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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Suffocation - Souls To Deny
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( 6091 letture )
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Per una band senza fronzoli, una recensione senza fronzoli.
I Suffocation si presentano nel mercato del 2004 con un album che, se fosse uscito qualche anno prima, avrebbe forse fatto gridare al miracolo per produzione, scelte stilistiche, e composizione. Tuttavia oggigiorno non è raro imbattersi in prodotti analoghi, e ciò di fatto inficia la valutazione globale. Ma facciamo finta per un attimo di essere nel 2001-2002 e guardiamo a questo album senza malizia…
Come già accennato, la produzione è la prima cosa che incuriosisce. E’ talmente raro ascoltare un brutal metal con suoni così bombastic e ben definiti… le mani che hanno mixato i suoni devono essere tremendamente esperte. Così, i blast-beat di Smith scorrono via fluidi sotto le trame chitarristiche, la voce di Mullen ruggisce in maniera nitida e violenta, le doppiature di chitarra si accostano alle potenti ritmiche senza saturazioni fastidiose.
Il genere dei Suffocation è altrettanto lodevole, ma è la produzione estremamente appagante a donargli le giuste sfumature. Un mix esplosivo di brutal americano e linee melodiche sullo stile del classico swedish death riesce a rendere i brani molto vari, e permette di mitigare la violenza con un pizzico di orecchiabilità che non guasta mai, a mio avviso. Insomma, un melodic brutal come se ne sentono pochi.
E’ interessante notare come i Suffocation non cerchino la violenza esecutiva e la tecnica esagerata a tutti i costi, ma si concentrino molto di più sulla forma canzone. Così, brani come Deceit dimostrano come anche nel brutal (per quanto in questo caso sia ibrido) sia possibile raggiungere una fluidità straordinaria nell’assemblamento dei riff. E’ insomma un approccio totalmente diverso da quello di altre band che spiccano per originalità (un nome su tutti: Nile), dove le idee vengono filtrate attraverso una più grande intransigenza, sia dal punto di vista dei cliché richiesti dal genere (blast beat velocissimi alternati a mid tempo cadenzati, assoli atonali) sia dal punto di vista della volontà di rispettare la bandiera di cui sono portatori: quella della brutalità.
Ma torniamo ora alla realtà, al presente musicale. I Suffocation suonano grande musica, ma forse nel momento sbagliato. Non sono la persona più indicata per fare paragoni precisi tra le band, ma ascoltando il presente album ho avuto più di un deja-vu importante, il pensiero fisso “bellissimo questo riff, mi ricorda…”. Di certo il genere non ha mai brillato per novità eclatanti in seno alla scena mondiale, e riconosco alla band il merito di distinguersi dalla massa per diversi motivi, tuttavia è bene essere realisti: questo cd non finirà nella storia del metal.
Souls To Deny resta in qualsiasi caso un must per gli amanti del genere, un obbligo assoluto per i fan della band (sempre più brava), una buona opportunità di ascoltare buona musica per tutti gli altri.
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VOTO LETTORI
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76.86 su 136 voti [
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11
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X Galilee: concordo totalmente. Anche l\'omonimo mi piace da morire. |
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10
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X Lambru. Il problema di BTS è la produzione che uccide il disco. Difatti in ogni nuovo album dei Suffocation si può sentire un estratto da BTS riregidyrato e prodotto in maniera decente. E la differenza è abissale. |
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9
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Stavo riascoltando questo grande album proprio ieri. Band estremamente sottovalutata. Un disco così, a parer mio, i Cannibal se lo sognano da anni, eppure i voto i si sprecano. Questi per arrivare alla stessa bontà di critica devono fare il doppio. Tra l\'altro guardavo un di live di entrambe le band targati 2022/23. I suffocation si mangiano I CC per colazione. Purtroppo il buon Corpsegrinder non ce la fa più. |
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8
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Ottimo disco, il migliore che ho sentito dopo la reunion. Anche se a me piacciono un po tutti, escluso l'omonimo. |
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7
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@Trucido, ok. @Ad astra, la prima volta che ho sentito Breeding, ho detto la stessa cosa, poi col tempo mi è piaciuto come gli altri, più grezzo nei suoni, quasi da demo, hai notato che alcuni pezzi sono registrati meglio di altri? Ma ottimo comunque, per me. |
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6
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isuffo non han sbagliato un colpo, e questo è da ammettere, ( breeding the spawn potrebbe essere 1000 volte migliore se non avesse quella produzione)...m un 75 è giusto... ritengo che fosse il rodaggio per la botta che han dato con il succesivo, poi icapolavori vanno dal 90 in su come dice lambru giustamente |
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5
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Lambru ti ripeto va contestualizzato: nel 2004 questo è stato, a parere di chi scrive, un must, cioè qualcosa da avere per gli amanti del genere. Se parliamo di storia del death i must dei Suffocation sono i primi due, anche se loro rimangono un gruppo che sotto certi standard non è mai sceso. Poi oh, son punti di vista |
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4
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Trucido, non capisco il binomio (si può dire così?) must / 75 , sarà che io abolirei i voti, però magari con "must" io intenderei almeno un disco da 90 e invece al 75 assocerei un discreto, capito cosa volevo dire? |
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3
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Scusa Lambru ma non capisco la critica... Un must per gli amanti del genere è ovvio che si rivolga a chi ascolta death, poi penso sia chiaro che vada contestualizzato al momento dell'uscita. |
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2
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Un must e gli dai solo 75? Poi parlare di buona musica in questo genere non mi va molto giù, mi spiego meglio, io amo tutto quello fatto da questa band, questo è uno dei miei preferiti, ma ritengo sia roba per pochi, chi la fa diventare una specie di moda la rovina, secondo me tutti i malati di death metal (come il sottoscritto dagli inizi del genere più o meno ,dai) non pretendono che piaccia alla gente, ma vogliono che resti un genere isolato e non troppo contaminato, credo. |
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1
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dopo la dipartita dai Suffocation del geniale Doug Cerrito (il songwriter storico dei newyorkesi), ero scettico riguardo a Souls To Deny, non credevo potessero sostituirlo adeguatamente ed essere ciò che erano stati fino adesso. anche se solo in parte, mi sono sbagliato. dal mio punto di vista Pierced From Within è il loro apice, apice che non supereranno mai più, seguito da Despise The Sun, che se avesse avuto un paio di tracce in più sarebbe stato un capolavoro ai livelli del predecessore. l'abbandono da parte di Cerrito ha gravato pesantemente sullo spirito e la forma musicale dei Suffocation, Souls To Deny quindi, è come se fosse un nuovo inizio con la pesante responsabilità sulle spalle, di mantenere alto il nome di una band che ha fatto scuola a milialia di altre bands. non è facile, lo sappiamo benissimo, ma i nostri ci riescono, dando vita ad un disco ispirato, ricco di soluzioni vincenti e coinvolgenti quanto basta a non sputtanarsi la reputazione. forse, non torneranno mai ai livelli raggiunti nella metà degli anni '90, ma rimangono saldamente seduti sul loro trono, continuando a fare buona musica nella solita direzione. 78/100 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Souls to Deny
02. Deceit
03. Subconsciously Enslaved
04. Surgery of Impalement
05. Tomes of Atrimony
06. Immortally Condemned
07. Demise of the Clone
08. To Weep Once More
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Line Up
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Frank Mullen: vocals
Terrance Hobbs: guitar
Guy Marchais: guitar
Derek Boyer: bass
Mike Smith: drums
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