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Labyrinth - Return To Heaven Denied
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Ci sono album che hanno meriti che vanno aldilà della loro intrinseca bellezza; che hanno travalicato i confini del loro raggio d’azione; ci sono dischi -e gruppi- che hanno avuto la forza di uscire dalla massa e d’imporsi all’attenzione generale; gruppi che hanno avuto il merito di saper cogliere l’attimo e realizzare in musica tutti i loro propositi. È questo il caso -senza ombra di dubbio- dei Labyrinth che grazie alle note di Return to Heaven Denied forgiarono -poco più di dieci anni fa- quel sound che nel mondo sarà sinonimo di Italian Power Metal ed affini -aberranti- etichette. Se oggi il metal tricolore è arrivato dove è arrivato, bè… signori, giù il cappello, perché è proprio grazie a dischi come questo - e i primi di Rhapsody ed Eldtritch- che il verbo metallico della penisola è riecheggiato in giro per il mondo.
Nonostante l’ottimo debutto del 1996 (No Limits -con Fabio Lione alla voce-) i Labyrinth arriveranno alla consacrazione col secondo album, Return to Heaven Denied. Prima di giungere alla pubblicazione del disco ci furono delle sostanziali modifiche nella line up, che credo sia bene sottolineare. Ci fu l’avvicendamento di Lione -accolto a braccia aperte dalla premiata ditta Turilli/Staropoli nei Rhapsody(Of Fire)- con un “certo” Roberto Tiranti che proveniva dai New Trolls; quello di Frank Andiver con Mat Stancioiu dietro le pelli, e quello di Ken Taylor con Andrea De Paoli alle tastiere. Questi tre new entry in line up, affiancati dal quel geniaccio di Olaf Thorsen, Andrea Cantarelli e Cristiano Bertocchi diedero vita a questo piccolo capolavoro di power/prog italiano; un gioiello preziosissimo alla luce di quanto ho scritto in testa alla recensione.
Il disco parte in quarta, con quello che all’epoca della mia adolescenza era -ma infondo lo è ancora nel mio cuore- uno dei miei inni, affiancato da Emerald Sword dei Rhapsody e da qualche pezzo degli Stratovarius. Sto parlando dell’opener Moonlight, prototipo della canzone power per eccellenza. Un pezzo che fa del potenza del ritornello -come da manuale per il genere- il proprio punto di forza. Moonlight shining in the sky/nothing more can stop my flight/Take my hand again, fly with me thousand million miles away. Niente di criptico, niente di particolarmente difficile, anzi, direi proprio facile. Eppure quel Mooooooooonliiiiiiiiiiiiight rallentato -che l’ugola di Tiranti deifica- scommetto che lo abbiate cantato centinaia di volte mentre scapocciavate sotto al palco o in camera vostra (come il sottoscritto che -nel ’98- aveva appena 13 anni). Il pezzo parte con una chitarra acustica poi bruscamente interrotta dallo stesso giro su quella elettrica di Thorsen. Partenza modello bombardamento a tappeto della batteria sorretta da una grande prova di Bertocchi al basso e da un grande Tiranti che da subito s’impone con forza all’attenzione dell’ascoltatore. Gran lavoro di chitarre (come in tutto l’album del resto) e ancora il chorus introdotto da un bridge di pari bellezza. Un classico della band. Un classico che anche i metallari con la puzza sotto al naso -ahimé, ce ne sono parecchi- dovrebbero conoscere.
Si prosegue sulla falsariga dell’opener con New Horizons, altra ottima canzone dove Tiranti si mette in mostra anche per i suoi celebri falsetti. Si prosegue -senza scendere minimamente di livello- con la melodia di The Night of Dreams, una canzone dove cala il ritmo, ma -ancora una volta- si può apprezzare la straordinaria capacità dei Labyrinth di costruire canzoni melodiche ma non banali. In questo pezzo più di altri vengono fuori le doti compositive di Andrea De Paoli che dimostra di avere una di quelle doti che pochi musicisti hanno; mi riferisco al mettere le note al posto giusto senza essere invadenti, senza esagerare. Le parti di tastiera di The Night Of Dreams rasentano la perfezione. Un dolce pianoforte che s’intreccia alla delicata voce di Tiranti introduce un altro classico del gruppo: Lady Lost In Time. Cosa dire? Il riffing di Thorsen è serrato, ma allo stesso tempo trova il tempo di fare scorribande con Cantarelli con scale velocissime. Il power italiano nasce qui, o almeno è passato da qui. Ancora grandi sprazzi compositivi con State Of Grace, che decelera decisamente per dare più spazio alla melodia della chitarra. Poi uno dei miei pezzi preferiti del disco: Heaven Denied. Un pezzo ricercato ed elegante, ma che grida vendetta. Ogni volta che lo ascolto mi regala una nuova emozione.
Si prosegue con la spumeggiante Thunder, episodio -ancora una volta- caratterizzato dalla velocità. Ritornello perfetto per essere cantato live. Un altro centro nel bersaglio. Poi un esperimento a mio viso riuscitissimo. I nostri -alla faccia di chi definisce il mondo del metal chiuso e monotono- si sono cimentati con una cover (pratica poi diffusa da Thorsen con i futuri fratelli Vision Divine) che col metal non ha nulla da spartire. Sto parlando del rifacimento di Feel (Legend B remix), pezzo techno (c’ho messo un quarto d’ora per scriverlo!) che proprio in quegli anni impazzava in discoteca. D’altronde se ricordate Vertigo del precedente No Limits, c’è poco da meravigliarsi. Ad ogni modo, stiamo parlando di una grande maturità artistica unita ad una buona dose di coraggio, sulle quali spiccano soprattutto le notevoli capacità esecutive. Time After Time ci riporta sui binari del canonico power, mettendo a segno un altro piccolo colpo vincente. Siamo quasi alla fine, ma i Labyrinth devono lasciarci in eredità ancora un altro capolavoro, la magnifica Falling Rain. Chiude il disco Die For Freedom, altra perla che mostra il meglio di sé nella seconda parte.
Return to Heaven Denied è l’atto di nascita del power italiano. Un disco che possiede tutto quello che si possa chiedere ad un album power. Acquisto obbligato.
La band ha da poco annunciato la reunion con la formazione ufficiale e la registrazione di Return to Heaven Denied Pt. 2 (clicca qui per leggere la news), ed è proprio per questo che voglio lasciarvi citando gli stessi Labyrinth:
Remember my words I said One day I'll come back I'm turning back to the Heaven denied Once i had gone today I'll turn to light (am I dreaming?)
Bentornati ragazzi, vi stavamo aspettando.
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Disco portentoso, nella ristretta cerchia di quelli che invecchiano bene. |
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Disco immenso. Non c\'è un brano che non sia un gioiello. |
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L\'apice della band, da qui in avanti declino sempre maggiore disco dopo disco.... |
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chitarristi super, il remix di feel è una chicca in mezzo a una scaletta senza passi falsi e di livello sempre alto. Falling rain è spaziale. Giusto il 90 |
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Album da ascoltare tutto d\'un fiato, senza se e senza ma.. Imprescindibile per ogni adoratore del Metal.. Poi, il fatto che siano italiani, è motivo di orgoglio. |
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Disco che ha da poco compiuto 25 anni, ma non li dimostra: giudizio che oscilla sempre tra lo stupendo ed il capolavoro. |
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Rispolverato stasera perché oggi nell\'aria c è una bellissima atmosfera.
Qui siamo di fronte a un disco che dopo 25 anni risulta ancora di una freschezza impressionante, suonato e registrato divinamente, songwriting e ispirazione e esecuzione a livelli elevatissimi, roba raggiungibile da poche anime e maestri come Loro sono.
Un grazie a questi signori per la magia che hanno impresso indelebilmente nella nostra musica preferita (ma qui andiamo anche oltre i confini di generi).
100 senza se e senza ma.
Un felice 2023 a tutti. |
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Ho avuto la fortuna di conoscere la band all'epoca (tutti ragazzi molto simpatici e umili) e di veder nascere da vicino i Vision Divine...dei quali forse assistetti al primo concerto. Il mio preferito resta No Limits, con le sonorità Eurodance. Mi ricordo bene anche la sfortunata genesi del bellissimo Sons of Thunder, musicalmente notevole ma ostacolato dai tanti problemi in produzione e anche dal fatto che fosse più complesso e meno accattivante di RTTHD. |
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Rispolverato ieri a 4 anni di distanza dal mio primo commento...
Uno dei più bei dischi Power usciti in Italia, Moonlight mi piace ancora come la prima volta che la ascolta quando mi regalarono il CD.
Ribadisco quanto affermato in precedenza al commento N.48 |
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Probabilmente uno dei migliori album italiani di sempre. Qui c'è tutta la tradizione italiana della grande melodia. New Trolls,L Orme, Banco Mutuo Soccorso e PFM unita a Malmsteen, Iron Maiden, Judas Priest, Deep Purple, Rainbow e Helloween, per me la musica di "Return To Heaven Denied" è questo. Che, poi, sia Power Metal non mi interessa. La grande musica italiana è questa... Melodie intricate e testi che ti entrano nella testa e non ne escono più. Non è banale. Non è facile. |
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Non capisco come sia possibile trovare cosi tanti commenti neutrali o critici nei confronti di uno di quei dischi che, penso sia oggettivo, siano talmente elevati a livello qualitativo che si sono meritati un posto nell'olimpo del metal nostrano. Nuovamente torno a leggere commenti denigratori solo per via del fatto che i Labyrinth sono italiani. Comunque, sono affezionato parecchio a questo album e sono d'accordo con chi dice che non sono più riusciti ad eguagliare la magia, l'atmosfera e le melodie sognanti che avevano creato. Il misto di prog e power qui è evidente e calza a pennello con brani indimenticabili, cantati da una voce stellare che in futuro maturerà ancora di più fino a diventare uno dei migliori cantanti italiani. Nel Live dell'anno scorso, dove suonarono per intero il disco, la maturazione di Roberto è evidente e dà un altro tocco di qualità alle canzoni. Disco intramontabile, invecchiato benissimo (a parte magari la produzione) e che rimarrà negli annali. Insulso dire il contrario |
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Me lo regalarono in quel periodo in cui andavano i film del Signore degli anelli. A posteriori dico che é un disco Power che oltre a rifarsi un po agli Helloween del periodo dei Keepers "alla lontana" risente un po anche dell'influenza del Progressive Rock più tastieristico nostrano e Inglese. |
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Che capolavoro, riascoltato stamattina...un vero capolavoro del metal italiano, e mondiale...li vidi, senza sapere neanche chi fossero, al mitico gods of metal del 98 a 15 anni, furono tra i primi a suonare e mi innamorai subito...che disco CLAMOROSO...per me non si sono più ripetuti su tali livelli, questo gioiello resta un unicum irripetibile |
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Per me, il miglior album metal italico di sempre e uno dei miei top 5 album metal! SPETTACOLARE CAPOLAVORO. |
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Spettacolare. Bellissimo. Un lavoro davvero con L maiuscola. La band supera se stessa. |
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Per me 90 è pure un po' basso come voto per questo disco... |
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90 va più che bene, al di là del genere qui si parla della Storia del Metal di questo paese. Per una volta tanto siate patriottici e non esterofili. Labyrinth orgoglio nazionale assieme a tante altre band |
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Rispolverato oggi....vhè onestamente 90 mi sembra un pò troppo, in ogni caso si è sicuramente un buon prodotto... |
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per me un must lo comprai quando usci disco fantastico praticamente perfetto |
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L'ho riascoltato oggi dopo tanto tempo. Un album veramente godibile e ben fatto. Non è il caso di gridare al miracolo, ma come album d'esordio lasciava presupporre una carriera luminosa per i Labyrinth, che purtroppo invece si sono persi per strada. |
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che album, che album!! una canzone più fantastica dell'altra |
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Bellissimo album! Return To Heaven Denied lo considero alla pari di No Limits (album di cui spero di veder presto la recensione!)! Con questi due album, uno dietro l'altro, i Labyrinth hanno fatto la storia del metal made in italy. Il riff di Moonlight rimmarrà nella storia! Peccato che gli album successivi siano stati assolutamente meno ispirati di questo. Roberto Tiranti non fornira mai più secondo me un prestazione allo stesso livello di Return To Heaven Denied. |
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Si si Marco è verissimo. Ha anche partecipato al musical "I Dieci Comandamenti"... |
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ma roberto ha anche fatto i raccomandati se non sbaglio,e per un soffio non va in finale... |
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album stupendo dall'inizio alla fine non un minuto noioso..perfino la canzone strumentale(di solito mi annoiano)e' veramente bella...e nonostante siano passatom ormai 12 anni lo riascolto ancora volentieri...e ci sono molto affezionato essendo uno dei primi dischi che ho ascoltato in ambito rock/metal.l'unica pecca e' che non si sono piu'ripetuti su questo livello,anche se credo sia molto difficile...speriamo nel nuovo album...ciao a tutti |
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Return To Heaven Denied stupendo cd che non conosce noia canzoni 100 copertina 100 |
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Ah ecco, ecco perchè jnon ricordavo!!! Si si, ricordo tutto,... |
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Con i New Trolls! Non so perchè ho scritto Quintorigo! Mi si sono spenti i neuroni!  |
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Bè ragazzi, Roberto non è nuovo a questo tipo d'incursioni nel mainstream... chi ricorda San Remo con i Quinto rigo? Secondo me ha fatto bene... se fosse stato scelto avrebbe potuto mostrare come si canta seriamente a un bel pò di gente! |
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Viene anche da chiedersi perchè lo abbia fatto..... |
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e pensare che un genio come Roberto Tiranti ha fatto il provino per x factor, ed è stato scartato... |
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Una delle poche cose che ascoltai con vero interesse negli anni 90. |
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Mi fido di te, Claudio... |
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diementicavo...quando Stancioiu era via per il servizio militare nel tour di questo splendido lavoro, per un periodo ci suono' Ross Lukather ( Death ss, Athena, Shining Fury ) |
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ok renaz...session...ma fino ad un certo punto, perche poi se ne è andato via x scelta sua, come sai il disco precedente lo suono' pure lui..un session scrive pure testi per due album, come questo e NO LIMITS? un ex e basta seconde me.. p.s. frank fu uno dei fondatori della band |
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Appunto Claudio, un session  |
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grandissimo disco,grandissimo gruppo |
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questo disco è stato uno dei fulmini a ciel sereno nel mio cuore! assieme ai Rhapsody costituiscono un vanto enorme per la nostra nazione.un grande disco. |
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ragazzi fidatevi al 100% il disco è stato registrato da FRANK ANDIVER...agli ZENITH STUDIOS è stata fatta solo la batteria, tutto il resto presso i New Sin del grande Luigi Stefanini... se leggete il booklet del cd cè scritto cosi .. ALL DRUMS PLAYED AND RECORDED BY FRANK ANDIVER AT ZENITH STUDIOS ( LU) ITALY |
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Bel disco che mette in luce un'ottima band che però in brevissim tempo avrebbe perso tutto il suo "charme". Indubbiamente tra i vari Rhapsody, Domine, e company i Labyrinth si sono sempre distinti per capacità e qualità. A mio avviso non un capolavoro ma indubbiamente un gran disco. Speriamo non intitolino davvero il disco della reunion Return to heaveb denied part. 2...Sarebbero quantomeno ridicoli. |
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Non ci metto la mano sul fuoco, per carità, però credo che me l'avesse detto lo stesso Mattia ad un concerto.. ma posso sbagliarmi, ero molto giovincello all'epoca |
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Per quanto ne so io, Frank Andiver ha scritto le parti di batteria prima di andarsene.... |
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... e in effetti in questo disco ha suonato un session perchè Stancioiu era via per il servizio militare... booh |
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IN realtà credo di doverti contestare, Admiron, perchè il comunicato stampa (pubblicato anche sul nostro sito) dice che la band tornerà con la stessa line-up di questo disco |
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@Mario: NON suonerà Mattia Stancioiu, 99 su 100... |
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Morby è il numero 1 !!! |
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CHI SUONERA' LA BETTERIA NEL PROSSIMO DISCO? QUALCUNO HA NEWS IN MERITO?? GRAZIE |
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Capolavoro assoluto del power metal italiano. per me è uno dei 5 album migliori POWER al mondo..grande lavoro di Frank Andiver dietro la batteria, non scordiamoci di questo..ok?? 100 |
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Io li ho visti quando alla voce c'era Morby... un concerto eccelso |
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non ci crederete ma adoro questo disco, li ho visti anche nel loro tour di quell'anno, insieme a pegazus e hammerfall, ho anche parlato coi ragazzi della band e devo dire che non si davano della merda, come tanti dicono. |
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Rischiose in entrambi i sensi: potrebbero affondare ma anche portare al massimo successo una band. Vedremo... io mi fido della band e attendo di sentire i primi samples con molta trepidazione... |
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strepitoso!! capolavoro!!! peccato nel voler fare la parte 2... i sequel non mi piacciono e sono operazioni rischiose... |
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Concordo, grandissimo disco. Peccato non avessero a disposizione i mezzi (i dindini, il vil denaro) di oggi! |
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Uno dei più grandi dischi della storia del metal in Italia ed in Europa. |
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