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Magnum - Into The Valley Of The Moonking
( 3901 letture )
INTRODUZIONE
A due anni di distanza dall’ultima uscita discografica tornano i Magnum, veterani dell’A.O.R. made in England che, con questo Into The Valley Of The Moonking, proseguono il loro viaggio verso i 40 anni di onorata carriera: cosa aspettarsi dai Nostri rockers se non una sana dose di convintissimo melodic rock? Nient’altro.

E ROCK FU
Proprio così: Into The Valley Of The Moonking non è altro che un disco di purissimo, incontaminato, semplicissimo e tradizionalissimo A.O.R.: com’è giusto che sia per una band abituata a dare al pubblico ciò che chiede, questo full-lenght non dovrebbe affatto deluderne le aspettative, proponendo una miscela di melodie e ritmi immediatamente apprezzabili, conditi da una produzione all’altezza del nome dei Magnum. Undici brani – se non consideriamo i suoni introduttivi – per un running time totale di circa 60 minuti sono sufficienti a saziare gli appetiti di chi vuole ascoltare questo genere, soprattutto se la musica si mantiene tendenzialmente sempre sullo stesso livello. L’introduttiva Cry To Yourself è un brano caratterizzato da tempi tendenzialmente moderati e da atmosfere che nella composizione, negli arrangiamenti e financo nei testi ricordano un passato musicale che si credeva morto e sepolto; All My Bridges ci fionda nell’A.O.R. più puro e duro, mentre Take Me To The Edge è stilisticamente molto vicina a quanto spesso si è sentito in ambito hard rock, basandosi su un riffone che trasuda pentatonica ad ogni plettrata. Immancabile la ballata, quella Time To Cross That River che sembra quasi esser stata scritta per suonarla in riva al mare, davanti al fuoco di un falò, con una chitarra classica e una bionda davanti. Immancabile la conclusione pomposissima, con i violini sintetici che armonicamente fanno da riempitivo per i giri d’accordi di Tony Clarkin, a conclusione di un pezzo che in realtà, per come suonano alcuni riff di chitarra, poteva benissimo esser scritto da alcuni famosissimi rockers australiani...

CONCLUSIONE
In realtà non c’è molto da dire su questo Into The Valley Of The Moonking: se amate questo tipo di musica vi piacerà di sicuro moltissimo, sennò vi piacerà comunque ma difficilmente lo ascolterete molto spesso. Ritenendo di trovarmi nella seconda categoria, considerata l’ottima produzione e comunque il fatto che, ogni tanto, un salto nel passato non fa schifo a nessuno, mi sento di promuovere l’album: tuttavia ci tengo a sottolineare che, gusti o non gusti, è giusto chiedere di più dai moderni musicisti, soprattutto quando sono sul campo da tanto tempo come nel caso dei Magnum. Per come la vedo io non è ammissibile essere rimasti con la testa nel 1978... possibile che per questi signori non sia cambiato nulla? E’ apprezzabilissima la coerenza, ma la ripetitività e la totale mancanza di originalità non lo sono. Lo ribadisco: un disco per soli appassionati.



VOTO RECENSORE
65
VOTO LETTORI
53.91 su 34 voti [ VOTA]
Jyorg
Mercoledì 11 Novembre 2020, 8.54.30
10
Certo che prendersela con i Magnum é facile quando però si parla di ac dc o Maiden in che anno siamo visto che fanno le stesse robe da 40 anni?? Questo è un buon album da 75 che non ha la pretesa di cambiare il mondo.
Mauroe20
Venerdì 6 Marzo 2020, 22.57.36
9
Voto troppo basso, cmq un buon disco.Voto 72
Luka 2112
Lunedì 23 Settembre 2019, 23.50.32
8
I gusti non si discutono ma dire che questo disco è fermo al 78 è assurdo. Quantomeno io non sono d’ accordo.Certo non c’ è nulla di avanguardistico, ma non stiamo parlando dei Tool, ma a mio parere anche se può non rientrare fra i capolavori è un disco decisamente riuscito.
sadwings
Lunedì 13 Luglio 2015, 15.04.03
7
Questo lavoro è molto riuscito e lo preferisco ai suoi successori. 80
warrior63
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 15.07.42
6
recensione fatta di corsa e male.
paolo69
Martedì 17 Luglio 2012, 6.27.02
5
Se io commentassi da profano del genere south of heaven degli slayer gli darei 50,cosi come se commentassi into the valley..dei magnum gli darei 65....
lux chaos
Sabato 19 Novembre 2011, 0.37.45
4
più che forti, mi sembrano affermazioni del cazzo!!!
Renaz
Martedì 14 Giugno 2011, 15.23.07
3
@fc77: e tu come fai a sapere che Khaine non apprezza il GENERE? sono affermazioni forti da dire, sai...
fc77
Martedì 14 Giugno 2011, 15.17.59
2
Credo che le recensioni debbano essere fatte da chi apprezza il genere. Se a prescindere si parte già condizionati non credo ne venga fuori un giudizio obiettivo. I Magnum non intraprendono nuove strade, ma questo non è un problema se la vecchia strada viene portata avanti sempre ad altissimi livelli.
zerba
Mercoledì 10 Marzo 2010, 23.29.33
1
voto troppo basso: disco molto bello e mai noioso. Gli si può tranquillamente dare 8
INFORMAZIONI
2009
Steamhammer/SPV Records
AOR
Tracklist
01 Intro
02 Cry To Yourself
03 All My Bridges
04 Take Me To The Edge
05 The Moon King
06 No One Knows His Name
07 In My Mind's Eye
08 Time To Cross That River
09 If I Ever Lose My Mind
10 A Face In The Crowd
11 Feels Like Treason
12 Blood On Your Barbed Wire Thorns
Line Up
Tony Clarkin — Chitarra
Bob Catley — Voce
Al Barrow — Basso
Mark Stanway — Tastiera
Harry James — Batteria
 
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