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DONNE ROCCIOSE - # 38 - Sabina Classen
22/05/2017 (2972 letture)
Non c'è probabilmente nulla come il thrash metal per definire una donna come davvero rocciosa. Musica martellante, vocalità abrasiva e look duro e fiero sono infatti qualità importanti in tal senso. Se però bastasse semplicemente mettersi i vestiti giusti, le toppe giuste, urlare a pieni polmoni ed atteggiarsi in modo aggressivo, ogni ragazza interessata alla questione potrebbe inserirsi in una delle band di punta e conquistarsi facilmente un posto al sole rovente del metalrama. Per risultare credibili in questo ruolo, invece, bisogna possedere anche altre prerogative; come Sabina Classen.

LA CLASSEN NON è AQUISGRANA
La donna soggetto della puntata numero 38 di questa serie, nasce col nome Sabina Hirtz nell'anno di grazia 1963, in quel di Aachen, una città di confine con Belgio ed Olanda conosciuta anche come Aix-la-Chapelle od Aquisgrana che fu residenza di Carlo Magno e luogo di incoronazione di vari imperatori. Per quanto ci riguarda, però, essa è più nota come luogo d'origine di varie band black quali The Ruins of Beverast, Nagelfar e molte altre e prima ancora di gruppi thrash. La Nostra manifesta immediatamente una forte inclinazione per il metal ed all'epoca dei fatti è proprio il thrash a dettare legge. Comincia a suonare il basso in una band chiamata Desaster nella quale è presente anche Andy Classen, che sposerà nel 1983 acquisendo il cognome con il quale poi sarà nota al grande pubblico. Nella stessa città, intanto, a fine anni 70 cominciano a muovere i primi passi gli Holy Moses, nei quali transita proprio Andy. I gruppi alle prime armi, si sa, non possono quasi mai evitare di dover affrontare tanti cambi di formazione e gli Holy Moses non fanno eccezione. Quando, fra gli altri, ad abbandonare è il cantante Iggy, Andy Classen chiede a Sabrina, con la quale ha già una relazione che la porta a frequentare spesso la sala prove del gruppo, di occupare il posto al microfono. In chiusura di articolo vedremo come e con quale spirito affrontò il provino la giovanissima Sabina, ma il posto è comunque suo. Nel 1982 il primo show nella nuova veste, quella che le darà il successo. Poi una serie di demo, la partecipazione ad una compilation e nel 1986 il primo album ufficiale. Quando Queen of Siam esce sul mercato offre al pubblico una band ancora immatura, ma dalle indubbie qualità, ed una cantante che si candida già al ruolo di futura thrash queen. Presenza scenica adeguata, voce possente ed urticante ed un carattere forte in rapporto all'età la rendono subito un riferimento per il pubblico del settore.

UNA CONDUTTRICE DI CLASSE(N)
Il suo impatto sulla scena cresce col successivo Finished with the Dogs, col quale Sabina Classen consolida la sua posizione di cantante e donna di polso all'interno di un mondo ancora decisamente maschile. Dopo l'EP Road Crew, la ragazza approda alla TV nel programma Mosh, presentato assieme al giornalista Götz Kühnemund. La trasmissione la vede condurre con grande piglio e naturalezza, come ci si aspetta ormai da una donna che si è già fatta una reputazione di persona decisa e capace. Il successivo album intitolato The New Machine of Liechtenstein costituisce un nuovo successo ed un passo in avanti per tutti i componenti del gruppo; compresa Sabina. Vari concerti in contesti importanti (Dynamo Open Air ed altri) li rendono ulteriormente popolari ed in particolare, l'immagine della band è sempre più identificata con quella dell'ex bassista. Di questo periodo le pressioni della Warner per ammorbidire il suono ed inserire elementi più commerciali nella loro musica, seccamente respinti. A questo proposito, possiamo citare un passaggio di una nostra intervista proprio a Sabina risalente al 2014:

Quando abbiamo firmato per una major, nel 1989, dopo aver rilasciato The New Machine of Liechtenstein, questo produttore voleva che iniziassimo a lavorare ad un nuovo album; mi ha detto che, dal momento che eravamo passati ad una major e di conseguenza avremmo venduto un maggior numero di dischi, sarebbe stata una buona idea ispirarsi a gruppi più commerciali… voleva che ci trasformassimo in un gruppo pop-metal o roba simile, mi ha detto testualmente di lasciar perdere quel terribile growl e provare a cantare in modo melodico! Oltre a questo, voleva anche affiancarci un compositore che scrivesse per noi brani da classifica. Naturalmente gli abbiamo risposto che non se ne parlava, che intendevamo continuare a scrivere i brani per conto nostro e che eravamo una band thrash metal. Ci hanno anche offerto più soldi per convincerci ad accettare, ma non era un argomento sul quale fossimo disposti a trattare! Pertanto, abbiamo detto addio alla major e siamo tornati ad una label indipendente, che ci consentisse di esprimere liberamente la nostra creatività.

A TEATRO CON OCCHIALI E MINIGONNA? ASSURDO
World Chaos del 90 esce per una piccola etichetta indipendente messa in piedi dal nuovo manager; seguono Terminal Terror e Reborn Dogs. Due discreti lavori nei quali Sabina conferma ulteriormente le sue prerogative di cantante iper-aggressiva. Tuttavia, per lei è tempo di procedere verso altri lidi. Lasciati gli Holy Moses, ormai in crisi di identità interna e travolti come molti altri dalle scelte dell'industria della musica -poi si scioglieranno nonostante l'uscita di No Matter What's the Cause, al quale lei partecipa cantando un pezzo e facendo i cori in un altro- fonda una nuova band dai suoni un po' più oscuri e decisamente più in linea con le tendenze del momento. Con i Temple of the Absurd, Sabina Classen produce due album: Absurd del 1995 e Mother, Creator, God del 1999. I suoni "fangosi", orientati dalle scelte della cantante, inglobano elementi psichedelici, acidi, grunge ed una certa inquietudine di fondo. Tutti elementi che riflettono sia il momento musicale, che quello personale dell'interessata. Il matrimonio con Andy è al capolinea ed il nuovo progetto musicale della Classen risente anche di questo nella scelta dei suoni e nel modo di scrivere le canzoni. Importante la scelta dei compagni in questa nuova avventura: Thomas “Schrödey” Schröder alla chitarra; Robert “Ozzy” Frese al basso (ambedue ex Warpath); Mike Rech alla batteria e Phillip Vogelbein alla chitarra, con trascorsi nei Despised. Questi ultimi incidevano per la Virginia Records, l'etichetta fondata nel 1990 dal loro manager, ma della quale anche i Classen erano proprietari. Schröder e Frese producono il debutto del gruppo, col secondo che affianca Sabina nella gestione delle attività necessarie a mandare avanti la band; dalla scelta del logo a tutto il resto. Il look della Classen -vestitini neri, occhiali scuri, un po' di trucco- è coerente col periodo meno favorevole al thrash ed al metal in generale. Anche se è innegabile uno spostamento più o meno malizioso verso lidi più commercialmente propizi, il progetto Temple of the Absurd contiente del buono, specialmente nel secondo e più maturo album. Il canto è molto diverso da quello raschiante del gruppo precedente, ma fa parte dello stile adottato. Nel 1999, però, un collasso in scena la costringe in ospedale; la diagnosi è di cancro e nel 2000, anche un brutto incidente in moto. Sono necessarie due operazioni che la mettono in pericolo di vita. Tutte situazioni che la temprano in un modo che è probabilmente comprensibile solo da chi passa personalmente attraverso certe vicissitudini.

THE HOLY TEMPLE OF MOSES
Il monopolio del disagio che sembrava riservato ai gruppi grunge torna lentamente in mano a suoni ben più taglienti; i Temple of the Absurd chiudono bottega. Complice il rifiorire dell'interesse verso il metal, anche gli Holy Moses tornano allora in pista e Sabina si riprende il suo microfono, mentre Andy resta dietro le quinte per poi defilarsi definitivamente. All'inizio degli anni duemila due fatti sono ormai conclamati: il grosso dell'hype commerciale sul grunge e dintorni è passato ed il thrash metal è ormai tornato in auge; o comunque è possibile tornare a suonarlo senza essere accusati di aver sbagliato epoca e vestiti. La Sabina Classen che torna a fare thrash è oltretutto molto più matura di un tempo e, soprattutto, molto più cosciente dei meccanismi di gestione complessiva di una band. Tra il 2002 ed il 2014 escono quattro album -Disorder of the Order; Strength Power Will Passion; Agony of Death; Redefined Mayhem- più la raccolta 30th Anniversary: In the Power of Now e l'EP Master of Disaster, nei quali partecipa sempre più attivamente alla scrittura, ma non solo. Contribuisce ad alcuni lavori di Doro Pesch; Burden of Grief; Fall of Serenity e vari altri artisti, come già fatto anche durante gli anni 90. Inoltre, presta la propria opera nel settore produzione e grafica per altre realtà.

LA CANTANTE, L'ARBITRO E LA PSICOLOGA
Partita come cantante in maniera a dir poco casuale (quando le chiesero di provare a cantare voleva solo dimostrare di non saperlo fare e cominciò ad urlare peggio che poteva), Sabina Classen è una donna nel pieno della maturità artistica e personale. Psicoterapeuta; appassionata di tecnologia e favorevole al download "di assaggio", purché si comprino i dischi; grande lettrice; business woman moderna per necessità più che per inclinazione; molto calma nella vita di tutti i giorni; grande appassionata di calcio, tanto da essere stata la prima donna con la licenza da arbitro in Germania; Sabina rappresenta un bel modello di equilibrio tra donna moderna e metallara DOC. Ispirata come cantante da Amanda Lear (!), oggi manager di sé stessa e della sua band, con un atteggiamento non chiuso verso il mercato generale, Sabina è semplicemente una persona sicura di sé e capace di lavorare concretamente per raggiungere i suoi obiettivi. Forse anche in conseguenza dei problemi di salute che la hanno colpita, rendendola più forte. Sempre con atteggiamento positivo, usando il metal per quello che è: una gigantesca, salvifica, insostituibile protezione contro la vita.

"Io di mio sono una persona molto positiva: nella mia vita normale lavoro come psicoterapeuta, quindi ho a che fare quotidianamente con i problemi di altre persone! Suonare in una band, quindi, è un po’ un modo per combattere i miei problemi e per liberarmi dei fardelli della vita di tutti i giorni! Concentrarmi su canzoni tanto veloci e complesse fa circolare l’adrenalina nel mio sangue, è una vera e propria medicina per il mio cuore.

Un'affermazione, quella finale, che può valere per la gran parte di noi.



Shadowplay72
Sabato 2 Dicembre 2017, 2.14.22
12
Gli Holy moses erano una band stratosferica.adoro l'album the new machine of Liechtenstein!
ObscureSolstice
Sabato 27 Maggio 2017, 16.36.12
11
..ops..frontwoman, giusto
ObscureSolstice
Sabato 27 Maggio 2017, 16.34.17
10
nella sua ruvidità ho scoperto una dolcezza non indifferente a un live che ovviamente non traspare... Gli Holy Moses sono fin troppo poco calcolati forse solo perchè la frontman è donna, grave errore, per una delle prime band thrash metal ancor prima di Tormentor (pre-Kreator) o Sodom, anche se li ho sempre reputati thrash/death per la sua cattiveria nel suono e modo di cantare in growl
Lemmy
Lunedì 22 Maggio 2017, 18.06.38
9
Non sapevo del cancro, caspita che lottatrice, ha superato momenti brutti visti i problemi di salute, anche un incidente in moto vedo, deve avere un gran forza di volontà e un carattere indomito, mi piace un po tutto della sua carriera specialmente la parte più thrash, per il growl sono un po interdetto, forse la Gossow gli era pari se non leggermente meglio nell'esprimere il cantato growl, comunque è tra le mie preferite insieme alla attuale Alissa.
rik bay area thrash
Lunedì 22 Maggio 2017, 16.06.06
8
@Silvia, concordo con quanto da Te scritto e cioè che non ebbero sufficiente supporto promozionale e che sabina non mise mai il suo corpo in mostra. Posso sbagliarmi, pubblicarono i loro primi album tramite la label del deux ex machine dei mekond delta. Quindi possibilità finanziare prossime allo 'zero'. Ci sono delle re-issue dei loro primi album molto interessanti con varie versioni live a chi può interessare. Sabina e gli holy moses hanno il merito di essere stati sempre molto coerenti e ligi al a quel solco che è il thrash metal.
Silvia
Lunedì 22 Maggio 2017, 16.01.40
7
Grazie del suggerimento non la conoscevo!
tino
Lunedì 22 Maggio 2017, 15.58.06
6
silvia prova ad ascoltarti Tatiana Shmailyuk dei Jinjer tipo ad esempio su pisces o I speak astronomy
Silvia
Lunedì 22 Maggio 2017, 15.37.30
5
Volevo dire , il suo growling non mi piace nè quello di Angela
Silvia
Lunedì 22 Maggio 2017, 15.36.16
4
Concordo con entrambi i commenti! @rik, credo che all'epoca non vennero "promozionati" tanto e se non mi sbaglio era difficile anche reperire i loro dischi. Sabina ha "pagato" il fatto di non ostentare la sua femminilità in un'epoca in cui il maschilismo nel metal era davvero imperante!!! Ricordo ancora certi articoli di HM davvero imbarazzanti.... Hai ragione sul growl, sono proprio gusti, a me alcuni growlers (Stanne numero 1 , Älvestam, Friden dei tempi d'oro, Strid, Aro) piacciono moltissimo ma il suo no e neanche quello di Angela, che però ha tutto il mio rispetto x come si è proposta.
rik bay area thrash
Lunedì 22 Maggio 2017, 14.37.29
3
Bellissimo articolo tanto per incominciare. La vita è veramente dura e difficile ma la classen è riuscita a superare i momenti più difficil e questo è importante. Su instagram c'è il suo account con delle bellissime foto sue e della band in russia. Per quanto concerne il lato prettamente musicale, si è vero, è passata da un cantato tipicamente 'thrash' al growl e questo può effettivamente non piacere a tutti. Purtroppo gli holy moses sono sempre stati ( e lo sono ancora ) considerati di seconda o terza fascia nonostante abbiano realizzato dischi veramente belli. Il sound degli holy moses è tipicamente 'thrash' soprattutto nei primi album e con un certo piglio 'anthraxiano' per poi spostarsi su lidi death/thrash con l'utilizzo del growl. Ognuno di noi ha le sue 'fisse' , ma gli holy moses non hanno da invidiare proprio nulla a gruppi molto più blasonati di loro, avendo realizzato anche nel secondo millennio album di grandissimo valore e sempre nel solco del più truce thrash. Tutto ovviamente (imho).
Metal Shock
Lunedì 22 Maggio 2017, 13.29.31
2
Negli ann 80` gli Holy Moses erano una buona band thrash, con Sabine ottima frontwoman. Tante donne hanno tanto da imparare da lei, invece che pensare prima all`aspetto invece delle qualita` artistiche. Grande donna.
Silvia
Lunedì 22 Maggio 2017, 0.16.49
1
Non sapevo avesse avuto tutti questi problemi di salute....Comunque splendida negli anni 80 (almeno dal mio punto di vista), puntava tutto sulla musica e non esponeva neanche mezzo cm di pelle a differenza di tutte le altre (a parte la compianta Dawn, RIP). Dispiace molto (come donna) dover sottolineare questo aspetto ma gli anni 80 erano un tripudio di pseudo-rockers sempre abbastanza discinte o ammiccanti. Riguardo al gruppo, preferivo gli Holy Moses quand'erano thrash sia come musica che come voce, il passaggio al growl non mi è piaciuto e neanche il suo cambio di immagine successivo. [Bella la foto dove c'è il suo concittadino Uli , tipica thrash anni 80 ]. Comuqnue grandissima donna, veramente ROCCIOSA
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