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Iniziamo mettendo in chiaro una cosa fondamentale: Draculea, l'attesissimo successore dell'ottimo 100% Hell, è un album atipico: per recensire questo disco infatti è stato necessario mettere da parte tutte le aspettative createsi con l'attesa e ascoltare l'album per quello che effettivamente propone.
Abbandonato ormai quasi definitivamente il black degli esordi, di cui si era già registrato un vistoso calo nell'ultimo lavoro, i nostri connazionali tornano alla carica con un concept album basato sulla vita di Vlad Tepes, il “conte Dracula”. Ciò che da subito salta all'attenzione dell’ascoltatore con l'opener V.T. 1431, è che i Necrodeath hanno prestato in tutto l'album una grandissima attenzione a ricreare un’atmosfera che lo immerga nelle fredde terre in cui visse il conte Vampiro. Atmosfera caratterizzata da stupendi ritmi tribali magistralmente eseguiti da Peso e sottolineati da una particolare prestazione vocale di Flegias, la cui voce ci si presenta meno violenta del solito, ma con un tono in grado di incutere terrore. Tutto ciò però va a scapito della violenza che ha caratterizzato gli album dei Necrodeath dagli esordi sino a 100% Hell, elemento sino ad allora immutabile nella loro evoluzione stilistica: la già citata V.T. 1431 e la conclusiva V.T. 1476 (che vede come guest vocalist la cantante dei Godyva, Lady Godyva ), se da un lato deludono chi si aspettava le tipiche sfuriate thrash-black del gruppo, dall’altro hanno il pregio di trasportare l’ ascoltatore ben predisposto in un’atmosfera che lo catapulta direttamente nella fredda e ostile Transilvania, anche grazie agli inserimenti di frasi in lingua rumena, che sostituiscono il latino che compariva in tutti i lavori precedenti.
Non mancano in ogni caso canzoni che rimandano allo stile a cui i fan sono ormai affezionati da anni, ed è questo il caso di tracce come Smell Of Blood, Draculea o Impaler Prince, in cui la band ci propone pezzi estremamente aggressivi, arricchiti da una produzione magistrale e dalla stupenda prestazione di Peso (il vero protagonista dell'intero album). Ciò che però lascia perplessi è l'eccessiva lunghezza di alcune canzoni, tra tutte The Golden Cup (in cui più volte l'ascoltatore si sente spinto ad avanzare alla canzone successiva), ma anche Fragments Of Insanity e Party In Tirgoviste, canzoni il cui buon potenziale si perde tra passaggi poco scorrevoli e riff ripetuti troppo a lungo. Una citazione a parte merita Countess Bathory, cover della storica canzone dei Venom, band che da sempre i Necrodeath citano tra le loro maggiori influenze. Una cover che non toglie né aggiunge spessore all'album, ma che rimane comunque un pezzo ben eseguito e caratterizzato come il resto dell'album, da una produzione eccelsa.
In definitiva, un album che farà discutere, che farà forse perdere un po' di fan alla band, sicuramente un album di transizione, in cui i Necrodeath hanno puntato su soluzioni nuove e sperimentali: il risultato, sebbene faccia ben sperare per le prossime uscite, è come spesso in questi casi non esaltante.
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Album atipico, come giustamente detto in apertura di recensione. Alterna grandi pezzi come Impaler Prince o Party in Tirgoviste ad altri momenti in cui si allunga il brodo. Nel complesso, pur non essendo tra i migliori della band, l'ascolto risulta tuttora piacevole. Voto 75 |
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19
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Hanno provato a farlo strano. È andata male. Oltre alla durata ridicola togliendo intro, outro e i due rifacimenti, il resto è troppo sotto tono per avere il logo dei Necrodeath in copertina. Restano uno dei pochi gruppi italiani veramente fondamentali per il metal estremo. |
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18
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Seguo la band da tanti anni e devo dire che questo disco è uno dei miei preferiti! |
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grande disco, malefico e pieno di ottimi riff..un 7.5 se lo merita |
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16
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Buon disco, da 80...Basta ascoltarlo più di una volta e se ne scopre il buon valore, assolutamente...solite sterili critiche! |
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Un'ultimo commento: anche "Mysteria Mystica Zothyriana" dei Necromass se tolti l'intro, l'intermezzo e l'outro ha solo 5 brani. E questo cosa vuol dire visto che si sta parlando di uno dei migliori capolavori usciti nell'intera storia del Black Metal? |
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All'inizio non mi era piaciuto mentre adesso ho iniziato ad apprezzarlo veramente perchè è un gran bell'album, di sicuro uno tra i migliori nella discografia della band. L'unica cosa che mi spiace è che magari al posto del remake di Fragments of Insanity e della cover dei Venom ci sarebbero state meglio due canzoni in più ovviamente inerenti al concept. Un 80 secondo i miei gusti se lo merita. Comunque supporto totale da parte mia alle "cosucce" venute fuori da questo paese, perchè se le cosucce portano il nome di band quali Mortuary Drape, Necromass, Sadist e Aborym per esempio (oltre ai Necrodeath) voglio sentire se c'è chi è in grado di far meglio, oltre ad ascoltarla solo la musica... |
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È un concetto molto interessante sai? Se qualcuno tentasse sarei veramente incuriosito... In effetti la componente "concept" è così massiccia che non sarebbe male... ottima osservazione! |
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Secondo me il disco non piace perchè è incompleto, cioè più che un concept sembra la colonna sonora di un film, quindi senza l'ausilio delle immagini tanti passaggi risultano vuoti e superflui. è chiaro che dai Necrodeath ci si aspettano altre cose, però se qualcuno lo usasse per qualche film secondo me verrebbe rivalutato |
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@Fata malvagia: anzitutto mi scuso se il mio commento arriva 7 mesi dopo il tuo XD ma non ero più capitato su questa rece, comunque devo dire che non sono affatto contrario a quello che dici te, anzi! Proprio nell'ultimo paragrafo ho sottolineato che il fatto di non fare sempre le stesse cose ("album di transizione") fa ben sperare per il futuro, e tra poco ne avremo spero la conferma! |
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10
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Guardate la tracklist di Draculea e notate come, tolti un rifacimento di un pezzo vecchio, una cover, un intro e un outro, i brani veri e propri sono solo 5... |
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9
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Cari ragazzi 100% hell è tutta un'altra storia è 10 spanne sopra draculea, ha deluso troppo io mi aspetto un disco ancora più bello del precedente invece a mio rammarico è stata una caduta di stile per una band cosi potente e importante come i necrodeath.. |
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8
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ok, non è un album come i precedenti, ma che senso avrebbe fare sempre le solite cose? per me è un grande disco, coraggioso e al di sopra delle solite cosuccie italiane |
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7
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mi spiace, ma a mio modesto parere ci troviamo di fronte ad un' opera mediocre |
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Draculea l'ho ascoltato sia di disco che da live, ed è incredibile come da qualche anno i Necrodeath abbiano perso colpi... Non mi ritengo chiuso di mente visto che ascolto molta musica, e adoro i concept, ma Draculea non mi ha detto proprio nulla, e sono d'accordo col recensore quando dice che certi pezzi sono troppo ripetitivi... decisamente sottotono |
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5
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Condivido l'importanza dei Necrodeath nella scena thrash/black italiana, il loro ruolo è innegabile, serve anche a quello la premessa fatta P.S. chissà che un giorno non mi decida a recensire Project One del progetto Mondocane (Necrodeath + Schizo!!) che è stato rispolverato da poco |
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beh no, i necro hanno scritto una buona fetta di storia del thrash (e pure black) italiano, per questo comunque dovrebbero essere noti ai più. ma quest'ultimo album non mi convince... |
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sopravvalutatissimi. Non capisco perchè, ma ci sono dei gruppi mediocri che hanno fama perchè sono italiani, e dei gruppi ottimi che non hanno fama (in Italia) perchè sono italiani,come i Novembre, che in Italia fanno difficoltà a suonare ma poi accompagnano i Paradise Lost in Inghilterra. |
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leggendo su internet e su riviste sei il primo che la pensa come me...non so se siamo due scemi o gli unici che hanno ragione...tutti lo incensano, addirittura top album e 9 da molte parti, ma a me non sembra granchè...io rivoglio"the flag" "perseverance pays"...se voglio prendermi male mi ascolto burzum...vabbè...comunque bravo! |
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Sentito e ascoltato.....mah.... |
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