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Saxon - Hell, Fire and Damnation
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22/01/2024
( 5367 letture )
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Poche storie: anche se è probabilmente vero che in termini di popolarità tout court, quella raggiunta dal gruppo di Barnsley sia un gradino inferiore rispetto a un paio di band considerate di primaria importanza partite più o meno insieme a loro, è innegabile che il moniker dei Saxon sia tra i più popolari, amati e rispettati di sempre. Una serie di album lunga quarantacinque anni comprendente lavori fondamentali, altri meno riusciti e molti almeno di buon livello, ci porta adesso a Hell, Fire and Damnation. L'ennesimo, inglesissimo, capitolo di una storia che non accenna a voler stancare.
A questo proposito è divertente notare la genesi del titolo, che Byford spiega dicendo: Ho avuto questo detto nella mia testa fin da quando ero bambino perché mio padre lo usava quando era arrabbiato con me. Diceva: ‘Inferno, fuoco e dannazione, cosa stai facendo adesso?!’ quando stavo ‘rovinando il suo orto di cavoli’ o intagliando oggetti sul tavolo della cucina. All'epoca era un detto molto "Yorkshire". Certo, quando una saga si sviluppa attraverso un elenco elevatissimo di uscite, dopo un certo numero di anni è impossibile aspettarsi vere e proprie variazioni sul tema o colpi di scena tali da mutare sostanzialmente il quadro generale. Quel che invece è lecito attendere, è un prodotto all'altezza della storia del brand musicale in questione. Qualcosa che soddisfi nella sostanza i fan di vecchia data e sia in grado di rendere bene anche presso i padiglioni auricolari delle nuove generazioni. Hell, Fire and Damnation soddisfa tutte le condizioni di cui sopra. Compresi testi di genere, che trattano di volta in volta temi storici riguardanti Maria Antonietta, Kublai Khan (Kubla, nella dizione inglese), la battaglia di Hastings, il processo di Salem o il mistero di Roswell. Salutato Paul Quinn, il quale fa però sentire la sua presenza in Fire and Steel e Super Charger e inserito stabilmente in formazione Brian Tatler - un nome che gli appassionati di NWOBHM dovrebbero conoscere bene per i suoi trascorsi coi Diamond Head - i Saxon salutano il 2024 con un lavoro quanto meno piacevole ed efficace. Nel rispetto della loro storia e della loro età.
Dopo un' intro nobilitata dall'intervento dell'attore Brian Blessed, la title track è un pezzo nel più puro stile tipico della band che fu persino ospite a Sanremo. Così come Fire and Steel, Pirates of the Airways, There's Something in Roswell, Kubla Khan and the Merchant of Venice e 1066, probabilmente le canzoni più performanti. A queste si affiancano brani più manieristici - Witches of Salem, Super Charges - ma che non scadono mai all'avvilente rango di filler. Sintetizzando, il disco si sviluppa così seguendo le coordinate che ci si attende, muovendosi tra accelerazioni di ottantiana memoria (Fire and Steel) e momenti più heavy-rock (Pirates of the Airways). Insomma: un classico album targato Saxon.
Accortamente prodotto da Andy Sneap e dallo stesso Byford, col primo impegnato anche al mix e al mastering, governato dalla rassicurante voce del fresco settantatreenne Biff, suonato in modo che definire professionale e sicuro è riduttivo, Hell, Fire and Damnation è la ventiquattresima conferma in studio che la vecchia guardia del metal non muore mai. Magari non è più in grado di stabilire nuovi record, ma nell'arena dell'heavy classico non solo è in grado di fare il proprio, ma anche di dare la paga a tante band con il tempo dalla loro parte.
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colossi immarcescenti non c\'è che dire....ogni canzone inizia con un straordinari attacchi ma sono promesse di una bella donna che poi però fa solo petting....ma oggigiorno è già molto raro trovare dischi da orgasmo. |
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buonasera ragazzi, saxon voto 85, altro che metallica o maiden o chichessia questo è heavy metal punto e notte. |
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Preferisco il precedente lavoro, qui i saxon suonano troppo \"oscuri\" .Nulla da dire sulla prestazione di Brian Tatle che è davvero ottima.
Voto 75 |
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Sono stato al concerto. Rientrato a Torino alle tre di notte. Concerto magnifico, i Saxon mi hanno stupito, vitalità, tecnica, presenza scenica, oltre le mie migliori aspettative. E che dire dei Judas? Senza parole, unici, mitici vecchi giganti!! Non sono giovane e non mi vergogno di dire che mi sono emozionato. Pubblico in delirio, tanto di cappello anche a Phil Campbell. A coloro che non hanno potuto andare consiglio di guardare alcuni frammenti pubblicati su Facebook, ne vale la pena. |
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@ Rain ex Area: A causa di non specificati problemi di salute e vecchiaia, Paul Quinn si è prima ritirato dai tour, e poi lasciato il gruppo, sostituito da Brian Tatler dei Diamond Head. |
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Ho perso dei passaggi... Ma qui come mai Paul Quinn é un musicista ospite? |
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Mi permetto di risponderti io: assolutamente si. Concerto favoloso. Parlando di Saxon, Biff ancora con una grande voce, scaletta ottima (per fortuna quando ci hanno chiesto che canzone volevamo tra Crusader e Strong Arm ha vinto la seconda), in alcuni frangenti però chitarre non esattamente perfette per usare un eufemismo |
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@Galilee Confermo, suoni così così per Phil Campbell, migliorati durante il set , poi Saxon oltre alle mie aspettative, mi hanno emozionato. Judas al top , davvero un live bellissimo , con Glenn presente negli ultimi due pezzi |
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Sei stato al concerto? Sto leggendo i commenti su FB e sembra che tutte le band abbiano spaccato di brutto. E Halford era in super forma. Confermi? |
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I tre pezzi tratti da questo album dal vivo ieri a Milano ci stavano da Dio , meravigliosi Saxon |
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Non sono d'accordo con il voto..questo disco merita di piu..80 almeno |
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Che dire, i Saxon e i Judas Priest hanno sfornato altri due capolavori...! Due vecchie guardie che nel 2024 hanno saputo mettere a tacere tante band nuove, incredibili |
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questo era una bomba, ma mi sto sentendo quello dei judas e sto a bocca aperta |
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Credo che, assieme all\'ultimo dei Judas Priest, \"Invincible Shield\", siamo davanti ad un\'ottimo album heavy metal classico, l\'ultieriore conferma che i Saxon sono come il buon vino, e invecchiando migliorano. Album da ascoltare e riascoltare in auto al mattino prima di andare a scuola (ebbene si, sono professore di letterartura italiana e storia, e i ragazzi mi hanno ribattezzato \"Prof. Metallico\" visto che arrivo nel parcheggio dell\'istituto dove lavoro con heavy metal a palla). |
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a me questo disco piace tantissimo. lo trovo fresco nel suono e vario al punto giusto. del resto dai saxon cosa si vuole se non sano e tagliente metal !!!!!! voto 85 |
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Niente di nuovo sotto il sole, comunque godibile. Voto 75 |
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io lo ho ascoltato un paio di volte ma me lo canticchio ancora solo che come per tino la lista è lunga |
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A dieci ci sono arrivato ma la lista è lunga e quindi avanti un altro |
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Lo ascoltate ancora sto disco o è durato 4 ascolti come a me? |
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Lor hai ragione. Anche io apprezzo la loro voglia di non smettere mai, ho sempre amato i vecchi in azione, però un po\' più di concentrati di buone song non sarebbe male. Vedrò di godermeli così perché questo sono e se mi prendesero alla lettera magari si metterebbero a sfornarne uno ogni 5/6 anni come fanno i judas e a quest\'età si rischia così di non sentire più nulla e che si perda qualche disco per i posteri. ll mio appello incazzato invece va a tony iommi: non è davvero possibile che non abbia più fatto un album dal 2013 e porcaputtana, tra l\'altro a lui la creatività non è mai mancata e ha inciso molto meno di quel che avrebbe potuto e sfruttato poco le grandissime voci che ha avuto
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il disco è bello e sono d\'accordo con la recensione, però una cosa devo dirla: come voto ha avuto lo stesso di denim and leather, mi sembra un po\' troppo...
ovviamente mi rendo conto che il voto in sé vuol dire fino a un certo punto |
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La parola che mi viene in mente è piacevole, le canzoni sono belle e meritano diversi ascolti, su tutte la ghigliottina e roswell che hanno dei ritornelli veramente azzeccati. Biff sempre una garanzia, suoni ottimi non troppo plasticosi anche se preferisco i vecchi analogici anni 80. Per me 75 |
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Sempre bravi ma non c\'erano dubbi. Pretendere qualcosa di diverso alla loro età è impossibile. Voto 85. |
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L’album è veramente bello, complimenti ai saxon, mi ha preso parecchio! Sento tanto stile Priest e Dio…. Puro heavy metal! Ottima la produzione, sono più che convinto di prenderlo in vinile…. Bella anche la recensione! Voto 80 pieno |
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L’album è veramente bello, complimenti ai saxon, mi ha preso parecchio! Sento tanto stile Priest e Dio…. Puro heavy metal! Ottima la produzione, sono più che convinto di prenderlo in vinile…. Bella anche la recensione! Voto 80 pieno |
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ciao Burioni, sto a di che questo disco non mi é piaciuto, lo trovo abbastanza inutile poi certo, va apprezzata la voglia di non smettere mai eh, peró.... |
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ciao Burioni, sto a di che questo disco non mi é piaciuto, lo trovo abbastanza inutile poi certo, va apprezzata la voglia di non smettere mai eh, peró.... |
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Rispetto ai primi ascolti, il disco mi sta prendendo molto. Davvero un bel lavoro. Per me da 80. |
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Bentornati cari,vecchi Saxon, un bel 75 non ve lo leva nessuno.
Siete sempre mitici! |
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Lor#37 ma che stai a dì? |
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Forse per band tanto antiche sarebbe meglio incidere 5 dischi,prendere 2 canzoni da ognuno e far uscire sul mercato un disco con le canzoni davvero migliori, no? perché sta roba sa di minestra cucinata 20 anni fa e riscaldata ogni due anni |
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Ora che l ho ascoltato un botto di volte posso dire che mi è piaciuto molto di più di carpe Diem. Melodie,riffs,assoli.. tutto azzeccato. Uno dei loro migliori album dell\' ultimo periodo.se dovessi descriverlo in una parola direi HEAVY METAL |
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Reputo impossibile dopo 44 anni (44!) per i Saxon , ma per qualsiasi altra band così longeva, realizzare album che si discostino per originalità dalla loro produzione classica, quindi godiamoceli cosi , finché ci sono. Avevo preferito Carpe Diem , ma siamo lì, Byff in gran forma e canzoni \"nrmali\" di caro e vecchio heavy . Pezzi preferiti: Madame Guillotine e There\' Something in Roswell . Voto 70. Sono d\'accordo con @Aceshigh , The Pilgrimage per me è il pezzo più bello degli ultimi anni , spero lo facciano live |
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Comprato, ascoltato e apprezzato. In linea con le ultime produzioni. Sette e mezzo. Spero siano ancora sul mercato tra due anni. |
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quoto shot, ma i WOS non mi fanno impazzire |
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Visto che qualcuno ha citato i gruppi della NWOTHM, io dico una cosa che va di pari passo anche al disco dei Saxon.
Quelli che apprezzo maggiormente di quel movimento sono per l\'appunto 1) chi riesce davvero pedessiquamente a trasportarci negli anni \'80 - ad esempio i Wings of Steel 2) chi mette la professionalità e un po\'di giocheria all\'interno delle canzoni e dell\'immaginario - Hitten-Evil Invaders-Striker 3) chi è totalmente folle.
Tra queste tre ipotesi ci son di mezzo un centinaio di gruppi che non hanno nulla da dire, ma solo passione. Questo va bene? Sicuramente.
E si torna al discorso di prima: prolificità vuol dire bassa qualità? Dipende, da quanti anni hai, da perchè lo fai, da che professionisti sei circondato, da quanta voglia hai di spenderci le ore a limare canzoni, arrangiamenti, assoli, testi. |
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A me è piaciuto l\'ultimo dei Maiden come sempre (aaah l\'amore) ma come sempre negli ultimi vent\'anni è stato massacrato con le più disparate motivazioni (anzi no in realtà, sono sempre più o meno le stesse), eppure è stato pubblicato a 6 anni da Book of souls che a sua volta è stato pubblicato a 5 anni da Final Frontier ecc ecc. Siete gente competente e non credo che siate così ingenui da approcciare un album dei Saxon sperando di trovare qualche innovazione. La realtà è che non c\'è una regola precisa che possa far prevalere una teoria sull\'altra. La questione è molto più semplice: tutto si riduce a cosa e quanto un\' artista voglia pubblicare e alla scelta del fruitore se acquistare/ascoltare e poi giudicare soggettivamente. La band più ripetitiva di tutti i tempi e tra le più rispettate nella storia della musica, i Ramones (aaah l\'amore) ha pubblicato un album all\'anno fino al suo ultimo giorno di vita. |
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Si ma non intendevo che bisogna rinnovare un genere, cosa quasi impossibile, intendevo che si deve fare meno copia incolla e risultare un po\' più freschi e ispirati, cosa impossibile se sforni un disco all\'anno. |
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io premetto che non ho mai ascoltato tool o magnum e purtroppo ancora neacnhe questo disco (spero nei prossimi giorni). io penso che non si possa dire a caso che prolificità=pochezza, anche se è vero che spesso significa scarsa innovazione; ma non è mica detto che la scarsa innovazione porti sempre solo ciofeche. non penso che siano da denigrare a priori i modernismi come fa invece epicmetal (sul resto del commento mi trova d\'accordo, circa), ma neanche chi mantiene il suo stile, soprattutto in un genere dove generalmente, fino a qualche anno fa, c\'era un discreto ricambio generazionale in cui ogni ondata portava nuovi sottogeneri per cui non era così grave lasciare il compito di innovare ai giovani. Ora c\'è la NWOTHM alla quale bisogna dare secondo me tempo per vedere dove va a parare e tanti gruppi giovani e \"modernisti\" che -e parlo da non esperto sia chiaro- nascondono (in alcuni casi e non facendolo a posta) dietro ai modernismi e alle sperimentazioni (spesso chiamate più o meno riduttivamente seghe mentali) una sostanziale crisi d\'identità del metal che giusto negli ultimissimi anni si sta riprendendo, spero. i saxon non hanno motivo, intenzione o altro di cambiare, non ce l\'ha udo e non ce l\'hanno i raven, ora come ora, in questo momento così delicato, a rinnovare dovrebbero pensarci i giovani e non i settantenni che suonano strong arm of the law. queste band, dalle retrovie, continuino a spargere cemento per ricordarci chi siamo |
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Se devi proporre ogni anno un disco e vuoi essere prolifico, allora sperimenta, cerca di fare qualcosa di diverso, magari rischiando di fallire. Se mi devi proporre sempre la stessa roba non ha senso, o la fai che sei ispirato, tipo Magnum, e allora è accettabile, oppure lascia perdere e prenditi più tempo per trovare le idee. Poi se per voi questo album è bello e vale 80, qualcuno qui sotto gli ha dato pure 90, siete di bocca buonissima. |
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Ma infatti il discorso è questo, ogni artista ha il diritto di pubblicare quanto vuole, nessuno glielo vieta, però il consumatore ha anche diritto di dire la sua. I Saxon possono pubblicare anche due dischi all\'anno, ma è innegabile che facciano roba copia incolla da una vita e che, nonostante tutto, vengano difesi a spada tratta da tantissimi, e magari ricevendo anche voti alti, come il 78,cioe un 8-, o un 86, cioè un mezzo capolavoro, dato a Call to arms. Cioè, vuoi pubblicare un album fotocopia all\'anno? Ok va benissimo, ma al massimo ti becchi un 6, non per la prolificità, ma per la piattezza dei contenuti. I Magnum anche fanno da 22 anni album identici, ma almeno sono ispirati e i dischi presentano tutte belle tracce dall\'inizio ala fine. La prolificità è sempre controproducente, c\'è poco da fare. |
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Mi pare evidente che un\'artista possa pubblicare quanti cavolo di album voglia. La critica sulla prolificità abbinata a scarsa qualità non sta né in cielo né in terra perché è sempre tutto soggettivo. Poi sta all\'utente decidere se ascoltare, acquistare o passare avanti. Ovviamente nessuno è obbligato a fare nulla. Io, per esempio, non ho mai acquistato e a stento ascoltato, i due precedenti. Ma in definitiva la saggezza che Raven ha generosamente elargito con la sua recensione mi sembra il punto di vista più equilibrato. |
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ShotInTheDark il commento migliore, è proprio quello che penso. Hai detto benissimo, le canzoni fanno grandi i dischi, perciò è totalmente inutile una sovraproduzione di questo genere, mille canzoni di cui nessuno si ricorda. Che poi, un conto un tempo aveva senso fare dischi, visto che vendevano, ma oggi è una cosa inutile, è meglio aspettare di essere ispirati, prendersi anni di riflessione, e fare solo live. Mille album, tutti uguali, che vendono neanche mille copie, con decine di canzoni fotocopie, bo, per me è follia. |
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Come spesso accade nel metal, tanti gruppi storici producono i loro capolavori nei primi 10 anni di carriera, poi passano i restanti 30-40 a fare dischi fotocopia, e le ragioni possono essere molte. Se a voi sta bene cosi ottimo, ma è idiota screditare i Tool o altri gruppi che si prendono giustamente il loro tempo per modernizzare/innovare il loro sound, producendo lavoro in cui scopri qualcosa di nuovo anche dopo anni di ascolto. |
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visto che comunque si sta parlando di persone e non di \"divinità\", io dico che nei primi 12 anni di carriera hanno fatto 10 dischi di cui almeno il 75% delle canzoni è entrata nella storia del genere. Negli ultimi 12 anni hanno fatto 5 album studio e 2 dischi di cover. A me fa piacerissimo che gente di 70 anni abbia voglia ogni anno di alternare disco-tour, ma è una cosa totalmente fuori controllo.
Negli anni \'80 era un modo per rendere vitale la scena, diventare un\'unica cosa con il pubblico e fare la storia, negli anni \'20 che senso ha produrre così tanto? Lo stesso vale per i Magnum, ok altro voto, altra qualità (dell\'ultimo album) ma far 10 dischi negli ultimi 20 anni è a mio parere uno scollamento dalla realtà, un modo per far dimenticare qualsiasi canzone. Perchè alla fine erano quelle che facevano i dischi grandi, le canzoni! |
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Bah, la questione secondo me non è l\'album in sé. Io il post di Epicmetal l\'ho inteso leggendo bene tra le righe di quello che ha scritto. I Saxon moriranno così, facendo dischi ogni due anni, prevedibili e tutto sommato godibili per un arco temporale limitato. Non si fermano mai, e di certo non fanno sempre dischi perché ne vendono a badilate e si arricchiscono. Mi piace pensare, e credo di non sbagliarmi, che lo facciano per amore della musica e perché amano troppo quello che fanno, album e concerti come se non ci fosse un domani. E sostanzialmente se ne strafregano. È questo l\'aspetto ammirevole, non facciamo i fighetti. A me manca ancora da morire il puntualissimo album, anch\'esso con cadenza biennale, dei Motorhead. E questo non mi preclude l\'ascolto di qualsiasi altra band, vecchia o nuova e di qualunque genere musicale essa sia. Anche loro venivano criticati più o meno per i medesimi motivi. E poi dopo tutti a rimpiangerli. NB: non sto mettendo a confronto la musica di Saxon e Motorhead (ho amato e amo Lenny come pochi altri musicisti) ma faccio solo un parallelo per il loro approccio e attitudine molto simili. |
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Si vabbè regà, vaneggiate meno. Proprio perché fanno un disco ogni due anni sono prevedibilissimi. Se a voi sta bene, ok, a me di sentire gli stessi riff identici da una vita ha stancato. Grande rispetto per i Saxon, li seguirò sempre, ma questa è robetta piatta che non ha senso di esistere. Se si prendessero 5 o 6 di pausa tra un disco e l\'altro magari ci arriverebbero a prendere un 78. Così siamo proprio ai minimi termini. Appena sufficiente, si salvano per la bella produzione e per la voce di Biff che è sempre incredibile |
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beh Epicmetal se tutti la si pensasse come te , diciamo che il metal sarebbe morto verso la fine degli anni 90......i gruppi storici ormai sono 20 anni che non tirano fuori un disco decente......ho 51 anni e ringrazio il signore che esistono porcate moderniste.....sai che palle ascoltare gli ultimi Iron, Judas , Saxon , ecc......dai siate seri su |
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Epicmetal#17: il tuo è un commento che mi è piaciuto veramente tanto nel merito. Hai centrato in pieno la questione al di là del fatto che l\'album possa piacere o meno, quello è ovviamente soggettivo. E penso che, generalizzando, molti lo ascoltino con sufficienza dandolo quasi per scontato. Preciso che io amo ancora e sempre i dischi degli Iron Maiden (un po\' meno, seppur relativamente, quelli dei Judas Priest post KK). Tra l\'altro con i Rammstein con me sfondi un portone, peccato però tu abbia tirato in ballo i Tool che per me corrisponde ad una gran e blasfema bestemmia, anche perché dai, sono quanto di più di lontano da una band prolifica. L\'album è un buon album. Contrariamente ai giudizi generali non sono entrato particolarmente in sintonia con Madame Guillotine, da più parti giudicato il miglior pezzo del disco. Super Charger invece mi gasa e non poco. |
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I Saxon sono eroi, tra i pochi rimasti nell\'heavy metal. Invecchiati mille volte meglio di Maiden e Priest, e specialmente a tutt\'oggi una vera band che tira fuori un disco ogni due anni. E ce ne fossero altre che a 70 anni tirano fuori dischi così. Chi non capisce questi concetti farebbe meglio a tornare ad ascoltare porcate moderniste stile tool o rammstein e lasciare l\'heavy metal a chi lo ama davvero. |
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Chi da dei commenti negativi riguardo a questo album non lo ha ascoltato a fondo sicuramente il miglior disco dopo Unleash the beast disco notevole voto 90 |
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Da ascoltare un paio di volte e poi lo si mette a prendere polvere sullo scaffale. Puro mestiere, classe gran poca e di pezzi memorabili manco l\'ombra. |
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Più o meno in linea con gli ultimi album, piacevoli ma senza far gridare al miracolo (ma al 24º album neanche me l’aspetto più il miracolo). Rispetto al precedente manca magari un vero gran pezzo come poteva essere The Pilgrimage. Quest’ultimo disco inizia bene con le prime tre tracce, poi dopo c’è qualche filler di troppo, anche se la conclusiva Super Charger non mi è dispiaciuta. Voto 73 |
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ShotInTheDark hai perfettamente ragione..... |
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Sono d\'accordo con Epic. |
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non condivido il parallelismo con gli Accept che secondo me fanno ancora ottimissimi dischi. I saxon, concordo, dovrebbero fare dischi un po\' più solidi perché sono una bella band e dovrebbero cercare di essere più incisivi e memorabili |
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Il 6 lo prende d\'ufficio perchè sotto non si può andare, però che palle!!! e gli alieni, e kublai khan, e il mercante di venezia. E quelli che difendono a spada tratta questa prolificità non-sense non li capirò mai!! Questo vale per tutte le band storiche |
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non vedo l\'ora di ascoltarlo |
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Un buon disco ma non mi dice nulla...ottimi esecutori...ottimo heavy metal ma alla fine prevedibile... piu\' che prevedibile ....il disco precedente rispetto a questo mi aveva sorpreso come l\'ultimo degli Scorpions....continuo a ribadire che questa band per tirare fuori un buon prodotto dovrebbe essere meno impulsiva nel buttare giù i dischi e aspettare un attimo di più prima di buttare fuori un disco. ....l\'avrebbero curato un attimino di piu\' avrebbero fatto di meglio a mio parere |
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secondo me forse anche piu degli accept si dovrebbero fermare , perche carpem diem è uscito nel 2022 e nel mentre è uscito il secondo album di cover. Non se lo fanno per andare in tour ma onestamente meno album e piu qualità non sarebbe male |
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Non ancora ascoltato questo album,ho ascoltato i precedenti e ho riscontratto lo stesso difetto degli Accept;pezzi troppo simili tra loro
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Una chiavica voto 55... meglio delaine 😂 |
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È ovviamente un fattore soggettivo, ma tanto mi aveva preso da subito Carpe Diem (da molti trovato piatto e di mestiere) quanto questo mi ha lasciato un po\' così, forse non deluso ma nemmeno soddisfatto. Lo trovo senza la grinta ed il mordente del precedente. È anche vero che gli anni ci sono e non si può pretendere che pestino come fabbri. Certamente fanno ancora un gran mazzo a tantissime band di sbarbatelli e per fortuna non si sono messi a fare pezzi prolissi e stucchevoli con durate infinite, come certi loro connazionali. Voto in linea con il recensore. |
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Grazie per la segnalazione, correggeremo quanto prima. |
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Occhio che il titolo dell\'album è \"Damnation\" non \"Domination\" |
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1
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Soliti brani, solito album. Tre pezzi ottimi, il resto piatto. In linea con il 95% dei loro album degli ultimi 30 anni. Ascoltabile per 5 o 6 passaggi, dura poco nel tempo. Voto 65 |
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