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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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RACCONTARE IL MITO - # 26 - Genesis, Palaeur, Roma, 1982
16/05/2012 (9884 letture)
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Passando distrattamente accanto alla libreria dove tengo in ordine gli album delle fotografie, il mio sguardo cade su quello dalla copertina marrone, lo sfilo dal suo cantuccio e inizio a sfogliarlo...è l’album dove da sempre conservo uno per uno tutti i biglietti dei concerti a cui ho assistito. Ognuno di quei pezzi di carta gelosamente custoditi come reliquie in una teca rappresenta una parte di me stesso, quando la nostalgia mi attanaglia il cuore, quei preziosissimi cimeli mi consentono un piacevole tuffo nel passato. Dentro di me riapro ogni volta lo scrigno dei ricordi dei tempi che furono e, come accadrà anche stavolta, desidero rendere partecipi voi lettori delle mie emozioni. Sprofondo nel divano e nei ricordi…..
….correva l’anno 1982 ed avevo ventuno anni. All’epoca vivevo in una caserma della Capitale e condividevo l’inveterato amore per il rock con un mio collega: andavamo sempre insieme ad acquistare i dischi ed a vedere i concerti romani (pochi a dire la verità). Avevamo molte passioni in comune, ma quella più grande era senza dubbio quella per i Genesis. Non passava giorno senza che ascoltassimo qualche pezzo -quasi sempre del periodo con Gabriel- anche se in fondo in fondo ammettevamo ambedue che Collins si era rivelata una piacevole sorpresa e che i lavori fino a Duke tutto sommato si erano dimostrati accettabilissimi. L’adrenalina era molta quando nel settembre 1981 venne pubblicato Abacab, il nuovo album, che ovviamente comprammo il giorno stesso in cui uscì. Lo ascoltammo decine e decine di volte: quelli non avevano più niente a che fare con la formazione che adoravamo, erano ormai una band venduta al mainstream che abbracciava ritmiche con sonorità techno ed addirittura nel full lenght comparivano i fiati degli Earth, Wind & Fire. Lo relegammo nel dimenticatoio molto presto. Quando fu annunciato il tour a supporto di Abacab ci fu una sorpresa: i Genesis (meglio sarebbe dire ciò che rimaneva di loro) avrebbero suonato a Roma l'8 settembre 1982 al Palaeur. Il dilemma era grande: andarci o no? Il mio amico irremovibile disse che non avrebbe regalato i soldi a quegli infami traditori, io ero di opinione diversa perché sapevo che avrebbero eseguito anche i vecchi pezzi -altrimenti li avrebbero sicuramente linciati. Dopo lunghe discussioni, prevalse la mia posizione e così decidemmo di acquistare i biglietti in congruo anticipo ed aspettammo l’evento. Il Palaeur, repetita iuvant, è una location pessima per la musica per via dell’acustica, ma capiente. Quella sera era gremito all’inverosimile di gente di tutte le età. La formazione era quella classica a tre: Phil Collins (voce e batteria), Mike Rutheford (basso) e Tony Banks (tastiere), i quali, inoltre, vedevano il supporto di Chester Thompson alla batteria. Mentre partirono le prime note di Dance on a Volcano, uno dei pezzi forti di A Trick of the Tail, mi ricordo che volsi la testa verso il mio amico che guardandomi sorridendo, quasi inebetito, disse “A Fa’ se questo è l’inizio avevi proprio ragione tu!”. Fu uno show memorabile, dove sapientemente il gruppo mischiò pezzi nuovi, quali Behind the Lines, Abacab (dal vivo spacca proprio), Man on the Corner, la famosa Turn It On Again, agli immortali classici che tutti aspettavano, creando un mixing riuscitissimo. Rammento il trasporto con cui seguimmo la struggente Follow You Follow Me, Supper's Ready, una delle suite più bella mai realizzate, The Cinema Show, autentica perla estrapolata da Selling England by the Pound, che considero uno dei vertici mai raggiunti nel rock, la tenerissima Afterglow…ma il meglio di loro stessi i Genesis lo riservarono ai ben tre bis: dapprima una micidiale esibizione con due batterie, in cui Collins e Thompson fecero letteralmente sfracelli, seguita da Los Endos; poi, acclamati a gran voce, annichilirono tutti con The Lamb Lies Down on Broadway, cantata a squarciagola dagli astanti e seguita dalla parte finale di Watcher of the Skies. Infine, l’apoteosi: tutti in piedi durante I Know What I Like (In Your Wardrobe) ed io e il mio amico abbracciati e con le lacrime agli occhi a cantare il famoso refrain:
I know what I like, and I like what I know Getting better in your wardrobe, stepping one beyond your show.
Che bello condividere un passione che nasce dal profondo dell’animo con una persona a cui tieni veramente, nella fattispecie un amico con cui quella sera coronai un sogno dopo ore ed ore passate insieme a parlare dello stesso argomento senza stancarsi mai: i Genesis e la loro ammaliante musica. Sono emozioni forti che auspico a tutti perché hanno, con il senno di poi, un valore inestimabile.
Uscimmo dal Palaeur con un senso di felicità addosso che ci rimase dentro per giorni e giorni.
“A Lui’, te l’avevo detto che sarebbe stato fantastico, se non ci fossimo andati ce ne saremmo pentiti per sempre!”
…già caro Luigi, soprattutto io me ne sarei pentito amaramente visto che pochi anni dopo hai deciso di lasciarmi morendo in un banale incidente stradale. Chiudo l’album dei ricordi e sospiro. Ci sono momenti nella vita che vorresti non passassero mai, quella sera rimarrà per sempre incastonata nel mio cuore. Per gli appassionati sappiate che esiste un bootleg composto da due cd con la registrazione di tutto il concerto in argomento. Voglio, infine, dedicare questo articolo naturalmente a Luigi ed alla mia amica grande Maria Grazia per i suoi preziosi consigli.
Setlist
Dance on a Volcano
Behind the Lines
Follow You Follow Me
Dodo
Lurker
Abacab
Supper's Ready
Misunderstanding
Man on the Corner
In the Cage
The Cinema Show
The Colony of Slippermen
Afterglow
Turn It On Again
Encore:
Drum Duet
Los Endos
Encore 2:
The Lamb Lies Down on Broadway
Watcher of the Skies (Closing Section)
Encore 3:
I Know What I Like (In Your Wardrobe)
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Si c'ero anch'io. Avevo 17 anni e praticamente scappai di casa (sono di Bari). Un ricordo indelebile che porterò per sempre con me. È stato il primo concerto che ho visto, dopo ho partecipato a tanti altri, ma quei momenti non riesco a descriverli neppure ai miei figli, ricordo che ci furono incidenti prima di entrare e che fu il primo evento rock in Italia dopo tanti anni (era il periodo delle bombe e della violenza). |
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Io ero sotto il palco quando Phil disse"allontanatevi un pó più dietro"☺️ |
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Quella sera c'ero anch'io. Ero un 17enne che andava al suo primo concerto con un amico e ci siamo ritrovati sotto il palco. L'energia della musica che ci ha investito quella sera e la sensazione di gioia che ha pervaso il palazzetto dello sport ė rimasta addosso per giorni. Dopo 35 anni il ricordo é nitido come se fosse ieri (come il tifo per l'Italia campione del mondo "stuzzicato" da Collins). Comunque hai ragione: questi momenti vorresti che non passassero mai... |
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Ciao, ho delle foto di quella magnifica sera, se mi date un contatto Facebook posso girarvele se vi può far piacere. Saluti |
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@ Sambalzalzal:  |
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Grandissimi Genesis e bellissimo resoconto di quell'evento! Iniziai ad appassionarmi seriamente di musica solo 5 anni dopo ma mia sorella di qualche anno più grande di me era/è patita dei Genesis e presenziò all'evento. Fabio@ sono sicuro che il tuo amico ovunque sia ora abbia apprezzato la tua dedica ed i ricordi legati a quella bellissima giornata! |
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I Genesis con Peter Gabriel hanno sfornato dei capolavori immensi, ma anche gli album con PhIl Collins non sono niente male... |
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@ Franco Lippolis:  |
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.....da piangere......grazie per queste emozioni.... |
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Belissimo articolo..c'ero anch'io quella sera al Palasport....rientrai tre giorni prima da un viaggio in Francia proprio per no perdermi quel concerto..era come se sentissi dentro di me che anche se proiettati nel "nuovo stile" musicale quel concerto sarebbe stato il piu' classico tra i classici della loro storia musicale...indimenticabile esperienza...Hai reso esattamente l'atmosfera di chi, come me, ha adorato e continua ad adorare ciò che di ineguagliabile ha fatto questa band....c'era una magia quella sera....e quando finì restammo tutti increduli di aver assistito a qualcosa in cui non avremmo mai sperato di assistere !!! Ricordo anch'io Phil Collins quando disse nel suo italiano con accento inglese " Ciao Roma....Italia Campione del Mondo ! (avevamo appena vinto i mondiali)...Grazie di questo ricordo ! |
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Io c'ero al Palaeur quel 7 settembre 1982...avevo 21 anni pure io e studiavo ingegneria.. Mi beccarono con un registratore a cassette che registravo il concerto e mi costrinsero ad uscire... vidi così solo metà concerto! Un ricordo bellissimo comunque. Oggi se facessero uscire dai concerti tutti quelli che registrano con i telefonini, farebbero uscire tutti...! |
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I Genesis li vidi al Circo Massimo 5 anni fa. Purtroppo la scaletta era incentrata sui loro pezzi commerciali, relegando il loro glorioso passato in un medley strumentale.... Bravo Fà, articolo strappalacrime. |
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Articolo da..... pelle d'oca alta 1 cm!!! che brividi...che classe di ferro il 61!!! |
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Bel articolo Fabio , l ultima parte mi ha commosso . |
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Un utente su fb mi ha ricordato che Collins in quella occasione ricordò la vittoria al mondiale di calcio della nostra nazionale. |
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Grazie a tutti sono contento vi sia piaciuto! Alla prossima allora! |
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..che bello leggere queste cose, grazie! |
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Adoro questo gruppo in tutte le incarnazioni, comprese le rispettive carriere soliste dei vari membri. Lo so, non tutti gli album sono all'altezza ma non posso farci nulla: me gustano. Un immenso grazie al mitico Fabio per aver condiviso tutto ciò con noi. |
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era ancora un tour con una scaletta decente,dopo ci fu l'infarcita di estratti da Invisible touch" e fu subito notte,non parliamo poi della scaletta scelta per il tour 2007,meglio stendere un velo pietoso ( e lo dico da grande fan) |
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Certo Phil Collins col tempo ha maturato una venatura maledettamente pop fino a che si è proprio perso come autore. Eppure, sapere che non potrà suonare mai più mi sembra un'enorme ingiustizia: è stato senz'altro un grande batterista, uno dei migliori. Tra l'altro, Mother resta uno dei pezzi che più mi emozionano. Complimenti per l'articolo!! |
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Genesis un gruppo semplicemente epico. Bell'articolo! |
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Bravissimi, ma con Peter Gabriel tutta un'altra cosa. The musical box da sola parla chiaro.. ^^ |
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