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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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RACCONTARE IL MITO - # 2 - AC/DC, Nettuno, 1984
12/07/2010 (9486 letture)
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Sono passati solo pochi giorni dalla pubblicazione della prima puntata della rubrica Raccontare il Mito ed eccomi già qui a continuare il lavoro di ricerca storica. Stavolta vi parlerò di quello che fu il primo concerto metal della mia vita, gli AC/DC a Nettuno il 5 Settembre del 1984, per l'occasione accompagnati da una giovane band, per la prima volta in Europa. Ancora una volta non mi resta che augurarvi buona lettura e... buone sensazioni antiche.
Partecipare ad un concerto Metal... succederà mai? Potrò mai vedere dal vivo qualcuno di quei musicisti che ormai da tre o quattro anni riempiono stabilmente le mie giornate ed i cui volti tappezzano totalmente le pareti della mia stanza? Sono queste le domande che mi faccio quasi tutti i giorni sdraiato sul mio letto mentre ascolto Back in Black, Flight of the Griffin o The Number of the Beast, finchè l'occasione alfine si presenta.
Le voci cominciano a circolare già ad agosto, e quando i vari contatti in giro per l'Italia confermano ufficialmente che la band di Angus si esibirà vicino Roma insieme ad una misteriosa band ospite, la decisione viene presa immediatamente: "Noi ci saremo". Laddove per noi si intende l'intera pattuglia metallara della mia città: 5-elementi-5, i quali, a costo di arrivarci a piedi, saranno presenti.
La trasferta si svolge nel modo che in seguito diverrà usuale, ossia su un carro best... ehm, su un comodo treno che in appena 10 ore ci porta da una ancora più che assolata Sicilia settembrina alla Capitale, dove apprendiamo direttamente dai cartelloni pubblicitari che la band di supporto è una di quelle che non riusce ad entusiasmarmi su disco, ma che -visto che è compresa nel pacchetto- fa brodo anche lei: i Motley Crue, all'epoca gruppo semi-nuovo in forte ascesa di popolarità.
Dopo una mattinata trascorsa ciondolando in una Roma ancora capace di stupirsi per cinque capelloni dall'accento strano, prendiamo un locale per Nettuno. Pochi chilometri che trascorrono fantasticando su quello che vedremo ed ascolteremo tra poco. Un concerto metal... incredibile, gli AC/DC, fantastico, impensabile, e mancano poche ore ormai.
La passeggiata dalla stazione allo Stadio Comunale del baseball è una parata, una fiumana infinita di capelli, jeans, cinturoni, stivali, borchie, t-shirts, e la gente che guarda tra l'attonito e lo stupito dalle villette sulla strada.
"Di dove siete?", mi chiede un ragazzo da un cancello, "Messina", rispondo io, e mentre proseguo sento che dice ad un altro: "Hai sentito? Messina... sono venuti dalla Sicilia, sono pazzi...". Forse, ma allora qui si tiene il Co.Na.Pa.M, Congresso Nazionale Pazzi Metallari, perchè siamo tanti, tantissimi, e se non erro ho visto anche un paio di femmine (roba fuori dal mondo).
All'ingresso una notizia devastante, non sono ammesse borchie all'interno dello stadio. Io ho passato la notte prima della partenza a costruire una cintura di borchie tronco-coniche su tre file ed un bracciale a pandant, col ca... volo che li smollo, ma intanto così non mi fanno entrare, che fare? Beh, qui devo aprire una parentesi sull'organizzazione, la migliore che abbia mai incontrato in vita mia, dato che poco distante dai cancelli c'è un botteghino che funge da guardaroba. Tu consegni il tuo materiale borchiato e loro te lo ridanno alla fine, previa esibizione del relativo scontrino, il tutto per un enorme numero di oggetti. Sono perplesso, ma all'uscita ritrovo tutto ciò che ho consegnato. Molto diversamente andrà ad esempio a Napoli per la relativa data del tour di Somewhere in Time degli Iron Maiden.
Siamo dentro! I torrioni dell'amplificazione sono immensi -scoprirò poi che si trattava di un impianto da oltre 70.000 watt- la gente è felice, sorride, parla, scherza, fuma -strane quelle sigarette "autoprodotte", bah...- e beve. Un gruppo di ragazzi si affanna a posizionare uno striscione con su scritto Gli Ascia salutano gli AC/DC o qualcosa del genere, (se no ricordo male gli Ascia erano una band Napoletana), ci sono i ragazzi dei Mayhem, (no, non quelli, un gruppo sempre di Napoli, se non erro), riconosco il bassista dei Fire di Roma, mi avvicino a lui, ho il loro demo, "No, non sono più nei Fire, non faccio più metal", lo guardo incredulo: un traditore... allora esistono davvero... non è possibile, mi allontano schifato.
Ormai ci siamo, quando comincia? Cazzo!! Non posso più aspettare! Ecco, ecco, arriva qualcuno, sono i Motley, su disco non mi dicono molto, ma la prima cosa che vedo è Tommy Lee dietro il suo drum-kit con i toms incredibilmente inclinati in avanti. Sono basito.
Sarà l'amplificazione, sarà l'incredulità per essere ad un evento metal, ma i pezzi sembrano davvero un'altra cosa, più forti, più belli, più... metal. Sono quelli dei primi due album, cose come Looks That Kill, A Piece of Your Action, Knock 'em Dead e sopratutto Bastard sono micidiali; la band è al massimo, peccato che il pubblico aspetti solo gli headliners, ma per me è l'esordio assoluto, e mi godo in pieno i primi 40 minuti metal della mia vita.
Ci siamo, tocca a loro, avviciniamoci ancora, arriviamo il più avanti possibile, a meno di dieci metri dallo stage.
Nel buio partono le note di Guns for Hire -il tour è quello di Flick of the Switch- e poi tutti sono improvvisamente sul palco. Delirio totale! E sono solo le prime note.
Angus è un pazzo... un pazzo... corre come un disperato, ammicca, fa i suoi passetti, i capelli già incollati al collo per il sudore, Brian sta già violentando il microfono con la sua voce stridula amplificata da un impianto il cui wattaggio vi ho accennato prima e che -credetemi- faceva volare via i vestiti. Il resto della band fa la sua parte, ma è il duo Angus/Brian a tenere banco. Shoot to Thrill, Sin City, Back in Black... sono già in apnea, bangheggio come un forsennato, l'atmosfera è irreale, festaiola, mistica... Rock'n'Roll Ain't Noise Pollution, Bad Boy Boogie, Flick of the Switch, non so se riuscirò ad arrivare in fondo. Angus si rotola per terra in preda all'esaltazione durante un solo, qualcuno aggira la security e gli si butta addosso, poi il canonico spogliarello con slippini tricolore, (o era lo Union Jack? Non ricordo), abbassati per mostrare fugacemente il deretano al pubblico.
Poi Hell's Bells: un'enorme campana scende dall'alto, un effetto oggi quasi ingenuo in tempi di 3D, internet et similia, ma all'epoca vedere Brian suonarla con un grosso martello risultò veramente grandioso.
Poi ancora soltanto ROOOOOCK! The Jack, Highway to Hell, Whole Lotta Rosie, Let There Be Rock, poi una potentissima versione di T.N.T. che sarà stata udita perlomeno fino a Frosinone, ed a concludere una vera apoteosi con il bis: For Those About to Rock, i cannoni sparano nella notte sopra due torrioni, il rush finale del pezzo è IM-MEN-SO.
Usciamo frastornati, svuotati, felici, con un sorriso idiota stampato sul viso. Comincia a piovere, recuparo la mia "ferraglia" al guardaroba, compro un panino con la porchetta da un ambulante, e sarà perchè lo mangio con gli occhi e con le orecchie piene di ciò che ho visto e sentito durante questa giornata, ma mi sembra la cosa più buona che abbia mai mangiato. La stazione è lontana, comincia a fare freddo; il treno parte alle sei, sono strafatto, ma non mi importa: ho avuto il battesimo del fuoco, ora "sono dentro" anch'io, e non ne uscirò più.
Prima di chiudere una nota di colore: ho scoperto discutendo con lui, che a quel concerto era presente anche il nostro Fabio Rossi "Hm Is The Law", e chissà... magari quel pomeriggio abbiamo anche parlato, magari abbiamo bevuto qualcosa insieme per poi perderci e ritrovarci a distanza di decenni sulle pagine di Metallized, ed è bello pensare che il rock possa andare oltre il tempo, per unirci tutti, magari anche per il tramite di una webzine come questa.
Ci vediamo qui tra altri 26 anni.
Si ringrazia acdc-italia.com per averci concesso l'uso delle foto allegate a quest'articolo.
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È vero corro ai ripari! |
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C'è anche quello. Guarda la lista a destra 😉 |
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Non l'avevo mai letto. Bellissimo report mi ricorda il mio di battesimo a Bologna nell'86 con i motorhead e i twisted sister |
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Io purtroppo non avevo la macchina e non ho trovato nessuno che ci andasse....l'unica cosa che posso dire e' che se David lee Roth non avesse avuto manie da attore hollywoodiano , e quindi scappato a L.A., avremmo avuto lo stesso bill di Donnigton, infatti il Monsters era previsto allo stadio olimpico!!!! .Che peccato |
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Io sarei andato soprattutto per i motley crue! |
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SI, era lo stadio. Ricordo molti napoletani e tanti gruppi, come i citati Ascia  |
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Dopo 7 anni dalla pubblicazione di quest'articolo, mi decido a dire urbi et orbi che "ebbene sì, c'ero anche io quella sera a Nettuno". Partimmo da Napoli di buon mattino, eravamo in cinque nella Fiat Uno bianca di un mio carissimo amico. Il viaggio fu bellissimo, non ci sono parole per descrivere l'emozione e l'impazienza di cinque buoni amici che si stanno recando al concerto di una delle loro bands preferite. Si parlava (e si fumava) in macchina di Bon Scott e di Brian Johnson, di Rush e di Triumph,di ragazze e quisquilie varie.Dopo un'attesa che ci sembrò interminabile, entrammo in quello che, se non ricordo male (ma la memoria potrebbe anche ingannarmi e di questo chiedo conferma a Raven) nello stadio comunale di Nettuno. Ricordo ancora lo stupore nel vedere il cantante dei supporters, gli allora a me sconosciuti Motley Crue, in calze a rete: come mi piacquero, allora, e mi piacciono forse ancora di più oggi, nonostante tutta l'acqua che è passata sotto i ponti, i Crue. Quel ragazzo biondo,(Vince Neil) vestito di pelle nera e calze a rete, fu per me bellissimo da vedere e da ascoltare:Terminata l'esibizione dei losangeleni, fu la volta degli AC/DC e fu un'apoteosi. |
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Anche io  |
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E che dire, io c'ero.....a differenza dei cari pazzi metallari di Messina,io sono partito da Ragusa, con uno zaino militare, un sacco a pelo , magliette e mutande. 50.000 lire, almeno la meta' collettate e magari fossi andato col carro bestiame.........io andai in autostop........durata del viaggio quasi due giorni....che ve ne pare......a proposito conservo ancora qualche foto.....forse il biglietto da qualche parte e pure una cassetta butleg.....sempre da qualche altra parte. Lo rifarei ancora !!!! |
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Non avevo mai letto prima questo articolo di Raven...che dire bellissimo...Sembra davvero di essere li. Poi conoscendo abbastanza bene i luoghi mi sembra ancora più surreale...Peccato che all'epoca avevo da poco compiuto 6anni e quindi al max potevo ascoltare la tartaruga dai vinili per canzoni per bambini😁...e a Nettuno mi ci portavano solo al mare! In seguito di certo ho recuperato con grandi concerti, ma questa deve essere stata davvero una giornata da ricordare...Spettacolo. Complimenti |
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C'ero anch'io partimmo da Sapri(SA),avevo 20 anni...ricordo che al concerto incontrai il mitico Bud Ancillotti della Strana Officina...giornata memorabile. |
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C'ero anch'io.......partito da imola in macchina, con solo 6 mesi di patente alle spalle......che gita!!!! E oggi ho comprato i biglietti per il 9 luglio 2015.......vengono a suonare nella mia città, sicuramente la band non è come l'83, ma devo andare!!!! |
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Azz...Io c'ero. 30 anni fa....Come passa il tempo. |
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e come già detto prima, è bello ritrovarsi su queste pagine dopo tutti questi anni stay metal, brò. |
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....devo dire che hai avuto la capacita' di descrivere perfettamente l'emozione di quel giorno...esattamente identica alla mia...il mi primo concerto, la mia prima trasferta a bordo di un Si della Piaggio....il bracciale costruito per l'occasione(dove li trovavi allora).....i Motley sconosciuti e devastanti.....il cuore che scoppiava dall'emozione ,, dalla fatica dell'headbanging forsennato e dalle vibrazioni delle casse....non ci sono parole per descrivere meglio di come hai fatto tu....quel giorno scoprii anch'io la fratellanza di noi rockers della provincia Italia....sembra preistoria ed un po' lo e'....Stay hard my friend.....better ....my brother of metal...... |
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Salve Giampaolo, grazie per le foto ed i complimenti  |
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Ciao Giampaolo, grazie per essere passato a trovarci (e grazie anche per le foto ) |
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Ciao a tutti, io sono quello che ha dato le foto al sito ac/dc italia, voglio fare i complimenti per la descrizione del concerto sembra di esserci dentro a distanza di quasi 20 anni .... |
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Questo fu il mio primo concerto metal!! Anche io come Hellvis ero presente alla data di Torino dello stesso tour. Andai per gli AC/DC ma mi innamorai alla follia dei Motley Crue!! (senza nulla togliere agli AC/DC comunque) Si,allucinante il ''vuoto'' tra pubblico e palco alla data di Torino. Dissero ''per motivi di sicurezza'' bah... |
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Per una volta centro/sud batte Nord  |
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Io li vidi invece a Torino per lo stesso tour. Motley e AC/DC furono eccezionali ma l'organizzazione fu pessima. Non ci fecero scendere sul prato dello stadio e fummo costreti a rimanere tutti sugli spalti con i guppi a suonare sul palco da soli in mezzo al campo...robe da matti! |
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erano in proporzione a quelli di oggi, forse un po' meno onerosi, ma a 17 anni qualsiasi cifra che fosse composta da 5 numeri era proibitiva ,si risparmiava per tempo  |
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Bello, un racconto ancor prima che un report, complimenti. Ah, già: anche gli AC/DC mi mancano da vedere, porc@#a!"! Una domanda: ma già a quei tempi i prezzi per i concerti erano proibitivi per un povero ragazzo studente/non lavoratore/senza un soldo bucato?  |
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Solo questione di età, ne avrai da raccontare anche tu tra qualche anno  |
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Sempre meglio dei biglietti anonimi che rilasciano oggi, tutti uguali...........bellissimo "racconto" e tanta invidia per aver assistito ad un evento del genre. |
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Vero, verissimo...  |
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a quei tempi era già tanto che avessero trovato una foto della band da mettere sul biglietto...non bisognava stupirsi di certe finezze....vedi lo sponsor in alto,...manco sapevano chi fosse stato Bon Scott!!! |
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...curioso il fatto che nell'84 sul biglietto appaia ancora Bon Scott, azz che simpaticoni! |
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JDShow: sarà sempre così- Hellion: "uscito da una cover dei Carcass" . Paolo: dai, lo erano già. |
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Beh, io ero a Torino 2 giorni dopo.....come non condividere le stesse emozioni.....L'inizio con Guns for Hire....la potenza disumana del suono...poi sono diventati una leggenda del Rock...ma quel concerto resta indelebile dentro di me. |
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..leggenda metropolitana al 100%, era il tour di South of heaven, il tipo in questione mi passò pure vicino, certo sembrava uscito da una cover dei Carcass, ma non era grave, cmq grandissimo Araya che tra un pezzo e l'altro chiedeva informazioni, poi annunciava Reborn, Postmortem ed Angel of death...un mito! |
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"Usciamo frastornati, svuotati, felici, con un sorriso idiota stampato sul viso"... E ancora oggi molto spesso è così, dopo tanti concerti e tanti km... |
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Allora l'avranno ingigantito. Oppure insabbiato. Non lo so questo, però stà di fatto che una volta era molto meno sicuro di oggi. Ma se passasse marty mcfly con la sua de lorean a prendermi, andrei proprio li, nel periodo degli eighties! Nel bene e nel male, è un decade della madonna! |
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'sti metallari......manco buoni a morire ad un concerto , eh? Un'altra leggenda metropolitana, a quanto pare. |
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...c'ero anche io al concerto degli Slayer ma non morì proprio nessuno, il tipo si buttò dal palco picchiò la testa ma non morì... |
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ancora qui dopo 26 anni...e chi ci ammazza!!! |
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Esatto  |
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bellissimo... io sono arrivato "tardi" a vedere live gli AC/DC nel senso che la prima volta è stata nel 2001 a Torino per il tour di Stiff Upper Lip e l'ultima nel 2009 a Milano (Black Ice tour) ma devo dire che sono state esperienze fantastiche il cui ricordo ancora oggi mi esalta... vederli a pochissimi metri da me è stato incredibile. Però il concerto più "pioneristico" paradossalmente è stato qualche giorno fa: sono andato a Mestre a vedere gli Aerosmith, partenza al mattino con il mio migliore amico, abbiamo assistito allo show sotto il palco in 3° fila e poi dato che non avevamo prenotato nulla abbiamo dormito in macchina... un po' scomodo ma divertente! @ Raven: alla batteria sedeva Simon Wright vero? |
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Un po' di tensione c'era ma tutto si è sempre svolto pacificamente. ad esempio quando andai al concerto dei Kiss a milano fine anni 70 la tensione era palpabile visto che l'ultimo grande concerto al vigorelli era stato degli zeppelin finito a moltov, ma erano altri tempi. negli anni 80 al massimo si è cacciato dal palco con lancio di oggetti e insulti joan jett cantante spalla dei venom, ma li anche l'organizzazione????? per il resto grande entusiamo e festa. La mia fortuna forse era che abitando a 60 chilometri da milano le occasioni erano maggiorii ma i soldi.......... |
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E' per questo che sono contento di leggere queste righe. Sono racconti che, dal punto di vista emotivo, coincidono con quelli di un mio amico, classe 1971. Anche lui ha vissuto "L'età dell'oro", e quando mi racconta gli aneddoti e le situazioni inerenti a questi eventi, mi fà particolarmente rosicare . Lui in quel periodo faceva parte di una copiosa comitiva di metallari che giravano l'italia. Si facevano tutti i concerti. I suoi ricordi più belli sono quelli di quegli anni. Mi ha pure parlato dei pro e dei contro. Perchè è vero che gli anni 80 era un periodo ricco di magia e incanto dal punto di vista musicale, che poi si è andato perdendo nel corso degli anni. Ma c'è anche da dire che la sicurezza non era proprio il massimo all'epoca. Mi ha raccontato di un concerto degli Slayer, dove morì un ragazzo in mezzo al caos, e la notizia arrivò ai musicisti sul palco, che si incazzarono non poco. Vabbè, scusami l'off topic! |
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é inevitabile, i vantaggi dell'era digitale sono enormi, ma c'è anche qualche svantaggio, come in tutti i mutamenti, l'importante è conservare la memoria dei fatti e trasmetterla a chi non c'era. |
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Comunque sia, l'era digitale ha rovinato tutto! Internet, youtube hanno fatto perdere quella aura magica che si respirava allora, leggendo questi articoli la si avverte chiaramente!! Sarebbe piaciuto anche a me fare tutti quei km per andare a vedere un concerto, senza sapere come sarebbe stato, o che ambiente avrei trovato, cosi, come un salto nel buio. Prima era più un avventura, ora è tutto telecomandato...peccato! |
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è che all'epoca andare ad un concerto simile era un evento fuori dal mondo, almeno dal sud. Di conseguenza i ricordi rimangono particolarmente impressi  |
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Purtroppo per me non riuscii ad andare a Grenoble per vedere gli acdc in quel tour così non li ho mai potuti vedere dal vivo. Allora doveva fare veramente tanti Kilometri. Caro Raven sono strabiliato per la memoria che conservi di quegli anni visto che siamo quasi coetanei (64'). Io dei concerti di allora conservo solo ricordi di aneddoti anche simpatici. Chissa se in un prossimo remake parlerai di tour visti anche da me lascero anche le mie impressioni. |
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..ancora, ancora, ancora!!! |
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Complimenti, bellissimo pezzo. Ne vogliamo ancora... |
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Michele, 17 . Roby, Sono in ufficio anch'io. Altri pezzi arriveranno, ma toccherà adesso agli altri nostri....over 30 raccontare le loro esperienze, e ne leggerete delle belle. |
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Articolo fantastico! Un racconto che ho letto con il sorriso! Tant'è che sto in ufficio e mio fratello che lavora con me si sta chiedendo perchè sono cosi felice con una giornata cosi dura davanti a me! Bello, complimenti ancora! Anche qui però, un po' di rosik c'è Maledetti, ma ne voglio ancora! Continua continua! |
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Bellissimo report anche questo...come sono dispiaciuto per non essere nato nell'epoca dei Grandi... P.S. Raven,per curiosità : tu quanti anni avevi all'epoca di questo concerto?  |
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Ed anche noi due siamo ancora qui, 26 anni dopo....  |
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Vivo le emozioni di quell'evento, le stesse provate da Raven.....io vidi quest'accoppiata da sogno a Torino, nn ricordo se un paio di giorni prima di Roma...e fu un evento galattico!!! |
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Questo è anche più bello del primo secondo me, è un bellissimo racconto prima che un report. |
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Si , oggi anche fare pochi km è diventata un'impresa a quanto pare, e questo è triste. Si Fabio, il rock va oltre il tempo  |
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Già Raven è bello pensare che il rock possa andare oltre il tempo.... |
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infinito onore a te e a tutti i ragazzi del sud che per un concerti si fanno migliaia di km: tutti quelli che si lamentano per due ore di macchina dovrebbero 1) stare zitti 2) muovere il culo per 100 km di strada |
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Beh, sei riuscito a trasmettere quelle che sono le emozioni del primo concerto! Grandissimo Raven, anche perchè hai saputo esprimere ciò che era l'atmosfera quegli anni. Io che sono un 15enne posso solo immaginare come fosse difficile ascoltare ed informarsi sul metal a quegli anni, in un paese simile. Ora è tutto più facile ma a quegli anni...non credo proprio! |
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