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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Necrodeath - The Age of Fear
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( 4635 letture )
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Dopo aver dato alle stampe nel 2010 un disco di cover come Old Skull, e con all'attivo già un'altra raccolta intitolata 20 Years of Noise risalente, tutto sommato, a non moltissimo tempo fa, i Necrodeath tornano a farsi sentire con un altro "Best Of", comprendente materiale che parte da Into The Macabre dell'87, e termina con pezzi presi dal già citato Old Skull, ma in ordine inverso di presentazione. A tutto ciò si aggiungono un pezzo live come The Theory ed una versione alternativa (“oniric version”) di Queen Of Desire. Come giudicare una simile operazione? In linea di principio tendo a non apprezzare quasi mai i "Best Of", specialmente se sono già presenti altre raccolte nella discografia di una certa band, ma riconosco che in determinati casi queste possono avere una loro utilità per una certa fascia di pubblico. Il difetto maggiore di questi album -oltre al fatto di non contenere materiale nuovo- è relativo alla inevitabile discontinuità della qualità del songwriting, in quanto l'arco di tempo notevole che intercorre di solito tra la composizione dei pezzi, spesso mostra pienamente l'evoluzione della band, evidenziandone i pregi, ma anche i limiti ed i difetti, laddove esistenti. Il verbo di The Age of Fear è quello noto, ossia quello del Thrash pesante e martellante che ha reso i Necrodeath delle leggende nazionali del settore, e la sua declinazione prevede la partenza dal materiale più recente, per poi scendere -tralasciando gli ultimi tre pezzi "fuori lista"- verso quello più antico e, per forza di cose, più grezzo e furente. La scelta produce un effetto "a scalare", proponendo in prima battuta Mater Tenebrarum in versione 2010; Awakening Of Dawn e I.N.R.I. tratte da Phylogenesis; Smell Of Blood tratta dal criticato Draculea; indi Master Of Morphine e Forever Slaves a rappresentare 100% Hell. Questa prima parte della scaletta fila via che è un piacere, basandosi di fatto sulla parte più matura della carriera dei Necrodeath, risultando quindi fluida, ma soprattutto pesante ed equilibrata, con una band matura nell'uso degli arrangiamenti ed in grado di piazzare randellate terrificanti ed efficaci, pur muovendosi all'interno di un genere abbondantemente codificato e sfruttato. La parte centrale della raccolta si occupa del periodo 2003/1999, con Queen Of Desire estratta da Ton(e)s Of Hate; poi Burn And Deny da Black As Pitch; infine, la coppia Hate And Scorn - Flame Of Malignance da Mater Of All Evil. Questa parte centrale, pur mostrando già ottime doti di immediatezza e discreta padronanza dei propri mezzi nello scrivere i brani, e pur essendo forse la mia preferita, mostra una crudezza basica superiore rispetto ai pezzi contenuti nella prima parte, e serve a far da ponte verso la parte conclusiva di The Age of Fear, quella più feroce e violenta, come è ovvio che sia data l'impostazione a ritroso di questo Cd. Spazio allora al massacro di Eucharistical Sacrifice in rappresentanza di Fragments of Insanity e ad At The Mountains Of Madness, presa da Into The Macabre. Questi ultimi due pezzi sono ovviamente i più schiumanti di rabbia e voglia di incendiare i padiglioni auricolari degli ascoltatori, data la loro provenienza dal periodo più giovanile del gruppo. A chiudere The Age of Fear sono chiamati nell'ordine: The Theory, presente in una magmatica e talvolta poco intellegibile versione live; l'oniric version di Queen Of Desire (ossia con chitarre fortemente depotenziate a favore del piano, più voce femminile a cura di Giorgia Gueglio, vocalist dei Mastercastle, e la partecipazione di Botys Beezart dei Godyva), ed infine la cover di Black Magic degli Slayer, recentemente edita all'interno di Old Skull.
Al tirar delle somme The Age of Fear -se preso di per se stesso- si fa ascoltare con piacere, come quasi sempre accade quando si ha a che fare con i Necrodeath, ed è interessante ripercorrere la loro carriera apprezzando le sfumature musicali e le differenze produttive esistenti tra un periodo e l'altro, ma rimane il fatto che ci troviamo di fronte ad una raccolta, fatto che implica come conseguenza che la totalità o quasi dei brani presenti dovrebbero essere già posseduti dai fan del gruppo e/o dai semplici appassionati di metal. A chi si può quindi rivolgere un disco simile? In prima battuta a chi non conosce la band, e può quindi trovarsi di fronte un valido riassunto della carriera di questi tizzoni d'inferno, magari indirizzandosi poi sia verso l'acquisto del loro vecchio materiale che del nuovo; in seconda battuta, forse a chi vuole aver i Necrodeath perennemente nel proprio car-stereo, ma non vuole portarsi appresso tutti i Cd necessari. Concludendo, album bello in sé, ma di dubbia utilità, specialmente dopo un disco di cover: una scelta commerciale che trovo singolare e che probabilmente verrà molto criticata, anche al di là della qualità del disco in oggetto e, proprio per questo, vieppiù strana.
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11
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x monsignor accademico: d'accordo sul fatto che il disco sia evitabile, ma dire che i necrodeath siano inutili....no, eh???? |
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10
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...ma sì, continuiamo così, facciamoci del male... Saturiamo ancora questo mercato bramoso di vomitare di tutto e di più sulle nostre teste. |
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9
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disco inutile come gli ultimi album... l'ultimo decente a mio parere è 100% Hell poi il vuoto... |
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8
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Pensare di scrivere due pezzi almeno decenti visto che è dal 1999 che non ne beccano una o quasi no?... |
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7
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Mah, se l'album di cover poteva essere un qualcosa di vagamente interessante questo è utile come un cubetto di ghiaccio per gli eschimesi.... |
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6
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Inutile questa uscita, ma soprattutto inutile questa band e label ! Non sono affatto fiero di ciò che noi italiani esportiamo all'estero. |
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5
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Prima, un album di sole cover; adesso, un best of abbastanza inutile... Secondo me stanno raschiando il fondo del barile. |
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4
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Il finale del commento 1 rischia di essere il leit motiv di tutti i commenti. |
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2
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Passo anche io, uscita inutile... |
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1
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Mah, raccolta abbastanza inutile a parer mio, tra l'altro la scelta di Flame Of Malignance è discutibile... questa uscita la passo volentieri, tanto ce li ho già tutti |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Mater Tenebrarum 2. Awakening Of Dawn 3. I.N.R.I. 4. Smell Of Blood 5. Master Of Morphine 6. Forever Slaves 7. Queen Of Desire 8. Burn And Deny 9. Hate And Scorn 10. Flame Of Malignance 11. Eucharistical Sacrifice 12. At The Mountains Of Madness 13. The Theory (Live) 14. Queen Of Desire (onyric version) 15. Black Magic (Slayer cover)
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Line Up
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Marco "Peso" Pesenti (Batteria) Flegias (Voce) Pier Gonella (Chitarra) GL (Basso)
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