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Led Zeppelin - Led Zeppelin III
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( 18544 letture )
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Ritiratisi nell’isolata e rurale campagna gallese di Bron-Y-Aur per ricaricare le batterie e ricercare il contatto con la natura incontaminata, così da trovare la giusta ispirazione dopo il lungo ed intenso lavoro dovuto ai primi due immensi capitoli della loro discografia ed all’estenuante tour che ne seguì nel breve spazio di circa un anno, i Led Zeppelin si servirono dello studio mobile dei Rolling Stones e di tutto l’affetto e la curiosità che gli abitanti del luogo riservarono loro per dar vita il 23 ottobre di quel lontano 1970 al loro terzo capolavoro consecutivo. Quest'album è stato talvolta ingiustamente ed incomprensibilmente relegato da certa critica quasi ad episodio minore della loro carriera. Si erano già affermati in patria ed ancor di più oltreoceano, dove avevano conquistato l’intera generazione dei “figli dei fiori”, nonostante ciò però i quattro continuavano a tenere un atteggiamento di grande diffidenza e sospetto nei confronti dell’intero sistema del music buisiness, come stanno a dimostrare i titoli per niente ricercati dei loro album, le copertine dal significato spesso nascosto e la loro riluttanza a concedersi ad interviste e alla stampa in genere. Probabilmente fu anche questo un motivo che li spinse a rifugiarsi nel nord-est del Galles, in un luogo raggiungibile soltanto da strade sterrate di campagna e dove non era nemmeno presente l’energia elettrica; fu così che quasi tutte le canzoni nacquero servendosi di un’acustica, seduti tutti intorno ad un fuoco o sulle sponde del fiume Dovey ad ammirare ed ispezionare la natura. Sono questi i presupposti che portarono ad un mutamento nel sound della band che attenua e mitiga nettamente quell’impostazione hard'n'blues dei precedenti lavori per dare risalto invece al lato più folk e celtico del loro rock, dominato dall’utilizzo degli arpeggi e delle delicate trame melodiche pennellate dall’acustica di un Jimmy Page versatile come lo non si era mai visto prima. Dal loro terzo lavoro emerge così il volto più riflessivo ed aulico degli Zeppelin che sfocia in atmosfere agresti ed ancestrali come ben si può intuire dall’ascolto di Bron-Y-Aur Stomp, allegra e festante composizione folk/country che porta il nome del luogo che li ospitava e che traeva spunto da una precedente canzone intitolata Jennings Farm Blues, in cui l’acustica di Page e le percussioni di Bonham dettano melodia e tempo.
Tutta la prorompenza dell’hard rock dei precedenti lavori invece trova sfogo nell’opener Immigrant Song che sembra avere il compito di bissare il successo di Whole Lotta Love. Da evidenziare i nuovi elementi celtici e vichinghi che emergono chiaramente nelle liriche riguardanti, appunto, le conquiste vichinghe, nonchè il ritmo regolare (dettato dal basso e dal riff di chitarra) e le esasperate linee vocali che intendono evocare tutta la determinazione delle antiche popolazioni nordiche (non a caso pare che il pezzo sia dedicato alle gesta dell’esploratore islandese Leif Ericsson). Friends viene dolcemente introdotta dall’acustica di Page snodandosi presto tra innesti orientaleggianti e folk/country, in un pezzo chiaramente basato sui valori “psichedelici” dell’amicizia e della fraternità ed influenzato dal cantautore americano Neil Young, cosa che peraltro faceva capire con quanto interesse e curiosità Page e Plant guardassero alla musica e alla cultura rock americana; si aumentano un po’ i ritmi con il rock pungente e particolare di Celebration Day, in possesso di un riff ipnotico e di linee melodiche tanto cangianti quanto efficaci, arrivando così all’immensa Since I've Been Loving You che riprende alcune idee buttate giù da Page nel periodo degli Yardbirds; una struggente e straziante ballata affidata alla chitarra di Page (a dir poco bello e notevole l’assolo), all’hammond di Jones che ne realizza il tappeto melodico e all’enfatica e straordinaria interpretazione del singer, uno dei pezzi forti quindi del presente platter che mette in chiaro come la band non abbia affatto perso la sua predisposizione per quell’ hard'n'blues che li aveva lanciati con i primi due album. Out On The Tiles soffre forse di strofe un po’ stantie, nonostante l’andamento rockeggiante ed i riff acidi e dal sapore psichedelico, fortunatamente compensate però da un bel refrain melodico e solare; l’arpeggio acustico introduce al folk variopinto e cangiante di Gallows Pole, una cover dei lontani anni ’30 del leggendario folk-singer Huddie Ledbetter (conosciuto anche come Leadbelly) ri-arrangiata e rivisitata secondo la loro personale visuale rock, in un crescendo in cui si aggiungono banjo, mandolino e percussioni fino all’intenso e bellissimo finale. A mio parere però il vero gioiello del disco è la nostalgica e commovente Tangerine, anch’essa composta da Page ai tempi degli Yardbirds ma poi non pubblicata, un brano che ricrea atmosfere trasognate e celestiali all’interno di un flavour tipicamente country ed acustico e che trova l’unico limite nella sua brevità, da dire poi che l’introduzione di questa canzone fece innamorare anni dopo i The Cult di Astbury e Duff che la utilizzarono per aprire la bellissima Edie (ciao Baby).
Si giunge così alla conclusione con l’ennesima folk ballad That’s The Way, pacata e quasi eterea si caratterizza anche per la presenza del mandolino suonato dal polistrumentista John Paul Jones, e la particolarissima e psichedelica closer Hats Off to (Roy) Harper, pare si trattasse di una sorta di medley che gli Zeppelin tributarono al cantautore folk Roy Harper, comunque non all’altezza del resto.
Seppure sia il più debole tra i primi quattro album dei Led Zeppelin, nulla toglie che si tratti in ogni caso del terzo capolavoro consecutivo di questa leggendaria band che personalmente considero la massima espressione del rock inteso in ogni sua forma ed accezione.
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VOTO LETTORI
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82.57 su 175 voti [
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41
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Sono molto d\'accordo con Fabio Rasta...per me questo e\' uno dei loro album migliori.Dove la trovavate ai tempi una band che ti piazzava un pezzo pesantissimo come Immigrant song e poi ti ritrovavi ad ascoltare pezzi in acustica,con i bonghi ecc ecc.Hanno fatto la cosa migliore,esplorato il loro mai sopito lato folk e il risultato sono canzoni straordinarie.Immensi. |
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40
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Debole ma lasa le' la prima parte hard la seconda più acustica folk concordo con le recensioni sotto ennesimo capolavoro ciau |
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Non si discute voto 100. Il mio preferito |
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Non scherziamo 100 e lode. Qui siamo all'Università. |
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Xchè la recensione definisce "debole" un Album rispetto ad altri, solo x il fatto di avere un maggior numero di pezzi acustici?. Trovo "debole" un aggettivo in questo caso non solo sbagliato, ma proprio fuori luogo. Credo sia motivato dal fatto che (forse) fu una tra le prime recensioni, e Metallized stava ancora trovando la strada giusta. Come si evince dalla mia introduzione, sono un estimatore di LZ III, in quanto PLANT strilla meno del solito, PAGE è semplicemente immenso ed estremamente disinvolto fra Les Paul, acustiche e 12, un Blues in minore divino, in perfetta armonia con JPJONES... Lo dico sempre che la campagna fa bene. In +, e qui farò inorridire parecchia gente (x favore non crocefiggetemi!), c'è meno batteria, ed io, sarò un caprone, ma non amo il suono "scatoloso" che cercava sempre BONHAM su toms e rullante, soprattutto sul rullante, e il fatto che cercava sempre la soluzione + difficile, la meno intuitiva, la + estrosa, ed io sono un amante delle cose semplici. Sui bonghi invece, il famoso percussionista è assolutamente di mio gradimento. Di cui la mia enfasi x questo LP erroneamente considerato minore. Come scrive DP, questo getta le basi x il IV, che, al di la dei gusti, è oggettivamente il loro apice x completezza di suoni e songwriting, valore storico e diffusione mediatica. |
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imperdibile....con la sua conoscenza in questo disco la band spazia con notevole disinvoltura in generi come rock , il blues fino addirittura al folk come non abbia fatto prima gettando le basi (anche se con sonorita' decisamente piu hard ) per il successivo album che li consacro' definitivamente nell ' olimpo..... |
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Pure io, gran disco capolavoro! voto 100 |
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Concordo con l ultimo commento |
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Il voto lettori mi fa "rabbrividire", anche quello del recensore non rispecchia pienamente il valore del disco in questione. Credo, che i primi quattro album dei Led Zeppelin siano da considerarsi capolavori assoluti del Rock, si meritano un 100. House Of The Holy e Physical Graffiti, pur rimanendo tra i capisaldi dell'Hard Rock, li giudico di poco' inferiori ai precedenti, rispettivamente voto 90 e 95. |
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32
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Tra i momenti piu belli della storia del rock.led zeppelin 3 e un altra gemma della loro discografia.sia il lato elettrico che quello acustico sono da antologia. |
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31
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Testi da paura...100!! |
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30
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Dico solo Immigrant song, non aggiungo altro. Trovatemi un pezzo più thrash nel 1970. |
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i Led Zeppelin sono il rock n roll. Questo è l'album che dimostra che sono in grado di fare qualunque cosa, con una classe, una bravura, un talento, una carica, un talento inarrivabile. album da amare e studiare. divinità. |
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Beh, a me il discorso mi pare abbastanza semplice: sono i fanatici/integralisti dell'hard'n'blues a ritenere questo disco un episodio minore, proprio perché in buona parte acustico. Tutti gli altri amano la musica degli Zeppelin nella sua globalità, perchè anche quando suonano piano, lo fanno con enorme classe. Personalmente non sono ancora capace di dire quale sia il mio preferito tra i primi cinque, ogni volta che ne ascolto uno sono tentato di dire che è quello il migliore... |
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Chi apprezza la band non dovrebbe vedere nel III un'opera minore.Quattro capolavori in tre anni scarsi mi sembra un record - anche di vendita - ineguagliato. E' come in F1 : il primo vince,ma l'altro è a 1 secondo e il terzo a 1 e mezzo. Lavoro di transizione? preparazione del IV? mutamento nel sound? riflessivo e aulico? più folk e celtico ? Forse è tutto vero: ma è questa la musica firmata Led Zeppelin ,che si è evoluta,si è arricchita grazie agli imput che accettavano con l' intelligenza e l'umiltà di chi sa che deve e può ancora migliorare,completarsi. Non si sono spenti sui primi allori. Cercavano quel mix originale su cui apporre il brand. Vogliamo parlare di Immigrant Song? Uno per tutti.Io non saprei escludere un solo brano dalla mia memoria. |
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Dopo tanto furore un pò di calma. Non che Immigrant song (questo è viking/epic altro che storie) o il capolavoro blues di Since I've been loving you (dove Page insegna un paio di cose su come si può suonare veloce e al contempo con passione e calore) siano propriamente soft. Ma qui i gioielli che annicchiliscono sono Tangerine, Friends, Gallows pole, Bron-y-aur stop... 85 |
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25
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Il vero capolavoro dei led zeppelin |
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Album molto piacevole all'ascolto molto più acustico voto 100 |
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Inferiore ai primi due sicuramente,ma qui troviamo un retrogusto folk che da un aura ancora piu misteriora ai fantastici 4,Since I've been loving you è meravigliosa,lo stesso Immigrant Song,Tangerine fa sognare,qualche buco nell' acqua però c'è,d'accordo col vostro voto |
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gli zep in versione più acustica anche se non mancano episodi sicuramente hard come immigrant song, since i've been..,o celebration day,siamo di fronte anche in questo caso ad un uscita grandissima degna degli album precedenti . saò ripetitivo ma a mio parere è un capolavoro. 95 |
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Altro grandissimo album.Interessante perché svela un lato acustico folk dei Led Zeppelin,mescolato a brani che sono invece il loro classico hard Rock bagnato di blues...un album da avere |
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ragazzi nonj voglio ripetermi,ma 88 ad un album dei Led Zeppelin (nella fattispecie il III) non esiste proprio. Immigrant song,Friends,Celebration day,Since I've been loving you,Tangerineiamo sicuri che quest'album non vale 99 o 100? |
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anche se forse il piu' acustico e' insieme al grandioso "IV" l'album che preferisco e senza dubbio uno dei migliori, ottima miscela di Hard-Folk-Blues. "Immigrant Song"........che inizio con la loro song in assoluto piu' metal (avete capito bene, metal !!!!!). Eccellente. |
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Trovo che sia un album imperfetto, ma forse è anche questo a conferirgli quell'aura...E comunque grandissimo Plant, in questo album strilla più che mai! |
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In assoluto il mio disco preferito del dirigibile. Lo preferisco di gran lunga ai più lodati "II" e "IV"...Un capolavoro. Il disco più "magico". |
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Più o meno al livello del secondo, al massimo un po' sopra, ci sono i capolavori (Since I've been loving you, Gallows pole), ma anche i colpi a vuoto (tipo out on the tiles). Voto 83 comunque, resta un bell'album |
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CAPOLAVOROOOOOOO altro che 88 si merita un 110 e lode sono cresciuto con questo disco! |
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'Gallows Pole' da quello che mi risulta fu estrapolata da un vecchio disco di Fred Gerlach, uno dei primi musicisti bianchi a suonare la chitarra a dodici corde come un strumento folk. Le immagini della canzone richiamano 'L'impiccato' dei tarocchi; e il significato divinatorio dell'impiccato indica circostanze di cambiamento e la ricerca della saggezza e delle guida da parte dell'inconscio. 'Tangerine' si dice che fu composta da Jimmy quando era negli Yardbirds, ma non riuscirono a suonarla. Mi capita ogni anno, come le bestie che vanno in calore, di piombare dentro il mondo Zeppelin. 'III' è un altro atto magico |
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album sublime!!!!!!!!!IMMIGRANT SONG è stellare,un vero peccato che plant non l'abbia+cantata live ma del resto non credo che sarebbe stata+nelle sue corde xchè la sua voce dal 73in poi non spingeva+!!!!!! |
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No, tanto per dire quanto stavano avanti: Immigrant Song se vogliamo può essere considerata la prima canzone Viking Metal! Nel 1970! |
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forse leggermente inferiore a i primi 2 ma anche qui si parla di capolavoro.il lato a e spettacolare il lato acustico ancora meglio piu sognate e introspettivo con tangerina su tutte!l unica da cestinare hatts off to roy harper... |
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bello e particolare, il sound acustico lo rende unico. è tra gli album più "rilassati" dei Zep, anche se ascoltando la prima canzone non si direbbe: Immigrant Song è un bel pugno in faccia, una delle mie preferite della band. SIBLY è leggendaria, Tangerine è stupenda e TTW da ascoltare in totale relax... grandissimo disco |
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sinceramente 88 mi sembra troppo poco |
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Ottimo disco che comprai per ascoltare Since I've Been Loving You,canzone che per un periodo di tempo riuscivo ad ascoltare per circa 8 ore filate!!! Come da recensione:CAPOLAVORO! |
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Meglio i primi due dei Led Zeppelin ma comunque un grande disco |
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Immigrant Song, Since I've Been Loving You, Gallows Pole e Tangerine... che altro dire... amo questo disco... |
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Complimenti per la recensione!! Documentata ed equilibrata. Il disco è un po' in altalena, ma è semplicemente ubriacante negli episodi meglio riusciti (Immigrant song, Friends, Since I 've been loving you, Gallows pole, That's the way)!!! |
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4
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leggermente inferiore ai primi due, ma rimane imprescindibile per tutti coloro che vogliono conoscere le radici dell'hard rock moderno.. |
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3
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Uno dei miei dischi preferiti di sempre. Come voto gli avrei messo di più. |
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ragazzi attenti a quando recensite capolavori simili.....al solo leggere il nome Led Zeppelin, un infarto mi stava stroncando il cuore....che disco....che disco, ciao a tutti!!! |
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Rece necessaria nel settore "classici". |
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