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Ministry - From Beer to Eternity
15/06/2024
( 569 letture )
Dopo la morte di Mike Scaccia, intenzionato a chiudere di nuovo il progetto che secondo i piani avrebbe dovuto finire il suo percorso già con The Last Sucker del 2007, Al Jourgensen ritorna con From Beer to Eternity. Album diviso tra alti e bassi che non sarebbe stato una degna conclusione per l’epopea dei Ministry. Il disco è nato nel dicembre del 2012, in delle sessioni di prova dove la band completò gran parte del lavoro e riuscì persino a registrare il contributo di Scaccia che il giorno 22 di quel mese perse la vita per un infarto. Relapse era uscito a marzo di quell’anno e la band già prima della fine del 2012 aveva quasi finito di preparare il suo successore, che uscì nel settembre del 2013 dopo qualche ritocco e aggiustamento da parte di Jourgensen e dopo i giusti tempi di attesa per la promozione in quanto già a marzo si concluse la lavorazione in studio dell’album. Quindi nonostante quello che si può pensare considerando la notizia della morte di Scaccia, From Beer to Eternity non è un lavoro nato in fretta e raffazzonato alla bell’è meglio per essere pubblicato il prima possibile raccogliendo materiale postumo, ma è un disco nato da un momento di ispirazione in studio che ha spinto i musicisti a scrivere nelle sessioni di dicembre musica per una nuova uscita discografica e se non altro in questo suona sincero nelle sue composizioni, mostrando tanti aspetti della musica dei Ministry: dagli ecclettici sperimentalismi alle sfuriate thrash importate nei dischi della trilogia anti-Bush (ma in un certo senso sempre state parte dello stile di Jourgensen) fino agli immancabili suoni industrial e l’influenza della musica elettronica.

Ad aprire le danze ci pensa Hail to His Majesty (Peasants): infarcita di elettronica si rivela una canzone particolarmente pesante, con uno stile anche molto groove nel riffing, mostrando come, dopo un album particolarmente aggressivo come Relapse, Jourgensen non fosse intenzionato a mollare in termini di potenza. Più adrenalinica la thrash oriented Punch in the Face. Ben bilanciata PermaWar che è anche l’unico singolo estratto dal lavoro ed è accompagnato da un video musicale. La canzone è un ottimo compromesso tra gli stili adottati nelle due precedenti in quanto unisce perfettamente l’uso delle chitarre alla controparte elettronica. Da qui in poi purtroppo l’album perde di interesse con canzoni insipide come Perfect Storm, Fairly Unbalanced e The Horror dove le idee migliori vengono soffocate dalla voglia di inserire troppi sperimentalismi ed effetti sonori. Un altro esempio di questo è Side F/X Include Mikey’s Middle Finger (TV4), omaggio a Scaccia e al suo modo di suonare la chitarra, nel quale purtroppo la ridondanza di idee finisce per rendere il pezzo inutilmente lungo e fastidioso. Interessanti, se non altro per il netto cambio di stile, Lesson Unlearned, Thanx but No Thanx e Change of Luck, sebbene nelle ultime due rimangano ancora i problemi delle precedenti per via della durata eccessiva; tuttavia, Change of Luck gestita meglio sarebbe stato un episodio tra i migliori di From Beer to Eternity, per lo stile ipnotico che ricorda quello di altre canzoni dove Jourgensen si lasciava andare a un minutaggio più alto come Impossible da Animositisomina. Infine, la cacofonica Enjoy the Quiet serve solo da outro non aggiungendo nulla all’album.

Come si sa, nonostante From Beer to Eternity venisse presentato con la dicitura “the farewell album of the industrial gods”, la carriera della band ha continuato, riprendendo nel 2018 con AmeriKKKant a cui sono seguiti Moral Hygiene e Hopiumforthemasses e questi ultimi due si sono rivelati degli ottimi dischi. Se i Ministry avessero chiuso il loro percorso con From Beer to Eternity sarebbe stato un peccato perché, nonostante ci sia qualche buona idea e pezzi come PermaWar siano validi, non sarebbe stata una degna fine per la creatura di Jourgensen.



VOTO RECENSORE
55
VOTO LETTORI
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INFORMAZIONI
2013
13Th Planet
Industrial
Tracklist
1. Hail to His Majesty (Peasants)
2. Punch in the Face
3. PermaWar
4. Perfect Storm
5. Fairly Unbalanced
6. The Horror
7. Side F/X Include Mikey’s Middle Finger (TV4)
8. Lesson Unlearned
9. Thanx but No Thanx
10. Change of Luck
11. Enjoy the Quiet
Line Up
Al Jourgensen (Voce, Chitarra, Tastiera, Basso, Armonica)
Mike Scaccia (Chitarra, Basso)
Sin Quirin (Chitarra, Basso, Tastiera)
Tony Campos (Basso)
Aaron Rossi (Batteria)
 
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