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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Kamelot - One Cold Winter’s Night
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( 4668 letture )
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Tornano i Kamelot sul mercato e lo fanno in grande stile, con un live dalla duplice funzione: in quanto live, esso testimonia (grossomodo) le qualità della band sul palco; ma soprattutto, considerata la qualità audio eccellente (fin troppo?) e la buona scelta dei brani proposti, fa anche le veci di greatest hits. Dopo lo sconvolgente (in termini negativi) Tokyo Showdown degli In Flames, un live album incredibilmente finto e lontano dalle effettive prestazioni del gruppo (basti ascoltare l’ottimo bootleg del tour di Colony, uscito poco prima), viene da chiedersi se anche nel caso dei Kamelot i ritocchi in studio non siano stati eccessivi.
La prima cosa che salta all’orecchio è la perfezione del cantato. Avendoli visti dal vivo qualche anno fa, e avendo constatato personalmente la pochezza delle qualità live di Khan, il cerchio di possibilità si restringe: o il cantante si è migliorato vistosamente negli ultimi tempi, oppure la post produzione fa miracoli. Il resto è routine: batteria e chitarre pompatissime, tastiere magniloquenti - ma forse anche in questo caso eccessive, considerato che fino a prova contraria Palotei è provvisto di due sole mani, e spesso gli strumenti sovrapposti sono troppi. Possono aver aiutato delle basi campionate, certo, ma fino a che punto? Come accennato prima, la scelta dei brani è piuttosto valida, in quanto sono presenti la maggior parte delle hit della band: Center Of The Universe, Nights Of Arabia, Forever, Karma… L’unico appunto che mi sento di muovere in questo caso è la mancanza quasi assoluta di brani tratti dall’ottimo The Fourth Legacy, ma sono dettagli di poco conto: il disco è doppio e quindi si possono trovare canzoni adatte un po’ a tutti i gusti.
In contemporanea all’uscita di questo cd, troverete nei negozi anche il dvd legato al medesimo concerto, filmato alla Rockefeller Musichall di Oslo. Certamente sarà molto utile studiare anche il video, in modo tale da comprendere meglio sia le effettive capacità musicali della band, sia la presenza scenica in grado di vantare. In definitiva quindi, consiglio direttamente il DVD, piuttosto che il cd, sia ai fan di Youngblood, sia ai curiosi ed amanti del power in generale. Certamente non resteranno delusi dalle indiscusse qualità audio di questa nuova release.
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5
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Non so perché ma non avevo mai letto questa recensione, con la quale mi trovo in totale disaccordo. Innanzitutto ho visto i Kamelot con Khan diverse volte ed è sempre stato strepitoso. Solo sul finire del suo tempo con la band non è parso, effettivamente, in forma, così come si evince dal live in Belgrado. Sui ritocchi in post produzione ho i miei dubbi, sicuramente qualcosa c’è ma fino ad un certo punto, tanto che è evidente la mancanza di una chitarra ritmica durante i solos di Youngblood. Questo è un grande live album, sia a livello di performance della band sia a livello visivo. Sulla scaletta concordo, anche se il primo live con Khan, “the expedition”, riporta ben 5 pezzi da the fourth legacy. Consigliatissimo. |
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4
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Il loro unico successo... |
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2
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Forse i Kamelot odiano the fourth legacy, non sarebbero il primo gruppo a sentirsi vittima di un loro vecchio successo. |
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1
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Scelta effettivamente strana quella di non inserire brani tratti da The Fourth Legacy, e poi anche la scarsa presenza di power ballad, di cui i Kamelot mi sembrano buoni compositori, solo Abandoned e manca Don't You Cry. Prodotto cmq interessante e piacevole |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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CD 1 1. Intro: Un Assasino Molto Silenzioso 2. The Black Halo 3. Soul Society 4. The Edge of Paradise 5. Center of the Universe 6. Nights of Arabia 7. Abandoned 8. Forever 9. Keyboard Solo 10. The Haunting 11. Moonlight
CD 2 1. When The Lights Are Down 2. Elizabeth (Part I, II & III) 3. March of Mephisto 4. Karma 5. Drum Solo 6. Farewell 7. Outro
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Line Up
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Thomas Youngblood - Guitars Khan - Vocals Glenn Barry - Bass Casey Grillo - Drums Oliver Palotei - Keyboards
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