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SINE QUA NON - # 14 - ‘Black Sabbath’ e ‘Sea Shanties’
24/05/2016 (3261 letture)
Dei Black Sabbath e di Black Sabbath si è detto e scritto di tutto. Visto l’oggetto di questa serie, però, tanto il gruppo quanto il disco non potevano non esservi inseriti. Degli High Tide, invece, dopo un primo momento in cui la stampa ha dato la giusta attenzione alla band, si è un po’ persa la memoria. Mai dimenticanza fu più ingiusta, dato che, come vedremo, sia il disco scelto che almeno un componente del gruppo, risultano essere elementi fondamentali o comunque importanti per la storia del rock.

BLACK SABBATH: BLACK SABBATH
Se c’è un album degno di essere considerato il punto zero del metal, almeno tra quelli che ha avuto diffusione capillare e riconoscimenti unanimi del suo status (quasi sempre ex post, peraltro), questo è certamente Black Sabbath. Non è questa la sede per una recensione e, men che mai, per un track-by-track di un lavoro del quale vi abbiamo appena linkato la recensione. Quello che ci interessa, come sempre, è capire perché Black Sabbath ed i Black Sabbath siano diventati ciò che sono. Quando il disco vide la luce, nel 1970, in realtà c’erano già state delle concrete avvisaglie di ciò che sarebbe poi esploso come un fiume in piena, diventando in seguito heavy metal o diramandosi nel progressive, generi poi riuniti lustri dopo organicamente sotto la stessa egida. In questa sede, è opportuno sottolineare le due principali qualità del disco: una musica assolutamente diversa da ciò che maggiormente andava al tempo, sulla carta estremamente anti-commerciale (in realtà il disco si rivelerà un buon successo di vendite e poi vedremo perché) e dei testi sinistri, ma in larga parte fraintesi. I contenuti del vinile, in ogni caso, erano assolutamente diversi da ciò che ci si aspettava e ci si aspetta ancora oggi da canzoni capaci di arrivare nelle zone alte delle charts di vendita. Musica oscurissima e parole riguardanti ossessioni, visioni paranoiche e schizofreniche, ad ogni modo diametralmente opposte rispetto all’immagine di una società “perbene-perbenista” come quella inglese ed in generale, delle nazioni occidentali. In realtà, sotto quella coltre di pesantissima normalità, la collettività era già stata attraversata da innumerevoli moti di rivoluzione sociale e, in particolare, il periodo ’65/’69 aveva dimostrato con chiarezza come, a prescindere da ciò che si voleva far sembrare e in ogni angolo del Vecchio Continente, certi modelli comportamentali non rispondevano più alla realtà del sentire delle nuove generazioni. La musica e le parole dei Black Sabbath, pur poggiando su una base con solide radici, rappresentavano allora qualcosa di nuovo perché davano voce alle paure inconsce della gente, o almeno di quella nata dopo il secondo conflitto mondiale. L’ordine, la disciplina, le aspirazioni immutabilmente indotte e la strada da percorrere nel segno del “nasci-cresci-lavora-sposati-procrea-muori” non erano tutto, non spiegavano tutto, non davano tutto. Il sentire che qualcosa veniva nascosto, che sotto la superficie si agitavano mostri tenuti celati dalle armi di distrazione di massa usate per non farci guardare chi moriva accanto a noi, chi non si adeguava, chi capiva che poteva esserci dell’altro, produceva nevrosi, paure, insicurezza e, soprattutto, coscienza che nel buio della nostra psiche si celavano abissi insondabili e mostri interiori che non potevamo controllare. La musica di Black Sabbath (e poi, a stretto giro di posta ed in misura ancora maggiore, anche quella di Paranoid) davano forma musicale a tutto questo e, proprio per questo, arrivarono ad un numero inaspettato di persone. Un numero che certamente nemmeno i Black Sabbath, a loro volta poco coscienti di ciò che stavano facendo, potevano aspettarsi. Tuttavia, una delle prerogative principali dei capolavori è che spesso non sono completamente composti e controllati dagli artisti, ma, in un certo qual modo, usano gli artisti per prendere forma da quel nulla iper-reale in cui vivono, fino a quando non è il momento di manifestarsi. Anche in forma autonoma dagli scopi originali.

HIGH TIDE: SEA SHANTIES
Qualcuno potrebbe storcere il muso nel leggere il nome degli High Tide associato a quello dei ben più noti Black Sabbath, fino ad arrivare al classico e deprimente: “High chi…??”. Ebbene, l’associazione non solo è storicamente possibile, ma, all’epoca dell’uscita di Sea Shanties, non furono pochi ad accostare le band. In realtà, i punti di contatto tra le due formazioni erano pochi, ma procedere per semplificazioni è spesso una necessità, ed allora sia loro che numerosi altri gruppi, furono gettati nello stesso calderone senza troppe riflessioni, peraltro più difficili da fare “in diretta” di quanto non lo siano quasi cinquant’anni dopo i fatti. Eppure, Sea Shanties ed in parte il successivo High Tide sono snodi fondamentali per contestualizzare la storia dell’heavy e del progressive-metal; specialmente il primo album, del quale sottolineiamo l’anno di uscita, ossia il 1969. Ed è proprio questo dato, forse, ad aver giocato un ruolo molto sfavorevole per loro, dato che la quasi totalità dell’attenzione dei media e del pubblico sia al tempo dei fatti che dopo, è stata assorbita dall’esordio dei Led Zeppelin, destinato a passare letteralmente alla storia e ad essere considerato, sempre per comodità, come l’inizio di tutto da molti. Seppur di poco e per quanto insieme ad altri tre o quattro lavori altrettanto importanti, Sea Shanties è in ogni caso, uno dei primissimi esempi in assoluto non solo di metal vero e proprio, fatto che già basterebbe a giustificarne l’importanza, ma anche di progressive-metal in un momento in cui il progressive non era ancora stato neppure codificato come tale. Come piccolo spunto di discussione, aggiungiamo che la bella copertina era opera di Paul Whitehead, lo stesso che si occuperà delle più belle dei Genesis. Visto che oggi, al contrario di un tempo, non è affatto difficile ascoltare l’album tramite i normali e leciti mezzi che la rete mette a disposizione di tutti, anche chi non ha mai avuto occasione di imbattersi nella loro opera potrà facilmente analizzare la presenza di questi pilastri stilistici nella loro musica i quali, unitamente alla psichedelia, al blues, al folk, all’hard rock ed al jazz (elementi che, insieme ad un certo modo di comporre ed arrangiare, portavano pienamente in territorio prog/prog-metal), costituivano quasi un unicum nel panorama dell’epoca. Elementi peraltro in larga parte riproponibili anche adesso. Il tutto era poi miscelato in modo oltremodo potente, sempre in rapporto alle possibilità offerte dal 1969. L’intreccio voce/chitarra era assolutamente perfetto ed il lungo strumentale Death Warmed Up, tanto per citare almeno un brano in particolare, presentava la peculiarità principale del gruppo ed un altro motivo per considerare basilare questo disco. In Sea Shanties, infatti, troviamo per la prima volta il violino elettrico, suonato da Simon House, inserito stabilmente in un contesto hard rock-metal ed in costante contrapposizione/collaborazione con la chitarra di Tony Hill, ex Misunderstood. A questo proposito e per mettere un altro punto fermo, qualcuno di voi avrà probabilmente riconosciuto il nome del primo. Si; si tratta proprio di quel Simon House poi con la Third Ear Band, ma soprattutto negli Hawkwind per quattro anni -in parte trascorsi con Lemmy- e poi con David Bowie. Danneggiato da accostamenti stilistici fuori luogo e dimenticato in fretta dopo la repentina fine del gruppo giunta già nel 1970 -ma dopo un secondo, ottimo album, come già ricordato- Sea Shanties è stato rapidamente, misteriosamente ed ingiustamente accantonato. Riscoprirlo è certamente cosa buona e giusta.

CANTARE CANZONI MARINARESCHE DURANTE IL SABBA
Un capolavoro assoluto riconosciuto come tale anche dai sassi e del quale non c’è altro da dire che non sia già stato detto, ed un altro che doveva esserlo, ma è stato praticamente dimenticato nel giro di pochi anni. Probabilmente, se nel 1970 fosse esistito il World Wide Web la storia sarebbe stata diversa, ma con i “se” ed i “può darsi” non si stabilisce nulla di concreto. Certamente, è interessante notare un’altra curiosità che forse è più che tale. Proprio come avverrà di lì a poco con le band progressive albioniche, gli High Tide ebbero molto più riscontro in Italia che in patria, ed anche stavolta aumenta il rimpianto per una scena che non fu mai fatta decollare culturalmente, pur avendo della potenzialità enormi. Almeno tra il 70 ed il 75.



Psychosys
Lunedì 4 Settembre 2017, 22.26.48
46
@Crimson Ti leggo in ritardo ma colgo comunque l'occasione per risponderti. Secondo me Sea Shanties è il disco che sperimentando è riuscito a creare una forma primordiale di Progressive Metal, che verrà inglobata e "definita" meglio in futuro da altre band, che creeranno il Prog Metal. Molti dei generi musicali postumi agli anni '60 sono stati creati proprio nei sixties grazie ad un'ampia sperimentazione ma solo successivamente sono diventati generi o correnti musicali ben definite.
Funy
Lunedì 4 Settembre 2017, 20.07.38
45
è tutta una questione di date,se così non fosse nessuna band sarebbe importante,idem l indurimento dei black sabbath già in Master of Reality non varrebbe un cazzo il fatto che sia del 71(cosa importantissima no?).Davvero palese che iommi si ispira a Hill,adoro i i Black Sabbath,ma le dissonanze e i riff oscuri sono imitati,Iommi in quel periodo era molto legato ad altri generi.Gli High Tide erano e sono troppo particolari per fare breccia.Ancora mi domando del successo di una voce come quella di Osbourne...musica oscura e pesante per una vocetta fastidiosa.Ricordati che è molto spesso la band di Iommi è ricordata + per lui che per la musica.Chi fà più successo non equivale ad essere + bravo.Prendi gli AC/DC che sono tutte uguali e sono famosissimi,o prendiamo le stesse song davvero particolari dei Black Sabbath,Wheels of confusion,Sleeping Village,Solitude,tanto per citarne alcune,sono sconosciute paragonate alla loro + famosa Paranoid,una canzonetta a detta di Iommi che doveva essere un riempitivo(e si sente).Evita di fare il fan e apri le orecchie,questi sono venuti prima,hanno influenzato e con l album dopo sono andati anche oltre in campo prog....meglio di così?!
galilee
Martedì 22 Agosto 2017, 13.02.06
44
Come se bastasse una data a decretare un mito. Apparte l'approccio differente tra le sue band che palpabile, sono i singoli musicisti ad aver fatto la differenza, il songwriting e la discografia.
Funy
Martedì 22 Agosto 2017, 12.48.56
43
Le chiacchiere stanno a zero.Non si tratta molto di scegliere chi sia migliore,ma chi è venuto prima e gli High Tide vincono.Vincono per essere stati i primi a essere così oscuri,pesanti e dissonanti.Il jazz cè anche in certi passaggi del primo dei Sabbath e nella metà del 69 era una band non del tutto pesante e oscura.La storia dovrebbe essere riscritta e qui ci sarebbe da fare un discorso lunghissimo e smontare tutti i"miti"del rock postando solamente date
venom
Lunedì 24 Luglio 2017, 19.22.04
42
personalmente il primo black sabbath e secondo meil piu grande disco della storia quindi tutto il resto viene dopo per me.black sabbath e il massimo.
Crimson
Mercoledì 19 Luglio 2017, 17.44.54
41
Si ma io ho infatti specificato che non mi riferivo tanto al tuo articolo, quanto ad una sua possibile male (o sovra) interpretazione. In pratica ho rispoto all'utente Psychosis :hihi:
Raven
Mercoledì 19 Luglio 2017, 17.27.16
40
Tutti i gruppi che hai citato sono stati trattati in articoli e recensioni dedicate. E' il quadro di insieme da valutare, non il singolo scritto.
Crimson
Mercoledì 19 Luglio 2017, 17.03.16
39
Sostenere che gli High Tide abbiano "creato" il prog metal è un po' un delirio interpretativo, una rilettura eccessivamente rigida della storia che non tiene conto della fluidità e molteplicità di cui è costituita. Fine anni '60 sono anni in cui nel rock si sperimenta molto e da queste sperimentazioni, soprattutto dei gruppi psichedelici e d'avanguardia, nasce quello che identifichiamo come prog rock, hard rock e heavy metal. Mischiare questi elementi - con la psichedelia, l'hard-blues ecc. - all'epoca era abbastanza comune, basti citare a titolo d'esempio i primissimi Deep Purple, gli Iron Butterfly, gli Huriah Heep ecc. fino ai gruppi hard-prog (e direi anche psichedelici) propriamente detti come appunto gli High Tide, i Black Widow, gli Hawkwind, gli Atomic Rooster ecc (e anche in italia abbiamo avuto i nostri gruppi hard prog tipo i Rovescio della Medaglia)..fino ad arrivare ai canadesi Rush vero "ponte" di passaggio verso il prog metal propriamente detto. Gruppi come Led Zeppelin, Black Sabbath, Blue Oyster Cult, (primi) Judas Priest ecc hanno avuto elementi prog e/o fasi "più prog" nel loro percorso, i King Crimson viceversa hanno avuto una fase più "hard". Insomma, con tutto questo pappone intendo dire di andare cauti con le rilettuture eccessivamente semplificate: e non mi riferisco tanto all'articolo di Raven (che tra l'altro, queste cose penso le sappia benissimo). Ma a trarre semmai, da questo articolo, la conclusione che High Tide= inventori del prog metal. Una equazione eccessivamente semplificata del fenomeno, molto (molto) di più che fare lo stessa cosa con l'heavy metal e i Black Sabbath (che sono indubbiamente la band "più metal" dei grandi gruppi della prima ondata dell'hard rock). Per prog metal si intende un determinato stile che vede la sua nascita e sviluppo a metà anni'80, che ha le sue radici nei '70 e i suoi antesignani (tra cui vanno compresi anche i sempreverdi e onnipresenti Black Sabbath con Sabbath Bloody e Sabotage tanto per dire) tra i quali anche i visionari (e fondamentali) High Tide. Chiaramente, in una visione e ricostruzione storica prima di andare direttamente al prog metal puro (e/o heavy-power prog ottantiano) bisogna partire dai '70 e anche dagli High Tide.
Raven
Mercoledì 19 Luglio 2017, 6.50.59
38
Grazie a te per aver letto
Psychosys
Mercoledì 19 Luglio 2017, 1.58.46
37
Un grande grazie a Raven per avermi introdotto agli High Tide che non conoscevo. Una band fondamentale per lo sviluppo dell'Heavy Metal e veramente pionieristica: avevano già archiviato il neonato progressive rock creando il progressive metal. Che dire sui Black Sabbath che non sia già stato detto? La pietra miliare di un nuovo modo di fare musica.
Fabio Rasta
Lunedì 20 Marzo 2017, 16.47.01
36
Incuriosito dall'articolo (come sempre avvincente), e dai commenti (come sempre appassionati), finalmente ho avuto tempo e modo di scoprire questi HIGH TIDE che come molti (troppi) non avevo mai sentito nominare. Disco curatissimo nei dettagli, energico ed estremamente innovativo, ancora oggi! Non è immediato. Non arriva al primo ascolto. E' vero che neanche Black Sabbath da ragazzetto mi arrivò al primo ascolto, e non ero proprio digiuno, se mi capite. Ma questi sono decisamente un po' + prog e di conseguenza un po' + ostici. Davvero difficili da etichettare. Il violino secondo me, è il loro fiore all'occhiello; non una novità (nello stesso periodo mi vengono in mente i FAMILY che lo usavano in modo similare, ma ce n'erano altri tipo AMON DUUL II che adesso mi sfuggono), ma qui ci sta proprio bene. Cosa gli manca? Dal mio punto di vista un cantato all'altezza. I SABBATH ( che io considero i padri dell' HM) erano bravi e tutto, ma, oltre all'idea assolutamente vincente di utilizzare il Diabulus In Musica, avevano OZZY!!!! Faccio x dire: DIO (RJ) è e sarà sempre uno dei miei cantanti preferiti, ma nei SABS, una Band oscura, lui, così solare con i suoi arcobaleni, draghi e nobili cavalieri, non l'ho mai digerito. In conclusione il cantante è troppo importante, fondamentale, se non fai roba tipo gli OZRIC o i POPOL VUH. Credo che sia questo uno dei motivi dell'oblio di questa splendida opera. Oltre ovviamente alla sfiga... (... commenti dal 7 al 20). Un saluto!
Green Man
Mercoledì 1 Giugno 2016, 2.59.57
35
i due album dei High Tide e il primo dei Black Widow sono classici assoluti, purtroppo un po' dimenticati rispetto a Sabbath o Purple
Raven
Venerdì 27 Maggio 2016, 12.32.52
34
Il grazie è sempre nostro nei confronti di chi ritiene opportuno dedicare parte del proprio tempo ai nostri scritti
AL
Venerdì 27 Maggio 2016, 12.31.50
33
quoto Jek. purtroppo anche io non sapevo chi fossero.. grazie Raven, i tuoi articoli sono sempre preziosi
Raven
Mercoledì 25 Maggio 2016, 20.51.11
32
"Visto che oggi, al contrario di un tempo, non è affatto difficile ascoltare l’album tramite i normali e leciti mezzi che la rete mette a disposizione di tutti, anche chi non ha mai avuto occasione di imbattersi nella loro opera potrà facilmente analizzare la presenza di questi pilastri stilistici nella loro musica".
jek
Mercoledì 25 Maggio 2016, 20.45.18
31
Che la frase "SIine qua non" nel metal sembra scritta apposta per l'album Black Sabbath non ci sono dubbi, ma come spesso accade con certi articoli qua su metallized rimango spiazzato. Mi associo al classico e deprimente: “High chi…??”. Dovrò ascoltarli per colmare la lacuna.
alifac
Mercoledì 25 Maggio 2016, 10.50.35
30
Sea Shanties... ho il vinile originale... quando le copertine (in questo caso apribile) erano vere opere artistiche... Gran disco!
Raven
Mercoledì 25 Maggio 2016, 9.27.49
29
Chiaramente, ascoltato "in diretta" sarebbe stato difficile classificarlo come HM, prpprio per questioni di tempistica . L'analisi a distanza di anni consente però una storicizzazione più precisa.
Le Marquis de Fremont
Mercoledì 25 Maggio 2016, 9.24.28
28
Ecco un'altra perla del sempre eccellente Monsieur Raven. Complimenti! Andare a ripescare i grandissimi High Tide è certamente una ottima operazione. Non sapevo che questa musica potesse definirsi "metal". A noi, all'epoca sembrava hard rock con una parte di progressive, messo dentro soprattutto dal violino elettrico di Simon House. Ma ci può stare. Avevo un album "metal", molto prima di interessarmi al genere e non lo sapevo... Degli High Tide ho tutta la loro discografia (almeno penso) che oltre ai due citati da Monsieur Raven, include anche Precious Cargo del 1970. Poi Tony Hill è ritornato con lo stesso monicker, nel 1990, con ben 4 album: The Flood, Ancient Gates, A Fierce Nature e The Reason of Success, fatti con il batterista Draken Theaker e altri musicisti session. Comunque Sea Shanties, rimane il loro capolavoro. Au revoir.
Rob Fleming
Martedì 24 Maggio 2016, 22.13.27
27
Strepitoso! Leggere del debutto dei BS è facile. Andare a pescare gli High Tide non è da tutti. Gruppo veramente eccellente. Tony Hill aveva dei numeri; Simon House è quel che poi è diventato; la musica è oscura, una colata lavica il cui manifesto è Death warmed up. Hat's off to Raven
Alex Cavani
Martedì 24 Maggio 2016, 20.18.00
26
Bellissimi i due dischi degli HighTide! In un bugigattolo intorno a Londra qualche anno fa trovai addirittura qualche loro maglietta (mai viste qui in Italia ovviamente) che conservo ancora gelosamente.
Raven
Martedì 24 Maggio 2016, 18.30.53
25
Ma credo avesse attorno a 22 o 23 anni. Un integralista metallaro come tutti noi all'epoca, il quale trovava scandaloso che un musicista così si fosse "ridotto" a suonare con un Bowie dai suoni un po' plasticosi, ma è una mia interpretazione
mario
Martedì 24 Maggio 2016, 18.28.24
24
Come M"ahi", Riva ce l'aveva con Bowie!?.curiodta' un lo OT,ma curiosità' troppa.
mario
Martedì 24 Maggio 2016, 18.26.31
23
@Raven ahah ahi ahi come mani? che dolor, vsbbe' poi però' Riva di sara' ricreduto di Bowie? . Comunque ascoltando la loro roba, gli Hugh Tide non finiscono di stupirmi persino sonorità' ante per Mahavishnu Orchestra. Di nuovo grazie a @Raven per l'articolo di questo dimenticato e imoortante gruppo.
Raven
Martedì 24 Maggio 2016, 18.14.06
22
Dimenticavo: grazie a tutti per gli apprezzamenti
Raven
Martedì 24 Maggio 2016, 18.13.26
21
@Mario - L'articolo di Riva dovrebbe risalire al 1980 ed in chiusura, se non erro, si citava Bowie con parole sprezzanti
Galilee
Martedì 24 Maggio 2016, 18.06.24
20
X Undercover... Siamo in due ad averlo allora... Capolavoro!! Si comunque intendevo sfigati nel senso di sfortunati.
Galilee
Martedì 24 Maggio 2016, 18.04.56
19
Per curiosità sono andato a vedere qualche classifica doom sui 100 migliori dischi del genere. Oppure su siti come bnr metal e Metal enciclopedia, per vedere qualcosa su di loro. Beh non ci sono...Conclusione.. non è poi cosi facile documentarsi su band snobbate da chiunque. Per fortuna qua c'è Raven..
Undercover
Martedì 24 Maggio 2016, 18.02.39
18
@Galilee quel disco dei Murkrat ce l'ho e pure quelli dei The Slow Death dove Mandy canta praticamente da sempre No, comunque avevo recepito quello "sfigata" con un tono differente, mi sembrava quasi un insulto... dal secondo messaggio che hai scritto, ho capito chiaramente cosa intendessi dire, poi ti ho letto spesso quindi mi sono fatto un'idea sul come posti, non metto in dubbio ciò che scrivi.
Galilee
Martedì 24 Maggio 2016, 17.56.08
17
Cioè, conosco i Murkrat, una one man band al femminile che ha sfornato il disco doom più allucinante di sempre qualche anno fa.. E la conosco solo io fidati... Questo per dire che sono uno che s'informa parecchio e va a fondo,e dovrei quindi in teoria conoscere anche questi HT. Invece un cazzo. Forse perchè in tutti questi anni nessuno ne ha mai parlato scritto e quant'altro? Non voglio dire che non siano importanti visto che io non li conosco, ma dioffà, 26 anni a leggere riviste e webzine e non vedere mai il oro nome da nessuna parte, mi permetterà di dire che sono un pò sfigati no? Persino Raven l'ha scritto. Chi minchia sono???
mario
Martedì 24 Maggio 2016, 17.55.31
16
Anche i Death SS ho scoperto gli hanno dedicato la cover "Futilent", e che House snfo' poi negli Howkind e con David Bowie.
mario
Martedì 24 Maggio 2016, 17.51.13
15
@Raven grazie per l'informazione, su in soffitta dovrei avere ancora un bel po di numeri di rocjerilla e di altre riviste, lascito di mio zio, e' comunque pregevole e lodevoleche Bebbe Riva se ne sia occupato, perche' e' una band davvero molto interessante, perche' poi certe band cadano nell'oblio e nel dimenticatoio sara' sempre un mistero, passando al disco, che dire?, dopo un primo ascolto devo dire che e' molto bello, non tanto per i canoni musicali, che spaziando e variando rindorimandano alle fsrme del GIS sentito jazz-rock, rock-blues , psichelic&acid rock, rock-hard rock, folk-country, ma nel mescolare questi imputper stupire e far sentire qualcosa di nuovo mescolandoli assieme, e quier e sta la sorpresa originale personale il tutto unito a dei riffs e assoli di un hard rock innestato su composizioni e multi a arrangiamenti direi particolari, aggiunguamoci pure il violino elettrico (anche se gia' era usato in precedenza nel jazz-blues)che duetta con la chitarra elettrica, rende attraente veramente e personale la parte solistica, una bella novità' senza dubbio , con tratteggi di violino addirittura per meclasdicheghisnti e/o paganineschi branduardeschi ma rocchizzati e frammisti a elementi folk-country-irish folk-rock e icontrasti creati con echi di chitarra Cipollina-quicksilveriana e,colpiscono come dice Lizard i tratti piu' hard come dice Lizard di "Futilent" e "Walk", interessante anche i piccoli pizzichi alla Morrison inseriti in spazi progressive, per ne per quello che ho ascoltato, si può' parlare di progtessive-rock-hard rock conpsichrdelic , blues e folk country, ma ancira non propriamente di progressive metal/heavy progressive per vis dell' ancora ancoraggio canonico alle scale del Rocky pentatonica blues rock ,pero novità' assoluta con elementi e punte di grande personolita' e originalità' nrll'assemlare tra loro ostili più' disparati.Veranente@Raven rimane un mistero sull'oblio di certe band, ma anche in Gran Bretagna, e' strano che cose cosi' interessanti siano state lasciate dimenticare.Boh! Mistero.
Galilee
Martedì 24 Maggio 2016, 17.48.26
14
Undercover, io ho la casa piena di dischi e colleziono musica da più di 25 anni. Non sarò un super appassionato di Doom, ma un tot di dischi del genere li ho, eppure fino a 4 mesi fa non sapevo chi fossero i Coven ne questi High tide, però i Black Widow li conosco da quando ho 16 anni, anche solo per la cover dei DEATH SS, e per la casa di distribuzione italiana. Quindi insomma, non sarei cosi severo...
Metal Shock
Martedì 24 Maggio 2016, 16.59.20
13
L'album degli High Tide l'ho cercato per anni in vinile, poi mi sono dovuto accontentare del cd uscito nel 1994. Grande album pre metal, molto blues con cantante, anche se si sente poco, molto morrosiano.
Undercover
Martedì 24 Maggio 2016, 16.39.22
12
@Galilee, ma di quale successo stiamo parlando? A parte i soliti nomi di quello che ascolta "la massa" non è che sia poi così importante, io vorrei vedere quale ascoltatore di doom o del panorama occult rock che si definisce un appassionato e dica poi di non conoscere i Coven o in alternativa i Black Widow, dai... poi se parliamo di vendite planetarie e canzoni note a tutti, che poi ci son ascoltatori dei Sabbath che tolto "Paranoid" e qualche altro pezzo sparso non hanno idea di cosa siano, così come di tante altre realtà, ti do ragione, ma di certo non lo reputo fondamentale, anzi mi auguro che certi personaggi stiano più lontano possibile dall'arte
Raven
Martedì 24 Maggio 2016, 16.37.36
11
Per quanto riguarda gli HT, inizialmente furono abbastanza attenzionati, ma poi, come ho scritto, fatti rapidamente sprofondare nell'oblio per ragioni difficili da stabilire. Per darvi un'idea: anche un giovane Beppe Riva cercò di riportarli al centro dell'attenzione all'inizio della sua collaborazione con Rockerilla, ma in seguito ammetterà che lui stesso non ne sapeva moltissimo quando scrisse un articolo su di loro. Eppure erano passati pochissimi anni dall'uscita dei loro due album.
Galilee
Martedì 24 Maggio 2016, 16.19.02
10
Suvvia, non mi sembra che i Coven abbiano riscosso chissà quale successo. Quindi direi che visto la loro bravura sono stati decisamente sfigati. La mia band preferita è la più sfigata del pianeta, ma questo non significa che non sia stata una band di valore...
Zess
Martedì 24 Maggio 2016, 16.15.13
9
Sfigati i Coven non direi proprio. Comunque sia Black Sabbath che Sea Shanties due capolavori assoluti.
Undercover
Martedì 24 Maggio 2016, 16.04.08
8
Galilee parlare di gruppo sfigato e fare il nome dei Coven nella stessa frase è una bestemmia, a meno che proprio non si sia appassionati di tale mondo. I Coven sono l'essenza stessa di quel sound, i Sabbath ne sono l'emblema, gli High Tide la parte più raffinata, dovessi scegliere una delle tre band, mah... scelta impossibile, capisaldi ognuno dotato di qualità fondamentali per ciò che si è ascoltato al tempo e continuiamo ad ascoltare ai giorni nostri prodotto da nomi più o meno nuovi. Bell'articolo Raven.
Galilee
Martedì 24 Maggio 2016, 15.52.30
7
C'è anche un'altro gruppo sfigato che ha avuto un ruolo fondamentale per la nascita di questo sound... I Coven se non erro. C'è anche un articolo vero? Ecco anche loro non li conoscevo.
Er Trucido
Martedì 24 Maggio 2016, 15.52.08
6
High chi…?? si scopre sempre qualcosa di nuovo
rik bay area thrash
Martedì 24 Maggio 2016, 15.30.57
5
Lessi degli high tide agli inizi degli anni 80 su una rivista musicale underground e già all ' epoca venivano accostati ai black sabbath non tanto per le similitudini a livello propriamente musicali quanto per il 'mood' evocativo che riuscivano a creare con la loro musica. Anche se entrambi i gruppi esulano dai miei ascolti è innegabile l'importanza storica di entrambi, anche se purtroppo non con lo stesso riscontro di pubblico e commerciale.
Lizard
Martedì 24 Maggio 2016, 15.27.32
4
Colpaccio del buon Raven che tira fuori dal cilindro una band e un album fenomenali (ottimo anche il successivo album omonimo, come ben scritto). Ai tanti che scopriranno gli High Tide per la prima volta, non appena sentiranno il celebre riff di Futilist's Lament rompere l'aria, non resta che ricordare l'anno di uscita per sottolineare lo stupore di fronte a tanta visionarieta' anticipatrice.
Galilee
Martedì 24 Maggio 2016, 15.12.58
3
High a chi? Interessante, non li conoscevo proprio, andrò a darci un'ascoltatina appena possibile.
mario
Martedì 24 Maggio 2016, 14.45.21
2
Giuro che non li ho mai sentiti nominare e quel High...chi? Ci sta tutto con stupore e curiosità' anche per me, quando possibile gli darò' un ascolto sempre chevdisno presenti sul tubo , nel frattempo gentilmente @Raven, mi incuriosisce il fatto che vengano accostati ai mitici Black Sabbath dainpiu' accostati ai Judas Priest come gli inventori del metal, un gruppo prog/prog metal accostato all'heavy classico primordiale, puoi darci qualche dritta in piu' al riguardo., e se ne parlarono riviste dell'epoca.
entropy
Martedì 24 Maggio 2016, 14.11.37
1
High .. chi? raven suggerimento recepito, cercherò di rimediare.
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