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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Kreator - Terrible Certainty
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( 13169 letture )
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Ogni terra ha le sue storie, le sue leggende, i suoi eroi; di racconti affascinanti intrisi di violento thrash metal ne abbiamo sempre sentiti tante, dalla Bay Area ai Big Four, ma spesso accostate all'assolata California, Stati Uniti. C'è però anche un cuore pulsante nel Vecchio Continente a poter vantare dei veri titani del genere, e quel cuore pulsa nella Germania ancora disunita, terra baciata dalla sofferenza, terra fertile per la rabbia corrosiva di band come Kreator, quelli inizialmente più efferati ma, al tempo stesso quelli che compiranno la carriera migliore, Sodom e Destruction. La celebre triade, il terzetto della distruzione: proprio i Kreator rappresentano il caposaldo di questo trittico dirompente, il più longevo e quello capace di sfoderare con maggior continuità ed efficacia dei veri e propri capisaldi del settore, non a caso definiti da molti come gli Slayer europei. Sorti nel 1984 e giunti al debutto l'anno successivo col demoniaco Endless Pain, gli uomini capitanati dall'italotedesco Mille Petrozza salgono davvero alla ribalta con le bordate terrificanti di Pleasure To Kill, infernale trasposizione in musica dei più bellicosi sentimenti umani, forsennatamente tradotti a suon di urla sgraziate e affilatissime sciabolate chitarristiche; un masterpiece obbligatorio nella collezione di ogni thrashers: ma appena un anno dopo, e siamo nel 1987, era ora di ribadire la supremazia con un colpo possibilmente altrettanto assassino. Un disco altrettanto veemente ma che mettesse il bavaglio ai detrattori, che speculavano sul basso profilo tecnico del predecessore: Terrible Certainty, semplicemente. L'album qui presente, per quanto non sia certo un manifesto del virtuosismo, é un sensibile passo in avanti, un eccellente tentativo di stratificazione delle composizioni, il quale vedeva la band di Essen intenta con canzoni ancora una volta letali e sanguinarie ma non più limitate al puro caos e alla mera distruzione sonora. Un massacro più ragionato ed articolato, che in futuro verrà ulteriormente evoluto ma che, già così, si rivelava implacabile e insuperabile per molti concorrenti della scena internazionale di fine anni ottanta, che pure era fervida e molto popolata. E' bene chiarirlo fin dal principio: questo ascolto resta ostico, pur guadagnando diversi punti in ambito tecnico e melodico; ma pur sempre di thrash estremo stiamo parlando, e difficilmente un ascoltatore non avvezzo a queste sonorità riuscirebbe a rimanere in piedi sotto una tale serie di cannonate.
Soprattutto, difficilmente un soggetto non esperto e consolidato a sfuriate di questa sorta riuscirebbe a scorgere delle differenze con i predecessori, che invece risultano palesi ed evidenti ad un orecchio attento ed allenato alla furia cieca della corazzata europea.I thrashers teutonici ingranano immediatamente la quinta con il riffone corposo di Blind Faith, pezzo che ribadisce l'esplosiva compattezza ritmica capitanata da Jurgen Ventor dietro alle pelli, una sorta di martellamento incessante che scandisce una velocità forsennata nell'andamento dell'ensemble; la velocità la fa da padrona anche nelle poderose schitarrate di Jörg Tritze e Petrozza, che al microfono si distingue per una timbrica ancora strozzata ma meno mostruosa rispetto a Pleasure To Kill : già dall'opener si denota dunque un'evoluzione nel sound della formazione mitteleuropea, brava nel capire dove migliorare senza incancrenirsi su una formula di successo ma ancora perfezionabile (come ogni cosa). Velocità assassina ed un assolo abrasivo come la scuola Slayer ha insegnato creano una sinfonia di morte devastante, superbamente ribadita dalla seconda traccia, Storming With Menace, tonante esempio di thrash orgasmico da puro delirio: con quei ritornelli furiosi da urlare a squarciagola, quei riff elettrizzanti e quelle lunghe, sfibranti, terrificanti parti soliste dalla potenza squillante i Kreator salgono sul trono del thrash metal prendendo rovinosamente a calci chiunque osi interporsi nella loro avanzata. La titletrack brilla per un riffing da headbanging istantaneo ed un altro ritornello trascinante nonostante l'immane crudezza della quale è impregnato, arroccato attorno ad una nevrotica ritmica tipicamente thrash e di estrazione molto, molto vicina a quella del nucleo primigenio made in Bay Area, quella per intenderci costruita attorno all'isteria del riff tronco. Pezzi immediati e adrenalinici come As The World Burns (affidato alla voce del drummer) permettono al disco di acquisire una grande longevità, perchè nella loro cattiveria mantengono perennemente una minima dose di musicalità ben amalgamata alle furiose scorribande a rotta di collo (si ascolti, a proposito di violenza, Toxic Trace, che si avvia circospetta ma riserva pericolose accelerazioni improvvise). Anche le liriche lasciano intuire segnali positivi di crescita: Mille Petrozza, che in seguito si rievelerà un paroliere eccellente e attentissimo alle esigenze politiche e sociali della sua terra, lascia emergere la volontà di scrivere testi ancora più sentiti, che col passare del tempo non si limiteranno più a cantare di morte e distruzione ma toccheranno argomenti sempre più delicati e cari alle nuove generazioni pensanti, quelle che mai avrebbero accettato il ruolo di vittima sacrificale sull'altare corrotto e stereotipato del Sistema. Tutt'altro che profeti ignoranti.
Il lavoro dei due chitarristi è a dir poco elogiabile, se si pensa alla grande quantità di riff malvagi, freschi e tonanti concentrati negli otto pezzi presenti: il giro portante di No Escape sintetizza adeguatamente cosa si intende per 'riff thrash', e altre divagazioni sono superflue. Prorio il chitarrismo di Petrozza e Tritze é la prova più evidente di un'avvenuta maturazione in seno ai panzer di Essen: in passato prevaleva l'esuberanza e la rabbia incontrollata, tipica della ribellione adolescenziale, mentre ora la qualità musicale viene posta su un piano più nobile e significativo. Foga e velocità duettano con intensità, rendendo il sound dell'act tedesco una vera mazzata sulla nuca: assoli sfrenati e caotici rendono l'idea di una sfuriata squartatrice senza un attimo di sosta, un'isteria frenetica mitragliata seccamente, senza soluzione di continuità, resa possibile grazie ad una sezione ritmica infaticabile, impertinente, che non trova miglior descrizione che nell'aggettivo devastante. One of Us, ennesimo sproloquio di stilettate e ritmiche ad altissimo concentrato adrenalinico, possiede a sua volta un quid straripante ricollegabile ad alcuni riff da paura, e precede la conclusiva Behind The Mirror, introdotta da un'intro lenta e malinconica ma naturalmente dotata della solita poderosa esplosione di violenza. Stupisce la forza con la quale i Kreator riescono, talvolta, ad apparire ancor più devastanti degli Slayer stessi, con otto pezzi tiratissimi e spietati che non accusano un solo attimo di debolezza, nessuna inflessione melodica troppo esplicita, neanche un rallentamento globale: otto sberle, otto potenziali classici della band di Essen, manifestazione viscerale di potenza totale.
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VOTO LETTORI
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90.15 su 205 voti [
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Clamoroso. Mi piace anche più di pleasure to kill |
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Clamoroso. Mi piace anche più di pleasure to kill |
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Altro grandissimo masterpiece targato Kreator. Per stile di composizioni, violenza, furia cieca e feeling distruttivo, l\'ho sempre considerato come un \"Pleasure To Kill 2.0\": Ovviamente non raggiunge le vette di quel disco, ma davvero ci va vicino. Lo vedo come un \"Pleasure To Kill\" più \"raffinato\" e prodotto meglio magari... con assoli molto più definiti e vari (era proprio l\'intento di Mille durante la stesura dell\'album). Come detto, la furia abrasiva è sempre tra i punti di forza, con un lotto di canzoni una più ferale dell\'altra, come \"Storming With Menace\", \"As The World Burns\" (il canto del cigno di Ventor alla voce, peccato perchè ci sapeva fare davvero, addirittura il suo timbro riusciva ad essere anche più maligno di quello di Petrozza), \"Toxic Trace\", \"One Of Us\" e \"Behind The Mirror\".. insomma pezzoni incredibili di puro thrash teutonico!! Obbligatorio come tutti i primi 5 della loro discografia!!! |
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Buon compleanno TC, diretto adrenalinico e potente Thrash che ha fatto scuola ad un innumerevole lotto di bands, nel suo genere un classico |
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Ennesimo album da incorniciare.Ancora sanissimo e violentissimo Thrash..la title track ha una melodia veramente trascinante,malata e cattivissima. |
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Cavolo... che album! I primi 5 dei Kreator sono dei veri capolavori, ma questo è il mio preferito (subito dopo, Pleasure to Kill), l’album che mi fece conoscere la band. Inoltre adoro la produzione, più grezza e migliore (imho) di quella di Extreme Aggression.
Secondo me viene un po’ sottovalutato Terrible Certainty. |
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Album devastante come quasi tutti quelli dei kreator! |
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mi trovo d'accordo con aceshigh....i primi cinque dischi dei kreator sono dei capolavori assoluti....sono stati la colonna sonora della mia vita....grandi! |
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Vero album di transizione, perfetto equilibrio tra le due anime dei Kreator degli anni 80, quella più grezza e violenta dei primi due album è quella più matura e ragionata dei successivi due. Guardando i primi 5 dischi Terrible Certainty è proprio un... centro di simmetria. Comunque a parte tutte queste mie elucubrazioni mentali, quello che conta è che è un grandissimo album. Poi aggiungo anche che tutto ciò che i Kreator hanno fatto fino al 1990 andrebbe preso e messo nella cesta dei capolavori... |
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In questo disco si sente tutta l attitudine thrash che avevano in quegli anni... ventor non sapeva Cos era il metronomo ma chi se ne frega grande album spacca |
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...dimenticavo!! i dairestreizz sul serio non li ho mai sopportati...e tuttora li detesto XD |
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Sempre, fratello!  |
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Scusate ma la foto che avete piazzato non è proprio degli anni 80 ma semmai degli anni 90 (coma of souls 1990). La formazione classica era Mille, Rob, Jorge e Ventor, fino all'89, compreso Extreme aggression. La formazione che m'è rimasta nel cuore. Mentre in foto c'è Franck ex sodom. |
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@Lex: ci mancherebbe, ognuno ha il suo punto di vista. Certo Master e` diverso, piu` melodico ma sempre thrash, senza contare che c`erano anche altre band, tipo gli Slayer, che avevano gia` fatto album piu` violenti in linea con i Kreator. Ma comunque sia, chi se ne frega!!! L`importante e` aver scoperto, ascoltato ed adorato questi gruppi. Un saluto, stay metal!! |
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Caro MS in primo luogo condividevo con voi la mia percezione dell'epoca. Indubbiamente all'epoca, 30 anni fa, integravo i Metallica senzaltro nel thrashmetal: ma mi concederai che la formula di Hetfield & co. era leggrmente diversa da quella dei thrashers tedeschi. Ma proprio.... "leggremente". XD E aggiungiamo che il sottoscritto i Kreator non li conosceva tranne che sulle riviste di allora (HM). E si aggiunga infine che MOP è dell'86, mentre Terrible certainty è dell'87: cioè ho potuto conoscere prima MOP rispetto i Kreator. Si spiega così il mio shock di allora sul punto. Vorrai concedere (sempre all'adolescente di allora, e solo a lui, cioè 30 anni fa) di perceprire gli stili musicali con le orecchie, il cuore e una parte del cervello (addirittura) in modo diverso ripsetto ai decenni che sarebbero seguiti. Mi sono permesso di non integrare puntualmente MOP nell'alveo che gli è proprio, cioè il ThrashMetal, perchè Mille Petrozza e i suoi stretti amici perfomavano, per il sottoscritto, uno stile thrashmetal decisamente più violento e ferale rispetto i Metallica. Ed eccoti speigato perchè per il sottoscritto iniziava un modo diverso di vedere il thrashmetal e le sfumature che ne sarebbero derivate. Ma tu vedi un pò quante cazzo di spiegazioni ti ho fornito oggi!!! ahahahahah!!! oh Metalshock....scherzo eh 8) |
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Se uno ascolta Master of puppets come fa a dire.di aver scoperto il thrash con questo disco????? Ed ognuno ha le sue opinioni, ma chiamare ciofeca i Dire Straits.......mah!!! |
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Come ho scoperto i kreator? All 'epoca (1987) mi sparavo nello stereo powerslave, master of puppets, Wasp al massimo. Una TV locale passava i videoclip di bands tipo direstraits o ciofeche simili. D'un tratto l'aria si ferma. Suoni strani come rasoi fendono l'aria. Emergono dalla nebbia quattro ceffi dai capelli kilometrici. Grida tossiche e una violenza in musica inaudite. Toxic trace. Per me iniziava il thrashmetal. Senza voto. Lo shock è stato duro da assorbire. |
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Per quanto possa valere la mia opinione, rimasi un po deluso da questo album. Mi spiego. Una produzione troppo pulita in confronto agli lp prodotti in precedenza e una serie di brani che sinceramente più di tanto non mi aggradano molto. Intendiamoci, non è un brutto album, ma la furia e la viulenzaaa dei dischi precedenti qui un po latita. Ci sono alcuni brani sicuramente notevoli ma non so a me fa uno strano effetto .... |
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Nel commento di oltre 3 anni fa, ho ovviamente esagerato, gli ultimi lavori non mi sembrano troppo moderni, certo i suoni sono cambiati ma posso ascoltare benissimo sia i primi dischi che gli ultimi, certo qualche album negli anni 90 non mi è piaciuto.. |
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Di poco inferiore al precedente Pleasure To Kill, che almeno godeva di un mordente notevole, a differenza di questo piattume. 60, disco senza infamia e senza lode. |
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Sinceramente mi sembra troppo 95, dato anche che non lo considero il loro migliore. Però hai molto ragione; che mazzata di furia che è sto disco! Voto 88/100. Ottima recensione, più o meno come sempre. Il mio preferito comunque è il mitico "Extreme Aggression"! |
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Se penso che gli ultimi dischi dei Kreator hanno una produzione da fighetti, ripeto delle fighettate a livello di tanti gruppi metalcorecrossoverpseudoboo....poi tiratemi dei cancheri, ma loro ultimamente hanno dei suoni infighettati e basta, questo era tthhrraasshh, iv capiiii???? |
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21
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dov'e' finita la mia maglietta dei kreator che acquistai nell 90'? voglio rimettermela.... |
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20
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Disco seminale,uno spettacolo! |
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C'è coerenza con chi scrive e il voto dei lettori? 63/100? Almeno 99! |
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Questo disco è il manifesto del thrash di matrice europea. Spettacolare, dal primo all'ultimo minuto. Per quanto mi riguarda il migliore della band. Voto 99 |
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fino a coma of souls i kreator sono una vera macchina da guerra. questo terrible certainty e pleasure to kill sono due mostruosi esempi di violenza sonora e foga giovanile più che di thrash metal . da renewal in poi l'inesorabile calo fino all 'orrenda esperienza gotic di endorama. negli ultimi anni c è in effetti un certo recupero (enemy of god ) ma reggiungere un disco come questo è impossibile . voto 95 |
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Questo è il vero capolavoro dei Kreator...è quello che ho scoperto per ultimo perchè è poco pubblicizzato e molto sottovalutato,anche dalla band stessa visto che di recente nei live figurano solo la titletrack e a volte Toxic Trace.....voto 98 inferiore solo a Reign in Blood....Storming with Menace:che pezzo!!!! |
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Non vi dico quanto fremevo aspettando l'uscita di questo album, dopo aver letteralmente amato Pleasure To Kill... Ebbane, non fi affatto deluso, nonostante avessi riposto grandi aspettative (le quali, spesso, generano l'effetto contrario). Questo album confermò il valore dei Kreator nella scena thrash mondiale e, sebbene in misura non molto rilevante, mostrò anche un miglioramento a livello di maturazione. La carica del predecessore restò però intatta, al punto che ancora oggi avrei dei dubbi se scegliere questo o Pleasure To kill quale album migliore dei Kreator.Con ill successivo Extreme Aggression la band maturò ulteriormente, dando ancora una volta prova di avere molto da dire nel genere thrash, ma io ho sempre preferito la semplicità dei due lavori precedenti. |
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terzo album e terzo capolavoro. I Kreator non sbagliano un colpo. altro 90 |
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Ottimo lavoro dei Kreator, ma sempre sotto al monumentale Extreme Aggression |
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Disco a volte sottovalutato...non da me che l'ho sempre adorato (c'ho pure il vinile). L'intro della title track è da brividi con il basso di Rob Fioretti in risalto! |
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Quoto Enzo e Painkiller. Come erano belli gli album grezzi di una volta. |
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Album imprescindibile della loro discografia. Brutale e cattivo al punto giusto! |
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Io lo metto invece sopra a Plesure, Endless e anche forse a Extreme aggression! Probabilmente il disco migliore che hanno fatto negli anni 80! Per carità i primi 5 dischi sono tutti dei fottuti capolavori ma questo ha qualcosa di contorto nel riffing che me lo fa amare! Voto: 90/100 come minimo! |
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veramente un capolavoro di disco, ma con i kreator degli anni 80' ci si può aspettare solo capolavori. |
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Quoto in pieno il commento di Enzo |
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nn sarà come extreme aggression,ma cosa spacca sto disco!una martellata in testa!!!!!!!88 |
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che disco! ho il vinile originale,ancora in ottimo stato. gli assoli a volte sono decenti, altre volte no, ma pazienza, miglioreranno nel corso degli anni. ottima produzione e suono della batteria. |
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Ehm, ovviamente intendevo "molta gente [...] lo sottovaluta troppo" Comunque bravo Rino, un disco che non poteva assolutamente mancare al nostro database!! |
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Molta gente a mio avviso lo sottovalutano troppo! Capolavoro solo al di sotto del leggendario Pleasure To Kill e di Extreme Aggression, io voto 91!! |
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Per me questo è un album da pelle d'oca, come tutti i lavori dei Kreator, li adoro semplicemente.. uno spettacolo thrash dal primo all'ultimo secondo, immensi Kreator!! bellissima recensione, scritta molto bene. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Blind Faith 2. Storming With Menace 3. Terrible Certainty 4. As The World Burns 5. Toxic Trace 6. No Escape 7. One Of Us 8. Behind The Mirror
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Line Up
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MIlle Petrozza - Voce e chitarra Jörg Tritze - Chitarra Rob Fioretti - Basso Jurgen Ventor - Batteria
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