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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 5587 letture )
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Vecchia scuola, fino alla morte: è con un simpatico gioco di parole inglese che i Necrodeath ceebrano i loro primi 25 anni, pubblicando una raccolta di cover indirizzata alla riscoperta e al tributo delle origini di questa band italiana che tanto ha dato alla scena nazonale, affermandosi come peso massimo del thrash-black-death anche oltre i confini patri. Genova, 1985: un gruppo di ragazzi innamorati dell'heavy metal classico e di quello che si sta muovendo verso innovativi sentieri estremi impugnano i loro strumenti e iniziano a cantare di satanismo, violenza, occultismo, accelerando i tempi e appesantendo le atmosfere, con una collera sonora che dal debutto (datato 1987) si farà sempre più possente e agghiacciante nel corso di 25 anni, corredati da otto studio album. Fragments of Insanity, a detta di molti, resta il migliore; Phylogenesis è l'ultimo inedito, uscito nel 2009 a due anni da Draculea e pochi mesi prima di Old Skull, il disco tributo che ci apprestiamo ad analizzare e di cui si è detto in incipit. La raccolta di cover è succulenta e presenta la riproposizione di alcuni classici tra i più amati dai metalhead di ogni latitudine e generazione, ad iniziare dalla leggendaria Paranoid dei Black Sabbath, con il suo riff inconfondibile e il suo ritmo incalzante: un capitolo vivace che i Nostri interpretano senza troppe variazioni al tema originale. Identico discorso va fatto per la travolgente Ace Of Spades dei Motorhead, adrenalinica come sempre, e per quella Am I Evil? dei Diamond Head tanto cara ai Metallica, con i suoi mirabolanti assoli melodici e quel ritornello semplice ma azzeccato! Chi ama la vecchia scuola, appunto, può sfrenarsi riscoprendo il riffing letale tipicamente slayeriano dell'irruenta Black Magic o il thrash tambureggiante di Sodomy And Lust, naturalmente dei Maestri tedeschi Sodom; presenti in scaletta anche brani dei Venom (rappresentati con Bloodlust) e dei Bathory (Raise The Dead), mentre la palma di miglior brano del lotto va alla devastante Pleasure To Kill degli immortali Kreator, se possibile ancora più letale dell'originale. Una sezione ritmica impazzita, le vocals marce come non mai, la melodia completamente bandita rendono il pezzo una virulenta mazzata sulla nuca che non doimenticherete facilmente! I Necrodeath rivisitano anche la loro Mater Tenebrarum, inclusa nel debut Into The Macabre (1987) e qui ripresa prima nella soffocante e datata versione originale che in una ringiovanita interpretazione odierna. E' difficile dare un voto ad un album di cover, perchè la perizia e l'energia con la quale i Necrodeath celebrano il loro passato è innegabile, così come il valore immenso di queste tracce: potrebbe essere un disco dal voto stellare, se si trattasse di inediti, ma essendo appunto cover preferiamo limitarci ad un giudizio più moderato, costruito esclusivamente sul piacere prodotto dall'ascolto del platter più che sul valore intrinseco ed effettivo delle dieci tracce in scaletta. I Necrodeath suonano i pezzi più estremi con la giusta foga e l'irruenza sporca e maligna tipica del loro thrash-death, ma peccano forse in originalità quando affrontano le tracce più tradizionali, come Paranoid o Ace O Spades, suonate fedelmente e con feeling ma che magari sarebbe stato più interessante sentire in versione estremizzata, più veloci e feroci. E' solo un piccolo appunto che non guasta l'essenza di un'opera sicuramente accattivante per i fans oltranzisti del combo italiano, ma che non aggiungerebbe granchè alle discografie di chi non palpita particolarmente per i Nostri. Sarà anche banale, ma è la verità, sempre meglio gustarsi ed amare innanzitutto le versioni originali, da apprezzare rigorosamente attraverso un ascolto completo degli interi album storici dai quali sono estratte. Resta l'orgoglio di una band italiana giunta a tali livelli, resta il piacere del loro ringraziamento a tutti quei gruppi che hanno forgiato il loro background e che tutti noi continueremo sempre ad amare, rispettare e riascoltare.
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10
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il disco e' certamente un po' superfluo..rimane il fatto che, almeno per i miei timpani, la sola voce di Flegias e' sufficiente per dare un nuovo smalto ad ogni pezzo |
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9
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Ma infatti. Io gli metto 20 perché alla fine anche un fan dei necrodeath credo che di questo disco non se ne faccia granché, conveniva metterlo come bonus cd a qualche ristampa. Alla fine sto disco è come il cd cover dei Children of Bodom, godibile, da discografia minore e godibile quanto ve pare, ma comunque lo si rigiri, lascia pur sempre il tempo che trova. |
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8
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Questa uscita non ha senso. NON HA SENSO. |
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7
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@ sandman: ora ho afferrato quello che volevi dire! In effetti c'hai pure ragione. |
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6
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che barba che noia, che noia che barba! paranoid, ace of spades, pleasure to kill e la versione '85 di mater tenebrarum...mmm...uau |
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5
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Quoto Sandman, e poi se potevano sforza un pò de più tipo che riempivano tutto il cd de cover, e invece secondo voi me vado a compra sto cd a 20 euri e passa, per 8 (dico otto) cover sputt####issime e 30 - 35 minuti circa de musica? |
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4
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io semplicemente intendevo che sono scelte un pò banalotte. capisco che è un album di classici e tutto il resto. però per non essere scontato e anche un pochetto senza utilità un album di cover dovrebbe avere qualche chicca inaspettata, come i metallica che fanno nick cave o gli slayer i minor threat |
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3
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SEMPRE E COMUNQUE NECRODEATHHHHHHHHHH |
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2
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Beh, si tratta di una scaletta classica fatta da un gruppo classico per omaggiare i... classici che più sono stati importanti nella formazione musicale e culturale metal dei musicisti. Mi pare normale che non ci siano brani recenti o di nicchia (che poi, la "nicchia" nel metal bisogna anche vedere cos'è...)  |
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1
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non lo so il voto mi sembra un pò altino. i pezzi sono certamente belli e suonati bene su questo non ci piove. ma la scelta della setlist è un pò banalotta oltre che eccessivamente corta... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Mater Tenebrarum (2010) 2. Black Magic 3. Raise The Dead 4. Pleasure To Kill 5. Paranoid 6. Sodomy And Lust 7. Bloodlust 8. Ace Of Spades 9. Am I Evil? 10. Mater Tenebrarum (1985)
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Line Up
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Lineup: Flegias - Vocals Pier - Guitars GL - Bass, Backing Vocals Peso - Drums
Additional/guest musicians: Claudio (ex-Necrodeath) - Guitar on track 3 A.C. Wild (Bulldozer) - Vocals on track 1 Andy Panigada (Bulldozer) - Guitar on track 8 Andy Bonfiglio (ex-Necrodeath) - Guitar on track 9 Alberto Penzin (ex-Schizo, Mondocane) - Bass on track 6 John (ex-Necrodeath, Raza de Odio, Cadaveria, Dynabite) - Bass on track 2
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