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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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27/07/2017
( 3496 letture )
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Anche per gli Edguy, che in questo 2017 festeggiano un quarto di secolo di onorata carriera, è giunto il tempo di una (altra) compilation: il boxset in pubblicazione in questi giorni, intitolato Monuments, costituisce infatti la terza raccolta del gruppo di Fulda dopo Hall of Flames del 2004 e The Singles del 2004; si tratta tuttavia, ad onor del vero, del best of più corposo e completo rilasciato finora da Sammet e soci e, se inevitabilmente molte tracce finiscono per coincidere, bisogna dire che i nostri ce l'hanno messa tutta per creare un prodotto fruibile tanto dai fan storici, quanto dai neofiti.
Monuments, pubblicato sotto l'egida di mamma Nuclear Blast, contiene infatti sia classici immancabili della venticinquennale carriera del gruppo, sia cinque tracce inedite scritte appositamente dai musicisti tedeschi, nonché alcune rarità, un inedito risalente ai tempi di Savage Poetry, un DVD e tutti i videoclip pubblicati negli anni. Ce n'è abbastanza, come detto, per ingolosire tanto gli aficionados della band, che potrebbero essere invogliati ad acquistare il tutto proprio per ciò che di nuovo il box offre, sia per chi intenda avvicinarsi alla musica prodotta dal vulcanico Toby e dai suoi compari di avventure. Per forza di cose la nostra attenzione si concentra preliminarmente sui nuovi brani, due dei quali sono opera del solo Sammet, mentre gli altri tre provengono da sforzi congiunti dei due chitarristi e del bassista: Ravenblack è un buon pezzo granitico che mette in mostra l'hard and heavy di cui gli Edguy si sono fatti portatori negli ultimi anni, in seguito alla loro (parziale) dipartita dal power; niente di trascendentale, ma Sammet è il solito istrionico mattatore al microfono e le chitarre di Ludwig e Sauer macinano riff che è una bellezza. Il flavour hard rock continua a farsi sentire in Wrestle the Devil, gradevole ma un pizzico meno convincente rispetto all'opener, mentre Open Sesame torna su livelli importanti: sarà la maggior velocità, sarà quel piglio vagamente alla Highway Star, sarà anche e soprattutto la prestazione splendida del frontman al microfono, ma il terzo inedito è molto probabilmente il migliore. Se però rimpiangete ancora i bei vecchi tempi in cui il gruppo di Fulda sventolava fieramente la propria appartenenza al power, allora dovete virare dritti su Landmarks, primo inedito effettivamente power, con la batteria di Felix Bohnke sugli scudi. A chiudere il cerchio, The Mountaineer ci riporta su territori più tipicamente heavy, ma colpisce leggermente meno a fondo, a dispetto della solita, valida prestazione di Sammet. Quanto a Reborn in the Waste, brano risalente come detto alle sessioni di Savage Poetry e rimasto nel cassetto finora, parte con un lugubre giro di basso del bravo Tobias Exxel, prima di evolvere verso un brano heavy energico, anche se a dire il vero assai acerbo. Diciamo che si comprende il motivo per cui non sia mai stato pubblicato fino ad oggi! Ad ogni modo, il giudizio sui brani ascoltabili per la prima volta grazie a Monuments è abbastanza positivo: abbiamo infatti almeno un paio di pezzi di ottimo livello e, in generale, dei brani convincenti e gradevoli, seppur non all'altezza dei capolavori del gruppo. Per quelli, d'altra parte, c'è tutto il resto del box: intelligentemente, gli Edguy non si focalizzano soltanto sugli ultimi album prodotti, pratica che abbiamo sempre trovato alquanto detestabile; fanno anzi in modo di offrire a fan e neofiti una retrospettiva abbastanza accurata della propria lunga carriera, dagli esordi di Savage Poetry alla maturità di Space Police: Defenders of the Crown. Troviamo infatti rappresentati più o meno equamente tutti i lavori del gruppo, compresi gli EP King of Fools e Superheroes, con gli opposti estremi di Age of the Joker (rappresentato dalla sola Rock of Cashel) e Hellfire Club (omaggiato con ben quattro estratti). I fan della band, insomma, benché verosimilmente li abbiano già consumati, potranno avere il piacere di riascoltare vecchie perle come Babylon e Vain Glory Opera, affiancate a pezzi più moderni quali la lunga The Eternal Wayfarer; coloro che intendono dare un'occasione ai cinque teutonici, invece, potranno apprezzare l'evoluzione che li ha portati dal power degli esordi all'hard rock maestoso delle ultime produzioni, magari preferendo una “incarnazione” all'altra, o forse amando entrambe. Come si dice in questi casi, chi vivrà (o meglio, ascolterà) vedrà! Venendo infine al DVD, si tratta di una registrazione di uno show tenuto a San Paolo del Brasile nel 2004, a supporto di Hellfire Club, che anche in questo caso è dunque l'album più rappresentato. Sull'esibizione del gruppo v'è davvero poco da dire: gli Edguy del 2004 erano probabilmente al loro apice creativo ed evocativo (se escludiamo l'orrenda bandana indossata su The Piper Never Dies da Sammet) e lo show è estremamente divertete e godibile.
Tiriamo le somme? Ma sì, facciamolo: naturalmente dare un giudizio definitivo su una compilation è molto più difficile che darlo su un album di inediti: un boxset può essere preziosissimo per chi intende ascoltare un gruppo per la prima volta o un costoso soprammobile per chi conosce anche i nomi delle nonne dei musicisti coinvolti. E' cosa arcinota e, forse, ripeterlo non giova davvero a nessuno. Conta, pertanto, il modo in cui viene rilasciato un box: in questo caso, come abbiamo visto, il piatto è davvero molto ricco e, se non altro, la band di Fulda ha fatto lo sforzo di produrre nuove tracce per invogliare gli ascoltatori all'acquisto, non limitandosi ad offrire tracce già pubblicate in precedenti raccolte ed ormai anche troppo note. In sostanza, Monuments è una compilation realizzata a regola d'arte e, se la sua utilità effettiva va naturalmente valutata caso per caso, ci sentiamo di promuoverla.
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2
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se nel metal ci fosse un premio come il "most improved" dell'NBA, andrebbe assegnato senza dubbio alla coppia Ludwig - Sauer. Sono partiti da un livello tecnico semi oratoriale, e adesso sono una rispettabile coppia di asce, perfetta per lo stile Edguy, bravi! |
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1
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Parlando solamente dei pezzi inediti non posso che essere soddisfatto...non saranno capolavori degni di essere presenti in un loro nuovo disco ma Ravenblack, Landmarks e Open Sesame sono buone canzoni power in puro stile Edguy. La prima soprattutto, con quel mood tetro e con una prestazione super di Tobi ritengo sia un pezzo molto bello. Dagli Edguy attuali però mi aspetto brani più ragionati e meno powerozzi. Invece il dvd penso sia una chicca che invoglia L acquisto considerando che, come detto da Andrea, il 2004 era uno dei loro anni migliori. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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CD1 1. Ravenblack 2. Wrestle The Devil 3. Open Sesame 4. Landmarks 5. The Mountaineer 6. 9-2-9 7. Defenders Of The Crown 8. Save Me 9. The Piper Never Dies 10. Lavatory Love Machine 11. King Of Fools 12. Superheroes 13. Love Tyger 14. Ministry Of Saints 15. Tears Of A Mandrake
CD2 1. Mysteria 2. Vain Glory Opera 3. Rock Of Cashel 4. Judas At The Opera 5. Holy Water 6. Spooks In The Attic 7. Babylon 8. The Eternal Wayfarer 9. Out Of Control 10. Land Of The Miracle 11. Key To My Fate 12. Space Police 13. Reborn in The Waste
DVD 1. Mysteria 2. Under The Moon 3. Navigator 4. Wake Up The King 5. Land Of The Miracle 6. Lavatory Love Machine 7. Vain Glory Opera 8. Fallen Angels 9. The Piper Never Dies 10. Babylon 11. King Of Fools 12. Chalice Of Agony 13. Tears Of A Mandrake (feat. André Matos) 14. Out Of Control
Video Clips 15. Love Tyger 16. Robin Hood 17. Two Out Of Seven 18. Ministry Of Saints 19. Superheroes 20. Lavatory Love Machine 21. King Of Fools 22. All The Clowns
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Line Up
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Tobias Sammet (Voce, Cori, Tastiere) Jens Ludwig (Chitarra solista) Dirk Sauer (Chitarra ritmica) Tobias “Eggi” Exxel (Basso) Felix Bohnke (Batteria)
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