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THE METALLIZED OBSERVER - # 5 - L'occhio della webzine
30/05/2013 (4210 letture)
JEFF HANNEMAN, UNA MORTE CHE HA SCOSSO TUTTI: RICORDI E DICHIARAZIONI
Se ne è andato ormai da un mese, eppure la sensazione è ancora la stessa: non può essere vero, è uno scherzo. Legioni di appassionati non hanno smesso di provare sconcerto per la scomparsa di un simbolo, un'icona del thrash metal: Jeff Hanneman, naturalmente, stroncato da una cirrosi epatica correlata all'alcool a neanche cinquant'anni. Nessuna relazione diretta con la fascite necrotica ed il morso del ragno che da un paio di anni lo aveva tolto dal palco, rimpiazzato da Gary Holt: l'ipotesi definitiva sembra essere questa, e sinceramente è assai più credibile. Immaginare un colosso come Jeff portato all'altro mondo da uno stupido ragno sarebbe stato assurdo, paradossale: non impossibile, ma sicuramente curioso da accettare. Jeff Hanneman era il motore pulsante degli Slayer, assieme a Kerry King: suoi i terribili riff al vetriolo, brevi e tronchi, sparati con forsennata veemenza su ritmiche da torcicollo; suoi alcuni sfibranti assoli atonali, capaci da soli di costituire l'intimidatorio alone di apocalisse che circondava l'act californiano. Suoi, infine, alcuni tra i testi più controversi di sempre: spesso e volentieri dedicati a vicende di guerra, con continue citazioni al Secondo Conflitto Mondiale e agli obbrobri nazisti. Lui e King avevano di fatto creato nuovi standard, posto paletti innovativi, successivamente emulati da centinaia di adepti in ambito death e thrash metal. Nella mente scorrono immortali le note di Angel Of Death, il suo brano migliore: il simbolo di un'epoca, l'emblema della contraddizione targata Slayer, un documentario messo in musica, che la gente con i paraocchi ha sempre percepito come elogio filonazista. Provocare è sempre stato l'obiettivo primo del metal, della musica ribelle, ed Hanneman -con i suoi compagni- non si è mai tirato indietro: appassionato di cimeli bellici e memorabilia naziste, non ha avuto certo paura di affrontare le forche dei censori con testi delicati ma non così difficili da interpretare. Del resto, bastava leggerli. Lo stesso biondo chitarrista, una volta, affermò: ' So perché la gente fraintende: è perché il brano gli tira una ginocchiata in mezzo ai coglioni. Leggendo il testo, nulla di ciò che ho scritto fa pensare che Mengele fosse necessariamente una persona malvagia perché per me, beh, è ovvio! Non ho bisogno di dirlo'. Invece, si sa, è più facile coprirsi gli occhi e turarsi le orecchie, calandosi nei panni del crociato di giustizia: come nel caso dei folli predicatori della Chiesa Battista di Westboro, che si erano dichiarati pronti ad organizzare un picchetto di protesta al funerale di Jeff, esibendosi tra l'altro in una parodistica versione di Crazy Train (celebre pezzo di Ozzy Osbourne). Fortunatamente la cerimonia, tenutasi al Palladium il 23 maggio, non sembra aver fatto riscontrare nessuna intemperanza: gli Slayer, da autentici signori, avevano chiesto ai propri fans di ignorare i protestanti per non abbassarsi al loro livello, ma in realtà più di qualcuno si sarebbe auspicato una bella lezione impartita ai bigotti dagli integerrimi seguaci slayeriani. Basterebbe un tweet della stessa setta a far comprendere a chiunque il risicato quoziente intellettivo dei suoi seguaci: 'Quale dei vostri idoli sarà il prossimo? Ieri Chris Kelly #kriskross. Oggi Jeff Hanneman #Slayer”'. Alla faccia del rispetto del prossimo, dell'amore indistinto e dell'importanza del perdono. Siamo nel 2013 e ancora qualcuno è capace di affermare che un musicista metal è morto per punizione divina: ma del resto stiamo parlando della stessa gente che inquadra l'omosessualità come causa primaria di tsunami ed altri disastri naturali, pertanto è persino inutile stupirsi ancora dell'ignoranza umana. Tom Araya e Kerry King hanno affidato al web i loro ricordi toccanti. il cantante ha dichiarato: 'Appena formati gli Slayer provavamo sempre, in maniera religiosa, 24 ore al giorno 7 giorni a settimana. Io e Jeff abbiamo passato moltissimo tempo insieme, viveva nel garage di mio padre, che era anche la nostra sala prove. Quando ebbe il suo primo appartamento si comprò immediatamente un 8 piste e io andavo da lui a registrare quello che scrivevo, non canzoni degli Slayer ma altra roba. Ad un certo punto la band c’è ancora ma si comincia ad avere una vita propria al di fuori del gruppo, quindi quel 24/7 viene messo da parte, non si passa più così tanto tempo assieme. Mi mancano quei giorni in cui eravamo inseparabili. Ricordo quando eravamo a New York a registrare ‘South Of Heaven’. Dovevamo andare dall’hotel agli studi – penso si chiamassero Chung King, un posto che cadeva in rovina. Decidemmo di andare a piedi, ma incominciò a piovere e dopo cinque isolati eravamo completamente fradici, quindi decidemmo di prendere un taxi. Due ragazzi coi capelli lunghi e le giacche di pelle, completamente inzuppati, che alzavano il pollice a lato della strada. Non si fermò nessuno. La facemmo tutta a piedi. Jeff era la linfa vitale degli Slayer, ha scritto moltissime delle canzoni per cui la band sarà sempre ricordata. Aveva un gran cuore, era un brav’uomo. Memorie emozionanti, che si perdono nel tempo e costituiscono dei piccoli grandi tasselli nella storia della musica che tutti amiamo. PER APPROFONDIRE: La biografia di Jeff Hanneman.

IL FUTURO IMMEDIATO DEGLI SLAYER E IL CORDOGLIO DELLE ALTRE BAND
Kerry King ha ricordato a modo suo l'ex compagno di riff: 'Era un patito della seconda guerra mondiale, suo padre prestò servizio in quella guerra, quindi la prima volta che suonammo in Russia – penso nel 1998 – io e Jeff andammo a visitare il museo militare di Mosca. Non mi dimenticherò mai come girava per il museo, guardando i carri armati, le armi e gli altri oggetti esposti. Sembrava un bambino il mattino di Natale. Era la sua passione, sapeva talmente tanto sulla seconda guerra mondiale che avrebbe potuto insegnarla a scuola'. Circa una settimana dopo la scomparsa di Hanneman, la band ha diffuso una nota attraverso la quale lasciava intuire chiaramente l'intenzione di continuare l'attività, almeno per il completamento delle date live già fissate: 'Sappiamo che i nostri fan in tutto il mondo stanno soffrendo per la perdita di Jeff, così come stiamo soffrendo noi. Vogliamo che sappiate che quando verremo in Europa questa estate a giugno, luglio e agosto faremo TUTTI un po’ di casino insieme per il nostro fratello e caro amico Jeff. Ci vediamo'! Alla cerimonia di commemorazione, tenutasi il 23 maggio, sono intervenuti diversi personaggi illustri come Rob Trujillo dei Metallica, l'imponente vocalist dei Testament Chuck Billy, Robb Flynn, i batteristi Dave Lombardo e Paul Bostaph ed altri; particolare emozione ha destato l'immagine che ritraeva l'inflessibile Kerry King, per una volta, commosso. Eppure molte polemiche erano convogliate sul capo tatuato dell'altra ascia della formazione californiana, reo -a detta di molti- di aver mantenuto un comportamento menefreghista, nel corso dei mesi, quando interpellato sullo stato di salute del collega di una vita: rispondeva di non saperne nulla e di non sentirlo da tempo, ma forse era solo una tattica per non rendere pubblici i problemi di Hanneman. Soltanto due mesi fa, King aveva rilasciato questa dichiarazione: 'Penso che Gary sia pronto a raggiungerci. Non ne ho parlato con lui, ma si tiene sempre libero quando andiamo in tour. E sono abbastanza sicuro che, se Jeff tornasse con noi a giugno, saremmo disposti a pagare Gary per liberare il posto. Non voglio trattare male chi ci ha salvato il culo per un paio d’anni e se Gary suonasse con noi per sempre sarebbe Ok per me. Ma se Jeff dovesse venire da me e dirmi, ‘Hey, sono pronto a suonare,’ e dimostrasse di poter reggere uno show intero, quello è il suo palco'. Webzine e giornali avevano evidenziato il fatto che la band stava annunciando l'elevata probabilità che sul nuovo disco ci sarebbe stato Holt, e non Jeff; nessuno, però, ha pensato che forse ci stavano soltanto avvisando che questa non era una scelta dovuta all'egoismo ma a condizioni di salute sempre più precarie. Non sapremo mai la verità, ma risulta difficile pensare che gli ex compagni di Hanneman non sapessero assolutamente nulla del male che, di lì a poco, ci avrebbe privati di uno dei chitarristi più letali di sempre. Il mondo del metal, naturalmente, si è stretto attorno al fratello scomparso: se i Metallica si sono limitati ad uno scarno 'RIP Jeff Hanneman', Dave Mustaine ha voluto rinfrescare la sua vena poetica ('Stanotte splenderà una stella in meno e tristemente il palco si è appena fatto un po’ più buio'), mentre gli Anthrax hanno parlato di una 'notizia terribile, come un pugno in pancia'. I Testament hanno definito Jeff 'brother in thrash', i Machine Head hanno voluto ricordarlo come 'uno dei più grandi compositori del metal'; Death Angel e Guns'N'Roses si sono limitati a condoglianze più canoniche, mentre più sentito è stato il ricordo di Dino Cazares ('Sono terribilmente colpito e rattristato per Jeff Hanneman. Ha avuto una grande influenza sul mio modo di suonare quando ero giovane') e Slash ('Notizia tragica e sconvolgente. Mancherà moltissimo a tanti. Che giorno triste per il metal'). I Motley Crue hanno espresso il loro cordoglio attraverso le parole di Nikki Sixx, ma tra i più shockati dalla notizia sembrano essere stati i melodic-deathster In Flames: 'Siamo distrutti per la notizia della morte di Jeff Hanneman. E’ morto uno dei più grandi. Per favore, fermiamoci un attimo e paghiamo il nostro tributo a questo uomo fantastico. E’ una tragedia'. Anche Dave Lombardo si è sentito di dover esprimere il suo disagio: 'Sono profondamente triste e senza parole. E’ difficile per me esprimere i miei sentimenti in questo momento. Il mio cuore è con Kathy Hanneman'. Non sono mancate parole di vicinanza anche da band come Anvil, Hatebreed, Queensryche, Suffocation, Disturbed e Papa Roach, mentre due ex dei Pantera -il singer Phil Anselmo e il bassista Rex Brown hanno raggiunto gli Anthrax sul palco dei Revolver Golden Gods awards, a Los Angeles per una cover del loro classico This Love, dedicata proprio ad Hanneman. In occasione della stessa cerimonia, Kerry King aveva chiesto al pubblico di commemorare Jeff non col classico minuto di silenzio bensì con sessanta secondi di rumore, ricevendo il boato della folla. PER APPROFONDIRE: Hanneman, l'annuncio della morte; Protesta battista ai funerali di Hanneman; Hanneman, ufficializzate le cause della morte; Foto e video della commemorazione di Hanneman.

METAL LEGENDS: ATTIVITA' COSTANTE PER BLACK SABBATH, PRIEST E MAIDEN
Continua intanto il tam-tam mediatico attorno al come-back dei Black Sabbath anche se stavolta -a differenza del mese scorso- non è stato il nuovo disco a far parlare di sé. Ozzy Osbourne ha rilasciato una interessante dichiarazione a proposito della mancata reunion con Bill Ward: 'Immagino fosse per qualche motivo economico, ma c’era anche un altro motivo. Quando Bill arrivò ci domandammo: ‘può fare un’ora e mezza o due di concerto? Può farcela? Allora su mio consiglio suonammo un set intero per vedere come andava, perché lui era fuori allenamento e il batterista è il ruolo che richiede più energie dell’intera band. Lo osservammo ma non ricordava cosa cazzo stavamo facendo. Però non ammise la cosa e non disse una cosa del tipo ‘possiamo studiare qualcosa come un batterista che mi dia una mano’ o ‘faccio solo alcuni pezzi del set’. Questo sarebbe stato bello. Sarà sempre un fratello ma non poteva stupirsi del fatto che non avrebbe suonato. Sai quei cazzo di biglietti adesivi gialli che servono come promemoria? Ne aveva messi su tutta la batteria. Gli dissi: ‘ma a che cazzo servono, Bill? E lui disse: ‘non ricordo quello che devo fare’, e io: ‘e come cazzo farai a ricordarti cosa c’è scritto su tutti questi cazzo di 500.000 bigliettini sparsi per la batteria? Quale leggerai? Disse: ‘lo saprò’. Ah, ok, bello! A proposito delle condizioni di salute del Madman, la moglie Sharon si è dichiarata soddisfatta: 'Sta incredibilmente bene, è sobrio da più di ottanta giorni. Si sta impegnando molto sul suo programma. E’ incredibile vedere come una persona in soli ottanta giorni possa cambiare la sua vita. I miracoli possono accadere e lui è passato dall’odiare se stesso e disperarsi, all’essere di nuovo un marito responsabile e un padre. E’ incredibile e sono molto fiera di lui. E’ un ottimo esempio per la gente, non è solo una persona che soffre di dipendenza. Questo è’ un problema che colpisce molte persone'. Anche Tony Iommi ha voluto aggiornare i propri fans sul suo stato fisico, dandoci una notizia in parte negativa; sembra infatti che dovrà convivere per sempre con la malattia: 'Quando ho terminato la chemio e la radioterapia, sono andato ancora dal dottore per i miei regolari test del sangue. Gli ho chiesto: ‘Se ne è andato adesso (il linfoma)?’. Il dottore mi ha risposto ‘No, non se ne andrà, non te ne libererai. Ma possiamo trattarlo e continuare a lavorarci’. Sono rimasto molto afflitto, perché pensavo che dopo le cure, il male se ne sarebbe andato. Il dottore ha detto che c’era il 30% delle possibilità che il linfoma guarisse del tutto, ma probabilmente dovrò conviverci per il resto della mia vita. Ora mi sottopongo a dei trattamenti per evitare che si allarghi e si diffonda. Così, ogni sei settimane, mi viene somministrato del Rituximab, che è uno dei quattro ingredienti che danno con la chemio. Il procedimento dura qualche ora e non ti fa sentire molto bene, ma dopo un paio di settimane inizio a risollevarmi. Questo è il modo in cui lavoro per gli show, esco a suonare, poi torno e vado in ospedale per ulteriori trattamenti, analisi del sangue e tutto il resto. Poi si ricomincia tutto da capo'. La seminale band britannica aveva iniziato il mese corrente con uno show australiano, a Melbourne, nel corso del quale aveva presentato Loner, una delle nuove composizioni estratte da 13. A proposito di decani del genere, piccole novità anche in casa Judas Priest: in attesa del nuovo disco in studio, Halford ha affermato che si tratterà di una sorta di ritorno allo stile più classico degli iconici cuoioborchiati di Birmingham: 'Dopo ‘Nostradamus’ vogliamo tornare alle nostre radici, a quello che siamo stati per decenni e fare un altro album di classico heavy metal. Quello che voglio dire è che sarà un vero disco heavy duro e puro. Abbiamo scritto un sacco di materiale e ora stiamo registrando. Ci stiamo prendendo tutto il tempo necessario. Il disco sarà pronto quando sarà pronto ma ad ogni modo il fatto che ci sia un nuovo album in lavorazione, credo sia un bel segnale per i fan dei Priest'. Il Metal God ha presenziato alla 'prima' del nuovo dvd Epitaph, tenutasi al Clearview Chelsea di New York City; nell'occasione, si è presentato sul palco su sedia a rotelle, a causa di alcuni problemi alla schiena per i quali si sta curando, e che lui stesso ha definito complicati ma non incurabili. Positiva, invece, la notizia che riguarda Bruce Dickinson: il singer degli Iron Maiden percorrerà assieme ad alcuni ciclisti, le ultime 25 miglia delle 165 totali del percorso che si snoda da Londra a Donington, giungendo al Download Festival in bici per beneficienza. Il raduno ciclistico -organizzato per l'occasione dall'editore di una celebre testata di settore, assieme al manager della Vergine di Ferro, Ron Smallwood- ha infatti come fine la raccolta di fondi per le associazioni benefiche Teenage Cancer Trust, Childline e Nordoff Robbins Music Therapy.PER APPROFONDIRE: Ozzy Osbourne su Bill Ward, Tony Iommi parla della malattia; Rob Halford parla di ritorno alle origini.

VARIE ED EVENTUALI DALL'UNIVERSO HEAVY METAL: NEWS E CURIOSITA'
Il mese di maggio è stato assai funesto per gli appassionati di musica pesante. Oltre a Jeff Hanneman se ne sono andati Trevor Bolder, sessantaduenne bassista degli Uriah Heep morto di cancro, e Ray Manzarek, tastierista settantaquattrenne dei The Doors da tempo malato. I Carcass nel frattempo hanno effettuato gli ultimi ritocchi al loro atteso album di reunion, annunciando di aver firmato con la Nuclear Blast, scatenando le discussioni in rete: i detrattori della label sono pronti ad attendere con la forca in mano i deathster britannici e la major stessa, spesso accusata di produzioni eccessivamente levigate e orientate all'appiattimento del suono più grezzo e corposo, che invece dovrebbe essere tipico del metal più brutale. Per gli appassionati di gossip & affini, Kirk Hammett e James Hetfield hanno suonato l'inno nazionale americano Star-Spangled Banner prima della partita tra San Francisco Giants e Dodgers; dopodiché i loro Metallica si sono a loro volta esibiti nel già citato Revolver Golden Gods, suonando Seek And Destroy, For Whom The Bell Tolls e la priestiana Rapid Fire, nel corso della quale sono stati affiancati sul palco dal leggendario singer Rob Halford, come peraltro era già successo in altre occasioni. In disaccordo con quanto dichiarato nei mesi scorsi, inoltre, James Hetfield ha affermato di essere decisamente indietro nella realizzazione di un ipotetico nuovo disco: 'Non abbiamo nemmeno iniziato a comporlo. Abbiamo qualcosa come 800 riff che girano e un sacco di idee. Ne siamo veramente entusiasti, ma tra un concerto qua e uno là e nel frattempo cercare di andare in studio a fare qualcosa, si fa tutto con i tempi dei Metallica, ossia senza un calendario preciso'. Un concetto che è rimasto credibile pochi giorni, visto che a distanza di brevissimo tempo il chitarrista si è nuovamente contraddetto, almeno in parte: 'Siamo andati in sala prove, abbiamo jammato e di sicuro ne è uscito materiale a sufficienza per un album. Abbiamo lavorato su forse un decimo dei riff che abbiamo su CD. Ne abbiamo abbastanza per un album. Semplicemente non abbiamo avuto abbastanza tempo per lavorarci sopra sul serio'. I Four Horsemen sono stati protagonisti anche di un evento di gala: il film a loro dedicato, Metallica Through The Never, è stato proiettato al festival di Cannes, con la partecipazione esclusiva del drummer Lars Ulrich. Brutte notizie per i fans del death metal: l'ex chitarrista degli Obituary, Allen West, è stato infatti arrestato per possesso di droga. Curiosa punzecchiatura è giunta da Jon Bon Jovi ai danni della popstar Justin Bieber, reo di presentarsi costantemente sul palco con ritardi di ore: 'Se lo fai una volta, i fan ti perdonano. Se lo fai più volte, allora ti devi vergognare, diventa un cliché. Non è una cosa da figo, sei uno stronzo, vai a fare il tuo lavoro'. Bon Jovi non sarà un simbolo dell'integrità anticommerciale, ma resta un professionista serio a cui, in questo caso, non si può certo dare torto. I thrasher tedeschi Kreator hanno annunciato che si intitolerà Dying Alive il loro nuovo DVD, registrato il 22 dicembre 2012 a Oberhausen; Jason Newsted, infine, ha dichiarato che nel corso del prossimo Gigantour potrebbe coverizzare i Metallica assieme a Dave Mustaine: 'C’è una possibilità che io e Mustaine suoneremo una canzone dei Metallica dell’era in cui lui ne faceva parte, quindi molto vecchia. Ne abbiamo parlato. Qualunque cosa accadrà ancora non lo sappiamo, ma io vorrei suonare ‘Phantom Lord’. Comunque, sarà lui a decidere quale canzone canterò'. PER APPROFONDIRE: Carcass, firmano per la Nuclear Blast; Newsted coverizzerà i Metallica con Mustaine; Metallica, il trailer del film; Hetfield sul nuovo ipotetico disco; Uriah Heep, muore Trevor Bolder; The Doors, muore Ray Manzarek; Obituary, l'ex chitarrista arrestato per droga.



Sambalzalzal
Venerdì 31 Maggio 2013, 23.11.41
8
xXx@ assolutamente! Qua si tratta di due musicisti con i controcazzi che per complessi di vario tipo non sono riusciti a trovare la propria dimensione durante gli anni. Continuano a suonare con la bavetta dei Metallica al lato della bocca. Se solo prendessero coraggio e si mettessero a fare le cose per bene con altri musicisti determinati e risoluti penso le cose cambierebbero dal giorno alla notte per loro. Non dimentichiamo per altro che entrambi sono finiti fuori dai tallica per proprie scelte o comportamenti. hanno veramente poco da piangersi addosso!
Radamanthis
Venerdì 31 Maggio 2013, 20.37.43
7
Quoto ogni singola parola di jek qui sotto.
jek
Venerdì 31 Maggio 2013, 20.30.26
6
Porco cane povero Iommi vedendolo sul palco pensavo andasse meglio, c'è solo da ammirarlo. Meglio la notizia che i Priest torneranno al vero heavy duro e puro.
xXx
Venerdì 31 Maggio 2013, 18.22.53
5
ti quoto samba, jason o torna nei metallica in pianta stabile o si mette in una band in pianta stabile facendo altre canzoni e nn rivangando nella discografia dei metallica! jason nei megadeth ci starebbe bene no? anke se sxo torni nei metallica naturalmente!
Sambalzalzal
Venerdì 31 Maggio 2013, 16.39.19
4
"Jason Newsted, infine, ha dichiarato che nel corso del prossimo Gigantour potrebbe coverizzare i Metallica assieme a Dave Mustaine: 'C’è una possibilità che io e Mustaine suoneremo una canzone dei Metallica dell’era in cui lui ne faceva parte, quindi molto vecchia. Ne abbiamo parlato. Qualunque cosa accadrà ancora non lo sappiamo, ma io vorrei suonare ‘Phantom Lord’. Comunque, sarà lui a decidere quale canzone canterò' A me entrambi iniziano a fare una pena veramente sconfortante. Anziché mettersi a fare le cover dei Metallica magari sarebbe il caso che pensassero a mettere su una band che si rispetti: Newsted col suo progettino solista non va da nessuna parte e Mustaine con i Megadeth, dopo le ultime news, non credo durerà tanto ancora. Spero non facciano la fine di Paul DiAnno che è stato così ossessionato dal suo passato tanto da non riuscire a venirne fuori in 30 anni!
Jesus
Venerdì 31 Maggio 2013, 15.44.35
3
Piccolo appunto, Manzarek è morto a 74 anni, non 64
the Thrasher
Venerdì 31 Maggio 2013, 15.05.04
2
ma su Ward già dai tempi di ''live reunion'' (1999) circolavano voci sul fatto che fosse fisicamente incapace di mantenere il ritmo di un concerto intero... 14 anni dopo, figuriamoci...
Lizard
Venerdì 31 Maggio 2013, 14.57.18
1
La notizia di Iommi mi era proprio sfuggita... Mi spiace molto per lui, dev'esser euna vita molto difficile, scandita dai ritmi della malattia. Auguro a lui e a tutti quelli che come lui lottano tutti i giorni di essere sereni e felici. Quanto alla notizia di Bill Ward, ammesso che sia vera, conferma quello che ho sempre pensato. Certo, vorrei sentire anche la sua versione in merito.
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