|
26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
|
|
HOLLYBLOOD - #28 – Metal Lords
06/05/2022 (2254 letture)
|
Non capita spesso che il mondo del metal incontri quello del cinema e, almeno recentemente, il risultato non è sempre stato dei migliori -basti pensare ai controversi Metalhead e Lords of Chaos, usciti rispettivamente nel 2013 e 2018. Il nuovissimo Metal Lords, uscito in aprile su Netflix, non parte quindi in una posizione particolarmente confortevole. Il fatto che si tratti di una commedia adolescenziale potrebbe inoltre suscitare una certa diffidenza da parte del pubblico metal, che -ammettiamolo- non abbonda generalmente di autoironia.
Eppure, l’umorismo si rivela una chiave di lettura azzeccata, un po’ come mostrato dallo spassosissimo Deathgasm del 2015. Rispetto alla commedia neozelandese, Metal Lords sceglie però un cammino meno demenziale. Il film scritto da D. B. Weiss, co-creatore del successo planetario Game of Thrones, è infatti un classico coming-of-age movie, zeppo di tutti i tópoi del genere: la tranquilla provincia americana, la scuola come microcosmo sociale e teatro principale delle azioni dei personaggi, le relazioni complicate con i genitori, passando ovviamente per l’amicizia, il bullismo e i primi amori, senza dimenticare il ballo di fine anno, grande momento di climax qui sostituito da una “battaglia delle band” memore di School of Rock (2003). E il metal in tutto ciò? C’è, ma è allo stesso tempo elemento centrale e pretesto per lo sviluppo della storia. Hunter e Kevin sono due adolescenti che frequentano la stessa scuola. Il primo è un metallaro incallito, asociale e figlio di un ricco chirurgo col quale ha un rapporto conflittuale, mentre il secondo è se possibile ancora più sfigato, un nerd che aderisce all’identità metal dell’amico un po’ suo malgrado, per mancanza di reali alternative:
All it takes to be great is commitment and sacrifice, which is what metal is all about. Or maybe it’s about power, or sticking it to the man, or denim, or motorcycles, or speed or the devil… I don’t totally understand it, but Hunter says I don’t have to. All I have to do, is play something heavy
I due formano una band e, mentre cercano un bassista per partecipare al succitato torneo, incrociano la loro strada con Emily, una timida violoncellista affetta dalla sindrome di Tourette. La trama è dunque molto semplice, così come l’andamento della storia (con la classica struttura ordine-disordine-ordine) e la psicologia dei personaggi, che corrispondono totalmente al cliché che è loro assegnato (lo sfigato, il bullo, il padre assente, il ragazzo cool, la bella bionda e così via). Lungi dall’essere un problema, ciò fa scivolare la trama su binari perfettamente oliati, creando una situazione già vista e rivista, ma funzionale ed efficace.
Su questo substrato estremamente codificato si appoggia ciò che è uno dei punti forti di Metal Lords: la musica. Proprio a partire dalla colonna sonora, un vero piacere per le orecchie: curata da Tom Morello, questa comprende brani di Black Sabbath, Iron Maiden, Metallica, Pantera, ma anche Mastodon e Zeal and Ardor, mostrando dunque una certa varietà. Morello ha anche scritto la canzone interpretata dalla band dei protagonisti, intitolata nientemeno che Machinery of Torment, mentre il gruppo si chiama Skullfucker. Nomi pomposi che ben riassumono tutta l’ingenuità del metallaro adolescente. E in effetti, il film illustra a perfezione tutta la complessa e talvolta ridicolmente intricata mitologia metal, sfoggiando infiniti riferimenti, inside jokes e battute per addetti ai lavori. Dal punto di vista dell’ortodossia metallica, Metal Lords è dunque piuttosto accurato, ciò che viene sapientemente sfruttato a fini umoristici. La pellicola non è tra l’altro priva di chicche (la cover di Ed Sheeran) e si dimostra globalmente divertente. Questo non significa che si tratti di un prodotto perfetto, e difatti la trama non sfugge ad alcune (inevitabili?) forzature, specialmente mostrate durante il concerto finale.
In definitiva, Metal Lords si lascia guardare più che volentieri e saprà parlare a coloro che, incluso l’autore di queste righe, si dilettavano col metallo in età adolescenziale. Più che la musica in quanto tale, è il rapporto che questa ha con l’identità dei personaggi che risulta centrale. Prima ancora che una passione, l’heavy metal è un marchio identitario, un modo per distinguersi dalla massa. Seppur a tratti caricaturale, è dunque facile identificarsi in alcune situazioni mostrate sullo schermo, e magari riprovare il brivido di un’epoca passata, più dura e spensierata allo stesso tempo. Da questo punto di vista, certe critiche mosse contro il film, accusato di mostrare una versione edulcorata ed eccessivamente politicamente corretta della musica del diavolo, risultano fuori luogo. Se le star del metal mangiano pipistrelli sul palco e si sono distrutti la vita e bruciati il cervello con le droghe, per citare ad esempio Wired, questo certo non è certo il caso per la maggior parte dei ragazzini a cui il metal ha reso più facile la vita nei corridoi di scuola.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
14
|
a me sinceramente è piaciuto, non è un capolavoro ma son 90 minuti che scivolano via senza annoiare |
|
|
|
|
|
|
13
|
Mi è capitato di vederlo e mi ha divertito prendendolo x quello che è: un filmetto. Non capita spesso di sentire la nostra Musica protagonista nel mainstream. Molte dinamiche tra i due interpreti principali mi hanno ricordato quelle tra me e il "mio Batterista" ai tempi dell'itis. Ma parlo di quasi quarant'anni fa, e di quel momento storico, a quel poco che posso vedere, mi pare sia rimasto ben poco x non dire quasi nulla. Di conseguenza il film risulta totalmente sbagliato in quanto dubito esistano ancora situazioni del genere tra i ragazzi. Molto + credibile fu School Of Rock, che difatti, pur essendo esso stesso un filmetto, è diventato un Cult. / Comunque, se anche un solo giovane dovesse scoprire la buona Musica guardandolo, allora ne sarà valsa la pena. Diversamente rimarrà un capriccio di registi e produttori atto a rendere tributo ad un epoca che non c'è +, e dedicato a chi c'era e la ricorda con nostalgia, rimpianto, tenerezza, rammarico a seconda di esperienze e punti di vista / Su ingenuità e incongruenze non vale la pena entrare in merito. / Molto toccante l'omaggio a RANDY RHOADS. |
|
|
|
|
|
|
12
|
Il film è bello e' divertente. Naturalmente l età dei personaggi è tutta sbagliata, si trattano i Metallica e Company come se avessero 20 anni. Il padre cinquantenne è vent'anni più giovane di Ozzy e passa per il genitore che snobba il metal classico ritenendolo musica moderna. |
|
|
|
|
|
|
11
|
Molto bello l'ho visto 2 volte ha una colona sonora mai sentita prima e tematiche, aneddoti e luoghi comuni molto interessanti sul panorama del Metal. Inoltre è molto divertente. |
|
|
|
|
|
|
10
|
Una specie di School of Rock insomma... Passo, e vado a condurre qualche mostra d'aghte. Caghi saluti |
|
|
|
|
|
|
9
|
Divertente il cameo di Morello,Hammett,Halford e Ian,per il resto ottima colonna sonora ma il film l'ho trovato un po' noioso. Interessante l'uso del violoncello al posto del basso... |
|
|
|
|
|
|
8
|
Infatti l' ho visto volentieri ed è un film per ragazzi, ma è ben fatto e si capisce che è curato da chi conosce e ama il metal, poi vedere un adoloscente con la maglietta di British Steel ad esempio, album che è stata la colonna sonora della mia di adoloscenza, mi fa sorridere...sarà che invecchio😏 |
|
|
|
|
|
|
7
|
Ho in programma di vederlo con mia figlia. È un film per ragazzini e così va preso, senza troppe pretese. |
|
|
|
|
|
|
6
|
@Testamatta ride. Guarda, non hai idea del favore che mi fatto! Era mesi che non riuscivo a ricordare e sto pensiero mi tormentava di brutto. Ti devo una birra! |
|
|
|
|
|
|
5
|
In merito a Metal Lords si lascia guardare grazie alla colonna sonora ma si deve sopportare un po' di noia, quindi concordo con i pareri precedenti. Tuttavia credo sia destinato ad un pubblico ben più giovane di noi, con l'obbiettivo - magari - di far avvicinare le nuove generazioni alla musica o a un certo tipo di musica, visto e considerato che le nuove leve propendono prepotentemente per hip hop, trap et similia. |
|
|
|
|
|
|
4
|
Sandman: credo che parli di Hesher è stato qui. Anche a me piacque non poco. |
|
|
|
|
|
|
3
|
Filmetto senza pretese, col metal ci azzecca poco se non con le varie citazioni. Piaciuto pochissimo se non per la colonna sonora. Aprofitto dello spazio per chiere se qualcuno si ricorda di un film di cui non riesco a trovare il titolo. La trama era parecchio stronza: un tizio metallaro entra in contatto con una famigliola per bene e facendo casini inennarrabili li aiuta, lui guida un furgone e, non mi ricordo se nel titolo o solo nella locandina, c'è scritto "....... Was Here". Mi ricordo una figata di film ma non trovo un cazzo ne nella biblioteca ne su internet. |
|
|
|
|
|
|
2
|
Hai detto bene, la parte migliore é la colonna sonora e i continui riferimenti alla storia del metal anche tramite poster, magliette e copertine. Non hai citato painkiller e metalgods nella colonna sonora!
Inoltre cameo di Rob Halford, Kirk Hammet e Scott Ian.
Peccato per la trama e per i personaggi un pó troppo stupidini. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Film poco divertente e dalla trama banale |
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|