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SADIST - Ognuno ha i propri mostri
30/10/2022 (1075 letture)
Gran bella serata quella che si è svolta sabato 15 ottobre all’Headbangers di Milano, uno dei più apprezzati rock pub della città, durante la quale, in collaborazione coi mitici ragazzi della Tsunami Edizioni è stata presentata la biografia dei Sadist , colonna portante del metal estremo nostrano. Per l’occasione è stato approntato un live set in acustico di notevole impatto che ha visto la partecipazione del vecchio amico ed ex batterista Filippo Oinos. A culmine di uno dei migliori eventi dell’ultimo periodo, Tommy Talamanca, Trevor Nadir e Oinos hanno trovato il tempo ma soprattutto la pazienza per rilasciarci un’intervista libera, dai tratti anomali e molto sui generis, che passa dall’ultima data “liberatoria” del Rock the Castle, a realtà del backstage nonché per alcune somiglianze ed ossessioni… non vi anticipiamo null’altro pertanto buona lettura e grazie ancora ai magnifici Sadist !

Rasta Back: Grazie per l’intervista ragazzi e complimenti per l’esibizione di stasera. A proposito, a memoria, la prima volta che vi ho visti è stata al Gods of Metal nel Duemila…
Tommy: Duemilasette, con Ozzy e Megadeth, bello, è stata bella quella data, coi Type of Negative. Che poi lui (Peter Steele, NdA) è morto non tantissimo tempo dopo, tra l’altro ciucco perso col vino… ciucco perso, ubriachissimo
Oinos: Che già la faccia da sobria, non capisci se c’è o non c’è, un tipo stranissimo

Rasta Back: Al Gods of Metal io mi ricordo di Trevor, ma Babbo Natale che ti ha fatto? Perché ricordo che avevi manifestato una sorta di astio
Trevor: Ma sì, è una sorta di odio/amore!
Tommy: Odio amore, odio amore

Rasta Back: E’ perché non ti portava nulla a Natale?
Tommy: E’ stato violentato da bambino da Babbo Natale
Trevor: Da uno vestito da Babbo Natale!
Tommy: No, era proprio Babbo Natale
Trevor: E non si è mai capito se era proprio lui o uno vestito

Rasta Back: Ricordo ancora quell’episodio
Tommy: Ognuno ha i suoi mostri, non chiedere i miei che ti stupirei! Lui c’ha Babbo Natale, che ti devo dire. C’è quello che ha paura di un infermiere con tre dita e… ognuno c’ha le sue paure non puoi disquisire. E’ una cosa che risale alla psicologia di quando eravamo magari bambini, tre anni abbiamo avuto un trauma infantile e poi te lo trascini avanti e lui c’ha questa cosa qua di Babbo Natale che si trascina dall’infanzia
Trevor: E le sue renne
Tommy: E le renne, non ti dico cosa gli han fatto ma puoi immaginarlo
Oinos: Non ha più voluto guidare la slitta dopo
Tommy: Non vuol più vedere una renna neanche in cartolina guarda, anche su google se ogni tanto scrivi renna lui cambia stanza
Trevor: Da quella volta lì non ho più mangiato renna! (risate)
Oinos: Tutte le tournée in Lapponia cancellate
Tommy: Basta, tutte cancellate
Trevor: Non ho più mangiato carne di renna, praticamente prima la dieta era solo renna

Rasta Back: Mentre l’ultima chiaramente al Rock The Castle
Tommy: Bello, anche il Rock the Castle è stato carino

Rasta Back: Tra l’altro avere una rappresentanza italica del vostro calibro è anche un onore, da parte di un utente
Oinos: Io faccio, come dire, la laurea ad honores, ad honorem (risate), quindi partecipo. Immagino che sia stato, quello di Rock the Castle, liberatorio, vero Tommy?
Tommy: Il Rock the Castle è stato bello perché, sì, effettivamente eravamo un po’ fermi quindi eravamo carichi
Oinos: Una liberazione, la bellezza di suonare là, io ho visto i video quindi… sei informato che io non suono nei Sadist attualmente? Suonavo e siamo rimasti fratelli per tutta la vita con un grande flusso di ispirazioni reciproche, abbiamo fatto tanti altri lavori insieme che non sono i Sadist. Quindi dal 2005 in poi parli di Alessio Spallarossa e poi della formazione dell’ultimo, per fare chiarezza

Rasta Back: L’utente medio si chiede nel backstage, con mostri sacri come quelli, cosa avviene
Tommy: Niente

Rasta Back: Niente di che?
Tommy: Mi spiace dirlo, ma la maggior parte delle volte niente di che, la gente si riposa, si rilassa, qualcuno si scalda

Rasta Back: Che sai, uno si immagina Sodoma & Gomorra…
Tommy: Noo, magar..., nei tour può capitare qualche situazione ma poi sta alle persone, noi ad esempio siamo molto concentrati sulla musica, nel senso… non è che facciamo sta vita quando sei in tour. Anche perché il tour è stancante quindi se te fai tutte le sere lo scemo… sai a venti/trent’anni è una cosa, poi non siamo più ragazzini neanche noi. Poi la paghi, cioè sulla lunga distanza dopo una settimana che sei in giro la paghi. Però abbiamo avuto anche noi dei momenti un po’ “punk” però ti dico, la gente, anche sta gente qua che è sempre in tour, americani ecc., mi ricordo una volta eravamo con gli Slayer, una delle date che avevamo fatto di supporto e vedevi nei camerini Kerry King davanti allo specchio che si provava le mosse con la chitarra. Proprio professionalissimi fino all’ultimo minuto: Araya che andava da responsabili e promoter a chiedere le frasi in italiano per dirle durante il concerto…. E’ lavoro alla fine. Lo so che toglie un po’ di romanticismo, ma è una dimensione molto lavorativa. Poi si, ci son quelli che invece fanno i bagordi ma prima o poi la pagano, e dura finché dura, sai

Rasta Back: Una cosa che mi ha stupito, se memoria non mi inganna, è che dal 2005 avete una line up stabile
Tommy: Beh, ultimamente no, abbiamo cambiato con l’ultimo disco: ci sono Jeroen Paul Thesseling degli Obscura ex Pestilence e alla batteria c’è Romain Goulon che ha suonato con Necrophagist e Benighted. Loro sono i “membri ufficiali” in studio poi dal vivo abbiamo due ragazzi, due session molto bravi, due ragazzi giovani molto preparati per le situazioni live tour e festival

Rasta Back: Gruppi italiani interessanti da ascoltare ultimamente?
Tommy: I Fleshgod Apocalypse secondo me sono una delle band migliori che ci sono in giro adesso.
Trevor: Sicuramente
Tommy: Poi noi abbiamo la fortuna di lavorare a Genova con la Nadir Music che è una società, uno studio di registrazione, una casa di produzione quindi ci capita di lavorare con tante band emergenti validissime. Recentemente ho prodotto il nuovo disco di un gruppo prog che si chiama il Segno del Comando, sono molto molto bravi, di Genova. Abbiam fatto da poco anche il disco di una band thrash di La Spezia, i Septem, anche loro molto molto bravi, c’è un bel fermento, ci sono band interessanti poi non sono tantissime quelle che riescono a bucare, a travalicare i confini e farsi notare all’estero
Trevor: Mi sembrano molto belli i nuovi brani degli Antropofagus
Tommy: Sì degli Antropofagus è uscito il disco, effettivamente ho sentito un pezzo, molto bello
Trevor: Mi piace molto la voce
Oinos: Han cambiato un po’ direzione e si sono aperti all’ascoltatore, si sono veramente aperti molto bene. Come dice Tommy è vero che c’è un fermento. Il problema, appunto, è la differenza fra quello che si fa il disco e una band che poi buca. E’ sempre lì quindi, si restringe l’imbuto inevitabilmente. La fortuna di Tommy che, appunto, stando in mezzo come produttore, ti giran tante orbite
Tommy: Sì, poi ci vivi, ti capita prima o poi qualcosa di interessante
Oinos: Quindi capita, appunto, di scoprire anche in anticipo e vedere qualcuno crescere

Rasta Back: Premetto che questa è una coglionata. Tu visto da lontano…
Tommy: …sembro Antonio Banderas!

Rasta Back: No, peggio
Tommy: Jennifer Aniston!
Oinos: Jennifer Aniston con i baffi

Rasta Back: Assomigli a Piero Pelù, da lontano!
Tommy: Me l’hanno detto

Rasta Back: Hai mai pensato di toglierti i baffi pur di non portarti appresso questo fardello?
Tommy: Nooo. Ma in realtà io ho sentito delle interviste che gli dicono “ma sai che assomigli a Tommy Talamanca dei Sadist?”

Rasta Back: Ce n’è anche per te (rivolto a Oinos)
Oinos: Oh Madonna!

Rasta Back: Tu sembri il bassista degli Exploited, lo ricordi molto alla lontana e dopo 40 birre
Oinos: Guarda l’ultima cosa che mi han detto, io ero per i cazzi miei lì al bar e sta tipa fa “noo bravissimi”, io faccio, come bravissimi? Si, sembri i due di Matrix! (risate). Cioè già sembri due, quindi va bene, no? Il bassista degli Exploited? Il basso lo terrà al ginocchio o…?
Tommy: Mah, forse (sembri) più il basista
Oinos: Secondo me il pusher, è più facile

Rasta Back: La domanda del cazzo classica, progetti per il futuro?
Tommy: Per me domani sera c’è Colombo in televisione

Rasta Back: Ottimo
Oinos: Ma Derrick lo fanno ancora?
Tommy: No Derrick non mi è mai piaciuto, Colombo per me è religione, vivo aspettando Colombo
Oinos: Io Derrick, se ci sono i Meshuggah dal vivo, guardo Derrick (risate)
Tommy: Adesso che è morta la signora in giallo però effettivamente sarebbe da rivalutare anche lei
Oinos: Se la combattono

Rasta Back: Ai vostri livelli si riesce ad andare ancora ai concerti, come spettatori?
Tommy: Ti dico la verità, magari metal non capita così spesso perché capita per lavoro. Quest’estate abbiamo prodotto un festival coi Voivod, li abbiamo portati a Genova, la prima volta che venivano a Genova, li abbiamo prodotti noi, è stato un bell’evento, si chiama Metal Valley, un festival che avevamo fatto per un po’ di anni e adesso abbiam ripreso quindi noi, producendo anche eventi come Nadir Music… poi sai, magari hai un venerdì sera libero non è che ti viene subito in mente di andare a un concerto metal, però ci son quelle band che effettivamente se capita le vai a vedere, poi sei spesso a suonare quindi… io poi tra l’altro lavorando in uno studio di registrazione sento musica tutto il giorno, la sera mettermi ad andare a casa e dire “oh mi voglio sentire della musica” non mi viene tanto…
Trevor: Come dirgli a un chirurgo sabato sera andiamo a operare uno, dai che sballo!
Tommy: Come un porno attore, tu pensa un porno attore che finita la giornata di lavoro arriva a casa e la moglie “allora scopiamo?” E lui “abbi pazienza è tutto il giorno che scopo”, a me la stessa cosa succede con la musica

Rasta Back: Un pezzo fuck Santa Claus?
Trevor: Ma no, è un rapporto di odio/amore, è difficile da spiegare
Tommy: Io non credo che questa roba la pubblichi, comunque vabbè (e invece…. NdR)

Rasta Back: Il problema è sbobinare
Tommy: Però sbobina sempre da ubriaco, non da sobrio perché secondo me da sobrio ti perdi qualcosa
Oinos: Bisogna fare il contrario cioè sbobini da ubriaco e la riascolti dopo da sobrio, se funziona tutto…

Rasta Back: Mi ha fatto un gran piacere
Sadist: Anche a noi, piacere nostro

Rasta Back: Di cuore, siete una Signora band, che merita
Tommy: Grazie, grazie per la signora più che altro. Aspetto con curiosità di vedere l’intervista pubblicata
Oinos: Se la tieni papale papale… interessante!



DaveHC
Giovedì 3 Novembre 2022, 18.58.31
2
Cmq anche a me Babbo Natale da l'impressione di essere un vecchio pervertito...
MetalFlaz
Mercoledì 2 Novembre 2022, 20.05.55
1
carina come non-intervista grandissimi Sadist, hanno sfornato alcune perle del metal nostrano, merito anche del livello tecnico dei vari componenti
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