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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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DONNE ROCCIOSE - # 9 - Jan Kuehnemund
13/11/2013 (7654 letture)
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Non sempre le avventure sono grandi, mitiche, riguardanti eroi in grado di mutare le sorti delle guerre che combattono. Talvolta si tratta di raccontare le vicende di buoni guerrieri, devoti alla causa, fedeli alle proprie idee e disposti a battersi per queste, vada come vada. Certe volte poi, capita che questi cadano lungo il percorso e, non essendo gli eroi di cui sopra, la loro scomparsa non crei poi quel vuoto incolmabile che lascerebbe la dipartita dei personaggi più in vista. Serbarne il ricordo, però, è fondamentale, perché gli eserciti possono essere numerosi e gli eroi pochi ma, in realtà, sono i soldati semplici ed i sottufficiali a costituirne la spina dorsale. Questo è il ricordo di uno di quei guerrieri, non il migliore, non il più grande, ma un buon elemento al quale va reso un doveroso, ultimo omaggio.
DAL MINNESOTA AL SUNSET BOULEVARD Jan Kuehnemund nasce a Saint Paul, capitale del Minnesota, nel Novembre del 1961. Il motto della città è "Where Goodness Inspire Greatness" ("Dove la qualità ispira la grandezza"), e forse proprio a questo Jan si ispira per tramutare in qualcosa di concreto la sua passione per la musica. L'avvio della sua carriera avviene già al liceo, quando, all'età di diciannove anni, fonda insieme alla cantante/chitarrista Janet Gardner quella che sarà la band della sua vita: le Vixen. L'attività del gruppo si dipana come per tutte le band di nuova formazione, divisa tra sala prove, concerti in realtà spesso poco più che improvvisate e tanta dedizione alla causa. Nel giro di circa tre anni, però, la situazione si sblocca. Dapprima con la registrazione di un EP con una formazione ancora non definitiva poi, nell'84, la partecipazione con ben sei pezzi alla colonna sonora del film Hardbodies. La pellicola, una commedia sexy di basso profilo, non è certo memorabile, ma serve a far circolare il nome del gruppo, saldamente capitanato dalla Kuehnemund. Le cose però non decollano e le ragazze decidono di spostarsi là dove la loro musica ha più probabilità di sfondare, ossia a Los Angeles. Per poter fare le cose sul serio è però necessario poter contare su gente realmente motivata, così Jan -insieme alla Gardner- stravolge la formazione. Si unisce al gruppo la batterista Roxy Petrucci, mentre pochi mesi dopo lascia la bassista Pia "Koko" Maiocco, unitasi in matrimonio con un chitarrista di belle speranze di nome Steve Vai. Il tempo passa, serve una nuova bassista. La scelta di Jan cade su Share Pedersen. Share inizialmente è perplessa, poi, dopo qualche mese, decide di accettare la proposta; adesso Jan Kuehnemund può contare su una line up in grado di fare le cose per bene. Los Angeles è decisamente il posto giusto per la loro proposta, un rock deciso, ma con ottime potenzialità da classifica (potrei dire: pop metal, se non trovassi questa definizione una contraddizione in termini) e le case discografiche si muovono in questo mare come squali tra un branco di foche ubriache. Tocca alla EMI metterle sotto contratto e nel 1988, preceduto dalla partecipazione al documentario The Decline of Western Civilization II: The Metal Years, far uscire Vixen, l'abum di debutto.
AGAINST THE BANGLES Jan Kuehnemund ha finalmente trovato delle compagne all'altezza delle aspettative, tutte dotate di forte personalità -anche troppa- ed in grado di far fronte assieme a lei ad una improvvisa serie di impegni ad alto livello che si sarebbero concretizzati di lì a poco. La EMI però, non è nota per essere un ente benefico, quello che le interessa è vendere dischi e battere la concorrenza, all'epoca rappresentata agli occhi dei discografici dalle Bangles (!), nonostante le evidenti differenze. Il singolo di successo estratto dall'album si intitola Edge of a Broken Heart, ed è il risultato dell"affiancamento" di Richard Marx -un notissimo produttore/arrangiatore/cantate del settore pop raffinato- voluto dalla casa discografica per cogliere il risultato sperato. Jan e le altre sono musicalmente un po' più dure, ma tutto sommato non troppo e la collaborazione si rivela fruttuosa per tutti. Vixen è disco d'oro e le ragazze partono in tour con band quali Scorpions, Ozzy, White Lion, Billy Idol, Europe, Skid Row e Bon Jovi, al quale la stampa, perennemente in cerca di facili etichettature, le assocerà per sempre come "Bon Jovi al femminile". Nel 1990, sempre per la EMI, esce Rev It Up. Gli undici pezzi della tracklist si rivelano ancora un buon successo che frutta ancora tours con nomi di spicco quali Deep Purple e Kiss. Sembra tutto avviato verso un ulteriore balzo in avanti, ma come spesso accade nella storia di gruppi caratterizzati dalla presenza di personalità forti, le tensioni cominciano a venire fuori. Jan è una vera guerriera che si scontra caratterialmente in particolare con Janet e Share. In ogni caso esce Rev it Up, al quale partecipa anche Ron Keel, che scrive il pezzo più gettonato del lavoro, ma da annotare è anche la partecipazione di Steve Plunkett degli Autograph. Dall'esterno sembra un gruppo lanciatissimo, invece nel 1991 le tensioni sfociano nell'improvviso scioglimento.
VIXEN, V3 E VXN Le carriere delle musiciste prendono strade indipendenti, ma nel 1993 Jan si ritrova assieme a Roxy Petrucci nel progetto Bombshell, il cui risultato migliore è probabilmente il pezzo Magic in the Night. Nel 1997 una nuova versione della Vixen non vede la Kuehnemund della partita. Oltre al fiasco dell'album Tangerine, questa avventura produce anche una causa intentata dalla nostra per infrazione del copyright nel 1998. La fine del decennio vede la chitarrista militare nei Population 361 e nei Drawing Down the Moon, con quest'ultimo moniker che nel 2004 produrrà l'album Angel in my Dream. Tutto ciò finché, nel 2001, le Vixen tornano in pista con 3/4 della line up originale, ma il tutto dura pochissimo, giusto il tempo per Jan di formare ex novo il gruppo con membri completamente nuovi e produrre due dischi (Live & Learn del 2006 e Extended Versions sempre del 2006), mentre le altre -senza diritti sul moniker- nel 2004 si affacceranno sulla scena come V3, anche se è da registrare una comparsata delle quattro al programma di VH1 intitolato Bands Reunited. L'attività del gruppo sembra poter proseguire, anche se una band chiamata VXN nel 2012 ritenta la sorte senza di lei, ma il destino di Jan è invece segnato: il 10 Ottobre del 2013 è il cancro a portarla via all'età di soli 51 anni; la guerriera perde così la battaglia più importante.
SULLE STRADE DEL PARADISO Terminava così la parabola di uno dei personaggi più amati da chi negli anni '80 amava il rock-metal di facile presa, da ascoltare senza troppi pensieri, magari immaginando di essere sul Sunset Boulevard in compagnia proprio di una tipa come lei. Jan Kuehnemund non passerà alla storia come personaggio fondamentale nella storia del rock, né come compositrice (minoritario il suo apporto alla musica delle Vixen), né come esecutrice in senso assoluto. La sua importanza tuttavia, a prescindere da quanto i suoi assoli fossero "giusti" per la musica della band del Minnesota, è di tipo differente. La ragazza di Saint Paul, infatti, ha incarnato un certo spirito rock tutto losangelino, una cocciutaggine nel proporre il proprio stile patinato, dedito al divertimento ed allo spirito rock più scanzonato e radiofonico, a dispetto di come certe mode possano passare in fretta e di quanto il pubblico possa mutare nei propri gusti. Sempre lottando, sempre combattendo, usando le proprie armi e non inventandosi soluzioni strane, poco credibili e lontane dal proprio essere. Tutto questo fino a quando l'avversario più subdolo non l'ha sconfitta per sempre. Ciao Janice, è stato comunque bello ascoltarti, adesso suona nelle Streets in Paradise.
DISCOGRAFIA CON LE VIXEN 1. Vixen (1988) 2. Rev It Up (1990) 3. The Best of Vixen - Full Throttle (1999) - raccolta 4. Back 2 Back Hits (2000) - Raccolta con gli Helix 5. Live & Learn (2006) 6. Extended Version (2006) 7. Live In Sweden (2009)
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Mi era sfuggito quest'articolo, e francamente non lo ritengo all'altezza della qualità cui Raven ci ha abituato: definire "minoritario" il suo apporto alle Vixen come compositrice quando tutti i riff partono da lei è indice che la figura di Jan sia stata analizzata superficialmente, e dall'intero articolo emana la sensazione di un "coccodrillo", scritto in fretta per collocarlo nella serie "Donne Rocciose" giusto in occasione della sua morte, altrimenti forse non se ne sarebbe proprio parlato, tant'è che gli album delle Vixen non sono nemmeno recensiti nel database (almeno "Rev It Up" potreste inserirlo). |
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A me piacciono i primi due album delle vixen,con una preferenza per rev it up,e ovviamente mi piacevano anche esteticamente,visto che erano tutte molto belle. Complimenti per questa rubrica che parla del rock al femminile,davvero interessante. Mi piacerebbe che in questo spazio si parlasse anche di pat benatar,una delle più grandi in assoluto,vincitrice di ben quattro grammy awards. |
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Eh si! Hai ragione. Infatti anche in questo caso ho "urlato", "offeso", "urtato", "alzato le mani", e così via. A me sembra solo di aver fatto una considerazione (condivisibile o meno) , che evidentemente risulta scomoda. Uso lo stesso linguaggio che uso anche con i miei amici quando ci confrontiamo su cose che vediamo da punti di vista opposti, e ci "scorniamo" di brutto, ma loro mi vogliono un gran bene e io voglio un gran bene a loro... Offese? Ripeto: MAH!! |
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Ti faccio un esempio klostridiumtetani: in Italia esiste libertà di circolazione. Puoi andare a giro dove ti pare (con qualche limitazione), camminare per le strade, salutare, parlare con chi vuoi, conosciuti e sconosciuti. Ma se cominci a urlare, offendere, urtare gli altri, alzare le mani e così via, probabilmente a lungo andare, prima o poi, qualcuno comincerà a domandarsi se questa libertà te la stai meritando o se ne stai abusando. La risposta per me è chiara e dato che più volte ti ho dato risposte che evidentemente a te non interessano, perché il tuo scopo è un altro, allora smetterò di perdere tempo con te e mi comportero' di conseguenza. |
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@Grezzo#21, potrei amarti anch'io, purtroppo non ho abbastanza dati per confermarlo, ma ti assicuro che esisto. Sono più vivo che mai! |
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@Suarez#22, te lo spiego subito: 1) Le altre webzine le leggo eccome (altrimenti non potrei fare paragoni), 2) Continuo a commentare perché (se esiste ancora libertà di opinione) mi è consentito farlo, 3) Se vuoi fare un favore al tuo fegato (di sicuro non al mio che sta benissimo) fai a meno di leggermi. Evitami, lo dico per il tuo fegato. |
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Io di pizze ne ho vinte 3.sul fatto che qualcuno ne avrebbe vinte 2 e su chi sarebbe intervenuto a dargli man forte. Trollano sempre in 2 come i carabinieri, per aiutarsi uno con l'altro |
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Esiste l'articolo sul metal alle Maldive? Come lo posso cercare? A me interesserebbe assai... |
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Klostmerdium,se le altre webzine sono così brave perchè non ti levi dai coglioni e inizi a seguire solo queste sedicenti testate che hanno le recensioni delle vixen (avessi detto...)? Faresti un favore al tuo fegato e al nostro limite di sopportazione |
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Klostridiumtetani TI AMO!!! (anche se probabilmente in realtà non esisti). |
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@Klostridiumtetani: ancora una volta la tua è una pura sparata pretestuosa che si regge su assunti ridicoli (anche solo il fatto che vai a commentare un articolo del 2013, scrivendo cose del genere sotto una rubrica che esiste dal 2010 ed è al 41esimo articolo, dice tutto), al solo fine di proseguire la tua personale crociata contro un redattore. La musica è sempre la stessa, cambiano solo i pretesti e ha stufato. Non meriti altre risposte. PS il Caporedattore sono io, se hai rimostranze su quello che viene recensito o meno, è a me che devi chiedere. |
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Ho appena finito di vedermi tre live dvd delle Vixen (Florida, Cologne e Milano) , e non posso astenermi dal criticare ancora una volta questa 'zine... la (rimosso), che definisce Jan come "brava" ma nulla più (senza considerare che le canzoni sono sue , e senza forse aver mai visto una sua/ loro esibizione), neanche una recensione di un loro disco , nessuna parola di gratificazione verso un gruppo totalmente al femminile, che all' epoca varcò i confini internazionali con grandi responsi, e nel suo "piccolo" fece grandi cose che si riversarono in ciò che poi fu... No! Certo è più importante parlare di gruppi cinesi o kenioti. Certo! Il "disadattato" sono io... come no! Poi chiedetemi ancora perché ce l'ho tanto con (rimosso). Le altre metal 'zine, certi nomi e certe opere ce le hanno da anni, perché danno priorità alla vera storia di questo genere e alle sue sfaccettature . Jan era una che dava merda da spalare a molti "maschi" che ce l'avevano "duro". E non solo lei , ma anche le altre. Guardate gente, e riflettete... |
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Brava.visti ad un monsters of rock negli anni 90.poi sono scomparse! |
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Beh dire l'apporto di Jan sia stata "minoritaria" in campo compositivo mi sembra ridicolo (è quella che ha fondato la band e quella che vanta il maggior numero di firme sulle canzoni della band), come il fatto che non era di rilievo dal punto di vista esecutivo (forse bisognerebbe riguardarsi qualche live)! |
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Mah! Tutte queste disquisizioni sul valore di questa artista lo trovo ingiusto! Consiglio di andare sul tubo e riguardarsi per bene le loro esibizioni (tanto per rinfrescare la memoria) ed avere il coraggio di rivalutare in toto le qualità enormi di queste musiciste, che venivano snobbate perché "femminucce", ma che in realtà darebbero merda a molti "mostri sacri". Ho avuto la fortuna di vederle più volte e la sfortuna di constatare la misoginia serpeggiante nei metal kids italiani! Io dico peccato per una discografia così scarna, perché meritavano davvero |
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@ Roberto: grazie per la segnalazione, a questo punto andrò a ripescare l'album a cui fai riferimento!  |
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@the nightcomer: secondo me Rev it up è il disco piu importante delle Vixen, se non altro perchè è più farina del loro sacco del primo, nel quale avevano più canzoni scritte da esterni |
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Apprendo con dolore della dipartita di questa giovane musicista (a 50 anni si è ancora giovani, mi si dica quel che si vuole), anche perché ricordo molto bene il periodo in cui uscì il debut album delle Vixen, il cui vinile trova ancora posto nella mia collezione. Sarò sincero: non ho mai gridato al miracolo ascoltando quel disco, ma concordo con il giudizio di Raven; penso infatti che sia giusto ricordare chiunque abbia dato un contributo alla nostra amata musica, a prescindere da quanto raccolto in termini di riconoscimento. |
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Anch'io le ho viste di spalla agli Scorpions nell'89 e tutto sommato non mi dispiacevano. |
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Si, si, non ho detto che fossero scarse. Non erano il top, ecco, ma non erano affatto da buttare. |
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@blackie lawless: me l'ha detto anche la mia ragazza che le ricordano il cartone Jem..  |
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complimenti Raven per l'articolo, molto bello e toccante in alcuni punti. ci sono certe figure nella nostra vita che ci accompagnano fin da quando siamo ragazzini e in un certo senso ci pare che siano sempre lì con noi, che non moriranno mai. Anche se non le senti più nominare tanto, anche se non fanno un album da anni. E invece...La prima volta che ascoltai le Vixen fu grazie al video di How much love nel'90, tanti anni fa... Volevo dire anche (sono chitarrista anch'io, iniziai a suonare più meno proprio nel'90) che Jan ha fatto delle cose di tutto rispetto nelle Vixen, anche dal punto di vista tecnico..mi vengono in mente gli assoli di Love Made Me e Rev It Up..scale veloci plettrate, tapping col plettro..e in ogni caso metteva sempre l'assolo giusto al momento giusto. La bassista Share invece era diplomata a BIT di Los angeles, il massimo college per lo studio del basso e infatti dal vivo con le Vixen aveva spazio per un suo bass solo. Un po manca al giorno d'oggi la spensieratezza degli anni '80..di un video come Edge of a broken heart.. |
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Io le ho viste dal vivo di spalla agli Scorpions a Milano nel febbraio del 1989 e poi al Monsters of rock del 1990 a Bologna. Dal vivo rendevano bene ma non ho mai comprato i loro Album pur avendo un loro poster in camera!! |
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Mi dispiace che questa chitarrista ci abbia lasciati...Non lo sapevo ! Che strage,quest'anno ragazzi! Purtroppo non ho nulla delle VIxen, le conosco solo per i video su Youtube...A me il glam piace da matti quindi mi piace anche il loro sound! I brani sono semplici ma comunque accattivanti e positivi... PS: Vi prego.... ditemi che non sono l'unico che quando guarda i loro video gli viene in mente il vecchio cartone animato Jem & The Olograms ?!? |
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Grande,io me le ricordo bene le Vixen,le vidi 2 volte molti anni fa e mi son sempre piaciute,bei tempi........Ciao Jan! |
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E' proprio così. Professioniste non di primissimo piano, ma in grado di far bene quel che facevano, senza strafare. R.I.P. |
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Se devo essere onesto non conoscevo ne lei e nemmeno la sua band. Comunque RIP |
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RIP! Che bei tempi quelli del video di Edge of a Broken Heart |
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Non era una virtuosa dello strumento, ma nemmeno una musicista di scarso rilievo tecnico. Diciamo che in realtà le Vixen in ambito all female band davano diversi punti a tutte, a livello strumentale, pur non avendo mai composto degli album imperdibili. Sicuramente in maniera minore, ma sono assolutamente una bella testimonianza di quei tempi, come detto nell'articolo. Mi è dispiaciuto molto leggere la notizia della sua morte, come se fosse un piccolo ricordo cristallizzato dal tempo che si è rotto per sempre. R.I.P. Jan. |
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