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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Secret Sphere - Blackened Heartbeat
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27/12/2023
( 2086 letture )
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I Secret Sphere tagliano il traguardo del venticinquesimo anno di carriera con Blackened Hearbeat, decimo album in studio a due anni e mezzo dal precedente Lifeblood, che vide il ritorno a sonorità maggiormente power e speed degli inizi grazie anche al rientro in formazione del frontman originale Roberto Ramon Messina, dopo una lunga parentesi con Michele Luppi alla voce e caratterizzata da una fase più melodica e meno metallica. Una carriera complessivamente solida, longeva, che ha visto la band piemontese evolversi di album in album, in termini di sound e maturità, senza mai adagiarsi né risultare ripetitiva o scontata, percorso che ha portato i Secret Sphere ad essere oggi piú che mai tra i migliori esponenti di power prog metal in Italia e in Europa.
Se Lifeblood aveva esaltato per un ritorno in pompa magna della band verso i lidi power strizzando un occhio agli esordi, questo Blackened Heartbeat prosegue con maestria il discorso strumentale ripreso due anni fa in modo maturo e compatto, con il mastermind Aldo Lonobile ancora una volta ispirato in veste di songrwriting ed esecuzione, ottimamente complementato dalle tastiere spesso sinfoniche e neoclassiche di Gabriele Ciaccia e dalla sezione ritmica poliedrica composta dal membro fondatore Andy Buratto al basso e dal terremotante Marco Lazzarini alla batteria. Il disco è potente e diretto, quarantotto minuti di grinta e melodia miscelate sapientemente e condotte dalla voce di Messina che, senza togliere nulla al bravissimo Luppi, si conferma essere il vocalist ideale per esprimere al meglio la anima più tagliente dei Secret Sphere. Power metal melodico di alti livelli che si respira in brani eccellenti come J.’s Serenade (dal refrain contagioso), Aura e Bloody Wednesday, un mix tra Helloween, Symphony X, Angra, Nightwish e primi Rhapsody, con abbondanti inserti progressive, sinfonici e refrains potenti e al tempo stesso melodici. Il lavoro in sede di orchestrazioni di Antonio Agate, tastierista storico della band e rimasto come importante elemento nella famiglia Secret Sphere sia pure solo in studio, è importante e fa da collante alle altre linee strumentali e con la voce di Messina, vero trade mark del sound della band alessandrina, che esprime al meglio il suo ampio ed espressivo spettro vocale. Perfetto esempio risulta essere un brano come Dr. Julius, destinato a finire tra gli highlights del disco nonchè rappresentativo del protagonista del concept, che a livello lirico narra i tribolamenti di uno psicologo caduto vittima di depressione e intento a cacciare linfa vitale dai propri pazienti, nel disperato tentativo di tornare a provare emozioni. Di grande impatto anche i cinque minuti di Confession, tra i pezzi piú tirati della intera discografia della band, con un drumming inumano di Lazzarini (a tratti ai limiti del black metal), alternato a linee vocali molto melodiche e a generosi inserti sinfonici. Non mancano episodi in cui doppia cassa e riffs serrati si fanno da parte in favore di momenti di maggior riflessione e melodia, come nel caso della catchy Captive e ancor più nella delicata ballad acustica Anna, in cui i progressi vocali di Messina si fanno apprezzare in modo evidente. Una pausa prima del martellamento finale con la sparata Psycho Kid (molto Labyrinth e Angra) e la titletrack posta in chiusura, brano in cui i riff di Lonobile fanno da filo conduttore pescando tra marcate ispirazioni Judas Priest e Gamma Ray, in cui Messina gioca a fare l’alter ego di Halford e Scheepers.
A conti fatti Backened Heart, più elaborato anche se a tratti meno sorprendente del predecessore, ci riconsegna una band matura e versatile, che decide di porre accento su sonorità power veloci e potenti, senza mai tralasciare quelle note melodiche e sinfoniche che costituiscono il vero trade mark dei Secret Sphere, combo quanto mai affiatato che con ritrovata stabilità di line-up non dimostra affatto i venticinque anni di attività, ma al contrario sembra entrata in una vera e propria seconda giovinezza.
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4
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ascoltato più volte su spotify, ma non lo trovo cosi bello come dite.. voto 60 |
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3
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Poco da dire se non che trattasi di un BELLISSIMO album. Il rientrato Roberto \"Ramon\" Messina, ha fatto solo tanto bene alla band. Meno power e più prog con meravigliose orchestrazioni. Un concept ben sviluppato dove non ravviso mai un momento incerto o di noia. Promosso a pieni voti. 90 |
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2
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Una delle top 10 del 2023 e assieme agli Eldriitch migliore uscita tricolore dell’anno. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Crossing Toll 2. J.’s Serenade 3. Aura 4. Bloody Wednesday 5. Captive 6. Dr. Julius B 7. Confession 8. One Day I Will 9. Anna 10. Psycho Kid 11. Blackened Heartbeat
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Line Up
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Roberto Ramon Messina (Voce) Aldo Lonobile (Chitarra) Gabriele Ciaccia (Tastiera) Andy Buratto (Basso) Marco Lazzarini (Batteria)
Musicisti Ospiti: Antonio Agate (Orchestrazioni)
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