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1990. Le picconate di Cossiga. La Tedeschia vince i mondiali di calcio in Italia. Gorbacev vince il Nobel per la pace. Escono Edward Mani di Forbice, Ghost, Mamma Ho Perso l’Aereo, It e tanti altri. I Pooh vincono Sanremo. E cosa ben più importante, accadde che Irastrana aveva 8 anni. Ah sì, giusto, dimenticavo. I Deicide pubblicano il loro omonimo e primo album. Affrontare l'argomento Deicide è sempre un po' ostico: molte persone detestano l'estro eccentrico del frontman Glen Benton e ne affossano l'intero mondo musicale. Altri sorridono vedendo il suo egocentrismo commerciale e vanno oltre, facendolo scivolare via lungo il loro sound. Io. Sdoganati i vari "Glenny ti lovvo" e gli sfarfallosi occhietti a cuoricino, infilo gli occhiali da medico e provo attraverso un’analisi, a giungere a una diagnosi il più chiara e obbiettiva possibile.
Viene aperto un cancello, come se un lucchetto cadesse per terra. E si entra nell’Inferno. Deicide è un album visceralmente death che presenta quel guizzo in più che aggiunge punti di fronte ad altri lavori dello stesso genere. Un album imponente e completo, un lavoro che segna una variazione nel sound death, dal risultato esplosivo e delirante. Non troviamo inerzie, riempitivi, sonnolenze né accidie compositive. Macchè. Genialità, potenza, distruzione. Una lavorazione precisa, dall’atmosfera malefica e appropriata. Il sound complessivo avvantaggia l’ascolto, il quadro ritmico ringhia e decolla in una ferocia insaziabile; un sistema atonale guida le composizioni rabbiose e tormentose. Più nel dettaglio, i fratelli Hoffman ispessiscono il suono, le linee di chitarra creano una barbaria di fondo incessante e soffocante. Il lavoro alle corde è importante, veloce, tecnico, gli assoli hanno ritmiche accecanti. Le angolature dei pattern srotolano un humus fangoso thrash; la loro abilità nell’esecuzione di riffiche death è innegabile. E invidiabile. Come d’altra parte è lampante l’insufficienza di originalità negli stessi assoli, scale death ripetute a velocità altissime su una whammy bar in delirio. Ma poi succede che realizzi sorridendo che questa mancanza di creatività ha generato uno stile. L’Hoffman style, inconfondibile. Doppi attacchi di chitarra, tuoni di accordi cromatici, sovrapposizioni armoniche che annientano. Asheim non delude le voci che circolano su di lui: uno dei migliori batteristi death, un drummin’ qualitativamente elevato, multiforme, chiaro, tonico, un processo di scrittura devastante e ricco, due bacchette dalla prova grandiosa, dinamica e scattante. Non ne sbaglia uno e infila blastbeats intensi e taglienti, dal battito incalzante e muscoloso, che ti lasciano addosso la sensazione che tutto giri intorno ai tamburi, che suonano ipnotici e godibilissimi. È sicuramente uno dei batteristi della scena death che più apprezzo. Il basso di Benton è elementare e spesso seppellito nel mix. Non aggiunge né toglie e il più delle volte viene ignorato nell’ascolto. La forte distorsione delle chitarre lo sprona un po’ dal letargo, ma la produzione francamente non lo aiuta. E il basso d’altro canto non si fa aiutare. Ma Benton di certo non è conosciuto per le sue capacità tecniche alle quattro corde. E’ la voce di Glen Benton a spiccare: è efficace, giocata su una puntualità di linee vocali ancorata alla ritmica pressante e incisiva. Il growl è comprensibile e netto, arrotolato sulle originali, innovative, inedite e studiate tematiche anticristiane (sto scherzando). Vero è che il cantato veste bene la metrica semplice delle liriche; l'abuso di sovraincisioni screamin'/ringhia potrebbe stancare, ma non dimentichiamo che siamo nel 1990, e questo è uno dei vocalism più estremi della scena metal. (Diamogli qualche anno e svincolerà questa tecnica…) Innegabile, gli strati massicci di grida e grugniti (e arriviamo a contare fino a 3 tracce vocali) aggravano la fluidità e smagriscono l'impatto sonoro. Ma oggettivamente il growl è ben definito, compatto, orecchiabile e tutte le parole vomitate sono assolutamente comprensibili. Il che non è affatto da sottovalutare in un genere quale il death. Colpi assillanti e indistruttibili ai doppi tamburi, blast beats indiavolati, doppie voci sovraincise di cingolate mefistofeliche, cori shoutalong in un letto di growl fangoso e grave, corde viscerali, impazzite, infuocate. Questa la ferocia inesorabile di un classico death, che scalfisce le nostre impressioni senza dissolversi mai, nonostante 22 anni successivi di death ci abbiano spinto verso retrovie impensabili per l'epoca. Una brutalità resa al meglio da una produzione spietata e amalgamata, Scott Burns miscela sapientemente tutti gli strumenti (pur rimandendo il basso arduo a sentirsi), l'insieme prodotto è coeso e sodo, una buona produzione death targata 1990, sebbene a volte un po' troppo livellata. È sporca quanto basta e funziona, perché crea un'aria viziata e malevola difficile da trovare in quegli anni. È il giusto equilibrio tra nefandezza, lordura e chiarezza sonora. Un album simile merita di spendere qualche parola in più con un rapido scorcio alle tracce. Lunatic of God's Creation, dal ritmo costante che infuria per tutto il brano, gli Hoffman danno la loro prima impronta stilistica, inziano gli screamin' di Benton. Sacrifical Suicide è più pachidermica della precedente, i toni qualitativi sono leggermente inferiori ma questo non ne pregiudica l'efferatezza. In Oblivius to Evil la batteria pesta pesante e incessante, espande le sue ritmiche dando ampio respiro alla whammy bar degli Hoffman Bros., per poi ridimensionarsi in un groove più comodo. Dead By Dawn è a mio avviso la canzone migliore dell'album e - sempre a mio avviso - una delle mie canzoni preferite dei Deicide. Asheim ha le ali al posto delle mani e vola sulle pelli in un drummin' fulmineo e brutale, Benton si dimostra perfettamente abile in un growl acido e velenoso e il cambio del riffin' in parte finale costruisce un ponte ritmico difficile da dimenticare, come le urla "Dead By Dawn!", un coro memorabile nell'intera scena death. Canzone grandiosa, terribilmente death in ogni sua nota. Blaspherereion apre i sipari con un intro di chitarra che introduce la solita esplosione godibilissima di bestialità. In Deicide troviamo una buona prova al microfono, delle riffate dal retrogusto slayeriano, uno Steve Asheim con un click auricolare naturale. Merita. Carnage in the Temple of Damneds ha un'ottima rigatura ritmica, performance luminosa per Benton, e assoli che fasciano le partizioni ritmiche in maniera ottimale. Mephistoles evidenzia nel drummin' una lontana influenza grind, e sono gli slow-tempos che ci rimandano a questa magmatica sfumatura. Una traccia diversa dalle altre ma che di certo non abbassa il risultato qualitativo dell'intero prodotto. Day of Darkness è un brano collerico e rabbioso, le grida di Benton risuonano nitide e concise. E chiudiamo l'album con Crucifixation, un tradizionale death, con una corpulenta riffatura in apertura, una batteria che non smentisce il suo potenziale tecnico e un vocalism che non vira le intenzioni del totale mestiere. In definitiva, nonostante qualche riff riciclato, il basso sepolto e dei testi giusto un tantino banali e ripetitivi, quest'album è un grande album death. Qualcuno dice sia l’album death più venduto in assoluto. Se lo fosse, lo è a ragion veduta. Leggevo in giro nei vari forum le discussioni sul death in generale. C'è chi preferisce album più freddi, estremi, e tecnici e chi invece per il genere preferisce gettare le attenzioni su componenti quali la corporatura, la struttura, la forma, il feeling. Onesta? Deicide e Deicide mettono d'accordo tutti.
Questo è quanto, disamina fatta cercando di lavarmi via di dosso la palese affezione che provo. Ce l'avrò fatta? Non lo so, ce l'ho messa tutta, ma il risultato non cambia: Glenny ti lovvo! ;) … sto scherzando…
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90.38 su 159 voti [
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Il miglior album dei Deicide |
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I primi due Album dei Deicide mi piacciono un casino.. Questo è più \"slayeroso\", mentre Legion ha dei ritmi \"chirurgico/contorti\", oserei dire alla Meshuggah. |
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72
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IL MALE IN MUSICA! Cosa vuoi dire di più? Basta guardare la meravigliosa copertina, mettere su il disco e lasciarsi trasportare all\'inferno! Orgasmo sonoro totale... i primi album dei Deicide sono la quintessenza del death metal più satanico e punto di riferimento per tantissimi altri gruppi che verranno dopo! Personalmente, ritengo faranno leggermente anche meglio con \"Legion\", ma questo primo omonimo debut è, come detto, il MALE! Devozione totale, ora e sempre!! |
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I Deicide mi piacciono molto, apprezzo tutti i loro album (inclusi quelli schifati dai più): questo primo concentrato di bestemmie è tra i miei preferiti, seppur inferiore al successivo (come d\'altronde lo sono tutti gli altri). |
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non smetto di ascoltarli.
testi del cazzo ma quanto li adoro.... i primi tre album sono da 99 |
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Prova a immaginare cosa significa essere sotto l'effetto di svariate bocce di whisky. Ho visto due loro concerti e mentre bercia, non beveva una lager. Poi immagina il resto.... |
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Scusate , ....quando dichiaro' di ..... |
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Chi si ricorda quando dichiara di volersi sparare in testa con un fucile a pompa all'eta' di 33 anni? Caro Benton, minchiate a go go. Ma adoro i Deicide. |
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Ehi.... I cattivissimi Deicide....gli antichi antagonisti dei Morbid Angel....allora pur aver sempre nutrito una forte antipatia per Glen Benton ed aver sempre preferito i secondi ammetto che questo è un discone nel genere....una vera e propria bolgia di violenza e blasfemia..... Anche loro hanno fatto scuola.....Ossequi! |
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Un Capolavoro di rara violenza. perfetot, dalla prima all'ultima nota. Benton e soci erano in forma inaudita in quegli anni, i primi secondi di Lunatic Of God's Creation li ho sempre percepiti come la chiusura di una porta che ti spalanca davanti l'inferno. Uno dei pochi dischi a cui dò 100, epocale. |
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Gran bel lavoro! pur essendo ispirato da i Morbid Angel,la band è capace di differenziarsi grazie ad uno screaming allucinante e parti di chitarre affilate come rasoi che richiamano gli Slayer. |
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io ho letto la recensione di metal hammer nel lontano 1990 e cera solo cause of death degli obituary e molta roba glam in uscita e stato un album che ha cambiato lo stile death lo ha portato a livelli di potenza e malvagita'' mai arrivati......ed e' tuttora un album che eguaglia o se supera anche di poco reign blood per writing e malvagita'.....grandissimo album |
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Questa recensione mi ha ricordato perché non venivo a leggere qui da tempo, non desidero insultare né denigrare chi la ha scritta, ma ho provato un sincero imbarazzo ad arrivare alla fine. |
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Pietra miliare!!! A tutt'oggi rimane il mio preferito dei Deicide (anche se magari Legion è più rappresentativo, Deicide al 100%). Nel 1990 era tra le cose più brutali in circolazione. Da avere! |
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Che Dio m'aiuti, i postumi di festività ad altissimo contenuto glicemico!! Ahahahahah! Perdonatemi! |
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#54 è il numero del commento. Sei perspicace Irastrana 🤣🤣🤣 |
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Ciao Bestial Invasion, mi spiegheresti il perché del tuo voto 54? Grazie |
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La penserò per sempre come scrissi qualche mese fa, #54.
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È vero nel 90 non erano ancora così conosciuti..iniziava un periodo per il death metal tra i più " rosei" almeno fino al 95/96, una miriade di capolavori, tra cui questo, disco fondamentale. |
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io ho comprato il vinile un minuto dopo che è uscito (per puro caso ovviamente, chi li conosceva i deicide nel 90??) sono matti per il satanismo e a me fanno un po' cascare i coglioni con sta fissa, però il disco a quei tempi mi sembrava una bella botta di estro creativo, un po' monocorde ma piuttosto personale
gli do un 80, un po' affettivo, e anche un po' per la copertina, che mi sbrega! |
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Questo è il mio Death Metal album preferito! Le Lyrics non mi piacciono molto, non condivido tutto questo marcio satanismo, ma al di là di questo, quello che importa è la musica e le emozioni che essa trasmette, Bhe a me fa impazzire sto album, dalla prima all’ultrima traccia. Voto 99 (perché il 100 non si può dare) |
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Comunque grande platter, d'accordissimo con valutazione di lux chaos e Lisa. Evviva! |
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Che sciocchezza scopiazzato, dai please... |
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Ci sono delle influenze, ma di certo non è scopiazzato, punto. Poi se a te non piace ne hai tutto il diritto. Saluti |
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lux chaos.?....ma vada via ai ciap....ci vai tu ! e' scopiazzato ...e come si sente....poi se uno vuole tanti cloni nella sua discografia ...affari suoi! io preferisco variare...e pure tanto! |
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Scopiazzato??? Ma vada via ai ciap, va , al massimo influenzato, ma mi sembra che la loro personalità sia ben evidente, se distruggiamo anche questa bomba del death dobbiamo buttare via un bel po di roba...questo è una bomba, per me enormemente superiore al (troppo) monolitico successore |
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Son d'accordo, album storico obbligatorio per ogni deathers che si ritiene tale!! Miglior album dei Deicide..scontato dirlo.. |
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Viste le tante uscite in ambito death mi sto risentendo anche i classici. Questo è un grande disco pieno di ottimi pezzi,certo c'è l'influenza di Slayer/Possessed/Morbid Angel ma i Deicide la reinterpretano a modo loro. Anche nel thrash la "base"è Kill em all ma le band la reinterpretarono a modo loro aggiungendoci chi più tecnica,chi più brutalità. |
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disco scopiazzato dai lavori di slayer,morbid angel e simili,voce esagerata sgradevole.....assoli di chitarra che non sono un granche'......ma come tutti i dischi supertrasgressivi e' destinato ad essere un classico,boh? |
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Capolavoro del genere, crudeltà pura, devastante.. |
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Capolavoro assoluto,non riusciranno mai a ripetere la malvagità che proviene da quest'album.Insieme a Altair of Madness l'apice del genere in quel periodo e ancora oggi uno dei capolavori indiscussi del Death...aperto il cancello si entra all'inferno,ormai sempre una garanzia nelle recensioni"Irastrana" |
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non sono un grande fan dei deicide, ma devo dire che questo album mi piace un casino gli do un 80. |
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Nel suo genere è un capolavoro. I pezzi sono tiratissimi, ma l'inserimento di parvenze di linee melodiche li rende tutti riconoscibili, evitando l'effetto polpettone che rischia di rendere indigesti gli album di questo tipo. Grande registrazione. Un esordio super. E infatti mi pare che sia il primo o il secondo album più venduto nella storia del Death Metal. |
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CAPOLAVOLO INARRIVABILE |
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Deicide brucia come le fiamme dell'Inferno. Capolavoro. |
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Uno dei dischi death metal più cattivi della storia. Grandissimi Deicide. |
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Caposaldo del death metal, senza se e senza ma. Gli ultimi Deicide non mi dispiacciono, anche se la nera magia di questo e di Legion è ben lontana |
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letti i commnti di neurath, irastra e mi fate venire in mente un concerto di anni anni fà vicino a cortemaggiore... il locale non ricordo(c'era carpathian forest e tsjuder come bill) c'era un tipo che mi disse io adoro tutto dei deicide non mi interessa qull oche bttano fuori, io adoro a precindere... ora son come neurath a parte quei due dischi li adoro tutto quindi non potrei essere svaforevole. la frittatas i è rivoltata |
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Vabbé, è quasi inutile commentare un disco fondamentale per tutta la scena death metal. |
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voto DEICIDE 100!!! con lode voto Legion 100 voto Once Upon The Cross 99 Voto tutto il resto 23! |
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Questo E' il death metal di stampo americano e da qui e' nata tutta quella schiera di mediocri imitatori di Glenn e soci, se non si e' ancora capito adoro questo lavoro tanto da dover ricomprare la versione cd causa usura del vinile. Anche Legion non scherza ed il successivo Once upon the cross che segna secondo me l' apice qualitativo della band dopo di che lavori buoni ma nulla di eccelso anche se l' ultimo a me piace moltissimo. |
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il '90 è un anno formidabile per il death, 'Deicide' e 'Cause Of Death' sono tra i miei preferiti di sempre. Non stupisce nemmeno che tale scena sia nata in Florida, lo stato del sud da sempre meno protagonista in musica; ecco il death riempì il vuoto con un macabro rito che sa tanto di magia voodoo da bayou. 'Deicide' è un classico, come lo stile del death della Florida del resto. |
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VOTO 90 TUTTO PIU' CHE MERITATO |
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GRANDISSIMO ALBUM AI TEMPI QUANDO USCI' QUESTO ALBUM E LEGION LI HO FUSI AFFORZA DI ASCOLTRLI , GRANDISSIMI DEICIDE FINO A ONCE UPON SOLO ALBUM CAPOLAVORO DEL GENERE DOPO IL NULLA . |
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...dunque mi associo ai sostenitori di Once Upon ... però in effetti il primo disco è quello che forse metteresti sempre tra i primi posti, di tutti i gruppi che preferisci, perchè generalmente è quello con cui un gruppo fa l'esordio, il più sincero, quello con cui si ha l'obbligo di farsi sentire sulla scena musicale e hai l'obbligo di spaccare... Recensione assolutamente perfetta e Ira si, sei riuscita a fare la disamina lavandoti via di dosso la palese affezione!... tant'è che il voto avrei alzato un pochino  |
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come Neurath, anche io sono legata al once upon a livello affettivo, forse per questo lo peferisco agli altri. legion è di una tecnicità paurosa, amato da molti, apprezzatissimo da me ma lo sento un po' più freddo degli altri. personalmente metto al primo posto il once upon, poi deicide, poi legion poi il serpents e poi il when satan... |
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Eh io ho già commentato, meglio degli ultimi Deicidi di sicuro ma mi santo di B-sides. |
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@Under: Mah a me sinceramente dei Deicide piace tutto, tolti giusto Till Death e In Torment In Hell, gli altri li adoro (compreso anche Insineratehymn, che piace solo a me a quanto pare), per cui non sono un buon giudice. Però è innegabile che When Satan Lives fa da spartiacque fra "i capolavori" e "il resto"... fra l'altro x chi amava i vecchi Deicide, vi segnalo il debutto appena uscito degli Amon (con i fratelli Hoffman alle chitarre)... un disco non perfetto ma buono per un ascolto nostalgico... |
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@Neurath "Serpent Of The Light" è la fine col botto dei Deicide, "Once Upon A Cross" la conferma di maturità, andando a ritroso "Legion" è l'unione fra la blasfemia becera e una crescita compositiva evidente, il mix migliore mai proposto, questo "Deicide" però è il frutto della terra appena raccolto e subito divenuto marcio, è una sfida oltranzista all'esorcismo, è tutto ciò che il bigottismo clericale rifiuta sparatogli contro da una band che se ne fotte con l'incoscienza/coscienza di ragazzini puri pronti a farsi volutamente corrompere, lo spirito e la volontà di una band che era una band, uno dei pochi dischi a cui ripeto do 99 e sul quale se uno si permettesse di discutere potrei seriamente pensare di mandarlo a fanculo, è intoccabile. Dei primi quattro non si butta via nulla per come la vedo io, dopo si può fare un bel falò in memoria dei vecchi tempi. |
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@Ira: In realtà anch'io preferisco Once, forse perchè ho "scoperto" i Deicide con quello e l'ho adorato, e ho confrontato (inconsciamente) con quello tutti gli altri album man mano che li recuperavo... ad esempio a me anche Serpents of the light piace un botto, anche se molti lo considerano "l'inizio della fine"... |
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ma solo io preferisco il once upon a quest'album? senza nulla togliere a questo che è un album maestoso... |
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mi accodo in tutto ciò che dice undercover...questo disco è l'essenza piena dei Deicide, marciume e satanismo becero (ridicolo si ma pienamente serio nel risultato finale del disco), dove la blasfermia vomitata dalla band ti sfregia in continuazione. Legion è probabilmente più maturo con songwriting, ma già quella furia risulta più mitigata...capolavoro... |
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Prendere gli Slayer e mettete dietro il microfono Benton anzichè Araya...Deicide sarà il risultato. Disco storico, ottmo esordio, ma il meglio arriva con i due capolavori successivi... |
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ottima rece ilaria! complimenti per la competenza!! |
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Santolla è una piaga, Dio lo inviò sulla terra per uccidere il death metal, forse è la volta buona che qualche fanatico religioso lo inviti a casa sua per fargli dire il rosario, o seguire il ramadan o qualsiasi altra cosa voglia basta che lo allontani dal mondo death, ha ucciso tutto ciò che lo ha visto presente... Obituary compresi ovviamente. Sarà mica una spia del vaticano in incognito? |
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Solo 89? Uno degli albums più fondamentali del death? male, molto male... |
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C'è da dire sicuramente non c'entrava molto lo stile di un pur ottimo Santolla con quello a cui i fans erano stati abituati per anni. |
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Pilastro assoluto del Death primi '90. Veramente qui cè la malvagità fatta Death metal...Cè poco da dire st'album ha influenzato una generazione di gruppeti e metallari a venire...ma i maestri sono stati solo loro (fino a Once upon the Cross) e i Morbid Angel (fino a Covenant)! 99/100 |
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Cesare è morto con 44 coltellate, le stesse che ho ricevuto io dai Deicide dal 98 in poi, quell'album per me fa pena quanto gli altri usciti dopo quella data, è un'accozzaglia d'idee, non sono i Deicide. |
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in merito alla recensine: ottimale fredda..grlaciale come l'album stesso. spiega a fornisce la chiave per aprire i cancelli, uno dei miealbum preferiti? NO ma ha il merito della storia che ha creato e di un mito spento negli anni ( ilaria ..dici che ha superato covenant come vendite?...non so che dire...mmmm..) ai commenti... piccoa precisazione definire i deicide MORTI e far uscire STENCH OF REDEMPTION è un pò paradossale... diamo a cesare quel che è di cesare |
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Scusate, ma se non prende 99 questo disco, quale altro album death metal dovrebbe meritarlo? Tutto questo come sempre per la precisione, Massimo Alfredo Giuseppe Maria |
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Capolavoro. Non solo il loro album migliore, entra di diritto in un ipotetica top ten degli album Death old school di sempre. Le vocals nonostante tutto sono la parte meno scioccante. Il drumming è infernale, i riff malvagità pura. E quando partono i soli sembra debbano aprirsi improvvisamente vortici dimensionali demoniaci. La cattiveria in musica. |
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Capolavoro, quoto undercover, per me di gran lunga superiore anche al pluri(troppo)osannato Legion! |
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anche perché gli ultimi dischi sono uno scherzo, non sono i Deicide, quelli veri sono morti nel 97... poi qualcuno ne ha riesumato la salma e stuprato quanto di buono avevano fatto. |
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L’Hoffman style è una estremizzazione di quello che il duetto King/Hannemann faceva già da alcuni anni. |
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Molto semplicemente uno dei migliori album Death metal di sempre, gli ultimi dischi in confronto a questo e a Legion spariscono quasi del tutto...90. |
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Non l'ho mai ascoltato con la dovuta attenzione, sarà che Benton assolutamente non lo sopporto. Prima o poi dovrò farlo. Recensione eccellente. |
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Anch'io amo un Glen ....(Grant) comunque disco che ha fatto storia, ancora oggi ottima produzione, per me migliore rispetto alle ultime uscite. |
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Album perfetto e per me superiore anche al pluriosannato "Legion", vado controcorrente su "Sacrificial Suicide" che per me è l'inno incontrastato della carriera Deicide, pezzo che ho macinato e rimacinato mentre invece a "Oblivious To Evil" preferisco nettamente la versione degli Amon intitolata "Oblivious To Nothing". Qui per me il 99 ci sta tutto. |
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Per quanto non abbia mai sopportato i Deicide, questo disco è una bomba, sicuramente entra di diritto in un'ipotetica top 20 del death metal. Ottima la disamina e giusto il voto. |
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Boia, l'attacco di questa recensione e della mia su Murphy hanno alcuni punti di contatto spettacolo! |
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