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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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LEGENDS OF ROCK - # 10 - Syd Barrett
21/01/2011 (32461 letture)
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Penso che sia una cosa bella se una canzone ha più di un solo significato. Forse quella canzone può raggiungere molte più persone.
Non penso che quando parlo sia facile comprendermi. Ho qualcosa che non va in testa. E comunque non sono nulla di ciò che pensate io sia.
Sono una persona piena di polvere e chitarre.
(Syd Barrett)
Roger Keith Barrett venne alla luce il giorno dell’Epifania del 1946 a Cambridge in Inghilterra. Il padre Max era un’anatomista, che nel tempo libero dipingeva e suonava nella Cambridge Philharmonic Society; il ragazzo manifestò anche per questo motivo un precoce e forte interesse dapprima per la pittura e successivamente per la musica. Il jazz ed il blues furono i suoi primi amori ed il soprannome Syd deriva, infatti, dal batterista jazz Sid Barrett, che si esibiva in un locale della zona e con il quale divenne anche amico. Syd, peraltro, non fu il suo unico soprannome: a scuola divenne noto anche come Syd il Beat, Syd-Knee e Sydernee. Il suo primo strumento musicale fu un ukulele e all’età di dodici anni i genitori gli regalarono un banjo. La prima sei corde fu, invece, una chitarra folk con cui a quattordici anni si esercitava con un tale di nome John Gordon (a quell’epoca già si drogava come altri coetanei con speed e cannabis). Altra amicizia fondamentale è quella con David Gilmour che, per ironia della sorte, lo sostituirà nei Pink Floyd. Gilmour ricorda che Già allora Barrett aveva quegli occhi profondi,da laser,che colpiscono l'attenzione osservando le prime foto pubblicitarie dei Pink Floyd e le copertine dei dischi di quel periodo. Nel 1961 iniziò una relazione sentimentale con una ragazza di nome Libby Gausden e comprò una chitarra elettrica. L’anno fu funestato dalla morte del padre (sul suo diario Syd scrisse: Poor Dad died today (Il povero papà è morto oggi). Nella primavera del 1962 entra a far parte dei Geoff Mott & The Mottoes (formazione: Roger "Syd" Barrett - chitarra e voce; Geoff Mott - voce Tony Sainty – basso; Clive Welham – batteria). In seguito suona con i The Hollerin' Blues (formazione: Barney Barnes - tastiere, piano elettrico e voce; Roger "Syd"Barrett – chitarra; Pete Glass – armonica; Steve Pyle – batteria; Ken Waterson – voce, maracas e armonica). La vera svolta artistica avvenne nel 1964 con la decisione di trasferirsi a Londra. Dopo varie esperienze l’anno seguente Syd sostituì il cantante Chris Dennis unendosi ai The Tea Set, formati da Nick Mason, Roger Waters, Richard Wright e Bob Klose (abbandonò la band poco tempo dopo), tutti studenti dell’Istituto Politecnico di Architettura. Ecco le parole di Barrett relative a quel periodo: Mi ci volle un bel pò per entrare nel giro, ma poi unii le mie forze insieme a quelle di tre ragazzi che avevo conosciuto. Passai alla chitarra solista, e dopo aver cambiato spesso nome al gruppo, decidemmo di chiamarci Pink Floyd. Il monicker definitivo di uno dei gruppi più importanti della storia del rock fu un’idea di Syd, traendo ispirazione dai due bluesman preferiti, Pink Anderson e Floyd Council, anche se ai giornalisti dirà che il nome gli era stato suggerito da creature extraterrestri. Appena entrato nel gruppo, comprò una Fender Esquire adornata con specchi circolari. I primi successi arrivarono grazie alle esibizioni in un club chiamato UFO dove si iniziò a sperimentare il Light Show, in pratica un particolare modo di muoversi sulla musica, in perfetta sintonia con le luci. Nel frattempo Syd aveva già iniziato ad assumere grandi quantità di LSD, un nuovo tipo di droga proveniente dagli Stati Uniti. Nel 1967 fu pubblicato il primo singolo dei Pink Floyd intitolato Arnold Layne, scritto da Barrett, che ebbe un successo notevole (arrivò al ventesimo posto nelle charts britanniche) nonostante le principali radio pirata dell’epoca, Radio London e Radio Caroline, si rifiutassero di trasmetterlo a causa del testo ritenuto troppo osé (un uomo cha amava vestirsi da donna). In realtà c’è chi sostiene che il reale motivo del diniego fosse meramente economico.
Arnold Layne had a strange hobby
Collecting clothes, moonshine washing lines
They suit him fine
On the wall hung a tall mirror
Distorted view, see through, baby blue
He got it
Oh Arnold Layne, it's not the same
It takes two to know, two to know, two to know, two to know Why can't you see
Arnold Layne Arnold Layne
Arnold Layne
Now he's caught a nasty sort of person
They gave him time, doors bang chaingang
He hated
Arnold Layne, Arnold Layne
Arnold Layne
Arnold Layne
Don't do it again
Arnold Layne aveva uno strano hobby
Collezionare vestiti, corda per il bucato al chiar di luna
Gli stavano bene
Sul muro era appeso uno specchio alto
Visione distorta, trasparente baby blue
Lo ha preso
Oh Arnold Layne, non è lo stesso
Occorre essere in due per sapere, due per sapere, due per sapere
Perché non ci arrivi
Arnold Layne, Arnold Layne
Arnold Layne
Ora lo hanno preso, una persona sgradevole
L’hanno condannato, porte sbattute e lavori forzati
Li odiava
Arnold Layne, Arnold Layne
Arnold Layne
Arnold Layne
Non farlo più
ARNOLD LAYNE
Il secondo singolo fu See Emily Play, pubblicato nel giugno dello stesso anno, che abbraccia contorni più precipuamente psichedelici iniziando ad allontanarsi dalla matrice jazz e blues. Si piazzò al sesto posto nelle classifiche di vendita del Regno Unito: la navicella dei Pink Floyd era ormai definitivamente decollata.
SEE EMILY PLAY
Il 5 agosto 1967 uscì il primo epico album dei Pink Floyd, intitolato The Piper At Gates Of Down e registrato agli Abbey Roads Studios di Londra. Questa è la tracklist del long playing, una pietra miliare della musica psichedelica con testi fantastici, surreali e fiabeschi, melodie eteree ed esplosioni rock:
LATO UNO
Astronomy Domine (Barrett) - 4:12 - voce di Barrett e Wright
Lucifer Sam (Barrett) - 3:07 - voce di Barrett
Matilda Mother (Barrett) - 3:08 - voce di Barrett e Wright
Flaming (Barrett) - 2:46 - voce di Barrett
Pow R. Toc H. (Barrett, Waters, Wright, Mason) - 4:26 - voce di Barrett e Waters
Take Up Thy Stethoscope and Walk (Waters) - 3:05 - voce di Waters
LATO DUE
Interstellar Overdrive (Barrett, Waters, Wright, Mason) - 9:41 – strumentale
The Gnome (Barrett) - 2:13 - voce di Barrett
Chapter 24 (Barrett) - 3:42 - voce di Barrett
The Scarecrow (Barrett) - 2:11 - voce di Barrett
Bike (Barrett) - 3:21 - voce di Barrett
L’album contiene uno dei brani cardine del rock psichedelico rivisitato magistralmente anche dai canadesi Voivod nel platter Nothingface del 1989, Astronomy Domine... le liriche descrivono un viaggio stellare di Barrett sotto l’effetto degli allucinogeni!
Lime and limpid green a second scene
A fights between the bleu you once knew
Floating down the sound resounds
Around the icy waters underground
Jupiter and Saturn, Oberon, Miranda
And Titania, Neptune, Titan stars can frighten
Blinding signs flap flicker flicker flicker
Blam pow pow stairways scare Dan Dare who’s there […]
Giallo e verde limpido una seconda scena
Una lotta in mezzo al blu che un tempo conoscevi
Fluttuando verso terra il suono risuona
Intorno alle acqueghiacciate sotterranee
Giove e Saturno, Oberon, Miranda
E Titania, Nettuno, Titano le stelle possono essere spaventose
Segnali accecanti sventolano sfarfallano sfarfallano sfarfallano
Scale spaventano Dan Dare* che è lì […]
* Si tratta di un protagonista di un fumetto degli anni cinquanta creato da Frank Hampson
ASTRONOMY DOMINE
Il successo è clamoroso, la band ruota attorno all’estro creativo di Syd la cui psiche, però, dà evidenti cenni di cedimento a causa della massiccia assunzione di LSD ed atri stupefacenti (eroina, hashish e Mandrax). Inizia con grande fatica a suonare in pubblico, le sue frasi sono spesso sconclusionate e scrive testi sempre più allucinati. A volte, mentre il resto della band suonava, accadeva che si sedeva vicino un amplificatore, scordava la chitarra e stava per tutta la durata del concerto fermo ad agitare il plettro su una sola nota. In altre occasioni si rifiutava di cantare e veniva sostituito da Rogers o Rick: la situazione era ormai insostenibile. Nel dicembre del 1967 Waters chiese al chitarrista David Gilmour, proprio il vecchio amico di Barrett, di unirsi ai Pink Floyd come chitarrista di supporto. Gradatamente Syd usci dalla band nonostante tutti i tentativi per impedire che ciò accadesse. La data del triste, inevitabile evento è quella del 6 aprile 1968. Due mesi dopo i Pink Floyd pubblicarono il secondo lavoro in studio, A Saucerful Of Secret, ma senza il loro mentore, che compare come autore solo nella traccia finale Jugband Blues. Racconta il batterista Nick Mason: Per tutto il nostro primo periodo, Syd fu la nostra mente creativa. Alla fine di un concerto era capace di andarsene a casa a incidere subito nuove idee e suoni ipnotici per tutta la notte. Ci fu chi scrisse che la nostra musica era adatta a far saltare il cervello – ed è esattamente quanto successe a Syd. Il gruppo proseguì senza di lui, ma non lo abbandonarono; grazie, infatti, al loro aiuto Barrett riuscì a pubblicare nel 1970 i due lavori da solista intitolati The Madcap Laughs e Barrett, autentiche perle di musica rock essenzialmente acustica dai contorni ancora psichedelici.
BABY LEMONADE
L’ultimo suo concerto lo tenne il 6 giugno dello stesso anno all’Olympia Theatre di Londra (anche se a dire il vero tra gennaio e febbraio del 1972 pare si sia esibito in tre occasioni a Cambridge). A quel punto l’artista, devastato dai danni cerebrali irreversibili provocati dall'eccessiva assunzione di acidi, si ritira in totale isolamento nel luogo natìo, vivendo con la madre e sparendo dalla circolazione... fino al 1975! In quell’anno i Pink Floyd diedero alla luce uno dei loro capolavori, Wish You Were Here, dedicato a Syd. Un giorno, il 9 luglio per la precisione, si presentò negli Abbey Road Studios un uomo pelato, grasso, con le sopracciglia rasate e con in mano una busta bianca della spesa. Venne riconosciuto a fatica: era proprio lui, Syd! Gli fecero ascoltare i brani dell’album e lui, laconicamente, commentò: Mi sembra un po’ datato, che ne dite?; subito dopo, senza proferire altre parole, se ne andò lasciando esterrefatti e commossi i suoi vecchi compagni d’avventura. Nel 1988 pubblica Opel, utilizzando materiale scartato in passato, ma la sua passione in quel periodo è nuovamente quella della pittura. Il 7 luglio 2006, all’età di sessant'anni, il poeta metafisico muore nella sua casa di Cambridge a causa di un tumore al pancreas e delle complicazioni dovute al diabete di cui soffriva da tempo. Syd Barrett è stata una delle figure più influenti della storia del rock, una vera e propria leggenda che vive nel ricordo di tutti noi. La sua carriera musicale è paragonabile ad una meteora, ma assurge a mito parimenti a quella di altri grandi artisti di quell’ineguagliabile periodo storico quali Jim Morrison, Janis Joplin e Jimi Hendrix.
Recentemente è uscita un’interessante raccolta, curata personalmente da Gilmour ed intitolata An Introduction to Syd Barrett: è consigliata vivamente ai neofiti.
Uno dei tre o quattro grandi insieme a Bob Dylan
(David Gilmour)
DISCOGRAFIA
The Madcap Laughs - gennaio 1970 (musicisti: David Gilmour, Roger Waters, 'Willie' Wilson, Jerry Shirley, Mike Ratledge, Hugh Hopper, Robert Wyatt)
Barrett - novembre 1970 (musicisti: David Gilmour, Richard Wright, 'Willie' Wilson, Jerry Shirley, Vic Saywell)
Syd Barrett - The Peel Session (Mini LP) - febbraio 1988 (musicisti: David Gilmour, Jerry Shirley)
Opel – ottobre 1988
Crazy Diamond (CD Box) – maggio 1993
Wouldn't You Miss Me? (CD - Raccolta) – aprile 2001
An Introduction to Syd Barrett (CD - Raccolta) - ottobre 2010.
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@ Piero62: grazie davvero  |
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Articolo stupendo complikventi vivissimi al recensore. |
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Che gran puttanata il fatto che la musica "migliore" venga fatta da uno completamente fuori....poi cosa vuol dire? E se è fuori l'ingegnere del suono, chi registra tutto, ecc...cosa si ottiene? Molti si fanno influenzare dalle balle raccontate sui vari musicisti, secondo me, poi magari c'è gente fuori anche senza drogarsi.... |
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guardare il suo viso..i suoi occhi...mi cattura ancora adesso..personalita' devastante e devastata... |
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Quanto avrei voluto fare una passeggiata con Syd lungo campi verdi,uccelli fischiettanti e spaventapasseri...il più grande di tutti...Syd ci manchi. |
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Quanto avrei voluto fare una passeggiata con Syd lungo campi verdi,uccelli fischiettanti e spaventapasseri...il più grande di tutti...Syd ci manchi. |
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Dare una classificazione è sempre riduttivo, per chi la subisce, Sid era semplicemente fantastico, per la sua creatività in quegli anni e penso che sia stato un precursore in quel genere musicale. |
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bell'articolo ! un genio troppo spesso dimenticato........... |
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Syd è stato un grande, lo considero come importanza nel rock alla stessa stregua di Morrison, Hendrix e la Joplin. Io mi inebrio ancora con la sua musica e questo sarà per sempre! |
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Che tristezza ridurre un dibattito su Syd analizzando solo l'aspetto delle droghe nella sua vita e quanto queste abbiano influito sulla sua arte. Quel che conta è la musica, le poesie che ci ha regalato, che ti fanno sognare, ridere, sorridere, ti rendono nostalgico, malinconico, arrabbaito e ti sballano come fossi perso in un "viaggio intestellare". Alla fine saranno stati pure cazzi suoi se si sfondava no? |
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....non posso che quotarti! |
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...ognuno ha la sua idea,) senza gli allucinogeni di sicuro sarebbe ancora vivo anche se sarebbe disgustato da quello che sta succedendo alla musica oggi. |
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Si lo so che non sei d'accordo già in passato hai esternato la tua opinione su questo argomento. Tu pensi che senca gli allucinogeni Syd avrebbe potuto comporre i capolavori che ci ha lasciato? Forse potrebbe anche essere ma non credo. Sia ben inteso sono contro la droga, all'epoca però faceva parte di quella filosofia musicale questo non lo puoi negare. Per il resto ogni opinione è accettabile. Ciao! |
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@HM IS THE LAW: non sono d'accordo per niente! un musicista è un musicista anche se si sballa di brutto. hai mai prvato a suonare uno strumento completamente fatto? io no! anche perchè non ci riuscirei. |
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@ Ghenes: penso che nel caso di Syd ed in generale di molti musicisti della fine degli anni 60 la droga era parte funzionale della loro arte. In altre parole gli allucinogeni hanno influito eccome sulle loro composizioni. |
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@ Maiden1976: ... non mi trovi d'accordo! sarebbe come dire che Hendrix, Lou Reed, Iggy Pop, Lennon, De Dee Ramone e tanti altri "drogati" senza non sarebbero grandi ugualmente. cmq Syd è una mia fissazione per cui... ,) |
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@ Ghenes: Assolutamente non nego quello che è stato Syd, per il sottoscritto uno dei migliori di sempre nel suo campo, ma non puoi negare che la mia affermazione è allo stesso modo più che veritiera e chissà senza l'abuso di tutte le droghe che ha fatto se sarebbe stato ugualmente importante il suo contributo alla musica.. |
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Articolo meraviglioso, ritratto di un genio.... vedeva cose che neanche le persone piu "fatte" di lui vedevano.... |
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@ Maiden1976: mi sembra un po riduttivo apostrofarlo solo come "uno dei più grandi drogati del rock". Syd è stato l'anima la mente ed è grazie a lui che esistono i Pink Floyd anche se con lui in formazione sarebbero diventati ancora più "alieni" e geniali. POCO MA SICURO!!!! Shine on Syd... |
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Gilmour ha riassunto il mio pensiero. |
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Già, chissà cos'altro avrebbe potuto fare. |
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Bravo Fabio ottimo articolo per ricordare un'altro dannato del Rock. Purtroppo e triste vedere geni che si distruggono e si perdono così, un vero peccato. R.I.P. pazzo diamante. |
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Grazie a regà per i complimenti. Syd va conosciuto perchè le fondamenta dei Pink Floyd le ha gettate lui! |
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Il mio IO musicale. Occorre parlarne, però, sempre a bassa voce e senza troppi stronbazzi: lui avrebbe voluto così. PS: la sua musica mi ha accompagnato (e lo fa ancora) per un numero indefinito di "divagazioni mentali" (altrimenti dette CANNE!!!) |
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uno dei più grandi drogati del rock! |
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La foto 'Ormai irriconoscibile' è stata scattata proprio negli studi durante la registrazione di wish you were here se non sbaglio |
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La foto 'Ormai irriconoscibile' è stata scattata proprio negli studi durante la registrazione di wish you were here se non sbaglio |
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La foto 'Ormai irriconoscibile' è stata scattata proprio negli studi durante la registrazione di wish you were here se non sbaglio |
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Ottimo articolo..persino David Bowie è affascinato da Syd Barrett. |
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Una delle più grandi menti creative del rock!! prima o poi ascolterò sicuramente i suoi dischi e mi dispiace troppo per i suoi problemi. R.I.P Syd.. |
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Pur non essendo un grandissimo fan dei Pink Floyd, devo ammette che Barrett ha cambiato il corso della musica e, lasciatemelo dire, a modo suo anche quello del mondo. |
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Esordisco per i complimenti a Fabio, recensione toccante. Poeta metafisico.....non servono altre parole. Nonostante li abbia conosciuti con The wall (avevo 4 anni) nel tempo ho subito apprezzato le atmosfere dei primi album, tanto che spesso li ho considerati più belli dei capolavori successivi. |
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