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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Suffocation - Breeding the Spawn
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( 4585 letture )
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A due anni di distanza dal classico e seminale Effigy of the Forgotten, nel 1993 i Suffocation sono pronti a rilasciare il secondo album che, come ben potete immaginare, si porta dietro il peso di quello che è considerato il capolavoro del gruppo. Certamente fare meglio di quanto ascoltato in occasione dell'album di debutto sarebbe stato difficile. Cosa aspettarsi quindi? Un "cambiamento"? Per certi aspetti, sì. La storia di Breeding the Spawn è nota un po' a tutti, ma non solo, è una storia che mette in mostra come le grandi etichette, in passato, cavalcando l'onda della novità e del momento siano cadute in errori madornali per inspiegabili motivi. È il caso della Roadrunner Records, la stessa etichetta che pubblicò anche il debutto dei cinque ragazzi di New York. Come molti sapranno, il disco venne registrato in fretta e furia, in soli sette giorni, presso il primo studio che si liberò, come dirà Frank Mullen in svariate interviste. Perché? Semplice: in quel periodo l'etichetta mise da parte il gruppo, dando loro pochissimo supporto, considerazione e "costringendoli" così, d'improvviso, a sbrigarsela da soli.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Breeding the Spawn è sicuramente l'album meno considerato e leggermente meno apprezzato tra i primi tre del gruppo. Il motivo principale, generalmente, è la produzione, che in certi momenti affossa completamente quello che sulla carta è un lavoro incredibile e, come apparirà anni dopo, fondamentale. Ma questo è un punto che analizzeremo più avanti. Addentrandoci quindi nel disco, abbiamo a che fare con quello che possiamo considerare come un piccolo cambiamento rispetto al mastodontico debutto. Da subito si nota come l'aspetto tecnico dei musicisti sia più marcato e risulti parte integrante del sound, che comunque non si lascia mai trasportare da inutili virtuosismi, anzi. A tal proposito spicca su tutti Chris Richards, bassista dalle doti incredibili e inspiegabilmente sottovalutato. Senza troppi giri di parole, in questo disco abbiamo a che fare con le migliori parti di basso che si siano mai sentite in un disco dei Suffocation. Lo dimostrano non solo i tanti assoli di basso presenti, ma anche le variazioni che Richards inserisce in quasi tutti i riff portanti. Pur seguendo le chitarre di Cerrito ed Hobbs, infatti, il bassista si lancia in piccole ma utili aggiunte in grado di rendere il suo lavoro ancora più valido. Per avere un'idea di cosa si stia parlando, basterebbe ascoltare la title track e la fantastica Epitaph of the Credulous, canzoni che meglio rendono giustizia a questo incredibile musicista. Nonostante una produzione che ogni tanto sopprime le chitarre rendendole poco chiare a causa di una batteria che sovrasta tutto, il disco suona comunque cattivo e brutale come solo i Suffocation sanno fare. È poi superfluo spendere parole sulla prestazione di Frank Mullen, un cantante che non solo ha fatto scuola, ma che da subito ha saputo imporre uno stile vocale tutto suo con una personalità pazzesca. Se tutt'oggi manda a casa tanti altri cantanti estremi nonostante abbia passato i quarant'anni, un motivo ci sarà.
Prima di chiudere, è bene tornare un attimo sulla questione annunciata in precedenza, ovvero sull'importanza che questo disco ha avuto nella storia del gruppo e non solo. Per quanto riguarda la storia del gruppo, è evidente: Breeding the Spawn getta le basi per quello che sarà un manifesto del genere, per quel disco che cambierà definitivamente il modo di intenderlo: Pierced from Within. È stato quindi il passaggio necessario per dare una svolta completa al loro sound e basta ascoltare anche le ultime uscite del gruppo per rendersene conto. L'importanza a livello strettamente musicale invece, è data dal fatto che questo disco ha preceduto delle soluzioni che oggi sono dei veri e propri punti di riferimento per certe band. Infine, Breeding the Spawn è uno dei tanti ottimi lavori che la scena estrema regalava in quel periodo, ma che, come capitato per i compagni di etichetta e di "sventura" Malevolent Creation con Stillborn, si porta il peso di una produzione poco curata e di un disinteresse dell'etichetta. Nonostante questo, il disco è tranquillamente considerabile come il secondo lavoro del gruppo in ordine di importanza.
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16
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Non è la stessa cosa, va remixato. |
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15
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In teoria l\'hanno già fatto. In ogni album che segue c\'è una cover di questo BTS. E con l\'ultimo in uscita dovrebbero averle rifatte tutte. |
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14
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Rimasterizzarlo subito!!!!!.......sarebbe fantastico e lo prenderei a scatola chiusa!!! |
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13
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Band senza compromessi, visti a Brescia con i Nile, quasi si staccava la vernice dal muro mentre suonavano, grandi. |
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12
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Inferiore al debutto e al successivo rimane un ottimo manifesto del genere |
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11
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Sound pessimo. Un pastone davvero improponibile . Riffs comunque di rilievo. Per fortuna un paio di anni più tardi Scott Burns ha fatto la differenza con PFW. Ancora una volta. E addirittura meglio dell'esordio. |
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10
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Nonostante sia inferiore all'esordio e al successivo, è comunque un grande album. La produzione sì non è il massimo, ma è comunque meglio di quella di Stillborn dei Malevolent Creation anche quello grande album. I suoni mi sembra che si sentano abbastanza bene, si sente pure il basso che per le uscite dell'epoca era un'impresa sentirlo, che volete di più XD. 85 è un voto giusto. |
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9
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Lambru..be' rimasterizzato sarebbe meglio, eccome!! |
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8
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@Lisablack, lo ho riascoltato proprio ieri, la penso come te, forse per colpa di un suono non dei migliori, l'avevo già scritto e lo ribadisco ,per me andrebbe rimasterizzato. |
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7
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Album violentissimo, ma un po' in ombra, perché in mezzo schiacciato da due pilastri del genere come Effigy e il seguente Pierced from Within..comunque per me i Suffocation sono forse la miglior band brutal di sempre. D'accordo con il voto. |
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6
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al tempo ascoltavo questo genere. sarà colpa della produzione, ma le tracce a me sembravano veramente tutte uguali. |
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5
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Il mio primo disco dei Suffocation. Ai tempi lo ascoltai parecchio anche se in quel periodo fu schiacciato da altre uscite per me molto più golose. Concordo con la recensione, un'ottimo disco rovinato da una pessima produzione. Stillborn dei Malevolent, visto che se ne parla, secondo me ha comunque una produzione migliore di questa. Ascoltatevi breeding the spawn e Martial decimation rifatte negli album seguenti, ne vale la pena. |
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4
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Concordo anche io con Astra, disco ingiustamente sottostimato e "soffocato", eppure presenti presenta elementi molto interessanti per lo sviluppo musicale della band, anzitutto e' il loro secondo album di lunga durata, cambiando in un certo qual modo coordinate tecniche e aspettative nel sound in generale, e' un album in primis molto piu' ritmico, basato sul legato dei lavori precedenti, ma con un tocco nuovo personale e convincente, i riffs si fanno piu' melodici, in alcuni tratti perdono di velocita' , ma molto piu' tocxanti e profondamente incisivi emotivamente parlando, inoltre sono piu' complessi e tecnici e con velocita' mutevoli e varianti a seconda delk'intensita' espressiva da dare ai brani, facendo piu' uso del groove , anche la bateeria e il basso fanno egregiamente la loro parte, unito avviamente alka voce do Mullen che ha un tono piu' acuto e profondo, gran bel disco , per me sul78-80. |
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3
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probabilmente il disco del 1993 più screditato, un anno fondamentale, pieno di album pregevoli, che purtroppo ha messo in "cattiva luce" i suffo. Se si riesce ad andare oltre la produzione come dice marco, è un lavoro pregevole e di interesse globale. rimango legato più a effegy ma non siamo molto lontani .-) |
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2
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Anch'io l'ho sempre paragonato a Stillborn , per colpa della produzione, infatti per me 85 è troppo, se lo meriterebbe con un suono migliore, comunque per me è un bel 75, toh. |
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1
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La recensione dice tutto...un piu che buon album di un gruppo che all'epoca era al di sopra della media...Purtroppo penalizzato (al pari di stillborn) da una produzione molto debole..Nonostante cio` la sostanza c'e` e si sente..anche cosi dimostrarono di avere una marcia in piu. Quindi buon album..anche se il successivo e il precedente non si battono. Voto giusto |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Beginning of Sorrow 2. Breeding the Spawn 3. Epitaph of the Credulous 4. Marital Decimation 5. Prelude to Repulsion 6. Anomalistic Offerings 7. Ornaments of Decrepancy 8. Ignorant Deprivation
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Line Up
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Frank Mullen (Voce) Doug Cerrito (Chitarra) Terrance Hobbs (Chitarra) Chris Richards (Basso) Mike Smith (Batteria)
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