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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Uriah Heep - Look At Yourself
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( 9800 letture )
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Gli Uriah Heep sono stati considerati a lungo, e per certi versi ingiustamente, come una formazione di seconda fascia nel rutilante panorama del rock, nonostante abbiano saputo sfornare, almeno nella prima fase della loro ormai ultraquarantennale carriera, album di elevata fattura compositiva e piuttosto versatili. I primi quattro lavori del gruppo britannico, che prende il nome da un personaggio del romanzo David Copperfield di Charles Dickens, rappresentano infatti l’apice della loro produzione, ma hanno avuto la sventura di essere pubblicati nello stesso periodo in cui altri gruppi anglosassoni, tra cui i rivali Deep Purple, sfornavano dischi che definire seminali è mero eufemismo. Look At Yourself, prodotto da Gerry Bron e pubblicato nell’ottobre 1971, a distanza di pochi mesi dalle incursioni progressive/sinfoniche di Salisbury, è il terzo album degli Uriah Heep che abbraccia marcatamente l’hard rock non disdegnando, tuttavia, le tanto amate divagazioni progressive. Il risultato complessivo è ottimo senz’ombra di dubbio, sebbene sia doveroso evidenziare la similitudine a tratti palese con lo stile della band di Ian Gillan. A questo punto, però, suggerisco ai lettori (soprattutto agli attempati) un escamotage evitando confronti inutili e che non consentono nemmeno a distanza di tanto tempo una valutazione obiettiva di Look At Yourself. Ci vogliamo quanto meno provare?
La title-track, in puro stile hard rock anni ’70, apre sontuosamente l’album con una ritmica travolgente, sulla quale si staglia il suono dell’organo; da evidenziare, altresì, l’accattivante refrain abbellito dai cori ed il finale più sostenuto, con sugli scudi il drumming di Ian Clarke, che aveva sostituito alle pelli Keith Baker -da notare che le percussioni sono assicurate da Teddy Osei, Mac Tontoh e Loughty Lasisi Amao degli Osibisa. La seguente I Wanna Be Free è strutturalmente più semplice e leggerina, non mi è mai andata troppo a genio anche se nella parte conclusiva l’andamento si fa fortunatamente più rockeggiante. Nella lunga July Morning (la durata è di oltre dieci minuti e si ispira ad una tradizione hippie bulgara) si abbraccia decisamente il progressive di stampo melodico, con un eccellente Byron alla voce, mentre le tastiere e l’organo dominano incontrastate (altra chicca: l’assolo finale di moog è stato suonato dallo special guest Manfred Mann); si tratta di un vero e proprio classico degli Uriah Heep, anche se a mio avviso la sezione conclusiva risulta un po’ troppo ripetitiva. In Tears In My Eyes la parte del leone la fa la sei corde di Mick Box, che mette in mostra la sua abilità nello slide guitar. In Shadow Of Grief tornano protagoniste le tastiere nel contesto di una song varia e pregna di interessanti sfumature. La delicata armonia di What Should Be Done ha il compito di stemperare l’atmosfera, mentre il movimentato hard rock tinto di blues Love Machine chiude questo apprezzabile lavoro.
A conti fatti siamo al cospetto di un full length diverso da Salisbury e leggermente inferiore come qualità rispetto al successivo Demons & Wizards, considerato da molti il miglior disco prodotto degli Uriah Heep; Look At Yourself non è in ogni modo da considerare un album interlocutorio, sia ben intesi, e propone grande musica hard rock con gradite ed ampie aperture verso il progressive. Consigliato vivamente l’ascolto… senza pregiudizi di sorta, però!
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VOTO LETTORI
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87.28 su 131 voti [
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Una delle tante gemme di questa band |
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L\'ho rimesso su oggi anche perché mi ronzava in testa il commento di @Luca di qualche giorno fa. Album molto bello con picchi elevatissimi nelle solite note. Malgrado sia in colpevolissimo ritardo dico anch\'io la mia in una vecchia discussione. Sulla copertina: scarsa. Ma fino a quando si ha in mano (come me) la ristampa. Ma se pensiamo al fatto che quel quadrato era uno specchio e che il disco si chiama Look at yourself in realtà siamo innanzi ad una genialata. Big 3 o big 4? Per me Big 4. Nel loro massimo splendore gli Heep se la giocavano sino alla fine e con Magician hanno pubblicato un album da isola deserta (sicuramente nella mia, c\'è). Per me i Purple sono i numeri 1. Ma io per primo dico che da metà anni 90 la produzione degli Heep è di gran lunga superiore (diciamo pure che non c\'è partita, nemmeno in sede live. Solo oggi con =1 i Purple hanno finalmente alzato la testa). Sul fatto che gli Uriah Heep siano sottovalutati son d\'accordo. Lo sono meno quando si scrive che negli anni \'70 erano snobbati. Da chi? Dalla critica, forse, ma dal pubblico no, vendevano dischi a carrettate. |
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Album assolutamente MAGICO, come ogni loro release. Per me gli Uriah Heep sono da collocare allo stessissimo livello della Sacra Triade rock inglese, altro che sottovalutati (anzi, per quanto mi riguarda, a livello di genialità e gusto mio personale, li metto pure MOLTO al di sopra dei Led Zeppelin, tanto per dire). Negli anni 70 avevano una vena creativa incredibile, e questo \"Look At Yourself\" non fa eccezione, un lavoro magistrale di hard rock estremamente progressivo ed epico, che preparerà la strada ai due capolavori successivi! Da citare qui dentro sono assolutamente la title-track, \"I Wanna Be Free\", \"July Morning\" (un pò la loro \"Child In Time\" si può dire), oppure anche la più \"metal\" \"Tears In My Eyes\". Geniali, in ogni loro formazione ed epoca!! |
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Rispolverato oggi, ottimo lavoro dal sapore 70's.Pura magia |
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Disco eccellente, uno dei migliori della band. Ken Hensley è un compositore sopraffino e lo dimostra subito con la title track, dai pochi accordi, ma di un tiro incredibile. July Morning, bellissima, come lo sono I Wanna Be Free e Tears In My Eyes. Il voto del recensore mi sembra un po' basso. |
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Sto riascoltando dopo molto tempo la discografia degli Heep , in ordine cronologico...devo dire che la qualità degli album è davvero notevole (non che avessi cdubbi) però ho colto ed apprezzato particolari, passaggi, interventi riff e fills che rendono veramente la band una delle migliori di sempre...ecco questo album di particolari che vengono a galla ne ha moltissimi basti ascoltare July Morning , la title track la sottovalutata I wanna be free... A proposito David Byron immenso, uno dei grandi singer della storia della musica. |
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Sono d"accordo con Macigno, tra i migliori dischi di sempre,
Leggendario |
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Basta sentire solo il riff di Tears In My Eyes, o l'andamento di July Morning per capire quanto gli Uriah Heep di quegli anni fossero avanti. Peccato che all'epoca non siano stati capiti, fortunatamente ora sono rivalutati. |
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Album magnifico, degli Uriah Heep è uno di quelli da avere assolutamente. Non solo la celeberrima July Morning, ma anche la travolgente title-track o Shadow of Grief sono pezzi indimenticabili. Un disco che comunque si mantiene a livelli altissimi dall’inizio alla fine, a mio parere siamo quasi (e sottolineo il “quasi”) al livello dei due album successivi (che sempre imho rappresentano il top degli Uriah Heep). Voto 89 |
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Una vigliaccata unica, d' accordo che nei 70 fossero una band di secondo livello,na che livello comunque,il problema è sorto quando negli anni 80 hanno fatto dischi grandiosi, snobbati dalla critica trendista che elogiava bands che forse arrivavano si e no alla caviglia |
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mitici uriah heep.hard rock di classe.hanno confezionato tanti capolavori,proprio come questo! |
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1971,capite ? Uno degli anni in cui una decina di band di primo livello ha sfornato un fiume di brani memorabili ,da ispirare altre band per decenni. E allora,che questo possa ricordare un pò i Deep Purple ci può stare. Nell'epoca degli scarafaggi a centinaia si ispiravano a loro. Per dire. Allora per le pennellate prog diciamo che si sono ispirati agli Yes? Era un'epoca di fermenti febbrili,di competizione con tutti gli altri gruppi e se un'ispirazione arrivava,si rielaborava ,si amalgamava e poi : via ! La caratteristica di questa band e di questo album è la voce di Byron sempre in 1° piano e i cori sparsi . Il rock è hard senza essere hhard, spesso ingentilito da ballate in cui la versatilità del vocalist sa essere suadente e creare un' atmosfera soft . A me sembra un LP valido ,ma non straordinario.voto 82. P.S. vuoi vedere che anche noi per dare il voto ci facciamo influenzare dal confronto con altri album al top??!! |
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Inferiore ai primi due, ma con una July Morning da brividi. |
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Certamente è un buon album, ma evitiamo paragoni con i Deep Purple dello steso periodo che erano i signori del rock insieme a Balck Sabbath e Led Zeppelin. |
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Ho 22 anni ma ascolto prog-jazz-rock-blues-funky con consapevolezza ormai da 10 anni Dai 3 ai 10 diciamo che sicuramente meno paziente...preferivo Scorpions-Iron Maiden-Van Halen-Police ed altri...e Frank Zappa lo ascoltavo per simpatia per i suoni più che per reale apprezzamento =D ahah Dai 10 ai 14 ho cominciato a concentrami sugli strumenti scomponendoli all'ascolto...e ho iniziato ad ascoltare prog(gentle giant, king crimson, jethro tull, area, pfm, bms, genesis, yes etc...) e jazz Questo è per farvi capire che, benchè sia giovane, la cultura musicale che ho è davvero varia Gli Uriah Heep sono una band meravigliosa e che mi è sempre piaciuta da ascoltare/cantare, però non sono paragonabili ai Deep Purple purtroppo. Per 3 motivi FONDAMENTALI: -il confronto individuale tra i componenti(delle formazioni più rappresentative) è SEMPRE a favore dei Deep Purple tranne per un pari al basso e alla voce. -a livello compositivo e discografico i Deep hanno dalla loro 6 album leggendari più altri magnifici pezzi a fine anni 80, mentre gli Uriah ne hanno 3(Salisbury, Demons..., Very eavy...) e gli altri sono "solo" buoni album a confronto. -la rilevanza dei Deep nella storia della musica è pesantissima ed 3-4 dei loro componenti è un Dio del proprio strumento, senza contare il seguito che hanno avuto a livello mondiale etc... --l'unico netto punto di forza degli Uriah sui Purple è l'utilizzo meraviglioso dei cori! Simpaticamente, potremmo quasi considerare gli Uriah come un anello di congiunzione tra i Deep e i primi Queen(a night of the opera)e Boston. Ci avete mai pensato? =D |
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Ma perchè si devono fare sempre paragoni? Discutiamo del disco in questione,che è un grandissimo disco.Che c'entra "Deep Purple In Rock"? E' meglio "Paranoid" o "Demons and wizards"? E' più bella "July morning" o "Blacknight"? E' più forte il mio papà o il tuo? Tanto, poi, ognuno resta del suo parere.Secondo il mio,i paragoni lasciano il tempo che trovano, é come discutere del sesso degli angeli. Gli Uriah Heep sono un gruppo straordinario,che ha saputo creare tanti capolavori,come l'album qui recensito."July morning","Shadows of grief","Tears in my eyes"...che pezzi. Voto 93 |
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In Rock è superiore,i Deep Purple sono superiori,mettiamo i puntini sulle i,ma non perdiamoci in chiacchiere,ci troviamo di fronte ad un eccezionale album di un eccezionale band,che grazie al cielo non è stata dimenticata,gli Uriah Heep hanno fatto scuola,Shadows of Grief è tremenda,July Morning raffinatissima,Look at yourslf trascinante,bellissima la combinazione organo-chitarra in Tears in My Eyes,mi ricorda un po il duetto Plant-Page |
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intendiamoci anche in rock è un album eccezionale del resto possiedo anche tutta la discografia dei deep purple ma ti posso assicurare che dopo parecchi ascolti gli uriah heep li sento molto piu volentieri |
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@ macigno: meglio di In Rock?????? Ma dai siamo seri! |
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questo album è una bomba meglio anche di in rock dei purple credetemi le nuove ristampe dei cd sono fatte veramente bene con molte bonus track |
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... come giustamente ha scritto @hm is the law, aldilà di legittimi gusti personali, la storia alla fine parla chiaro ... la "Triade" fu, e resta inarrivabile ... ma, ce ne fossero al giorno d'oggi "rivalità" di tale porata e con una frequenza tale di grandi dischi ... ... Degli U.Heep ho sempre apprezzato l'accentuata vena Progressive ... July Morning da sola vale l'acquisto di questo disco ... stupenda, l'assolo d'organo è persino toccante. Gli Uriah Heep non hanno di certo raccolto quanto secondo me alla grande meritavano, ma è il destino di chiunque si trova ad essere "contemporaneo" di coloro che diverranno poi leggenda ... in merito a ciò, quoto al 100% @Lambruscore, che secondo me, se non ha centrato il bersaglio, c'è mancato davvero poco, e cioè che gli U.Heep hanno pagato la "mancanza" di un chitarrista di spessore ... con tutto il rispetto per Box (comunque un grande sempre) ... ma è ben chiaro a tutti chi sono e cosa hanno fatto Blackmore, Iommi, e Page (...in ordine alfabetico!!) ... Tutti gli strumenti,voce compresa sono importanti e fondamentali nel rock, ed ogni categoria di musicisti ha sfornato i propri miti ... ma lo strumento che dopo la metà degli anni 60 più di tutti "cambiò marcia" fu la chitarra, la relativa distorsione e l'approccio verso questa combinazione ... poi batteria, voce,basso e keyboards ne hanno degnamente preso la scia: avere avuto un chitarrista con personalità e geniale nel creare musica e riff, fu ciò che soprattutto in quegli anni fece la differenza ... poi, resta chiaro, ognuno giustamente ha le proprie preferenze ed i propri miti . |
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P.S. Riguardo alla cover mi sono scordato di scrivere la cosa più importante: nell'edizione originale, il quadrato al centro era uno specchio (ovviamente non di vetro). |
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Mi astengo dal fare paragoni con altre bands più blasonate (i gusti sono gusti), limitandomi a dire che gli Uriah Heep sono un gruppo importante per chi ama un certo tipo di rock. Personalmente li ho sempre apprezzati, senza neanche pensare un solo istante di confrontarli con altri... Questo album, assieme a Salisbury e Demons & Wizard, è di ottima fattura e ben rappresenta il gruppo. Magari ne uscissero ancora di dischi come questo. Ah, pure io mi includo tra i detrattori della cover, imho davvero orrenda. |
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I primi lavori, sino a 'Demons and wizard', sono davvero ottimi per non dire seminali; poi hanno comunque costruito una discografia di tutto rispetto. Li ho visti a Bologna ( circa 85/86, se ricordo bene ) e seppur non fosse più la loro epoca aurea, erano ancora dicisamente trascinanti. Senza bisogno di profanare i Deep Purple, dico che comunque non è scandalizzante che qualcuno li accosti, o addirittura preferisca, alla bands di 'In Rock'. |
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Diciamo che nel tempo si sono presi una bella rivincita! |
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Speravo di scatenare un po' di dibattito col mio intervento, che comunque rinnovo: storicamente la triade non si tocca e come dice giustamente Fabio, all'epoca gli Uriah Heep venivano regolarmente stroncati e perfino derisi. Oggi, però, possiamo guardare le cose con un occhio diverso e rendere merito a questa grande band che, a mio avviso, musicalmente non ha niente da invidiare a nessuno. |
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Deep Purple >> Led Zeppelin |
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Beh, credo che ognuno sia libero di pensarla e soprattutto di "sentire" (a livello interiore prima di tutto) come meglio crede e come meglio si confà alla sua persona... assurdi e imbarazzanti sono i commenti di chi vuole a tutti i costi imporre una visione oggettiva della musica |
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Quoto ok; questo, comunque, è un grande album, ma evitiamo inutil imbarazzantii paragoni con i deep purple |
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un grande gruppo i primi album sono bellissimi ma i deep purple sono un'altra cosa ok i gusti personali ma i deep purple fanno parte della storia.Tecnicamente sono una spanna sopra |
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Ma come si fa a discutere i Purple...leggende e "inventori" dell'hard rock?? |
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Grandissimo disco, il falsetto in July Morning vale da solo l'acquisto! |
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Ragazzi non mi meraviglio che ci siano pareri discordati. I più attempati che hanno vissuto quel periodo magari la pensano più come me; l'importante, comunque, è riportare alla luce tesori del passato e rivalutarli come stiamo facendo! |
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machine head, in rock e made in japan sono album bellissimi negli anni 70. all'epoca gli uriah heep erano inferiori e di gran lunga |
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Gli ultimi due commenti sono assurdi i Deep Purple hanno fatto la storia con tutto il rispetto per gli Utiah Heep |
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anche per me hanno fatto cose che i deep purple si sognano, peccato che non siano così conosciuti adesso (hanno comunque venduto tanto in passato). secondo me il loro punto debole sta in una chitarra solista non troppo virtuosa, bravo sì mick box, ma spesso freddo o forse non in grado di "competere" con gente tipo blackmore (1 a caso eh....) |
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I gusti saranno gusti, ma io li reputo infinitamente migliori dei Purple: li sento molto più caldi, molto più sinceri e capaci di spaziare tra proposte diversissime senza mai deludere |
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La rivalutazione degli Uriah Heep è d'uopo non ci sono dubbi, ma per favore non falsiamo la verità: all'epooa questo gruppo era considerato generalmente di seconda fascia basti pensare che Look At Yourself veniva impietosamente confrontato con l'immenso In Rock dei Deep Purple ed il che è tutto dire. La superiorità dei Led Zeppelin, Black Sabbath e Deep Purple è comclamata, non ci può essere un possibile paragone non lo dico io lo dice la storia. Ciò non toglie che i primi dischi degli Uriah Heep sono ottimi, nonostante il sarcastico commento della giornalista Melissa Mills "Se questo gruppo ce la farà io dovrò suicidarmi" all'indomani dell'uscita dell'album Very 'eavy...Very 'umble. Va detto ad oneo del vero che gli attuali Uriah Heep surclassano la parodia degli odierni Deep Purple...diamo perciò a Cesare quello che è di Ccesare. |
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@Undercover: grazie della fiducia, che mi auguro sia ben riposta non vorrei apparire esageratamente entusiasta nei confronti degli Uriah Heep, ma seppur storicamente -forse- meno importanti della triade Zeppelin-Sabbath-Purple, non li ritengo musicalmente inferiori a nessuno. C'è inoltre d aggiungere che gli Heep vantavano una prolificità incredibile e di alta qualità e sono sicuramente una delle macchine da palcoscenico di maggior spessore in assoluto, ancora oggi. |
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Li ho scoperti in colpevole ritardo, sul finire del 2000, non ho ancora comprato nulla per un motivo o l'altro ma ho ascoltato buona parte della loro discografia e ho avuto il piacere di vederli live. Formazione che merita sotto tutti in punti di vista, questo disco non lo conosco ma data la recensione e il commento di Lizard sottostante credo che mi cingerò all'ascolto più che volentieri. |
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Album fantastico, uno dei miei preferiti degli Uriah Heep, assolutamente non una band di seconda fascia, in nessun senso. D'altra parte, almeno fino a "Return To Fantasy", non hanno sbagliato un colpo. "July Morning", "Shadows of Grief" e "Look at Yourself" da cardiopalma. |
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2
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Concordo  |
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1
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ottimo album, accompagnato da una delle copertine più brutte che io ricordi.. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Look at Yourself 2. I Wanna Be Free 3. July Morning 4. Tears in My Eyes 5. Shadows of Grief 6. What Should Be Done 7. Love Machine
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Line Up
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David Byron (Voce) Ken Hensley (Organo, piano, chitarra, chitarra acustica) Mick Box (Chitarra ritmica, chitarra acustica) Paul Newton (Basso) Ian Clarke (Batteria)
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RECENSIONI |
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