrettanto elevato di persone, hanno diviso l'audience metallara su quasi ogni aspetto della loro esistenza: proposta musicale, da alcuni considerata estremamente ruffiana ed incline a seguire le mode del momento; show sul palco, con i tanto criticati costumi da operai e relativi mascheroni; numero ritenuto da alcuni spropositato di musicisti, di cui alcuni non farebbero praticamente nulla e molto altro ancora. Difficilmente troveremo una band che venga così criticata e che, nonostante tutto, si sia saputa costruire nel tempo un così nutrito seguito di fan assolutamente fedeli. Come mai tutto questo? E' presto detto: la proposta musicale, per quanto sicuramente a volte abbia strizzato l'occhio alle mode del momento (soprattutto il nu metal), ha fatto enormi proseliti perché Corey Taylor e soci hanno senza dubbio dimostrato più volte importanti capacità compositive. E, naturalmente, sul palco gli Slipknot hanno sempre fatto pochi prigionieri, concedendo ai propri fan spettacoli al calor bianco per i quali sono divenuti famosi.

Quale modo migliore per godersi lo show della band di Des Moines, se non un un live? Deve averlo pensato anche mamma Roadrunner, che nel 2005, sull'onda del successo di Vol. 3 (invero, con ogni probabilità, il "peggior disco" del gruppo), ha rilasciato un corposo live album intitolato 9.0: Live e composto da due dischi di pura furia omicida targata Iowa. L'album in questione è il frutto di registrazioni tratte da diverse serate in città di tutto il mondo, fra cui Osaka, Tokyo, Las Vegas e New York: un vero e proprio calderone in cui i nove pazzi hanno concentrato tutta la loro dirompente forza dal vivo, dando il 115% in luogo del normale 110%, a detta di Shawn Crahan. Curiosamente, il live si apre con un simpatico scherzo: una voce cupa annuncia infatti che, a causa di circostanze imprevedibili, il concerto non avrà luogo. Tuttavia, prima che la folla dei Maggots assalga il palco per trucidare musicisti, crew e qualunque cosa capiti loro a tiro, i chitarristi Jim Root e Mick Thomson e l'ormai ex batterista Joey Jordison iniziano a martellare come sanno fare, dando il via alle danze. L'apertura è affidata a The Blister Exists, seconda traccia di Vol. 3, che mostra subito le principali caratteristiche di 9.0: Live: un muro di suono estremamente compatto, con la batteria in primo piano, chitarre di granito e la voce di Corey Taylor ad esaltare la folla con le sue notevoli capacità. A tratti, per essere sinceri, l'ugola del frontman viene lievemente smorzata dall'ovvia presenza della maschera, ma si tratta di una pignoleria che non inficia la resa dei brani. Come già detto, all'atto della pubblicazione di questo live gli Slipknot avevano rilasciato appena tre album, per quanto lunghi e, quindi, abbiamo a che fare con un vero e proprio best of dal vivo della carriera dei nove fino a quel momento: 9.0: Live pesca dunque in modo abbastanza equilibrato dai tre lavori, alternando i brani più melodici dell'ultima fatica in studio alle mazzate già divenute classici, fra cui l'immancabile (sic), dove Jordison mostra la sua proverbiale abilità con la doppia cassa e Disasterpiece, tratta dal capolavoro Iowa. I fan, da quanto è dato capire, partecipano però molto volentieri anche all'esecuzione delle canzoni di Vol. 3, fra cui naturalmente Before I Forget, accolta da un discreto boato. Il live non riesce logicamente a restituire interamente la misura di uno show degli Slipknot, fatto anche di bizzarre zuffe sul palco e molta teatralità, ma ci accontentiamo comunque più che volentieri, quando i nostri ci regalano una versione magistrale di Left Behind o una ruffiana, ma sempre bellissima Vermilion. Come di consueto, i nove pazzi non sono di troppe parole fra un brano e l'altro o, quantomeno, hanno scelto prevalentemente versioni live prive di particolari interazioni con i fan, preferendo far parlare la musica e, tutt'al più, qualche Make some fuckin' noise!. I punti forti del primo disco arrivano logicamente verso la fine, dove le esecuzioni di Purity ed Eyeless sono semplicemente spaventose; ci piace un po' meno, invece, nonostante la perizia, l'assolo di Jordison, cui però segue un'altra bestiale versione di Eeyore, traccia nascosta del primo album ed indubbiamente una delle più violente mai composte da questi artisti.
L'inizio del secondo CD è affidato a due estratti da Vol. 3, Three Nil e The Nameless, per la verità non particolarmente memorabili, di tal che accogliamo più che volentieri una quaterna mozzafiato di Iowa: si inizia con Skin Ticket, qui ripresa nella sua unica esecuzione live, per poi passare ad Everything Ends e, naturalmente, alla magistrale, violentissima The Heretic Anthem, uno dei momenti più entusiasmanti di ogni show della band che si rispetti. Infine, a chiudere questo miniciclo, provvede la spettrale, claustrofobica title-track di Iowa. Duality rappresenta l'ultimo estratto da Vol. 3 e, per l'occasione, il pubblico mostra nuovamente di aver apprezzato l'album, cantando a squarciagola assieme a Taylor le parole del brano. Da qui, per chiudere il live, gli Slipknot scelgono quattro estratti dal loro debut album, fra cui l'infrequente Get This, più l'immancabile People = Shit, eseguita magistralmente e sulla quale i fan si scatenano. Con l'esclusione della già citata Get This, una chicca per gli ammiratori della prima ora, i brani conclusivi sono classici del gruppo e vengono tuttora eseguiti ancora oggi, a distanza di oltre dieci anni da 9.0: Live: abbiamo infatti Spit It Out, Wait and Bleed e, chiaramente, Surfacing, con la celebre intro alquanto cacofonica, ma efficace. Fra i tre brani, il meno riuscito è forse Wait and Bleed, che per la particolare struttura delle sue linee vocali è piuttosto ardua da cantare per il buon Corey. Resta comunque una bella versione live, sia chiaro.

Non c'è molto altro da aggiungere su questo live: si tratta, come abbiamo visto, di un'efficace testimonianza degli Slipknot nell'anno di grazia 2005 e, in generale, di un doppio album dal vivo di ottima fattura. La prestazione dei musicisti è convincente e sostanzialmente inattaccabile, al di là di quanto abbiamo avuto modo di osservare a proposito della maschera del frontman, che qui e là smorza appena la potenza della sua versatilissima voce. Una critica, dunque, potrebbe essere paradossalmente avanzata alla produzione: abbiamo detto, in apertura, che il CD rende efficacemente la compattezza del sound di casa Des Moines, con chitarre e batteria in primo piano; ciò, se da un lato esalta l'impatto dei brani, da un altro mette un po' in ombra gli altri musicisti sul palco, per certi versi dando retta alle critiche di coloro che reputano inutili un discreto numero dei membri della band. A tratti, in sostanza, si ha l'impressione che sul palco ci siano solo Corey Taylor, Mick Thomson, Jim Root e Joey Jordison, con gli altri, compreso il compianto Paul Gray, che si godono lo spettacolo dal backstage. Pignoleria? Può darsi. Tuttavia, né la voce un pelo smorzata del frontman né il muro sonoro dell'album inficiano il valore di un live album che, se non passerà alla storia come il Made in Japan dell'alternative metal, resta comunque un lavoro molto ben fatto ed interessante.



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
67.22 su 18 voti [ VOTA]
Grazie
Sabato 9 Settembre 2017, 14.47.34
35
La maschera smorzava le qualità vocali di Corey? No ragazzi, la voce di Corey in questo live fa schifo e basta. Cosa vorrebbe essere quel patetico scream? E cosa dovrebbe c'entrare la maschera? Andate a vedervi il live a Tokyo del 2001 e guardate un po' quanto la sua voce è spaventosa. Fatto sta che lo scream che Corey utilizzava nei primi due album di tecnica aveva quasi 0, certo era bellissimo, malato e brutale, spesso sembrava un vero mostro, ma era una tecnica dannosa che lo ha portato ad avere una voce di me*da in questo live.
Nu Metal Head
Venerdì 1 Luglio 2016, 13.42.18
34
sì quello di Taylor è un growl "aperto", di quelli che fanno sfogare, molto simile a quello di maxone cavalera periodo "roots" e soulfly successivamente, e non un growl chiuso e cupo... però io rimango dell'idea che ai tempi del vol. 3 e di questo live la sua voce "sporca" era davvero scadente... in "all hope is gone" e ".5" non è al livello dei primi due ma è comunque molto migliore...
Mirco Morgese
Venerdì 1 Luglio 2016, 1.59.33
33
Più che altro in Vol.3 questo scream è stato introdotto in alcune canzoni come The Virus of Life, Opium of the People e The Blister Exists (a fine song) ma per il resto utilizza lo stesso urlato (non è proprio un growl) che utilizzava nei due dischi precedenti, solo che la qualità del disco è differente e l'urlato è danneggiato non poco, successivamente ha deciso di utilizzare nei live e in Come What Ever May questo scream (che solo ad ascoltarlo mi viene il mal di gola)
Nu Metal Head
Mercoledì 4 Maggio 2016, 13.33.19
32
hai detto bene, nel "vol. 3" e in questo live la voce "sporca" si era trasformata dal growl a un qualcosa di simile allo scream, ma uno scream di dubbia qualità e fastidioso... in "disasterpieces" invece tutta un'altra storia, ogni tanto mi riguardo qualche spezzone su youtube, e lì la voce ce l'aveva ancora cazzo... rispetto alle versioni in studio le canzoni non ne uscivano minimamente ridimensionate, anzi...
Mirco Morgese
Mercoledì 4 Maggio 2016, 11.13.09
31
Recensirei Disasterpieces più che altro.
Mirco Morgese
Mercoledì 4 Maggio 2016, 11.03.39
30
Sono 3 anni che cerco di assimilare sto disco ma niente... mi fa cagare. Suonato benissimo, ma la voce di Corey è irritante negli scream...
ivan
Lunedì 2 Maggio 2016, 21.28.23
29
Anzi mi appello ai recensori! Già il nu metal è bistrattato di suo e siamo.in pochi a difenderlo ed amarlo..vi prego recensite qualche album che manca ancora!untitle dei Korn, le kittie, dark days coal chamber, ld 50 mudvayne ecc grazie infinite!
ivan
Sabato 23 Aprile 2016, 22.33.28
28
@nu metal head ti dico solo che ascolto Black suono Black adoro trash. Gli slayer son mio gruppo preferito però. Il nu metal é la musica della mia generazione. Avevo 15 anni nel 2000, riviste e mtv tutto era nu metal. Sto genere nuovo e innovativo odiato dsi piu vecchi.. Eppure gruppi come Korn. Manson. System. Slipknot ecc li sento piu "miei" piu vicini a me e ai miei ricordi rispetto appunto al Black metal che suono col mio gruppo. Iron Maiden metallica saranno su un altro pianeta ma le emozioni che possono dare canzoni come sic. Purity o my plague sono indescrivibili.. Liriche dei Korn con i "versi" di j Davis o dez dei coal chamber.. Me li sento miei
Nu Metal Head
Giovedì 21 Aprile 2016, 22.05.20
27
@ivan: il tuo post n. 24 è da incorniciare, ho le lacrime agli occhi!
ivan
Giovedì 21 Aprile 2016, 18.50.24
26
ozzy e l'ozzfest! gli unici in grado di unire gruppi come slayer, black sabbath, fear factory, manson, pantera a gruppi nuovi come slipknot, coal chamber, kittie ecc senza far le solite divisioni di genere ma tutti assieme sullo stesso palco!
black
Giovedì 21 Aprile 2016, 18.46.34
25
condivido appieno, a quando una recensione di uno dei cd degli ozzfest??
ivan
Giovedì 21 Aprile 2016, 18.44.38
24
sarò ripetitivo ma più passa il tempo e più son convinto dell importanza del nu metal! quei 6 7 anni a cavallo del 2000 cosi tanto bistrattati! gruppi come korn, coal chamber, system of a down, mudvayne ecc e appunto gli slipknot hanno cambiato e rinnovato il metal, e questo disco appunto è una testimonianza importantissima|
Nu Metal Head
Giovedì 21 Aprile 2016, 17.56.41
23
a dir la verità delle piccole pecche ci sono, e mi riferisco a quei due "rumoretti" striduli nei primi secondi di "get this", ci devono essere stati dei problemi del suono in quel frangente, oppure possono essere stati benissimo degli errori dei musicisti, chissà... per il resto invece perfetto... e pazienza per il growl di Taylor, anch'io rimasi un po' deluso all'acquisto, pensando di riascoltare la belva inferocita ammirata nei primi 2 album, e invece solo una continuazione della "gallina" come dici tu udita nel "vol. 3"... dev'essere stato proprio il periodo che ha incominciato a perdere la potenza del growl, perché fino al primo album omonimo degli stone sour ce l'aveva... peccato...
Capitan Logaritmo
Martedì 19 Aprile 2016, 15.06.41
22
Il disco che più odio degli slipknot. La scelta delle tracce è buona , nulla da dire, specialmente per skin ticket proposta in live per la prima volta. Le canzoni stesse sono suonate in modo impeccabile, non ricordo errori particolari e anche la qualità di registrazione è eccelsa. Cosa rovina tutto ciò quindi? La voce PESSIMA di Corey Taylor in questo periodo che attraversa un declino (parlo sempre di scream o growl che dir si voglia), passando dalla voce demoniaca e impazzita dei primi due album a quella da GALLINA in vol.3 e peggio in com(what)ever may degli stone sour. Taylor rende inascoltabile questo live, ma innegabile l'energia in live di questo periodo . voto 56
simo
Mercoledì 13 Aprile 2016, 19.25.32
21
Attualmente non do giudizi parlando degli slipknot contemporanei perché ne li ho visti live ne ho ascoltato il 5 ma concordo sullo scossone che hanno dato al metal nel 99 con quel cazzo di album che li ritrae con le loro tutine rosse
black
Mercoledì 13 Aprile 2016, 12.29.47
20
io penso che tutti i primi 3 album siano capolavori e album di ottimo livello poi ognuno ha i propri gusti e penso la scelta del preferito dipenda dalle circostanze e periodo in cui si è scoperto, per me iowa è il migliore forse anche perché il primo ascoltato, perché ai tempi prendevo i magazine che non parlavano altro, per me fu l album dell anno, è un po inutile discutere su quale sia il migliore la cosa che penso tutti concordino è che furono e son una grande band, che cambio il metal ai primi dei 2000
Nu Metal Head
Mercoledì 13 Aprile 2016, 0.05.30
19
siamo lì dai, soprattutto quando viene cantato a inizio canzone il ritornello di "wait and bleed" è molto dolce e melodico quanto quello di "my plague"! su "untouchables" dei korn sono d'accordo, non brutto ma parecchio distante dai loro canoni, e poi sa troppo di costruito, basti pensare a quanto hanno speso per registrarlo... però io invece lo paragono proprio al "vol. 3", due dischi non negativi ma sperimentali che vengono entrambi subito dopo il periodo d'oro delle rispettive bands... su "iowa" pazienza, significa che non è scattata la scintilla sin dall'inizio, che ci vuoi fare! a me il collegamento nacque subito giusto, da quel lontano 2001!
Undercover
Martedì 12 Aprile 2016, 23.42.48
18
@Nu Metal Head, il ritornello di "Wait And Bleed" lo trovo meno sdolcinato e cantilentante di quello di "My Plague" e di molto anche, per quanto riguarda la produzione di "Iowa" non mi piace, lo sento freddo, distaccato e non mi arriva quasi nulla, peccato perché i pezzi sono belli, per farti un paragone sul genere mi fa lo stesso effetto di "Untouchables" dei Korn, album anch'esso a me poco gradito... Il fatto che "Vol.3" sia "sperimentale" lo reputo il fattore più positivo in suo possesso, la band aveva voglia di osare, i chitarristi si lasciano andare anche a qualche solismo, non eccessivo, ma non malvagio o disastroso come l'ho spesso sentito apostrofare, e le tracce per me funzionano, non tutte, non è album capolavoro, ma continuo a preferirlo a "Iowa", quest'ultimo dei tre è quello che dallo scaffale dei dischi passa meno tempo nel lettore, è sempre stato così e l'ascolto a distanza di anni non ha cambiato le mie sensazioni del tempo, collegamento nato storto
Nu Metal Head
Martedì 12 Aprile 2016, 23.33.15
17
beh si dice che il mondo è bello perché è vario, e questo ne è un classico esempio... sinceramente è la prima volta che mi capita di sentir dire che tra i primi 3 album "iowa" sia quello meno bello, perché per me è l'esatto contrario, e non solo tra i primi 3, ma è il più bello dei 5 album pubblicati finora... "my plague" poi è una delle mie canzoni preferite del gruppo, con quel ritornello vagamente malinconico a fare da contro-altare a delle strofe marce e brutali come al solito... poi dire che sia addirittura "infiocchettato" di ritornelli popular mi pare esagerato... oltre a "my plague" c'è solo "left behind" con un piglio melodico e quella voce quasi spettrale nel ritornello di "the shape"... il debut omonimo e il "vol. 3" soprattutto mi paiono molto più "infiocchettati" di "iowa"... quindi secondo questo ragionamento a te undercover non piace nemmeno il classicone "wait and bleed"? poi la produzione perfettina è un altro punto di vista personale, perché anche ad altri utenti ho sentito dire che al contrario "iowa" non ha una produzione eccezionale, perché altrimenti i suoni sarebbero stati ancora migliori e il disco ancora più devastante di quello che è già... il "vol. 3" qualitativamente carente forse no, ma anch'io lo reputo il "peggiore", o meglio quello meno bello della loro discografia, perché un po' troppo sperimentale... la produzione qui secondo me è molto migliore di quella di "iowa", ma ad essere davvero scadente è il growl di Taylor, davvero spompatissimo e afono (nel pulito invece sempre ottimo come al solito)...
simo
Martedì 12 Aprile 2016, 23.09.15
16
Io invece ti dirò che ho apprezzato molto di più all hope is gone a partire anche dai singoli che giravano, se non erro sulfur e dead memories, in vol 3 apprezzo giusto the nameless che é un pezzone della madonna e opium of the People. Iowa lo trovo bellissimo per la sua aggressività e per parti davvero estreme ma anche innovative, quasi al livello del debut(irraggiungibile)
Undercover
Martedì 12 Aprile 2016, 22.06.35
15
@simo per me è al contrario, qualitativamente carente? Mah, a me è sempre sembrato più vario e personale rispetto a "Iowa", soprattutto il lavoro svolto dalle chitarre mi è particolaarmente piaciuto, album entrambi comprati e ascoltati appena usciti, dopo "Vol.3" ho chiuso con gli Slipknot.
simo
Martedì 12 Aprile 2016, 21.58.41
14
Bhe...tra Iowa e vol.3 l'album più commerciale e con ritornelli "popular" é sicuramente il secondo (e anche il più carente qualitativamente)
Undercover
Martedì 12 Aprile 2016, 21.48.01
13
Non sono mai riuscito ad ascoltarlo per intero, un po' come mi capita spesso con i live da scoltare in casa, soprattutto quelli più "odierni" nei quali la sensazione di "artificioso" e "modellato" a puntino risultano essere più evidenti. La scaletta mi è sempre sembrata molto buona, non concordo con Nu Metal Head per quanto riguarda "My Plaugue", ma c'è da dire che per me "Iowa" dei primi 3 album è quello meno bello, infiochettato da ritornelli troppo "popular" e "My Plague" n'è proprio l'esempio, e che mi piace di meno a causa di una produzione troppo perfettina.
Nu Metal Head
Martedì 12 Aprile 2016, 20.54.58
12
e ma anche parlando di metal è un tantino esagerato lo stesso... ottimo live, ma di certo non il migliore in assoluto in commercio!
Andrrr
Martedì 12 Aprile 2016, 14.26.41
11
parlo di metal
Nu Metal Head
Lunedì 11 Aprile 2016, 21.08.57
10
eh sì, diciamo che andrrr ha esagerato appena appena un pelino!
Zeph
Lunedì 11 Aprile 2016, 17.39.55
9
Eh si,questo è indubbiamente il migliore cd in commercio della storia,non come quella ciofeca di Made in Japan!!
Andrrr
Lunedì 11 Aprile 2016, 15.20.24
8
Mi porta indietro al 2007 (scoprii gli slipknot tardi)...bei tempi...ragazzino al primo superiore nulla da fare :/ Io odio all'inifinito i cd live,ma questo è il migliore secondo me in commercio!
Nu Metal Head
Domenica 10 Aprile 2016, 13.56.02
7
piccola puntualizzazione sulla traccia "eeyore": sicuramente voi, molto più informati di me, saprete che il titolo della canzone in realtà si riferisce a un personaggio immaginario di winnie the pooh, precisamente un asino, e la parola non è altro che un'onomatopea sul raglio dell'animale (ih-oh), quindi non è come ho detto io nel post n. 1... eppure ne ero convinto... beh diciamo che in questo caso la figura dell' "eeyore" l'ho fatta io!
Nu Metal Head
Sabato 9 Aprile 2016, 22.23.47
6
secondo me la scaletta è ottima, il meglio del meglio degli album fino a quel momento pubblicati, ovvero i primi 3... spulciando bene l'unico classicone che manca è "my plague", che io avrei messo magari proprio al posto del "drum solo" di jordison, e sarebbe stato il live perfetto.
Riccardo
Sabato 9 Aprile 2016, 21.57.49
5
Io ho dato 85 perchè registrare un album live degli Slipknot deve essere una roba difficilissima, con tutto il casino che fanno sul palco. Trovo che la produzione sia eccellente. Forse la scaletta include due o tre pezzi dimenticabili, ma è comunque un gran lavoro.
black
Sabato 9 Aprile 2016, 15.23.15
4
grandissimo live, purity la mia preferita, che gruppo gli sipknot nei primi 2000 han polverizzato tutti, purtroppo con vol 3 son cambiate le cose, anche da sto live si sente differenza tra prima e post iowa, di solito guardo e cerco video tour appunto di iowa il culmine della loro carriera. cmq a questo album un 85 se lo merita! a essere pignoli la copertina potevano far di più!
Nu Metal Head
Sabato 9 Aprile 2016, 15.08.04
3
io so solo che dal vivo viene aiutato vocalmente da "pinocchio" fehn e dal "clown" crahan, soprattutto nei punti dove si alternano repentinamente growl e parti nitide... però al tempo stesso ho potuto notare che su "all hope is gone" e ".5" c'è stato sicuramente un miglioramento di corey rispetto al "vol. 3", anche se permane la sensazione che la voce rispetto ai tempi d'oro dei primi 2 capolavori l'abbia irrimediabilmente persa...
Barry
Sabato 9 Aprile 2016, 14.37.45
2
Grazie per le segnalazioni, provvediamo subito Anche io sono dell'idea che una band (specialmente una particolare come gli Slipknot) vada essenzialmente vista dal vivo, ma i live possono comunque essere uno strumento interessante specie per chi magari è un neofita del gruppo in questione A me la voce di Corey è sempre piaciuta, più che altro ho spesso trovato i brani in studio fin troppo violenti e ricchi di sovraincisioni (appunto Wait and Bleed, ma anche Left Behind) per esser resi dal vivo in modo adeguato...e sicuramente un po' di voce l'aveva già persa, anche se devo dire che lo scorso anno, quando li ho visti a Roma, si è difeso più che egregiamente, meglio di quanto gli abbia visto fare nel 2009 a Monza
Nu Metal Head
Sabato 9 Aprile 2016, 14.25.15
1
ovviamente comprato ai tempi, per poi farlo fuori successivamente in base a un mio "strano" ragionamento, o forse no, secondo il quale il modo migliore per godersi uno spettacolo dal vivo di una band non sia quello di ascoltarsi un loro cd live, ma vedersi un bel dvd se non addirittura vederseli direttamente in concerto, e così tutti i live album (ma anche i vari best of, greatest hits, ep ecc. ecc.) sono stati eliminati dalla mia collezione, privilegiando esclusivamente gli album in studio... ma a parte questo palloso preambolo, il doppio cd in questione era comunque di buona fattura, regalandomi in più di un'occasione qualche bel momento in compagnia dei simpatici uomini mascherati... una domanda a barry: ma siamo sicuri che la voce leggermente smorzata di Taylor sia colpa esclusivamente della maschera? secondo me era già il periodo che la voce aveva incominciato a perderla (ascoltare la scandalosa prestazione del "vol. 3" per credere... lì evidentemente dev'essere successo qualcosa in fase di mixaggio, perché è troppo troppo spompata... comunque la potenza vocale dei primi 2 masterpiece era già un lontano ricordo ahimè)... come detto bel doppio cd, ma se devo scegliere un unico momento memorabile allora dico l'esecuzione di "people = shit", semplicemente devastante, come la versione in studio del resto... ricordo parecchi "growlloni" che saltavano fuori in camera mia! confermo l'80. p.s.: la traccia n. 12 del primo cd in realtà s'intitola correttamente "Eeyore" e non "Eyeore"... è uno di quei classici "errori" di ortografia fatti apposta dalle band solo per fare qualcosa di strano... mentre nella n. 16 del secondo cd c'è una piccola svista, "Everything Ends" e non "Everythign Ends"...
INFORMAZIONI
2005
Roadrunner Records
Alternative Metal
Tracklist
CHAPTER ONE
1. The Blister Exists
2. (Sic)
3. Disasterpiece
4. Before I Forget
5. Left Behind
6. Liberate
7. Vermilion
8. Pulse Of The Maggots
9. Purity
10. Eyeless
11. Drum Solo
12. Eeyore

CHAPTER TWO
13. Three Nil
14. The Nameless
15. Skin Ticket
16. Everything Ends
17. The Heretic Anthem
18. Iowa
19. Duality
20. Spit It Out
21. People=Shit
22. Get This
23. Wait And Bleed
24. Surfacing
Line Up
Corey Taylor (Voce)
Jim Root (Chitarra)
Mick Thomson (Chitarra, Basso)
Craig Jones (Sintetizzatore, Tastiera)
Sid Wilson (Giradischi)
Paul Gray (Basso)
Chris Fehn (Percussioni, Cori)
Shawn Crahan (Percussioni, Cori)
Joey Jordison (Batteria)
 
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