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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Dark Tranquillity - Zero Distance EP
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( 5037 letture )
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Tornano nei negozi (digitali) anche i Dark Tranquillity, che con questo EP ci presentano un piccolo lotto di pezzi riciclati dalla "tour edition" di We Are The Void. Fra l'altro i pezzi erano già disponibili, esclusa la title track, nelle varie edizioni limitate del disco: Out Of Gravity e Star Of Nothingness sono le immancabili bonustrack dell'edizione giapponese, quest'ultima e To Where Fires Cannot Feed avevano il compito di impreziosire l'edizione limitata e la conclusiva The Bow And The Arrow era esclusivo appannaggio della versione digitale dell'album. Insomma, un'uscita evidentemente mirata ai fans più sfegatati di Stanne e ai collezionisti "completisti", che dovranno però accontentarsi di una release soltanto digitale (a quanto mi risulta in esclusiva su Itunes). Per chi, come me, possiede l'edizione "regolare" e non si è mai preoccupato di recuperare online le varie bonustrack (e possedendo già il disco non ha mai pensato di acquistare anche la "tour edition") questa è comunque un'ottima occasione per tornare ad ascoltare materiale "raro" dei Dark Tranquillity ad ormai tre anni da We Are The Void. Mi pare quasi inutile sottolineare che il concetto di "rarità" andrebbe però utilizzato solo per quanto riguarda i supporti fisici, perchè in ambiente digitale non ha senso (tutti i brani si trovano con estrema facilità anche, ad esempio, su Youtube), ma se l'EP esce esclusivamente su Itunes che senso ha? Non sarebbe stato meglio stamparlo su cd, anche se in un numero ridotto di esemplari (in modo da stimolare anche collezionisti e amanti della "rarità" su supporto fisico senza costringerli ad acquistare la "tour edition")? Un'altra, ultima, perplessità: usare questi pezzi come bonustrack non aiuta certo a valorizzarli, ma pubblicare un EP esclusivamente digitale a cui non si fa la benchè minima promozione non mi pare contribuisca poi molto a cambiare la situazione...
Venendo ai brani veri e propri, è facile immaginare come lo spettro di We Are The Void aleggi su questa piccola release. Chiamateli scarti, chiamateli bonustrack, i cinque pezzi di Zero Distance arrivano dritti dritti da quelle recording sessions, e se tutti sono stati lasciati fuori dalla tracklist finale un motivo c'è, e in alcuni casi un po' si sente. Il pezzo migliore è indubbiamente l'opener e title track, a cui già da diversi mesi è stato dedicato anche un videoclip (da cui è tratta anche la cover della presente release). Meno noti, e anche più anonimi, i pezzi restanti. Stanne rimane comunque un interprete e un paroliere invidiabile e i suoi compagni d'avventura si difendono senza problemi: Out Of Gravity è uno "scarto" di lusso, seppure in molti frangenti suoni un po' di già sentito. Star Of Nothingness è in realtà solo un breve intermezzo chitarristico, mentre con To where Fires Cannot Feed si ritorna sull'ormai tradizionale mid-tempo ricco di melodia, che brilla soprattutto per la parte centrale guidata dalla tastiera (soluzione già sfruttata infinite volte dai tempi di Damage Done, ma ancora d'effetto). Ancora mid-tempo per la conclusiva The Bow And The Arrow, brano piacevole ma canonico per il combo svedese. Insomma, con (parziale) eccezione della title track, melodie e tastiere la fanno da padrone in modo forse ecceSsivo, per tre brani che si muovono tutti sugli stessi binari.
Ora, preferisco non ritornare ancora sull'utilità di operazioni come questo EP, o almeno non permettere che considerazioni generali influiscano sul giudizio specifico, ma è innegabile che il sapore di "scarto" qua e là durante l'ascolto salti un po' fuori. Certo che, pur non essendo We Are The Void un capolavoro, stiamo pur sempre parlando dei Dark Tranquillity, una band di altissimo livello che non ha mai offerto prodotti scadenti, grossolani o deludenti. In fondo pescare dal cassonetto di un ristorante di lusso non è la stessa cosa di rovistare nel sacco nero di un fast food, no?
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buoni scarti alla fine. concordo con il recensore. |
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A me questi "scarti" non dispiacciono per niente. |
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Sono in totale accordo con la disamina di Neurath sull'ep. Siccome il dibattito si è spostato sulla proposta musicale dei DT, direi che, molto probabilmente, questa lunga pausa, è dovuta alla volontà di non riproporre per la quarta volta un disco con la stessa formula (Character, Fiction e We are the Void presentano tutti più o meno lo stesso stile). Gli ultimi lavori mi sono piaciuti, tuttavia, non nego che un altro disco simile, magari anche composto in maniera sublime, avrebbe il sapore di una minetsra riscaldata. |
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@NeuRath: premesso che i DT sono più ascoltabili... ma è per meriti proprio de loro, o perché la concorrenza (gruppi detti) fa talmente schifo che non se pò proprio senti, e allora i DT sembrano i meglio? Beccateve sto punto de riflessione... Io penso che se stanno a risparmià pure i DT da "damage done", solo che almeno non fanno pop o nu metal ma "solo" metal commerciale e moscetto... scusate me vado a risenti "skydancer" eh... |
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Ci mancherebbe che anche loro si diano allo schiff-core come gli In Flames...  |
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I Dark Tranquillity rimangono sopra ma sono in stato "comatoso" da "Damage Done" e son passati dieci anni... non è una bella situazione. |
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Si, la title track è molto bellina, focus shit part 2?, ma il resto...si vede che era uno scarto e meritava di restare tale! |
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@Uno @Flag: Sono indubbiamente d'accordo sul fatto che il melodeath nella sua declinazione classica stia esaurendo gli argomenti e necessiti di uno svecchiamento. Molti hanno puntato al -core, con risultati mediamente scarsini (poi va a gusti, eh) tipo In Flames o Soilwork, io preferisco (molto) la strada che stanno seguendo i DT, anche se indubbiamente negli ultimi 2 album tutto si è fatto meno originale e più canonico... |
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Io so rimasto fermo a "Character" che già non me piaceva perché era troppo canonico... proverò a sentillo ma non m'aspetto niente di che. Straquoto Flag of Hate e aggiungo alla lista nera tutti i loro cloni propinati dalla Nuclear blast negli anni 2000, e i the Haunted. |
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@Trucido: è vero, lo leggo adesso nella rece.... fregato dalla fretta X_x |
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@Flag: per i collezionisti mica tanto è solo digitale Semmai la tour edition di We Are The Void (che contiene tali brani) ha quello scopo. Comunque non ho sentito niente, provvederò anche se l'analisi sui gruppi Swedish di Flag è tristemente reale |
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2013? Cazzo ci vorrà così tanto? Beh dai in fondo è meglio che si prendano tutto il tempo necessario!  |
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EP insignificante, palesemente distribuito dalla Century per spremere lo spremibile dai collezionisti "compulsivi". Detto questo, la canzone in sè non è affatto brutta, si lascia sentire bene. I DT sono l'unica band Melodic death metal "storica" a fare ancora musica decente. OK, gli ultimi 2 album non fanno gridare al miracolo, ma tra gli Arch Enemy innocui come una birra analcolica, i SoilWork in crisi profonda, i CoB che cantano per lo zecchino d'oro e gli In Flames che è meglio non parlarne.... almeno loro rimangono nell'ambito della decenza. Vedremo il prossimo disco che uscirà nel 2013. |
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Ho ascoltato solo la title-track, che sinceramente non mi dice veramente nulla di nulla. |
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@ Neurath: woah non lo sapevo, sarà che ho smesso di seguire i DT da Character, a mio avviso l'ultimo album decente della band . In ogni caso, se le cose stanno così, questo EP diventa ancora più inutile... |
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Se questi sono gli scarti vorrei che ne prestassero un pò ad altre band! sicuro non sono pezzi capolavoro,ma forse parlo cosi perchè sono venuti fuori ora ed è più di 2 anni che non esce niente! comunque sempre massimo rispetto per una delle mie band preferite e che secondo me in cariera ha sbagliato poco niente! |
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@vichingo: ma queste sono già le tracce bonus dell'edizione limitata di un CD, ovvero We are the void "tour edition", senza contare che tutte (tranne la title) erano già state usate per edizioni varie... |
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Mah, contando che non fanno un disco che sia degno del monicker che portano su da dieci anni, beh, questo è l'ennesimo capitolo inutile di una discografia che sta andando avanti a "cloni" di "Damage Done" e compitini ben svolti, meglio degli In Flames di sicuro ma sempre poca cosa per gente come loro. |
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Come detto dal recensore, la puzza di scarto si sente lontano un miglio, ma alla fine non è così importante. Mi lascia perplesso questa operazione. Mi spiego: che senso ha pubblicarlo solo su Itunes, quando è facilmente trovabile in internet con vie più o meno traverse? Concordo con Neurath: avrebbe avuto molto più senso stamparlo su CD. Oppure avrebbero potuto inserirli come tracce bonus nell'edizione limitata del prossimo CD, tanto per fare un esempio. Comunque Zero Distance mi è piaciuta moltissimo, le altre sono discrete ma niente di più. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Zero Distance 2. Out of Gravity 3. Star of Nothingness 4. To Where Fires Cannot Feed 5. The Bow and the Arrow
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Line Up
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Mikael Stanne (voice) Niklas Sundin (guitars) Martin Henriksson (guitars) Anders Jivarp (drums) Daniel Antonsson (bass) Martin Brändström (electronics)
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