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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Children Of Bodom - Relentless Reckless Forever
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( 12184 letture )
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Bello il nuovo Best of dei Children of Bodom! Non sono impazzito, tranquilli, non ho alcuna alterazione percettiva e non soffro di quel “pregiudizio verso i Bambini di Bodom” che i fans della band hanno usato come giustificazione alla mediocrità partorita, negli ultimi 7/8 anni, dalla mente e dalle mani di Laiho e soci. Avevo circa 15 anni quando per la prima volta ascoltai, con l’impianto stereo della sala, quello costoso, Something Wild di questi giovanissimi, e all’epoca folli, finlandesi. Comprato a scatola chiusa, non c’era l’ausilio delle preview che oggi internet offre, senza sapere praticamente chi fossero, spinto da una fiducia priva di qualsivoglia forma di logica. È sempre così, quando si è giovani non si riflette, non si ragiona sulla forma, riponiamo noi stessi sul fine, sui contenuti delle nostre azioni, i quali devono sempre avere la priorità. Agiamo per contenuti e ci giustifichiamo per forma. Quindi ascoltare dei ragazzini, praticamente miei coetanei, che citano It, Mozart e Bach, suonando un ibrido che prendeva vita da un pomposo accostamento, quasi caricaturale, di generi come il death melodico, il power Metal neoclassico e il black metal, risultò entusiasmante per me. Tante idee e un solo disco per usarle tutte. Tutto quello che ne è seguito mi ha però visto sempre più insofferente negli anni, album dopo album alla follia venne sostituita la ragione (la ragion di label), e iniziarono le strizzate d’occhio a tutto il circondario. Questo per accontentare il pubblico giapponese, quest’altro per soddisfare i gusti degli americani, questo ancora per i fans della prima ora, quello per il mercato mitteleuropeo. E a dirla tutta Relentless Reckless Forever chiude il cerchio in tal senso, accontentando tutti a tal punto da non accontentare nessuno, ancor meno gli stessi Children Of Bodom. In tutto questo però sarebbe scorretto non sottolineare come in questi anni, i cinque di Espoo, abbiano imparato a saper scrivere canzoni dannatamente bene, e se pensate che questo sviluppo tecnico è andato di pari passo con l’incombere della scarsa vena compositiva vien da chiedersi se una band come questa possa realmente ritenersi nella facoltà di esprimersi liberamente dal punto di vista artistico. La ragion di Label è pur sempre dietro l’angolo e forse, troppo spesso, facciamo finta di non vederla come logica conseguenza al nostro idealizzare il metal come musica incontaminabile perché ultima ruota del carro del music biz, dimenticandoci che oggi un disco dei Children Of Bodom è un investimento che costa decine di migliaia di euro ad album alla Spinefarm. Perdonatemi se sono entrato in questi argomenti che c’entrano poco con la musica suonata, ma è essenziale partire da certi presupposti quando si trattano uscite come questa, perché altrimenti il rischio è di non riuscire ad avere un metro di giudizio contestualizzato. Non si parla di giustificazioni ma è pertinente pensare che le condizioni ambientali non debbano diventare una discriminante che penalizzi insensatamente uno o più soggetti.
Veniamo a noi ora e partiamo da quello che va. Il disco in questione per suonare suona, è tutto sommato gradevole, costellato da riffs di chitarra, sì banali, ma comunque congegnati con un discreto gusto, sia ritmico e che melodico. Alla componente thrash delle ultime produzioni viene lasciato un ruolo un po’ più marginale sotto l’aspetto stilistico, ma questa in qualche modo incide sulla stesura delle parti death e power-oriented, donando a esse una maggiore corposità ed un maggiore groove. Alcuni passaggi non sfigurano affatto e in qualche modo la testa comincia ad ondeggiare, ma nella sua totalità il platter non ha brani particolarmente incisivi. L’esecuzione è perfetta ed ognuno dei musicisti fa il suo, Seppälä e Raatikainen non perdono un battito mentre i due axemen macinano note su note lanciandosi in assoli dalla buona fattura e tutto sommato partorendo brani che rispetto ad altri riescono a calamitare l’attenzione. Parlo sicuramente della titletrack, del singolo Was It Worth It?, di Roundtrip to Hell and Back (che fa un po’ il verso ad Everytime I Die in passaggi come gli stacchi e l’incedere della strofa). La produzione è come sempre curatissima, bilanciata e forse fin troppo pulita, anche se mi a mio modesto parere la tastiera troppo spesso risuona quasi come fosse un corpo estraneo. E proprio partendo da Janne Wirman ed il suo ruolo all’interno della band che invece iniziano le note dolenti. Il funambolico tastierista finlandese è un musicista preparato e se guardiamo alla sua prova semplicemente tenendo conto degli aspetti di tipo tecnico/teorico non ci sarebbe nulla da eccepire e critica da muovere. Ma se vogliamo proprio dirla tutta, l’ormai ex bimbo prodigio ha stancato con il suo stile statico, noioso, banale e spesso esagerato negli interventi. Nessuno pretende una sperimentazione incontrollata, ma non è possibile concepire la totale assenza di novità nel suo approccio stilistico. I Children di oggi non sono e non possono essere quelli degli esordi e, in sostanza, questo mezzo passo indietro rispetto a Bloodrunk e Are You Dead Yet? è stata dettata in larga parte dall’incapacità da parte della band, e delle sue anime, ovvero Wirman e Laiho, di dare uno sbocco al sound elaborato nel post-Follow The Reaper, e con molta probabiltà un disco come Relentless Reckless Forever è quello che sarebbe dovuto essere AYDY?, se non addirittura Hate Crew Deathroll. Ne consegue, tornando a parlare di Janne, che non di rado sembra quasi che i Chilren scimmiottino se stessi agli esordi, e in mezzo al mare magnum di riffoni già sentiti e melodie che stentano a decollare non ne esce bene nemmeno il cantato. Ho sempre ritenuto Laiho un validissimo chitarrista ed in virtù di questo ho sempre perdonato lui le scarse doti vocali, non è mai stato un cantante di chissà che levatura, e se inizialmente riusciva a caratterizzare globalmente il sound della band, negli anni è diventato francamente un optional. Sono sempre pareri personali ma anche in questo episodio della loro discografia, la voce, ascolto dopo ascolto, si trasforma gradualmente in una sorta di pink noise di sottofondo. Piatto, mai graffiante, anche lui da eterno Peter Pan non sa mai se osare (ovvero crescere) o emulare il se stesso ragazzino, e questo spaesamento porta il nostro Alexi a dover pure rendere conto, sulla thrashy Pussyfoot Miss Suicide, a tale Joseph Poole (Wednesday 13) dei Murderdolls visto che il cantato del bridge è praticamente il ritornello di Dead In Hollywood dello stesso quintetto americano. Segnalo infine l’inutile e nemmeno troppo riuscita cover di Party All The Time di Eddie Murphy che vede come ospite alle clean vocals il frontman dei White Wizzard, James-Paul Luna.
Eccoci alle conclusioni. Relentless Reckless Forever è il classico disco per chi fa dei Children Of Bodom una ragione di vita, o per chi non può tollerare, quasi patologicamente, di non vedere la sua collezione di LP dei CoB completa. Non aggiunge nulla a quanto già detto dai finlandesi sino ad ora, ma ha almeno il merito di non cancellare quanto di buono è stato fatto. Una band senza bussola che salva il salvabile non smuovendosi di un solo millimetro da quanto già mosso in passato. Vi lascio con una massima, che possa in qualche modo fungere da speranzosa critica, lasciataci dal maestro Ugo Ojetti:
“Essere un mediocre non è una pena. La pena è accorgersene. Ma è un mediocre chi s'avvede d'esserlo?”
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VOTO LETTORI
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85.87 su 342 voti [
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67
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Sottovalutato a merda. Ci sono Pussyfoot Miss Suicide e Cry Of The Nihilist un po\' sottotono ma Shovel Knockout, Roundtrip To Hell And Back, Relentless Reckless Forever, Ugly e Was It Worth It? sono sottovalutate oltre ogni immaginazione. Assoli stupendi, riff potenti e ritornelli molto catchy. 85 |
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Blooddrunk, Halo of Blood e questo sono gli album piu sottovalutati. In questo album non trovo nulla di sbagliato, mi é sempre piaciuto e continuo a non capire perche è definito ”il Loro peggior album” VOTO: 99 |
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Il disco più sottovalutato della band insieme a Blooddrunk. Ammetto, tuttavia, di averlo sottovalutato per lungo tempo anch\'io. Voto: 85 |
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Bellissima recensione, ha espresso in parole e concetti le sensazioni brute e disorganizzate che mi ha ingenerato l'ascolto di questo CD. D'accordo su tutto, in particolare su tastierista e doti vocali di Laiho! Bravo! |
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Penso che dovremmo aspettarci un altro album loro, che pensi ad accontentare loro stessi invece che il mercato. |
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Relentless Reckless Forever per me è .... LA TEMPESTA PERFETTA .... perchè ascoltando quest'album ho avuto la sensazione di essere piacevolmente travolto da una tempesta sonora ... Una tempesta fatta di Sensazioni .. Emozioni .. Riff metallici .. Atmosfere .. Tastiere .. Assoli .. e di melodie che ti penetrano nel cuore!! |
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Una pietra miliare del genere. Voto: 99 con lode |
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Dopo un pò di tempo l'ho leggermente rivalutato. Ci sono buoni pezzi e, seppur continui a ritenerlo il peggiore episodio partorito dai Children, nel complesso si fa ascoltare. Voto 65, abbassato di qualche punto per la cover che è veramente brutta. |
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ahahha abbiamo preso molto più dei children!! ci sto! ma gli altri album... |
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indubbiamente non è un brutto disco, ma da loro è lecito aspettarsi qualcosa di meglio del compitino e nulla più...nel complesso concordo con il recensore (anche se Not My Funeral è spaziale!) |
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Grandissimo Faith No More... cazzo a livello di sound chi si avvicina ai Bodom??? allora smettiamola di screditare i loro album post hate crew |
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Ho preferito Blooddrunk, questo è comunque un buon disco. |
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Dico solo poche parole........i COB sono uno di quei rarissimi gruppi talmente bravi e originali(non ho MAI sentito un gruppo che può avvicinarsi a loro)che se fanno un disco a "U"(come questo) sicuramente risulteranno vincitori....ovviamente è il peggior disco dei COB.....cmq sia è una bomba.Voterei 100 su 99, ma cercando di essere obbiettivo voto 75 |
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Disco noioso....un peccato visto il loro potenziale......e non lo critico perchè sia il loro solito genere e perchè debbano cambiare e innovarsi a tutti i costi, ma perchè non mi piacciono proprio le canzoni!! |
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E' vero che questo disco non offre niente di nuovo, però io lo trovo buono, certamente meglio di Bloodrunk. Ma nel prossimo lavoro mi piacerebbe sentire qualche innovazione, i Bodom dovrebbero armarsi di coraggio e tentare strade nuove, sempre che non abbiano finito la benzina...comunque ribadisco che, a mio parere, Relentless reckless forever è ben fatto e si ascolta con piacere. |
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Mi viene da piangere a leggere "Children of Bodom" sulla copertina di questo aborto musicale... su 9 canzoni se ne salvano 3: Shovel Knockout, Roundtrip to Hell and Back e la title-track. Il resto, mi piange il cuore doverlo ammettere, è assolutamente indegno di una band leggendaria come essi erano... |
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Album nettamente al di sotto delle possibiltà dei bambini di Bodom... tuttavia un buon album, gradevole e che ho ascoltato molto e volentieri... voto 68 |
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@ Sambalzalzal: hai perfettamente ragione, ci sarà un motivo se i loro primi 3 album sono osannati come capolavori mentre gli altri hanno mosso più di una critica da parte dei fan e non solo. Comunque vi dirò che se perle come Something Wild e hatebreeder non fossero mai uscite quest'album sarebbe stato visto da tutti come un buon disco! |
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I children of bodom fanno secondo me parte di quella schiera folta di gruppi che non hanno inventato niente. Hanno preso un elemento qua e uno la da vari altri gruppi esistenti e li hanno accorpati (la maggior parte delle volte con ottimi risultati) insieme per creare un gruppo adatto ad ogni tipo di pubblico. Ora va da se che passata la novita´ dei primi album chi li seguiva si e´ annoiato e forse anche loro stessi perdendosi nelle loro copiature ed impossibilitati dalla loro stessa immagine a trovare una propria dimensione. |
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Dunque.. seguo i figli di bodom da tempo immemorabile, da something wild sono in assoluto la mia band preferita. Il disco in questione naturalmente non è il loro miglior lavoro e non può competere con un Hatebreeder o un Follow the Reaper, tuttavia l'ascolto è risultato per me fluido e piacevole, però ogni volta che terminava l'assolo di tastiera di Roundtrip mi imbattevo in quella canzone orribile (Pussyfoot) che dovevo "skippare".La mia valutazione complessiva è un 7 e mezzo, ossia 7.5/10. secondo me è più che meritato. Ho adorato la mitica not my funeral e Shovel knockout, per non parlare di roundtrip, che mi ha affascinato e stupito, infatti, il grande Warman mi ha fatto sorridere (in senso buono) e venire la pelle d'oca più e più volte con il suo assolo di tastiera perfetto. (sono un tastierista se non lo avete ancora capito xD). Le tracce a mio avviso peggiori sono la n° 4, che non voglio nominare, Was it worth it, inutilmente elogiata da molti e stereotipo esagerato della classica canzone priva di entusiasmo e commerciale e Northpole Throwdown, canzone a puro scopo riempitivo e assolutamente priva di tastiere. La tastiera è stata sfruttata assai poco e mortificata da un mixing non del tutto buono (vedesi l'unisono in Cry of The Nihilist), tra l'altro le sezioni di archi e pad sono state esageratamente abbassate di volume, così da renderle difficilmente distinguibili. Devo ammettere che su Blooddrunk (che ho apprezzato a differenza di molti) le "keyboards" sono state sfruttate davvero bene ed era veramente accattivante il loro ruolo in One day You Will Cry. In questo disco gli assoli di chitarra sono musicalmente ottimi e originali, mostrando chiaramente le abilità tecniche di Laiho (anche se mi aspettavo di più da Latvala). Un consiglio, guardate a RRF come un nuovo inizio, il ritorno alle origini secondo me è prossimo, o almeno un ritorno a HCDR. Valutazione complessiva: 75/100, in ragione delle prime tre tracce. Valutazione abbassata da n°4, WIWI, NT. Esecuzione ottima, songwriting per certi versi ottimo e in certi lacunoso, testi tipici dei bodom, Tastiere sfruttate MALE, soli di chitarra intensi e brutali, Title track destinata a un ascolto agrodolce: per certi tratti gradevole (sezione assoli) e a tratti deludente (chorus e riff). non un ottimo disco ma da avere per chi ama davvero i ragazzi di bodom e vuole comunque sentire del buon metal. ciao Gianma \m/ |
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I COB stanno prendendo una bruttissima piega. La loro discografia è una parabola: da Something Wild a FollotheReaper ascendente, poi da Hate Crew fortemente in discesa... |
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non un capolavoro ma sicuramente un buon album, il tutto è la media tra perle come shovel knockout,was it worth it,not my funeral (da 85)e il resto (da 65) |
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Fortunatamente li ho mollati dopo "Follow The Reaper". Già lì mi ero accorto che qualcosa in quel meccanismo perfetto si era inceppata. Ho dato un distrattissimo ascolto a "Hate Crew Deathroll" e poi mi sono semplicemente rifiutato di sentire gli album successivi. Un gruppo che per me non esiste più da svariati anni. |
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Aspettavo con ansia il disco..... delusione totale, mancanza d'ispirazione. Solo Roundtrip To Hell And Back mi è rimasta in testa .... ma le altre... lasciamo stare. Peggior disco dei COB. Voto: 40 |
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Che delusione questo disco... - giusto un paio di tracce decenti con alcuni spunti interessanti - troppo pochi anche per una sola canzone ed il resto finisce in noia - niente capolavori che possano compensare la desolazione generale - Le idee ci sarebbero anche (testi a parte) ma restano ingolfate in un sound globalmente monotono - Un album che in breve stanca subito. Sconsigliato l'acquisto a qualsiasi appassionato - da SOMETHINGWILD a BLOODRUNK... la sufficienza é raggiunta solo grazie alla registrazione del sound davvero preciso e a qualche riff carino. Troppo poco pero' ... |
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questi è da HCD che non fanno roba decente.....ma questo proprio non sono riuscito a finire di sentirlo... voto : 20 |
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Speriamo che in sede di live facciano altro perché non ho avuto ne' il tempo ne' la voglia (dopo il primo ascolto) di assimilare il disco. E dai commenti e dalla rece direi che non mi sono perso nulla. |
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@Nagash: vedi che alla fine la pensiamo proprio uguale (vedi mio post 15 e tuo 31 e 33)? Dopo una bellissima recensione ed una accurata analisi, nello spazio "voto recensore" metti quello che ti senti. In ogni modo noi utenti siamo qui a rompere le palle e quindi non potrà mai andare bene a tutti, tanto vale tu ti senta con l'anima in pace Bastona quando ci vuole! P.S. Mi hai fatto tornare in mente i Norther che vidi anni fa in apertura ad un concerto dei Dimmu Borgir, effettivamente pur essendo mooolto simili ai primi Children, oggi sono sicuramente più degni di rispetto. |
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Questo disco raggiunge la sufficienza ma dal COB mi sarei aspettato molto di piu'......forse semplicemente x' eravamo abituati meglio e la qualità complessiva delle loro realizzazioni è scesa parecchio di livello. non sarà bello come i primi, ok, ma neanche una ciofeca. voto 65 |
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Nagash,sono pienamente d'accordo con la recensione fatta da te,adesso che lo sto ascoltando,le prime 2 tracce non mi sembran male,son abbastanza melodiche,han ritmo, però manca qualcosa,o forse c'è qualcosa di troppo? Lo scream del coniglio è insopportabile,fa davvero cagare,è piatto,monotono,fastidioso,0 personalità,terribilmente forzato oltretutto. I coretti super infantili di Roundtrip To Hell And Back sono qualcosa di IMBARAZZANTE.Segue la piattissima Pussyfoot Miss Suicide,l'apice della banalità,della mediocrità,lo stereotipo di una classica canzone dei più moderni Children Of Bodom,ovvero,a meno che non mi sbagli(ma credo di no), pura merda. Relentless Reckless Forever si risolleva un po',ma non tantissimo eh.se prima eravamo sul 3,questa è un 4.5/5. Ugly è una ruffianata colossale.Intanto inizia debolmente e accelera alla fine,salvandosi con "azzeccate soluzioni melodiche(?) Cry Of The Nihilist non mi convince,ha quei riff alla fine che tentano di regalargli più dinamicità,ma non riescono a far presa sull'ascoltatore,è tutto così statico,prevedibile,sa già di sentito. Was It Worth è l'ennesima classica canzone dei Children Of Bodom. Cristo,ne avete fatte una cinquantina così,che cazzo serve fare un ulteriore copia-incolla? Questo mette in luce chiaramente una mancanza di idee. Northpool Throwdown è incommentabile. Unico elogio che mi sento di fare è a Warman,che nell'album interviene,purtroppo poco,a cercare disperatamente di coinvolgere il malcapitato che ha comprato(se avessi veramente comprato sto cd mi sarei lanciato fuori dalla finestra)il cd. In sostanza mi dispiace per Warman,davvero sprecato per una band del genere. Non parliamo dei titoli,sembrano la tracklist partorita da un gruppo di metallini che voglion solo nomi "cool". Il disco è fiacco,non è totalmente uno schifo,meglio del precedente senz'altro,ma come han già detto tutti,suona in maniera artificiale. |
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Ebbene l'ho ascoltato e le mie speranze di ascoltarmi un nuovo "Follow the reaper" si sono infrante dalla seconda traccia in poi! Infatti, fatta eccezione dell'ottima Not my funeral, il resto si stabilizza su un livello di mediocrità che non va oltre uno streminzito 60! Ci si aspetta di piu' dai bambini finnici... |
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@ Lambruscore: Se ci pensi questo è un gruppo clone iperpubblicizzato da riviste, webzine e mtv eppure nessuno ha parlato di capolavoro...  |
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fosse stato partorito dall'ennesimo gruppo clone, iperpubblicizzato da riviste, siti web, ma soprattutto mtv (quest'ultima molto amata da buona parte degli utenti di metallized) tutti a parlare di capolavoro, new sensation, ecc... |
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@Flag Of Hate: Io scindo molto la valutazione che posso dare recensendo un disco da quella che è la mia valutazione esclusivamente personale. Ovviamente non potrò mai essere oggettivo al 100%, forse nemmeno al 90%, ma è mio dovere esserlo il più possibile, altrimenti trasformiamo metallized esclusivamente nel suo forum e ognuno da un suo parere viscerale senza che ci possa essere discussione. Per me il recensore deve saper descrivere e dare l'idea, magari divertire, ma raramente giustifico l'eccesso, che sia nel bene o nel male. Ho voluto come dire, essere onesto e rendervi partecipi anche del mio lato carnale e del pensiero che mi è scappato dopo il primo ascolto. Dopodichè DEVE subentrare la ragionevolezza perché il rischio poi è che "l'ignorantezza" alla pino scotto che risiede in ognuno di noi, prenda il sopravvento e la recensione, da tale diventa un opinione. |
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@NagasH: Ma vada a quel paese l'oggettività!! Un bel 40 a questo plasticume ci stava tutto. Ormai, questi hanno capito che potrebbero dare alle stampe un disco di soli borborigmi, tanto ormai il loro seguito di fedeli alla linea se lo sono costruito e venderebbe migliaia di copie. Ormai vivacchieranno su questi livelli mediocri fatti di autoscopiazzature in qualità calante, eseguite apaticamente, senza spontaneità. Una bocciatura severa, con tanto di bacchettata sulle mani, non può che giovare! |
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La vuoi tutta? Fuori dai denti? Senza alcuna retorica da recensione o oggettività? Questo disco è una presa per i fondelli bella e buona, un disco di comodo, pieno di autocitazioni sbiadite. Alla luce di questo disco rivaluto persino gli Imperanon ed i Norther, nel loro percorso stilistico, assurgono ad fine intellettuali della musica. Non prendiamoci giro, questo disco è spontaneo quanto un una ex-fidanzata che saluta calorosamente l'attuale fidanzata. è plastica, composto con un obbiettivo e seguendo una tabella, imposta o meno non so dirlo, ma da fruitore a cui non importa nulla dell'oggettività li avrei mandati a casa con un 40/100 ed una condanna per frode. Poi però mi ricordo che sono dotato di ragione e torno in me, 59, bello o brutto che sembri, è plastica! Saluti  |
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@Nagash : ma proprio perché ho fatto i conti col passato mi è piaciuto. Insomma,gli ultimi due erano veramente due ciofeche,secondo me,questo invece ha delle belle canzoni,e si lascia ascoltare con gusto per tutta la sua durata. Certo,io non lo vedo mica come un punto d'arrivo,quanto come un punto di partenza dopo il momento di smarrimento,penso che sia per questo che sia riuscito nella "difficile" impresa di apprezzare questo disco ^^ |
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Il giudizio è una conseguenza di un paragone, che sia in senso assoluto o relativamente a qualcos'altro. Quindi detto che può non dispiacere, come non piacere affatto, valutato, pur contestualizzandolo, deve fare i conti con il passato. Oltretutto sono loro stessi che incitano al paragone con il songwriting specifico di questo disco. |
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Album di difficile valutazione però devo essere sincero non mi è dispiaciuto purché non lo si paragoni ai loro capolavori. D'altronde lo stesso discorso lo avevo fatto con Bloodrunk sarà che i COB mi gasano proprio. |
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Mah, l'ho ascoltato un paio di volte ma non mi ha lasciato niente come i due precedenti. Il 59 (oppure 6- eheheh) di Nagash per me è giusto, per dirla in termini scolastici sono bravi non si applicano  |
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@mariamaligno : No,non sei l'unico! Nagash ha detto che un disco bisogna anche contestualizzarlo...ecco,io l'ho contestualizzato,e mi è piaciuto per questo! E' decisamente migliore degli ultimi due,e secondo me almeno 70 se lo merita. |
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Gran recensione, complimenti. Non commento mai, ma questa direi che riassume una decade di COB (e non solo).. sarebbe un piacere leggere recensioni così oneste e approfondite ogni volta, ma nel metal essere obiettivi è diventato un optional. |
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Sono l'unico a cui non dispiace?? Anch'io li seguo da Something Wild, certo non c'e' paragone con i primi 3 lavori, ma per me continuano ad essere molto piu' godibili ed interessanti di tanti gruppi la fuori. Giustissimo l'accostamento a Wednesday, l'avevo pensato pure io e difatti l'appiattimento della voce di Alexi e' il loro punto debole piu' grave. I pezzi pero', a mio avviso tengono. Solo due filler, Cry e Northpole. |
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Wooow!! Gran bel disco di Merda! Daccordissimo con la Recensione |
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Sono stra daccordo con la recensione di Negash..album mediocre per una band assolutamente mediocre.. |
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Mi inserisco sul discorso di Kuoppala aggiungendovi un concetto che spesso ci si dimentica. Nelle rece non era il caso di parlarne apertamente ma IL problema appurato di oggi nei CoB è Janne Wirman. Suona come una bestemmia, ma io sono convinto che molte idee di questo e dei 2-3 precedenti dischi siano stati bloccati nel loro sviluppo dall'obbligo, quasi, di utilizzare le keys (soprattutto QUELLE keys, QUEI suoni). Non posso ardire sul discorso di Kuoppala perchè non possiamo conoscere le dinamiche di politica interna al gruppo, ma sicuramente dal lato musicale la sensazione di forzatura nell'usare le tastiere è ben evidente perchè, parlando chiaramente, spesso i brani non le richiedono nemmeno. |
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Banale, scontato, noioso. Non mi è mai piaciuto il loro stile, ma i primi avevano il loro perchè. Questo, invece, ha scavato le classifiche della piattezza. Peggio di Mariottide. Non lo voto nemmeno, non ne vale la pena. |
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@ tenebra occulta: non è questione di essere buoni, ma oggettivi. Per come la vedo io un disco non è valutabile solo gusti e impressioni ma ha bisogno di essere contestualizzato. |
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gente che album !!!! del cazzo non li ho MAI amati, i primi lavori sono più che dignitosi ma....come sono andati a finire male accidenti! |
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Due palle...Quoto Undercover, anche se per me il cerchio si poteva chiudere tranquillamente dopo i primi tre. |
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Stai a vedere che Nagash diventa uno dei miei recensori preferiti... Però sei ancora troppo buono, queste cagate di dischi (che da qualche parte incensano?!) non sono degni di essere stampati. Lo so, è un commento estremo e forse poco condivisibile ma mi sento preso per il culo da un grande gruppo (una volta...) che per motivi di label o altro ha partorito una (l'ennesima) cazzata abominevole. Non mi importa che sia suonato bene, anche io posso suonare bene il campanello ma se tengo premuto il bottone troppo, rompo le balle. Voto 45/100 |
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dischetto sufficente ma non di più....molto meglio sicuramente degli ultimi diue aborti che rispondono al nome di are you dead yet e blooddrunk...rimane il fatto che i VERI children of bodom sono morti con hatebreeder.... |
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@GioMasteR hai centrato il punto focale, la dipartita di Kuoppala, era l'unico che teneva testa al fottuto egocentrismo da checca isterica di Alexi e per questo il livello di ormoni femminili introdotti nelle composizioni era ancora tollerabie, una volta entrato un'altro Lahio (Latvala stessa attitudine da emo-boy) la fine era quantomeno inevitabile. |
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12
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Magari fosse il solito disco alla Bodom, ai livelli dei primi 4 (mi sento di salvare hcd)..possibile che la dipartita di Kuoppala sia coincisa con l'inizio della fine? Coincidenza o davvero l'influenza di Latvala (che sarà pure un ottimo esecutore ma secondo me non ha per nulla l'attitudine estrema che serve ai CoB) ha portato a tale scempio? Non posso che, a profondo malincuore, condividere e aggiungere che perfino nelle ultime 2 uscite ero riuscito a salvare qualcosa..qui andiamo oltre la mia capacità di misericordia. |
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11
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Bellissima recensione. Totalmente in disaccordo,ma bellissima recensione! A me i due precedenti facevano veramente schifo,ma questo mi è piaciuto di più,forse proprio perché c'è stato un passo indietro nel songwriting. Ci sono dei pezzi che mi piacciono molto,come Not My Funeral,altri che mi piacciono di meno,come Pussyfoot Miss Suicide,ma è un buon disco,sicuramente superiore al noiosissimo Blooddrunk. |
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10
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E' proprio un peccato, c'è bisogno di una rinascita, non del solito disco alla Bodom. |
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8
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Non ho ancora sentito il disco!!Me lo procurerò subito essendo un grande fan dei bodom..Da quanto ho letto il disco sembra piatto e sotto tono per una band del livello dei Children..I children è da un pò che non fanno un disco davvero bello..Blooddrunk non mi è piaciuto molto.AYDY non è affatto male!Vedremo se sto qua sarà la continuazione del calo iniziata da blooddrunk spero di no..Le nuove leve dei bodom saranno di sicuro contentissime visto che in generale preferisco i nuovi dischi a quelli vecchi...Be io alla faccia loro me ne vado in giro con la felpa di Something Wild  |
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7
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Non ho ancora sentito l'album...avevo tanta attesa per i COB e leggere la rece e i commenti qui sotto mi ha deluso parecchio...spero (anche se non credo) vi siate sbagliati... |
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6
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Sinceramente li ho seguiti fino a "Hate Crew Deathroll" che con le sferzate power-thrash ancora ancora riusciva ad attirarmi, dopo questo potevano veramente andare a raccogliere ortiche o disseminare la parola di Dio nei paesi Arabi (suicidio in pratica), avrebbero reso un servizio più utile alla società |
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5
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Ottima rece! Disco non trascurabile...di più!! |
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4
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Ottimi all'inizio; poi un'inesorabile discesa. Non sono riusciti ancora a farmi schifo ma ce la stanno mettendo tutta e la banalità impressionante di questo album sta accelerando di molto i tempi. Complimenti alla rece. |
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2
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Eh sì, sto ragazzo scrive proprio bene. Il disco invece fa crescere la terza palla. |
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1
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Concordo che effettivamente non ci sia niente di nuovo sotto il sole, ma comunque è un disco suonato veramente bene. Certi passaggi sono pregevoli, ma la sensazione è che nel tempo rimarrà poco di questo nuovo disco. Ho conosciuto i COB con HCD, che spesso risento volentieri e da cui mi son divertito a imparare diversi riff. RRF è molto distante da quell'album, ma la sufficienza mi sento di dargliela. Più altri sei punticini di incoraggiamento! Mandi |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Not My Funeral 02. Shovel Knockout 03. Roundtrip To Hell And Back 04. Pussyfoot Miss Suicide 05. Relentless Reckless Forever 06. Ugly 07. Cry Of The Nihilist 08. Was It Worth It? 09. Northpole Throwdown 10. Party All The Time (Eddie Murphy Cover)
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Line Up
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Alexi Laiho - Vocals/Guitars Roope Latvala - Guitars/Backing Vocals Janne Wirman - Keyboards Henkka T. Seppälä - Bass/Backing Vocals Jaska W. Raatikainen - Drums
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