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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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8 giugno 793: dopo questa data l’Europa non sarà più la stessa. In quel giorno alcuni vichinghi norvegesi saccheggiarono il monastero inglese di Lindisfarne, massacrando i monaci che, ingenuamente, erano inizialmente andati ad accoglierli vicino alla costa. Questo fatto, non il primo in ordine cronologico, ma il più noto tra le iniziali scorribande extra Scandinave dei vichinghi, è un fatto molto caro ai nativi di quelle fredde terre, orgogliosamente riportato nei testi e negli artwork di molti gruppi viking metal e non solo.
Non fanno eccezione gli Enslaved, che decidono di aprire Eld, terzo disco della loro carriera, con 793 (Slaget om Lindisfarne), ovvero “La battaglia di Lindisfarne”.
Åretak hørtes, vakre langskip fosset frem Som en vind fra nord, kom våre fedre i land […] Sverdslag knuste kristmanns skalle
In queste poche parole sono racchiusi gli argomenti che il power trio norvegese vuole raccontare: bellissime e potenti navi, il vento del nord, l’importanza degli avi e spade che spaccano crani cristiani. Soliti testi, verrebbe da dire, mentre Grutle Kjellson va oltre i cliché (che comunque, è bene dirlo, all’epoca non erano così inflazionati) e regala all’ascoltatore una miriade di sensazioni ed emozioni, descrivendo con poche parole quello che il suo cuore non riesce a trattenere. Nell’opener di Eld troviamo la nostalgia per un passato glorioso e il desiderio di tornare agli antichi fasti. Dopo un’intro atmosferico piuttosto lungo, la canzone si snoda tra maestose clean vocals e rare urla lancinanti: l’interminabile brano – sedici minuti – è costituito in maggior parte da riff piuttosto melodici e ritmi non elevati (buono e abbastanza fantasioso il lavoro di Harald Helgeson dietro le pelli), fatta eccezione per la sfuriata raw black metal che squarcia in due la composizione. Un lungo break strumentale, nel quale è presente anche un elementare assolo di chitarra, non fa che conferire a 793 (Slaget om Lindisfarne) una solennità a dir poco impressionante. Un riff tipicamente heavy metal ’80 introduce Hordalendigen, prima che la furia del duo chitarra/batteria trasformi la canzone in una canonica composizione black metal, fortunatamente arricchita da brevi momenti di respiro accompagnati dalla voce pulita di Grutle. Alfablot, “Sacrificio agli Elfi”, è uno dei pezzi più aggressivi dell’intero Eld: la chitarra si fa zanzarosa e la devastante batteria si perde un pochino in una produzione tecnicamente non perfetta, ma fatta con il cuore. Il binomio testi/musica va sempre di pari passo, sarà così per tutto il disco: la brutalità raggiunta in Alfablot ben si accompagna ad un testo crudo e sanguinario. L’inizio doom di Kvasirs Blod suona minaccioso:
I gammel tid hersket det en krig Mellom de hellige slekter, baner og æser Da freden kom, ble guddommene forent Opp fra et kar med spytt steg Kvarsir
Kvasir, nato dalla coppa contenente gli sputi dei Æsir e Vanir in segno di riconciliazione, viene ucciso nella notte dai nani Fjalarr e Galarr, i quali, dopo aver raccolto il suo sangue, lo addolciscono con il miele, creando dopo la fermentazione quella bevanda sacra ai folk/viking metallers chiamata idromele. I riff di chitarra, tipicamente anni ’90, sono spietati e intransigenti, la batteria una macchina da guerra e la voce del leader Grutle alterna strazianti urla ad epici inserti in clean. Particolarmente azzeccato risulta essere il giro di chitarra che dopo metà brano consente a Kvasirs Blod di apparire maggiormente vario e movimentato. Particolarmente “romantica” è For Lenge Siden, dove la malinconia per la pochezza del presente fa rimpiangere il glorioso passato:
Lovsanger ble sunget Den gang folket fremdeles var stolt, I de svundne tider, For lenge siden
La causa può essere solo una: la nuova religione cristiana, in questa occasione chiamata “malattia del sud”, imposta e mai del tutto accettata dalle popolazioni pagane del nord:
Så kom pesten Pesten fra sør Svik og vranære Forpestet våre sinn
La reazione sta nel desiderio di rivalsa, affermare che il loro passato non è stato dimenticato, ma anzi, lo si vuole far rivivere più che mai:
Kjemp! Fornekt et ditt sinn Vår morgen skal også bli vår kveld
Vi skal igjen synge Lovsanger fra fordums tid Slik vi gjorde i de dager For pesten kom For lenge siden
For Lenge Siden si distingue dalle altre tracce grazie alla prima parte dove sono presenti riff e tempi squisitamente progressivi, presagio della futura svolta musicale del gruppo originario di Bergen. Molto belle le parti di chitarra e martellante la batteria, mentre l’acido scream di Grutle Kjellson suona quasi mefistofelico. Glemt (“Dimenticata”) è la canzone più estrema di Eld, tirata e brutale fin dal primo secondo, un vero assalto viking/black metal. La sezione ritmica picchia in maniera forsennata, supportando meravigliosamente l’ascia furiosa di Ivar Bjørnson, in questo frangente insanguinata più che mai. Gli occhi morti che fissano il vuoto descritti nel testo sono spaventosi e al tempo stesso sinistramente affascinanti, così come affascinanti sono le melodie che (in minima parte) addolciscono una canzone gelida e ferale. Si giunge alla conclusione con la title-track, dove la speranza, i sogni e la malinconia vengono spazzati via senza remore. C’è solo spazio per il fuoco (eld), la morte e la distruzione, come si può evincere dalle liriche:
Det som ein gong bar fram liv Og gav oss vår Moder Jord Skal venda attende i Surts flammar Vår lekam skal brennast ved Ragnarok Våre sjeler bindast i Frost og Eld
“La nostra carne brucerà quando arriverà il Ragnarok, le nostre anime si uniranno nel Fuoco e nel Gelo”: nel dire questo gli Enslaved suonano con rabbia e intelligenza, aprendo improvvisamente alla melodia e ai cori epici, prima di una breve parte più ragionata e (vagamente) progressiva. La conclusione è affidata alle bordate black/viking del riffmaker Ivar, autore di un’ottima prova, prima dell’urlo finale che pone fine a questo disco imprescindibile per la conoscenza e la cultura della musica viking metal.
Un disco, Eld, che trasuda epicità, onore e lealtà fin dalla magnifica copertina orgogliosamente nordica, dove è ritratto Grutle Kjellson in un’espressione di grande fierezza mentre impugna corno e spada. La produzione, affidata al guru Eirik Hundvin (in quel periodo al lavoro anche con Burzum, Immortal, Gorgoroth, Einherjer, Emperor, Mayhem e i Windir dell’intramontabile Arntor) è semplicemente perfetta: gli strumenti sono ben udibili e miscelati con cura e attenzione, creando così un aspro muro sonoro che colpisce fin dal primo ascolto, capace di squarciare la carne quando ce n’è bisogno, così come di lasciare respirare nei pochi momenti di calma.
Le lunghe canzoni di Eld fanno parte della storia del viking metal, figlie del black norvegese degli anni precedenti imbastardito dall’interessamento per la scena progressive rock: un mix apparentemente arduo che in questo album ha iniziato a dare dei risultati, anche se la forza eruttiva di questi due generi ha prodotto grandi risultati diversi dischi dopo. Il 1997 è un anno particolarmente importante per la scena viking metal europea: dall’esordio dei Windir, Sóknardalar, al mini cd Far, Far North degli Einherjer, dal crudo Av Norrøn Ætt degli Helheim al seminale debutto dei Mithotyn, In The Sign Of The Ravens, senza dimenticare, perché no, anche per l’ep En Historie dei misconosciuti Vanaheim. Tutti però devono chinare la testa dinanzi Eld, disco della (prima) maturità degli Enslaved.
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VOTO LETTORI
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88.46 su 119 voti [
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@Tino...Non senti come stonano le parole che hai accostato. |
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@Tino...Non senti come stonano le parole che hai accostato. |
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I primi tre album degli Enslaved sono incredibili. Si respira aria pura incontaminata senza alcuna influenza giudaico satanica. L\'Europa pagana. |
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Un album semplicemente meraviglioso! Lo metto giusto qualche gradino sotto i primi due (che sono prettamente black) ma questo "Eld" è dotato di un'epicità strabordante. Un album vichingo in tutto e per tutto, dove su un continuo tappeto furioso black metal si aprono momenti di evocatività e magniloquenza epica con chitarre acustiche, clean vocals suadenti e linee di tastiera da brividi! Un urlo pagano contro il cristianesimo, e dove le composizioni sono assolutamente ispirate e di altissima qualità, basti citare pezzi come la suite iniziale "793 (Slaget om Lindisfarne)", oppure "Alfablot", "Kvasirs Blod", "Glemt"... ma son tutte meravigliose! Un album fieramente norvegese, punto!! |
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Grande Album! Veloce, roccioso e soprattutto \"viking\" al punto giusto, senza cadere nel pacchiano. |
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Album spettacolare! Compatto, senza cali di tensione. Pur essendo "solo" il terzo album (ormai sono arrivati a 14, senza contare gli ep, gli split, ecc.), secondo me già qui mostrano di avere un'apertura che andava oltre i canoni del black. Il tour de force di 793, Glemt e la title-track con le sue brevi aperture prog sono una goduria. Frost è un pelo sopra, ma anche questo è un capolavoro. Voto 91 |
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L' unico album che ho di questa band (credo ) , ma molto molto bello. |
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Eheheh assolutamente! Cmq tutto chiarito. Anch'io ho ben in mente tutti i tuoi commenti nel sito e la stima c'è a priori! un abbraccio |
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Hola Lux Chaos, mi fa molto piacere che ci si sia potuti chiarire! Purtroppo l'inconveniente di internet è questo, non si ha un'idea precisa di quali siano i toni del proprio interlocutore ed il rischio di fraintendersi è sempre dietro l'angolo  |
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Ciao vichingo! Perdonami anch'io mi ero scordato dell'esistenza di questa discussione! Ho capito bene cosa intendevi, probabilmente ci eravamo fraintesi! Assolutamente d'accordo con te, io mi riferivo esplicitamente al verso "incriminato" che ho citato, del quale mantengo la mia opinione (che cmq condividi a quanto ho capito!) Scusami se sono stato un po troppo pungente come sai se mi hai letto tendo sempre a mantenere un tono più che civile e cordiale, solo che a volte con certi personaggi che attaccano subito mi scaldo in fretta (e non mi riferisco certo a te, eh?) grazie della risposta cortese, a risentirci! |
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Innanzitutto chiedo venia se rispondo soltanto ora ma mi ero dimenticato dell'esistenza di questa discussione. Fatta questa premessa, come ho già scritto @ Lux Chaos non voglio assolutamente dare luogo a polemiche e leggendo vari tuoi commenti ho capito che sei una persona intelligente quindi penso che l'intenzione mia sia condivisa (o almeno spero.... ). Detto questo io non ho mai scritto che i testi del suddetto disco siano "alta letteratura", ho asserito che vanno oltre gli standard del genere e se ci pensi c'è differenza. Per quanto concerne la frase da te citata mi trovi totalmente d'accordo (qui penso tu mi abbia frainteso) e quoto il commento n. 9 di Csi70, alle volte i componenti di queste band nel trattare certe tematiche sono più fanatici di coloro che "combattono" e, come avete giustamente detto, festeggiare un massacro di frati non lo trovo granché "epico", anzi tutt'altro. Per il resto penso sia poco edificante buttarla sul personale con affermazioni tipo "se poi offendo la band preferita di qualcuno e urto la sua di sensibilità...non è un problema mio", correggimi se sbaglio ma ho l'impressione che tu ti riferisca al sottoscritto e posso assicurarti che non è proprio il caso. In conclusione, il mio precedente commento è stato probabilmente frainteso. Senza alcun intento polemico, riportavo una mia considerazione ovvero che non capisco per quale motivo si ascolti una determinata band se si trovano i testi di cattivo gusto ma poi hai chiarito argomentando la tua opinione ed era questo che a me interessava. Amen |
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793 vale da sola l'acquisto |
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@vichingo: 1) se leggi con un attimo di attenzione in piu io ho definito vomitevole la tematica, non i testi, e poi mi sto riferendo alla prima canzone, non a tutto l'album...se poi per te un verso come "proud men with no fear strokes from the sword crushed the skull of the christian" sia alta letteratura e non si limiti a ammazza il cristiano/viva odino, va beh...2) non urtano la mia sensibilità, fanno solo una gran tristezza. leggere nella recensione "alcuni vichinghi norvegesi saccheggiarono il monastero inglese di Lindisfarne, massacrando i monaci che, ingenuamente, erano inizialmente andati ad accoglierli vicino alla costa" e subito dopo "fatto molto caro ecc ecc." fa solo tristezza....cmq, anche se urtassero la mia sensibilità (e se non urta la sensibilità di qualcuno leggere una cosa cosi, tra l'altro...povero lui!) sono libero di dire ciò che voglio, se poi offendo la band preferita di qualcuno e urto la sua di sensibilità...non è un problema mio 3) forse ho esagerato col termine prendere a bastonate, questo lo ritiro. Non sono certo uno di quelli (tranne in rari casi) che ascolta musica in base ai testi, ma se devo esprimere un opinione la dico, punto. Che poi la band sia valida musicalmente bene, e nessuno mette in dubbio la sua importanza storica, ma si stava discutendo di un altra cosa e, nel mio caso, della canzone a cui si riferiva csi70. |
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no io ho solamente detto che nel panorama del black metal mi sembra difficile trovare chi parla di pace e armonia. Difendo gli Enslaved? Scusa ma chi ti obbliga ad ascoltarli se non ti piacciono le loro tematiche? non si tratta di eroismo, si tratta di travisare (loro per primi) il senso dell'episodio in sè. Ovvio che non sono tutti uguali, si tratta di punti di vista, e nella storia è ovvio che chi si rende fautore di un gesto lo fa per ideologia o bisogno. tu fai quello che ti pare, per carità, ma cerca di approfondire i temi in questione prima di sparare a zero su bands che hanno fatto la storia di un genere a torto o a ragione. C'è chi parla di depressione, chi parla di guerra e chi parla di religione, e poi ci sono le bands ambient che non hanno testi di sorta. Insensato ascoltare un gruppo e poi dire "ah se non fosse per i testi sarebbero belli". |
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ok mi pare difficile parlare se parti decidendo chi possa ascoltare HM o chi non lo possa fare.. cmq i vichinghi erano normanni e al tempo non esistevano gli stati come oggi.. difendi ancora gli enslaved, ho detto solo che quel tema aveva poco di eroico, non mi piace la violenza fine a se stessa e anche i film di guerra non sono tutti uguali; che il metal sia guerrafondaio è solo un punto di vista, per me esorcizza la paura della guerra e della morte, che è diverso.. non continuare a dire cosa devo o non devo fare x favore e in effetti non ascolto tutto di black metal |
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no, il casino non lo sto facendo io, csi70@ se uno non è neanche in grado di discernere il lato "scenico" della questione dal lato reale allora forse è meglio che non ascolti heavy metal perchè mi sembra che ovunque di temi forti ce ne siano e a mano piena anche. Poi il passo successivo quale sarebbe, quello di querelare gli Enslaved per apologia al massacro? "i vichinghi hanno dato vita ad una cultura ben definita" "Abitanti dei fiordi" I vichinghi non hanno dato vita proprio a nulla perchè la cultura di cui facevano parte era già ben definita. I fiordi esistono solo in Norvegia ma mi sembra che le invasioni più massicce di "vichinghi" furono opera dei danesi che di fiordi non ne hanno... I testi delle canzoni sono una cosa, la realtà è un'altra, e mi pare che il mio intervento fosse incentrato proprio su questa cosa qui. tu quindi non vai a vedere films di guerra o storici o perchè le tematiche ti infastidiscono? Il black metal è una musica aggressiva, trovamene una che parli di quanto era bello fare vela verso terra straniera nel nome della libertà. Quella era gente che era costretta a fare vela perchè altrimenti in patria sarebbe morta di fame o condannata a morte, eccola quale è la verità. Peraltro, come tu hai diritto ad esprimere i tuoi pareri così io nel farlo con i miei e se all'heavy metal togli il concetto "guerrafondaio" allora il tutto a che si limiterebbe agli HIM? la storia, poi se parliamo di quella, è incentrata sulla guerra e sul sangue, quindi chi la rappresenta in musica o su pellicola è ovvio che parli di quelle tematiche la. Non ho ben capito il senso del tuo discorso. Io non riesco ad ascoltare una band se parla di determinate cose perchè testo e musica sono inscindibili, quindi come ho espresso in un altro articolo per esempio il movimento grunge mi fa cagare. Se ascolti black metal è ovvio che ti troverai a confrontarti con determinate tematiche, non mi sembra il caso da farsi venire le convulsioni o rimanere shockati per cose che penso siano ovvie a tutti quanti  |
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vedi Lizard, è che poi leggi che i vichinghi erano reietti e bastardi, etc e nessuno contesta che erano abitanti dei fiordi che si dediti alla pirateria, ma erano organizzati in interi villaggi che hanno dato vita a una cultura ben definita, con religione, simboli, conoscenze, leggende e quant'altro tanto da essere probabilmente arrivati in america e mi pare che a tutto questo si ispiri il Viking, quindi so anch'io un pò di cosa si parla,ma siccome è più facile pensare che gli altri non conoscano o che sia lesa maestà commentare, si fa di tutta l'erba un fascio.. ultima e poi chiudo: in GENERALE mi infastidisce di un popolo quando si esalta troppo il lato guerriero fine a se stesso, tutto qui, perchè invece mi interessano molto di più i concetti di libertà, natura, avventura, etc, è più chiaro così? senza rancore per nessuno |
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Si', ma non ti alterare  |
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qui mi pare che il casino per nulla lo stai facendo tu, caro sambalzazal, o ti hanno reclutato come avvocato d'ufficio? io non credo niente e tu metti in bocca agli altri le tue considerazioni; la mia critica era proprio sulla tematica del cd, non su chi siano nella realtà gli enslaved, o su chi erano i vichinghi, oppure i contenuti non sono importanti e non contano nel valutare un'opera? sei tu che vai fuori dal seminato e ricordati che le opere d'arte proprio perchè comunicazione hanno valore anche per il messaggio, sia che ci piaccia o meno.. e dato che gli enslaved mi piacciono molto e negli ultimi anni sono considerati dei bravi autori di testi, universali e "umanistici", il tema di eld mi fa cagare. |
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Non voglio dare luogo a polemiche ma sono leggermente curioso: per quale motivo definite "vomitevoli" i testi di questa band? Non per cadere nella banalità, ma si tratta di Viking, è più che ragionevole che questi vadano di pari passo. Si deve inoltre tenere in debita considerazione che suddetti testi sono ben sopra agli standard del genere, non si limitano a "ammazza il cristiano" o "viva Odino", ma vanno oltre, a patto che li abbiate letti prima di lanciarvi in critiche. Devo aggiungere che se urtano la vostra sensibilità nessuno vi obbliga a leggerli, in caso contrario esprimete critiche argomentate e ragionate, altrimenti date la spiacevole sensazione di scrivere per partito preso e senza cognizione di causa. E concedetemi di concludere con una piccola provocazione: sono ben altre le persone da prendere a bastonate, non dei ragazzi che nel corso della loro carriera ci hanno regalato capolavori del Metal estremo come Frost. |
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Ragazzi, ma voi veramente credete che su al nord la gente odi il cristianesimo così tanto??? Ahahahahahahahah!!! I musicisti black metal non sono nè storici e nè esperti di religione e l'unica opera che hanno ( a cui la maggior parte di essi si ispira) è stata scritta da un monaco, quindi potete farvi due conti! Lo stesso Grutle è alto un cazzo e mezzo e come hobby ha la pesca da riva, ce lo vedete voi a massacrare 20 preti (se lo inchiappetterebbero anche se becca quelli con fame arretrata!)? l'epoca vikinga vide la luce con l'assalto al monastero di Lindisfarne nel 793 ed i motivi che spinsero i nordici a compiere quel gesto non vanno ricercati nella religione ma nella economia più spicciola! I vikinghi erano i "reietti" delle terre del nord, criminali, figli bastardi che non avrebbero mai potuto ambire ad avere una posizione nella società. L'assalto al convento fu un modo per pagarsi le venture campagne piratesche che di li a poco sarebbero esplose! L'album è bellissimo e va considerato come un'opera artistica, non come un trattato di religione! E' come se un inglese se la prendesse con Mel Gibson quando vestì i panni di William Wallace! |
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Quoto csi70, album discreto, vomitevole la tematica...sarebbero da prendere a bastonate sti qui, altro che fatto molto caro ai nativi di queste terre... |
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tutto bello ma festeggiare un massacro di frati non mi pare un'impresa così eroica, e non lo dico per carità cristiana ma perchè a volte mi pare che questi siano altrettanto integralisti di coloro che combatterono. |
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Ma sto disco non mi convince moltissimo. Inferiore al capolavoro Frost. Voto: 78 |
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Quoto Malleus. La prima traccia è assolutamente epocale e le altre seppur stupende non raggiungono il ilvello di coinvolgimento emotivo dato da 793 |
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Bello ma per me inferiore ai primi due, e neanche di poco. Cmq sia, erano ancora gli Enslaved che piacevano a me, dopo questo disco non lo saranno più. |
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Album bellissimo e fondamentale per la svolta Viking!! |
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l'opener per me è la cosa migliore che abbiano mai composto |
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E' difficile scegliere quale fra i primi Enslaved sia il mio preferito, sono tutti estrememente grandi e diversi, li adoro. |
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il mio preferito degli enslaved, una bastonata vichinga tra capo e collo...certo che anche il gelo dii frost o la visionarietà del primo...capolavoro... |
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Album eccezionale... ma soprattutto una band tuttora (dopo tantissimi anni) ancora al massimo dell'ispirazione |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. 793 (Slaget om Lindisfarne) 2. Hordalendigen 3. Alfablot 4. Kvasirs Blod 5. For Lenge Siden 6. Glemt 7. Eld
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Line Up
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Grutle Kjellson: voce, basso Ivar Bjørnson: chitarra, tastiere Harald Helgeson: batteria
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