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27/07/24
DIVINE METAL FEST 7
ALTERNATIVE, C.DA ULIVETELLA - MONTENERO DI BISACCIA (CB)
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( 4806 letture )
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Nati nel 2002 e provenienti dalla Grande Madre Russia, gli Arkona sono ormai uno dei gruppi simbolo del folk metal, uno dei più conosciuti e più apprezzati, almeno da noi folk metallers italiani che al metal pulito e patinato preferiamo quello che sa un po' di selvaggio e di underground. Come il titolo fa intuire, Decade of Glory è un album autocelebrativo: raccoglie il miglior materiale contenuto nei sei full lenght del combo russo, suonato dal vivo in una situazione tale da dare modo alla band di esprimere al pieno la sua potenzialità. Chi conosce bene gli Arkona sa che i loro album in studio sono ricchi di orchestrazioni, strumenti folk e guest musician e che i loro concerti, per quanto sicuramente d'impatto, di solito non riescono a raggiungere la stessa maestosità a causa del massiccio uso di basi registrate. In Decade of Glory non è così: il live è stato registrato a Mosca l'undici febbraio 2013, con il contributo di un quartetto d'achi, di un coro di nove elementi e di un duo di cantanti folk che fanno da contrappunto alla potente voce di Masha. Grazie all'ottima qualità del suono ed alla perizia dei musicisti, la resa dei brani è perfetta e non ha nessuna delle imprecisioni che di solito caratterizzano i live: il suono è nitido, senza sbavature, la performance praticamente senza difetti. Masha, inoltre, è incredibile: alterna per quasi tre ore un furioso scream ad un melodico cantato da sacerdotessa pagana, senza una nota fuori posto e senza un attimo di cedimento. Gli unici pezzi che non vincono il confronto con la versione originale sono i pezzi più intimisti, quelli in cui dominano i bisbigli e la chitarra acustica come ad esempio Bol'no mne, che dal vivo non riesce a creare la stessa atmosfera della versione in studio (pur rimanendo assolutamente godibile). In compenso, i pezzi più epici guadagnano in maestà dalla pomposità del coro e degli archi: Marena è meravigliosa, Zakliatie da brividi, Katitsia Kolo e Kolyada addirittura travolgenti, e i brani finali da Oj, Pechal' Toska in poi sono indescrivibili. Purtroppo questo disco ha anche un paio di lati negativi, dipendenti dal scelte di produzione discutibili come, prima su tutte, quella di realizzare un CD live piuttosto che un DVD. L'esperienza che ha avuto il pubblico a Mosca dev'essere stata incredibile e molto diversa da quella di un normale live degli Arkona, vista la particolarità della presenza di così tanti elementi sul palco oltre ai consueti quattro Moscoviti. Per questo motivo è un peccato che abbiano scelto di non registrare anche il video, dato che avrebbe permesso di vedere a tutti noi cosa può essere un concerto degli Arkona quando hanno tutti i mezzi a disposizione per esprimersi al 100%. Altra scelta discutibile è quella che ha portato a due versioni dell'album: una con il titolo in inglese, rilasciata dalla Napalm Records, ed una riservata alla madre patria e rilascianta dalla Sound Age Productions. Nella versione col titolo in inglese, purtroppo, la scaletta del concerto è stata alterata modificando l'ordine dei brani e tagliandone alcuni rispetto a quella russa. La decisione probabilmente dipende da dinamiche commerciali tra le due etichette, ed è difficile capire quali possano esserne i vantaggi, soprattutto alla luce del fatto che, viste queste differenze, i fan potrebbero essere incentivati a cercare di procurarsi (legalmente o meno) la versione russa del disco a discapito di quella rilasciata dalla Napalm. Tra l'altro, il colmo è che parecchie delle parti in cui Masha parla in russo ai fan non sono state rimosse. Fermo restando che la scelta migliore sarebbe stata quella di proporre il live nella sua interezza, se proprio bisognava tagliare qualcosa perchè non quelle parti, dato che sono incomprensibili alla maggior parte del pubblico a cui è indirizzata questa versione? In ogni caso, questi difetti non intaccano la qualità della musica contenuta in questo disco, e Decade of Glory rimane un must per i fan della band, così come un'ottima scelta per chi vuole avvicinarsi agli Arkona per la prima volta. A ben vedere, questo disco sembra più un best of che un live: contiene il meglio della discografia degli Arkona in una versione resa ancora più maestosa dai riarrangiamenti e dagli interventi del pubblico che, inseriti ad arte nel missaggio, rendono i brani ancora più ricchi di pathos.
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3
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In realtà c'è la versione DVD di questo concerto, si chiama "10 Let Vo Slavu" e contiene anche qualche pezzo in più. Hi Metalhead! |
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2
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A me è piaciuto un bel po', a essere onesto di loro non ho nient' altro se non questo live che in due cd raccoglie secondo me il meglio della loro discografia. Senza contare che con l' aggiunta orchestrale che rende il tutto ancora più epico. Promosso a pieni voti |
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1
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come live è bello, ma solo audio sa un po' di poco e sinceramente non ce li spendo i soldi. se uscisse il dvd allora sarebbe un altro discorso... cmq 80 giusto, i pezzi live rendono un sacco con l'aiuto di coro e archi. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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CD 1: 01. Az’ 02. Arkaim 03. Ot Serdca K Nebu 04. Goi, Rode, Goi! 05. Leshiy 06. Zakliatie 07. Marena 08. Liki Bessmertnykh Bogov 09. Nevidal 10. Kolo Navi 11. Slav'sja, Rus' 12. Kupala i Kostroma 13. Odna 14. Sva 15. Kupalets 16. Katitsja Kolo
CD 2: 01. Kolyada 02. Skvoz' Tuman Vekov 03. Maslenitsa 04. V Tsepiakh Drevney Tainy 05. Slovo 06. Bol’no mne 07. Pamiat 08. Arkona 09. Po Syroi Zemle 10. Oj, Pechal'-Toska 11. Yarilo 12. Stenka na Stenku 13. Vyjdu Ja Na Voljushku 14. Rus’ 15. Zov Predkov
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Line Up
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Arkona Masha “Scream” (voce, percussioni) Sergei “Lazar” (chitarra, cori) Vladimir “Volk” (gaita, tin whistle, low whistle, sopilka, zhaleyka, flauto dolce, cori) Ruslan “Kniaz” (basso) Vlad “Artist” (batteria)
Coro “Silver Voice” Alexandra “Ris’” Sidorova (direttore) Vladimir Fomin (basso) Felix Strel’nikov (basso) Nikita Semenuk (baritono) Dmitriy Karasev (tenore) Tatiana Shul’ga (mezzo-soprano) Ekaterina Volkova (mezzo-soprano) Anastasia Vokina (soprano) Alexandra Sidorova (soprano)
Quartetto d'archi Ksenia Izilanova (violino) Dina Hisanbeeva (violino) Daria Ivanova (viola) Aleksander Shpadi (violoncello)
duo folk “Ribon’ka” Anastasia Leonevskaya (voce) Anastasia Ovcharenko (voce)
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