|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
Necrodeath - The Age of Dead Christ
|
09/03/2018
( 6175 letture )
|
Trentaquattro anni fa, in quel di Genova, città musicalmente nota soprattutto per la straordinaria scuola di cantautori/poeti sviluppatasi negli anni 60, nacque anche un pezzo di storia del metal tricolore: stiamo naturalmente parlando dei Necrodeath, una delle prime e più grandi band thrash/black del nostro Paese, che, dopo aver incamerato efficacemente le influenze dei maestri del genere, come Slayer, Venom e Kreator, hanno saputo tracciare un loro percorso, divenendo a loro volta fonte di ispirazione per molti gruppi italiani e non solo; Phil Anselmo, non proprio l'ultimo arrivato in fatto di metal estremo, ha dichiarato che noi italiani dovremmo esser fieri del gruppo di Peso e soci...e noi chi siamo, per smentire il buon Phil (che oltretutto è anche piuttosto robusto e potrebbe offendersi assai)?
Dopo l'ottimo The 7 Deadly Sins del 2014, i Necrodeath rilasciano in questo inizio 2018 il proprio undicesimo album in studio, intitolato The Age of Dead Christ e rilasciato -guarda caso- esattamente trentatré anni dopo l'esordio discografico, avvenuto con il leggendario demo The Shining Pentagram; se già dalla copertina e dalla grafica del logo era plausibile immaginare un ritorno alle sonorità dei primissimi, storici lavori, era difficile invece pensare che il quartetto potesse fare ancor meglio del già valido The 7 Deadly Sins: The Age of Dead Christ, infatti, va oltre più ogni rosea aspettativa e ci consegna un album di puro, violentissimo e “marcissimo” thrash/black direttamente dagli anni 80, nonché con ogni probabilità il miglior lavoro in studio della band fin dallo strepitoso 100% Hell, risalente al 2006. Dimenticate le sperimentazioni di Idiosyncrasy o le atmosfere sinistre di Draculea, perché qui i momenti più lenti ed oscuri sono pochi e la stragrande maggioranza del minutaggio è occupata da sfuriate metalliche mozzafiato: The Whore of Salem, inizia in pieno stile black metal, con gli strumenti a tessere un sottofondo velocissimo ed il buon Flegias impegnato in uno scream che è pura gioia per le orecchie: se successivamente, nelle strofe, la velocità rallenta un po', presentandoci un riff heavy di ottima fattura, nel ritornello la band accelera nuovamente di colpo, regalando un ritornello dannatamente efficace a dispetto della velocità. Insomma la prima traccia è già un pezzo da novanta! The Master of Mayhem, ingannevolmente introdotta da percussioni, macina dopo pochi secondi un velocissimo riff slayeriano assassino, con Peso che, dal canto suo, sembra letteralmente indemoniato. La band è in forma smagliante, la produzione è eccellente ed esalta tanto i momenti più tirati, che come detto sono parecchi, tanto i saltuari pezzi più “riflessivi”. The Order of Baphomet è una delle poche tracce heavy ed oscure del disco e beneficia, oltre che del consueto, gran lavoro di chitarra e sezione ritmica, anche di un Flegias particolarmente ispirato ed evocativo; non abbiate timore, però, perché i Necrodeath hanno una gran voglia di menare le mani e tornano a colpire duro e veloce con la thrashy The Kings of Rome, qui e là animata da una certa atmosfera black e dotata di un ritornello che, ne siamo certi, farà faville dal vivo. The Triumph of Pain, già rilasciata come singolo, appare assai debitrice degli Slayer di Seasons in the Abyss, dal riff alle strofe, passando per testi ed interpretazione vocale; ciò nonostante, soprattutto nella seconda metà, mostra come sia perfettamente possibile far emergere la propria personalità ed il proprio stile anche in un brano forse un po' troppo derivativo. The Return of the Undead farà le gioie dei fan della prima ora, dal momento che, come annunciato, costituisce un eccellente rifacimento del classico tratto da Into the Macabre, con la succosa partecipazione, per di più, di un'altra leggenda del metal tricolore, quale A.C. Wild dei Bulldozer. The Crypt of Nyarlathotep, ispirata al Dio Esterno delle opere lovecraftiane, parte in modo ingannevole, con un flauto dolce ed un andamento più compassato rispetto a quanto ascoltato finora; bastano pochi secondi, però, per esplodere in un altro turbinio thrash/black senza tregua, che assale gli ascoltatori per poco più di quattro minuti, regalandoci anche uno splendido assolo; ancora più malvagia è The Revenge of the Witches, che alterna passaggi più veloci ad altri più sferzanti, mantenendo per tutta la sua durata un mood oscuro ben reso dal frontman, che qui e là con la sua voce sfiora tonalità growl. Si chiude con la title-track, brano quasi doom che, qui e là, richiama qualcosa dei Triptykon e vede Flegias abbandonare momentaneamente lo scream per un cantato quasi sussurrato.
In appena trentaquattro minuti, i Necrodeath ci hanno regalato un piccolo classico di thrash/black italiano, già seriamente candidato come uno dei migliori dischi dell'anno in tale ambito e, come già detto, molto probabilmente il loro miglior album da dodici anni a questa parte: i musicisti suonano tutti al meglio delle loro notevoli capacità, Flegias è convincente in ogni frangente e, soprattutto, abbiamo un gruppo di canzoni sostanzialmente prive di grossi punti deboli, a parte qualche momento appena meno riuscito qui e là. Siamo sicuri che l'album farà faville dal vivo e, come tale, non possiamo che consigliarvi di acquistarlo e di accorrere numerosi agli show di queste leggende del metal italiano.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
17
|
Rispolverato dopo 4 anno dall'acquisto e dopo aver riletto per caso questa recensione....ammetto di aver riscoperto un album davvero pregevole di un gruppo che presto vorrei vedere anche dal vivo...onore quindi ai Necrodeath che forse se fossero nati in Norvegia o giù di lì oggi avrebbero un seguito maggiore ma che cmq da quasi 40 anni portano alta la bandiera del black italiano... |
|
|
|
|
|
|
16
|
Comprato al concerto di sabato scorso a Collegno (insieme a maglietta fighissima!). Lo sto ascoltando con attenzione. Per ora confermo l’80 del recensore. Chiudo con un piccolo accenno polemico su come un gruppo così fantastico debba suonare in un buco davanti ad un centinaio scarso di persone. Cristo santo! Non è giusto. |
|
|
|
|
|
|
15
|
Finalmente è arrivato, bel disco, mi piace molto e credo che girerà parecchio nel mio lettore, grandi Necro come sempre!! 80 anche per me. |
|
|
|
|
|
|
14
|
L'ho ascoltato questa mattina per la prima volta... e mentre lo sentivo dicevo mmmmmiinnnnnchiaaa!!!!!!!! |
|
|
|
|
|
|
13
|
Piaciuto subito al primo ascolto. Voto 82 |
|
|
|
|
|
|
12
|
Buono...sale piano piano...ma è proprio buono |
|
|
|
|
|
|
11
|
Gran bell'album, 80 per me. |
|
|
|
|
|
|
10
|
Non mi hanno deluso nemmeno stavolta! Pur nella breve durata (della serie "non perdiamoci in ciance inutili") questo album riesce a mettere in luce le tante sfaccettature che fanno parte del sound dei Necrodeath (almeno a partire dalla reunion). Si passa da pezzi sparati come The Master of Mayhem a pezzi oscuri e cadenzati come la title-track ad altri più immediati e 'orecchiabili' come l'opener: quasi fosse un Bignami della band. Voto 83 |
|
|
|
|
|
|
9
|
Davvero un grande album! In Italia abbiamo delle band eccezionali! Voto 80! |
|
|
|
|
|
|
8
|
per me è il più bello dai tempi di 100%hell |
|
|
|
|
|
|
7
|
Devo ancora ascoltarlo qualcuno l ha già sentito? |
|
|
|
|
|
|
6
|
Stavo facendomi la stessa domanda, li ho persi di vista dopo Phylogenesis, questo é parrito con buone premesse...ma non ancora come sia quest'album... |
|
|
|
|
|
|
5
|
4 commenti per non dire nulla dell album.... qualcuno lo ha ascoltato? È bello? |
|
|
|
|
|
|
4
|
@gamba. Hai ragione, la copertina rimanda al debutto dei mitici Godflesh ... tu l'album lo hai già ascoltato ???
Io la faccio adesso.
I Necrodeath mi hanno iniziato al thrash/death italico con il loro primo demo che acquistai in musicassetta .... altri tempi ... |
|
|
|
|
|
|
3
|
la copertina mi fa pensare a streetcleaner, per forza di cose. |
|
|
|
|
|
|
2
|
Orgoglio italiano..l'album è gia' in ordine da giorni, speriamo arrivi presto. 80? Molto bene! |
|
|
|
|
|
|
1
|
Onore ai grandi Necrodeath. Voto 75 |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. The Whore of Salem 2. The Master of Mayhem 3. The Order of Baphomet 4. The Kings of Rome 5. The Triumph of Pain 6. The Return of The Undead 7. The Crypt of Nyarlathotep 8. The Revenge of The Witches 9. The Age of Dead Christ
|
|
Line Up
|
Flegias (Voce) Pier Gonella (Chitarra) GL (Basso) Peso (Batteria)
Musicisti Ospiti A.C. Wild (Voce nella traccia 6)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|