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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Dream Theater - A Change Of Seasons
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( 17024 letture )
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Dream Theater, A Change Of Seasons, anno 1995. Da dove cominciare a parlare di uno dei dischi più importanti della carriera di una delle band più importanti del mondo? Immagino che molti vorrebbero che mi sperticassi in lodi -e ciò ricalcherebbe il comune modus operandi- ma, senza nulla togliere al grande valore effettivo (ed affettivo) di questo lavoro, vorrei analizzarlo da un diverso punto di vista. Fuori dalla mia finestra il cielo è grigio e la pioggia sferza le strade di città. Ogni tanto le nubi tentano di sbiancare per strizzare fuori qualche granello di nevischio, ma è ancora presto per questo. Il fatto è che siamo nel bel mezzo di un cambio di stagione, un momento di passaggio, esattamente come questo EP: i Dream Theater cominciano ad avvertire il bisogno di cambiare, di "strizzare fuori qualche granello" di novità, ma non è ancora il momento. O forse sì?
Partiamo dalla definizione di A Change Of Seasons, vale a dire il fatto che siamo di fronte ad un EP: la critica su questo punto è divisa, perchè se da un lato il nuovo materiale consta di una sola suite di 23 minuti, da un altro vengono presentate numerose cover live (che non prenderò in esame in questa sede) che portano il minutaggio a quota 58'. Le parole di Mike Portnoy chiariscono la presa di posizione della band in merito:
It was important for us and the label for it not to be perceived as the latest studio record. That's why we tagged it an EP.
Era importante, sia per loro che per l'etichetta, che A Change Of Seasons non fosse recepito come un LP inedito. Ma perchè? Durata a parte, io credo che il motivo fosse legato all'importantissimo cambio nella lineup. Nato come costola di Images And Words, ovvero come materiale extra che di comune accordo con il produttore venne lasciato fuori dall'album, in realtà A Change Of Seasons è un EP che servì da palestra di allenamento per testare Derek Sherinian, l'eclettico tastierista scelto come sostituto dell'uscente Kevin Moore. Ascoltando la lunga suite è subito chiaro come le partiture siano più orientate verso quelle di Images And Words (manca soprattutto l'aspetto catchy di Awake, il disco di mezzo), ma con dei suoni molto diversi, più caldi e caotici, meno inclini a rispettare la precisione chirurgica degli esordi. Non ci sono dubbi sul fatto che questo cambio di stile nell'esecuzione sia da imputare in gran parte al nuovo acquisto, quello che bisogna chiedersi è quanto abbiano influito i produttori nella scelta del musicista sostitutivo e quanto i vecchi membri abbiano accolto positivamente il suo stile. Forse il motivo della scelta di presentare un EP sta proprio in questo: i Dream Theater avevano paura del cambiamento di stagione in atto, e non si sentivano ancora pronti a spruzzare il nevischio.
La canzone in sé è davvero bella, piena di cambi di atmosfera connessi tra di loro con intelligenza, e lo stile melodico della band in grande spolvero (anche se mai prima di allora l'influsso dei Genesis era stato così evidente...). I testi, scritti da Portnoy e basati sulla morte di sua madre, sono caldi e pieni di trasporto tanto quanto le partiture. Apprezzabile è anche l'alternarsi di sezioni cantate e strumentali, un espediente che d'ora in avanti diventerà il marchio di fabbrica delle lunghe suite composte dalla band newyorkese. L'unica vera critica che si può muovere riguarda la produzione: le pelli della batteria sono tirate male, producendo il classico "effetto-pentola", e la voce di LaBrie sembra uscire da dietro le chitarre (anche se questo probabilmente è un bene, considerata la qualità sempre più discutibile delle corde vocali del cantante canadese). Produzione e cover live a parte, A Change Of Seasons, per quanto possa essere considerato un semplice EP, resta a distanza di anni un lavoro irrinunciabile della famosa prog band americana. Considerato il prezzo sempre più irrisorio con cui troverete l'album sugli scaffali del vostro ipermercato di fiducia, vale davvero la pena farlo vostro, nel caso non lo possediate già.
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VOTO LETTORI
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86.75 su 285 voti [
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41
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Una sola canzone che condensa tutta la bellezza di Images and Words. Altri tempi quando i DT sapevano suonare ed emozionare |
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Prendetemi per un esaltato ma senza le cover la super suite per me è da 99(stesso voto per Images and words e scenes from a memory)
Ogni scelta è perfetta,la chitarra di petrucci piange circa al minuto 16 con un assolo che melodico è dire poco,mike ah mike che ti inventi dietro la batteria,super john che dalla sua altezza morale coreana dipinge musica con il basso e lo stesso vale per derek(che non sarà il mio preferito dei 3 anzi)che si intreccia con petrucci in giri impossibili e che dire di Labrie,pauroso.
La canzone vale il disco e non solo |
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Ho risentito di recente la versione live '93 del brano..si un po sconclusionato rispetto ad ACOS '95 (sono sicuro che l'arrangiamento definitivo fatto da Moore per release ufficiale sarebbe stata molto piu' bella)...cavolo, si sente di tutto, nella sezione centrale scambio di assoli Moore- Petrucci da lasciare a bocca aperta, velocita di Portnoy stratosferica..poca elettronica ma feeling e istrionismo da vendere. La versione '95 è molto ordinata ed ha una sua bellezza particolare, ma quando ho sentito cio' che succedeva nel live '93 di ACOS...accidenti, tanto di capello a Petrucci , Moore e Myung..l'unico che mi pare un po spiazzato e Labrie, forse perche' le liriche erano incomplete. |
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una bella suite,non la mia preferita delle loro ma comunque un gran bel sentire |
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Bello che denota il grande bagaglio musicale del gruppo: da Elton John agli Zeppelin passando per i Pink Floyd, i Kansas e i Journey. 75 |
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A parte la suite, che infatti merita... devo ringraziare i dt di questo album per avermi fatto conoscere un pezzo straordinario come Carry On My Wayward Son dei Kansas ed un album eccezionale come Leftoverture dei medesimi... Gli album dei Kansas non sono tutti ad alto livello, ma Leftoverture merita davvero. A quando la rece???? |
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La cover di love lies bleeding vale tutto il cd , mi fa lettralmente sbrodolare, la suite è bella la meglio mai fatta ( forse perchè la prima ) secondo me, batte anche il secondo cd di six degrees per me merita tanto....90 tutto. |
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Tralascio le cover (buone e divertenti) e analizzo solo la suite: fantastica. La migliore dei DT, per me accostare ad a change of season sia octavarium sia six degrees è fuori dal mondo. |
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nella foga dev'essermi saltata un "h"... Per prevenire insulti (-; |
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Bah, io su questo disco ho avuto alti e bassi negli anni... ora però credo di averlo riscoperto definitivamente e lo apprezzo moltissimo, cover incluse. La suite è davvero stupendo per me, credo, da inizio a fine. Vabbé Octavarium forse è meglio, ma siamo al top. Credo sia meglio di Six Degrees in ogni caso, che pure è una grand bella storia. Che dire? Sono i DT, il meglio del meglio, un teatro del sogno che da più di ventanni sforna musica divina... Una chiosa su Awake, leggevo Delirious Nomad e sono d'accordo con lui: il disco è estremamente cupo, e meno "strumentalista" rispetto al canone DT. Non che sia brutto, per carità (stiam parlando pur sempre di apici artistici) ma non rientra tra i miei preferiti, insieme al successivo Falling into Infinity. La cosa strana con Awake è che vi è poi una strana orda di denigratori dei Dream Theater, che però adorano Awake e lo ritengono il crepuscolo della band, che dopo quel disco a prodotto solo cagate... Ma va va... Evviva! |
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non vorrei dire eresie ma, nonostante rimanga un capolavoro, preferisco di gran lunga Octavarium (parlo ovviamente della canzone) a questa suite prodotta male e con una vena artistica minore rispetto al pezzo sopracitato. |
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Stranissimo, ma A Change Of Season non mi ha mai preso, non mi rimane nulla dopo l'ascolto, insomma non mi piace proprio... Mah. Non ho però capito dove sia "la componente catchy" di Awake , é un disco duro e cupo, l'antitesi del solare I&W che, quello sì, aveva una paio di ballad catchy (e stupende per altro). |
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Sono molto più saggio ora una vita di ricordi mi pervade la testa mi insegnarono come nel bene e nel male vivo o morto riconosco che non c'è alcun ritorno la vita continua,,,,,, 23,09 MINUTI DI VIAGGIO..... HTEPO |
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"A Change Of Seasons" vale il prezzo dell'acquisto, definitivamente. |
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Un 90 se lo merita tutto questo EP, e sono stato contenuto per non aver dato 99, dati i difetti di produzione e le cover che, sebbene siano davvero belle, non c'entrano per niente con la canzone (mi ascolto sempre e solo LEI); si, volevo mettere il mio 99 perchè A Change Of Seasons è la mia canzone preferita dei Dream Theater. 23 minuti pieni di atmosfere calde e cambi di ritmo; la perfezione e l'evoluzione della vita dettate da un cambio di stagioni (Portnoy dà il meglio di sè in questi testi). Come detto da blackie (n° 20) questa canzone non stanca mai con le sue infinite atmosfere e le disparate emozioni, totalmente diversa dai 24 minuti di Octavarium o dai 42 di Six Degrees. Se fosse stata messa in Images And Words (magari con una produzione più elaborata), facendo che sò, un doppio CD per esempio, non ci sarebbero stati eguali. PS: guardatevi, se non lo avete ancora fatto, il DVD Metropolis 2000, dove A Change fà da padrona per il gran finale del concerto......è qualcosa di indescrivibile |
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non riesco a dire quale sia la loro canzone più bella.... ma a change of seasons è troppo,troppo, troppo bella e commovente.... Ringrazio i Dream Theater per le emozioni che mi fanno provare con la loro stupenda musica |
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24
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90, una media tra il 100 di A Change of Seasons e 80 del resto |
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per diana questo è un sacrilegio... |
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non perdonerò mai i Dream Theater di avermi rovinato Bohemian Rhapsody... |
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l'unico peccato è che a change of seasons come è registrata fa a me molto cagare, per il resto è un pezzo fantastico e 24 minuti di "apriamo il culo a tutti!" |
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20
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tralascio le cover live,per me A CHANGE OF SEASON e la piu bella canzone mai scritta dai dream,dawero raramente ho sentito una canzone di 24 minuti cosi ben articolata e mai prolissa.grandiosa un opera d arte. |
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19
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Sono fondamentalmente d'accordo con questa recensione; 88 è pur sempre un voto molto alto per un disco che contiene un solo inedito. Mi convince meno, invece, quando si sostiene che Awake abbia una connotazione "catchy" più accentuata di quella di Images And Words, direi il contrario. |
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Compraio questo disco poco dopo l'uscita, nel 1996. A change of season rappresenta l'apice dei Dream Theater. Totalmente scevro da velleità commerciali i DT suonano totalmente prog, dimostrando che anche a livello compositivo ci sanno fare quando non scopiazzano malamente il suond mainstream in voga al momento. La composizione è molto 70iana, con richiami al prog inglese e alla jazz fusion, introducendo richiami al metal come elemento innovativo. Renaz scrive bene: ACOS è da considersi un'intermezzo nella carriera dei DT. Il successivo album fu un disastro totale, dovuto a un alleggerimento del suono e ad una ricerca di un pubblico più legato a sonorità pop; peccato che Derek Sherinan fu immolato come capro espiatorio. In ACOS il tastierista aveva svolto un lavoro egregio dimostrandosi tecnicamente più dotato di Kevin Moore. A livello di produzione lo preferisco ad Awake, I&W: fa suonare la band più reale ed umana, rispetto a suoni ovattati e riverberati usati in altre occasioni |
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... per carità, stiamo parlando di vertici assoluti, per cui lunga da me la tentazione di muovere critiche, eppure..... eppure questo album/EP non mi ha mai convinto del tutto, suite compresa. Concordo con Moro, c'è una certa sensazione di forzatura e collegamento artificiale tra le parti che altrove sono riusciti a evitare con più facilità... Ciò detto, non meno di 85, bien sur... ;;;; |
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16
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@Minchius Maximus: mi pare che il voto lettori sia una bestemmia più grossa del mio voto... come la mettiamo? |
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15
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che bestemmia il voto....100 solo per l'inedito per quel che mi riguarda,ancora oggi attualissimo nella sua forma canzone e nelle soluzioni che si susseguono all'interno dei 23 minuti,c'è tutto ciò che è stato patrimonio del prog fino ad allora rielaborato con grandissime intuizioni e classe in prog-metal da quelli che allora erano i maestri indiscussi del genere, al culmine della loro fase creativa, tra l'altro. per i suoni di batteria è soggettivo il parere, pernso siano qualitativamente inferiori ad awake ma 1000 volte meglio della batteria di plastica di I&W, per la prestazione canora/registrata di LaBrie non saprei cosa recriminare francamente... Ad essere sincero il recensore mi ha comunicato un certo senso di superficialità nel trattare il contenuto del cd in se stesso...una lunga introduzione che ne analizza il periodo storico e lo stato del gruppo al momento dei fatti, ok, ma forse è stato un pò liquidato il prodotto in se stesso. (oh,senza offese,eh.) |
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risentendolo a distanza di anni, si riconferma una bellissima suite, però ogni tanto riprovo ancora quella sensazione che sia un po' forzata e che ci siano delle parti collegate veramente a forza. Fino a metà brano regge molto bene, poi però devo dire che il momento di "pathos" al minuto 13 non lo reggo più (anche se ci può stare), ma LaBrie riprende benissimo col cantato anche se al minuto 15 si fa un po' imbarazzante e mi pare che voglia per forza ricollegarsi con la fine del brano... tuttosommato uno delle migliori composizioni dei Dream (da Six Degrees sono insopportabili). 72 |
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capolavoro insieme a Images and words... proprio un grande lavoro! |
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A Change Of Seasons è in assoluto la più grande opera dei DT.Quando lo aquistai ero solo in possesso di I&W e FII.Contribuì in modo determinante a far crescere la mia passione per questa straordinaria band.Con questa sweat ci rimasi a ruota per mesi e mesi. |
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11
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Che viaggio A Change of Season! Sicuramente è tra quanto di meglio i DT abbiano mai fatto, non so se sia davvero IL meglio. Dopo inizierà l'inesorabile discesa, ma ragazzi quanto sono grata a quei signori per ciò che fin qui hanno creato! |
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Disco da avere, senza riserve. La title track è semplicemente una dei masterpiece della band, mentre le cover sono cmq ben riuscite. Per cui assegno un 95 alla suite e 75 al resto del disco. Ne viene fuori un 85 come voto finale. |
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Canzone bellissima,la migliore dei Dream Theater,e cover ben fatte! Diciamo che per essere un EP c'è tanta roba,si. |
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La conzone più bella, completa ed affascinante che i Theater abbiano mai composto...Adesso qualcuno mi ricorderà la varie Metropolis, Erotomania, Finally Free...Per carità, canzoni meravigliose, ma questa suite è qualcosa di più, in ogni suo secondo... |
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la suite è stupenda davvero, forse la vetta più alta mai raggiunta dai Dream; le cover live invece non le ho mai cagate di striscio |
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A Change of Seasons è sicuramente l'opera più ardita e meravigliosa che i DT abbiano mai fatto!! la ritengo la mia preferita del combo, e forse anche la migliore tra le suite in generale... le altre cover sono fatte abbastanza bene, molto bello anche il big Medley. Voto 90 |
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5
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A Change Of Seasons vale molto di più di 88, canzone magnifica e stupenda, per me un 97 strameritato. |
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@Gouthi: grazie  |
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Ah un'ultima cosa... per quanto riguarda la voce di LaBrie, bisogna ricordare che aveva subito da poco un'intossicazione alle corde vocali, tant'è che a distanza di 4 anni, con Scenes From a Memory, la sua voce ''calda'' in molte canzoni (vedi Through Her Eyes e The Spirit Carries On) darà un tocco speciale a quel capolavoro. |
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Grandissima suite! Ogni volta che la ascolto mi mette i brividi, proprio come se fosse la prima volta! Con Sherinian i DT subiranno una notevole svolta che si farà notare soprattutto del successivo Falling Into Infinity, disco criticato in modo incredibile ma che a me piace davvero molto ...spero recensiate anche quello, in modo da concludere la discografia in studio di questa grandissima band. Ah, quasi dimenticavo: complimenti al recensore. |
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Io sono a dir poco innamorato di questo EP, mi fa venire i brividi... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. A Change of Seasons I. The Crimson Sunrise II. Innocence III. Carpe Diem IV. The Darkest of Winters V. Another World VI. The Inevitable Summer VII. The Crimson Sunset 2. •Funeral for a Friend •Love Lies Bleeding 3. Perfect Strangers 4. •The Rover • Achilles Last Stand • The Song Remains the Same 5. The Big Medley • In the Flesh? • Carry on Wayward Son • Bohemian Rhapsody • Lovin', Touchin', Squeezin' • Cruise Control • Turn It on Again
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Line Up
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James LaBrie - Vocals John Myung - bass John Petrucci - guitars Mike Portnoy - drums Derek Sherinian - keyboards
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RECENSIONI |
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