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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Uriah Heep - Live at Koko - London 2014
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( 3500 letture )
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Sfortuna? Tempistica errata? Troppi cambi in formazione? Miopia del pubblico? Sicuramente ognuna di queste scusanti può essere tirata in ballo per spiegare la notorietà sicuramente buona, ma non certo pari a quella dei principali gruppi nati insieme a loro, degli Uriah Heep. Nonostante abbiano svolto un ruolo molto importante nel mondo dell'hard rock e non solo (le loro puntate sinfoniche ed epiche sono note a tutti), i londinesi non sono mai stati inclusi veramente tra le top band del settore, almeno dal grande pubblico, lo stesso che ha idolatrato, giustamente, Deep Purple e compagnia. Nonostante questo, il gruppo ha sempre fatto buona musica, spesso ottima, senza scendere mai sotto la soglia dell'accettabilità, pur variando molto la line-up ed attraversando momenti più o meno favorevoli nel gradimento dei fan. Quando poi una carriera diventa realmente di lungo corso come la loro, è facile che un album live non sia nemmeno il primo, rendendo il tutto apparentemente ridondante e poco interessante rispetto al corpus completo dell'opera disponibile. E' il caso di questo Live at Koko – London 2014?
Registrato a Marzo dello scorso anno presso il Koko di Londra al termine ed al culmine di un tour mondiale, quindi praticamente a casa, il doppio CD/DVD disponibile anche in Blu-Ray e triplo LP (qui viene recensita la versione CD), ha chiamato a raccolta ammiratori da ogni parte del globo per presenziare alla serata e contiene due pezzi tratti dall'allora inedito Outsider -One Minute e Can’t Take That Way- che fanno la loro dignitosa figura anche al cospetto dei grandi classici. Nonostante questo ed a dispetto del fatto che siano presenti estratti da Wake the Sleeper, Into the Wild e Outsider, è ovviamente il periodo aureo del gruppo a costituire il nocciolo duro del lavoro. Preso atto di una buona qualità audio, del fatto che la formazione con Russell Gilbrook alla batteria qui festeggiato per il suo settimo anno dietro le pelli senza soffrire della classica crisi e Dave Rimmer al posto del compianto Trevor Boulder funziona bene, ma soprattutto di un live che finalmente concede il giusto spazio agli effetti del pubblico ed anche a qualche passaggio non esaltante di Bernie Shaw (dando così l'idea di non essere stato molto ritoccato in studio), è la registrazione connotata da uno spirito antico a dare sapore al tutto. Questa, mostrando senza problemi qualche affanno nei momenti più tirati da parte del cantante, comunque performante in generale, contribuisce a conferire al tutto un'aura effettivamente "live" come sempre meno capita di ascoltare nei moderni dischi dal vivo. Così resi, pezzi come Sunrise, Lady in Black, July Morning, Traveller in Time, Look at Yourself, Easy Livin' non sembrano affatto soffrire dello scorrere del tempo. Il suono piacevolmente arcaico delle tastiere di Phil Lanzon, la sezione ritmica decisa, la voce con qualche affanno, ma vera e soprattutto il tipico chitarrismo di Mick Box (forse non il miglior musicista di sempre, ma sempre riconoscibile e con un proprio stile), tutto contribuisce a restituire il mood del concerto, senza rendere ogni cosa troppo precisa e livellata come spesso accade, privilegiando la musica nuda e cruda. Tutto scorre a tratti gradevolmente, a tratti in maniera assolutamente coinvolgente, soprattutto per ciò che riguarda il CD 2, mostrando un gruppo che dopo aver venduto circa 40.000.000 di dischi attraversando almeno quattro epoche musicali e vari cambi di formazione, ha ancora voglia di suonare e considerando l'età media della band, non è poco.
Incentrato sulle fasi migliori della carriera degli Uriah Heep, Live at Koko mostra una band al meglio delle sue attuali possibilità. Gusto del riff e degli arrangiamenti d'antan, tastiere che riportano indietro nel tempo, voce talvolta zoppicante sostenuta dai cori e da un paio di malizie da vecchia volpe del palco, un pubblico devoto a sostenerli ed i loro tipici, vecchi e dannatamente coinvolgenti pezzi integrati da alcuni dei migliori tra i nuovi. Live at Koko - London 2014 è tutto qui. Niente di nuovo sotto il sole e prodotto per alcuni aspetti addirittura inutile se inquadrato nel complesso dell'opera firmata Uriah Heep, Live at Koko si rivolge essenzialmente ai vecchi ammiratori/collezionisti, rassicurati dal fatto di poter ascoltare il loro gruppo preferito ancora bene in palla a dispetto del tempo che scorre inesorabilmente anche per loro, come ricorda anche la bella copertina. Tuttavia, l'opera in questione può essere utile anche a chi non dovesse conoscere bene il gruppo, non foss'altro che per ragioni anagrafiche o per semplice distrazione, per decidere con cognizione di causa se approfondire il discorso o meno, ed in questo senso è ugualmente utile. Comunque vogliate vedere la questione, Live at Koko - London 2014 contiene diciotto belle canzoni in versione live, ed alla fine è l'unica cosa che conta.
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4
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Grandissimi, e ottimo live. l'unico appunto e' la mancanza di brani da abominog/head first/equator amo il periodo peter goalby |
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3
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Mitica band ..... l età non conta quando c e questa classe ! |
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2
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Band questa che fa parte di quelle che ormai si può tranquillamente dire che stanno al di sopra di tutte le altre. Inarrivabili. |
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1
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Grandi da sempre .E per sempre. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Against the Odds 2. Overload 3. Traveller in Time 4. Sunrise 5. Stealin’ 6. I’m Ready 7. Between Two Worlds 8. Can’t Take That Away 9. One Minute 10. Nail on the Head
CD 2 1. Into the Wild 2. Gypsy 3. Look at Yourself 4. Box Wah Box 5. July Morning 6. Lady in Black 7. Free’n’easy 8. Easy Livin’
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Line Up
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Bernie Shaw (Voce) Mick Box (Chitarra) Davey Rimmer (Basso) Phil Lanzon (Tastiere) Russell Gilbrook (Batteria)
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RECENSIONI |
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