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21/03/24
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STEVE HACKETT - From Genesis to Istanbul
27/05/2010 (7232 letture)
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Capita spessissimo che quando parlo con qualcuno della nostra attività e descrivo quale impegno e quale costanza questa richieda, mi si domandi quasi sempre: “Ma quanto ti danno?”, e quando rispondo che si tratta di un impegno totalmente gratuito svolto solo per pura passione il mio interlocutore mi chieda invariabilmente: “Eh? Ma chi te lo fa fare? Sei pazzo.”
Bè, si, probabilmente siamo tutti pazzi, ma non è vero che non ci si guadagni niente, solo non si tratta di soldi, bensì di enormi, impagabili soddisfazioni.
Si, perché se da piccolo mi avessero detto che avrei parlato con uno dei Genesis in una intervista esclusiva, ed in particolare con Steve Hackett, avrei fatto salti di gioia tali da appendermi al lampadario, ed ora è successo davvero, e questa è una della ragioni per cui una banda di esaltati come noi continua a perdere ore al giorno per tenere in piedi e migliorare costantemente una realtà come Metallized.
Soldi niente, ma c’è dell’altro nella vita, e lo scritto che segue rappresenta proprio questo. Buona lettura.
Francesco: Ciao Steve, prima di tutto grazie per il tuo tempo. Sono veramente fiero di poter intervistare un musicista come te, con la tua storia, ma voglio cominciare dal presente, da Out of the Tunnel’s Mouth. L’uscita del disco ti ha creato parecchi problemi, puoi parlarmene mettendo il tutto in connessione con la tua vita e con il divorzio dalla Camino Records?
Steve: Ho registrato Out of the Tunnel’s Mouth nel salotto di casa mia a causa dei problemi che ho avuto con la mia ex moglie Kim Poor e con il mio ex manager Billy Budis. Non posso entrare nei dettagli a causa di problemi legali, ma sono fiero di poter adesso andare avanti con il mio attuale team e la mia band, con i quali sono molto felice. Malgrado tutte le difficoltà che ho avuto ne sono venuto fuori, e sono stato abile a riversare tutto questo nel fuoco creativo dell’album.
Francesco: Il titolo è anche una dichiarazione di indipendenza? Un taglio col passato ed un nuovo inizio?
Steve: Si, il titolo è la celebrazione del nuovo inizio e la forza di una nuova ricerca artistica, energia e passione.
Francesco: Questo album mi piace molto perchè trovo che suoni molto “friendly” rispetto al precedente, ma è anche molto raffinato e le varie canzoni esplorano territori musicali molto differenti.
Steve: Il mio approccio pan-generico è quello che mi ha galvanizzato. Ho assorbito nuovi stili e fonti di ispirazione da molti posti diversi.
Francesco: Un album registrato in sala da pranzo. Una situazione piuttosto inusuale, ma che forse ha creato un feeling molto familiare tra i musicisti. Mi racconti come sono state le sessioni di registrazione?
Steve: Con quelli che conoscevo è stata una semplice estensione della nostra amicizia e comprensione, con gli altri una occasione di eccellere senza seguire una struttura precisa. Abbiamo cominciato, ci siamo rilassati….un modo divertente e rilassante di lavorare.
Francesco: Ci sono stati episodi divertenti durante le registrazioni?
Steve: Chris Squire era entusiasta come un bambino quando ha cominciato a lavorare ed è stato una fonte continua di aneddoti. Roger King è un genio con cui lavorare, ed ha anche un senso dell’umorismo molto inglese. Mi ha fatto ridere con i suoi affezionati insulti e con i vari modi in cui mi insultava se non mi univo a lui per la decima tazza di thè!!!
Francesco: Non c’è un vero batterista sul disco, ma il risultato è ottimo lo stesso. Puoi dirmi qualcosa circa il programma che avete usato?
Steve: Abbiamo usato Drums from Hell per la maggior parte del tempo, ma anche altri programmi. Qualcosa è stato registrato in una chiesa. Però dovresti chiedere a Roger per maggiori dettagli, è lui che ha lavorato moltissime ore al suono della batteria.
Francesco: Francamente mi piacciono tutti i pezzi, ma ho un debole per Fire on the Moon e per Sleepers. Puoi parlarmi del feeling profondo di queste due canzoni?
Steve: Per la prima il senso profondo del pezzo è da ricercare nel senso di depressione, dolore e trauma che ho sentito al tempo del mio divorzio. Sleepers era inizialmente ispirata al senso delle parole di Nick Clabburn: ”Tutti i dormienti ti mandano i loro sogni”. Allora io e Jo Lehmann abbiamo amalgamato il potere dei sogni che entrambi avevamo fatto in modi terrificanti e meravigliosi, raccontandoceli ed ispirandoci a vicenda.
Francesco: Emerald and Ash è forse il pezzo più vicino ai vecchi tempi del Prog. Sei d’accordo?
Steve: Emerald and Ash è influenzata da molte cose, dal balletto Russo ai Beatles ed oltre. E’ una combinazione di stili opposti e questo si riflette nel testo che tratta di amore e tradimento.
Francesco: Last Train To Istanbul ha un sapore molto mediterraneo. Ti piace la musica araba? Io vivo nell’estremo Sud Italia, e la nostra musica Folk è molto contaminata dalla antica dominazione Araba.
Steve: La mia musica è sempre più permeata dagli aspetti selvaggi delle musiche regionali. Amo la musica dell’Est, dall’India attraverso la Turchia ed oltre fino a Spagna e Marocco. E’ interessante che tu dica che l’estremo Sud Italia è influenzato da tutto questo, mi piacerebbe molto sentire qualcosa.
Francesco: Su questo disco suona una grande batteria di musicisti. Quali influenze hanno avuto loro su di te?
Steve: Sono sempre influenzato dalle persone con le quali lavoro. Sono tutti leaders nel loro campo ed io do loro spazio per esprimere il loro sound, per ampliare la resa musicale.
Francesco: Tornando ai musicisti non posso ignorare la presenza di Anthony Phillips, un must per i fans dei Genesis.
Steve: Lavorare con lui mi ha ricordato quanto è meravigliosa la combinazione tra chitarra elettrica e 12 corde. E’ un grande musicista, e naturalmente una delle originali ispirazioni dei Genesis.
Francesco: Nella mia recensione ho parlato di ”uno dei lavori più ispirati e completi di una carriera solista che –a parere dello scrivente- è la più valida tra quelle degli ex Genesis, la più coerente con quanto fatto in precedenza e contemporaneamente la più impegnata dal punto di vista della ricerca”. Cosa pensi delle svolte popolar/commerciali di alcuni dei tuoi vecchi compagni?
Steve: Io penso che i Genesis divennero leader nel campo della produzione, ma negli ultimi tempi il lavoro si fece meno dettagliato, ma si possono avere punti di vista differenti in merito. (In realtà io mi riferivo alle cose odierne di Collins, ma credo che abbia voluto svicolare elegantemente e non ho insistito –NdR).
Francesco: Forse sarai –giustamente- stufo di parlare del periodo Genesis, ma io sono un grande fan del Prog, e insomma….cosa ricordi di quel periodo? Parlo di feeling, modi di suonare, situazione sociale…..
Steve: Il periodo Genesis che ricordo con più piacere è il 1973, quando abbiamo fatto Selling England By The Pound, a quel tempo stavamo sviluppando il vecchio stile in una nuova tecnica giorno dopo giorno. Ci siamo molto divertiti insieme, come una piccola tribù di globe trotters musicali in giro per il mondo.
Steve: Si, ho familiarità con Le Orme, Banco, PFM, The Watch, trovo che tutti questi gruppi siano ancora estremamente buoni al giorno d’oggi.
Francesco: Conosci qualche band Prog-Metal? Ti piace questo approccio? Lo consideri una evoluzione degli anni '70?
Steve: Conosco molte band che potrebbero essere descritte come Prog-Metal, probabilmente i Led Zep potrebbero essere posti in questa categoria che è ancora un genere musicale forte. (In realtà Steve non sembra particolarmente aggiornato in merito – NdR). In altre parole Prog con una iniezione di durezza. Una orchestrazione bestiale potrebbe essere una forma espressiva da esplorare per andare più lontano.
Francesco: Cosa ne dici di questi tempi? Pensi che siano buoni per la musica oppure è solo il tempo di MTV?
Steve: Penso che la scena sia molto aperta. Non c’è nessuno che abbia il monopolio nei media, ognuno può avere il proprio sito web ed è possibile registrare in alta qualità anche nella tua stanza da letto, quindi…..
Francesco: Potrebbe essere famoso al giorno d’oggi un gruppo come i Genesis?
Steve: Non so, ma ci sono gruppi come Muse, Porcupine Tree, Radiohead che potrebbero continuare ad allargare i confini lo spirito che ci mosse. Abbiamo ancora oggi bisogno di più pionieri possibile.
Francesco: Ultimo CD che hai comprato?
Steve. Ehm…l’ultimo disco che ho comprato è stato Houses of the Holy dei Led Zep, ero stato intervistato in merito all’epoca. (Ecco, non è proprio aggiornatissimo – NdR).
Francesco: Ok, ti ringrazio per la tua pazienza e…..Stay Heavy.
Steve: Grazie a te per la grande intervista e….Keep Rocking.
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Si, avevo sentito questa storia, ma non ho voluto calcare la mano oltre la prima domanda. Il Vespino l'ho sempre odiato, mai riuscito ad inserire nemmeno la prima con quel caspita di cambio al manubrio... |
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Solo gossip. La società è intestata alla moglie per ovvie ragioni di tassazzione, che voleva tutto e anche di più per il divorzio. Ovviamente, trattamdosi del MIO LAVORO (ndr di Steve ovvio) non mi andava di darle un bel niente. Quindi ho aspettato con calma la risoluzione temporale di tutti i contratti. Altre storie "triangolari" non interessano... (visto ad intestare alle mogli ??? Ne sò qualcosa !!!) @ RAVEN non è ora che ti compri anche tu il Vespino ? Ci sono gli incentivi adesso.!!! |
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x Richard: Andiamo....non ti ricordi il sellino del Dingo? E' quello tipo bici, dove cacchio ti mettevo? Se puoi sccrivi pure qui i problemi Camino, (tranne che non siano prorpio"privati"). X Gioacchino: no Jock, non credo che corrisponda al nostro Ad Muzzum .... |
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Bravo Frankje, sopratutto per quanto riguarda la retribuzione (di questi tempi poi...). Con il termine Prog si dice tutto e niente ma, mi chiedo e TI chiedo, sarà equivalente al nostro mediterraneo "ad muzzum"??? |
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NON MI PORTI MAI CON TE SUL MOTORINO PER QUESTI INCONTRI EH !!! Poi ti spiegherò in privato i problemi con la Camino... (Rumors & Gossip) |
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Ed anche maledettamente bene, la differenza non si nota quasi mai. |
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Vero, niente soldi ma chissene mitico che ha usato Drunkit From Hell!!! |
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