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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Nuclear Assault - Third World Genocide
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( 8206 letture )
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Morto, finito, dato per obsoleto. Il thrash metal, negli anni '90, è andato incontro ad una decadenza implacabile, dovuta alla sterilità di idee, all'ascesa di nuovi fenomeni (come il grunge) e alla commercializzazione dei suoi maggiori esponenti. Tra le centinaia di band medio-grandi che hanno dovuto appendere gli strumenti al chiodo di fronte a questa crisi immane ci sono i Nuclear Assault, americani di New York che dal 1984 al 1993 avevano pubblicato cinque dischi di buona fattura, con piatti forti quali il debut Game Over (1986) o Handle With Care (1989). Dopo il 1993, il vuoto: un best of, un EP e un live hanno preceduto però l'inevitabile reunion, processo scontato al quale si sottopongono più o meno tutti quegli artisti alla ricerca di una seconda opportunità (e una nuova giovinezza). Anno Domini 2005, i Nuclear Assault tornano con Third World Genocide, e l'impressione è quella che i quattro americani abbiano dato alla luce un capitolo molto trascurabile della loro carriera. Un disco che lievita nella seconda metà: c'è da rimanere stupefatti, al primo impatto con Third World Genocide, lavoro che nelle prime sei tracce annovera la bellezza di sei delusioni prive di mordente, quali l'opener e titletrack che altro non è che un noioso macigno cadenzato, oppure le più movimentate -ma ancora lontanissime dalla ritmica thrash e dal minimo coinvolgimento emotivo- Price of Freedom o Human Wreckage. Le parti vocali di John Connelly sono del tutto piatte e prive di pathos o rabbia, talvolte acute ma poco aggressive e perennemente prive di ritornelli piacenti; identico discorso vale per il riffing, mai letale e distante dal tipico taglio thrash. Qualche assolo melodico di discreta fattura alza la media dei brani, che sono cuciti con una ricerca di varietà delle parti e dell'intricatezza chitarristica elogiabile ma contraddistinta da risultati non soddisfacenti. Il fondo lo si tocca con Whine and Cheese, un brano punkrock che avrebbero potuto scrivere i Blink 182, e la country Long Haired A$$hole, cover di John Connelly che nulla c'azzecca su un album thrash metal. Fortunatamente, nella seconda metà del full length i Nuclear Assault iniziano a pestare un pò il piede sull'acceleratore con ritmiche via via più rapide e potenti, qualche accelerazione elettrizzante e linee vocali più adatte al clima adrenalinico obbligatorio in un contesto simile: un riffing più martellante arricchisce le incoraggianti Discharged Reason e Fractured Minds, e anche la voce si fa più isterica. L'elemento 'divertente' resta al centro del sound del quartetto, che però mette in tavola qualche scarica dinamitarda come The Hockey Song, un assalto a briglie sciolte che si rivela tra i migliori pezzi del lotto. Tuttavia, anche in questi ultimi pezzi più aggressivi, manca perennemente il riff tonante, l'assolo mozzafiato o il ritornello capace di stamparsi in testa: canzoni poco più che ascoltabili, ad essere generosi, nulla di più. Da una band come questa sono ben diverse le prove di forza che il pubblico si attende: i dodici anni di attesa trascorsi dal precedente studio album, Something Wicked, si sentono e pesantemente, il nuovo corso del thrash passa molto, molto distante dai vecchi Nuclear Assault. Rimandati, anzi bocciati.
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9
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Ci sono riusciti... Hanno fatto peggio di Out Of Order, non ci credo. |
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8
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Ho voluto riprovarci, ma il risultato è sempre lo stesso... Che noia e che delusione. È venuto proprio male... |
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7
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spenderei due parole anche x la pessima copertina |
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6
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Non ci siamo proprio. Il disco in sè non è "brutto". Fosse stato il debutto di una giovane band thrash metal avrebbe ricevuto la sufficienza bella e buona. Il problema di fondo è che riprende tutto quello fatto in album precedenti con una produzione non adatta e con degli arrangiamenti molto banali. Peccato davvero |
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5
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Vedere una band che ha lasciato il segno negli 80's ridursi così....Non capisco: hanno sempre sfornato album con produzioni pessime, dal vivo li vidi a wacken nel 2002, avevano dei suoni allucinanti non si sentiva nulla. Peccato |
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4
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Giusto Mad Avenger, I Nuclear sono stati dei grandi, questo non lo conosco ma visto rece e commenti non andrò certo a riprenderlo; nè ho avuto abbastanza degli ultimi Hades e Forbidden, altre bands completamente andate |
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3
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Dopo tutti i loro grandissimi album tornano con questa ciofeca...BRAVI!!! BRAVI!!! Non ci posso credere, che vergogna...hanno rovinato tutto...peccato! voto 30 |
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2
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Autori di veri capolavori, non potevano tornare con un disco così pessimo... l'hanno fatto, e il mio voto non va oltre il 45. Davvero terribile! |
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1
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Brutto ritorno, produzione pessima (la batteria copre tutto) e pezzi che sono la brutta copia di quelli storici. voto 47, morto che parla! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Third World Genocide 2. Price of Freedom 3. Human Wreckage 4. Living Hell 5. Whine and Cheese 6. Defiled Innocence 7. Exoskeletal 8. Discharged Reason 9. Fractured Minds 10. The Hockey Song 11. Eroded Liberty 12. Long Haired Asshole 13. Glenn's Song
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Line Up
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John Connelly: vocals, guitars Scott Harrington: guitars Danny Lilker: bass Glenn Evans: drums
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