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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Cannibal Corpse - Evisceration Plague
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( 8204 letture )
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Tempo di grandi nomi, per il mondo death/brutal; dopo l'attesissimo e ottimo Blood Oath dei grandiosi Suffocation, ora tocca ai Cannibal Corpse tornare a calcare il marcio sentiero che porta all'Olimpo del death; Evisceration Plague arriva infatti ben tre anni dopo Kill e nessun fan della band americana potrà negare di aspettarsi un degno successore di quell'ottimo disco.
Parliamoci onestamente: tutti noi sappiamo cosa volere dai Cannibal Corpse, e allo stesso modo loro non intendono tradire le nostre aspettative. Dateci pezzi dal tiro devastante, dateci la marcissima voce di Fisher vomitare rabbia su ritmiche velocissime, e noi saremo contenti; e ancora una volta loro lo fanno, con la maestria che da ormai vent'anni li pone un passo avanti rispetto a (quasi) tutti.
E allora eccolo, Evisceration Plague, in tutta la sua solita e gradita marcia cattiveria. Dal primo secondo di Priests Of Sodom il canovaccio si ripete; definire brutale l'approccio ritmico della band è riduttivo: Mazurkiewicz tesse una trama impenetrabile di blast-beat potenti e precisi, e le volte in cui la velocità media cala si scoprono le carte dei due chitarristi, che riempiono il vuoto lasciato dalla batteria tra una battuta e l'altra con una serie di riff preziosissimi -vedere ad esempio l'intro della title-track- o con parti soliste davvero notevolmente tecniche, anche se forse troppo uguali una all'altra da risultare un po' prevedibili prima della fine del disco. A colpirmi particolarmente sono però i notevoli stacchi -per non dire intere sezioni- al limite del thrash metal: cadenzati mid-tempos che faranno la gioia tutti gli headbangers all'ascolto, come nella spettacolare Priests Of Sodom o Evidence In The Furnace. È proprio questo l'aspetto dei Cannibal Corpse a costituire a mio avviso il vero valore aggiunto della band: per quanto prevedibili, i nostri colpiscono a 360°, che ci sia da pestare brutalmente a velocità inumane -ascoltatevi alcuni passaggi di Carnivorous Swarm-, muoversi su ritmi più sincopati o addirittura scendere a velocità ben ridotte -e qua entra in gioco la splendida title-track, una lenta e inesorabile marcia di morte da cui non si può fuggire- loro sanno farlo con classe e senza lasciare nulla al caso.
Consigliare un pezzo rispetto ad un altro sarebbe forse fare un torto a quest'ultimo, ma è pur vero che alcuni colpiscono già dal primo ascolto e rimangono a lungo impressi: parlo delle ormai più volte citate Priests Of Sodom ed Evisceration Plague, così come di A Cauldron Of Hate, brano molto vario con numerosi cambi di tempo, e di Evidence In The Furnace, canzone che si contraddistingue per una prestazione ad elevato tasso tecnico in cui Mazurkiewicz dà il meglio di sé. Qualche riserva solo su Unnatural, pezzo abbastanza anonimo e dall'andatura a mio avviso zoppicante, con la partecipazione del produttore Erik Rutan nell'assolo
Quindi: fan dei Cannibal Corpse in primis, deathster in generale per secondi, e infine tutti gli amanti di metal estremo. A loro consiglio questo Evisceration Plague, altra grande prova, seppur non immensa ai livelli di altri dischi passati, di una band che ormai da vent'anni è un punto di riferimento mondiale per il genere.
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11
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Rimesso su oggi...all'inizio non mi aveva entusiasmato..poi man mano mi e' calato bene, come sempre aggiungerei. Un buon album con qualche filler, ma anche qualche pezzo super. Un onesto 7 abbondante. Monumenti. Priest of Sodooom😝 |
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10
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Questo è il primo album che ho ascoltato dei Cannibal Corpse e direi che non è x niente male. |
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9
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x me quest album è bellissimo e devastante. ricalca benissimo le linee impostate con vile! diciamo che è il loro terzo/quarto album migliore. e scusate se arrivo a commentare solo ora ma sono nuovo, e m sono sentito di dire la mia qui |
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8
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Sarà che ho vissuto "in presa diretta" gli anni lucenti della band, sarà che non trovo particolarità nella voce piatta di Corpsegrinder, sarà che dai Cannibal aspetto da sempre un Butchered At Birth parte 2, ma lo trovo un po' noioso. Suonato benissimo, ortodosso e spaccaossa, ma strasentito... |
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7
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ottimo album dei cannibal corpse,però un po meno bello del precedente kill che mi era piaciuto di più. la produzione mi è sembrata ottima (o quasi) così come la tecnica dei componenti. il canovaccio .-) è sempre lo stesso,ed è sempre quello dei cannibal...quindi va bene così 75/100 |
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6
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mah secondo me Kill ne è superiore... non mi è piaciuto un gran che |
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5
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Beh da quando non c'è Chris Barnes non sono più gli stessi ma quest'album mi piace parecchio....non è male |
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4
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Quoto lambruscore però Kill è un gran disco |
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3
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x me hanno gia' detto tutto con tomb of the mutilated ma li sopporto fino a bloodthirst. negli ultimi 10 anni, sempre secondo me, sono superflui. |
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2
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Era importante dire che questo è il primo disco col metronomo per i corpse ....grande disco....da non sottovalutare. |
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1
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Grosso modo in linea con le aspettative, buon disco, un gradino sotto a "Kill" comunque... 75/100 |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Priests of Sodom 2. Scalding Hail 3. To Decompose 4. A Cauldron of Hate 5. Beheading and Burning 6. Evidence in the Furnace 7. Carnivorous Swarm 8. Evisceration Plague 9. Shatter Their Bones 10. Carrion Sculpted Entity 11. Unnatural 12. Skewered from Ear to Eye
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Line Up
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George Fisher - Vocals Pat O'Brien - Guitar Rob Barrett - Guitar Alex Webster - Bass Paul Mazurkiewicz - Drums
Guest: Erik Rutan - Solo on "Unnatural".
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