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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Cannibal Corpse - Butchered At Birth
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( 15824 letture )
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Mi è tremendamente difficile scrivere questa recensione. I Cannibal Corpse mi hanno accompagnata nella mia crescita adolescenziale da quando avevo 14 anni, senza abbandonarmi un attimo. Hanno assorbito i pugni al muro quando litigavo con i miei, hanno soffiato sulle mie lacrime ringhiando il loro growl quando la storia del fidanzatino di turno finiva, hanno vomitato con me tutta la rabba per chi giudicava per una borchia in più senza sapere un cazzo di me, hanno caricato le vene facendo elettrizzare il sangue quando mi sentivo sola. E c’erano. C’erano sempre, c’erano oltre ogni metal-amico, oltre ogni compagno di scuola, oltre ogni cosa che mi andava di merda. Walkman Sony, cuffiette e loro c’erano. E sì, sì, sono il mio gruppo preferito. Ora, parliamone. Se vi chiedessero di descrivere la donna di cui siete terribilmente innamorati, come fareste? Che parole utilizzereste? Ecco il motivo per cui mi trovo in pseudo-crisi a dover recensire Butchered At Birth dei Cannibal Corpse. Io ce la metterò tutta ad essere il più imparziale possibile, ma siate clementi semmai dovessi inciampare in qualche sviolinata di tenero affetto (già lo so, sarò irrimediabilmente prolissa, ma un’occasione del genere non mi capiterà più…).
I Cannibal Corpse sono stati fondati da membri provenienti da tre Buffalo-death-metal-band. A quanto pare, Chris Barnes lavorava in un negozio di dischi; il gestore dello stesso inviò alla Metal Blade Records il demo del gruppo e poco dopo i Cannibal Corpse firmarono il contratto con la label. Originariamente ispirati da gruppi thrash metal come Slayer, Kreator e Sodom, (così come lo sono state altre death metal band tipo Morbid Angel e Death) i Cannibal Corpse nascono in un periodo critico per la scena metal mondiale: nell’anno di Butchered At Birth (venne pubblicato nel 1991 dalla Metal Blade Records) un Kurt Cobain strillava sulle note dell’album Nevermind, mandando quasi all’aria il significato di “metal” che con fatica si era riuscito a raggiungere. Fortunatamente – nel sottosuolo floridiano e new yorkese – un gruppo di giovani ragazzi con le idee tanto chiare quanto estreme davano in pasto le prime stampe dell’album Butchered At Birth avvolte in carta da macellaio bianca con il logo Cannibal Corpse e il titolo dell’album stampato in inchiostro rosso. Anche per questo disco, come il precedente, venne vietata la distribuzione in Germania: la donna macellata da due zombi in copertina che prendono in mano un bambino con feti appesi al soffitto di certo non piacque agli uffici di censura. Qui è dove tutto è cominciato. Non con Eaten Back to Life. No. È questo il cammino che hanno imboccato per poter calpestare i sound più brutali in assoluto. Butchered At Birth è il secondo album dei Cannibal Corpse, considerato il vero e proprio principio della band: con questo lavoro i Cannibal Corpse danno un’artigliata definitiva al loro ineguagliabile stile che – con mia somma gioia – decide di discostarsi dal thrash/death di Eaten Back to Life (quell’ibrido né carne né pesce). Il disco ne è ulteriormente appesantito ed è da molti considerato il primo disco brutal/death metal della storia. E se in realtà non lo fosse, poco male. Inutile negare che si tratti comunque di uno dei migliori album brutal/death metal old school (no. questa non potete considerarla una sviolinata!) Potrei quasi lanciarmi nell’affermare che questo lavoro è l’antitesi del death metal come lo intendiamo noi oggi: un metal che per quanto estremo rimane comunque orecchiabile, composto da uncini melodici che concatenano strumenti musicali/parti cantate/testi, costruzioni vocali nette, comprensibili e ricorrenti.
Butchered At Birth è quel metal stillato dei suoi scenari più volgari e orribili è quasi un avversario per l’ascoltatore, come fosse una provocazione a voler dire: “riesci a raggiungermi fino alla fine di questo avanzare in una melma pesante e disgustosa?” Eh sì, è vero. È brutto, asociale, egoista e dispotico esattamente come dovrebbe essere quest’album. E ci piace maledettamente per questo, non è così? L’elitarismo e l’alterigia la lasciamo ad altri generi, ad altri gruppi… qui non si ostentano motivi commerciali e abilità musicali. Nah. Butchered At Birth è una fiera sudicia seconda per atrocità e per qualità compositive solo all’album successivo, Butchered At Birth rimarrà impresso per la sua morbosa patologia e il suo disdegno per la vita, non di certo per merito tecnico. È un album stomachevole. Nessun risalto nell’ossatura, o controllo dei costituenti, nessuno spunto di arditezza creativa. Sangue. Budella. Bambini morti. Non è una cena a lume di candela sul molo al tramonto. Questo è brutal/death, ripugnante, indigesto, a tratti tedioso, molesto, senza attenuanti e senza armistizi. Ed è per questo che lo trovo così perversamente ammaliante nel suo essere contorto, minaccioso impregnato sino alle viscere di brutal-gore. I brani sono costruiti su impianti sgrovigliati e biforcati, cementificati tra loro da riffs che sembrano non avere alcuna costanza e linearità melodica, cadenzati da variazioni di tempo frequenti e stridenti: ritroviamo decelerazioni rasenti al doom, blocchi aperti (è quasi un ossimoro lo so ma non so trovare altre parole!), schitarrate incessanti di periodi atonali (che ci sguinzagliano fatalmente la memoria agli Slayer) issati in modo asimmetrico a sfregio dello spettatore. Onesta? Dai, onesta. I brani non sono per niente semplici o orecchiabili (se volete quel tipo di liriche prego rivolgersi a Hammer Smashed Face). Né tantomeno posso sbrodolare dicendo che siano caratterizzati da una tecnica invidiabile (se volete quel tipo di liriche prego rivolgersi a The Bleeding). Diciamocelo. Le canzoni non ti restano in testa e ti devi concentrare per capire se quella che stai ascoltando è Innards Decay o Living Dissection (Vomit the Soul non è contemplata, per ovvie ragioni). Ma stiamo parlando sempre e comunque di brutal/death. E questo album è magnificamente brutal/death. In tutto il suo essere un mattone di ininterrotta colica brutal sound.
Sì sì, tutte belle parole. È ora della ciccia. Avanti.
Ecco il mio personalissimo lowdown: I blast beats –intimiditi– fanno una delle loro prime apparizioni: non sono numerosi, sono a tratti apatici, ma di sicuro ci dimostrano quella marcia in più rispetto ai thrash beats (un certo strato di peso thrash è evidente: i Cannibal Corpse porteranno sempre con loro queste radici). Le pelli sono indeformabili e austere per tutta la durata dell’album, ci massacrano con scatti martellati e un suono secco e ininterrotto ai limiti dell’intollerabile. Il point-to-point dei pattern di batteria è sufficientemente variegato, il che costituisce un ottimo baricentro di attenzione delle composizioni: vigoroso, pertinente, ben amalgamato. Le chitarre sono pressate al massimo, sotto di loro l’audio diventa gravoso e stancante. Aderenti mescolanze di power chords atonali edificano riff descritti da scorrimenti di tremolo picking, le alternanze dei fraseggi sono strette e soffocanti, solo un battito di ciglio tra una sequenza melodica e un’altra, atto a macinare l’intera eruzione. Non solo le pelli ma anche le corde (gli assoli in particolare) hanno il lontano retrogusto delle scale ritmiche tanto amate degli Slayer, che vengono inumidite da effetti paludosi che quasi appannano i riffs in background. Riff nevrotici, cantonali, tirannicamente chuggy, narrati da dissonanze cacofoniche. Voce. Il growl gutturale e mostruoso di Chris Barnes è mantenuto bassissimo per tutte le nove lancinanti canzoni. Domina su tutta la release senza paure, senza remore, senza ripensamenti. Lo ricordate in Eaten Back to Life? Ecco, quasi tutti avevamo pensato che fosse uno dei cantanti più brutali della scena death. Ma con Butchered At Birth Chris Barnes è riuscito ad alzare ulteriormente le aspettative (sì, questa potrebbe essere una sviolinata. Potrebbe). Il suo carattere vocale è spietato come l’inferno. È un ringhio. Non c’è altro modo di descriverlo. Un ringhio cavernicolo e bestiale. Tanto profondo da definire il death metal growl così come lo conosciamo ora. È così cupo e nero-marcio-imputridito che le note basse quasi sostituiscono il basso (tra l’altro pressoché inesistente. Ma sinceri, si sente così forte la mancanza? Nah.) In definitiva le tempistiche di rimessa vocale sono compatte e punitive, perfettamente coerenti e lineari al sound e alle intenzioni dell’album. La produzione è delegata a Scott Burns; il disco sembra essere stato registrato nel sottoscala di uno scannatoio. Il suono è rozzo e sgarbato, vuoto, sporco. Zozzo come la prestazione operativa del chitarrista Bob Rusay. Il sapore è quello ruvido e salato della totale assenza di inflessioni e movimenti melodici. Chitarre e batteria rimangono coerenti all’ambiente che viene raffigurato dalla produzione stessa. Sembrano parte integrante della strumentazione di un mattatoio: macellano ogni parvenza di assonanza melodica, di precisioni e ricercatezza ritmica. Parti vocali eruttano come un pozzo di bitume incandescente. È così. È una formazione grezza e grossolana, ma in fondo non potevamo trovare produzione più pertinente all’intero scenario (sviolinata? Nah.)
E siccome – come ho detto prima –probabilmente non avrò più occasione di scrivere sui Cannibal Corpse- allora siate indulgenti: mi prendo ancora un po’ di spazio per parlare delle singole liriche. Tutti i testi sono stati scritti da Chris Barnes, che ha scelto Vincent Locke quale disegnatore ufficiale delle loro copertine. Un ottimo interprete a colori della turpitudine delle loro parole. Il song-writing –ammettiamolo– è oltremodo ripetitivo. Non ha una colonna vertebrale portante. Sembra la sbobinatura di un compendio di un metronomo necrofilo. Ma trovatemi della fantasia e creatività in qualunque testo brutal! Meat Hook Sodomy ha un opening inaccessibile. Una barriera di indeterminate e velocissime distorsioni di chitarra lasciano in breve lo spazio a un riff convulso e sbavato che irrompe in un limitato chug-along. Il tutto mentre Chris Barnes grugna fangate indecifrabili. A compensare l’assenza totale di assoli di chitarra godiamo di un refrain che è il migliore dell’intero album (il più classico di tutti i death riff che si possano incontrare!) sfilandosi tra gradazioni aguzze e altissime e sequenze cupe e verde-scuro-decomposto. Questa lirica –la più lunga dell’album– è l’acume dell’intera release; caratterizzata da una velocità di chiusura sconcertante. Gutted, la traccia più corta dell’intero album. L’incipit mi ricorda alcuni brani futuristi di Marinetti: parole urlate in apnea senza punteggiatura, senza aggettivi, senza avverbi: parallelamente le chitarre si affannano spasmodiche e in costante psicosi, le pennate incalzanti riesumano reminescenze thrash/slayerane. Living Dissection non apre i sipari diversamente dai due brani appena lasciati: rapidità nelle plettrate, pelli e corde si intersecano senza diluirsi in costanza ritmica ma mantenendo alto il livello di flash-execution. Verso i 2:50 un breve assolo di chitarra tanto death quanto pungente fa la sua entrata, per poi ricongiungersi con la batteria per seguire il modulo iniziale. Under the Rotten Flesh suggella l’ascoltatore in un clima patologico e ossessivo: i riff disarmonici ti urtano, ti infastidiscono, ma siamo sempre lì: è brutal/death, no? Che vai cercando? Solo un paio di fraseggi di basso riescono a farci deglutire questa sbobba di brutale squilibrio. Una delle canzoni più tetre dell’album. Covered With Sores è caratterizzata da refrain veloci e atonali. L’apertura è un ottuso groove da malato terminale. Ma niente paura. Il tutto si impasticcia in pochi giri in un sound melmoso che ti impantana alla sedia. Covered with Sores piace. Non ce n’è. Tanto che troviamo anche una performance live a fine disco. E piace anche quella. Arriviamo a Vomit the Soul. E ve lo dico, sono maledettamente di parte. Il perché lo sapete, o quantomeno potete immaginarlo. “Glenny”, esatto, proprio lui. Ti lovvo. (Dignità Ilaria, dignità). Ok. Vomit the Soul inizia con un riff lento in cui la grancassa entra di prepotenza nelle corde. I tamburi macinano una velocità gradevole lungo tutta la struttura; l’assolo di chitarra sottolinea come un solco nella pietra il modello di scala brutal/death che non sarà mai abbandonato in tutta la release. Chris Barnes si fa eco schiumante e ribollente dal fondo di una grotta perché sono i contorni netti e precisi del growl di Glen Benton sopra terzine epilettiche quelli che più ci catturano. Butchered At Birth, la titletrack è narrata da riff massicci e collerici. Troviamo un piccolo standout dopo circa un minuto ma è solo un’illusione di ossigeno. Ben presto la velocità delle chitarre torna a soffocarci, crescendo fino alla fine della canzone. Nessun rallentamento in Rancid Amputation, unica lirica che mantiene un costante dinamismo per l’intera durata. I tamburi sono sanza infamia e sanza lode –come direbbe il sommo– a differenza delle sezioni vocali che si parafrasano nella loro miglior espressione. Innards Decay aggiunge un paio di note di sorpresa al nostro ascolto: opening tirato, drums fedeli al sound che aleggia stantio nel clima generale del prodotto. E fin qui niente di nuovo, se non fosse che i manici discernono un po’ dal resto dell’intero articolo: i pattern sono montati su note più alte e su un sound “pulito” (sebbene mi renda conto di quanto sia fuori luogo la parola “pulito” in questa recensione). Gli ultimi minuti sono forse i più veloci di tutte le nove canzoni, ed è proprio verso la fine del brano che i bassi riemergono dal pantano che li ha tenuti schiacciati durante tutto l’album. Certo, riaffiorano con una certa fatica sotto il raddoppio delle chitarre, ma di fronte a un simile spettacolo di manufatto brutal/death non possiamo certo muovere pretese.
E questo è quanto. Sospirone. Andata. Sospirone. Ho aspettato 14 anni per realizzare questo piccolo sogno (parlare dei Cannibal Corpse. Usare tutto lo spazio, le espressioni, le parole, le immagini, gli odori, i colori di cui necessito). Mentre la concludevo mi dicevo “non voglio che finisca!” ma si sa, per godere al massimo di una cosa essa deve durare il tempo utile di un rapido tocco d’immenso. Meraviglioso regalo che mi ha fatto la redazione, niente da dire: Metallized.it beatificazione subito (per chi ancora non lo sapesse io sono della “concorrenza”, sono della sezione Black). Cià, e dato che ci sono, in questo esploit di clemenza e buonismo ringrazio anche Fabriziomagno soprattutto per il supporto morale (“Ila, ce la farai alla grande. Metti da parte agitazione, emozione e aspettative, magnateli!”)
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VOTO LETTORI
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88.55 su 203 voti [
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96
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Piatto, monotono e con una registrazione penosa. |
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95
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Quando uscì all\' epoca semplicemente agghiacciante!!! |
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Il primo capolavoro totale dei Cannibal Corpse. Il primo album, favoloso, ha preparato la strada a questo secondo full, dove le nettissime influenze thrash dell\'esordio vengono messe da parte per creare qualcosa che andava ben oltre, puro death metal brutale, oscuro, dannatamente gore! \"Burchered At Birth\" è anche il disco dove, oltre a sviluppare meglio il loro stile, mette in risalto anche una tecnica maggiore rispetto al primo full, e dove tutte le loro componenti principali (growling, testi macabri/gore, ritmiche spedite) vengono enfatizzate in maniera decisa. Album assolutamente pazzesco, malato, brutale ma con pezzi che ti entrano subito in testa, che filano via lisci uno dietro l\'altro. Menzione per \"Meat Hook Sodomy\" (con un intro da puro film horror), \"Gutted\", \"Under The Rotted Flesh\" (malsana e oscura), la title-track (uno dei loro inni) e la superba \"Vomit The Soul\". Un album da avere e da impazzirci a furia di ascolti. Amore eterno per loro! |
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93
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Questo album più che essere puramente brutal death e\' stato molto importante per lo sviluppo del puro brutal sound ...cioe\' ha ispirato il brutal death...cmq il growl di Barnes qui e\' del tutto brutal ...i testi soprattutto sono molto brutal death ...ma le parti strumentali erano ancora molto vicine al death classico ...ma ci sono anche parti \"quelle più estreme e grind\" che infatti possono essere considerate brutal death old school a tutti gli effetti...gia\' tomb of the mutilated e\' puramente un album di brutal death old school e secondo me il migliore dei cannibal c...un cult del brutal stile primi 90 ...per me i cannibal sono quelli con Chris alla voce e come ha detto Ilaria il loro meglio inizia da qui ...perché anche se la batteria e\' molto monotona e spesso un po\' fiacca |
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91
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Il growl di chris barnes mi piace molto perché è cavernoso e profondo e quasi mai urlato,ma ovviamente ciò dipende dai gusti di ognuno di noi. |
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90
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Uno dei miei album preferiti,è tra i dischi death metal,e non solo,che riascolto con maggior frequenza. La copertina ed i testi non sono tra quelli che mi rappresentano,ma musicalmente,i riff grevi e compressi e la struttura delle canzoni sono fantastici. |
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89
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Quando in gioventù avevo voglia di qualcosa che veramente "tritasse" mettevo sempre i Cannibal Corpse.....e porca eva se tritavano!!
La voce di Barnes ne avrà spaventata di gente!
L'anno successivo a questo uscì un'altra arma di distruzione di massa con l'inno schiacciateste che tutti conoscete... Hammer Smashed Face..... E questa è storia..... Ossequi! |
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Ciao X,
Cosa non ti è piaciuto della mia recensione?
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Recensione pessima e commenti ancora peggio |
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Il batterista non si può sentire in questo disco.... Tutto uguale dall inizio alla fine pilota automatico e via. |
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Visto che si è parlato di rutti ieri... Primo album death e affini che ascoltai. Quando poi ascoltai Obituary e Entombed rispetto a Chris Burns mi sembrava che a cantare ci fosse il tipo dei Canned Heat. Ma la cosa che più mi impressionò fu lo scream di "Glenny ti lovvo" in Vomit the Soul, spaventoso. Poi questo album ha proprio un gran tiro che alla fine diventa quasi un brutal death n roll. |
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84
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Disco epocale! Se con l'album d'esordio (bellissimo anche quello) c'era ancora qualche dubbio stilistico, qui i CC fanno un passo in avanti sancendo praticamente la nascita del filone brutal. Ricordo ancora la prima volta che ho messo la cassetta nello stereo... Sconvolto! Pezzi indimenticabili. Voto 93 (solo perché il mio preferito è il successivo) |
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83
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(Reprise del commento) Detto questo, album adatto alle famiglie da cantare a mezzanotte sotto l'albero.
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Ah i Cannbial Corpse, sempre amati perché secondo me sono degli amabili azzari, come si fa a prendere sul serio la loro musica ma serio.
Detto |
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Il batterista in questo album ha una fantasia pari ad un criceto, piattissssimo.....tutto uguale sembra una drum machine impostata tutta uguale su tutte le canzoni, i pezzi più sparati non li sa fare... tutto il resto è figo ma quest album per me è rovinato da un drumming troppo banale e ripetitivo... all epoca c'era già Pete sandoval in giro... non so se mi spiego... questo invece è il Lars Ulrich del death metal |
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80
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Lo sto riascoltando ora dopo parecchi anni...che album...i Cannibali dei prim 4 album non si battono. Ottimi pure quelli dopo...ma io sono legato di piu a questi! Quest'album e' da 9 secco per quello che ha rappresentato per il nascente filone del Brutal Death. |
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79
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album da 97, uno dei migliori album Death metal e dell'intera discografia dei Cannibal Corpse. |
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Scream Bloody gore.. SC dei Possessed per me è ancora troppo thrash. |
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28 anni dopo... a cosa ti riferisci come nascita del death metal? A seven churches dei possessed? A scream bloody gore dei death? |
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76
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Hai scoperto il Death Metal, beh dai sei solo arrivato 28 anni dopo.. |
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OH cristo ma questa roba è psicopatologica mai sentito niente del genere non so se scappare o se ascoltarne di più |
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Aggiungo: Impara a conoscere altri generi musicali e le loro caratteristiche, non devono per forza piacerti ovviamente ma iniziamo a piantarla con certe idee e accendiamo il cervello. |
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73
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Bella recensione e grande disco. Ma mi sono imbufalito quando hai scritto che kurt Cobain, strillando, stava per mandare all'aria il significato di metal. Ecco qui una credenza popolare, un omologarsi, un pecorismo (prendere ripetutamente nell' ano l'enorme e sborrante cazzo della società, per adattarsi). Il grunge (nirvana, mudhoney, alice in chains, soundgarten, pearl jam e melvins, per citare i più conosciuti) è caratterizzato da sonorità e ideologie completamente differenti dal metal. Quindi è inutile che sopraelevi il metal a genere supremo senza paradossalmente conoscere un cazzo della storia della musica (jazz, funk, classica, rock, punk, blues, pop, sperimentale, ambient, country, folk, soul, e via discorrendo) e cadendo nelle solite mode alternative. Ora smetto di scrivere anche se avrei tutto un ragionamento circa l'apertura mentale, l'individualismo e il riflettere da farti ma purtroppo non sei simile a me; perciò non sei in grado di capire. |
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72
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Ancora un. Gruppo troppo acerbo nella sua complessità.Faranno molto meglio successivamente cambiando rotta stilistica e acquisendo nuove tecniche sperimentali.Rimandati a settembre |
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71
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Comunque st'album è una bomba al tritolo... |
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70
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hèhèhè io l'ho capito il lambru d'altronde abbiamo tutti e due più di una volta parlato di quel tempo... |
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Per me non è certo un capolavoro, poteva esserlo ,gran produzione, voce perfetta, bei riff....cosa c'è che non va??? Per i miei gusti è il fatto di insistere con quel tempo veloce lì, per quasi tutto il disco, tiratemi dei cancheri, ma io non smetterò mai di dirlo, per me nel genere ci vogliono i classici tupa -tupa in abbondanza, solo miei gusti, per carità.... |
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Non apprezzo tantissimo il genere ma è un gran bel disco. Una dei primissimi del brutal death metal. Comunque volevo dire che chi ancora continua a dire che il grunge è un genere di merda che a solo distrutto i metal, il metallo duro, il pisello duro, di musica non ha capito un cazzo. |
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siamo dentro un manuale di anatomia umana reinterpretato sulle gesta di un pazzo sadico e meticoloso omicida.i nostri amici non hanno tempo da sprecare con "selfie" sui propri virtuosismi musicali,questo disco è marcio e ti si attacca facendoti sprofondare nella simpatica mente deviata del nostro macellaio di fiducia (che neanche tanto in segreto noi tifiamo e supportiamo andandoci a comprare della succolenta carne, e saltuariamente un set di trincianti come dono a questo artista della sbudelmatriturazione. a tutti gli hipster del metallo curato segaioli dei riff arizza cazzi con peli cotonati: fate il favore di morite per terra come dei maiali sgozzati.. FEDELTA' |
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65
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Grande recensione fatta con sentimento e cuore,.miglior album dei Cannibal anche per me,odio quando la musica si fa troppo tecnica e fine a se stessa,forse perchè ho un orecchio un pò grezzolotto,o forse perchè la maggior parte degli album che ascolto adesso sono così perfettini da farmi pensare che gli manca sempre quel qualcosa che qui trovo a secchiate:la Malvagitàààààààààààà!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Se un giorno avrò il coraggio di uccidere qualcuno lo farò grazie a degli album come questo! Chris Rulez!!! Georgigno troppo Nerd ahahahah..gira la ruota chiodata: voto 98 |
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L'unico disco che apprezzo appieno dei cannibali corpi, grezzo, marcio e brutale come io comando, voto massimo |
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Grandissimo disco e complimenti per la recensione |
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A parte che Webster... mio fulgido esempio... suona per lo meno con altri 10 gruppi.... invece di scrivere cagate se non trovi i cd apri youtube e le orecchie (assicurati che il jack sia collegato con il cervello) e ascolta più musica!!!... i Cannibal non si toccano!!! Inoltre i nirvana fanno cagare il cazzo!!! |
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Per leggerla ci vogliono due o tre minuti. Andiamo bene, se si considera un tempo così troppo lungo. |
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D'altra parte su dischi storici come questo, dei quali si è detto tutto e di più, ripetere per la centesima volta le stesse cose ha davvero poco valore aggiunto. Inquadrare la recensione da un'ottica diversa, in questo caso personale, può essere davvero il modo per dire qualcosa di più. Vorrei poi anche aggiungere che invece di sprecare lo spazio commenti dando consigli non richiesti, sarebbe utile apportare un contributo sull'album, integrare ciò che manca a vostro avviso, gettare una luce ancora diversa sul discorso. Questo vuol dire crescere e diffondere cultura. |
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Perché breve e sintetica? Personalmente ne ho scritte anche di più lunghe, cioè volete una tabella con tanti numerini che formano un voto stile quattroruote o un'analisi approfondita (che in questa rece è più che presente) che magari - non è questo il caso dato che si parla in un pezzo di storia - vi spieghi per bene cosa c'è nel cd in modo da farvi un'idea di cosa potreste trovarci? Poi ognuno ha il suo stile, gli aneddoti e altre cose spesso chiarificano l'importanza di un disco o comunque rendono la lettura più appetibile e meno schematica e rigida. Cioè molto meglio di: "Disco storico, bravi cannibal, chitarre cazzute, bassista veloce, bella voce, comprate mi raccomando" |
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Questa non è una recensione, è un autobiografia foscoliana!! Comprendo quandto possa esser stato importante il disco per chi ha recensito ma a NOI che ce ne frega di megaseghe stellari adolescienziali di un fan che và in orgasmo perenne per i cannibal?? La recensione è tale perchè breve e sintetica, non una telenovela infinita. O FAI LO SCRITTORE O FAI IL RECENSORE, DECIDI!!!! |
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Assieme a Eaten Back to Life e Tomb of the Mutilated rappresenta per me il meglio della discografia dei Cannibal Corpse. Io personalmente gli ho dato 95 perchè è in assoluto uno dei migliori album Death che abbia mai ascoltato ed è inutile menzionare quali canzoni tra le migliori perchè merita alla grande tutto, dall'inizio alla fine |
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Bel parere personale,ma non è una recensione. |
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Giusto, è una bella svista, mi sono mangiato una "f"! Adesso col cappellino con le orecchie d'asino scriverò 100 volte: io offusco tu offuschi egli offusca noi offuschiamo voi offuscate essi offuscano! ... trapassato remoto: Io ebbi offuscato tu avesti offuscato egli ebbe offuscato noi avemmo offuscato voi aveste offuscato essi ebbero offuscato ... mannaggia adesso non potrò più fare domanda per l'accademia della Crusca, me l'hanno offuscata!  |
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Smettiamola di maltrattare l'italiano: si scrive oFFuscare, che diamine!! |
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Massimo rispetto per i Cannibal Corpse!!Grande rispetto per una band sempre coerente nel corso degli anni a dispetto di tantissime altre band che come hanno visto un po di successo hanno dato anche il culo alle masse!!! |
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Dunque innanzitutto perchè parliamo di grunge e Nirvana, qui che si parla di metal?! Se volete commentare i gruppi grunge apriamo una rubrica da un'altra parte e commentiamo li... Io personalmente sono cresciuto con il periodo grunge che per altro non disprezzo, anzi!, ma sono anche cresciuto ascoltando metal, che continuo ad ascoltare! Per come la vedo io una cosa non esclude l'altra! Cosa vuol dire che il grunge ha ofuscato il metal? Se uno è valido riesce a emergere e a piacere tranquillamente senza ofuscare nessuno! ( o almeno in altri tempi ) Se uno viene ofuscato da un altro gruppo evidentemente non piace quanto quel gruppo, ma non credo che venga ofuscato solo perchè fa un altro genere! Ofuscato l'ho già detto non mi pare! Come dire che i Rolling Stones hanno ofuscato Chuck Berry ... ma cosa vuol dire? se mi piace Chuck Berry ascolto Chuck Berry e se mi piaciono i Rolling ascolto i Rolling! Oppure come nel mio caso ascolto entrambi! ... Inoltre la cara Irastrana non penso che abbia mai parlato male del grunge, anche perchè altrimenti ci spezzo le ginocchina belle! ... Ma veniamo alla recensione va, direi che chi meglio di Ilaria può fare una recensione su uno dei suoi gruppi preferiti?! Gli ha analizzati in modo obiettivo e scrupoloso,nei minimi dettagli e ha spulciato ogni minima cosa! Dando per altro un S.V. non per demerito della band, ma per non cadere troppo nel giudizio di parte I suppose! Voto alla recensione 9! ( non ti do un 10 solo perchè hai scritto troppo perchè a un certo punto ti sei fatta prendere dalla foga! ) In due parole i Cannibal hanno scritto sicuramente di meglio, però questo album nel suo genere è assolutamente più che ascoltabile, salvo alcuni "cali di tensione" ! Io personalmente non ce la faccio ad ascoltarlo dall'inizio alla fine... infatti non l'ho mai fatto se non a rate! Un saluto a tutti e ricordatevi che la musica è una delle cose più belle e libere del mondo, perchè se voglio ascoltare un gruppo, lo faccio e se mi fa cagare non lo ascolto semplicemente, senza star li a discuterne troppo! A me personalmente non mi impone nessuno, modello Arancia Meccancia, di ascoltare Gigi D'Alessio, che per altro è uno degli artisti preferiti di Irastrana! Come le recensioni di Irastrana se vi piaciono leggetele, se non vi piaciono non leggetele! E come tutte le cose, io posso fare una critica costruttiva su un opinione di un altro, dando il mio personale punto di vista, ma non io dico il vero e tu dici cazzate caro il mio Gesù Cristo ... |
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@irastrana, non te la devi prendere così, ogniuno ride per quello che gli pare. tolto questo mi ha incuriosito che ci siano ragazze che ascoltano questo genere, 3 o 4 anni fa sono stato a un concerto dei Suffocation e Napalm death e tra il pubblico non c'era neanche una ragazza, nessuno ti ha criticato per quello che ascolti per ciò non te la prendere a male, per quanto riguarda i cannibal corpse li lascio volentieri a mia suocera.....quando ciò voglia di brudaaall metto sù un buon cd dei Suffocation. |
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Secondo me il commento di Dan g warrior non era di carattere sessista o sbeffeggiatorio..mi pareva solo sorpreso e compiaciuto del fatto che una donna avesse una passione cosi' "viscerale"(parola calzante direi) per i Cannibal, dato che effettivamente ce ne sono ma non tantissime. Poi magari mi sbaglio, del resto la mancanza della mimica facciale e' il limite dei comments su internet! |
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e allora io vi dico: 1) è una donna 2) ascolta i cannibal corpse (e i deicide, i carcass ecc) 3) quando si smoccola non apre il fazzoletto per guardare il prodotto da lei creato. |
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65.6 ? ora non metto in dubbio i gusti,ma qui siamo davanti ad un oggettivo capolavoro :| meat hook sodomy cazzo è una di quelle canzone nere come la pece e cattive come Ed Gein (se no sapete chi sia andatevi a vedere su wiki) gutted? vomit the soul? inner decay? questi son tutti brani presenti nei live dei cannibal da 20 anni!. per me è 85/100 poichè ritengo tomb of the mutilaed un passo avanti ancora... |
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@irastrana, sei anche simpatica, però sui maccheroni ci sta il cacio |
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PER *ARGH E *DAN WARRIOR (visto che si sono rivolti dirett. a me): @ argh: "minchia, se dovessi mai partorire che fai, chiedi al Presidente della Repubblica un discorso di incoraggiamento a reti unificate?!?! " mhà, pensavo di rivolgermi direttamente al papa. sai discorsi in mondovisione, le colombe dalla finestra, ste cose così? al di là degli scherzi, i cannibal sono il mio gruppo preferito. io sono della sezione black quindi mai mi sarebbe capitata altra occasione di recensire il brutal/death (genere preferito). se in più sommi che sono una persona emotiva e tremendamente pessimista ci sta che un altro redattore mi dia la spinta, no? boh, a me non sembra così strano. non mi sembra così fuori da ogni sentimento. oppure forse no aspè è vero... sono una metallara, quindi mi piace non ho bisogno di niente e di nessuno, non ho sentimenti, sono acida, cinica, cattiva, forte, potente, satanista (ci sta sempre bene come il grana sui maccheroni), e spacco il mondo. vero, pardon. fabriziomagno, puoi anche darti fuoco, non mi servi più a niente. @dan g warrior: "ahaahaha... una ragazza che ascolta i cannibal corpse.....mi fa scassare dal ridere sta cosa, mi piacerebbe conoscerne una." il pubblico nonpagante ti acclama in estasi perchè tu possa illuminarlo spiegando cosa ci sia di così divertente. ah, e te ne dirò anche un'altra che ti farà rotolare dal ridere: sopra la luce dello stop dx della mia fiat 600 verdina ho anche un piccolo adesivo dei cannibal, pensa un po' te. ah, e siccome sono in vena di svendermi te ne dico un'altra ancora: ho uno zainetto eastpack da circa 10-13 anni e pensa ho cucito sopra una toppa dei cannibal... pazzesco. tutto ciò ha dell'incredibile, non trovi??? ora, di grazia, sfamaci con le tue perle di saggezza e dicci cosa c'è di tanto divertente in me (visto che sono una ragazza e visto che ascolto brutal/death). così magari possiamo sollazzarci tutti, no? eddai, condividi le tue gioie  |
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@ argh: "minchia, se dovessi mai partorire che fai, chiedi al Presidente della Repubblica un discorso di incoraggiamento a reti unificate?!?! " mhà, pensavo di rivolgermi direttamente al papa. sai discorsi in mondovisione, le colombe dalla finestra, ste cose così? al di là degli scherzi, i cannibal sono il mio gruppo preferito. io sono della sezione black quindi mai mi sarebbe capitata altra occasione di recensire il brutal/death (genere preferito). se in più sommi che sono una persona emotiva e tremendamente pessimista ci sta che un altro redattore mi dia la spinta, no? boh, a me non sembra così strano. non mi sembra così fuori da ogni sentimento. oppure forse no aspè è vero... sono una metallara, quindi mi piace non ho bisogno di niente e di nessuno, non ho sentimenti, sono acida, cinica, cattiva, forte, potente, satanista (ci sta sempre bene come il grana sui maccheroni), e spacco il mondo. vero, pardon. fabriziomagno, puoi anche darti fuoco, non mi servi più a niente. @dan g warrior: "ahaahaha... una ragazza che ascolta i cannibal corpse.....mi fa scassare dal ridere sta cosa, mi piacerebbe conoscerne una." il pubblico nonpagante ti acclama in estasi perchè tu possa illuminarlo spiegando cosa ci sia di così divertente. ah, e te ne dirò anche un'altra che ti farà rotolare dal ridere: sopra la luce dello stop dx della mia fiat 600 verdina ho anche un piccolo adesivo dei cannibal, pensa un po' te. ah, e siccome sono in vena di svendermi te ne dico un'altra ancora: ho uno zainetto eastpack da circa 10-13 anni e pensa ho cucito sopra una toppa dei cannibal... pazzesco. tutto ciò ha dell'incredibile, non trovi??? ora, di grazia, sfamaci con le tue perle di saggezza e dicci cosa c'è di tanto divertente in me (visto che sono una ragazza e visto che ascolto brutal/death). così magari possiamo sollazzarci tutti, no? eddai, condividi le tue gioie  |
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E' un bene che hai citato SLAYER+KREATOR+SODOM (non toccatemi i Sodom) perchè questo gruppo (i Cannibal Corpse) per me sono un mistero, non ho mai capito come si possa perdere tempo (e denaro) dietro un gruppo così demenziale. Meglio allora MORBID ANGEL+CARCASS+BRUTAL TRUTH almeno sono gruppi in cui distingui un brano da un'altro (non i tutti i loro dischi ma quasi). |
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Non discuto l'importanza soprattutto storica dell'album (faranno di meglio in futuro). Devo ammettere che ho fatto anche io molta fatica a terminare la lettura della rece. Preferisco altri tipi di scrittura, ma il mondo è bello perchè vario!! |
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Tirando le somme: Butchered è un album grandioso ed i CC spaccano ancora alla grande. I Nirvana e tutta la schifosissima merda grunge che ha infestato il mondo nei '90, appartengono fortunatamente al passato. Alex Webster è un bassista a dir poco mostruoso. Ilaria ha scritto una recensione abbastanza buona anche se per arrivare alla fine ho sofferto un pò. |
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e comunque: "ringrazio anche Fabriziomagno soprattutto per il supporto morale (“Ila, ce la farai alla grande. Metti da parte agitazione, emozione e aspettative, magnateli!”)": minchia, se dovessi mai partorire che fai, chiedi al Presidente della Repubblica un discorso di incoraggiamento a reti unificate?!?! |
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minchia, certi commenti sono anche più spassosi della recensione! @xxx: segnati anche "la sbobinatura di un compendio di un metronomo necrofilo" che non è male |
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e soprattutto basta che se no scrivevo qualche altro "poi"... |
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@Undercover: in effetti conosco molto poco i Blotted Science perchè non riesco a reperirli da nessuna parte: ecco, diciamo che Webster lo preferisco lì, piuttosto che nei Cannibal o negli Hate Eternal; poi è vero, lo seguo poco proprio perchè i CC non mi piacciono per niente... poi suonare death so che non è uno scherzo, ma è proprio il modo di "porsi" e le tematiche del brutal a non andarmi a genio; poi vedo che citi DiGiorgio: ecco, lui è un bassista che stimo moltissimo, forse perchè lo vedo più "versatile" diciamo. comunque basta così, se no vado troppo OT |
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@The Bassist scusami ma si vede che segui poco i Cannibali perché Webster ha già altro da tempo, ascoltati i Blotted Science e comunque suonare death metal non è uno scherzo, è un'arte. Ho ascoltato bassisti mostruosi nel death cimentarsi in altri generi e riescono benissimo vedi Di Giorgio, non so quanto sia possibile portare un jazzista o un appassionato della fusion abituato unicamente a suonare quegli stili e fargli riproporre le linee degli Autopsy ad esempio, non tanto per la difficoltà d'esecuzione che magari gli risulterà non troppo complicata, è il modo di comporre così semplice che non riesce a entrare in testa a chi di solito si fa troppe seghe sullo strumento (non tutti ma quasi) ed è abituato a mettere una nota in più dove spesso sta meglio una in meno o il giusto. |
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@Undercover: sì infatti, ho sentito solamente qualcosa di più recente dei CC e il basso era pulsante e presente; di questo BaB sto ascoltando qualcosa proprio adesso per capire se è vero quel che c'è scritto in recensione e devo dire che il basso è proprio soffocato... ripeto comunque che Webster dovrebbe smetterla di perdere tempo qui e darsi a qualcosa di più serio  |
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@ Undercover: per la foto è colpa mia, ma che ci vuoi fare... a capodanno ogni cazzata può essere sparata  |
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E' un "mea culpa" causato dai bagordi. ) |
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...E hanno pure scritto "Al tempo di Butchered at Birth". Ma chi le assembla ste rece, Topolino? |
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Piccolo appunto per la scelta delle foto, signori parliamo di "Butchered At Birth" e nell'immagine con didascalia: I Cannibal Corpse al tempo di 'Butchered At Birth' c'è Fisher? Epic Fail. |
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The Bassist allora mi scuso per la stilettata ma il basso nei Cannibal Corpse soprattutto negli album a seguire è una parte fondamentale del loro sound, Webster è un mostro e si sente eccome se si sente. |
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@Undercover: se ce l'avevi con me, mi sono limitato a riportare una frase della recensione, dove MI PARE di capire che il basso su questo disco sia inesistente: ora, ho ascoltato pochissime cose dei Cannibal Corpse, dato che non mi piacciono (ma và??) e probabilmente niente da questo album, per cui volevo semplicemente dire che mi sembra un'idiozia non far sentire il basso avendo in formazione un mostro come Webster... @Flag of Hate: mi dispiace per tutti quei musicisti che lo farebbero... |
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Disco fondamentale e letale. |
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@The Bassist: molti musicisti venderebbero le loro chiappe pur di suonare con i Cannibal. Possono piacere o no (e questo è il mio caso) ma ormai sono una band di culto. @Irastrana: complimenti, scrivi veramente bene, con passione. Non abbiamo gli stessi gusti, ma le tue recensioni le leggo sempre con piacere. Brava! |
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ahaahaha... una ragazza che ascolta i cannibal corpse.....mi fa scassare dal ridere sta cosa, mi piacerebbe conoscerne una... nel brutal comunque i veri maestri erano (e sono) i Suffocation, i cannibal non sono male ma li trovo troppo demenziali. |
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Se il basso nei Cannibal non si sente fatti fare le orecchie nuove che è meglio  |
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[le note basse quasi sostituiscono il basso (tra l’altro pressoché inesistente. Ma sinceri, si sente così forte la mancanza?] cioè, l'unico elemento veramente buono della formazione, l'unico che è davvero in grado di suonare (gran bassista Alex Webster), sul disco NON SI SENTE?!? Fantastico... Io mi chiedo cosa ca****o ci stia ancora a fare dopo 20 e passa anni in questo gruppo, potrebbe fare veramente di tutto con le sue capacità, invece ancora dietro a zombi e cagate varie... vabhè (sono stato troppo cattivo nel commento?... ... ... ... Nah.) |
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disco assurdo e inascoltabile ma bella copertina; la voce di barnes mi sembra l'interferenza della radio quando entri in galleria |
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Un nome una leggenda...insuperabili |
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Io si, tanti ragazzini brufolosi. |
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"hanno mandato all'aria il SIGNIFICATO di quello che fino ad allora era inteso come "metal". i ragazzini che si affacciavano per la prima volta a quel mondo si ritrovavano a chiamare "metal" quella musica che (almeno personalmente) metal non era." ma come si fa' a scrivere una cosa del genere, in pieno boom grunge non ho mai sentito nessuno dei miei amici considerarsi metal perche' ascoltavano i nirvana o compagnia varia. |
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gran bella recensione e complimenti per l'attitudine anche io preferisco i dischi successivi però devo dire che questa è la loro migliore copertina in assoluto. |
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Io ammiro la ragazza perché scrive delle recensioni veramente belle ma troppo lunghe che alla fine non le sfanghi. Simpatico il modo di esporre la partecipazione emotiva con cui descrive le tracce e concordo sul s.v. perché quando si descrivono certe perle i voti non servono a nulla. I Nirvana poracci non hanno colpa se il metal dal Novanta in poi è diventato più commerciale io me la prenderei con i Metallica più che altro e quella ciofeca che è il "Black Album". Detto questo buon anno e per chi non l'avesse ancora fatto metta su questo capolavoro e se lo goda. |
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La bellezza della rece supera nettamente quella del disco..buono ma inferiore a molti dei successivi. Pero' con una passione del genere e' impossibile non trasmettermi la voglia di riascoltarlo! |
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@irastrana......sei una grande!!!! Attività ononiste su manici di chitarre inutilmente virtuose....questa te la rubo! Un suggerimento.....perchè non componi una bel sonetto? le quartine le declami in growl brutal, mentre le terzine in un bel pig squeal, così da creare un bel contrato! L'argomento, visto l'andazzo del forum, potrebbe essere il vecchio K.Cobain che resuscita e da zombie grunge assatanato va a "mandare all'aria" definitivamente i Cannibal ed il metal in generale. Comunque a capodanno 2012 devo contenermi un pò di più..........!!! |
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sissi, veramento ottimo disco...E' da sindrome di Stendhal quasi quasi |
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Non sono mai stato un grande fan dei CC, questo è sicuramente un buonissimo disco di genere, anche se dopo hanno fatto di meglio ('The Bleeding' e 'Tomb of the mutilated' i miei preferiti). |
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Eh già  |
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Beh, si possono paragonare, e saresti sorpreso dai risultati  |
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irastrana ha solo detto che i Nirvana hanno messo in ombra il metal, non che hanno fatto lavori mediocri per gente mediocre. O almeno spero..Però non venirmi a dire che Webster e compagnia bella erano superiori ai Nirvana, perchè non si possono paragonare lavori di valore immenso come quello dei Nirvana ai Cannibal..detto da uno che se li è visti 2 volte.. |
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@ xxx: naaaah, sai che c'è? che i miei fidanzatini di turno di ostinavano ad ascoltare roba mediocre e perditempo e quindi nessuna dichiarazione d'ammmore in growl che disdetta! non erano gli uomini giusti per me! magari ci fossero state poesie d'amore su zombie onanisti! macchè. l'unica attività onanica era quella che sentivo perdersi sui manici delle chitarre inutilmente virtuose di quei gruppettini. ts. |
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@ halcyon: prima di parlare vatti a leggere la mia recensione su Nevermind, l'ultimo degli Alice n Chains e dei Pearl Jam. Io ho solo dato un'interpretazione su quello che voleva dire Ilaria che poi ha definitivamente ed esaustivamente chiarito il concetto. |
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detesto che mi si mettano in bocca parole che non dico. mai parlato dei nirvana come di lavori mediocri. mai detto che "hanno perso tempo" con la loro musica. non andare oltre le parole che scrivo. |
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non è che "non hai capito bene". non hai capito punto, anzi no scusa, evidentemente non mi sono spiegata io: i nirvana non hanno mandato all'aria il metal. mai detta una merdata simile. hanno mandato all'aria il SIGNIFICATO di quello che fino ad allora era inteso come "metal". i ragazzini che si affacciavano per la prima volta a quel mondo si ritrovavano a chiamare "metal" quella musica che (almeno personalmente) metal non era. i cannibal non hanno resusciato il metal (mai detto nemmeno questo): per resuscitare qualcosa bisogna che ci sia il presupposto che quel qualcosa sia morto. il metal negli anni 90 mica era morto! semplicemente i cannibal sono riusciti a ridare valore e peso alla parola metal dimostrando che la scena estrema pulsava, produceva, macinava. punto. minchia, non pensavo di essermi spiegata così di merda. poco male, ad ogni modo non temere: di stronzate ne dico così tante che tendenzialmente non aspetto 14 anni per renderle pubbliche. |
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Hm: ah ok. Mannaggia ai Nirvana, Alice in Chains, Pearl Jam ecc. che invece di fare brutal death metal hanno perso tempo con i loro dischi mediocri hahahahah |
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E ci credo che la storia con il fidanzatino di turno finiva.......magari, mentre eravate su una panchina a guardare un romanticissimo tramonto e lui stava per dichiararti tutto il suo amore, gli facevi un rutto brutal death alla Barnes dicendogli come il rosso della sera ti ricordasse le viscere spappolate di qualche zombie onanista cantato dai nostri eroi......! |
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A mio avviso (ma spetta a Ilaria chiarire) il senso della frase è che Kurt Cobain con Nevermind si allontana dal metal acuendo in tal modo la crisi nel settore. |
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Quindi se ho capito bene i Nirvana hanno mandato all'aria il metal mentre i Cannibal Corpse l'hanno resuscitato...e hai pure aspettato 14 anni per dire sta minchiata!!!! |
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Disco capolavoro del brutal death concordo in toto. Voto 90 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Meat Hook Sodomy 2. Gutted 3. Living Dissection 4. Under the Rotten Flesh 5. Covered with Sores 6. Vomit the Soul 7. Butchered At Birth 8. Rancid Amputation 9. Innards Decay 10. Covered with Sores (live) – bonus track sulla versione rimasterizzata
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Line Up
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Chris Barnes – voce Jack Owen – chitarra Bob Rusay – chitarra Alex Webster – basso Paul Mazurkiewicz – batteria
Guest: Glen Benton – voce in Vomit The Soul
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RECENSIONI |
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