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Dream Theater - Images And Words
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È errore di molta critica corrente considerare la poesia, la musica e la pittura sol come traduzioni in differenti linguaggi di un’unica e identica quantità fissa di pensiero fantastico, integrato da certe qualità tecniche: di colore nella pittura, di suono nella musica, di parole ritmiche nella poesia. …tutte le arti insieme aspirando al principio della musica, ché la musica è l’arte tipica, l’arte idealmente perfetta, l’oggetto del grande Anders-streben di tutte le arti, di tutto ciò che è artistico o partecipa di qualità artistiche. Tutte le arti aspirano costantemente alla condizione della musica. …L’arte, dunque, si studia così sempre d’essere indipendente dal mero intelletto, di divenire un fatto di pura percezione, di liberarsi dalle sue responsabilità verso il suo soggetto o la sua materia; … gli elementi così amalgamati insieme, che la materia o il soggetto non colpisce più soltanto l’intelletto; …ma forma e materia, nella loro unione o identità, presentano un singolo effetto alla ragione fantastica. È l’arte della musica quella che più completamente attua questo ideale artistico, questa perfetta identificazione di materia e di forma. Nei suoi momenti perfetti, il fine non è distinto dai mezzi, la forma dalla materia, il soggetto dall’espressione; ma coesistono e si saturano a vicenda completamente; e ad essa, perciò alla condizione dei suoi momenti perfetti, può supporsi che tutte le arti tendano a aspirino costantemente. Nella musica è da cercare il vero tipo o la vera misura dell’arte portata alla perfezione.
Walter Pater (Studies In the History of the Renaissance, 1873)
Il 7 Luglio 1992 usciva sul mercato Images and Words, il lavoro più influente degli ultimi venti anni di storia musicale. I Dream Theater, con questi cinquantasette minuti di classe, inventarono -è proprio il caso di dirlo- un genere musicale: il progressive metal. Images and Words è stato, è e sarà -credo- ancora per molto tempo il punto di riferimento di sconfinate schiere di prog band disseminate sul pianeta. Ma facciamo un passo alla volta.
LA GENESI DELL'ALBUM Dopo l’album di debutto When Dream and Day Unite, i Dream Theater, una volta congedato Charlie Dominici, si misero alla ricerca di un nuovo cantante. Dopo varie audizioni -tra cui John Archambault ex Fates Warning- tra le mani di Portnoy e soci arrivò un nastro di un giovane cantante che aveva all’attivo un album con i Winter Rose, band hard rock canadese. Petrucci e soci capiscono subito che Kevin James LaBrie sarà l’uomo giusto per la band, così lo chiamano per un’audizione che cancellerà ogni dubbio -qualora ve ne fossero stati- sulle sue qualità vocali. L’unico “problema” è l’omonimia col tastierista del gruppo Kevin Moore, ragion per cui LaBrie sceglierà il suo secondo nome per non confondersi con Moore -considerate che nella band ci sono già due John; a questo punto, marzo del 1991, si è formata la line up che intraprenderà una rapida -quanto meritata- scalata al successo. Il resto è storia nota.
L'ALBUM Immagini e parole; fusione perfetta di pittura e musica che si eleva sul piano divino con la musica, l’arte perfetta per il padre dell’Estetismo -e che Dio mi fulmini se non è così. Ho ritenuto necessario scomodare Walter Pater per questa recensione, perché la mia "ragione fantastica" mai è stata stimolata da altro supporto di silicio quanto nel caso di Images and Words. Questo è probabilmente l’unico album senza il quale non saprei vivere; sono cresciuto con questo album e le emozioni che ha suscitato, e che susciterà -senza sosta- fino alla mia dipartita da questo mondo sono indescrivibili. Ha scalfito nel mio cuore segni indelebili, proprio come la celebre immagine del cuore pulsante stretto dal filo spinato. Un’immagine che è la perfetta descrizione dell’album: cuore e metallo. Niente di più facile e diretto. Giunti a questo punto mi toccherà spendere due parole sulle canzoni, nel patetico tentativo di dire qualcosa che non sia stato detto su questo platter, ragion per cui non mi resta che invocare la musa -come nella tradizionale invocazione del proemio dell’epica classica- nel tentativo di non sporcare tale capolavoro con parole che potrebbero essere del tutto inutili.
L’album si apre con quello che nel 1992 diventò un vero tormentone: Pull Me Under. La canzone sarà l’unica vera hit del gruppo, tanto è vero che ebbe un altissimo numero di passaggi su MTV. La canzone si apre dolcemente per poi incattivirsi con un colpo di frusta che è -bisogna riconoscerlo- un vero e proprio marchio di fabbrica di questa band. Il ritornello è di una semplicità disarmante considerato il contesto progressive metal. Eppure è proprio questo il punto di forza. Ritornello che puntualmente viene cantato da tutto il pubblico ad ogni concerto del gruppo. La seconda traccia -come da manuale in quel periodo, soprattutto nell’hard rock- è un lento. Pardonne è il lento, Another Day. Canzone che al contrario di Pull Me Under sarà accolta -in maniera del tutto inspiegabile- freddamente dal pubblico alieno al metal. Una delle melodie più belle della storia. Da menzionare lo splendido sax di Jay Beckenstein. La traccia numero tre è un’altra lezione di prog metal imparata a menadito da migliaia di gruppi. Sto parlando della divina Take the Time. E qui veramente non oso dilungarmi in inutili descrizioni. Voglio solo sottolineare, l’ormai celeberrima citazione in italiano di Nuovo Cinema Paradiso. Abbiamo al quinto gradino di questa scala meravigliosa, l’altrettanto meravigliosa Surrounded. Melodia eccezionale che i Dream Theater hanno riarrangiato e riproposto in maniera elegantissima durante l’ultimo tour. Risulta difficile capacitarsi di un tale livello qualitativo, anzi, immagino che Images and Words sia, per chi odia i Dream Theater, una spada nel cuore. Ma non è certo finita qui, anzi, paradossalmente posso affermare che il meglio sta per arrivare. Metropolis - Part 1 viene riconosciuta dai più come una delle rappresentative canzoni del gruppo di Long Island. Una sinergia divina tra gli strumenti ha creato il più fulgido esempio di tecnica messa al servizio della canzone. Memorabile l’assolo di basso di Myung che ancora oggi viene quasi richiesto dal pubblico durante gli show. Nove minuti e trentadue secondi di eclettismo e funambolismo. La parte finale del pezzo è da svenimento. Inoltre, la canzone ha anche il merito di aver dato vita -sette anni dopo- ad un altro capolavoro del gruppo: Scenes From a Memory. Uno dei riff più famosi di Petrucci apre Under a Glass Moon, altri sette minuti che gettano le basi per una leadership incontrastata nel regno del prog metal. Canzone molto ragionata -ma quale non lo è?- con uno degli assoli più belli di John Petrucci. Il livello di compenetrazione tra tastiera e chitarra è assolutamente perfetto. Wait for Sleep è l’icona delle immense doti compositive di Kevin Moore, ancora oggi rimpianto da buona parte dei fan. Semplicemente stupenda. Melodia che vi rapirà per soli due minuti e mezzo, ma che scuoterà la vostra anima con la forza di un uragano. In tanti anni della mia “carriera” di fan dei Dream Theater sono sempre stato dubbioso sullo scegliere la mia canzone preferita. Ebbene, so che non ha alcuna rilevanza, ma ho scelto: è Learning to Live. Un picco altissimo della storia del progressive. Da notare che il testo è ad opera di John Myung, che quando decide d’impugnare la penna ci regala momenti di pura poesia:
The way your heart beats makes all the difference In learning to live Spread before you is your soul So forever hold the dreams Within our hearts Through nature’s inflexible Grace I’m learning to live
Oltre alla pelle d’oca che imperversa sul mio corpo per undici minuti e trenta secondi ogni qual volta che ascolto la canzone, c’è da segnalare un bellissimo passaggio di chitarra acustica a metà pezzo che ci fa sognare ad occhi aperti e ci fa volare per almeno altri cinque minuti. James LaBrie raggiunge dei livelli di espressione artistica senza precedenti su questo pezzo. Il volo è finito e si scende di nuovo sulla terra dopo aver volato per almeno cinquanta minuti. Doveva finire nell’album anche A Change of Seasons che sarà esclusa per questioni di minutaggio.
In un modo o nell’altro bisogna riconoscere che questo album ha spalancato le porte a decine e decine di gruppi che sfonderanno negli anni a venire. Un disco che ha sancito l’inizio di una nuova era nella musica pesante. Se non è tra i vostri album preferiti, non riesco a capire cosa ci fate -e nemmeno voglio saperlo- su un sito come Metallized.
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VOTO LETTORI
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95.75 su 1280 voti [
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205
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Ho ascoltato quest\' Album dopo aver sentito l\' Esordio.. Mi riallaccio al Commento 148.. Rispetto a When Dream.., Images.. per me è \"freddo\".. Non essendo avvezzo a certe sonorità \"troppo\" Prog, preferisco la \"semplicità\" del primo Lavoro.. Ho letto che Awake supera di un quarto d\'ora circa i Sessanta minuti di durata.. Sarà una bella sfida ascoltarlo in futuro. |
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204
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Non so che cosa cambi per qualcuno mettere 100 anziché 99, resta il fatto che questo sia, e resterà, uno dei più belli album prog metal della storia. Per la cronaca, io sono d\'accordo con 99, avrei dato 100 se la produzione e il mixaggio fossero stati al livello di Awake. |
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203
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Un disco che scoprii appena uscito e mi fece spalancare occhi ed orecchie! Perfetto sopra ogni punto di vista. Ogni canzone immensa e perfetta in tutto. Uno dieci dischi da portare sull\'isola deserta. Inarrivabile. |
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202
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un 99 al posto del 100 fa male, ma penso sia semplicemente un feticismo del recensore che per un qualche motivo non vuole mettere la tripla cifra. Il succo tanto è sempre quello: eccellenza. Nell\'olimpo della musica, pull me under forse tra le migliori canzoni di sempre, superfluo aggiungere altro, possiamo solo inchinarci ai maestri |
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201
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Sono pienamente d\'accordo con il precedente commento, e aggiungerei pure il successivo Six Degrees Of Inner Turbulence al trittico dei 100, soprattutto per la title track, un esempio magistrale ed inarrivabile di come si possa comporre un pezzo di 42 minuti bellissimo e che scorre via come se ne durasse 4. |
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200
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Non mettere 100 a questo e Scenes From a Memory è una follia. Pietre miliari del metal e della musica in generale |
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199
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ma perchè tutti sti commenti positivi?! a me sono caduto gli unici maroni che mi erano rimasti |
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198
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L’opera assoluta dei DT , il capolavoro raggiunto in giovane età e mai superato. Pietra miliare , cosa c’entra mettere 99 come voto fa ridere . Ha fatto la storia del metal e deve avere 100 per forza |
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197
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Capolavoro di tecnica e bravura, band di un altro universo! |
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196
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Con Metropolis pt. 2 per me uno degli album più belli mai ascoltati. |
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Un album immenso : il primo capitolo della "Trilogia dei Dream Theater" (con "Awake" e "Metropolis Pt.2 - Scenes From A Memory").
Grandiose "Pull Me Under" , "Another Day" e "Metropolis-Pt.1", ma anche pezzi come "Under A Glass Moon" non sono da meno. |
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194
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Semplicemente uno dei dischi più belli di sempre. |
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193
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Se non mettiamo 100 qui'...........non c' è piu senso.........nel dare voti........ |
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Per me uno dei dischi più belli degli anni novanta, 100 senza dubbio, canzoni perfette, tecnica al servizio delle stesse e non il contrario, e la voce di James che fa la differenza in positivo e fa da volano ai pezzi. Se proprio si vuole cercare una similitudine più che a gli urlatori il canadese si è sempre ispirato a Freddy Mercury |
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191
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Disco "a mio avviso" carino, ma niente di più. In generale mi piace poco, anche perche la voce mi ricorda il cantante dei Metal Curch, altro cantante che mi piace poco. Il mio voto è 60 |
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190
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Aggiungo solo una cosa, peccato per il suono del rullante così finto, gli anni 80 erano già passati... |
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Comprai il CD appena uscito e vidi la relativa data del tour al Rolling Stones a Milano, avevo già ascoltato il primo album, ma qui erano indubbiamente un passa avanti, inutile dire che all’epoca fummo tutti sconvolti, un album importantissimo. Anche se poi scoprii i Fates Warning ❤️ |
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188
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Caro Org, la prima che hai detto. Probabilmente non è nelle tue corde. Il disco è uno dei pochi classici nel pieno senso del termine. Ovviamente non c'è niente di male a non amarlo e/o non sentirlo. A non dice nulla tanta musica giustamente lodata, da Lou Reed, ai The Who... C'è anche un fattore generazionale. |
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187
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Forse l'ho ascoltato anni fa. Visto che ho tale album a casa.Sta di fatto che dopo averne sentito tanto parlare per vie traverse (per colpa di Petrucci, principalmente) mi sono messo a riascoltarlo. E riascoltarlo. I casi sono due: sono sintetizzato su corde non convergenti verso il progressive-metal, in generale, o su di loro, in particolare, oppure nel migliore dei casi, si tratta di un album di più difficile acquisizione. Non dico neanche di piacerealla lunga distanza ma proprio che ogni volta che ascolto tale album è come se fosse la prima volta. Aspetto un'improvvisa illuminazione sul tipo di quella avuta secoli fa della seconda facciata di Led Zeppelin IV ma nel frattempo rimango allibito e perdipiù anche un po' curioso della tanta idolatria verso tale album. Anche di critici che hanno dei parametri piuttosto severi nel giudicare gli albums. |
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185
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Uno dei dischi più belli che abbia ascoltato in vita mia..... Credo di conoscerne ogni secondo a memoria.....e non mi stufa mai..... Megacapolavoro, ossequi! |
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184
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Caaaaavo amico Maghuzzelli, ha ghagione, ma sa, in questo peghiodo di foghzata clausugha, eeeeeee il mio voleghe discuteghe e appghofondighe sceghte tematiche musicali eeeeeeeee non, si fanno sentighe ! Sgaghbi ha fatto un eghghoghe ad espoghsi cosi tanto ! Caghi saluti |
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Signov BONI (la chiamo cosi' pev comodita'), debbo dive che la pvefevivo quando le sue stime le centellinava. Non vovvei che uno del nostvo vango pevdesse la sua nobilta' a stave tvoppo in vista, come un cevto Sgavbi. |
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Nel tempo tghiplicheghà il valoghe ! Eeeeee col tempo quadghuplicheghà la sua stima , eeeeeee bisogna eeeeeeee distingueghe tgha opegha unica o eeeeeee opgha multipla ! Tgha Cd, ellepi' oghiscinale eeeeeee cd masteghizzato ! Sceghto EEEEEEEEE tale album non acquisteghà mai un valoghe paghagonabile ad un Gastone Biggi, eeeeeeeeee sceghto, tale opegha eeeeeeeeeee non ha la fondamentale e giusta stoghia museale accademica di un eeeeee Sandro Chia! |
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Si ma non hai ancora detto se nel tempo acquista valore..... |
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Un album sempliscemente epocale, un album eeeeeeee sempliscemente sperimentale, eeeeeee un labum che ebbe all'epoca eeeeeeeeun impatto fuoghi dall'oghdinaghio ! Un oltghaggiosa eeeeeeeeeeeee speghimentazione, eeeeeeeee una ventata di eeeeeeeeeeeeeee clasee e ghaffinatezza che sbaghagliò e diede linfa vitale eeeeeeeeeee al scià maghtoghiato metal, ma non eeeeeeeeee maghtoiato dal grunge, scenere eeeeeeee molto bello e di grrrrrrrrrande dignità, piuttosto eeeeeeeeeeeee maghtoiato dalla ghozzezza e fascinoleghia del sceneghe Glam ! Eeeeeeeee un intaghsio di classe ed eneghgia, un mix museale e fondamentale di classica e metallica, eeeeeeeee un amplesso gioso-cosmico-dugho-colto di suoni e peghscezioni da favola ! E della copeghtina ne vogliamo paglaghe ? Eeeeeeee un chiagho omaggio ai grrrrrrandi maestghi della pittugha del '400 '500' 600', con il cuoghe del Chisto infegghiato, soffeghente dallaa coghona di spine, degno di un Antonello da Messina ! E della fiamma sopgha tale cuoghe, simbolo di passione e soffeghenza, degna di un Sanzio, eeeee Vecellio eeeeeeeee un Tintoretto, e del letto a baldacchino ne vogliamo paglaghe ? Segno di una passionalità amplessica orgasmatica degna di una ghappesentazione baghocca seiscentesca. Tale album entra di diritto tra i piu' Grrrrrrrrrandi protagonisti del 1992 ! |
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Pietra miliare del metal. Senza distinzione di genere. Ricordo che nel 1992 alcune soluzioni sonore di quell'album mi suonavano strane ed inaudite. Potevo ascoltare reminescenze di Metallica, Queensryche, Yes, Rush. e tanto tanto prog e pop. Inaudito. In questo si può dire che i Dream Theater hanno codificato, se non proprio inventato, il sottogenere Prog-Metal. Le song di questo album sono tutte incredibili. I musicisti sono tutti al top. Metropolis, take the time e learning to live sono inumane. Considerate che erano giovanissimi. io li seguivo dal demo prima del primo album del 1989 con Dominici, sapevo chi erano e cosa potevano diventare. Al tempo li chiamavano i nuovi Rush. Ma images...mi spiazzo' lo stesso, mai e poi mai avrei creduto che loro potessero tirar fuori tale tipo di arte. La ciliegina sulla torta James Labrie. Un cantante incredibile. |
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Un mio amico me li consigliò all'epoca, ma non gli diedi ascolto. Per caso trovai Images and Words che era come se mi chiamasse dalli scaffale. Li comprai e la sera lo ascoltai mentre ero sdraiato a letto con la lucetta accesa. VIAGGIAI. Il tempo e lo spazio si fermarono, presero a rincorrersi, si toccarono e fecero l'amore. Quando mi tieni, con ancora il suono di quella meraviglia stampato dentro, mi accorsi che l'album età finito, ma solo perché era terminato l'album. La musica mi era rimasta dentro. CAPOLAVORO. |
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Bellissima recensione. L'album è un pezzo di storia non solo del Metal ma della musica tutta, ma non direi che i Dream Theater, con questo album, "inventarono un genere musicale: il progressive metal", non dimentichiamo che all'epoca i Queensryche avevano sfornato due capolavori del genere "Operation Mindcrime" (1988) ed "Empire" (1990)! Album da 100 |
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@Michele: fare questa piazzata per un centesimo di voto mi sembra fuori luogo. Ad ogni modo, come puoi vedere, la recensione risale a dieci anni fa quasi esatti, quindi la critica sul livello dei redattori arriva direi fuori tempo massimo. |
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cosa vuol dire 99? Ridicolo!! Che voto è?? O gli date 100 o gli date un voto di qualche punto inferiore giustificandolo. A me pare una recensione da chi di prog non sa molto proprio da come scrive. E ancora più strano per me dare la possibilità di voti così precisi in centesimi a chi non sa dosarli. Non è la prima volta che leggo ste cose su sto sito. Una sola critica, spero costruttiva, è quella di alzare il livello di chi recensisce, se no una persona cercherà di evitare di consultare più il vostro sito, come verrebbe da fare a me e forse farò! p.s. quoto Crimson che ha scritto qui sotto |
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Capolavoro assoluto, un album perfetto. Poesia, metal e tecnica che s'intrecciano dando vita ad un'opera d'arte immensa e irripetibile. Il mio album preferito non solo dei Dream Theater ma tra tutti quelli che conosco e rimarrà sempre il mio numero uno.
E qui un 100 e lode non glielo nega nessuno. |
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Sul fatto che sia stato un ottimo album non si discute,sul fatto che abbia portato un genere di musica “diffucile”all’attenzione di un vasto pubblico è verissimo, ma sul fatto che qui si sia “ inventato “ il metal prog ci sarebbe da discutere eccome, gente come Fates Warning aveva già avuto questo tipo di intuizioni anni prima, e altri artisti come ad esempio i Watch Tower ancora prima avevano spinto il genere metal su vette tecnicamente elevatissime, oppure i tedeschi sieges even, che poi il successo commerciale abbia premiato di più i DT è un altro discorso. |
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Album da portare su un'isola deserta! Il vertice della band (anche se altre due volte per me sono arrivati a un soffio). Miracoloso incontro di tecnica ed emozione. Non c'è un nanosecondo fuori posto in tutto il disco, in pratica: la perfezione! Voto 100 e lode. |
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Mi hanno stufato tutti per anni con questo disco e con questa band, mi dicevano tutti "Non può piacerti il Prog Rock se non ti piacciono loro"... peccato che sia due campionati totalmente diversi sia musicalmente che per contesto.
In realtà il disco (che non ho mai comprato) lo trovai gradevole quando un amico lo mise sul suo stereo, gli riconosco il fatto che sia un classico del genere Metal, ma purtroppo nel corso degli anni sono stati i suoi fans a farmeli odiare con affermazioni del tipo "Sono il miglior gruppo Prog della storia", "Vuoi sentire la vera Tecnica? Ascoltati i D.T.", discorsi simili mi vennero fatti anche con i musicisti dei Death tra l'altro... |
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Una pietra miliare della storia del metal... punto . Dategli 100 , cosa vuol dire 99 ? |
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"Perse nel cielo.. Le nubi girano e io giro con loro. Le frecce volano, I mari crescono, per poi ricadere di nuovo... PULL ME UNDER, PULL ME UNDER,
PULL ME UNDER I’m not afraid... All that I feel is honor and spite
, all I can do is set it righttt !!! ..Questo mondo mi sta girando attorno, questo mondo sta girando senza di me. Ogni giorno trasforma il futuro in passato... Ogni respiro me ne lascia uno di meno fino all’ultimo.... Trascinami giù, trascinami giù..Trascinami giù, non ho paura... Vivo la mia vita troppo alla luce del sole. Fin quando, la tua volontà sarà compiuta...." [James LaBrie, John Petrucci, John Myung, Mike Portnoy, Kevin Moore] |
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Quanti bei lavori usciti negli anni '90...quando era uscito sembrava tutto così normale, che quasi ancora non si capacitava quanto fosse bello e ben fatto questo disco. Il tempo si era fermato e mentre con pessimismo si pensava fosse una decade peggiore per i migliori anni d'oro lasciati alle spalle, tutto confluiva e si diramavano le correnti musicali. Anche il prog metal diciamo andava forte, molto forte, che ora a distanza di oltre vent'anni si razionalizza quanto il progressive nel metal abbia invaso ogni genere con la sua componente dal più classico al meno tradizionale ed estremo. Questo è uno dei capolavori...di quei massimi che unisce chiunque...bellissimo, una fiaba. Detto da uno che il prog non è il suo genere preferito. |
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scoperto tardissimo....bellissimo disco 99/100 |
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Take the time - Kevin Moore 5:19 - 5:50. Non aggiungo altro. |
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A mio parere il disco dei Dream Theater, l'unico che ho comprato e che ancora oggi ascolto con piacere. Capolavoro assoluto. 90/100 |
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Fu' amore al primo ascolto e lo è ancora, a distanza di quasi 2 anni mi produce ancora più o meno le stesse sensazioni, e penso che mi rimarranno per tutta la vita, dal momento che questo album ha preso parte del mio cuore non se ne andrà mai più, così come tutti i momenti bellissimi del mio passato inerenti questo album e tutto ciò vale per gli altri album del mio passato e degli stessi DT, e sono fiero di essere cresciuto più che altro con questo tipo di musica a differenza dei miei coeatanei che sfogano le loro sofferenze e mali col Rap e le loro gioie e entusiasmi con l'House e la Tecno,certo anche alcune canzoni pop dance mi hanno segnato tanto emotivamente ma non come questo album, e poi è il mio genere di musica... prima di uscire con gli amici sotto la doccia lo ascoltavo tutti i sabati, a differenza di altri ragazzi che si vanno a sballare il sabato sera in discoteca, a me bastava ascoltare questo album e avevo quella carica, quel fatalismo interiore, un qualcosa in generale che non si può descrivere, accompagnava la mia vita, si legavano tutte le emozioni coi miei amici, quell'amore e quel calore che davo e sentivo da parte di tutti in quel periodo ma iniziando a parlare di meno delle mie visioni personali, fin troppo parlate, mi sono già infastidito a descrivere troppo a parole questo capolavoro e non vorrei aver fatto del male a qualcuno, dimenticherò presto quello che ho scritto già dalle prime note di Pull Me Under si parte per un viaggio meraviglioso, è la prima che ascoltai dei Dream Theater...grazie ad un mio caro amico..e fu amore al primo ascolto, ora sono fiero di essere uno dei tanti fan dei DT, un gruppo a dir poco spaventoso e poi si passa per la dolcissima e potentissima Another Day, una delle canzoni più potenti che abbia mai ascoltato...veramente grazie Dream Theater per tutto ciò che mi avete provocato....mi ricorda molto una delle mie ex e un periodo meraviglioso della mia vita che purtroppo ora mi è venuto un po' a mancare, Take the Time è un'altra canzone meravigliosa, indescrivibile, qui si entra nel centro dell'album e in più ha uno style bellissimo nel mezzo che calza a pennello, la poetica Dream Theateriana esce, poi si passa a Surrounded bellissima, meravigliosa, una canzone che mi ha scosso dentro, una potenza devastante, mi vengono quasi le lacrime agli occhi a scrivere........a me alla fine poco frega delle influenze quando voglio descrivere un album prettamente dal punto di vista dell'esperienza personale, dell'arte in sé, della percezione, come disse proprio Walter, inerente all'esperienza personale anche se è chiaro che questo album oggettivamente produce un po' una parte degli stessi sentimenti di tutti..... e poi si arriva a Metropolis - Part 1 “The Miracle and the Sleeper”.......che dire.....la prima parte di Metropolis Pt.2 in realtà......era una canzone che mi ha prodotto emozioni indescrivibili, una carica assurda, forse quella che ho adorato più di tutte a modo suo e quella che mi è rimasta di più dentro negli anni, la riproducevo in giro per la mia città con le casse il sabato sera...stile ragazzo tamarro, ma a differenza degli altri con la house music io coi DT mi da ancora una carica colossale a distanza quasi di 2 anni, e penso che me la darà per ancora tantissimi anni a seguire, Under a Glass Moon è un altro brano di altissimo livello, anche questa canzone ha fatto parte di me, ma come si sa io adoro questo album, Wait For Sleep credo che sia la più potente dell'album, la più indimenticabile.....la mia preferita in assoluto tra quelle senza chitarra nonché quella che mi ha scosso dentro....quando ti senti che hai bisogno di identificare quel qualcosa, per cui non hai proprio parole per descriverlo....e ne vorresti ancor di più....senti che ti manca.......è amore, è nostalgia......nostalgia per i meravigliosi momenti passati, è amore, è la capacità di sognare, e di essere catapultati in un mondo fantastico in cui tutto è possibile e la capacità di stare male si annulla, semplicemente nulla di ciò che ti preoccupa ti ha in possesso, sei libero, è una suonata di circa 2 minuti che sono bastati per aver colpito, questo album rievoca almeno a me totalmente la magia della notte, Learning to Live altra canzone mitica, mi sta veramente sui nervi descrivere con questi aggettivi, però devo, mi ha sempre rievocato molto una mia amica, alcuni momenti diversi, come ogni canzone ha sempre fatto, ti evoca ricordi e sensazioni che sono diverse dalle altre, e il bello è che sono messe giù in maniera incredibile, il nostro cervello sembra fatto per assimilare musica, forse quella dell'album a cui sono legato di meno ma non per questo inferiore, l'importanza di Kevin Moore è assurda, se non ci fossero le tastiere di sicuro varrebbe già tanto ma la metà, ha svolto un ruolo madornale, un tastierista pazzesco. Il mio spirito divino si elevava tutte le volte che uscivo, è un album che mi ha prodotto emozioni indescrivibili come già ho descritto, una caric |
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Solita "recensione" italiana del solito fanboy dei DT di turno, che invece di scrivere un saggio serio di critica musicale (cosa impossiblie, altrmenti non si sarebbe fanboy dei DT), si spertica in sbrodolamenti assurdi manco stesse descrivendo la Nona di Beethoven o la volta della Cappella Sistina. E sfoggiando, tra l'altro, la solita ignoranza storica ( anche concettuale) sul prog metal: Images and Words non ha inventato il prog metal, non come stile e concezione musicale almeno; semmai ha contibuito pesantemente a definire uno standard per il prog metal melodico e classico (quindi heavy-power) che verrà ampiamente seguito negli anni a venire (tra l'altro i gruppi successivi più importanti ed innovativi del genere sono proprio quelli che se ne distanziano), a far nascere label dedicate a promuovere questo genere visto il successo del disco e la schiera di imitatori che ne sono derivati. Sia chiaro: I&W è un capolavoro e un album fondamentale, ma una recensione del genere di visione critica seria non ha nulla. |
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L'album degli album, il capolavoro dei capolavori, la perfezione fatta musica. Un disco imprescindibile, epocale, irripetibile ed infatti i nostri non raggiunsero piu' tali vette di raffinatissimo progressive metal, genere che venne coniato grazie alla band newyorkese. Andai a comprare questo disco (eh si, all'epoca non avevo ancora il lettore cd) dal mio negoziante di fiducia dopo aver letto su tutte le riviste specializzate elogi sperticati, recensioni entusiastiche come mai prima, per nessun altro lavoro di nessun'altra band era mai capitato. A volte si esagera ma non era questo il caso, non appena partono le prime note di "Pull me under" si parte per un viaggio magnifico che non conoscera' sosta. Musicisti strepitosi che, dopo l'ottimo ma per certi versi ancora acerbo "When dream & day unite" qui ottennero la quadratura del cerchio, l'apice di una carriera straordinaria. Ho adorato questa band che e' una delle mie tre preferite di sempre. Dopo I&W seguirono gli altri due capolavori di "Awake" (quanto ci manchera' il genio di Kevin Moore) e "A change of seasons", che ho ascoltato all'infinito. Dopo purtroppo poca roba, qualche lampo in una notte buia. |
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Non sono un fan dei DT, ma questo album è la pura essenza del prog metal, la sua origine, è arte. Uno degli album piu belli della storia, non posso che dargli 99 anche io, perche tutto è nato da qui. 1992 |
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Blacksoul non ti piacciono e non ti piacciono (eccetto questo), però stai sempre lì a punzecchiare e punzecchiare, il fatto è che piacciano o non piacciano sono imprescindibili... e anche critici in negativo come te non possono non commentare... |
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E' l'unico album dei DT in cui la loro tecnica non preclude il saper suscitare emozioni uniche, a mio parere. Voto 93. |
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Voto assolutamente troppo basso (scherzo), per un lavoro assolutamente incredibile, eccitante, epocale, straordinariamente inarrivabile. Find all you need in your mind, if you take the time!!! Evviva! |
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E questo cosa c'entra? |
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Questi imbecilli si fanno pagare più di 100 euro per parlare con loro dopo i concerti per qualche minuto... che insulsi. |
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Questo è un album di importanza fondamentale, lasciò una forte impronta nel panorama prog metal per i gruppi a venire, anche se non sono da scordare i Fates Warning, e che comunque se prima non ci fossero stati i Rush che anche se prog rock hanno lasciato anche loro una bella influenza nel variegato mondo prog.Dei Dream Theather a me piacciono moltissimo questo con i quali concordo con Philosopher3185 Sulla perfetta bilanciatura tra tecnica che al valore delle composizioni emozionanti insito nelle canzoni, songwriting, tecnica strumentale, produzione e voci perfetti, ma mi piacciono tanto anche Metropolis pt 2, Awake, Black clouds e A Dramatic turn of Events, comunque si, se ritrovassero il giusto equilibrio tra tecnica e potenza emotiva convincente delle canzoni sarebbe veramente bello visto purtroppo l'ultimo che hanno tirato fuori, comunque i D T, rimangono un gruppo cardine per gli inizi del prog metal e per i suoi sviluppi. |
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sara' che poi io non sono mai stato un grande amante di questa band,ma ho ascoltato i loro album successivi a questo,e mi sembra che la band abbia dato piu' importanza alla tecnica che alle canzoni,salvo qualche caso..poi puo' darsi che mi sbagli.In questo album,invece tutto è perfettamente bilanciato e anche i detrattori devono riconoscere l'importanza e il valore di questo album che ha fatto scuola per il metal del futuro. |
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@Radioactive Toy:mi hai tolto le parole di bocca..credo che non tutti abbiano capito il valore di questo album.Si tende a vedere la tecnica,oppure qualche pezzo,senza considerare le idee e il concetto di fondo:creare musica originale,inventare qualcosa di nuovo,mischiando le propie influenze e usando la tecnica non per impressionare o stupire,ma al servizio delle canzoni(come dovrebbe sempre essere!) |
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@Undertow: non scherzo affatto. Preferisco The wall a Dark Side; Promised Land a Operation; 10.000 days a Lateralus o Aenima (omaggiando il tuo nick); Abbey Road al Sgt. Pepper o Led Zeppelin I e II al IV e via discorrendo. Ma si tratta di sfumature, di ricordi, di momenti che non si possono spiegare. In termini di valutazione, poi, si tratta di un 10 rispetto ad un 9 o cose simili. Cioè inezie. Per I&W, come ho scritto, l'ho comprato in cassetta nel '92, in vinile qualche anno dopo ed ora in cd. Se non mi fosse piaciuto mi sarei fermato prima, non trovi? |
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Opera d'arte. Fine. 100. Non c'è molto da dire. @ Rob Fleming: Guarda, spero davvero tu stia scherzando... Non tanto per Images and Words (de gustibus per carità), ma per Dark Side of the Moon. Ti prego dimmi che scherzi, altrimenti tutta sta immensa discografia che ogni tanto citi nei vari commenti la puoi pure dare in beneficienza eh. Anzi, fai una cosa: dalla a me! Scherzi a parte... Io trovo The Wall stupendo, ma molto molto più freddo se paragonato a Dark Side. Così come in Images and Words sento l'esatto opposto della freddezza. Ma magari non ho capito bene cosa intendessi dire... |
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Preso primissimi giorni del luglio 1992. Non li conosceva nessuno... Perché dopo WDADU avevano fatto perdere le loro tracce. E infatti il lleitmotif era "Tutti tu li trovi È stato per due anni e mezzo il mio album preferito e quello che ho ascoltato di più. L'unico che nella mia lista riuscì a scalzare Operation:Mindcrime . |
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Images and words è un capolavoro indiscusso, ma Pull me Under è una delle canzoni più sopravvalutate dei Dream Theater. Perchè non sento quasi mai parlare di Learning to Live? A mio parere la migliore dell' album insieme alla meravigliosa Metropolis |
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Ho un rapporto stranissimo con questo disco. E' l'unico titolo nella mia discografia di cui ho tre versioni differenti (cassetta, vinile e cd), eppure malgrado le migliaia di ascolti non mi ha mai "fatto vedere la luce". Sostanzialmente per me è sin troppo perfetto. Di una perfezione quasi fredda. Un pò come Operation Mindcrime o Dark side of the Moon. Dischi, per carità, belli se non bellissimi, ma ai quali preferirò sempre Promised Land e The Wall, tanto per citare altri album dei medesimi gruppi. Anche se ogni volta che parte l'arpeggio di Pull me under ho un tuffo al cuore ripensando a quando lo ascoltai la prima volta ormai 24 anni fa. VOTO 80 |
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Album indescrivibile, è semplicemente un capolavoro, mi fanno impazzire tutte le tracce, ma una su tutte vince, Under A Glass Moon,con il suo immenso assolo, e Pull Me Under. I Dream Theater sono una cosa spettacolare |
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Anche per i miei gusti uno degli album migliori di sempre! "Take the time" e "Learning to live" le vere gemme, ma non c'è un pezzo che sia sottotono... 99 |
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Uno dei più bei dischi di tutti i tempi. 99 |
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Il vero, grande e assoluto capolavoro dei DT. Poi una lenta discesa verso il già sentito, l'ovvio e il noioso. Grazie per averci dato images and words, una pietra miliare del prog metal e della musica in generale |
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non ho detto questo, per me sono tutti grandiosi gli album dei DT, nessuno escluso. A mio modesto parere, il picco lo raggiungono con Images and Words, Scenes from a Memory e ADTOE. Quando lo ascoltai all'uscita, l'ultimo omonimo mi sembro' davvero fantastico, ma devo riascoltarlo con calma... Score come tutti i loro live è un po' un discorso a parte - secondo me sono tutti fantastici, li ho sia in cd che DVD e Score anche in vinile. Rimane Awake tra quelli che hai citato che ovviamente ritengo grandioso as well, sebbene i precedenti che ho citato li reputo superiori. Ma qui va a gusti personali, cio' che è obiettivo è che stiamo parlando di grandi album tout court. Evviva! |
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@Steelminded, guarda, non mi sono mai ritenuto mai uno che ha la verita' assoluta in tasca, a volte mi infervoro altre no, molte volte mi accendo di passione nel difendere dischi che ad altri non vanno giu', e ti diro' che anche io ho apprezzato dischi che all'inizio non mi tiravano oer niente e a distanza di 5 anni addirittura ho rivalutato, pero' penso che molte volte la ottima qualita' parla da sola, e nei dischi da me citati ce ne sia davvero molta, poi jon ho capito , ma per te , solo ADTOE e' il picco dei D.T.!? cioe' fammi capire quelli citati da me sarebbero monnezza!?.per me ad es. ATDOE e' un disco discreto sul 75-77, che non e ' negativo,comunque me lo riascolteto' come detto, e chissa' che mi succeda anche a me di rivalutarlo, tuttone' possibole con i gusti musicali, o quasi, ci riprovero' con altri adcolti. |
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@metallo Come non sono d'accordo. ADTOE l'ho apprezzato solamente dopo diversi ascolti, al primo ascolto addirittura non mi piacque granché. Attualmente credo sia uno dei migliori dei DT. Evviva! |
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A Disco Stu piace la disco music |
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Steelminded, su ADTOE,non so che dirti , l'ho ascoltato solo 2 volte, e piano piano me li sto riascoltando tutti nel poco tempo, a quello ci rotornero'ad ascoltarlo , con la dovuta calma,posso solo dirti che non mi ha lasciato le stesse emozioni di quelli che ho citato ne il livello alto, pero' so che ha diviso kolto gli animi pure quello, quando meli riascolto faro' sapere.Comunque sui nomi da me citati penso anche tu sia daccordo speto  |
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Metallo, secondo me ADTOE è una meraviglia assoluta... |
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il secondo che ascoltai di questo gruppo leggendario, beh' che dire!?, c'e' poco da dire, emozioni infinite e maestria musicale eccelsa, insieme ad Awake, Metropolis e Score, sono capolavori assoluti della storia del prog.Solo ascoltare e lasciarsi trasportare in un mondo parallelo, il mondo dei sogni sublimi, il modo dei Dream Theaters appunto |
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bellissimo album, uno dei migliori mai ascoltati |
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Sono d'accordo con DK. L'inventore del progressive Metal non faceva metal. GRAZIE STRAVINSKIJ!!! |
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Questo Album è per il Metal ciò che Dark Side of the Moon è per il pop: il massimo dell'estetismo e della perfezione formale, e come quello sarà ancora attuale anche tra 50 anni. Anzi, diventerà musica classica, nel senso che sarà studiato e ristudiato ed oggetto di dibattitoi ed interpretazioni. Unico difetto - proprio come DSOTM - un pò freddino, forse non abbastanza "Dark" |
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I Dream Theater non hanno inventato il Progressive Metal. |
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e quali sono sti altri due album? sono curioso... |
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Uno dei miei 5 dischi preferiti di sempre; solo altri due album hanno saputo darmi simili sensazioni. Semplicemente meraviglioso. Voto: 100 |
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Uno dei miei 5 dischi preferiti di sempre; solo altri due album hanno saputo darmi simili sensazioni. Semplicemente meraviglioso. Voto: 100 |
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Miglior prog-metal album ever. Full stop. Il disco che credo aver ascoltato più volta in vita mia, senza mai stancarmi. Incredibile masterpiece. |
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due cose: come suoneria del cell ho il duetto tra chitarra e tastiera di take the time... e come messaggio di accensione "kindness,beauty and truth" grazie rob,fratello... |
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RICORDATE CHE PROGRESSIVE ROCK E PROGRESSIVE METAL SONO DUE COSE DIVERSE E NON VANNO CONFUSE COME HO VISTO IN ALTRI SITI. |
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Veramente un grande album, ma prime di dire che i Dreamscape threath re hanno inventato il progressive metal ce ne passa. Band come fates warning e queensryche suonavano prog metal già dalla prima metà degli anni ottanta. Comunque ripeto: grande album |
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Il sogno iniziò e finì così....99, disco epocale di quelli che segnano la storia e creano un genere dato per morto...quindi lo ricreano a loro immagine e somiglianza, un disco cotto in tre anni in cui c'è il meglio del meglio ( produzione a parte che ad oggi suona datata ) del gruppo. Dopo tanto manierismo ed occasioni mancate.....ma quando sei i dream theater puoi suonare quel che ti pare..... |
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Il Sogno iniziò così. E che incipit. Un Must con la M Maiuscola. Voto 200. |
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« Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare. » |
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Uno dei dischi più importanti e influenti della storia della musica. C'è tutto, tecnica, stile, idee e sound che hanno contribuito alla crescita della musica. Prog Metal allo stato puro, bella recensione  |
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Ero venuto sul sito per vedere se valeva la pena comprarlo, ma mi è bastato leggere solo i commenti per capire che è un capolavoro... |
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l'album che tutti nella vita dovrebbero ascoltare per pulirsi le orecchie dalla merda che si propone oggi in radio, in tv e sul web! |
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Capolavoro e manifesto di un intero genere, il Progressive Metal. Questo album è perfetto dalla prima all'ultima nota e per me rappresenta un ode alla Bellezza. |
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@Matocc: Grazie del consiglio, ma non amo i Greatest Hits. Ho comunque avuto modo di ascoltare Pull Me Under tratta dal "Greatest Hit (…and 21 Other Pretty Cool Songs)".. Hanno decisamente migliorato (a mio parere, ovviamente) il timbro del rullante della batteria |
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@ BJP : se vuoi/puoi procurati il doppio best of Greatest Hit (…and 21 Other Pretty Cool Songs). lì puoi trovare alcune canzoni di I&W remixate con una produzione diversa e in un certo senso "moderna" |
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Un album che possiedo da maggio in CD. Conosco praticamente a memoria Pull Me Under, Another Day e Take the Time, tre magnifiche perle. Ultimamente mi sto concentrando sul resto dell'album. Le canzoni, per me, rimangono tutte veramente belle: Surrounded, Metropolis, Under a Glass Moon, pure la corta Wait for Sleep. Learning to Live la sto analizzando in questi giorni. Un'altra cosa: non impazzisco per la produzione. |
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Bellissimo, non c'è una nota fuori posto davvero. Per me il loro migliore, e se lo dico io che, alla lunga, i DT non li digerisco granchè...  |
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Per Pajo: facci sapere quando esci dalla tua tossicodipendenza!!!non puoi essere normale se dici cose del genere dei dream, mi dai la sensazione che hai ascoltato solo un paio do brani... |
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Senza esagerare sono una parte della mia vita!!Quest'album per me, è semplicemente il metro di confornto di tutti gli altri album del mondo, non c'è niente di più bello!!! Voto: 100! |
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se questo non è 100 nulla è 100 allora!!! |
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Capolavoro, un Kandinskij della musica...apice della loro carriera, purtroppo raggiunto troppo presto, diventandone lo spettro che li perseguiterà per sempre.. |
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chiedo scusa se ho fatto mia una frase di Gildenlöw! letta peraltro su un libro di prog metal che penso e spero tutti gli amanti del genere abbiano letto... grazie a Delirious Nomad per la risposta.... |
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@opeth72: la tua ultima frase é una bella citazione di Gildenlöw! Per fortuna quei gruppi li ho sempre evitati come la peste (ciò non toglie nulla al poco sugo deli ultimi DT). @Metal Maniac: meno male! Almeno si aggiungono un po' di commenti, se penso che A dramatic... ne ha molti di più... |
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è bastata una frase di 5 parole 5, così, buttata quasi lì per caso dal temerario pajo, e si è scatenato l'inferno (giustamente...)... fiumi e fiumi d'inchiostro si sarebbero versati nelle ore immediatamente successive sulla pagina di codesta recensione... |
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come ho gia scritto in ' un altro commento se il Progressive ha riottenuto un minimo di visibilita' negli anni '90 lo si deve anche ai Dream Theater che non hanno fatto che "estemizzare" il discorso intrapreso dai RUSH anni prima aumentando la componente metal... in tutti questi anni sono stati osteggiati e osannati... oggi sarebbe il caso di trovare una giusta via di mezzo nel giudicarli... e poi cerchiamo anche di rispettare i gusti degli altri sensa offese la musica e' arte (lo so non tutta.. ) anche in un altra rece (dei DGM)ho sottolineato che non rieso piu' ad ascoltare i dream theater perche' invece di sentire loro in tutti i gruppi che cercano di imitarli... sento tutti quei gruppi veramente mediocri nei Dream Theater quando li ascolto.... |
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Ma i dream theater sono originalissimi rispetto agli yes e tutto il prog // art rock anni 70. E chiaro che l'anima prog è quella li e in questo senso si può parlare al massimo di ispirazione come dice Sandro. Però lo sviluppo metal e di songwriting è del tutto innovativo, non vi era nulla di simile prima di loro, mentre decine e decine di gruppi hanno seguito la strada da loro tracciata successivamente. Conosco a memoria la discografia di quei gruppi seventies che adoro per quello che hanno fatto e per quanto mi riguarda l'unico ponte lo vedo con alcuni motivi di 21st century schizoid man dei King Crimson. Per il resto non vedo alcun legame con gli yes at all ne con gli altri gruppi seventies. Tra l'altro questi gruppi hanno sviluppato la loro musica, ciascuno diversamente dall'altro: ELP, Genesis, King Crimson, VDGG non avevano nulla in comune fuorché il fatto di essere prog nel senso ampio del termine ... ma la loro musica non era realmente paragonabile perchè ciascuno aveva sviluppato degli stilemi del tutto originali. E così i dream theater. Chi non riconosce l'originalità dei DT non solo non ha capito i DT ma non conosce le band con cui li paragona (-; Evviva! |
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Io ci sento emozioni e stati d'animo pajo, sia in questo che in Awake. Sono stati due dischi innovativi, perfetti e... Vecchi? Ma dove? Casomai questo discorso puoi farlo agli ultimi dischi, triti e ritriti, ma così dimostri di non conoscere tu stesso la storia... |
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Guarda che nessuno ha mai detto ( ed è evidente ) che i Dream Theater non si ispirino al prog degli Yes o dei Genesis ma ciò non toglie che il disco sia un gioiello e che abbia sconvolto la scena metal di quegli anni . Che cosa intendi per musica degli anni 50? Mi sembra che sei andato fuori dal seminato. |
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Comunque i fan dei Driam Tiater sono sempre fantastici. Sono convinti che esistano solo i loro beneamini e Gigi D'alessio. P.S. "Another Day" è un pezzo degno di Laura Pausini. La classica ballata scontatissima e tendente al patetismo sentimentale, da accendini nel buio e lacrime agli occhi. Mi vado a riascoltare "Washer" degli Slint. E' stata scritta nel 1991. Quello è un gran bel pezzo che parla d'amore. |
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Qualcuno qui sotto li definisce gelidi. Sbagliato, il termine giusto sono due: asettici e inespressivi. L'arte è rompere gli schemi. Il genio rompe le regole che esistono già e ne inventa di sue. Questo album è un cliche compositivo unico. E' tutto dove dovrebbe essere: suoni iper-puliti, ritornelli di facile presa, assolazzi vari, ballate strappalacrime e pezzi metal. Nella carriera di questi Dream Theater non c'è mai un qualcosa di nuovo, di originale. E in più sono inepressivi, nel senso che con la musica non riescono a esprimere uno stato d'animo, un paesaggio, una condizione... L'unica cosa che aspirano è alla musicalità: ritornelli carini da canticchiare a squarciagola. La domanda, visto che questo disco è un'opera, è una: cosa esprime questo "Images and Words"? Cosa racconta? Quali sentimenti? Qualcuno ci sente dentro la condizione d'animo in cui si trovavano i musicisti nel momento in cui hanno scritto i brani? |
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@Pajo che droghe usi? gli stupefacenti fanno male alla zucca ecchecazzo...album ingiudicabile nel senso che un voto sarebbe limitante...fa parte della cerchia di dischi di un altro pianeta...ogni volta che ascolto another day mi chiedo come sia possibile dar vita ad un brano del genere...quel sax è semplicemente geniale...un esempio di brano che dovrebbe ruotare in tv ovunque al posto di certe canzoni "storiche" della musica leggera... |
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E' un disco vecchissimo perché non innova nulla rispetto a quello già fatto da gente venuta prima di loro. Negli anni '90 ci sono state grandi avanguardie rock, mentre questi strumentisti da accedemia della musica hanno pensato bene di rifare gli Yes con un po' più di chitarra distorta. Non hanno una stile personale che li identifichi. Sono una cover band di freddi strumentisti, tant'è vero che hannio una carriera musicale piena di plagi. La loro fortuna è stata di far presa su un pubblico di ragazzini che ignorava completamente il progressive anni '70 e il post-rock nato proprio quando uscì questo disco. E ignorare tantissima musica degli ultimi 50 anni. |
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Disco bellissimo, alle mie orecchie risulta un po glaciale e barocco. |
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C'è gente che scrive senza collegare il cervello. Io non sono fan dei Dream Theater ma ci sento bene , questo disco è un capolavoro...e basta! Era nato talmente vecchio che migliaia di band negli anni successivi l'hanno preso come ispirazione o addirittura plagiato. |
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ti inculo pajo de palle!ora..immagino i dream theater ti stiano sulle palle..e ti potrei anche capire..ma porca troia no images & words!questo e' un capolavoro e il loro miglior disco.vai dall'ottorino a farti un controllo acustico cristo!tu sei pessimo anzi tu forse sei uno di quei caproni che abbassano ingiustamente la media dei voti dei dischi migliori..vai a sentirti gigi d'alessio e justin bieber vai.. |
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Un disco nato vecchissimo. Pessimo. |
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rispondo a ORA CHE O PERSO LA VISTA CI VEDO DI PIU'.... tutto di piu'....molto di piu'... grazie |
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peccato solo che dopo tutto questo tempo Labrie canti ancora nello stesso modo e Portnoy no sa piu' cosa attaccare alla sua batteria... anche se oggi Mangini non scherza....prog metal allo stato puro le due tracce "lente" non stonano... anzi .... Images And Words e' cosi'.... UNICO |
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perché non posso dargli 200? questo album se lo stramerita! è la genialità fatta musica! |
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Capolavoro immenso. L'unico neo del disco per quanto mi riguarda è il suono della batteria...mi sa di finto. Per il resto, siamo sulla perfezione. Voto 99. |
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Non sono un grande fan dei DT ....troppo freddi per i miei gusti , ma li considero degli ottimi musicisti con grande tecnica , in modo particolare la batteria di Mike è veramente qualcosa di superbo , questo album in particolare mi è piaciuto veramente molto . |
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Preso proprio nel 1992... legato moltissimo a questo capolavoro, ricordo come rimanemmo a bocca aperta coi miei amici, abituati ai "soliti" Master of puppets e compagnia bella. Disco della madonna, che dovrebbe essere nelle case di tutti come il libro Cuore. |
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Come si potrebbe dire che questo non e un ' album storico da cui molte band venute dopo si sono ispirate album ai livelli di The Number of The Beast , Master of Puppets e Vulgar Display of Power ..... |
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Commento N° 76 (Ascarioth): ho seguito il suo commento alla lettera, e quindi mi sono chiuso completamente al buio in camera mia, sdraiato per terra mentre captavo ogni singolo attimo di questo album semplicemente divino. Sembra una cavolata, ma diventare ciechi ed ascoltare questo disco con il solo ausilio delle orecchie ti fà capire perchè la citazione in alto sulla recensione è così vera. Mai si è potuto vedere una perfezione simile in un album metal, qualcosa di indescrivibile, dove l'ispirazione dei vari membri ha raggiunto forse il suo picco massimo. Se dedicate 1 oretta della vostra vita all'ascolto di questo album, fatelo come me, chiudetevi nell'oscurità e contemplate le sensazioni che vi trasmette; se già lo consideravate (come anch'io del resto) un album perfetto, in questo modo sarà semplicemente "L'ALBUM DI DIO" come ha giustamente detto Tommizafo  |
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...è la musica più bella della storia dell'uomo. semplicemente l'album è perfetto, fu un momento d'ispirazione assurdo per i DT, ogni canzone è stupenda , compresa A change of seasons poi incisa nel 95. Disco perfezionato ulteriormente da james Labrie con la voce più bella di sempre... |
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capolavoro indiscusso del prog metal. pull me under canzone più bella dell'album, davvero emozionantissima nella voce, nell'incedere della batteria e nella musica in generale. ma anche tutte le altre tracce sono di una pregevolezza non comune. massimo dei voti. |
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un capolavoro indiscusso che merita di essere ascoltato in ogni caso. se dovessi fare una classofica dei miei disci preferiti, quest`album avrebbe sicuramente un posizione. immense le melodia, immensa la tecnica, immensa la magia che gli ruota attorno. un album capace di far emozionare tantissimi ascoltatori e di rendere immortale questa band(se gia` non l`avesse fatto con l`album di debutto). un disco straconsigliato per chi vuole ascoltare della buona musica e per chi voglia conoscere a pieno i dream( cosi` fecereo con me, poi solo in seguito ascoltai gli altri). |
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con awake il punto più alto della carriera dei dream un pelo sotto when dream and day unite |
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Personalmente lo ritengo il miglior disco metal mai prodotto in assoluto. Nessun ha mai raggiunto picchi del genere. Mostruoso ed inarrivabile. Voto: 100 |
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................L'ALBUM DI DIO................. |
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Radioactive Toy ha davvero compreso tutta l'importanza e tutta la meraviglia di questo album. Io francamente preferisco diecimila volte Scenes from a Memory ad Awake: quello sì che è vero Prog Metal legato da una storia che muta di continuo lasciando col fiato sospeso l'ascoltatore da Regression a Finally free, ossia dalla prima all'ultima canzone. Un'opera d'arte anch'essa, gli unici due album che hanno fatto la storia del rock e del metal progressivo. Non sono più tornati gli stessi nonostante varie canzoni loro sono entrate nella storia (come per fare un esempio la suite Octavarium oppure The Count of Tuscany), ma gli album NO. Non più. Spero tornino il Teatro dei Sogni che aveva stupito il mondo intero per il loro genio creativo |
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Apoteosi musicale...!!!..solo questo... |
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Apoteosi musicale...!!!..solo questo... |
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Ora che ho perso la vista, ci vedo di più... ci ho pensato, credo che il senso di quest'album sia racchiuso in queste parole. Inutile dire altro, se non... PERFETTO! |
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Eccolo qui, uno dei dischi più "fraintesi" dell'intero panorama metal. Perché frainteso? dirà qualcuno: perché sia la stragrande maggioranza delle persone che l'hanno amato (puttanate come: “che geni, solo loro emozionano con la melodia e tecnica!”), sia chi l'ha odiato (“tutta tecnica, zero emozioni”) non si sono accorti dove stia veramente la grandezza dell'opera Nemmeno tutte quelle band che l'hanno ascoltato e poi hanno attinto a piene mani (“facciamo pure noi i brani pieni di tempi dispari e cambi di tonalità, così mostriamo anche noi quanto siamo tecnici!”). Quello che rende magico il disco sta nell'aver messo tanti generi musicali, dai più disparati, tutti all'interno dello stesso album senza forzature, ma in maniera incredibilmente armonica e congeniale al pezzo, dove le parti più tecniche non sono messe a caso per dimostrare la bravura degli strumentisti (come avverrà, tanto per fare un esempio, in “Train of Thought”), ma per “sorreggere” la canzone in questione. E riescono nell'impresa, difficilissima, di creare brani facilmente cantabili e orecchiabili accompagnati da partiture musicali d'alta scuola. Uno dei massimi esempi è “Take the Time”, dove c'è tutta la bellezza dell'album: tantissimi stili diversi si amalgamano in una miscela perfetta, dove le (tantissime) idee musicali che formano la canzone (i riff ripetuti, qui, quasi non esistono), riescono a incastrarsi con una facilità quasi imbarazzante. Riescono a trasformare il difficile in facile. Una persona può canticchiare la linea melodica di Labrie senza pensieri, solamente ascoltando la melodia radiofonica del brano, prettamente pop, costruita però su una vera e propria “architettura sonora” (tempi dispari, continui cambi di tempo e di tonalità, funky, metal melodico, sprazzi di vecchio progressive, tastiere anni '80, sonorità stile Rush di “Permanet Waves”) dove ogni idea si collega a un'altra in maniera, appunto, armonica, e non come se fosse un collage di riff uniti a caso. Il disco è un capolavoro, tant'è che gli stessi Dream Theater non riusciranno mai più a raggiungere le vette di quest'album (io preferisco “Awake”, ma questo è più geniale ed epocale). I Dream Theater si accorgeranno, con gli anni, che i loro stessi fan non hanno capito il vero valore dell'opera, tant'è vero che negli album a venire butteranno spesso dentro parti virtuose fine a se stesse, senza un vero scopo, ma che faranno impazzire, appunto, i fan mettono attenti. Un disco strepitoso, uscito anche in anni “difficili” per il genere proposto (i '90), di una superiorità assoluta rispetto ad altri dischi di band più o meno simili (Symphony X, Fates Warning, Queensryche). Il massimo del prog-metal, talmente grande che uno dei migliori critici musicali del mondo, l'intellettuale e preparatissimo (il suo sito viene letto e consultato) Piero Scaruffi, lo collocherà al 23° posto nella sua classifica dei migliori dischi di progressive di sempre (l'unico album prog-metal presente, dietro a gente come Pink Floyd, King Crimson, Faust, Van Deer Graff Generation, ecc.), ritenendo l'album più epocale, e superiore, anche ai migliori dischi dei Rush. Gli allievi hanno superato i maestri. Il Teatro del Sogno nel suo massimo splendore. |
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'Images & Words' è di una bellezza sconvolgente! Le altre bands più o meno metal sembravano dei giocattolini avanti a tale maestosità e forza - eppoi ho sempre amato il pomp rock seventies americano, e qui c'è tanto dei Kansas - solo che in mezzo erano passati anche i Metallica e la stirpe post-atomica |
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Images And Words è una pietra miliare del prog metal, ma ancora più precisamente della musica in generale. Non ricordo un'emozione della mia vita che non abbia come sottotraccia musicale quest'opera. Ogni ascolto è come fosse il primo, e ciò ha dello straordinario. Album da dolci brividi. Recensione magistrale. |
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Quest'album è molto bello, anzi bellissimo (EPICO, così vi va bene?!!), ma il progressive metal è stato, a mio parere, già inventato da un'altra band, i Queensrÿche. Che i DT lo abbiano portato alla sua massima forma e fama non gli do torto, ma non credo che siano considerabili i fondatori. |
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Io non ho il mio album preferito dei Dream...però è un capolavoro da fare invidia a tutti. Onestamente prima di loro pochi sono riusciti a comporre qualcosa a questa altezza. Take the time è indescrivibile...perfetta. e le altre...ascoltatele e poi dopo riditemi... |
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questo e' il loro disco piu' bello almeno per me... |
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pull me under, take the time sono fantastiche |
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il disco delle meraviglie!un un capolavo inarrivabile.tutti i 5 componenti qui hanno dato il massimo 8 canzoni da consegnare alla storia |
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Semplicemente il miglior disco prog mai pubblicato. Capolavoro! |
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L'assolo finale di Take The Time è da orgasmo... |
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Ho iniziato ad ascoltare il prog da poco e devo ammettere che questo disco e veramente bello. Il cantante LaBrie e pazzesco. |
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solo una parola: perfetto |
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Davvero un disco stupendo. Ricordo ancora che quando al Gods of Metal 2007 James LaBrie annunciò che avrebbero suonato l' album per intero ci fu un enorme boato di gioia di tutto il pubblico. Davvero un album meraviglioso. Voto 99 perchè è il massimo che si può assegnare, ma il mio voto sarebbe un 100 pieno. |
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il capolavoro del gruppo,rispetto al predecessore (seppur ottimo) qui siamo su un altro pianeta.inarrivabile |
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Ottima recensione, complimenti che dire? 100! E posso vantarmi di averlo ascoltato tutto live nel 2007 a Milano esperienza unica, UNICA!!!!! Devo dire che preferisco Rudess a Moore, lo trovo molto più espressivo... Wait for Sleep ha raggiunto vette altrimenti irraggiungibili grazie a quel pelatino dalle mani d'oro  |
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Semplicemente un capolavoro. A mio parere uno dei più bei dischi metal della storia. Pull Me Under è stupenda così come Take The Time e Metropolis. sono comunque stupende tutte le tracce. Voto 110 e lode. |
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Un capolavoro. 100 è il voto che gli do. A trovare delle pecche direi che Another Day stona un po e che la produzione è un po datata e che certi testi sono esageratamente pseudo filosofici alla battiato. Però quando si arriva alla fine di learning to live non si può che rimanere affascinati e coinvolti dalla completezza musicale delle canzoni. Oltre ai pezzi che hanno poi caratterizzato il loro sound a venire come Pull me Under e Metropolis devo dire che la vera gemma dell'album è learning to live, forse quella con meno virtuosismi tecnici ma quella che è a un certo punto ti commuove. |
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Ah, gran bella recensione, complimenti!  |
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100! Album fantastico,a distanza di anni ancora il migliore in assoluto dei Dream: melodia, tecnica da vendere ma mai ostentata e poi... grandi canzoni: non è da tutti mettere in fila una ballad intensa come "Another Day" e subito dopo una canzone complessa ma trascinante come "Take the Time", per non parlare di "Under a Glass Moon", "Surrounded" e soprattutto "Metropolis":la summa di tutto quello che i DT erano e che non sono mai più stati Torna, Kevin!!! |
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Grandissimo album, rasenta la perfazione assoluta, il mio preferito dei dream a pari merito con scenes from a memory. |
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Beh diciamo che il 100, così come il 99, è un voto simbolico. Dare 100 a questo disco equivale a dire che i Dream Theater non possono fare di meglio... |
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So che il 100 è riservato solo a pochi capolavori assoluti... Per questo non sono d'accordo sul voto! |
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signori che dire giù il capello disco PERFETTO Dream Theater - Images and Words voto 100 e lode. |
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La prima cosa che mi vine ein mente quando penso alla parola "Musica" è questo disco... |
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Capolavoro assoluto dei DT secondo me uno dei migliori album di sempre nella storia del metal |
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Un album meraviglioso,uno dei migliori che ho. Ho conosciuto i Dream Theater con colpevole ritardo(1999),all epoca conoscevo gia molto bene band come Iron Maiden,Metallica,Megadeth e Pantera ecc...Poi qualcuno mi fece notare che c'erano questi DT e che facevano un "metal progressivo",Io nn sapevo cosa fosse questo metal progressivo.Poi ascoltai 2 brani di Awake(Erotomania e TM) e capi subito che nn era una band come le altre. Quando mi capito per le mani I&W rimasi folgorato e da allora i DT entrarono di prepotenza fra le Band che più amo in assoluto. In questo album ci sono gran parte dei loro pezzi che preferisco ,sebbene anche in futuro faranno delle ottime cose,ma mai raggiungeranno quei picchi. Tutti i suoi pezzi sono tutti dei grandi classici e tutti dei capolavori:a partire da PMU che ne il degno biglietto da visita e nonostante la sua apparente semplicità tiene un atmosfera sognante,passando per AD una ballad perfetta;TTT è uno dei brani che più mi fece innamorare dei DT,mentre a Surronded all inizio nn gli diedi molto peso poi col tempo l'ho rivalutata come un altro punto di forza.Metropolis è un perfetto abbinamento fra atmosfera e tecnica,UAGM passa un po inosservato ma merita cmq,WFS è talmente struggente che dispiace duri così poco.La parte migliore la riservano per il capitolo finale che è LTL,mi vien impossibile descrivere,dico solo che è il mio preferito dopo ACOS. Dopo oltre 10 continuo ad ascoltarlo con una certa regolarità e ancora mi reca grandi emozioni,in un solo agettivo MAGICO. |
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Il migliore, un manifesto del prog metal |
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Grazie zoso...  |
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capolalavoro pazzesco....learnig to live divina....grande rece Rob |
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La perfezione assoluta. Non c'è altro da dire. |
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Benvenuto ragazzo (abbiamo quasi la stessà età, io ne ho un paio in più), spero di leggere spesso i tuoi commenti sul nostro sito, anche perchè mi sembri un tipo preparato anche dal punto di vista letterario , e noi teniamo molto anche a questo aspetto |
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"Ama tutti, fidati di pochi, non fare torto a nessuno" così William Shakespeare amava ripetere ai suoi attori quando iniziava un suo capolavoro teatrale. Grazie DT.Ancora oggi con la mia band suoniamo questo capolavoro artistico. Open your Minds. Jimi TG |
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Che capolavoro, non mi stancherei mai di sentire questo album |
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Senza ombra di dubbio Guerriero elettrico! |
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uno degli apici del prog metal |
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Ok Angel and Devil! Tutto come prima , mi associo a quanto detto da No Remorse... non roviniamo la pagina riservata a questo immenso capolavoro!!! LoL per taipan  |
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mi consolo,a Raven gli passa pure peggio. |
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Cosa??? volete dire che le vostre vi fanno parlare di tanto in tanto??? 0_0 |
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...ahahahah... questa Taipan mi è proprio piaciuta ... mi che siamo in due allora  |
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@ Rob: grazie per il complimento."Saggio" me lo dice sempre anche mia moglie quando sto zitto. |
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Più sono lunghe e difficili e più godo a leggerle! Quindi andate avanti così! E non litigate che stiamo rovinando la pagina del CAPOLAVORO dell'heavy metal! W le citazioni! mi ricordo che la recensione di truemetal di images and words era una poesia con poi voto 100! mitici ero rimasto spiazzato ma poi l'ho comprato 2 giorni dopo! grande aquisto direi...eheh...poi hanno cambiato la recensione ed è diventata normale... |
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Claro amici come prima? |
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Forse ho espresso il mio pensiero in maniera troppo diretta per cui chiedo scusa al recensore. Non mi sono offeso e non volevo offendere. Ok? |
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Much Ado About Nothing! (a proposito di citazioni) Dunque andiamo per gradi ... @ Frank Sinatra: è ovvio che quando scrivo musica sto parlando di heavy metal! Metallized si occupa al 90% di questo genere musicale... @ I Hate You: no, è logico che la citazione non era necessaria, ma al cospetto di un disco come questo, avrebbe avuto un senso scrivere la solita recensione??? @ Angel and Devil: non condivido ciò che hai detto, perchè per me Metallized è molto più di un libro! Inoltre, non ti offendere perchè qui sono tutti bravi ragazzi e soprattutto EDUCATI, ragion per cui sarai sempre il benvenuto/a su queste pagine! Infine vorrei ringraziare Taipan per il suo saggio intervento...  |
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...del resto parliamo di IMMAGINI e PAROLE, appunto... "Se invece fu la parola a persuadere e ingannare la mente, neppure sotto questo rispetto è difficile scusarla e scioglierla dall'accusa. Nel modo seguente la parola è un potente signore che, pur dotato di corpo piccolissimo e invisibile compie le opere più divine . Essa può far cessare il timore, togliere il dolore, dare una gioia, accrescere la compassione. Chi la ascolta è invaso da un brivido, dal terrore, da una compassione che strappa le lacrime e da una struggente brama di dolore Il fascino divino che suscita la parola è anche generatore di piacere e può liberare dal dolore. La forza dell'incantesimo, accompagnandosi all'opinione dell'anima, la seduce, persuade e trasforma per mezzo del suo incanto." ... non credo serva altro... |
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alle elementari, negli anni 70 ,si faceva meno chiasso.  |
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Ringrazio Taipan per la gentilezza (come sempre, del resto) |
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e poi parliamo del disco che è un capolavoro pazzesco! |
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alle elementari si faceva meno chiasso.... |
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Credo che Angel and Devil non abbia tutti i torti nel senso che non è una rece alla portata di tutti e su questo si potrebbe concordare. Io ho fatto un pò fatica a leggerla ma non per questo bisogna sparare sul recensore. |
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cd magico,qui ogni cellula viene stimolata e ti ritrovi a premere play tante tante volte.Le recensioni ben scritte,lunghe ed articolate, possiedono il loro fascino donando al sottoscritto il piacere di capire anche lo stato d' animo del recensore,il suo impegno, i suoi gusti.Se alcune persone ritengono tutto ciò superfluo ed inutile,facciano a meno di leggere.Nel commentare poi,ognuno di noi può chiaramente esprimere il proprio giudizio,ricordandoci sempre l ' EDUCAZIONE ed il RISPETTO,valori oggi poco conosciuti ma volendo recuperabili. |
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Quoto Raven, naturalmente... |
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I nuovi letori sono sempre i benventi, anche quando sono in disaccordo con noi, ma la nostr linea è di scrivere sempre più degli altri, per lunghezza e , sopratutto, per qualità, (femo restando checapita spesso che si rimanga in termini di lunghezza normale, ma nel caso dei grandi classici è ovvio scrivere più della media. Come dice Renaz non mi sembra il caso di dire come dovrebbe essere scritta la rece, si può dire se è o non è piaciuta e perchè, ma ripeto, metallized è un sito particolare,credo e spero che se ne siano accorti in molti. Angel and Devil, nn ti offendere, anche perchè dal nostro punto di vista ci hai attaccato sul nostro terreno, ma riconduciamo tutto nell'ambito della normale dialettica, aspetto altri commenti su altre rece, Ok? |
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..ragazzi continuate così, secondo me in una rece + notizie ci sono meglio è...thx again! |
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Le uniche offese che vedo nei commenti sottostanti sono "La recensione a me non è piaciuta affatto, troppo pretenziosa e prolissa. Una recensione dovrebbe essere più stringata e soprattutto diretta a tutti; la citazione all'inizio poi l'ho trovata inutile". Questo è, lo ripeto, cercare di insegnare il lavoro agli altri, lavoro per di più non retribuito. Più offensivo di questo credo non ci sia nullla... |
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Quanto alla composizione delle recensioni, ha risposto nikolas per me. Le nostre recensioni sono fatte nell'ottica di dare al lettore qualcosa di più del semplice "mi piace per questo, questo e quest'altro motivo"... e, lo ribadisco, con album come I & W e' essenziale fare del proprio meglio: Rob ha centrato in pieno l'obiettivo. Mi spiace che ad Angel And Devil non sia piaciuto quest'approccio. |
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Offendere? Opinioni? Qui non si tratta di opinioni: questa è una nostra precisa scelta editoriale, punto. Nessuno ha detto che non si possono esprimere opinioni, anzi i fatto che si possa commentare liberamente mi pare sia indicativo della totale disponibilità da parte nostra... se ti senti offeso me ne scuso, ma non volevo assolutamente farlo. Tu invece, Angel And Devil, ti sei chiesto se il tuo commento è stato direttamente o indirettamente offensivo nei confronti di chi ha pensato, scritto e pubblicato la recensione? |
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Non vorrei che si rovinasse questa recensione con litigi... posto una MIA PERSONALE interpretazione sulla frase "si comunque se uno vuole recensioni stringate non viene su metallized" (poi ovviamente Khaine esporrà la sua, questa è mia e non a nome metallized, sia chiaro): il fatto è che metallized da sempre (o almeno da quando lo conosco io, quindi più di due anni) si contraddistingue per recensioni tendenzialmente (non sempre ovviamente) molto lunghe e corpose, per cui se si suppone che chi venga su metallized se lo aspetti. Ripeto è una mia opinione ma credo che nessuno volesse offendere o non avere rispetto  |
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Straquoto l'opinione di Angel and Devil. La citazione iniziale serve ad illustrare il disco? Boh non capisco! |
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Rispetto la vostra opinione ma rispettate anche quella degli altri. Riguardo la frase infelice di Khaine "si comunque se uno vuole recensioni stringate non viene su metallized" non ti preoccupare tolgo il disturbo visitavo il sito con curiosità perchè lo trovavo valido ma offendere chi non la pensa come voi mi sembra un'assurdità |
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Si comunque se uno vuole recensioni stringate non viene su metallized.... dai ragazzi, lo sapete che qui cerchiamo sempre di darvi il meglio, soprattutto parlando di dischi importanti come in questo caso. La recensione di Rob è strepitosa: si può essere daccordo con il contenuto o si può essere discordi con alcune parti di esso, come nel caso di frank sinatra (LOL mi fa impressione scriverlo), però non venite a chiederci "recensioni stringate", con tutto l'impegno che ci mettiamo a farle in questa maniera... e poi scusate: grande disco = grande recensione! Ovvio no? |
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bene, ti sei corretto..."uno dei dischi più influenti dell'heavy metal", e non il "più influente degli ultimi venti anni di storia musicale". Ora ci siamo. |
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Non c'è bisogno di risposdere ad Angel and Devil... l'ha già fatto il mio avvocato Nikolas... Condivido ogni sua parola! In ogni caso, de gustibus... l'importante è che ti piaccia il disco... perchè sì "frank sinatra", questo è realmente uno dei dischi più influenti degli ultimi 20 anni di heavy metal! |
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Ribadisco uno dei punti fondamentali per mantenere una buona relazione tra lettore e recensore: NON INSEGNARE AL RECENSORE IL PROPRIO MESTIERE. Siamo qui per parlare del disco. |
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Non sono affatto d'accordo con molte delle cose che dici. In particolare "una recensione dovrebbe essere più stringata" e perchè mai? se uno ha tante cose da dire - peraltro molto bene - su di un disco è giusto che lo faccia. A mio parere alcune delle recensioni più belle presenti su questo sito sono tra le più lunghe scritte (si, parlo proprio di Giasse), che vanno ben oltre una asettica descrizione del disco (fermo restando che invece il mio stile personale mi porta a scrivere recensioni più corte e dirette, ma il bello di Metallized è anche questa varietà no?). È vero, sono recensioni e non un libro, ma non vedo nulla di male a cercare di rendere gradevole e magari anche "raffinata" una recensione, che se non è un libro è comunque il prodotto artistico di una mente che cerca di estrapolare dalla musica sensazioni ed emozioni e di convogliarle in parole, cosa tutt'altro che semplice Detto questo, chiedo scusa per la mia prolissità, quasi peggiore di quella di Rob  |
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Un grandissimo capolavoro senza dubbio della musica moderna. La recensione a me non è piaciuta affatto, troppo pretenziosa e prolissa. Scusa Roberto una recensione, secondo me, dovrebbe essere più stringata e soprattutto diretta a tutti; la citazione all'inizio poi l'ho trovata inutile: stai facendo recensioni non un libro! |
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"Il 7 Luglio 1992 usciva sul mercato Images and Words, il lavoro più influente degli ultimi venti anni di storia musicale"...bum. |
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Apice della produzione dei DT piena di composizioni di livello assoluto che coniugano in modo esemplare tecnica sopraffina a sentimento. Purtroppo la seconda qualità la perderanno irrimediabilmente nel tempo producendo releases fredde e impersonali solo tese a dimostrare la mostruosa bravura di ogni singolo elemento del gruppo. Molto suggestiva la recensione che coglie in pieno il senso dell'album. |
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learning to live la fischietto spesso... Sorrounded è splendida...Metropolis strepitosa! i DT hanno comunque perso molto senza Moore... questo è il loro capolavoro! |
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Grazie ragazzi!  |
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Recensione da paura! L'album è un capolavoro, è l'inizio di un nuovo genere musicale...da avere...e ve lo dice un non-fan dei Dream Theater!!! |
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I&W e' un disco di caratura strepitosa, uno di quelli che viene pubblicato una volta ogni vent'anni o quasi... praticamente perfetto (solo Pull Me Under mi stufa un po'...). Learning To Live è assolutamente un capolavoro. |
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Eccolo! IL CAPOLAVORO con la C maiuscola dei Dream Theater! Unico! Fenomenale! Mi ha sempre regalato emozioni indescrivibili, Take The Time sopra a tutte, ma Metropolis, Another Day, Pull Me Under... ma cosa sto a citarle, qua sono TUTTI capolavori! Disco inarrivabile davvero, grande recensione Rob! |
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