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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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ALMOST FAMOUS - # 6 - Exciter
18/09/2013 (3950 letture)
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Prosegue la nostra ricognizione, ormai giunta alla sesta puntata, tra i tanti gruppi che nel corso della loro carriera sono riusciti ad essere importanti, ma sono arrivati solo alle soglie della vera notorietà, ad un passo dal top. Tra i tanti Almost Famous che la storia del metal può offrire, ci occupiamo oggi degli Exciter, band canadese ancora attiva che tra l’83 e l’88 ha avuto davvero in mano le chiavi del proprio destino, producendo almeno due album epocali per poi perdersi per ragioni commerciali, snaturando troppo il proprio suono. Un “tradimento” che una minoranza soltanto dei vecchi fans perdonò loro, ma che non valse la conquista del mercato e ne minò la stabilità interna.
DA OTTAWA A LONDRA Nati nel 1978 sotto il moniker Hell Razor, i canadesi di Ottawa cambiano nome in Exciter nel 1980 in onore del pezzo dei Judas Priest. Il trio costituito da Dan Beelher (batteria e voce), John Ricci (chitarra) e Allan Johnson (basso), brucia le tappe come forse solo in quel periodo era possibile fare, cominciando col registrare un demo che inviano al mitico Mike Varney della Shrapnel Records. L’azione rimane apparentemente senza seguito, ma mentre gli Exciter si segnalano per i concerti dal vivo, aggressivi ed incalzanti come pochi, Varney si appunta il nome del gruppo e li segue a distanza. Circa due anni dopo, infatti, i tre si ritrovano a far parte della tracklist di US Metal Volume II al fianco di Culprit e Virgin Steele tra gli altri. Il brano selezionato è World War III e, di fatto, vale la firma su un contratto per un LP. Il disco esce nel 1983 ed è un’autentica bomba che esplode sul mercato, avviando il fenomeno dello speed metal. Il sound è sempre di derivazione N.W.O.B.H.M., ma incredibilmente più violento. Canzoni come Stand Up And Fight, Heavy Metal Maniac, Iron Dogs e Mistress of Evil sono destinate a restare, ma l’intera tracklist è da promuovere a pieni voti. Connotato saliente del sound dei nord americani: la cattiveria! Cattivissima la voce di Beehler e particolare l’assetto on stage con il drum-kit al centro, dove di solito si trova il cantante, cattivissimi i pezzi e le loro esecuzioni. Il secondo album esce dopo un anno su Megaforce e non fa che confermare quanto espresso in precedenza. Violence & Force assesta la fama degli Exciter sui livelli già raggiunti, anzi, la amplia ancora. Stavolta le hit dell’album sono Violence & Force, Pounding Metal, Evil Sinner e Delivering to the Master, ma ancora una volta niente fillers; solo rovente speed metal. I tre partono in tour con i Mercyful Fate. Altro cambio di etichetta per il terzo album: si passa alla MFN con conseguente trasferimento in Europa per registrare Long Live the Loud, sotto le sapienti mani di Guy Bidhead, produttore dei Motorhead.
DAL RASOIO AL VELLUTO Il salto di categoria, per alcuni aspetti, non è indolore. Il nuovo disco è più amichevole rispetto ai precedenti, con suoni più smussati, maggior ricorso ai cori più immediati, insomma: meno violento. Nonostante ciò, Long Live the Loud riesce lo stesso ad essere un gran bell’album, solo un po’ diverso rispetto ai primi due. La scelta si rivela professionalmente azzeccata, visto che la fama degli Exciter, già di ottimo livello, seppur in ambiente più underground, cresce notevolmente anche presso il grande pubblico. Il gruppo si imbarca in vari tour in Europa e negli U.S.A. insieme a Megadeth, Motorhead ed Accept, con conseguente aumento esponenziale della loro visibilità. Esce anche un EP dal titolo Feel the Knife che tiene vivo l’interesse del mercato sulla band. Adesso manca solo il colpo del K.O. per diventare davvero famosi, ma, come accade più che sovente, qualcosa si inceppa a causa di una serie di scelte errate. Ricci, poco contento della piega più leggera presa dagli Exciter, con conseguenti tensioni con Beelher che spingeva in direzione sempre più opposta, decide di lasciare il gruppo -anni dopo dichiarerà di aver fatto un enorme sbaglio- e viene rimpiazzato da Brian McPhee, chitarrista dall’impostazione e dai gusti ben più melodici del suo predecessore e più adatto al nuovo corso. Di fatto, questo determinerà il futuro degli Exciter. Il quarto album esce nel 1986 e si intitola Unveiling the Wicked. Dietro la sua pessima copertina stile V - Visitors si cela una band irriconoscibile. Il disco, preso singolarmente, non è neanche troppo male, ma il sound è completamente cambiato: il cantato di Beehler è un po’ addomesticato per seguire linee vocali che si innestano su una musica fintamente pesante rivolta ad un pubblico meno estremista, con testi in linea con la premessa e come il nuovo chitarrista è deputato a sviluppare. Qualche lampo della passata rabbia non bilancia pezzi come (I Hate) School Rules, potenziale colonna sonora di B-movie per sedicenni con pruriti di ribellione alle autorità. Commercialmente parlando, l’album funziona dignitosamente, ma i vecchi fans abbandonano in maggioranza i tre, mentre i nuovi non possono essere fedeli come i primi. Gli Exciter sono ancora on the road con Manowar e Motorhead, ma il grande treno è passato e loro non se ne sono accorti. Un altro cambiamento viene deciso: Beehler si occuperà d’ora in poi solo della batteria, come cantante viene ingaggiato Rob Malnati. Un nuovo lavoro esce nel 1988 con il titolo Exciter (O.T.T.), ma gli Exciter non sembrano essersi conto della situazione. Nessuno dei nuovi fans garantisce loro conoscenza del metal vero e proprio, mentre i vecchi fans non hanno perdonato il tradimento. Il nuovo album, ancora più melodico del precedente, esclude definitivamente i pochi speed-metallers ancora disposti a seguirli, specialmente quelli europei, ma è sempre troppo pesante per il pubblico generalista: game over.
L’INUTILE RITORNO Il gruppo riemerge dopo tre anni con grandi novità (si fa per dire): Beelher viene restituito al suo vecchio doppio ruolo di cantante/batterista, Ricci rientra all’ovile e David Ledden prende il posto di Johnson al basso. Dopo aver riscaldato i motori con Born to Kill -brano edito nella compilation Capitol Punishment- nel ‘91 esce Kill After Kill. L’album segna un ritorno alle rasoianti sonorità di un tempo, ma la loro fama è ormai compromessa dai passi falsi precedenti. Una critica, che non perdonava niente in questo senso, bolla il lavoro come “di mestiere”. Buono, ma falso, costruito a tavolino per riconquistare le posizioni stoltamente abbandonate a favore di una carriera mainstream mai decollata. Nonostante le sue indubbie qualità e la presenza di cinque o sei pezzi d’alto livello, Kill After Kill non sfonda. Segue un altrettanto valido disco dal vivo come Better Live Than Dead, incentrato sui primi tre dischi, visto che Ricci non vuol saperne del materiale più leggero, ma i risultati non arrivano, anche a causa della solita, pessima produzione. Gli Exciter spariscono nuovamente dalla scena.
PUNGENTE COME UN RICCI(O) Nel 1996 il nuovo come-back col solo Ricci della vecchia line-up, a testimoniare chi era la vera, unica anima degli Exciter. Nel ‘97 è la volta di The Dark Command, platter un po’ diverso dai loro classici, ma si tratta sempre di un’altra bella mazzata sui denti. A cospirare contro la nuova incarnazione del gruppo, però, sono essenzialmente due fattori: da un lato il loro momento d’oro è passato, ma soprattutto il nuovo cantante Jacques Bélanger è tanto bravo quanto inaffidabile. Non si presenta alle prove e qualche volta nemmeno ai concerti o in studio per registrare, tuttavia il gruppo prosegue così. La band parte in tour con Flotsam & Jetsam ed Anvil, ma dopo suona pochissimo. Blood of Tyrants vede la luce all’inizio del nuovo millennio ed è ancora un album molto tirato, ma i rapporti con Bélanger si deteriorano definitivamente e questo viene allontanato. Dopo pochi mesi se ne va anche il bassista Marc Charron, non più interessato alla carriera musicale; gli Exciter sembrano destinati a sparire nuovamente. Nel 2003, invece, altro ritorno con un altro cantante ed un altro bassista, ma dura poco, perché inaspettatamente viene richiamato Bélanger. Anche il nuovo bassista Paul Champagne, però, pianta Ricci in asso sul più bello e tocca a lui suonare il basso in studio in New Testament, composto da ri-registrazioni di vecchi pezzi. Dopo vari tour Bélanger viene definitivamente estromesso. Gli ultimi due album (Thrash Speed Burn e Death Machine poco aggiungono alla storia della band, se non testimoniare la testardaggine di Ricci nel far proseguire con dignità una storia che avrebbe potuto davvero essere grande.
AD UN PASSO DALL’OLIMPO Nonostante alcune buone uscite successive e la grande prova di caparbietà di Ricci, la parabola veramente importante degli Exciter raggiunge il punto più alto della sua traiettoria tra il 1983 ed il 1985, ossia tra Heavy Metal Maniac e Long Live the Loud. In quel periodo, a dispetto di una qualità d’incisione perfettibile, i canadesi ebbero davvero in mano sia le chiavi del mercato che quelle dell’olimpo dello speed-metal, all’epoca da annoverare tra i generi più estremi su piazza. Furono probabilmente alcune scelte decisamente sbagliate di Dan Beehler -ormai da anni fuori dal giro- a determinare la deriva errata del gruppo, tanto che al giorno d’oggi i rapporti tra lui e Ricci sono inesistenti, per quanto non tesi. Che sia davvero così o meno, gli Exciter sono storicamente importantissimi per determinare gli sviluppi della musica estrema sia per il gusto del riff e la capacità di arrivare all’essenza del metal in maniera semplice e diretta di Ricci, che per la particolarità della voce e della presenza scenica di Beehler, unitamente al suo pesante drumming. Come per molti altri gruppi di pari levatura, però, si sono rovinati con le loro stesse mani, influenzando massicciamente un’intera generazione, restando sulla scena in più riprese e con innumerevoli formazioni fino ad oggi, ma fermandosi proprio sulla soglia dell’Olimpo, quando erano solo Almost Famous.
DISCOGRAFIA EXCITER:
World War III - demo - (1980) Heavy Metal Maniac (1983) Violence & Force (1984) Long Live the Loud (1985) Feel the Knife (1985) Unveiling the Wicked (1986) Exciter (O.T.T.) (1988) Kill After Kill (1992) Better Live Than Dead (1993) The Dark Command (1997) Blood of Tyrants (2000) New Testament (2004) Thrash Speed Burn (2008) Death Machine (2010)
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Sono cresciuto con i loro primi tre album e li ascolto ancora Adesso!!! Ora sono uno dei tanti gruppi che sta cavalcando l'onda del revival...si parla anche di un nuovo album, vedremo se non sarà un'ennesima delusione ... |
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Io in Kill after kill di falso e costruito a tavolino non trovo un bel niente. A parte la produzione un pò ovattata è di buon livello. Mi esalta parecchio. Riscopritelo! |
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Heavy Metal Maniac...un caposaldo del genere imperdibile!Poi sempre in calando fino a sparire del tutto! Come detto sotto, stesso o quasi triste destino degli Anvil..anche se questi ultimi hanno saputo tirare avanti nonostante tutto !! Che ci sia una maledizione in Canada!!!!! |
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Se si parla di speed metal è difficile non dire exciter. Heavy metal maniac ( in vinile ) è un album, imho, imprescindibile. Molto buono anche violence and force, ma non al livello del precedente (imho). Anche loro, come gli anvil, non sono riusciti a 'monetizzare' quanto di buono erano riusciti a fare all ' inizio della carriera. Anche in questo caso, ci hanno messo del 'loro'. Nell ' 83 uscirono exciter, acid, metallica e slayer. L' inizio di tutto ( o quasi ) di quello che sarà ricordato e conosciuto come thrash metal e non mi sembra poco. Meritatamente il loro contributo lo hanno dato e il 'maniaco dell ' heavy metal' sarà sempre (per me) un caposaldo dell ' heavy metal. |
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grande band, ma il nuovo cantante è davvero insopportabile con quella vociaccia!! |
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Be', che dire? Han già detto tutto Raven e Nightcomer. Gli Exciter sono una band fondamentale nel panorama estremo del metal, che poi si siano snaturati... È un peccato, ma album come "Heavy Metal Maniac" e "Violence & Force" sono indimenticabili. |
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Be', che dire? Han già detto tutto Raven e Nightcomer. Gli Exciter sono una band fondamentale nel panorama estremo del metal, che poi si siano snaturati... È un peccato, ma album come "Heavy Metal Maniac" e "Violence & Force" sono indimenticabili. |
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Io in vinile ho i primi 2 e il quarto, il resto tutto su cd. Solo a me non dispiacciono anche quelli dal 97 ad oggi? Li trovo comunque dei buoni dischi, e anche Kill After Kill è degno di nota per me. |
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Concordo con il giudizio di Celtic Warrior: trovo il debutto decisamente superiore al resto della discografia, almento per quanto riguarda i titoli a me noti (i primi quattro lavori + Kill After Kill), i quali comunque posseggo rigorosamente in vinile, proprio come Raven.  |
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I primi due sono i migliori....metal primordiale che si ricollega agli albori del thrash e a tutte quelle band che debuttarono in quegli anni....(vedi metallica). |
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Primo e secondo in vinile , terzo in cassetta , pur essendo buoni il secondo e il terzo per me il loro capolavoro resta il primo , degustibus  |
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A distanza di 30 anni quando sento parlare di speed metal penso subito agli Exciter. Ho il primo in vinile, stupendo. Ricordi a go go, bei tempi, grande band. |
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Io ho i primi 4 su vinile. Primo e secondo eccellenti, terzo molto buono, quarto.... se non ci fosse scritto Exciter sulla copertina forse... |
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Bell'articolo mitico Raven! Il primo album spacca di brutto , poi non si ripeterono più a quei livelli secondo me , peccato perchè dal vivo sono ottimi . |
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gruppone da paura. li ho visti anni fa ad un festival e mi erano piaciuti un sacco! |
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Visti dal vivo a Wacken con Belanger alla voce e furono grandiosi (credo fosse il tour di Blood of Tyrants). Band dal destino infausto, indubbiamente. La loro discografia, tolti i primi imprescindibili album, salvo qualche episodio claudicante, è comunque più che dignitosa. Da riscoprire per importanza storica, ma anche per la qualità intrinseca della musica, grezza ma trascinante. |
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Ottimo articolo per una band che io seguo da quando son poccolo e che, nonostante tutto, mi da ancora soddisfazioni discrete con la nuova line up e gli ultimi dischi. Son stati sfortunati ma l'instabilità della line-up ha tagliato loro le gambe per un successo planetario che sembrava di ben altre proporzioni rispetto a come sono andate poi le cose effettivamente... |
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Purtroppo gli Exciter non furono gli unici a tentare la strada del successo snaturandosi; il destino non fu loro propizio in tal senso, a differenza di quanto accadde ad altri, a causa di molteplici fattori che vengono giustamente evidenziati nell'articolo. Nonostante siano generalmente poco ricordati, il loro ruolo nello sviluppo del metal estremo (per l'epoca, si intende), fu sostanziale. Il debutto impresse un segno indelebile, assieme ad altri dischi, in uno scenario che stava rapidamente evolvendo in modo naturale verso sonorità più spinte. Assieme ai contemporanei Raven, Venom, Jaguar, Satan, Accept, Anvil e Culprit posero le basi su cui poggiò l'estremo, inteso come esasperazione del metal di derivazione N.W.O.B.H.M. In seguito la loro influenza si estese anche allo speed/thrash. |
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