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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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HOLLYBLOOD - # 23 – Lords of Chaos
27/02/2019 (12833 letture)
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UNA PREMESSA Dopo un tempo considerevole di gestazione, finalmente l’attesissima e contestata pellicola a firma di Jonas Åkerlund dallo scorso 22 febbraio è a disposizione del marcato on demand: coloro i quali si volessero finalmente togliere il dubbio sulla validità o meno di questo prodotto potranno quindi placare la loro curiosità. E soprattutto potranno costruirsi un’opinione informata, dato che questo film (com’era lecito aspettarsi) ha fatto molto discutere ancor prima che uscisse, spaccando in due il popolo metal tra chi si è detto curioso e interessato e chi non ha avuto dubbi nel ridicolizzarlo e nell’affermare di volerlo a tutti i costi boicottare, in nome di una certa “integrità morale”. Si sa, il circuito metal non è molto sostenitore di dispositivi commerciali di questo tipo e c’è da ammettere che il rischio concreto c’era che una storia che coinvolge alcuni dei principali protagonisti del true Norwegian black metal venisse distorta eccessivamente per renderla più compatibile ai palati del pubblico mainstream; un pubblico potenzialmente più sensibile nei confronti di certe vicende che, invece, per chi mastica il genere sono oramai parte della cultura di questo sottobosco musicale.
Il dibattito attorno a Lords of Chaos si era quindi già aperto da tempo, grazie ad alcuni episodi che lo hanno preceduto. La prima grande notizia che ha fatto scalpore è stata sicuramente la contrarietà apertamente dichiarata proprio dagli stessi protagonisti di questa storia, i Mayhem, che hanno negato i diritti al regista per l’utilizzo di brani originali all’interno della colonna sonora. A ciò si è accostata la serie di video dell’altro protagonista, Burzum, che si è schierato duramente soprattutto contro -a detta sua- l'eccessiva banalizzazione del suo personaggio. Secondo quanto afferma il musicista, doveva inoltre essere originariamente lui il protagonista, salvo poi una deviazione che ha portato il biopic a concentrarsi piuttosto sulla personalità del suo amico/nemico diretto, Euronymous. Di fatto c’è da concordare nel riconoscere lo sbeffeggiamento che (inconsciamente?) il regista ha voluto fare nei confronti di Burzum: investire Emory Cohen, attore di origini ebree, nel ruolo del Conte Grishnackh, ben noto per i suoi schieramenti politici, dev’essere decisamente suonata come una provocazione. Ma, polemiche e schieramenti a parte, il regista Jonas Åkerlund non è proprio un outsider di questo mondo, tutt’altro: ha fatto parte di uno dei gruppi che ha ispirato proprio la second wave di black metal norvegese, i Bathory, partecipando alle registrazioni del disco di debutto omonimo. Nonostante sia noto che la caratura compositiva di quei pezzi sia totalmente dovuta alla genialità creativa di Quorthon, vantare di essere stato il batterista di un disco così seminale non è proprio roba da poco. La predisposizione e passione di Jonas nei confronti dell’ambiente del cinema del resto già emerse durante quegli anni, portando il regista a debuttare come autore di videoclip nel 1988, con la pubblicazione di un’altra pietra miliare per il metal “tradizionale”, ossia il celebre video di Bewitched dei padri della scena doom metal svedese, i Candlemass. Queste sono giusto un paio di coordinate per capire bene di chi stiamo parlando: Åkerlund è un regista che comunque ha fatto parte di questa scena e vi ha contribuito e partecipato, anche se poi ha scelto di distaccarsene e portare ad un livello più commerciale le sue doti dietro la videocamera, immergendosi di fatto nell’industria pop. Oltre a collaborare con artisti del rock e del metal più blasonato, come Smashing Pumpkins, Metallica, U2 o Rolling Stones, è stato infatti autore di clip di autentiche icone del pop e dell’elettronica, come Madonna, Prodigy, Britney Spears, Christina Aguilera e Lady Gaga (così adesso potrete anche rispondervi alla domanda sul perché nel video di Telephone con Beyoncé la star italoamericana sfoggiasse con disinvoltura un giubbotto di pelle crust punk borchiatissimo, con tanto di toppa dei Doom e back patch dei Gism). Tuttavia, non mi sono approcciata alla visione del film con pregiudizio, anzi: il fatto che fosse proprio un insider ad occuparsene mi ha fatto stare tranquilla per lo meno sul fatto che su certe cose non si sarebbe sfociati in distorsioni da dilettanti, con tutte le semplificazioni che un’operazione del genere avrebbe ovviamente comportato.
A BLAST FORM THE (DARK) PAST Il film si apre con la voce narrante di Øystein Aarseth, il giovane Euronymous. Nella sua piena adolescenza cerca di coltivare le sue passioni musicali estreme per sfuggire dalla noiosa compostezza della Capitale norvegese, all’inizio condividendo gli spazi con la sua “typical Norwegian family”, nonostante si dichiari già da subito una personalità deviata rispetto alla media dei teenager e destinata a portare nel mondo “sofferenza, caos e morte”. Le cose cominciano ad evolversi nel momento in cui quella formazione primordiale dei Mayhem, che si allenava al piano di sotto dell’abitazione di Øystein, subisce un cambiamento con l’ingresso alla batteria di Hellhammer e, soprattutto, con l’ingresso alla voce del biondissimo svedese Per Yngve Ohlin, in arte Dead, qui interpretato da Jack Kilmer. Il cambiamento scandisce nel film il passaggio dalla dimensione famigliare a quella del famoso appartamento che Euronymous e Dead condivisero fino al sanguinolento gesto suicida di quest’ultimo. Il registro del film a questo punto progressivamente inizia ad allinearsi alla personalità deviata dei suoi protagonisti, contrapponendo la vita a base di alcool e musica (sregolata, ma fondamentalmente in linea con il cliché metal), con l’approfondimento delle diverse e gravi fragilità psicologiche di ognuno. Non viene risparmiato nulla nell’excursus delle diverse vicende che si sviluppano attorno a quel gruppo di ragazzi: di Dead con pochi salienti fotogrammi viene restituita in maniera piuttosto fedele tutta la disturbata ma ingenua attrazione patologica nei confronti della morte, mostrando la sua tradizione di seppellire i vestiti sotto il terreno prima di esibirsi, per avere l’odore simile a quello di un cadavere, o il suo odio per i gatti, tanto da ucciderne e appenderne i cadaveri in putrefazione nella sua stanza, non risparmiando nemmeno la ricostruzione (cruenta e fedelissima) del suo rituale suicida; di Euronymous invece emerge una personalità in linea con alcune aberrazioni del suo fraterno amico, ma che l’interpretazione di Rory Culkin (non fino in fondo convincente, ma comunque plausibile) restituisce anche sotto la luce di una malcelata insicurezza che, a discapito del ruolo da leader che si era ritagliato, fa emergere la debolezza comprensibile di un ragazzo di soli 17 anni. Un'altra personalità cruciale che a mio parere è descritta in maniera piuttosto buona (anche se con qualche licenza poetica) è quella di Burzum. Dapprima il suo personaggio entra in punta di piedi per fare i complimenti ai Mayhem, al termine di un concerto dove Dead ha rischiato il collasso per tutto il sangue perduto mentre si tagliava sul palco: in questo frangente si presenta con il nome di battesimo Kristian, venendo anche preso in giro per la sua toppa degli Scorpions. Successivamente torna come Varg, imponendosi con un atteggiamento molto più sicuro di sé mentre sceglie di comprare i vinili di The Awakening dei Merciless e di In The Sign Of Evil dei Sodom, recandosi al negozio musicale che nel frattempo Euronymous aveva aperto a Oslo, lo storico Helvete. Devo dire che, superato un paragone sulla verosimiglianza fisica tra l’attore Emory Cohen e Vikernes, anche in questo caso il ritratto che ne esce fuori mi sembra piuttosto affidabile. Varg emerge infatti come un ragazzo inizialmente escluso che, alla luce del talento musicale riconosciuto dallo stesso Øystein, che aveva ascoltato la demo Burzum e aveva deciso di produrla per la sua etichetta Deathlike Silence Productions, riesce a riscattarsi e imporsi con un ruolo catalizzatore all’interno del Black Circle. Riesce così a soddisfare l’obiettivo di avvicinarsi ad una personalità come quella di Euronymous, percepita dall’esterno così carismatica, ma entrandovi tuttavia gradualmente in competizione, per averla scoperta in realtà meno esuberante nel partecipare concretamente ad un atto dimostrativo che portasse ad un “next level” tutta l’operazione fino a quel momento rimasta teorica del Black Circle.
Anche in questo caso, l’evoluzione del rapporto tra i due è trasposta in maniera molto chiara, nonostante sia stata condita da un’improbabile storia d’amore di Euronymous con una certa Ann-Marit, che Burzum in video pubblicati di recente conferma essere un personaggio del tutto inventato perché “nessuna ragazza frequentava il Circle” ma che, al di là di illazioni sulle tendenze omosessuali attribuite sempre dallo stesso Burzum a Euronymous, sembra sia stato un personaggio che Åkerlund ha sviluppato ispirandosi ad una ragazza bionda che sembrava in quel periodo davvero frequentare l’ambiente. Di fatto, se si fa una rapida ricerca sul web, si trovano alcune fotografie che ritraggono una ragazza, Jannicke Langard, all’Helvete in compagnia anche di Euronymous, testimonianze che però non chiariscono quale fosse il rapporto tra i due e che tanto meno giustificano l’obiettivo di focalizzare l’attenzione su un risvolto romantico. L’operazione è infatti sembrata un addolcimento forzato, teso ad umanizzare il personaggio e rendere il protagonista in fondo un “buono”, una vittima più vicina al pubblico spettatore rispetto a tutti gli altri protagonisti, piuttosto che uno stratagemma per dare un reale valore aggiunto a tutta la storia. La chiamata all’azione stimolata da Varg porta a questo punto ai primi incendi delle stavkirke e scuote le coscienze degli altri membri del Black Circle, che vogliono iniziare a parteciparvi in prima persona, fino a perdere completamente il contatto con le conseguenze di ciò che stavano mettendo in atto, come capita nel caso dell’omicidio commesso da Bård Faust ai danni dell’omosessuale che aveva tentato di abbordarlo ad un pub. Anche questo episodio viene citato nella ricostruzione cinematografica.
Il ritmo della narrazione sembra, tuttavia, piuttosto lento ed acquisisce un incedere più incalzante solo nel momento in cui si arriva ad un sempre più marcato ribaltamento nella lotta di potere tra Varg e Euronymous. Nelle parti finali del film, quest’ultimo infatti perde il carisma degli inizi, quasi intimorito da quella situazione che sta uscendo fuori dal controllo, mentre il suo diretto rivale guadagna ascendente, nonostante ci sia un velato filo di ironia da parte del regista nel riprodurre ad esempio l’incontro di Varg con il giornalista che si occupò successivamente di pubblicare un editoriale sul quotidiano norvegese, in merito agli incendi appiccati ai danni delle chiese. L’accuratezza nell’allestimento della stanza dove l’intervista viene effettuata (piena di cimeli nazisti, armi di vario tipo e il teschio di un caprone appeso sul divano), seppur perfettamente aderente con le tendenze del personaggio, produce una sensazione caricaturale, caratteristica che in realtà è evidente in tutto il corso del film in particolar modo proprio nella maniera con cui è stato scelto di raccontare il personaggio di Varg. Un’altra scena clou, come lecito intuire, è il momento in cui tra i due rivali avviene il confronto diretto e fatale, che sugella un epilogo cruento nella morbosità con cui il regista non indugia in primi piani mentre vengono inferte le coltellate, senza però raggiungere un vero e proprio picco di pathos, facendo poi scivolare velocemente a conclusione il film con un semplicistico finale in cui “i cattivi” vengono arrestati e “il buono” (Euronymous) viene tributato e compianto.
IL VERDETTO Alla fine della visione, mi sento di giudicare il film in maniera tutto sommato positiva, ma possiamo stilare una serie di pro e di contro per accompagnare il giudizio di questa pellicola.
Un elemento che può considerarsi “contro” potrebbe essere il fatto che non si arriva ad un vero e proprio smontaggio di quell’aura mitizzata che soprattutto si riscontra in Dead e Euronymous, perché il fatto che il primo, dopo la teatralità del drammatico gesto suicida, continui ad infestare la mente del secondo come un fantasma, seppur fraterno, continua a volerlo collocare in una posizione quasi “trascendentale” rispetto a tutti gli altri. Francamente mi sarei auspicata un taglio meno edulcorato e molto più secco. Un altro elemento che non mi è piaciuto è stata l’introduzione di soggetti femminili all’interno del plot, non per ragioni puramente di genere, ma perché proprio ai fini della trama è stato del tutto superfluo infarcire alcuni episodi con frammenti di vita sessuale alquanto improbabile, visti i soggetti coinvolti.
Degli aspetti sicuramente positivi sono invece quelli legati all’estrema accuratezza con la quale Åkerlund ha ricostruito al dettaglio alcune ambientazioni, dimostrando una meticolosa ricerca nel repertorio fotografico. Non solo sono, infatti, stati riprodotti ad hoc certi scatti più celebri dei Mayhem nel backstage, di Burzum nei sotterranei dell’Helvete o della session di Euronymous con la spada, ma anche certi fotogrammi del film acquistano più senso se letti nell’ottica di questa indagine. La scena di apertura in cui Euronymous appare con il pappagallo bianco sul braccio è, infatti, fedelmente ripresa da una fotografia identica, così come la maglia nera che il musicista indossa in una scena casalinga dove viene chiamato da Burzum, che gli comunica del suo intento di coinvolgere i giornalisti. La maglia in questione, con la scritta “What do you want for nothing?” è infatti la stessa che si può trovare in una foto casalinga di Euronymous, dove per altro lui indossa gli occhiali da vista, esattamente come nella scena del film. Tutte sottigliezze certo, alcune molto piccole, che a primo acchito sembrano passare inosservate all’interno della trama generale, ma che sono invece la dimostrazione della ricerca che c’è stata dietro a tutta la composizione del film, con l’obiettivo di dipingere un’immagine complessiva il più possibile aderente, sia in termini narrativi che visivi.
Ci sono anche un paio di curiosità, delle piccole chicche per gli appassionati feticisti: - la prima stavkirke che viene immortalata, che dovrebbe rievocare la stavkirke di Fantoft incendiata da Varg a Bergen ed il cui scheletro incenerito finirà diretto sulla copertina dell’EP Aske, è in realtà la stavkirke di Gol, ospitata nel suggestivo Norsk Folkemuseum di Oslo (un museo all’aperto con esemplari architettonici di vario tipo del folklore norvegese, veramente emozionante e suggestivo da visitare) - la scena che vede i Mayhem recarsi ai Grieghallen per le registrazioni di De Mysteriis Dom Sathanas vede la comparsa anche di Attila Csihar, che nella pellicola è interpretato proprio dal figlio del musicista, Arion, che rende tributo al padre simulando le vocals di Freezing Moon e indossando la maglia dei Tormentor. Un cameo che per altro mette in dubbio il fatto che la mancata concessione sull’utilizzo dei pezzi dei Mayhem per il film sia stata una decisione unanime.
Detto questo, e alla luce di tutta questa ricercatezza nei particolari, Lords of Chaos può ritenersi un documentario, come molti hanno affermato? Decisamente no: nonostante l’intento pregevole di voler essere ai limiti del feticismo nel curare alcuni aspetti, ci troviamo davanti ad una trasposizione cinematografica di alcuni fatti accaduti realmente, che come ogni trasposizione si prende alcune licenze poetiche, ma che francamente possono anche essere tollerate in un’ottica più complessiva. Per queste stesse ragioni, il paragone con Until the Light Takes Us (un documentario senz’altro bellissimo ed interessante per gli appassionati di questa storia) molto banalmente non ha senso di essere messo in campo, proprio perché quest’ultimo ha un taglio documentaristico e anche solo per l’impostazione trovo che sia ridicolo accostare i due prodotti. Così come francamente non mi sento di accostarlo al genere “commedia”, perché, seppur non manchino momenti sarcastici o di ironia, non si può certo affermare che sia un film divertente. È chiaro che la scelta di Jonas di aver “abbandonato” il genere in nome di un’affermazione professionale pop sia stata bollata dall’ambiente metal come alto tradimento e che ci sia stato ancora più fastidio nel vedere che fosse proprio quella stessa persona a tornare quasi sui propri passi, per attingere a piene mani da quel mondo. Ma è proprio qui nascosto un piccolo errore di fondo ed allo stesso tempo la chiave di lettura con la quale è necessario leggere tutta l’operazione: innanzitutto, non bisogna incorrere nell’errore di interpretare questo “ritorno” di Åkerlund al mondo metal come un ritorno da figliol prodigo; allo stesso tempo, proprio per questa ragione, l’unico modo per poter vedere il film con l’occhio giusto è sganciarlo sia da questa vena romantica da fan, sia dalla declinazione documentaristica o di commedia, per attribuirgli il valore di genere d’exploitation, che sento possa essere una definizione più in linea con ciò che mi ha di base trasmesso il film.
Del resto, con Lords of Chaos non mi sembrano esserci le pretese di portare avanti una certa ricerca artistica o fotografica, piuttosto si punta a sfruttare tematiche normalmente non trattate nel cinema canonico. L'intento quindi è di portare sul grande mercato episodi forti legati a degli adolescenti che sono inconsapevolmente diventati i padri fondatori di una scena oggettivamente di nicchia, cercando di trattarli in maniera panoramica, ma senza scendere mai veramente nel profondo del “culto” e, come spesso capita in film exploitation, risultando forse un po' di serie B. I protagonisti oggettivamente si mostrano per i loro limiti dovuti all’età e non fanno mistero di una mancata progettualità nelle loro azioni ed in tal senso quindi l’ho trovato un film “onesto”, godibile, che si può guardare in maniera piuttosto piacevole. Anche se avrebbe giovato di una maggior dose di musica, pecca giustificata dai negati permessi di copyright, la questione è stata per fortuna almeno parzialmente raggirata inserendo il minutaggio minimo consentito di registrazioni originali.
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Questo "coso" non è ne un film ne un documentario,al limite un cronoeventi monodimensionale,cioè privo di spessore,non è una questione di bello o brutto,gli attori fanno quel che possono e capisco che non deve essere stato semplice nemmeno per loro,quello che manca è la passione,il respiro di chi ha vissuto sulla propria pelle quei tragici eventi,e vista la difficoltà forse era meglio lasciar perdere anzichè fare una specie di fumetto (ma nel fumetto inteso come arte anche questa storia avrebbe avuto uno spessore maggiore),perchè alla fine non sono gli eventi che danno un corpo ma le storie dei singoli personaggi,e le vite e le loro storie hanno un corpo.C'è un video di pochi minuti sul tubo che riprende "Pelle" e i primi Mayhem insieme,pochi minuti che da soli valgono questo "coso".Alla fine sono dei semplicissimi ragazzi che fanno musica,come tanti,quello che accade dopo è un gioco più grande di loro che gli sfuggerà di mano trasformandosi in dramma,probabilmente perchè ancora troppo giovani e influenzabili,fattostà che quei volti di ancora ragazzi che vediamo nel breve video spariranno per sempre.C'è poco da raccontare,ma se lo si vuole fare non facciamone un prodotto da intrattenimento per la tv.(sempre una opinione personale,passibile di errore,ma spero di spunto).Usate la testa ragazzi e "pestate duro" (in senso musicale). |
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@Joey, certamente. Valenza artistica nell'hardcore è ugualmente poca, non era una critica al black. A me non piace, come il grind, ma il punk invece si è la valenza artistica sempre bassissima resta |
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@ Skull (n. 464): la “valenza artistica del black” è uguale a quella di un qualunque altro sottogenere del metal… |
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@SkullBeneath, si penso sia meglio passare oltre, poi le vicende narrate nel film sono vecchie di oltre 25 anni... insisto comunque nel dire che i fatti dell b d s sono delle storie diverse e non parallele (in quanto quasi totalmente extra musicali). |
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@Area: ok, sono cosciente che questo l'abbiano visto in -relativamente- pochi, ma non ne faccio un discorso di diffusione... la mia opinione è svincolata da questi fattori. Non capisco cosa stai cercando di dirmi. Che non me ne devo curare e passare oltre? Certo che sì, ma con tutte le cagate legittimamente espresse su queste pagine, accetta anche questa mia
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@SkullBeneath, non saprei che dirti... con il medesimo iter (quello di riprendere dei fatti veri) sono stati fatti diversi film, questo non fa eccezzione.
E comunque torno a ripeterti che non ha goduto di una grande visibilità a livello di distribuzione (e la cosa non é affatto un male), se io adesso fermo 1o persone per strada e gli chiedo di sto film forse uno e mezzo massimo due ne san qualcosa e dovrei proprio avere fortuna a trovarne due, se invece a tutti e 10 chiedo del film dei Queen (che é stato distribuito e tratta di una band veramente conosciuta) tutti mi diranno che lo hanno visto. |
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Non sapevo del film su lake bodom, cercherò informazioni, sparavo sul sicuro perchè nessuno sa cosa sia effettivamente successo, a sto punto la curiosità sul film aumenta.
Non me la prendo mai per un confronto di opinione costruttivo, me la prendo quando arriva il saccente di turno o quando la confusione delle idee di cui dovrei convincermi è evidente dalla "sconclusione" dei pensieri espressi nel post. A molti basterebbero tre parole: "nomedellaband" ; "E" ; "BASTA".
Non riesco a vivere, come forse fai tu o fanno altri, questo tipo di accadimenti e l'evenutale correlazione (inesistente) con la musica come un fatto "terzo", esterno, che non mi riguarda, fiction, musica (men che mai) semplicemente perchè c'ero quando la digos si è portato via qualcuno molto vicino a me.
Siamo pericolosamente vicini alla retorica per cui un delinquente da stadio è un ultrà e non un delinquente. Io lo chiamo "sdoganare" e mi fa schifo in ogni forma. Se i miei commenti sul tema urtano qualcuno, mi dispiace, liberi di scrivere "se nonti piace il genere cosa commenti a fare". No, non mi piace il genere omicidio ad opera di squilibrati. Non mi piace l'abitudine alla violenza che stiamo assumendo, non mi piace il revisionismo individuale fatto da ignoranti (torniamo a quel 70%) e sono assolutamente convinto che chi può farlo (tu, ad esempio) debba mettere la propria intelligenza al servizio degli altri.
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@SkullBeneathTheSkin, Ti giuro che ho fatto fatica a comrpenderti e non prendertela a male... un film su lkae bodom é stato fatto 3 anni fa comunque.
Non sapevo che esistessero dei film sulle bds, io vidi solo qualche inchiesta/reportage che fecero all'epoca dei fatti, ma addirittura dei film non lo sapevo.
Comunque sono due tipi di storie molto diverse, nel caso delle bds la musica era davvero qualcosa di marginale, nel caso di lord of chaos parliamo della storia di un gruppo seminale caratterizzata da storie assurde/controverse che ben si prestavano a una narrazione cinematografica in qualche modo, anche se nel film pare si sia romanzato parecchio secondo i diretti interessati, ma sono degli accorgimenti necessari per rendere un film scorrevole.
Per quanto riguarda la divulgazione... é un film molto poco conosciuto dal pubblico mainstream, in Italia (e in tanti altri paesi anche vicini al nostro) non é nemmeno stato doppiato e non é manco uscito nei cinema, al massimo lo avrà proiettato qualcuno per poche centinaia di persone se va bene.
Io comunque non li riguarderei perché tra le altre cose non ascolto più black metal da 10 anni |
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@Area: mi chiedo perchè un film su lake bodom no? perchè no? ho controllato ed anche sulle bestie di satana hanno fatto almeno due film, ugualmente criticabili nel bene e nel male.
Non voglio entrare e non entrerò mai nel discorso delle bds, perchè quei fatti li ho vissuti molto da vicino, 26 anni fa.
Critico il non-gusto, la monnezza troppo assonante al money, non mi interessa se il film è ben interpretato perchè purtroppo la gente , il 70% almeno della gente (di qualunque età) non arriva alle cose nemmeno quando vengono spiegate... quindi, IMHO, è certamente e solamente negativo divulgare in questo modo, soprattutto vista la tendenza delle nuove generazioni a formarsi singolarmente di fronte alla stessa stronzata massiva.... riassumendo, pericolosissimo. Di valenza artistica non parlo perchè in generale la valenza artistica del black è sempre e comunque poca, paradossalmente rintracciabile in dischi molto criticati, sempre IMHO. La musica (che infatti dite essere marginale nel film) qui non ci azzecca un cappero, è solo il pretesto per rappresentare nuova raccappricciante violenza e luridume umano che tanto "tira". Discutiamo pure di moralità, ma non di musica, i Lamb Of God sono ben più ostici di tante proposte black. |
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@SkullBeneathTheSkin, io mi ero ripromesso di non guardarlo, ma mio malgrado conosco persone che lo hanno comprato, trovandomi a casa di una di queste persone é successo che alla fine me lo hanno fatto vedere... tuttavia anche se avrei preferito non vederlo devo comunque rendere merito al lavoro che é stato fatto, almeno per alcune cose.
Anche se fuori tempo massimo, prima o poi un film su sta roba lo avrebbero fatto, anche se forse sarebbe stato meglio 20 anni fa, anche per contrastare in qualche modo tutte le leggende metropolitane e le mille mila versioni fantasiose che circolavano dei fatti. |
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Addirittura un film su questa cosa? Mah.. l'idea non mi piace proprio, il fatto che questi eventi siano poi associati alla musica è ancora più detestabile e fastidioso. A me il black non piace, ne ascolto proprio pochissimo, ma qui si parla di fatti che trovano logiche (?) anche se dal testo e contesto si eliminano i riferimenti alla musica. Che tristezza |
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Piccola postilla: Nessuno se la prenda male, sono solo delle mie considerazioni, ma Il film comunque mette proprio in risalto il fatto che tutta questa vicenda aveva come protagonisti nient'altro che un gruppo di ragazzini affascinati da ragazzi un po più grandi.
Nel senso si proprio che a un certo la cosa é sfuggita di mano ed era arrivata a un punto di non ritorno.
Nella rappresentazione di questo film infatti Euronymous é fondamentalmente un ragazzo appassionato di musica underground, viene visto come uno che ha interessi, idee e atteggiamenti particolari, che fa di tutto per sembrare "oscuro", ma che poi incontra persone realmente pericolose... |
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Ho finalmente avuto modo di vedere il film anzi mi é stato fatto vedere... mah non lo so... se da una parte é ben curato dall'altra un po mi fa pure sorridere. Non é un film che può o avrebbe potuto avere un grande successo comunque.
Tuttavia anni fa mi domandavo perché nessuno mai ne fece un film di sta cosa, visto che sono circolate dicerie su dicerie... se non altro questo film fa un po di ordine. A modo suo ovviamente.
Ribadisco poi che molte scene sono riuscite a renderle esattamente come me le ero immaginate quando mi raccontavano o leggevo di sta roba (spesso con orrore), soprattutto quella del famoso omicidio nel parco con quella luce blu da tarda sera.
Un altra tra le cose che mi hanno stupito é il fatto che Attila viene interpretato da suo figlio... in realtà dico che mi ha stupito perché sapevo che molti dei protagonisti della vicenda erano contrari a questo film.
Comunque per esigenze narrative (almeno) penso hanno dovuto romanzare un po qua e là, un esempio le apparizioni di Dead (morto da due anni) ad Euronymous a mo di "Voce della coscenza" o in questo di "Spettro" che é tipica del cinema canonico Americano, che però é funzionale e nemmeno condannabile.
Detto questo il soggetto meritava una rappresentazione (vista la fama sotterranea di tutta la vicenda), ma onestamente non lo riguarderei mai. |
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Finalmente ho visto il dvd. Poco da aggiungere all'articolo veramente ben fatto! È un dramma su un gruppo di ragazzi. Sulla musica, sugli inizi della band, i primi ep, le altre band, etc nulla, niente. Se volete conoscere qualcosa di più sul black non troverete niente. E questo non c'entra niente col fatto che non ha avuto il consenso per le musiche. Ad es del periodo con Dead si passa diretti con un'ellissi di un anno dal concerto alla morte. Per il resto è un bel film, a tratti terribile (l'omicidio dell'omosessuale) a tratti melenso ma non ho trovato così fuori luogo come dice Selenia questo aspetto che resta comunque a margine (sarà che dopo gatti morti topi crocifissi teste di maiale cervello spappolato vedere un paio di tette ci può anche stare). Secondo me il personaggio reso meglio è Varg, veramente notevole anche la prova d'attore. Invece Euronymous ci appare sì con le sue contraddizioni ma è troppo edulcorato alla fine mentre a sentire chi gli stava di fianco tipo Necrobutcher era un tipo abbastanza "tirannico" e megalomane. Anche perché in questo modo, facendolo vedere alla fine come diventato del tutto inoffensivo, l'omicidio da parte di Varg arriva in maniera troppo forzata e non è per niente convincente lo sviluppo finale. Non voglio dire che l'omicidio può essere giustificato ovviamente ma nel film Euronymous appare talmente sopraffatto dalla personalità di Varg che il motivo per cui lo uccide non è credibile.
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Slok fai un riassunto prego |
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Ma in verità io ero stato il primo ad obbiettare a Blessed una certa avventatezza, in un commento poi eliminato dalla redazione. Peccato che, citando ElectricVomit, “le accuse vadano provate”, quindi anziché stare a fare da rappresentante per gente che nemmeno conosco io esorterei Blessed a scrivere qualcosa di un minimo più costruttivo (sempre che dietro tale nome non vi sia qualcuno già invischiato nella questione e intento a farmi passare da fanboy ferito nell’animo, te la butto lì). Difatti mi si obbietta di avere idoli da difendere e di attaccarmi all’ultima parte del discorso per fare dei pippotti: alla prima affermazione ho risposto più volte con critiche sincere all’ideologia del soggetto in questione, ma del resto è molto comodo additare gli altri come succubi di un idolo quando semplicemente si realizza di essersi spinti un po’ troppo oltre; la seconda è invece un modo abbastanza semplicistico di dire che ad ogni ragionamento sbagliato che hai presentato (non a tutti, solo a quelli sbagliati), ad ogni battutina “ironica” che hai speso verso Burzum e verso di me, io ho sempre risposto seriamente elencando svariati motivi per cui tali elucubrazioni potevi anche risparmiartele facendo più bella figura. Se davvero avessi degli idoli e non volessi avere un dibattito ti avrei sfanculato già leggendo i tuoi post antecedenti al mio arrivo, invece ho speso tempo prima per interesse sincero e poi (errore mio) nel tentativo di spiegarti come interpretare la musica in un modo non migliore ma sicuramente diverso e più adatto al genere. E non intendo soffermarti solo sul piano emotivo citato da DraKe, che qui non c’entra nulla, ma bensì inquadrare l’operato di un artista per ciò che ha rappresentato nel genere, anche se quest’ultimo rappresenta solamente un infinitesimo della totalità della musica. Perché sì, Burzum non compone in un modo ricercato ed i suoi contenuti non sono nulla di innovativo, ma mettere in discussione l’originalita della sua proposta all’interno del panorama Black Metal è ridicolo. Non serve aver studiato musica per affermare ciò, come può invece servire per parlare di composizione, ma solamente aver ascoltato cosa si suonava al tempo e paragonarlo a cosa suonava Vikernes: non ci sono Hellhammer, Rotting Christ e Darkthrone che tengano, come già avevo spiegato al 378. Ovviamente da studente/insegnante di musica mi obbietti l’uso improprio del termine “minimalismo” (non ho problemi ad ammettere di aver usato tale parola più per spiegare un concetto che per riallacciarmi alla musica minimalista vera e propria, da qui il misunderstanding) ed il fatto che le differenze tra questi nomi sono impercettibili se osservate dall’esterno: ti ripeterei il discorso già fatto mille volte e riportato al 394, ma mi limito a dire che un cambio di prospettiva è un arricchimento, non certo un rinnegamento delle proprie convinzioni. Ti sembro uno che vuole dottoreggiare? |
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Beh in effetti la discussione sembrava interessante, almeno da un punto di vista tecnico/compositivo con l'esempio del Bolero di Ravel, poi secondo me slok e analizzatore non vi siete più intesi perché mentre uno analizzava la musica sul piano tecnico l'altro controbatteva riferendosi al piano emozionale, che nulla ha a che vedere con la teoria e la tecnica. Quindi per me avete in qualche modo entrambi ragione perché burzum non è certamente un genio di musicista da un punto di vista conpositivo/esecutivo ma forse è riuscito a creare dei brani che hanno saputo dare a chi li ascolta qualcosa sul lato emotivo...morale: i brani vanno giudicati secondo diversi piani, altrimenti non potremmo spiegarci come mai il 99% delle persone ascolta musica easylistening con piacere! |
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@Lizard: sei pregato di cancellare gli interventi OT come, ad esempio, il #450, chiaramente un flame di un troll. Visto che sei così solerte nel cancellare quelli che definisci a tua discrezione i commenti "personali", sii coerente e usa un peso unico. |
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Slok, quello che vedo io è che tu non vuoi avere un serio dibattito. Tu vuoi solo difendere il tuo idolo. Ogni volta ti attacchi all'ultima parte del discorso e ci fai una filippica del menga. E lo dimostri anche in quest'ultima occasione: nel post cancellato il tuo caro Blessed, dopo aver dileggiato me e lodato te (che non eri stato minimamente chiamato in causa), accusava ElectricVomit di evere più profili. Quindi se tanto ci tieni a redarguire qualcuno rivolgiti prima a Blessed. Il suo comportamento mi ha infastidito e l'ho salutato come se fosse colui che lodava./// Ho mostrato che Burzum non sa comporre, se non in modo estremamente elementare e facilone, che il suo approccio concettuale ed ideologico è semplicemente risibile e che il suo linguaggio era stato anticipato da altri. A questo mi si oppone la fantomatica invenzione di nuovi meccanismi che chi ha studiato/praticato musica non è capace di interpretare poiché abituato a leggere secondo determinati canoni. Ok, quali meccanismi? Minimalismo e tempi più lenti rispetto ai contemporanei... già, cose evidentemente nuove che prima non c'erano proprio... A parte che il minimalismo non c'entra un beneamato (fai una ricerca e prova farti una cultura), ma ti rendi conto che stai parlando a caso di cose che non conosci? Te l'ho già detto prima, la mia ironia è il massimo che ti meriti, perchè pur non avendo le nozioni per parlare di musica vuoi comunque dottoreggiare. Stammi bene. |
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Certo Tino e l ignoranza non ha limiti |
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certo la mano destra lava la sinistra... |
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#447: prego leggere #443. Restiamo IT, grazie. |
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Il commento n. 441 oltre a sembrarmi volutamemte pretestuoso ha spostato la discussione su un piano che tende al grottesco. |
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Ti ringrazio Analizzatore, purtroppo i miei inaspettati conseguimenti accademici non comprendono lo studio dell’informatica, quindi mi si perdoni la probabile imprecisione con cui ho definito ID un qualsiasi codice che possa far risalire al mittente del commento. Ricordo di utenti che dopo il ban si sono ripresentati con nomi diversi salvo venire nuovamente defenestrati, quindi un qualcosa del genere dovrebbe esistere. In ogni caso, come giustamente dici, in una discussione tra anonimi ha poco senso farsi il sangue amaro con escamotage come questo; certo però che fare certe accuse per poi ritirarsi sotto il rassicurante velo della tanto decantata ironia è un comportamento non proprio maturo (accidenti, proprio quello che diceva Blessed, mannaggia a lui). Electric Vomit, tu forse non ci crederai ma le argomentazioni portate avanti dal mio dotto amico in principio mi avvincevano non poco. Anche soprassedendo sulle evidenti avversioni personali per Vikernes, quando si è iniziato a parlare realmente di MUSICA (commenti dal 377 al 394) ero sinceramente interessato a capire per quale motivo si mettesse in discussione non solo l’uomo (e vorrei vedere) ma anche il musicista ed il suo lascito artistico. Per questo non hai trovato la coerenza del ragionamento del mio interlocutore: il mio obbiettivo infatti non era portare avanti un’affermazione vera e propria come nel suo caso, dato che tutto si è detto su Burzum e il sottoscritto non ha la pretesa di riscrivere la storia a sua piacimento, ma più che altro opporre ad un punto di vista un altro punto di vista, ribattendo punto per punto (da qui il discorso disorganico) alle critiche legittime ma anche fuori fuoco portate dall’Analizzatore. Ovviamente lui può averti convinto di più rispetto a quanto replicassi io, nulla di male in questo, ma sta di fatto che prolungatosi il discorso (e probabilmente punto da qualche mia frecciatina forse un po’ troppo eccessiva) egli ha preferito ripiegare su questa fantomatica ironia come ad esempio al commento 395, col risultato di fare scadere la conversazione in territori abbastanza bassi (anche per colpa mia, che non ho esitato ad andargli dietro). Ora se volete ditemi pure che non ho senso dell’umorismo, ma sinceramente mi sono rotto il cazzo di quella gente che, mentre uno cerca di parlare con un minimo di serietà su un argomento che gli sta a cuore (mi riferisco alla musica in generale, prima che qualcuno mi definisca nuovamente “accecato dall’ammmore”), non fa che perculare quest’ultimo con battutine da circo tanto per risultare simpatica a chi sta assistendo al dibattito; senza contare che l’ironia è un cosiddetto “indizio simbolico” (sempre gli inaspettati conseguimenti accademici) che tende ad essere molto meno codificabile una volta affidatisi a forme di comunicazione mediate come ad esempio Internet, e che in ogni caso se si vuole farne si dovrebbe essere anche preparati alle conseguenze. Detto questo mi spiace averti dato l’impressione di un isterico che vuole avere ragione o che non ha senso dell’umorismo (anzi mi sorprende che tu abbia colto questi particolari), ma visto che appunto vige l’anonimato, coi suoi pochi pregi e i suoi molti difetti, così sia. |
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Lasciate aperto solo il Forum e chiudete la possibilità di inviare i commenti senza registrazione. Le diatribe si risolveranno da sé. |
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Mi spiace per il vostro impegno nelle querelle personali, ma credo che una sfoltita non abbia fatto torto a nessuno. |
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Ma senza offendere, è così impossibile da accettare che un impianto riflessivo sia più legittimo di un altro? Dio mio, non è necessario prendere tutto sul personale. Criticare un ragionamento non significa sminuire chi questo ragionamento lo pronuncia. Poi la questione è semplicissima: invece di esprimersi per congetture fini a se stesse su chi parla a nome di chi, basterebbe rispondere a questa domanda: posso argomentare quello che dico? Facilmente cade il palco. C'è una differenza sottile ma capitale tra "ragionare" e "voler avere ragione". Il primo prevede le argomentazioni; il secondo l'alzare la voce (metaforicamente parlando, e non). Slok, il tuo impianto riflessivo non mi ha convinto perché l'ho trovato, soprattutto negli ultimi 9 interventi, teso di volta di volta a fugare il focus principale per legittimare dettagli marginali. Non l'ho trovato coerente con il perseguire un obiettivo chiaro e preciso di natura generale. Nei commenti di Analizzatore questo c'è stato. Poi, personalmente ho un debole per l'ironia, e capisco faccia incazzare chi ne è sprovvisto, ma anziché vederla come una delegittimazione basterebbe prenderla come un modo per stemperare un po' gli animi. Anche perché, tornando al nocciolo della questione: 1) questo film non è esattamente illuminante per comprendere il fenomeno dell'Inner Circle; 2) al di là della valenza storica, la scena black norvegese ha avuto un'iperesposizione mediatica ben più grande degli effettivi meriti musicali, che ci sono, non lo nego, ma che andrebbero analizzati in quanto tali e in modo neutro. |
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@ElectricVomit: Ne sono lusingato. @Blessed: Ciao Slok, hai fatto altri esami? |
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@Analizzatore: spero non ti dispiaccia ma ho copiato e salvato i tuoi interventi perché sono qualcosa di meraviglioso. Non ti sto trollando. Amo molto chi è competente e dotato del dono dell'ironia. Il tuo 438 mi ha fatto ridere 10 minuti buoni. Alla fine è un atteggiamento che approvo: canzonare bonariamente chi si prende troppo sul serio. Fai bene. |
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Per me, "Lords of Chaos"....
...E' UNA CAGATA PAZZESCA! |
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Concordo con analizzatore |
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Però sul termine postero avevi proprio ragione, sai? Vabbe', visto che il danno l'ho fatto io, tocca a me avvertire Manzoni. Analizzatore: Pronto? Ciao Alessa', mettiti dove prende. Senti, purtroppo devi cambiare i versi de Il cinque maggio. Non puoi scrivere "ai posteri l'ardua sentenza" che Napoleone è pure appena crepato, quindi tu sei già un suo postero. Ora hai tre opzioni: 1) li riscrivi, 2) li cancelli, 3) dai mo sta benedetta sentenza, da bravo postero. Alessandro Manzoni: Puri purissimi accidenti! Cosa penseranno ora i miei venticinque lettori? No, mi rifiuto! Analizzatore: No guarda, devi farlo per forza sennò Slok ti fa su un papiro di fesserie che va dall'Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno... |
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Ma secondo te IO, una volta assodato che si vuole insistere a dar mostra di crassa ignoranza musicale, posso sprecarmi ad andare oltre l'ironia? Mi parli di nuovi meccanismi e linguaggi e poi tiri fuori ad capocchiam termini dal significato CONSOLIDATO come improvvisazione e minimalismo. Ma lo sai cos'è l'improvvisazione e che ha solide basi teoriche? Ma lo sai che il minimalismo è musica dalla base concettuale rigorosissima? E me li metti in relazione con Burzy? Ma ci rendiamo conto? Almeno prima di dire castronerie studiateli. Se a leggere ti gira la testa ascolta qualcosa. Con un click hai un mondo di sapere a disposizione. E ancora si ripete lo stesso schema con sta cosa della caricatura come prima con Ravel: si fa un'affermazione, la controbatto, mi si risponde non avendoci capito niente, mi rispiego, si risponde con altre argomentazioni che non c'entrano niente con l'argomento di partenza... (ecco perché spesso ti ho detto di rileggere). Ti attacchi a qualsiasi sciocchezza per mistificare (involontariamente?) i miei interventi. È chiaro che per me non sei un interlocutore, ma un passatempo. E mo te l'ho detto. |
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Vabbè, mi sembra chiaro che gli argomenti di discussione da te portati abbiano più a che fare con una trasmissione della domenica pomeriggio su Canale 5 piuttosto che con l’analisi musicale. Ed è un peccato, vista la prontezza con cui hai saputo obbiettare a Vikernes la sua presenza su YouTube; segno che quando vuoi riesci a fare ottimi ragionamenti, peccato solo che siano inutili ai fini della discussione che avrei voluto portare avanti. Burzum una caricatura? Assolutamente sì, e buona fortuna a trovare musicisti non caricature in un genere musicale che ci ha regalato titoli come “Christraping Black Metal” o “Fuck Me Jesus”, tanto per citare un’altra band di un certo livello sulla quale spero nutrirai un opinione più positiva. Ma dato che come i peggio bambini hai il vizio di voler avere l’ultima parola, anche solo per sentirti più convincente e a costo di dire fesserie senza capo né coda (l’esame l’ho passato, e la salute per fortuna è a posto), prima di eclissarmi ti dedico una seria riflessione. È proprio dalla ultima frase del tuo ultimo commento che si comprende il problema che affligge il tuo personaggio (e sottolineo personaggio) di Analizzatore e ti porta a fare la pessima figura che hai fatto in questa discussione, ossia l’idea che la musica vada “letta” e “studiata”. Nulla di male, anzi tanto meglio a voler conoscere le “regole del gioco” attraverso una preparazione di tipo generale, ma l’errore che si finisce troppo spesso per compiere (parlo per esperienza mia e di tanti altri con cui ho avuto modo di discutere, tra cui te) è considerare le coordinate tracciate nel corso della storia della musica come un dogma, e non come un canovaccio su cui improvvisare nuove cose le quali potranno essere o storicizzate (come nel caso di Burzum) oppure accantonate. Ci sono una quantità sterminata di generi musicali a questo mondo, ed è ridicolo sottoporli tutti ad uno stesso insieme di regolamenti senza tenere conto di come essi si sono sviluppati, delle loro dinamiche e degli scopi che essi hanno. Ma è lo stesso ragionamento che ho esposto al commento 394, l’ultimo prima che tu cominciassi a definirmi “accecato dall’ammore” sviando così la questione: non so se sia stato un caso oppure tu ti sia sentito colpito nel segno, ma un’idea ce l’avrei.😉 |
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Scusa il correttore è partito 😅 Volevo dire "Pregiudizio è anche quando non ci si sofferma ad ascoltare le persone veramente x idee preconcette su di esse" |
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@tino non è pregiudizio quando non si ascolta un artista x le sue idee, può essere benissimo una presa di posizione. Pregiudizio è anche quando non ci si sofferma ad ascoltare veramente x idee preconcette sulle persone. Comunque hai ragione non entriamo in questi temi che si fraintende sempre e poi tocca puntualizzare in eterno. |
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lungi da me disquisire sulle teorie di vikernes ma vedi silvia se ti informi potresti trovare le interviste che almeno fino a diversi anni fa erano pubblicate sul suo sito internet dove sosteneva apertamente la teoria pangermanica, cioè l'unione di tutti i popoli di lingua germanica (quindi fiandre, paesi bassi, paesi di lingua tedesca, e pure l'inghilterra) con il nome di semplicemnte Germania e come capitale Berlno, ovviamente dopo (aprole sue) invogliato i vari immigrati a sloggiare e con l'aiuto di una pallottola se non fossero stati abbastanza veloci (sempre parole sue), poi addirittura sosteneva che bisognerebbe ridare l'asia minore alla grecia, si insomma il pregiudizio ci può essere se uno si rifiuta di ascoltare un artista in base alle stronzate che sostiene, ma non mi sembra il caso questo il caso, poi il pregiudizio è quando si gidica in base alle apparenze, ma vedi il montanaro norvegese queste cose le sostiene da sempre, basta solo andarsele a leggere se si vuole ridere per non piangere. |
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tino fra rifiuto e critica della modernità c'è una grande differenza e ha spiegato di non essere un suprematista germanico. Secondo me non bisogna farsi abbagliare dai luoghi comuni. Almeno io all'inizio mi rifiutavo pure di guardare i video in cui spiegava i fatti narrati nel film ma poi ho messo da parte il pregiudizio |
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in effetti il rifiuto della modernità stando su youtube è tutto un programma...però gira con una superspartana lada niva, da suprematista pangermanico forse era meglio un volkswagen toureg, ah è vero non ci sono più i tedeschi di una volta (speriamo) |
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Beh, il senso (piuttosto esplicito) è che il tuo beniamino è già una caricatura alla quale nulla possono aggiungere i miei commenti da miscredente, per quanto caustici. Secondo me dovresti rifare l'esame di semiotica (e pure qualche esame medico dopo sto travaso di bile). Ma non devi meravigliarti di attirare critiche quando definisci Burzy un pionere di forme minimaliste, non più di quanto ne attiri il suo rifiuto della modernità stando su Youtube. E studia un po' di musica, leggi qualche libro, rilassa. |
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In realtà su ThuleanPerspective ci sono tanti commenti che non solo lo prendono in giro ma addirittura confutano le sue teorie e lui non li cancella e qualche volta partecipa al dibattito, almeno x i 2 o 3 video che ho visto. Con questo non vorrei che si fraintendesse, io non condivido la sua ideologia e penso che quando la spiega le sue motivazioni facciano acqua da tutte le parti (a mio parere ovvio) ma credo che in ogni caso non sia giusto avere pregiudizi infondati./// @Selena avete trattato Until the Light Takes Us sul sito? |
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Ok, allora definiamo "contemporanei" a Burzum gente come i Leviathan, venuta fuori oltre una decade più tardi e con un sound per la maggior parte ispirato a Filosofem; a questo punto possiamo dire pure che i Municipal Waste sono contemporanei dei Nuclear Assault, che dici? Va bene che è appena subentrata l'ora legale e quindi la concezione del tempo di alcuni può essere ancora un pò confusa, ma se si riesce a paragonare cos'era il Black Metal all'inizio degli anni Novanta a cosa è diventato (indovina grazie anche a chi) oggi, il consiglio è quello di smetterla di definirsi "fruitore" di questa musica e darsi a qualcosa di più vicino ai tuoi reali interessi: magari il binge watching di "Ma Come Ti Vesti?", data l'importanza capitale che rivestono per te mimetiche, trucco da panda ed armature (le stesse che gli Enslaved, come tre quarti dei nomi del settore, esibivano sulla copertina di Eld, giusto per ricordarlo). Che bello ridicolizzare il lavoro artistico di qualcuno parlando di cazzate che con la musica non c'entrano nulla, vero? Ma a proposito di musica, noto che hai già dimenticato quanto avevo scritto al commento 389, in cui spiegavo le forme (minimalismo; tempi più lenti in un periodo in cui i suoi REALI contemporanei puntavano a comporre la musica più violenta e cacofonica possibile; scelte sonore decisamente originali nonostante venticinque anni dopo arrivi qualche buontempone a parlare di "grugniti fregati a Triumph Of Death" e barzellette simili) che anche un sordomuto potrebbe cogliere ascoltando Hvis Lyset Tar Oss. Vogliamo parlare dei contenuti? Va bene, potremmo scrivere altre centinaia di commenti parlando del piano contenutistico di Burzum, per quanto sicuramente meno innovativo rispetto a quello pionieristico riguardante la forma: si va dall'isolamento e rifiuto della modernità alla maggiore connessione con la natura, passando ovviamente per il ricordo delle proprie origini pagane; tutta roba abbastanza scontata per il genere (anche se ci sarebbe da chiedersi quanto lo fosse ai tempi) e non certo trattata con una grande capacità dal punto di vista delle liriche (la stessa capacità che non avevano certo Hellhammer e Rotting Christ, vuoi per la giovane età o per l'uso di una lingua diversa dalla loro), ma è bene ricordare che il valore di un buon testo è nullo se non si è capaci di restituirne il feeling attraverso la musica che si crea. Ma cosa vuoi che freghi di feeling e di contenuti a chi di Vikernes cerca e ricorda esclusivamente le "abominevoli affermazioni", dandogli paradossalmente in questo modo sempre maggiore notorietà in barba al valore artistico: quindi tranquillo, non sei affatto un eretico, anzi non sei per niente diverso da quegli individui (per essere educati) che commentano i video di ThuleanPerspective pendendo dalle labbra di quel nazistello da due soldi. |
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No Fun: L'importante è non confondere i posteri con i contemporanei, cose che capitano a chi, pur non avendo carenza di mezzi materiali (vocabolario), manca delle capacità di comprenderne i contenuti scritti (danni pregressi? obnubilato dalla Fede?) e sostiene che il Culto Black non sia dogmatico, ma sia animato uno sferzante dibattito intellettuale, confermato da alcuni tiepidi giudizi al Vate. Con ancora nelle orecchie i grugniti da scrofa partoriente fregati a Triumph Of Death nonché dei synth fregati a Passage To Arcturo e in permanente estasi al cospetto di Kristian Vikernes, l'appiccicatore di riff, l'incomparabile genio al di sopra dei meccanismi che la musica ha da quando esiste (quelli che in minima parte ho cercato di abbozzare), ci si è purtroppo dimenticati di svelare al sottoscritto eretico (= "fruitore" di parte del black) quali sono questi nuovi meccanismi (quali significati? quali forme? ...silenzio... s'ode solo il flebile suono di un'ovattata scoreggina). So che non avrò una risposta seria (non c'è) e che consolatoriamente si continuerà a definire il mio pensare da eretico come fazioso e caricaturale, ovviamente sottacendo le già caricaturali dimostrazioni estetiche (mimetica, completo cotta di maglia/spadone, trucco da panda), disconoscendo la differenza tra notorietà e valore artistico, dimenticando certe abominevoli affermazioni (stendiamo qui un pietoso velo). |
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Più di 400 commenti , tutti idioti.
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Discussione interessante questa sui posteri. Io di posteri ne ho avuto uno dei Joy Division, uno dei Beatles, uno di Slash, uno dei La Crus, uno dei Metallica, uno dei Sex Pistols, uno di Marylin Monroe e un cartellone gigante degli Intimissimi strappato per la strada. Burzum no. Mai. |
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***grottesco riferito allo scambio come hai detto tu @Slok |
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Quoto gli ultimi due commenti (Slok grottesco da un lato ma anche accompagnato da riflessioni che condivido) e penso anch'io che sia giusto fermarsi quando ci si rende conto che " è chiaro che abbiamo posizioni divergenti" |
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“Postero”. Dal Sabatini-Coletti: che verrà, futuro, chi vivrà dopo. Dal Devoto-Oli: discendente. Dallo Zingarelli: che verrà dopo, discendente, di epoche future. Chiedo scusa alla redazione ed agli altri lettori per questo grottesco scambio di commenti, ma visto che sono fresco di esame di semiotica i vocabolari me li sono comprati eccome (commento 407). Ora che abbiamo qualcosa di concreto, a differenza delle frasette ad effetto che stai utilizzando da qualche commento a questa parte, possiamo concordare almeno sul fatto che rispetto al 1992 il Black Metal si è evoluto, si è codificato ed i musicisti che oggi lo praticano possono essere definiti posteri rispetto a Mayhem, Burzum ed Immortal? Oppure vivi in un sonno criogenico degno della saga di Alien e non hai fatto caso ai progressi compiuti dal genere di cui sta parlando Joey DeFilippi? Carina comunque la battuta del Credo, peccato che l’abbia già smontata al commento 402 con una domanda a cui OVVIAMENTE non hai risposto. Ma ha detto bene DeFilippi, ormai la musica si è capito che non ti interessa. Quando ti tornerà la voglia di discuterne con un minimo di serietà avrai di nuovo la mia attenzione. |
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@ 392: ti rispondo pur sapendo che le nostre posizioni sono e rimarranno divergenti. Io credo che alla base di questa intricata discussione ci sia semplicemente, da parte di coloro i quali sono intervenuti, un modo diverso di approcciarsi alla materia musicale. Nulla di strano in tutto ciò: il modo in cui le persone si relazionano con la musica e le modalità con cui essa viene percepita, interpretata e giudicata dipendono da vari fattori che portano dunque a conclusioni che sono spesso difformi le une dalle altre. Nella fattispecie, però, l’impressione che ho avuto é che nei tuoi interventi tu abbia voluto indossare i panni del musicologo capace, dunque, di dirimere una matassa musicale (in questo caso, il black metal) da un punto di vista storico (individuando con assoluta certezza i progenitori del genere) ma facendo anche trapelare qua e là quali siano i meriti (pochi) e i demeriti dell’intero movimento. Ora tralasciando la spavalderia con quale stabilisci chi avrebbe influenzato i primi gruppi black e che io considero tra l’altro un esercizio sterile, se fatto in maniera rigida (e inappellabile, come hai fatto tu), continuo comunque a pensare che a te del black metal freghi poco o nulla e che ti diverta a fare lo “stronzo” (cit.). Dici che nei tuoi interventi “giudizio musicale e cronaca sono sempre scissi”. Bene, me ne compiaccio, però resta il fatto che tu a quei fatti di cronaca attribuisci un peso enorme, considerandoli quasi come uno spartiacque, visto che con il commento n. 145 hai affermato “che se non ci fosse stato quel fatto di sangue il black metal sarebbe rimasto un movimento marginale come il crust et similia” e non tenendo dunque conto dell’aspetto musicale che era tutt’altro che trascurabile (basti pensare a tutti quei gruppi che partendo da una base black si sono poi evoluti in direzioni diverse, dando vita al filone avant-garde). Cioè, insisti nel dire che per te i due piani (cronaca e musica) sono separati, però, non solo attribuisci il successo di pochi artisti (Burzum su tutti) a taluni fatti di cronaca (tesi questa quantomeno discutibile) ma addirittura ti spingi oltre arrivando a pensare che essi abbiano determinato oltremodo la diffusione dell’intero genere (teoria questa che reputo invece strampalata). Poi, sempre all’interno dello stesso post (n. 145 ), ci tieni a sottolineare che solo “alcune (poche) menti (...) hanno reso interessante anche la musica” lasciando dunque intendere che il movimento (ad eccezione di pochi gruppi) non abbia avuto poi molto da offrire in termini meramente artistici. E anche qui dissento, ma lasciamo perdere, come ho detto all’inizio è chiaro che abbiamo posizioni divergenti.
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@ 396: è incredibile come da una semplice parola (o frase) nascano poi una serie di commenti a catena tesi a snaturare il senso di quella stessa parola o frase. Eppure, visto che per qualcuno il verbo “amare” (ma ne avrei potuti usare altri, non è quello il punto) riferito alla musica sembra quasi una parolaccia (degna di scherno) ho tentato di chiarire (n. 387) ma a quanto pare quella che a me sembra una banalità per te e altri rimane una cosa inspiegabile. Ma del resto se per voi sono credibili quegli ascoltatori che per descrivere il black metal parlano in maniera pasticciata (se non addirittura faziosa) di dischi dai suoni orrendi, della mancanza di melodia, di musicisti impreparati, di gente dal look improbabile, e così via, allora non so che dire… Aggiungiamoci, poi, che in questa discussione il fruitore di musica black (dico “fruitore” perché amante non si può dire, appassionato neanche, quindi…) è stato tra le altre cose dipinto come un soggetto facilmente suggestionabile che negli anni ha ritenuto di dover riservare una certa attenzione ai gruppi scandinavi non per ragioni prettamente musicali (figuriamoci!) ma perché in quei paesi ci sono i boschi, fa freddo, c’è il sole di mezzanotte e così via! Ad ogni modo, No Fun (n. 399) sembra aver capito il senso di quello che avevo detto e quindi evito di dilungarmi; oltretutto rischierei di essere spocchioso... |
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Guarda, non c'è peggior sordo... So che non accetterai mai di rinnegare il Credo, ma ti invito comunque a rileggere i miei interventi. È tutto lì, in quello che chiami bla bla bla e nei riferimenti che ho dato. Già, i ""posteri" saremmo noi"... mi sto sbellicando.  |
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Ma io l'ho già chiusa, anzi l'avevo già chiusa al 394 ma poi sono volate altre meraviglie e mi sono visto costretto a fare un altro paio di appunti (sorvolo sul 411 perché sto ancora ridendo: si vuole fare gli accademici citando il Manzoni e non ci si accorge che per il Burzum degli anni '90 i "posteri" saremmo noi). Non si tratta di difendere il Black Metal intero dalle denigrazioni di un hater. L'Analizzatore ha asserito che Burzum è monotono, sopravvalutato e di scarso valore; io che in materia di studio della musica non sono certamente un esperto gli ho domandato allora come mai, dato che non si sta parlando di un Nargaroth qualsiasi ma di una delle figure fondamentali del genere, che ne ha forgiato la forma attuale come pochi altri; ogni argomentazione portata dal mio interlocutore è stata confutata con l'oggettività (la questione del sound e delle vocals riprese da Quorthon) o tramite un semplicissimo cambio di prospettiva (l'evidenziare che la musica composta da Vikernes ha come chiave di volta non lo sviluppo di un tema attraverso il crescendo di Revel ma lo snodarsi di una serie di passaggi a se stanti e bla bla bla). Nessuno dei due ha cambiato idea, e ovviamente non mi aspettavo diversamente: l'Analizzatore continuerà a proclamare che Vikernes è un fessacchiotto qualsiasi, pretendendo però di dare alle sue antipatie personali un che di accademico a cui però anche un cieco come il sottoscritto saprebbe ribattere. Fine del riassuntone, un brindisi alla salute di voi tutti. |
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@Area tranquillo, per quel che mi riguarda i tuoi interventi sono benvenuti perché ne sai parecchio di musica in generale. La mia stoccata era relativa al black Tra l'altro non mi sembra ci sia nessuna degenerazione della discussione anzi... magari Slok e Analizzatore, che per quel che mi riguarda hanno detto entrambi cose interessanti, potrebbero concedersi l'un l'altro l'onore delle armi e chiuderla qui. Tra l'altro Analizzatore non denigrava affatto il black ma muoveva delle critiche solo a Burzum e Mayhem, a suo dire sopravvalutati. Mi piacerebbe sapere cosa pensa dei Beherit o dei Blasphemy (i secondi osannati dai blackster come pochi altri gruppi) che per me sono geniali, ma non qui, meglio sotto le recensioni dei rispettivi album. Ciao!
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Esatto @tino, non solo fu influente ma quando uscirono i suoi dischi furono apprezzati parecchio senza neppure sapesse chi fosse. // @Area #404 il finale del tuo post è la cosa più raccapricciante di questa sezione hahaha 😂 😉. Buona serata a tutti! |
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Sono d’accordo con te slok (non ho capito se il tuo era riferito a me), non amo particolarmente i lavori di burzum nonostante molti ottimi pezzi ma è indubbio che sono stati influenti per l’evoluzione del genere, come ho detto basta ascoltare il primo capolavoro degli in the woods per capire come questi abbiano imparato la lezione a memoria (specie il cantato) per poi reinterpretarla arricchita di spunti. Lo stesso euronymous che nel film all’inizio sbeffeggia il conte, poi lo ammira in modo abbastanza palese, tipo all’inizio quando ascolta il primo demo tape di burzum per poi correre a svegliarlo (dormiva in macchina fuori dall’helvete) e dirgli che è un capolavoro. Il problema più grosso di burzum è il pregiudizio (e ci sta tutto) per le sue posizioni deliranti alla breivik ma anche il fatto che quelli che sono venuti dopo (o meglio che hanno continuato con dei gruppi stabili a migliorare) sono diventati nel tempo dei fenomeni con gli strumenti, quindi il suo minimalismo dopo oltre vent’anni ne esce molto ridimensionato. |
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Slok il commento era per area tranquillo sono il più buono del sito |
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Speriamo sia finita dai.. E ora vado ad ascoltarmi quel capolavoro di Filosofem di quel coglione di Burzum. |
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Ah, santa pazienza... Ma l'hai capita la cosa che ho scritto al 377 sui Violet Cold? Mi hai citato musicisti di oggi. Trova il significato di postero. Lo dico per te perché stai andando oltre il ridicolo... |
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Accidenti, ora che lo hai detto con questa aria da super cattivo dei fumetti il mio weekend è proprio rovinato...nah tranquillo, sto scherzando. Anzi ti auguro una lunga carriera di critico da forum; del resto è sempre un piacere vedere arrivare un espertone qualunque che, dopo essere stato zittito con la stessa oggettività che egli pretendeva di avere, si nasconde nell'ironia senza controbattere. Non sei il primo e non sarai l'ultimo, peccato solo che l'uscita di questo film abbia permesso a tanti ascoltatori occasionali di pontificare riguardo qualcosa che non capiscono. E prima che Area venga a ripetermi le stesse cose che ha scritto al 396: non è con l'ammirazione indefessa che ci si guadagna il diritto di parlare di qualcosa nel modo in cui ne ha parlato Analizzatore, ma con l'interesse critico e soprattutto con l'onestà di dare a Cesare quel che è di Cesare (o a Burzum quel che è di Burzum). Ricambio i saluti. |
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Non capisco il senso di discutere di un film che si continua a ribadire di non voler vedere. Adesso posso capire che non si voglia vedere “film” simil snuff tipo a serbian film o august underground mortum per non rimanerne disturbati (e certa spazzatura può farlo), ma questo è alla fine un film normalissimo e ben fatto dove si è ricavata una buona sceneggiatura da fatti accaduti realmente, ovviamente un po’ romanzati ma comunque mai banali o volutamente esagerati. Ti consiglio vivamente la visione area |
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@No Fun, Ok ok va bene Ma a me non interessa giudicare, difatto di recensioni non ne scrivo e la maggiorparte delle cose che commento qui sono più Rock che altro... mi sono concesso il lusso di venire a commentare su sto film che ripeto... non guarderò, perché comunque consco le vicende e il trailer mi aveva impressionato.
Poi beh la cosa é degenerata tra voi in altro... per carità su alcune cose mi sono sentito in dovere di controbattere eh, ma per quel che mi riguarda da adesso in avanti lascio tutto sta roba in mano a voi. |
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Slok, ma comprati un vocabolario. Io continuerò a rompere le palle finché ci sarà gente che non sa distinguere la musica da una scoreggina. Saluti.  |
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@Slok Ahahah "il bonus omicidio" ahahaha  |
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@Area, il medico che non si informa da anni sulla malattia era una stoccatina proprio al rapporto che hai tu col black. Comunque quanto a spocchia anche tu un pochino ce l'hai eh stando a quello che dici il giudizio VERO sarebbe il tuo... su band che tu stesso dici che da anni non ascolti e ti annoiano...mah |
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@Slok, sempre per FARSI 4 RISATE eh (attenzione!)... per i maschi credo valga il discorso che i suoi dischi magari non piacciano più, per lo femmine scommetto che il fatto che sia invecchiato e che abbia tagliato i capelli e gliene siano rimasti poi molti un po abbia influito XD jajaja
Suvvia si scherza eh! |
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@No Fun, si ma non un totale estraneo, ma un appassionato di musica che nella sua vita ha ascoltato anche del Black... io ad esempio gli strumenti e la conoscenza per lodarlo o criticarlo li ho perché la materia la conosco e non superficialmente. |
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Ai posteri l'ardua sentenza??? Amico guarda che i posteri hanno già abbondantemente sentenziato, e guarda caso hanno dato ragione a Vikernes. E no, non si tratta di fanboy accecati dall'ammmore (per cosa poi, per un nazistello omicida dall'evidente sociofobia ma con un certo talento musicale?) ma di musicisti rinomati che tutt'oggi indicano in Burzum un'ispirazione, compresi gruppi che magari te gradisci come ad esempio gli Enslaved (parole di Grutle e Ivar stessi). E poi scusa, se fossimo tutti accecati allora mi spieghi come mai quasi tutta la discografia di Burzum durante e dopo la galera viene criticata dagli stessi che esaltano i primi lavori? Gli è scaduto il bonus omicidio e adesso non è più cool, oppure forse e dico forse anche noi "fanboy accecati" abbiamo un senso critico sviluppato e abbiamo compreso senza tante pippe che anche un gran musicista come Vikernes può non avere più ispirazione? Detto questo divertiti pure a rompere le balle, ti facevo uno serio e preparato ma se devo leggerti in tono scherzoso allora così farò. |
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Idem: @Brava Silvia! hai esplicitato ciò che intendevo  |
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Bravo No Fun hai esplicitato ciò che intendevo 🙂 |
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@Area, cosa vuol dire VERO? È chiaro che nel giudizio bisogna vedere le cose in maniera oggettiva etc etc ma il giudizio di uno che non ama il black è altrettanto di parte come quello di uno che lo ama. Quindi chi è che può dare un giudizio? Uno che è indifferente? E come fa? Se è indifferente se ne sbatte non lo conosce e non può dire un bel niente. Il giudizio giusto su ogni cosa lo può dare solo uno che si è appassionato a quella cosa, l'ha studiata e l'ha capita. E proprio perché vuole capirla può anche criticarla. Ma, per me, la passione verso un soggetto ci vuole per poterne discutere. Ti fideresti della diagnosi di un medico su una tua malattia se ti dicesse che lui quella malattia, ma chissenefrega, non gliene importa una mazza e non si aggiorna su di essa da anni?
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@Area poi ovviamente ognuno è libero di esprimere il proprio parere anche negativo, chiaro |
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@Area devi aver frainteso perché non mi pare che nessuno abbia scritto una cosa simile. Semmai si intendeva dire che se non si sente e non si ama una certa espressione artistica non la si comprende ma il concetto non sottintende nessuna spocchia. Io non amo il glam perciò sicuramente non colgo quegli aspetti che piacciono tanto ai fans. Poi il concetto di recensione vera, giudizio vero etc x me non esiste in arte. E menomale altrimenti i puntinisti e i macchiaioli non avrebbero avuto futuro 😅 (è solo un esempio). Peace and love 🙂 |
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@Analizzatore, io sinceramente il tono l'avevo capito ed é per quello che ho risposto che "Eh no non puoi toccarglielo perché é solo loro"... lungi da me prendere in giro i fan del black metal, semplicemente non ho gradito la spocchiosità di alcune commenti tipo "Chi non ama il black metal non ne può parlare perché non lo capisce"...
Ribadisco che per me la recensione VERA e il in generale il giudizio VERO é quello non di parte.
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@Silvia: il mio post va letto con tono scherzoso. Poi sì, sono un po' stronzo... però sai che noia su queste pagine con tutti che incensano i propri beniamini senza i rompipalle come me... @Slok: veramente io ho detto e mostrato che Burzum la ripetizione non la gestisce proprio. In effetti il termine "assemblare" dà l'idea di un'operazione ancora troppo raffinata, sarebbe più corretto dire "ammucchiare". Sì, il mondo accademico e "quelli che ne sanno" sono sempre stati reticenti ad accettare i nuovi stilemi. A volte anche a riconoscerli. Quindi in realtà le domande sarebbero due: sono io che non so riconoscere/accettare questi nuovi stilemi in Burzum e Mayhem (io ho criticato aspramente solo loro)? O forse è più probabile che siate voi accecati dall'ammmooore? Ai posteri l'ardua sentenza. |
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Il bello è che continui a dire che non leggo i tuoi post e non li capisco quando poi sei tu ad ostinarti nell’ignorare bellamente ciò che ti espongo, ossia le semplici risposte alle critiche fuori luogo che poni. Permettimi una lieve modifica alla tua cronologia: 377 Burzum è ripetitivo, 378 la ripetizione è bella (sei stato un po’ sintetico qui ahah), 381 Ravel ha gestito la ripetizione in un modo diverso, non geniale ma più evoluto rispetto a Burzum, quindi se non segui l’esempio di Ravel o uno più complesso allora vali poco. Stai praticamente asserendo che visto che Omero ha scritto l’Iliade in greco, allora la Divina Commedia è robetta perché scritta in italiano. Certamente Burzum non si preoccupa di sperimentare con gli elementi di cui parli tu, ma questa scelta è dettata da una diversa idea di composizione e dall’uso prevalente di altri mezzi allo scopo di crearsi una propria identità musicale. Lo ha fatto perché non era capace di creare pezzi più dinamici? Probabile. Ciò lo delegittima come artista e indicatore di nuove strade? Assolutamente no, dato che così facendo disconosceresti una buona metà del Black Metal che conosciamo oggi, come del resto anche il confronto che stiamo avendo e che si basa unicamente sul suo operato. Ah ma cosa vuoi che sia il Black Metal a fronte del infinito panorama musicale esistente sin da quando vivevamo nelle caverne? Te lo dico io: un minuscolo granello di sabbia che però al suo interno ha dei linguaggi definiti (come ne ha ogni altro genere musicale), molti dei quali assemblati (come piace dire a te, e come se l’assemblare non fosse la fase costitutiva del comporre) proprio da Vikernes. È logico ed anche giustissimo che se si vuole avere una visione d’insieme, come fanno professori e studenti di musica, bisogna trascurare i dettagli e concentrarsi sulle parti più rilevanti della storia musicale, ma ti porgo una domanda: perché la maggior parte di coloro che vanno in giro a ripetere il ridicolo mantra “io di musica ne ascolto di ogni tipo, non mi faccio ingabbiare da generi e stili” poi fanno fatica a giudicare la musica, specialmente quella di correnti abbastanza di nicchia? Semplicemente perché, cercando di ricondurre tutto ad uno stesso meccanismo, finiscono ad ignorare lo sviluppo ed i linguaggi di tali correnti. Quindi, con la coscienza della buona fede di entrambi e con la certezza di aver capito il tuo ragionamento (come tu avrai a questo punto senza dubbio capito il mio), direi che possiamo chiudere la discussione, sempre che tu non voglia aggiungere altro. Nel caso sentiti libero. |
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Analizzatore dovresti accettare il parere degli altri con serenita’ e non pensare che il tuo modo asettico di giudicare la musica sia universale o veritiero. Quello che dici di Burzum e’ assolutamente opinabile, x te sono riff assemblati x altri sono espressioni artistiche. Abbiamo visioni totalmente differenti, ok mi sta bene, cento teste cento cappelli, ma a differenza tua io non ho la spocchia che dimostri tu e i tuoi commenti sembrano piu’ una voglia di far passare gli altri x cretini piuttosto che chiacchierate 😅. Ciao ciao |
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Noooooo.... ma li leggete i post? Forse li leggete e non li capite? Oppure capite tutto ma siete obnubilati dall'ammmmoooore (quello che per il buon Joey darebbe la giusta prospettiva)? @Slok: Il paragone diretto non c'entra proprio niente! Il Bolero era un esempio, preso perché universalmente noto ed apprezzato. Cronologia sintetica: io 377, Burzum è ripetitivo; tu 378, ma la ripetizione è bella; io 381, sì ma se la sai fare, per esempio Ravel... Ho voluto mostrare come funziona il Bolero perché vi sono adottate soluzioni grandi e piccole per evitare che i temi musicali appaiano banali e stucchvoli anche se reiterati. Accorgimenti che in Burzum non esistono proprio, cioé nel senso che lui manco si pone il problema della loro esistenza: appiccica un riff dietro l'altro e via... se il senso è apparire banale e stucchevole, lui ci riesce benissimo, ma non vedo l'eccezionalità della cosa, visto che ci riuscirebbe qualsiasi tizio preso a caso per strada. Vorrebbe forse essere oppressivo come tanto buon funeral doom? Ma l'avete davvero mai ascoltato il funeral doom (quello di qualità)? Ci ritroverete gli stessi accorgimenti di cui sopra, se si vuole in negativo, tesi ad appesantire. Varg si limita ad assemblare, è compositivamente insgnificante e le sue cose non hanno assolutamente la profondità concettuale dell'operazione di Fontana. /// Per te la creazione di musica consiste nel saper assemblare un suono riconoscibile: ecco, ritorniamo alle scoreggine. Vabbe', sul suono (tema solitamete caro anche ai compositori classici e contemporanei) ci sarebbe da fare tutto un discorso sul cosa è produzione e cosa è composizione, ma invece ti invito ad allargare la prospettiva: chiedi a un professore di musica o uno studente di musica o a un musicista che fa altri generi se individua differenze sostanziali tra Passage To Arcturo e Hvis Lyset Tar Oss. Ti dirà (oltre che gli fanno schifo) che stiamo parlando di variazioni minime, per di più in un sotto-genere (non rilevanti quasi per definizione), un po' come dare importanza capitale al grammo di farina in più o in meno nella ricetta della torta. @Joey: Nei miei interventi giudizio musicale e cronaca sono sempre scissi. Ho detto che Mayhem e Burzum sono sopravvalutati e che la loro notorietà è legata esclusivamente ai fatti di cronaca. Infatti altre band (citate) hanno fatto black metal prima e meglio, ma non hanno lo stesso successo. E per le questioni musicali mi pare di essere entrato anche nei dettagli... di quelli che in un post di un forum trovi di rado. Per l'estraneità a lgenere ti avevo già risposto al 352. A Silvia: Silvia, rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale, quando beltà spendea... e che te devo di', ti voglio bene comunque. Baci. |
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xSlok settanta anni dopo se riferito alla second wave . |
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@Slok quotone, si vede che "senti" il genere e la penso come te aggiungendo pero' che la mancanza di dinamica in questo caso non è una pecca a parer mio ma contribuisce a veicolare il senso di "ossessione"./// @Grin l'esempio di Lucio Fontana calza a pennello e infatti penso che l'arte sia soprattutto una forma di espressione e non esiste un modo univoco di interpretarla./// @Joey DeFilippi condivido, è un po' ciò che ho scritto anch'io in altri post./// Comunque è vero, è una discussione infinita 😅 |
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Miri in alto, addirittura scomodi musica degli anni '20 da contrapporre a dischi usciti sessanta anni dopo. Sinceramente ho provato a tracciare un paragone tra Ravel ed una Det Som Engang Var (entrambi i pezzi durano poco meno di un quarto d'ora, quindi è possibile farsi un'idea): il problema che riscontro è che, anche questa volta, fallisci nel mettere a fuoco ciò che il musicista vuole creare, e finisci (per usare un eufemismo) col chiedere una birra in un enoteca. Ravel usa una sezione ritmica basilare su cui erige una vera e propria costruzione con un finale catartico e trionfante, mentre Vikernes usa sempre una sezione ritmica basilare ma spezzando il movimento in due o tre riff abbastanza simili e concentrandosi su come trasmettere sensazioni opposte alla catarsi di Ravel, il tutto ovviamente con un apparato strumentistico all'insegna del minimalismo. Come ho già detto prima, la creazione di musica consiste, per quanto mi riguarda, nel saper assemblare un suono riconoscibile (e quello di Burzum lo era, visto che come dice No Fun Cascadian e soprattutto il movimento Depressive Black gli devono tantissimo) ed utilizzarlo per trasmettere determinati stati d'animo. Mi sembra palese che Ravel e Burzum siano agli antipodi per questo ultimo aspetto, per ciò che vogliono creare nell'ascoltatore. Chiaramente Ravel, come immagino parecchi se non tutti i musicisti di classica (termine probabilmente inadatto, nel caso chiedo scusa), si concentravano sulla composizione di un pezzo piuttosto che sul suono, visto che al tempo ipotizzo che le possibilità date dall'elettronica fossero minori e la musica fosse per lo più ascoltata dal vivo con strumentazioni analoghe tra loro. Burzum arriva sessanta anni dopo, con infinite possibilità di modulazione del suono e l'ambizione di "rallentare" il Black Metal con espedienti Ambient e Synth: come vedi la mancanza di dinamica in Burzum è sopperita da un'altra caratteristica che assicura al suo autore un certo peso artistico, esattamente come una marca di birra pregiata non può essere criticata in quanto pessima produttrice di vini. |
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Il commento dell' Analizzatore #381 è da incorniciare. |
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@ 352. Parto dalla fine del tuo messaggio. E’ legittimo che tu esprima la tua opinione (ci mancherebbe) ma è altrettanto legittimo che lo faccia anch’io, non trovi? Allora, io penso molto semplicemente che apprezzare (o “amare”, che dir si voglia) un particolare genere musicale sia una precondizione necessaria affinché lo si possa poi giudicare con cognizione di causa; a maggior ragione se si vuole analizzarne lo sviluppo e la diffusione all’interno di un più ampio contesto musicale, riuscendo anche a stabilirne gli eventuali meriti o demeriti (come qualcuno qui tenta di fare). Ma “amare” un genere non significa necessariamente portare i paraocchi o essere degli invasati privi di senso critico, vuol dire banalmente apprezzarne le forme, i contenuti e il linguaggio; questo non implica certo automaticamente la capacità di esprimere dei pareri accurati su di esso ma costituisce senz’altro un buon punto di partenza, che consente agli ascoltatori più attenti e curiosi di approfondirne la conoscenza, elemento questo indispensabile per poter esprimere delle opinioni che siano ben argomentate. Chi invece (al contrario) non apprezza un determinato sottogenere, prova evidentemente un senso di estraneità, di indifferenza (o addirittura di repulsione) rispetto ad esso che può essere tale da non poterlo giudicare correttamente, oltre che con la dovuta imparzialità. Per il resto, dico che non sono minimamente interessato a ciò che dicono i critici musicali ma ti faccio comunque notare che, alla fin fine, paradossalmente tu ed altri utenti con le vostre analisi state commettendo gli stessi errori che hai attribuito ai suddetti critici; nei tuoi interventi ti sei, infatti, soffermato in maniera ossessiva su “fatti e fatterelli” (molto banalmente, il gossip) attribuibili a pochi, pochissimi criminali non già per rimarcarne gli aspetti negativi e la loro eccezionalità ma per tentare di allargare il discorso e gettare un’ombra di discredito su un fenomeno musicale che è ampio e variegato, e che tu invece preferisci descrivere in maniera semplicistica e caricaturale, che è esattamente quello che sono soliti fare coloro i quali sono estranei al genere black. |
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Interessante la discussione tra @Slok e @Analizzatore, da ignorante mi piace quando qualcuno cerca di farmi capire un po' meglio quello che ascolto senza richiami al gusto personale, descrivendo la musica in quanto musica e non in base a ciò che essa può evocare nell'ascoltatore. Il bello di saper fare musica è che si può giudicare questa in maniera molto più approfondita. Il discorso sulla tecnica e sulle capacità non cambia il mio giudizio su cosa mi piace o cosa no ma questo giudizio può essere un po' più consapevole. Quoto in toto @Heavy Metal Grin, soprattutto sul fatto che un'influenza determinante le band norvegesi l'hanno avuta, sono le band a cui la maggior parte di chi fa black si è ispirata (il Cascadian senza Burzum non ce lo vedo o gli Evilfeast o cento altri...) che poi questo sia dovuto al fatto che quella musica è stata ascoltata anche per fatti di cronaca può essere, questo vale anche per altri sottogeneri, ma resta l'influenza (come dice anche @Analizzatore in chiusura di 377). Però, è vero che Fontana è semplice e geniale e posso preferirlo a Rubens. Ma per capire entrambi non posso assolutamente paragonarli dal punto di vista esecutivo. Sono due pianeti diversi.
Concordo anche sul fatto che nessuno ha "inventato" il black (ma chi lo sostiene ?) ma secondo me se vogliamo trovare un inizio della second wave norvegese beh direi "A Blaze...". Che poi la discussione a volte sia accesa ci sta, è un sito metal non il Fan Club di Giovanni della Casa. Basta non scadere nel trollaggio. |
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allora ha fatto sicuramente così. |
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@Luky, in studio si cerca di sperimentare anche dei metodi di registrazioni alternativi... pensa a John Lord che collegava il suo hammond agli ampli per chitarre per creare il suo suono caratteristico (The beast)... |
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Gente il discorso di Analizzatore é molto molto semplice in realtà...
Benché ai Mayhem vadano riconosciuti dei meriti per il genere da loro proposto é sbagliato pensare che loro siano quelli che lo hanno inventato.
Nel senso... non c'é un vero creatore, semplicemente ognuno ha messo del suo.
E da tutti questi imput partiti in Svezia, Brasile e altri paesi si é venuto a formare il Black Metal la cui paternità viene spesso frettolosamente attribuita alla band di questo film. |
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@tino: Burzum stesso ha dichiarato che per uno degli album successivi (non mi ricordo quale) ha effettivamente usato il microfono delle cuffie per registrare, quindi può darsi che abbia fatto sempre così. |
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Voglio solo chiarire alcuni punti. 1) Il problema non è la ripetizione in sé. Facciamo un esempio: il Bolero di Ravel è fatto da soli 2 (DUE) temi che si rincorrono per un quarto d'ora. Ad oggi non ho mai sentito nessuno dire che è palloso. Perché? Perché il buon Maurice, che è un Compositore, innanzitutto scrive due frasi splendide, con intelligenti modulazioni nel secondo tema a dare tensione e a richiamare la prima, e aggiunge di volta in volta nuove suggestioni in un crescendo strumentale e di volume che esplode nel finale (che è diverso e in altra tonalità). È un'idea semplicissima, ma è un'IDEA. Pure il compositore più fesso la conosce. Burzum ripete allo spasimo riff ficcandoli uno in culo all'altro secondo uno schemino elementare. E basta. Non c'è un compositore, c'è un assemblatore. 2) Definisco quelle tastiere snervanti, oltre che per il suono, soprattutto perché nel 99% dei casi si sovrappongono al riff base all'unisono. Le trovi "perfettamente amalgamate" proprio perché non si azzardano ad aggiungere nulla. Dal punto di vista della scrittura è come se non ci fossero. Nell'1% dei casi, lì dove c'è una situazione un po' più articolata e dove si potrebbe vedere la capacità del compositore, risolve sempre banalmente ficcandoci un pedale. E non ci vuole certo una grande abilità per far questo. 3) Il problema non è tanto che che sono bistrattati Hellhammer e Rotting Christ, che sono stati solo tasselli un po' più lucenti di un grande mosaico, ma che è incredibilmente sopravvalutato Burzum. 4) Che Mayhem e Burzum mi siano antipatici o no, credo di avere buone motivazioni per non apprezzare le loro produzioni. E di averle esposte a sufficienza.  |
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Nel film c’è la scena celebrativa di vikernes dove lui incide il suo lp da solo al grieghallen e viene inquadrato da diversi fotogrammi nell’intento di suonare la batteria, la chitarra, il basso e quando strilla i suoi celebri latrati sembra utilizzare (si vede per un secondo) un paio di cuffie, ecco è una cosa che non l’ho capita e sarebbe interessante approfondire di cosa si sia trattato realmente. Poi ovviamente le sue grida sguaiate sono criticabilissime, però sono state utilizzate come fonte di ispirazione da gruppi in futuro blasonati, penso ad esempio al capolavoro heart of the ages dove le parti in scream (alternate al pulito) sono pari pari quelle di burzum |
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Proverò ad inserirmi in una discussione infinita. Premesse: apprezzo il black degli anni ottanta, poco quello scandinavo degli anni novanta, per un puro discorso di gusto personale. Mi trovo assai distante dalle idee di Vikernes, che biasimo ancor più per l'aspetto ideologico che per quello criminoso. Detto questo, trovo sbagliato da un punto di vista storico negare l'importanza della scena black norvegese. Chi lamenta la scarsa qualità tecnica degli album in questione, secondo me non coglie la grandezza di certi lavori, che colpiscono proprio nella loro semplicità e immediatezza. Chi non considera Lucio Fontana un genio? Eppure ha fatto solo dei tagli su una tela. Ovviamente solo un esempio, non certo un paragone. Il black norvegese non ha inventato nulla di preciso, ma chi può dire di averlo fatto? Forse giusto Iommi, in campo metal. Personalmente immagino il metal come un'evoluzione in linea retta. C'è chi ha segnato piccoli passi avanti e chi più grandi ma, in linea di massima, tutti rielaborano quanto ascoltato. I Mayhem estremizzano i vari Venom e Sarcofago, eleggendo il marciume e il lo-fi a regola, laddove altri gruppi avevano solo sperimentato in quella direzione. I fatti di cronaca hanno aiutato alcuni gruppi a rendere celebre la propria musica? Sicuramente sì. Questo li rende più importanti di altri? Anche, perché non puoi essere influente, e quindi importante da un punto di vista storico, se nessuno ha mai ascoltato la tua musica. |
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Ok, allora comprendo e concordo riguardo il discorso sulle scoreggine (curiosa scelta dei vocaboli, concedimelo). Quello che non capisco è però l'evidente "doppiopesisimo" che applichi parlando di Burzum e atri gruppi. Tastiere rubate ai Rotting Christ? Probabile, e i Rotting Christ a chi le avevano rubate? Tastiere stucchevoli? Questo sarà un giudizio personale ma le ho sempre trovate amalgamate benissimo al contesto musicale creato da Vikernes, mentre quelle di Passage hanno un suono molto più posticcio, inadatto al suono ottenuto col resto degli strumenti (ma si tratta di quei difetti che, sempre secondo il sottoscritto, rendono personale un disco). Vocals riprese da Bathory? Qui onestamente mi cascano le braccia, Vikernes ha spiegato più volte il modo in cui ha registrato le voci: un modo sicuramente casereccio, alla "dammi il peggior microfono che hai" e nient'altro, ma che ha indiscutibilmente creato delle tonalità riconoscibili e che prima non c'erano. Quante band, sin dai tempi del punk che tu hai giustamente nominato, hanno avuto come obbiettivo quello di suonare il peggio possibile, Hellhammer e Bathory compresi? Ed è proprio il fatto di avere un "obbiettivo" musicale ciò che ti sfugge quando critichi a Burzum la ripetitività. Decine di generi diversi, dall'elettronica al Funeral Doom (sto ascoltando giusto adesso gli Evoken), si pongono come vero e proprio obbiettivo la ripetitività e la creazione di un polpettone digeribile solo dopo numerosi ascolti, ognuno chiaramente con modalità e sensazioni diverse. Se mentre ascolti Burzum ti viene da pensare all'assicurazione e alla lavatrice non preoccuparti, a me succede con tre quarti delle band Grindcore: segno che da questo punto di vista ognuno fa storia a se. Ma tralasciando salvataggi in calcio d'angolo derivati dai tanto abusati gusti personali, ti consiglio di insistere nel tuo scopo e fare realmente tabula rasa di preconcetti legati alla supposta fama di Vikernes e dei modi in cui se l'è guadagnata. Ovviamente è lapalissiano che le sue azioni lo hanno messo al centro di discussioni spesso e volentieri vacue e slegate dalla musica in se, ma questo non dovrebbe impedirti di apprezzare (o non apprezzare, se non di tuo gradimento), le innovazioni portate da Burzum al Black Metal. Non ha cambiato le carte in tavola, come allora, sempre secondo la logica delle scoreggine, non le hanno cambiate Rotting Christ ed Hellhammer, gruppi che tu consideri bistrattati quando hanno anch'essi un fandom a volte parecchio esagerato tanto quello di Vikernes: cosa dovremmo dire dei Rotting Christ di oggi, seguitissimi nonostante una vena creativa ormai esaurita nonché notissimi per un monicker altamente blasfemo, o del ridicolo culto, sempre tutto fuorché musicale, sorto prima intorno alla figura di Tom Warrior e poi a quella di Ain dopo la sua morte? Long story short, le critiche che poni a Burzum, derivate da una legittima antipatia per via della sovraesposizione dei fatti mediatici rispetto a quelli artistici, le si potrebbe porre più o meno a qualsiasi band; allo stesso modo tale antipatia per il personaggio, che senza dubbio condivido, dovrebbe secondo me essere messa da parte, almeno nella mentalità di un buon Analizzatore e non in quella di uno scribacchino fanboy. |
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No no, non ho evitato di rispondere, non hai capito il discorso sulle scoreggine. Ma è stata una mia pecca, pensavo di parlare con gente con una qualche preparazione. Premessa: l'errore sta proprio nel pensare che un giorno una band ha inventato il genere. Nel caso del black (e lo stesso per il death) non c'è stata una vera è propria genesi. Ovvio, i Venom, i Celtic Frost, ecc... hanno dato un grande impulso (i Death ed i Possesed per il death). Ma è una situazione in cui ogni attore ci messo del suo, la sua scoreggina. E senza rivoluzioni eclatanti si è giunti a delineare degli stilemi di genere. Hvis Lyset Tar Oss è una delle tante scoreggine che trova le sue parti vocali e il riffing in Apocalyptic Raids e Under the Sign of the Black Mark, le tastiere spudoratamente rubate ai primi Rotting Christ. Nulla di sconvolgente e tutte influenze derivanti dallo stesso ceppo, tranne l'ambient con la Bontempi di Tomhet (assolutamente stucchevole). Ok, nessuno inventa niente, ma il più grosso problema di Burzum è che non sa comporre. È ripetitivo e stucchevole. E non sa comporre. Ah, l'ho già detto? Era per rendere l'idea. Le strutture sono elementari ABAB CDCD EFEF... con riff di una banalità sconcertante, alcuni pure decenti, ma che reiterati all'inverosimile (anche 12 volte!) non possono che perdere di efficacia. Il risultato di questa carenza di capacità compositive è un polpettone interminabile. Mettici testi risibili cantati col mal di gola, batteria piattissima, tastierine all'unisono snervanti... e così mentre ascolti, senza accorgertene, stai pensando ad altro: devo fare la lavatrice, domani scade l'assicurazione, ma dove sta il cell? L'errore sta nel ritenere che dietro quelle quattro ideuzze ci sia una mente pensante e non uno che si arrabatta con le sole 4 cose che conosce. Ma quante migliaia di band hanno fatto e fanno operazioni simili a quella di Burzum in ogni angolo del globo e nessuno se le inc...? Ma perché, se proprio dobbiamo, non si celebra (pur con tutti i suoi difetti) Passage To Arcturo? Non certo perché qui c'è il genio di un Beethoven o di un Michelangelo, uno di quelli che non si limita alla scoreggina, ma che cambia le carte in tavola e crea un nuovo inizio: la grande attenzione su Burzum, e non su Rotting Christ o Hellhammer o vattelappesca, si motiva solo con i noti fatti di cronaca. Essendo diventato un personaggio è anche diventato un riferimento. E gli scribacchini musicali, da grandi ignoranti, si sono accodati acriticamente. Eh, così va il mondo. In Azerbaijan c'è una one man band che si chiama Violet Cold che fa cose interessanti. Magari il suo modello è "il suo film" (= versione idealizzata) di Burzum. Ecco, se è davvero così, perfino Burzum ha qualche merito. Altri non ne vedo. |
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Apperò, per essere un Analizzatore integerrimo devo ammettere che ti sei smarcato dal mio quesito con una certa classe. In ogni caso, posso assicurarti che Slayer e soprattutto Venom sono tra i miei gruppi preferiti di sempre (e mi sono fatto delle belle risate ultimamente a leggere certi commenti su Cronos e soci), ma allo stesso modo non ho mai ascoltato ne un suono di chitarra simile a quello dei Darkthrone né una voce e dei riffing dello stesso feeling di Hvis Lyset Tar Oss (ovviamente precedenti al 1992). Ma se ho capito bene dal tuo ultimo commento, non consideri “precursori” o “validi” gente che raccoglie elementi altrui e li filtra attraverso la propria visione artistica, esattamente come fecero le band dell’Inner Circle. Beh, mi secca dirtelo ma la tua mi sembra una logica abbastanza fallace, dato che nulla nasce dal nulla e così facendo ti ritroveresti con ben pochi di questi fantomatici “precursori”. Esempio random e poi concludo: così come i Darkthrone hanno sicuramente preso dai Celtic Frost quei riff lenti e pesanti che tutti conosciamo (In The Shadow Of The Horn è probabilmente il più noto), allo stesso modo Warrior e compagni mutuarono parte del loro suono, specialmente nei passaggi più atmosferici, addirittura dai maestri della new wave, quindi roba che con il Metal c’entrava il giusto. Allora, seguendo il tuo ragionamento, sto benedetto Black Metal chi lo avrebbe inventato? I Joy Division o i Sister Of Mercy? |
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no le loro teorie vertono sull'antropologia pura, praticamente in soldoni dicono che ci sono magrebini più bianchi di certi italiani (come giggino nazionale) che alla fine vengono liquidati come "ebrei" al potere...penso che anche toninelli (ma anche salvini) con i loro capelli scuri e i loro nasi pronunciati potrebbero essere etichettati come di sangue ebraico...pazzesco |
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Quella su Giggino me lo devo vedere, così rotolo dal ridere!! Ma su Toniscemonelli niente???🤣 |
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Slok: Mah, te lo dico nol modo piu ragionevole e composto possibile, se qui parliamo dell'Inner Circle non so proprio come tu faccia a non sentire le band che io (a parole mie) ho citato. Aggiungo, timoroso di non dire una delle mie "peggio bestialità", che se le ascolti da anni forse dovresti ascoltare pure altro, no? Così, giusto per farsi un'idea del mondo fuori e per comprendere che ad ogni minima scoreggina non si può gridare al miracolo. Ad ogni modo essere personali non vuol dire essere precursori e, ad essere pignoli, neanche essere validi musicalmente. Per esempio i Necrodeath, pur essendo certamente validi e personali, non sono precursori di una cippa. Però mi fa piacere che anche tu consideri quelli dell'Inner Circle dei fancazzisti viziati. E noto che anche a te piace vomitare qualche insultino, solo che io mi limito agli "artisti". |
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tra l'altro non mi è simpatico (nemmeno politicamente) giggino, ma preferisco diecimila volte i napoletani come lui (tra l'altro da padano doc amo napoli) piuttosto che i suprematisti come lui, e lo dico da amante della scandinavia che per fortuna non tutti i norvegesi sono come lui. |
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burzum ha meriti artistici interessanti e ha fatto cose che hanno il suo fascino poi si è incartato (musicalmente), a parte questo in questi giorni ho dato un'occhiata al suo canale youtube e facendo finta di non sapere chi sia (un sociopatico avanzo di galera) devo dire che l'ho trovato ridicolo, con l'età non migliora. Il suo stile di vita può essere condivisibile, cioè una specie di mauro corona che gira in lada niva per i boschi, ma per il resto mamma mia che pena, ai livelli del suo compare breivik...addirittura ha fatto un video allucinante su giggino di maio dove una serie di squinternati (stranieri) come lui si sperticano in teorie antropologiche sui suoi connotati fisici (praticamente gli hanno dato del mediorientale negro)...poi ha commentato in modo sarcastico il film in oggetto criticando il regista per aver scelto un grasso ebreo ad interpretare lasua parte di scandinavo, come se akerlund non l'avesse fatto apposta....Veramente un genio |
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Direi che Slok non poteva esprimersi meglio.  |
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Analizzatore, cerca un minimo di ricomporti e ragionare, visto che parti da basi condivisibili per poi degenerare nella spocchia e nei proclami buffoneschi, esattamente come i personaggi sopra descritti che tanto ti infastidiscono. Hai ragione a criticare lo star-sistem che si è creato attorno alle vicende scandinave (io stesso non so se ridere o piangere davanti all’autorita di cui gode oggi Vikernes grazie ad un canale YouTube ai limiti del demenziale), e non sbagli al voler fare tabula rasa da fatti esterni e concentrarti solamente sulla musica. Ma è proprio qui che ti lasci andare alle peggio bestialità, analogie che (permettimi) mi fanno dubitare di quanto tu abbia approfondito i nomi che allo stesso tempo vuoi criticare musicalmente, limitandoti al definirli “fancazzisti viziati”; cosa che sicuramente erano, ma non certo da un punto di vista strettamente musicale. Mi spieghi, per cortesia, dove accidenti senti “Slayer, Venom, Celtic Frost” (parole tue) in un Filosofem, un Transilvanian Hunger o un De Misteriis Dom Sathanas? No perché io questi album li ascolto da anni e mi sono sempre sembrati caratterizzati da identità musicali ben definite, nonostante dietro vi siano dei “fancazzisti viziati”. Capisco che sta gente ti stia sull’anima, ma non eri tu a dire bisogna avere il giusto distacco quando si parla di musica? O questo fantomatico distacco bisogna averlo solo verso i lati positivi di un musicista, mentre il resto può essere manipolato giusto per vomitare qualche insultino su un forum? |
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A prescindere ad esempio, dal fatto che Burzum mi stia altamente sui coglioni e lo disprezzi come uomo, purtroppo non posso che essere affascinato dal suo estro artistico. Il suo stile era innovativo ed unico, e ha scritto tra i dischi migliori di tutto il genere. Qualcuno dice sopravvalutato, io dico particolarmente talentuoso, nonostante il resto, purtroppo. Stessa cosa per i Mayhem, per non parlare dei Darkthrone qui non citati. |
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@Analizzatore ma di che stiamo parlando? Che c'entra chi fosse pioniere e di cosa? Che c'entra la motivazione artistica? Forse che l'ascolto della musica è solo analisi asettica e non piuttosto lasciarsi andare alle emozioni? Ma poi non deviamo il discorso, semplicemente abbiamo detto di aver apprezzato il black metal x la musica e tu hai risposto "Eh, ma se sono scandinavi hanno i boschi, il freddo, i vichinghi e il sole di mezzanotte, allora sono artisti per forza. Metti che sono pure dei criminali allora sono dei certamente dei geni. Ma siamo seri, su... Non c'entra nulla l'apprezzare quella musica, vi siete innamorati di un vostro film." Saluti a tutti |
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Analizzatore il black hawaiano c'entra proprio perché quelle band che ho citato (Von Blasphemy Sarcofago e mettici pure gli svizzeri Samael e Celtic Frost) sono considerate tra i pionieri del black. Prima dei Mayhem. Ed era proprio per dire che a me, personalmente, della scandinavia è sempre interessato poco mentre mi interessava la musica. Sei tu che dici "vi siete innamorati della scandinavia etc" allora io, per me, per quel che mi riguarda, ti dico che a me della scandinavia non interessa più di quanto mi possa interessare il Messico o altri posti da cui provengono altre band. Misteriis boh preferisco Live in Leipzig per la voce di Dead. Ma comunque Misteriis mi sembra sia considerato un po' il disco conclusivo il punto di arrivo della prima ondata black più che un lavoro pionieristico. Sul resto ci si può leggere la rece presente qui sul sito. Ciao! |
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Qualora non fosse chiaro, nel 355 mi riferivo a De Mysteriis Dom Sathanas dei Mayhem e di come è nato il fenomeno black metal scandinavo. Che c'entra il black metal messicano o hawaiano? Ha lo stesso successo di quello scandinavo? Che ci siano band come i Sarcofago che hanno effettivamente inventato qualcosa, pur nei loro limiti, non ci piove. Ma i Mayhem no. Il black metal esisteva già, PERCHÈ CONSIDERARLI DEI PIONIERI? In base a cosa attribuire loro qualche merito artistico? La loro fama è un prodotto di tanti fattori, che ho cercato di delineare nei miei post. Se volete rileggetevi il 156. Vi siete innamorati di un vostro film vuol dire che alla base del vostro apprezzamento non ho trovato alcuna motivazione artistica, ma solo la solita infatuazione per i primi amori musicali. Quali sono le idee, le soluzioni formali, i significati rivoluzionari tali da dire che De Mysteriis vale 10/10? C'è un motivo o dobbiamo accettare che i Mayhem sono una band importante perché sono una band importante? Appunto, è tautologico. |
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#361 beh sì, equivale a dire che ha anche un po' di torto . Sì come dice Silvia anch'io mi riferivo a "eh ma sono scandinavi etc etc " e non ai giudizi sulla musica. Comunque magari con quel "vi siete innamorati etc etc" si riferisce a chi ha cominciato ad ascoltare quella musica in quel periodo in seguito ai fatti noti. Ma allora è tautologico. È ovvio che chi ha cominciato ad ascoltare quella musica per quel motivo lo ha fatto per quel motivo. Non so non capisco dove si voglia andare a parare... anche il punk uno può cominciarlo ascoltare per cose extra musicali (immagine fatti cronache etc) ma anche il grunge il glam etc, boh mi sembrano cose ovvie... A me i primi Mayhem e soprattutto Burzum piacciono poi che non sappiano suonare non mi sembra, non sono Pastorius o Django Reinhardt ma il batterista beh lo sappiamo che sa il fatto suo, certo non mi innamoro di quel nazista di Burzum, preferisco le more alle bionde di gran lunga e possibilmente senza barba... |
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Quello si. Ho condiviso alcune parti altre no |
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tino io leggo al #355 "Non c'entra nulla l'apprezzare quella musica, vi siete innamorati di un vostro film", a me pare una generalizzazione basata su luoghi comuni |
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L’analizzatore un po’ di ragione ce l’ha, il fatto che venissero dalla scandinavia è sempre stato un grande vantaggio perché chi è sedotto e predisposto per quel tipo di sonorità e tendenzialmente attirato, almeno inconsciamente, dall’atmosfera che quei luoghi trasmettono (io ero uno di quelli), quindi un mix fra musica minimale e oscura con passaporti scandinavi è qualcosa che quasi sempre funziona ed è funzionato eccome. Altri luoghi suscitano emozioni diverse e si sposano a musiche differenti, pensiamo al desert stoner rock, al glam metal californiano o ai balli latini caraibici. Poi ovviamente ci sono le eccezioni ma in linea di massima la scandinavia è stata un volano potentissimo per l’intero genere. L’estremismo poi è una logica conseguenza del continuare ad alzare l’asticella, i mayhem (almeno in quegli anni) sono stati il top dell’estremismo sonoro e visivo, possiamo tranquillamente dire artistico. Però limitare il successo del genere a soli questi due fattori, seppur fondamentali, lo ripeto è secondo me miope. Io penso che il genere è scoppiato ed è diventato quello che è non all’inizio quando i primi lavori di questi gruppi venivano ripetutatamente presi sottogamba quando non stroncati palesemente, ma quando i gruppi hanno cominciato ad aggiungere tecnica e qualità in maniera esponenziale al netto della violenza sonora, cosa che il metallaro comunque cerca sempre, in modo da spingere poi di riflesso una (ri)valutazione delle opere primordiali. I dimmu borgir, uno dei gruppi più odiati e amati della scena, sono stati quelli che hanno inaugurato questa tendenza “a migliorare” con il loro capolavoro enthroned che ha permesso poi di scoprire di riflesso l’album precedente, minimale al punto di pensare di ascoltare un altro gruppo, anche per molti altri gruppi è andata così. |
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Aggiungo che ci sono sempre stati tanti altri generi (e anche tante altre forme artistiche, non solo in musica) che non si basavano sulla tecnica ma sul veicolare un'impressione, un sentimento, una sensazione, tutte cose che non si possono "misurare" ma solo "sentire". No Fun 359 si', e' cio' che intendevo, al piu' si rimane sbalestrati quando ci si accorge di aver supportato un criminale (a posteriori pero', come diceva Gals prima) |
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E comunque per quella che è la mia esperienza è il contrario. Ho sempre notato che chi NON ascolta black collega il black subito agli omicidi alla Norvegia e via discorrendo, mentre chi lo ascolta se ne sbatte abbastanza di queste menate... ma questo riguarda la mia esperienza, magari mi sbaglio |
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Se la musica non avesse avuto valenza artistica non avrebbe superato tutti questi anni e sarebbe rimasta confinata alla moda di un momento. Purtroppo x pregiudizio la si lega a questi fattacci descritti nel film ma come dice anche No Fun ci sono tante altre realta', non solo a livello di immaginario e contenuto comunque, ma anche musicale. |
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A molti sarà successo così. Personalmente capisco quello che vuoi dire ma non lo condivido, e almeno dal mio punto di vista non ha nulla a che vedere con la realtà. Anzi vedo proprio una realtà un pò faziosa e distorta dai propri modi di interpretare le cose, quasi vittima di alcune antipatie. Poi magari mi sbaglio. In ogni caso la valenza artistica di questa scena, piaccia o no, ha il fatto suo, anche tra i musicisti più minimalisti. Almeno, io mi riferisco a tutti quelli che conosco io, poi sicuramente ne esisteranno molti altri del tutto inutili. |
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Sul resto non mi esprimo, sul fatto che siano scandinavi sinceramente boh, perché dovrebbe essere influente non saprei, per dire i VON possono essere i musicisti più inetti del mondo ma tra i primi gruppi black i suoni che producono mi piacciono parecchio (non ho parlato di musica apposta). E sono di Honolulu ( ! ) Idem i Blasphemy canadesi o i Sarcofago brasiliani o gli Abigail e i Sigh giapponesi Sto ascoltando adesso il cd "The Best of Old School Black Metal". Ci sono i Bulldozer che mi sembrano anche bravi a suonare e si rifanno di brutto ai Venom. Sono italiani. Quindi boh, giusto per dire che secondo me sta cosa della scandinavia interessa fino a un certo punto. Può affascinare ma adesso (in realtà da un bel po' ) puoi trovare gruppi black sardi o messicani che richiamano tutt'altri immaginari che non sono meno intriganti. |
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Immaginate una band qualsiasi, magari italiana, che pubblica un disco con influenze di Slayer e Venom come ce ne sono migliaia, con un cantante che non azzecca una nota manco sotto tortura, con parti in uno pseudo-latino pure sgrammaticato e con una base "ideologica" da sbellicarsi dalle risate... ecco, proprio ad essere buoni, gli dareste più 5/10? Eh, ma se sono scandinavi hanno i boschi, il freddo, i vichinghi e il sole di mezzanotte, allora sono artisti per forza. Metti che sono pure dei criminali allora sono dei certamente dei geni. Ma siamo seri, su... Non c'entra nulla l'apprezzare quella musica, vi siete innamorati di un vostro film. |
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Forse i tempi del tape trading e dell'ascoltare musica con solo in mano la cassetta duplicata sono solo fantascienza x alcuni ma x altri e' stata una (bellissima) realta' in cui la musica era solo musica e non c'erano neppure professoroni che la utilizzavano come mezzo x mostrarsi superiori. @Area, ok, avevo frainteso, comunque discutere con te e' sempre un piacere. Scusate l'OT, il film e' ben lontano ora da queste discussioni. Ciao |
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@Analizzatore, Ma figurati! E' tutto di loro proprietà, solo loro capiscono. XD
Quoto tutta la parte sul giornalismo metal italiano e su come dovrebbe essere e fare informazione un vero giornalista musicale. Vera anche la parte dove citi i meriti di Emperor e Esnalved.
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Ma secondo te gli storici, i giornalisti e tutti quegli altri stronzi che appartengono all'infima categoria dei critici musicali devono amare i fatti e le persone di cui parlano? L'amare (un personaggio storico come un genere musicale) ottunde il giudizio, che invece dovrebbe essere il più freddo e distaccato possibile. E direi anche impietoso. Solo chi ha il giusto distacco (e le competenze) può dare una valutazione obiettiva. Invece la critica musicale rock e metal ha da sempre un grande difetto (oltre l'impreparazione tecnica): è scritta da fan gossippari e da entusiasti ignorantelli. Gente che magari sa tutto su fatti e fatterelli, ma che non sa nulla o quasi di musica (quella cosa fatta di suoni). E poi ci ritroviamo uno come Burzum a pontificare su Youtube, uno che doveva essere preso a pesci in faccia fin da subito e che invece si è pure fatto un seguito. Per me Mayhem e Burzum sono tra i nomi più sopravvalutati della storia. Hanno ripreso l'aspetto musicale, "ideologico" ed estetico di band come Slayer, Venom, Celtic Frost ecc e lo hanno riproposto in modo acritico. Senza inventare nulla sono balzati all'onore delle cronache. E come lo si spiega? Ovvio, per i fatti che tutti conosciamo. Ne siete venuti a conoscenza dopo? Beh, il resto del mondo no. Tanto per precisare, per me Emperor, Enslaved, Arcturus e tante altre band black metal hanno scritto pagine importanti. La mia è una verità assoluta? Beh, forse sì e forse no, ma è una legittima e motivata opinione e la si può certamente esporre. Tu continua pure a provare invidia. |
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Invidio molto quelli che, pur non amando un genere, riescono comunque nel difficile compito di inquadrarlo da un punto di vista storico, riuscendo ad individuare con sicurezza chi e cosa ne avrebbe favorito la diffusione e quindi stabilendo, in buona sostanza, i rapporti di causa ed effetto che sarebbero alla base del suo sviluppo.
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@Silvia, ma infatti io dicevo questo, la cosa che avete detto voi della curiosità... niente di più niente di meno.
@Galilee, Infatti non ho mai detto che c'é una scena mainstream, di per se sarebbe impossibile... ma meno male che a nessuno frega na cippa! |
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"Come dici tu sicuramente i fatti di cronaca hanno creato curiosità, ma la cosa è poi finita lì". È ciò che penso anch'io. |
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Ma di che scena stiamo parlando? Si tratta comunque di un genere di nicchia. Non è mai esistita un scena mainstream Se hanno avuto successo gruppi come Cradle of filth è dimmu botgir senza bisogno di gossip perché non avrebbero dovuto anche averlo band come Emperor o Immortal. Come dici tu sicuramente i fatti di cronaca hanno creato curiosità, ma la cosa è poi finita lì. Al di fuori del metallaro comunque tutte queste cose generano un gran sticazzi. A nessuno frega Na cippa.  |
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@Galilee, ma infatti non mi riferisco proprio a chi é come te per dire, ma alla fetta più ampia di pubblico inerente al genere... cioé resto convinto che quella roba se é sopravvissuta alla metà dei 90 oltre che per una costanza impressionante, la formazione di uno zoccolo duro di (relativamente) pochi e fedeli appassionati etc. purtroppo é anche dovuta a tutto il passaparola anedottistico (talvolta condito da aggiunte del tutto inventate) che instillano la curiosità... purtroppo ovviamente! |
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Si e no. Il gossip uscì dopo. Prima uscirono i dischi. Le notizie riguardanti gli eventi nefasti comunque iniziarono a circolare più tardi. Cioè ad indagini e processi svolti. Gli amanti del metal estremo avevano già qualche anno di uscite discografiche Black metal su gli scaffali che trattavano i temi piu disparati. Per gli ascoltatori occasionali sicuramente sarà come dici tu. Per dire quando ascoltavo Storm of the lights bane non sapevo che il frotman fosse uno psicopatico da internare. Di sicuro ll saperlo prima non mi avrebbe invogliato a comprare il disco. Tutt'altro. |
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@Galilee, Io non me la sento di dire che il Black si limita alle chitarre zanzarose, perché c'é e c'é stato tanto Black di vario tipo, anche con modalità di registrazioni differenti...
E' comunque innegabile che molti al tempo ci si saranno avvicinati tramite un passaparola inerente a ste cose... cioé nel senso, sia che tu lo venga a sapere subito o poco dopo, comunque dopo un po ne vieni al corrente perché chi ti ha fatto ascoltare questo o quel gruppo black poi tira fuori le "storielle" inerenti al black circle... é quasi una reazione a catena.
Cioé allora il genere sarebbe comunque stato in grado di farsi largo nell'underground metal, però é innegabile che comunque questa o quella malefatta ne abbiano suo malgrado aiutato la diffusione. |
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@ObscureSolstice, Tralasciando che NON SONO schierato da nessuna parte, ma se tu pensi che in Emilia siano "Viet kong rossi", mi sa che tu l'Emilia-Romagna non la conosci proprio... fatti un giro per i bar e le palestre o per le periferie e poi dimmi se le persone sono di sinistra... ma non é così da adesso, ma da 25 anni almeno.
Magari sarà stato così fino agli anni 80 ma poi le cose sono molto cambiate.
Poi sicuramente saprai che in regione nella zona corrispondente alla Romagna c'é quella Predappio che é tanto famosa...
Fine dell' Off Topic
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Sì sì tino si era capito perfettamente 👍🏻 |
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attenzione che per viking non intendo (solo) quella roba marziale in salsa bathory (ultimi), ma tutta quella terra di mezzo sospesa che musicalmente è black metal ma non ha connotati satanici, parlo comunuqe dei primi lavori di borknagar, enslaved, ulver, in the woods, windir, taake,... |
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tino ottima osservazione. |
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...c'e' un sicuramente di troppo ...scusate...la fretta... |
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.....il viking sicuramente e' sicuramente molto interessante e realmente vicina alla cultura e la tradizione scandinava....in fondo i testi black con le credenze dei vichingi non ci azzaccano niente.....se sono cosi' orgogliosi delle origini perché parlare di tematiche che derivano dalla cultura cristiana? |
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Mah secondo me la cosa più interessante del Black con la sua costola Viking e' l'impressionante evoluzione musicale a livello di tecnica e di ispirazione artistica di molti dei loro esponenti, limitarsi alle prime uscite spesso e volentieri grezze per banalizzare un genere e' troppo miope per essere considerato onesto nelle intenzioni. |
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Mega quotone a Galilee, il black non è zanzare e tafani, le stronzate da neuro deliri di Varg..chi conosce il black solo in superficie si ferma a questo, mai sentito parlare di atmospheric black metal? Divino..ci sono delle sinfonie perfino "romantiche" termine inadatto forse, ma al tempo stesso glaciali, malinconiche..andate oltre alle cazzate di Burzum, malgrado i capolavori che ha scritto. |
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Non è vero, io ascoltavo e apprezzavo il black metal prima di conoscere gli eventi. Quando comprai a blaze in The northern sky, non sapevo proprio nulla di queste cose, nemmeno quando comprai i primi Enslaved. E adoravo questo sound e lo adoro tutt'ora. Ridurre il tutto a delle chitarre zanzarose è sbagliato. Significa considerare solo la n tassello del mosaico. Il black metal avrebbe avuto lo stesso un successo esagerato anche senza questi eventi. E album come Filosofem di Burzum rimangono dei super capolavori anche oggi. Il tutto poteva rimanere circoscritto a poche bravate. Così non è stato purtroppo, per colpa poi di pochi malati individui. Ma la musica rimane, ed è lì ancora adesso in tutto il suo splendore. |
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Non credo proprio 😅. Io ho conosciuto la musica prima e mi è piaciuta parecchio, ho saputo dei casini solo dopo, e come me tanti appassionati. Fra l’altro il black è decisamente eterogeneo e ha tante sfumature che danno un tocco sinistro ad altri generi. Come dice Analizzatore criticare i gesti criminali di alcuni esponenti non ha niente a che vedere con la musica |
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@silvia o significa che c'è un sacco di gente piena di problemi che apprezza l'ascolto di gente che imita uno sciame di zanzare registrando il tutto con il microfono della chicco nel garage dello zio sordomuto. Sul serio senza i casini extramusicali e i deliri di burzum otto persone al mondo conoscerebbero il blacl metal. |
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Sì, tutto molto commovente, però biasimare alcuni soggetti (alcuni soggetti) per comportamenti imbecilli quando non criminali e per il pensiero confuso quando non da decerebrato non significa disprezzare il genere. |
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Joey qui sotto si è discusso principalmente degli eventi che vengono narrati nel film. X quanto riguarda la musica io personalmente non mi sono dilungata perché non non mi sembrava l'articolo giusto x farlo ma sono d'accordo con te, come ho accennato prima se un genere resiste al tempo significa che ha dei contenuti validi proprio dal punto di vista musicale e non è una moda nata dai fatti di cronaca come si affermava qualche commento. Aggiungo anche che i ragazzi dell'Inner Circle rappresentavano solo una piccola parte della scena black |
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Ciao. Io trovo curioso e per certi versi buffo che sia stato pensato e realizzato un film incentrato su alcuni dei personaggi più controversi della scena scandinava degli anni ’90. Ritengo che un prodotto di questo tipo possa interessare maggiormente i curiosi e più in generale coloro i quali sono avulsi al genere black e molto meno quelli che apprezzano senza riserve questo sottogenere del metal ma magari mi sbaglio… Comunque, a leggere i commenti di questa discussione sembra quasi che ci sia una sorta d’idiosincrasia strisciante nei confronti del movimento black, considerato dai più come un fenomeno musicale marginale privo di qualità artistiche degne di nota. L’impressione che ho è che per taluni ascoltatori il black metal rappresenti un non-genere e che venga percepito o considerato, storicamente parlando, come un incidente di percorso, un’anomalia da un punto di vista stilistico, concettuale e (mi si lasci passare il termine) filosofico. In realtà, il black è un sottogenere che negli anni ha conservato una vitalità non indifferente e all’interno del quale sono nate e si sono poi sviluppate realtà musicali di grande spessore artistico; faccio, inoltre, sommessamente presente che è in ambito estremo (black, death, doom, ecc.) che si possono attualmente apprezzare i fenomeni o le correnti musicali più interessanti, quelle nelle quali sono ravvisabili tracce di evoluzione o in cui si avverte quantomeno un senso di novità. Credo, quindi, che i giudizi di taluni ascoltatori volti a ridicolizzare gli artisti black e più in generale il loro contesto di riferimento siano assolutamente fuori luogo e frutto di una visione ristretta e limitata del genere. |
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@No Fun, io faccio poca differenza, tralasciando il cibo politico, sempre viet-kong rossi siete..emilia paranoicaaaa. Calorosi, soprattutto ospitali, a differenza di altri; sulle porte del confine del nord e le porte al confine del centro e sud Italia..storicamente culturalmente parlando dove impervia la linea gotica, per quello che hanno vissuto non saranno mai in altro modo, (come gli scandinavi non saranno mai cristiani), a meno che l'emilia romagna vivano quello che ha vissuto la Polonia e allora le cose cambiano |
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ah ah no fun vero quello che dici sulle svedesi, ma è anche vero che nei primi anni 90 quando da ragazzi giovani pieni di testosterone raggiungevamo quelle terre la altissima concentrazione di bellezze nordiche era valore aggiunto non indifferente che accresceva il fascino del viaggio. Comunque io ero già appassionato di paesi nordici già alle elementari, quando guardavo negli anni 70 i telefilm di emil ,il monello sveese che intagliava le statuette di legno nel capanno quando veniva punito dal papà. I miei primi viaggi li ho fatti quando i miei unici miti nordici musicali erano king diamond e i candlemass (soprattutto per chè non sono mai stato fan dei bathory), al limite i midas touch di patrik wiren. Il periodo black è venuto dopo, probabilmente quando tutto accadeva eravamo attratti da altro, ma la vera passione musicale geografica, la vera fusione etnico artistica, è stata a metà anni 90 quando c'è stato tutto quel fermento che univa black, death viking e tutta quella roba già evoluta che sapeva di nord e delle sue atmosfere, il perido dei primi amorphis, dei katatonia, degli opeth dei tiamat. Poi raggiunti i trenta il fuoco ha cominciato a spegnersi, i posti sembravano sempre più lontani nonostante il big ben dei voli low cost (siamo sempre stati viaggiatori non semplici turisti, e il viaggio attraverso l'europa era un vero rituale) le nostre vite hanno prese pieghe differenti, ci siamo accasati e impigriti e adesso a dire il vero quei posti non mi attirano più come una volta e non sono più disponibile a sopportare i disagi che i viaggi da quelle parti comportano...sono anche meno esterofilo, tutte cose che avvengono quando si cresce e si invecchia, però riserbo sempre bellissimi ricordi e la musica li ha accompagnati alla perfezione |
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@No Fun, Emilia o Romagna tutte cose buonissime! 😋 E che calore la gente... Ciao un saluto a tutti 🤗🤗 |
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Tino è emiliano @Obscure! Non confondiamo. Emilia= parmigiano e lambrusco. Romagna= piadina e sangiovese. E appunto abitando in riviera non avevo bisogno di andare in scandinavia come Tino per incontrare le svedesi Niente contro gli emiliani sia chiaro, anzi i romagnoli "litigano" tra romagnoli e gli emiliani tra emiliani, ma ci teniamo a non essere confusi. Comunque a parte 290 commenti che non parlano del film (tra cui anche i miei) dagli altri mi sembra di capire che valga davvero la pena vederlo. Provvederò. |
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Akirafudo...un altro romagnolo, come No Fun o tino...effettivamente l'ho scritto di fretta il mio 288, tu ti soffermavi sul fattore scandinavia luogo di vita e difficoltá e appunto ho detto..pensa allora più su in Islanda cosa può comportare per chi (come noi anche troppo abituati bene dalla temperatura temperata italiana) in quei posti artici anche come Groenlandia dove ci sono sei mesi di luce e sei mesi di buio..il senso di abbandono l'ho intuito anch'io, inquietante ma allo stesso tempo appagante per diversi aspetti, un piccolo mondo dai mille colori affascinante |
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Per la cronaca vi rimando all'ultimo discorso del post 216. Di cui un solo fattore non puó condizionare di certo l'ascolto e il piacere della musica. Ma li avete mai ascoltati i dischi black metal di questi artisti? |
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Gli omicidi sono chiaramente a carico di pochi e mi risulta che sugli incendi sia stata fatta chiarezza solo per alcuni episodi. Prima chiedevo per sapere se fossero stati accertati dei comportamenti teppistici da parte di tutti gli altri. Perché per me chi si comporta da teppista è un teppista, senza tanti distinguo. |
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Ah ok tino non avevo capito che ti stessi riferendo solo ad alcuni episodi del film. Certo anche x me cio’ che descrivi è teppismo ma mi sembrava che la domanda di Analizzatore fosse rivolta alla vicenda in generale |
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silvia nessuno ha confuso gesti criminali come assassinii all'arma bianca e incendi dolos di luoghi di culto come teppismo, ma i gesti teppistici narrati sono cose "più innocue" come la spaccata di un vetro di una macchina, lo spaccare bottiglie e imbrattare di scritte spray, tutte cose che senza sconfinare nella cronaca nera molti giovani un po' ribelli e pieni di testosterone (e teste un po' vuote) fanno. Tra l'altro viene evidenziata in maniera netta la figura controllata, lucida e mai fuori dalle righe di vikernes che però sotto covava una lucida follia criminale alimentata dall'ideologia che tutti sappiamo e da un carattere narcisista all'iverosimile. |
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tino teppismo x me è sinonimo di vandalismo poi ognuno ha il suo metro di giudizio personale ovviamente. Comunque ho già espresso precedentemente il mio parere dai non voglio essere pedante 😅 |
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Analizzatore no anche le accuse furono ben più che teppismo soprattutto x Vikernes che ebbe una caterva di capi d'accusa pesanti oltre all'accusa di omicidio. |
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analizzatore sono gesti teppistici alla grande |
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Certo tino tutto può essere, ci sono anche biografie di tanti personaggi che sono controverse. |
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Ma nella realtà fattuale (se si preferisce giudiziaria) si comportavano da teppisti o no? |
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poi che non sia stato approvato dalle band coinvolte non vuol dire nulla, per quel che ne sappiamo possono anche essersi messi d'accordo con akerlund per continuare a darsi quel tono da asociali misantropi che li contraddistingue e cioè dire alla rovescio come si dice dalle mie parti. Prima di fare un film descrittivo come questo si vanno ad incontrare un sacco di persone, si raccolgono e si incrociano testimonianze, non è che uno parte in quarta e si inventa una sceneggiatura per sentito dire, poi stiamo parlando del chitarrista dei bathory non un qualsiasi regista di hollywood. Tra l'altro su you tube c'è il report della serata dove il film è stato trasmesso al cinema, a torino, dove viene intervistato un italiano di circa 50 anni che ha conosciuto i personaggi all'epoca ed è stato a casa loro essendo stati prima amici di penna e sembra confermare che quello che viene descritto è veritiero |
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poi io mi attengo all'argomento del report cioè la narrazione della vicenda come descritta dal regista nel film, non su supposizioni o per sentito dire. |
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Non ho detto che erano teppisti seriali ma che hanno commesso gesti teppistici tipo spaccare vetri delle macchine, imbrattare con vernice spray, spaccare bottiglie di birra per strada, episodi rappresentati nel film |
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Neppure io amo generalizzare anche perché si entrerebbe nella banalità e nel luogo comune secondo me. Ogni caso è a sé. tino sì se non erro anche al processo Varg viene dipinto come un manipolatore. Non voglio essere pedante e riaprire di nuovo la discussione ma x me non erano teppisti 😅. Contiamo anche che il film non è stato approvato dai protagonisti |
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Comunque i giovani attori sono tutti bravissimi, Vikernes sembra abbia avuto qualche mal di pancia ma forse perché è stato benissimo interpretato (beffardamente) da un giovane ebreo, complimenti per la mossa akerlund. Euronymous Culkin ovviamente sembra il cresciuto protagonista di mamma ho perso l’aereo in versione metal, buon sangue non mente anche per il poco sfruttato figlio di val kilmer ad interpretare il povero dead, un ragazzo che forse andava aiutato. Veramente forti le scene del concerto dei mayhem con la scena delle auto mutilazioni, scene del film utilizzate poi dai metallica per il video clip di un pezzo del loro ultimo disco. |
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Comunque i giovani attori sono tutti bravissimi, Vikernes sembra abbia avuto qualche mal di pancia ma forse perché è stato benissimo interpretato (beffardamente) da un giovane ebreo, complimenti per la mossa akerlund. Euronymous Culkin ovviamente sembra il cresciuto protagonista di mamma ho perso l’aereo in versione metal, buon sangue non mente anche per il poco sfruttato figlio di val kilmer ad interpretare il povero dead, un ragazzo che forse andava aiutato. Veramente forti le scene del concerto dei mayhem con la scena delle auto mutilazioni, scene del film utilizzate poi dai metallica per il video clip di un pezzo del loro ultimo disco. |
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Nel film l’unico che viene dipinto come rivoluzionario è il conte, che tra l’altro era di famiglia molto benestante, sembra infatti sia stato lui ad inaugurare la moda degli incendi e gli altri (euronymous compreso) si sono fatti trascinare, lui sembra essere il vero manipolatore di personaggi deboli e borderline, viceversa euronymous viene descritto come uno più attratto dalle potenzialità di successo del proprio gruppo e con spiccate doti manageriali che probabilmente sarebbero emerse più marcatamente se non fosse stato purtroppo massacrato. Invece lo squallido episodio di cronaca di faust viene narrato in modo da creare quel senso di ambiguità che ho sempre pensato ci fosse dietro quel gesto scellerato, cioè al bar il ragazzo viene addocchiato e si crea quel gioco ambiguo di sguardi. Poi il faust si dirige in un luogo appartato seguito dall’uomo e sembra cedere alle avances per poi sfociare in rabbia incontrollata, quasi come se avesse inconsciamente gradito (complice anche l’alcool) ma poi il senso di colpa e di vergogna avesse fatto scattare il raptus omicida. Alla fine comunque nel film non viene dipinta una specie di setta stile ultima thule, bensì dei normali ragazzi giovani sbandati che fanno festa bevendo, fumando, facendo episodi di teppismo gratuito giovanile, con la passione per il metal, che poi però si fanno sedurre dal male e scavalcano il fosso, un po’ come la triste vicenda delle bestie di satana che sembra alla fine tremendamente simile nella sua tragicità. |
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Non amo molto le generalizzazioni, ma per esperienza credo che in Italia siamo "più passivi" non perché provinciali, bigotti, disorganizzati, ecc., ma solo perché qui o ti fai il mazzo o non mangi. E ti puoi permettere il lusso di suonare solo se rosicchi tempo e risorse ad altro. Con le dovute eccezioni, ovvio. |
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Forse vi sfugge il punto: questi facevano i rivoluzionari
coi soldi di papino o del governo. Dalle mie parti li avrebbero chiamati fancazzisti viziati. |
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@Silvia, si insomma mi pare di capire che quelli attuali abbiano comprato (o forse sono in affitto boh!) i locali dell'Helvete e abbiano aperto lì il loro negozio... ma ripeto 15 anni fa era certamente altrove. |
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Ma infatti Volvo non per dire che era ricco ma perché era la classica famiglia normale con appunto la macchina nazional-popolare nel viottolo della villetta mono famigliare |
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@Silvia, No il negozio mi sembra che chiuse nel 1992 o nel 1993, per un po di tempo ci fu una specie di panetteria, oggi invece credo sia stato trasformato in una specie di negozio di dischi / museo...
Ma non c'entra nulla con il vecchio Helvete... ha però il pregio di avere tantissima memorabilia (tra cui prime stampe costose, demo e master esclusivi e un sacco di altra roba) oltre ovviamente ai dischi. |
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tino si' anche i Dark Tranquillity dissero lo stesso in un'intervista. Che la maggior parte dei ragazzi dell'IC venissero da famiglie normali lo sapevo, Ihsahn racconto' di aver barattato i soldi del tatuaggio con quelli della patente, hahaha, preferi' guidare insomma . Conta comunque che le Volvo sono normali in Scandinavia, non sono macchine di lusso |
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Il regista comincia il film con euronymous voce narrante dove si descrive come il classico figlio della borghesia novegese con tanto di volvo d’ordinanza sul viottolo di casa (dice proprio così), inoltre non sembra aver vissuto dissidi con la famiglia (sempre gurdando il film) quindi si presume che comunque abbia avuto le “spalle coperte”. Inoltre nel film il negozietto viene dipinto come quelli che tutti quelli che come me ora hanno più di 40 anni hanno frequentato in gioventù, cioè abbastanza fornito e comunque frequantato da una comunità di metallari che non sembra essere molto diversa da quella che si vedeva nelle nostre città in quegli anni. Poi sempre nel film la vita quotidiana di euronymous e i suoi amici era descritta come da semi-barboni, giravano con macchine scassatissime, mangiavano dai kebabbari, e sembra spendessero soldi solo per sigarette e alccolici. Non scordiamo poi che i governi scandinavi erano (forse lo sono ancora) soliti a sovvenzionare la “cultura” come la musica, quisi si auspicano aiuti di stato per le attività inerenti al gruppo, la casa discografica deathlike silence, le sessioni di registrazione ai grieghallen. Tornando all’attività commerciale dell’helvete, tra l’altro l’house of kicks di stoccolma che ho citato prima era il punto di riferimento della scena death svedese, importante ma non così affollata come si potrebbe pensare. Possiamo forse dire (ma è una mia ipotesi) che magari su dieci metallari italiani nel 1994 forse due suonavano, magari in scandinavia complice il clima, il welfare, il buio invernale, e la noia diffusa, forse 8 suonavano a loro volta creando poi i presupposti per un vivaio che ha dato i suoi frutti (più o meno avvelenati). Penso che lo stesso joey tempest abbia detto in una vecchia intervista che è normale per uno scandinavo appassionato di musica suonare in un gruppo, noi italiani forse siamo stati più passivi |
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@Area naturalmente la gestione di Euronymous durò poco scusa ho frainteso |
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Scusate ma il negozio è aperto e credo anche che vada alla grande. Comunque i negozi di dischi ci sono anche nelle piccole città. Non so quali lavori facessero i ragazzi allora ma ricordiamoci che l'istruzione nei paesi nordici è gratuita e anzi il governo offre supporto finanziario quindi se anche fossero stati studenti potevano campare tranquillamente. @Area io parlavo del metal non di altri generi |
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@Analizzatore, il "negozietto" di dischi infatti non é che durò tantissimo... Varg sia nel suo blog che altrove ha scritto svariate cose circa "i motivi" del fallimento dell'attività, trovi tutto scritto da lui e quindi sono fonti ufficiali, preferisco che tu lo legga, c'era anche una traduzione in Italiano e te lo consiglio perché é interessante.
Comunque una cosa che successe é che dopo la sua famosa "intervista" in parecchi provarono ad andare al negozio ma lo trovarono chiuso definitivamente....
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Maliziosa s'insinua una domanda: ma se è vero che la scena metal scandinava non è poi così florida (e figuriamoci cos'era 25 anni fa), di che si campava il buon Euronymous col suo negozietto di dischi? E gli altri? |
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Non andrei troppo fuori dal seminato ma la chiesa scandinava non ha nulla a che vedere con quella della germania del sud e dell’austria nonché della renania (la cattedrale di colonia è un capolavoro del gotico), le chiese bavaresi, austriache, sveve, sono identiche a quelle italiane e i loro popoli sono cattolici come gli italiani, ne più né meno, mentre la germania del nord (a parte ovviamente la zona della renania citata) è luterana come la scandinavia. |
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@tino, certo, io ho fatto riferimento all'Italia e ai paesi latini per una questione di parentela, ma fai bene a dire anche della tradizione Cattolica Tedesca, anzi proprio quella tradizione e quella Anglicana Britannica penso che abbiano molto ispirato la Chiesa Scandinava.
La Prussia era un paese molto interessante, praticamente oggi é frammentata tra diversi paesi anche molto distanti soprattutto oggi (comprendeva anche parti di Russia e Lituania), però é praticamente l'antenato di Germania, Austria e Polonia. E l'ho detto in modo molto impreciso, ma in Germania e in Austria molti ancora ne parlano. |
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Area non scordarti la tradizione cattolica tedesca, cioè non solo i paesi latini. La baviera, l’austria, la renania, sono regioni pregne di chiese storiche, cattedrali, monasteri, infatti il pangermanesimo pagano hitleriano esaltato all’ennesima potenza da himmler e le sue ss non sarebbe mai riuscito nell’intento di sradicare la cristianità nella culla del nazionalsocialismo, la cattolicissima baviera, non la “rossa” (e poco cristiana) prussian berlino che il fuhrer non ha mai amato. |
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@ObscureSolstice, Non sono d'accordo nel dire che le chiese in Scandinavia siano brutte... anzi sono belle, ma diverse... loro non hanno un tradizione artistica (facendo riferimento ad affreschi ecc) come possiamo averla Italia e i suoi parenti stretti Francia, Spagna e Portogallo.
Poi se parliamo di antichità nemmeno l'Italia era un paese Cristiano prima dell'inizio del medioevo, la cosidetta "Dark Age" per dirla alla Inglese.
In Norvegia sono i maggioranza Luterani e in piccola percentuale Atei.
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@Silvia, la scena Metal più grande e importante della Scandinavia é quella Svedese.
Parlando più nello specifico di "Rock e figli" se contiamo anche il fatto che da lì é venuto fuori un gruppo Punk importante come i Millencolin e tutto il revival di gruppi Hair/Glam degli ultimi 20 anni...
Già dagli anni 80 diversa gente dalla Finlandia e dalla Norvegia cercava fortuna in Svezia... guarda gli Hanoi Rocks che prima di andare in Inghilterra e negli States si trasferirono a Staccolma...
@Akira Fudo, Niente di strano in Norvegia ancora oggi il genere che tira di più non é di certo il Metal...
Fa conto che in Svezia (similmente all'Olanda) la roba che va di più in assoluto é la House o comunque roba Dance, i migliori in quel genere vengono da lì. La Norvegia gli va sostanzialmente dietro.
Poi oggi va di moda questo sottogenere del Rap ovvero la Trap praticamente ovunque e da quelle parti sarà uguale.
L'unica cosa vera é che la penisola Scandinava ha una buona scena Metal underground e uno zoccolo duro di fans sia locali sia a livello internazionale.
Ma é sbagliatissimo pensare che sia il genere più popolare. |
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@AkiraFudo #291 e tino#289 anch'io rimasi molto delusa, soprattutto perché non sempre (e non tutti) i gruppi arrivano in Scandinavia in tour. Vi rimando al mio #278, anch'io pensavo che la scena fosse molto più vasta invece ho constatato che chi l'ha resa grande sono le persone che la formano, se notate spesso le stesse che fondano più gruppi (pensiamo anche alla scena pulsante di Kolbotn, più o meno la tengono in piedi un gruppo di amici ed è una piccola città) |
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@tino dici bene, io rimasi deluso allo stesso modo; una sera ad Oslo andai a farmi una birra e finii all'Elm Street... appena entrato mi prese un colpo perché davano musica piuttosto loffia.. così chiesi al barista - dal look molto "metallaro" - se fosse possibile mettere qualcosa di più vigoroso, tipo Immortal o Dimmu Borgir... il tizio fu sorpreso dalla richiesta (cosa che mi fece sospettare che, al di là dell'alone leggendario che il locale aveva qui da noi non fosse poi quel covo di metallari che speravo) e mi disse, con sincero dispiacere, che poteva mettere metal solo in tarda serata! Alla fine mi dovetti rassegnare all'idea che la mitica scena scandinava non era in realtà così vivace e, paradossalmente, i concerti metal sembravano essere più frequenti in Italia a pochi km da casa mia (sono romagnolo, e locali come il Vidia di cesena e il Rock Planet a Cervia erano piuttosto attivi) che non a Oslo o Bergen... |
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@Obscure confesso di non aver capito molto del tuo intervento, ma vorrei aggiungere un'osservazione sul discorso storico / religioso; la visione del cristianesimo in scandinavia che avevano questi ragazzotti era assolutamente infantile e incompleta, e dimostra una scarsissima conoscenza e comprensione della storia, così come della funzione delle religioni nell'antichità. Esse erano l'unico vero strumento di controllo sociale a disposizione di chi deteneva il potere e le conversioni possono essere lette, in modo cinico ma credo vicino alla realtà, come il passaggio da uno strumento obsoleto ad uno più efficace. Se il cristianesimo si diffuse in modo impetuoso a Roma a partire dall'imperatore Augusto fu probabilmente per la maggior efficacia nello stabilizzare tutte quelle tensioni sociali inevitabili in un contesto caratterizzato da enormi diseguaglianze nelle condizioni di vita di ampi strati delle popolazione, e questo era dovuto a caratteristiche intrinseche del suo messaggio, che spingeva ad accettare le privazioni terrene in cambio di una ricompensa nell'aldilà, alla solidarietà sociale e alla carità, tutti elementi che contribuivano alla pacificazione interna e che furono ovviamente compresi, nella loro efficacia, da chi deteneva il potere. Divenuta "religione di stato", il cristianesimo fu poi il vessillo sotto il quale le potenze occidentali esportarono i loro valori culturali colonizzando / conquistando le aree più periferiche del continente, ma considerare l'evangelizzazione come l'obbiettivo dei conflitti del periodo è, a parer mio, assolutamente miope: essa fu uno degli strumenti... e fu efficace perché i convertiti, più che subire forzatamente la nuova divinità, l'accettarono generalmente di buon grado riconoscendone gli aspetti... appetibili o, volendo usare un gergo moderno, più progressisti: l'effetto fu che molti aspetti della società scandinava cambiarono gradualmente, ed iniziò quel processo che portò quelle regioni ad avvicinarsi culturalmente al resto dell'europa. Furono cambiamenti che portarono ad un miglioramento delle condizioni di ampi strati della popolazione, per cui è oggettivamente stupido bollarle con negatività in nome di un romantico (ed infantile) attaccamento alla figura classica del vichingo che ammazza e depreda... il che non significa che si debba dimenticare l'età pre-cristiana, o mortificarla; ma contestualizzarla e riconoscere che l'inevitabile tramonto di quel modo di vivere non fu imposto dai cristiani cattivi venuti dall'occidente, ma voluto dagli scandinavi stessi, immagino desiderosi di condizioni di vita migliori. |
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Ma giusto per curiosità tu obscure ci sei mai stato da quelle parti almeno da turista? E se sì negli anni narrati nel film, quei primi anni 90? Io personalmente non ho mai visto tutto sto movimento di metallari tranne forse nel 1990 a stoccolma all’house of kicks dove c’era un discreto giro, ma dalle altre parti ho sempre visto 4 gatti, e nemmeno nel mitico negozio di denner a copenhagen. Penso che chi intraprende ai giorni nostri viaggi in quelle terre alla ricerca di chissà quale scena forse rimarrà deluso. |
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Allora chissà più su in Islanda cosa puó comportare. Non è un idealizzazione della scandinavia Akirafudo, e non ci vivrei neanche, ma dato che si parla di storia del black metal norvegese e di persone che hanno fatto qualcosa di grande in un genere.. lasciando qualcosa di inestimabile con i suoni della propria terra è normale parlare della storia della scandinavia..e il potere deflagrante, minaccioso ma soave se viene minacciato da chi ne interrompe il corso..poi oh, il black metal si puó fare in tutto il mondo, ci mancherebbe, basti pensare i colombiani Inquisition proprio in concomitanza col movimento norvegese, ogni zona va bene anche vicino al machu pichu o monte bianco o altro che trasudi lo stesso sentimento naturalistico, con interessi storici, come l'irlanda è nota per il folk dove nel black ci sono forme folk e neo-folk che è l'elemento cardine della terra; c'è folklore culturale in diverse parti del mondo ma quel tipico folklore lo si trova solo lí, includendo storia medioevale. Come quel tipico black metal lo si trova solo in Norvegia. Finendo il discorso da italiota invidioso e che pensa di essere sempre meglio di altri pure delle cose degli altri, bisogna immedesimarsi nella loro cultura e nella loro mentalità, quella norvegese, che non è la nostra. Una terra non cristiana, con eroi mitologici, navigatori e combattenti. Chi le ha mai viste come sono le chiese cristiane in svezia? Orribili. Non c'è niente di artistico, come un mcdonald instaurato in Russia; sembrano basi militari, vuote all'interno bianche assenti di affreschi artistici da vecchia tradizione italiana/europea, finte, appunto nuove e molto moderne, invece quelle particolari di legno con palafitte sono già molto meglio e più belline, ma di artistico c'è solo a quando risale dell'anno di creazione e composizione. Tuttavia c'entrano poco le chiese cristiane, come una moschea musulmana in Italia instaurata nell'apparato cristiano, o viceversa..che appunto viceversa non esistono e se esistono vengono fatte esplodere in aria come normalitá e tutto è bandito solo la parola "cristianitá". È imposizione forsennata certo, e sono contro sia chiaro, ognuno deve poter vivere con la propria sacralitá religione ma senza rompere i coglioni agli altri, altrimenti via se bisogna mettere a repentaglio la tranquillità della comunità del posto (quella metal d'altronde anche). Non solo i vichinghi viaggiavano e bruciavano chiese cristiane portando guerre in tutto il globo, ma anche gli arabi con le truppe di Maometto, etc. instaurando il loro 'credo'. Rimane il fatto che qualcuno/a dice che sono dei malati di mente (come poeti, scrittori vissuti?) questi beniamini artisti del dissacrante black metal di seconda ondata per quello successo, io non credo, potrebbero essere di mentalitá malati allora quei popoli del meridione che chiamano continente e continentali gli stessi italiani e li odiano a prescindere dove hanno cultura chiusa ghettizzata chiusi di mente come tribú indigene, e si odiano anche fra di loro oltretutto all'interno, è ridicolo. I confini sono sempre stati un valico per combattere e rendere diverso l'estraneo straniero visto come invasore per diversità di lingua e cittá, questa è la storia del mondo nei suoi spostamenti. Rimane il fatto che tutto hanno fatto prima prendendo lezione musicale, da heavy metal, hard rock, classic rock, punk, hardcore e commistioni singolari fondendone con del loro...di certo hanno inventato qualcosa di personale dei posti freddi, loro, della loro bellissima e controversa Scandinavia. |
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@AkiraFudo, io a quella gente invidio solo la precisione dei servizi, per il resto da ste parti la gente é fin troppo simpatica anche quando non lo é, il cibo é da volar via e il tempo é più bello (si anche il Nord visto che adesso l'Italia é climaticamente capovolta). |
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@Area, norvegia e danimarca rimasero unite dal 400 fino alle guerre napoleoniche, quando la norvegia fu "ceduta" alla svezia e vi resto' fino all'indipendenza |
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@AkiraFudo, dev'essere così per forza, la Svezia comunque della penisola Scandinava é quella da sempre più esposta, in un certo senso anche a livello musicale.
Svezia e Danimarca unite? Io sapevo che Norvegia e Svezia era un tempo unite come un unico grande regno? |
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@Area l'impressione che ho avuto io è che la Svezia sia un paese più vicino al mood europeo, più vivace e più aperta verso l'esterno. Probabilmente la cosa è dovuta al fatto che il paese è più coinvolto economicamente e politicamente nella vita continentale, e si nota visitandolo. Fra l'altro c'è pure una certa rivalità fra Norvegia e Svezia, con i primi che si sentono più vicini alla Danimarca, sua alleata in passato (se non sbaglio furono anche unite politicamente nell'800), ma magari le cose sono cambiate. |
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@AkiraFudo, viene idealizzata in un modo che io trovo bizzarro... nel senso... io ho conosciuto della gente che ha sognato di andare in Norvegia per via del Black Metal anche solo in vacanza e una volta ritornati indietro hanno si apprezzato la natura, i servizi e tutte quelle cose... ma rimasero deluse dalla poco socievolezza della gente, dal clima non facile e dal disco che ci sono poche ore di luce.
Noi non siamo abituati a un posto del genere...
Se andiamo indietro nel tempo scopriamo poi che i cari "Vichinghi" o Normanni che dir si voglia (non sono esperto) in realtò sognavano posti più ospitali e con un clima migliore... in poche parole erano stufi di ghiaccio, vento forte e neve.
Poi parli dei pochi flussi migratori... e pensare che la vicina Svezia é proprio l'esatto opposto... da quelle parti oltre ad esserci un flusso migratorio importante é pieno di personaggi che spadroneggiano anche sul web tipo gente iper lampadata e super fitness... sono diventati famosi anche per quello negli ultimi 15 anni.
Un mio amico ha osato un paragone con il Brasile a questo proposito! jajaja |
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@tino, io il film non l'ho visto e rimango fermo sulla mia posizione del non volerlo guardare ma dal trailer come dicevo ho notato delle cose che a me sembrano molto riuscite. Ad esempio quando mi raccontavano o leggevo su riviste o altre di quei fatti mi immaginavo sempre le scene di pomeriggio tardi quando c'é quella luce blu prima che arrivi il buio, pensando alla Norvegia poi figurati... e nel trailer lo fanno proprio vedere a quel modo che mi immaginavo. Sta cosa mi ha stupito!
Il tuo commento sul film poi mi ha dato un ennesima conferma. |
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Credo che molti metallari nostrani abbiano l'abitudine di idealizzare la scandinavia, in particolare la svezia e la norvegia; parlo per esperienza diretta perché lo facevo anch'io, fino a quando non vi ho trascorso 6 mesi dopo la laurea, quindi c.ca 20 anni fa... La natura è effettivamente splendida, imponente e soverchiante, ma determina una geografia ostica, che rende gli spostamenti poco agevoli e poco piacevoli, isolando molti centri medio/piccoli soprattutto nella parte settentrionale del paese, "graziata" oltretutto dalle caratteristiche del clima artico che si porta dietro lo splendore dell'aurora boreale (uno dei fenomeni naturali più spettacolari che si possano osservare) ma anche due mesi di notte continua che - vi assicuro - condizionano e non poco l'umore, e non solo di chi non è abituato al fenomeno. Si tratta inoltre di un paese "periferico", non certo situato al centro dell'Europa e che non è mai stato particolarmente esposto a grandi flussi migratori e quindi ad innesti di gente ed idee nuove, e la cosa è assolutamente evidente muovendosi al di fuori delle due città più turistiche (Oslo e Bergen) e magari entrando in contatto coi locali... o almeno provandoci, visto che non è esattamente facile poiché non si percepisce molta voglia di socializzare con gli stranieri. Aggiungo che non sto cedendo ad un banale luogo comune: ho viaggiato in mezzo mondo (anche in posti "inusuali" come Uzbekistan, Bielorussia, ecc.) per svago e lavoro, ma sempre evitando contesti tipicamente turistici e i classici atteggiamenti da italiano rumoroso e fastidioso (che cmq non mi appartengono per carattere) e quello che ho rilevato è il semplice frutto dell'esperienza diretta. Il risultato di tutto ciò è un contesto sociale apparentemente molto "chiuso", che probabilmente viene vissuto molto male dai giovani desiderosi di intraprendere strade alternative quali può essere il metal o altre forme espressive lontane dal mainstream e dalla morale ed estetica ad esso legate. Del resto avviene lo stesso in tutto il mondo; il diverso passa quasi inosservato, sentendosi generalmente più a suo agio, nei grandi centri nei quali le persone sono abituate ad un maggiore scambio culturale rispetto alla piccola provincia bigotta dove si tende a guardare con sospetto e timore chi è o sembra "strano", portando di conseguenza queste persone a sentirsi isolate e respinte con tutto ciò che ne consegue. In un paese enorme e scarsamente popolato tutto ciò viene esasperato, e ho la certezza che questi aspetti abbiano avuto un ruolo scatenante nelle vicende delle quali stiamo discutendo, molto più di presunte ideologie politico/religiose. Spero che le mie parole non abbiano offeso nessuno; è ovvio che non bisogna generalizzare, ma ogni paese e cultura ha caratteristiche precise, legate alla storia e all'ambiente, e penso se ne possa discutere accettandole con serenità e mantenendo sempre il beneficio del dubbio; la mia esperienza è sicuramente legata a fattori contingenti e altri possono aver avuto impressioni differenti... |
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tino e i suoi love boat in tour in scandinavia...se rinasceró in un altra vita lo voglio fare pure io. Per quanto riguarda il black metal...è la natura in musica, la rappresentazione emozionale della natura..oltre che mitologia, etc. è normale quanto detto al post 279 ed altri hanno composto musica in mezzo alla natura per prendere la massima ispirazione di essa. I cristiani italioti se ragionano con la testa degli italiani non capiranno mai niente, bisogna ragionare con la testa loro dei norvegesi, di certe culture, per iniziare a capire il pensiero norreno. E non un paese come il nostro che ha migliaia di barili di rifiuti tossici sotto terra, di cui si ciba pure da quella terra e si suicida con essa dove del popolo e del territorio non importa niente, anzi si venderebbero per pochi spicci aggiungendo altri barili |
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Vero Silvia infatti anche i mayhem si erano trincerati in un casolare fatiscente nei boschi norvegesi, nel film e' rappresentato bene |
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Sì tino la scena scandinava in realtà non è gigantesca come può essere in grandi metropoli ma a mio avviso è formata da persone con grandi idee (se noti infatti i gruppi sono spesso formati dalle stesse persone). I luoghi sono veramente affascinanti ma anche malinconici, concordo, e il clima può essere davvero inclemente. A proposito dell'Inner Circle se non ricordo male gli Emperor da ragazzi avevano il loro quartier generale in una specie di baita isolata nella foresta e Ihsahn diceva che x lui l'ispirazione della natura era molto importante nel processo creativo |
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Lapsus silvia, lo so comunque, sono posti che conosco anche perché ho viaggiato in quegli anni da quelle parti quando non c’erano i voli low cost, ryanair e tutta la frenesia odierna…se volevi viaggiare dovevi faticare e fare viaggi spesso da incubo su treni notturni stipati come treni bestiame. Chi è della mia generazione e ha provato la tratta notturna amburgo - copenhagen sa di cosa parlo. Mi sono sparato mezza scandinavia con l’interrail nei primi anni 90 e infatti ricordo che lillehammer era nella tratta che da trondheim va a oslo, solo che non ci siamo fermati perché con l’interrail solitamente viaggiavamo di notte e si tendeva ad evitare i posti intermedi. Sono posti magnifici e magnetici però ricordo sempre la sensazione di smarrimento e di solitudine che trasmettono, specie il pomeriggio tardi (e la sera) quando per strada non girava anima viva. Il film trasmette bene quelle sensazioni e le immagini dei luoghi riportano fedelmente ai luoghi in quegli anni. Adesso non posso dire come sono quei luoghi perché l’ultima volta che sono stato in scandinavia è stato nel 2001 o 2002, per la precisione andammo a stavanger in macchina, ma non c’era nessuna scena metal degna di nota, solo il solito sbaraccamento alcoolico serale del sabato sera dove la colonna sonora era la musica commerciale più insignificante, ma noi più che al metal eravamo interessati alle ragazze… |
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Esatto tino infatti sono paesi vasti scarsamente abitati (sono Silvia 😅 |
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Hai ragione lisa, purtroppo noi italiani non siamo abituati alle distanze norvegesi e sicuramente è andata così per la questione lillehammer. In effetti il regista è andato diverse volte ad evidenziare le distanze scandinave, ad esempio quando dead arriva in stazione ad oslo dalla svezia per unirsi ai mayhem oppure quando vikernes decide di eliminare euronymous e si reca con snorre e la sua vecchia golf scassata a noleggiare una videocassetta (die hard 2) per costruirsi un alibi, in questo caso il regista registra per la seconda volta il passaggio dell’auto inquadrando il cartello stradale che indica oslo a quasi 500 km…questo secondo me per far capire che in quegli anni se volevi vivere una scena e conoscere altri appassionati dovevi spararti trasferte allucinanti e vivere un po’ come capitava, emblematica la scena in cui euronymous e altri suoi amici si svegliano la mattina in negozio (brandina a soppalco sopra la cassa) infastiditi da una innocua suora che chiede offerte per la croce rossa (ovviamente scacciata da un allucinatissimo euronymous in mutande in mezzo alla strada) |
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tino bellissimo report letto tutto d'un fiato! Lillehammer - Oslo sono circa 2 ore in treno |
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Alla fine sono riuscito a vederlo nonostante il mio inglese arrugginito e già di per se mediocre e quindi provo a fare un piccolo report. Per questo motivo non sono riuscito a goderlo appieno e soprattutto alcuni passaggi fondamentali della vicenda mi sono rimasti nebulosi. Comunque a parte questo problema “tecnico” posso dire che è un ottimo lavoro che tiene incollato alla poltrona e non annoia. Dal punto di vista tecnico ho apprezzato il lavoro di akerlund, ottima fotografia, buon ritmo, belli gli effetti speciali e comunque tutto l’insieme che fanno appreezare il lavoro finale indipendemente dal tema trattato. I personaggi attorno al quale ruota il film sono ben interprati e sono riusciti benissimo nell’intento di caratterizzare al massimo euronymous e il conte. Akerlund ha beffardamente assegnato la parte di varg ad un (bravissimo) attore di origine ebraica che rende al massimo il profilo freddo e feroce di Vikernes, descritto come un tipo calcolatore, rancoroso, freddo e cinico a differenza di euronymous più sbandato, per alcuni versi manipolabile, sicuramente affascinato dall’estremismo e dal male ma sotto sotto buono d’animo. Ovviamente la verità (o le bugie) non le sapremo mai del tutto. Inquietante la figura di dead e molto triste la sua fine prematura in una situazione di degrado e sbandamento totale. Qui il regista ha voluto secondo me sottolineare la differenza fra lo stile di vita di euronymous e i suoi amici, praticamente dei barboni nonostante la normalità della famiglia di origine e quello di varg, spesso ritratto nella sua casa ordinata e piena di colore bianco ovunque, quasi asettica. Le due uccisioni, sono veramente descritte in maniera cruda e realistica, specie quella di faust dopo essere stato abbordato dall’omosessuale, cruda e disturbante. Qua secondo me c’è una cosa strana della sceneggiatura, si vede l’omicidio nel parco poi il giorno dopo all’helvete di oslo faust entra mentre euronymous e varg guardano al notiziario il ritrovamento del corpo e faust dice sono stato io, al che non ho capito come avesse fatto ad essere a lillehammer la sera e il giorno dopo a oslo. Poi un’altra cosa che mi ha colpito è stata la ricostruzione degli incendi (veramente tristi e squallidi), inizialmente ad opera di varg che presumibilmente ha copiato l’idea dall’incendio delle sinagoghe negli anni 30, che alla fine hanno coinvolto anche il sempre più enigmatico euronymous che è evidentemente in bilico fra la passione malsana per il male alimentata dai rapporti con il sempre più esaltato varg e la sua indole buona, sottolineata da alcuni passaggi nel corso del film, ad esempio l’affettuosità nei confronti della sorella minore, della fidanzata (a differenza del conte che trattava le donne come oggetti sessuali), e del defunto dead del quale provava tristezza per la sua fine. Viene anche descritta la prima cattura di vikernes, attirato in trappola da sue giornalisti che lo manipolano con un’intervista in casa sua in mezzo a memorabilia nazi e solleticando il suo ego per poi sbatterlo in prima pagina e di fatto consegnandolo alle autorità, da notare il commento del fotografo all’uscita della casa con un “what fuckin’ idiot”. Da notare anche il ruolo di Snorre descritto come un soggetto debole manipolato dal conte. L’unica cosa che non ho capito a causa del mio inglese è il conflitto per il contratto e i diritti del lavoro di burzum che sono sfociati nell’omicidio (veramente tristissimo), non ho capito qual era l’intento di euronymous che ha scatenato la violenza omicida di varg, dovrò rivedere quel pezzo.
Belle anche le ricostruzioni delle sessioni di registrazione al grieghallen dove il conte suona tutti gli strumenti e pure quelle di de mysteris dove il gruppo esegue la prima strofa di funerla fog con un attila giovanissimo edove il conte e euronymous si sfidano con lo sguardo mentre suonano assieme. Al di là dei pregiudizi su queste tristi vicende un opera da vedere specie se si è vissuto il genere, un film fatto bene, crudo e realistico, spesso disturbante, accostabile per alcuni versi secondo me al capolavoro christiane f.
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Grazie lisa mi fa piacere 🙂 |
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Quoto Silvia..anche lei ottimi commenti. |
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Quoto electric e analizzatore, ottimi commenti e punti di vista mirati. Revelation hai stile da vendere |
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@Analizzatore x me invece l'ALF è l'esempio della contraddizione x eccellenza. Predicano amore e compassione e poi usano la violenza, non l'ho mai accettato ed è proprio il loro esempio che mi ha fatto capire che nessuna ideologia è rispettabile se porta odio e violenza (x me ovvio). Nell'Inner Circle invece il pensiero seppur folle e contorto aveva un senso nelle loro menti malate. No problem, accetto . @Mulo, rispetto la tua opinione però Vikernes continua ad avere guai con la giustizia x la sua ideologia, qualche anno fa con l'antiterrorismo francese |
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Che Dio abbia Pietà e Misericordia di tutti noi! |
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@revelation:, sprechi tempo a pregare i fantasmi. Vivi e lascia vivere |
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Per chi ancora non lo fa, inizi a pregare Gesù, La Santissima Maria Madre di Dio, e l' Onnipotente!
L' unica Via che può darvi sollievo e speranza.
Niente è scritto, dipende solo da ognuno di noi, e ognuno di noi può salvare altre anime.
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...il primo di aprile e' vicino.... |
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Ovviamente quoto @ElectricVomit 255. @Silvia: Non mettiamo troppa carne al fuoco (è il caso di dirlo) quello degli animalisti è un esempio fuori fuoco (eh eh...), perché quello che loro pensano è chiaro. Eccessivo, ma chiaro. Mentre quelli dell'Inner Circle sostenevano cose in contraddizione purché fossero violente, le dinamiche di gruppo hanno fatto il resto. Chiedo venia per il tono un po' troppo caustico del mio 222.  |
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Io vi esorto a credere in Gesù, Sua Madre Santissima Maria, e Nostro Padre Onnipotente!
Non prendete queste cose con leggerezza, perché il Male è sempre con noi e ci tenta con l' inganno.
Cercate di conoscere il Verbo, non vi costa niente. Poi e solo poi, fate la vostra scelta.
Che Dio benedica tutti voi.
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@duke #228 "non ci sono più le mezze stagioni...di una volta...bye" geniale, una risposta geniale, chapeau @duke! |
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Il mio pensiero? Hanno commesso questi bei reati xf arsi pubblicità e per fare a gara a chie era più "cattivo"nel gruppo. Varg ha ucciso Euro soprattutto x imporre la sua leadership (anche x altro ma sopratutto x questo).Volevano essere più estremi della scena death americana e per farlo sono passati ad azioni criminose.Guarda caso quando i condannati hanno scontato le pene e sono usciti dal carcere non hanno più ripreso a delinquere,come invece fanno i criminali veri. Questo è il mio pensiero ovviamente. Peace  |
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scusa non che quelli dell'ALF fossero anti-cristiani, mi riferivo alle modalita' d azione simili |
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@fasanez ma il punto e' che sti tizi erano dei militanti anti-cristiani, mettiamola cosi', un po' come quegli animalisti dell'ALF che bruciavano le macellerie negli anni 90 quindi nelle loro menti (x me malate in entrambi i casi) la "base" c'era. Poi x me personalmente la linea di confine la superavano eccome perche' compivano atti violenti e arrecavano danni |
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Premetto che mi avete fatto venire voglia di vedere il film, anche se non amo il black. Bella discussione con degli spunti interessanti, vediamo se riesco a portarne qualche altro. Anche un pedofilo agisce dietro una pulsione, come chi violenta o chi di fa gli animali, perché è male e un normalissimo etero non fa nulla di'male? Dove sta la linea di confine? Sta nella nostra cultura, sta nel fatto che per noi i bambini non si toccano, le donne devono essere consenzienti. Non ci va bene la nostra cultura? Allora interviene l'ideologia che cambia le basi di una società e allora, dopo, si ridiscute tutto. Una volta fissate le regole, alle persone, che hanno il libero arbitrio, sono lasciati i comportamenti, nel senso che se uno fa qualcosa di 'male' per la società, ne risponde, punto. Le azioni sono azioni, i pensieri sono pensieri. Questi tizi, dietro nessuna ideologia, concordo con eletric, hanno semplicemente commesso dei reati, senza, diciamolo, nemmeno una base fondata... Insomma, puoi pensare quel che vuoi del cristianesimo, ma da qui a prendere una tanica e bruciare c'è ne corre... |
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@Electric, esatto partiamo proprio dai punti di vista (diversi) che tu citi, io restringo la cosa sul piano individuale. x me il confine fra "psicosi" e "ideologia" che spinge a determinate azioni e' molto labile ***a livello individuale*** . Il terrorista esaltato segue un'ideologia o ha un disturbo psicotico? x me entrambe le cose e lo stesso vale x l'Inner Circle e non c'entra la dimensione locale o internazionale ma (a mio parere) cosa frullava in quelle teste (violente e criminali, ovviamente). Purtroppo cio' che frulla nelle teste malate e malvagie spesso ha dato vita a orribili pagine della storia umana |
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Penso che lisa faccia confusione nel senso che non sta scritto da nessuna parte che i foreign fighters dell’(ex) isis siano gente che non ha mai lavorato, anzi spesso è gente che il lavoro lo ha lasciato per imbracciare il mitra, e non è neppure vero che è gente cresciuta con le armi da bambini perché non vengono tutti dalla striscia di gaza, ma sono quasi tutti nati e cresciuti in occidente, quasi sempre annoiati, disadattati o molto semplicemente allettati dalla vita che ti può dare quando stai dalla parte di un organizzazione miltarmente forte, cioè un mix di potere violento (che sembra inebetisca) e piaceri terreni come chi sta dalla parte dei narcos, o nella camorra o nella germania nazista (o russia comunista) insomma non molto diversi dai simpaticoni descritti in questo film che però si sono inventati un mondo che non esiste e non esisteva, la black metal mafia, l’ideologia anticristiana, insomma una tempesta in un bicchier d’acqua che è stata cavalcata spesso a posteriori ma che in realtà in un contesto sociale diverso e più complesso (tipo da noi o in paesi più grandi) sarebbe appunto un episodio alle bestie di satana cioè gente disadattata cresciuta a violenza finzionale (cioè innocua) che però ha saltato il fosso e sono passati a quella reale. |
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Premessa: quello che scriverò non ha alcun intento difensivo o, peggio, giustificativo di azioni totalmente folli. È un’analisi.
Silvia, la differenza di base tra il mio pdv e il tuo è che tu reputi “ideologia” le premesse teoriche alla base dell’Inner Circle, io no. La differenza sta nella valenza “politica” delle azioni che seguono le idee. Prendi l’Isis e il Nazismo. Ideologie totalmente folli, ma che hanno attecchito per precise ragioni contestuali e politiche (in maniera molto generale: crisi socio-economica nella Germania post-Prima guerra mondiale, che la Germania aveva perso + creazione da parte di al-Zarqawi di uno stato sunnita che governasse il Medio Oriente, partendo dall’Iraq, tramite l’instaurazione di un califfato islamico, il tutto a seguito delle conseguenze della prima guerra del Golfo). Nei fatti dell’Inner Circle manca completamente ogni propensione che allarghi lo spettro al di fuori della Norvegia, anzi Oslo e Bergen, e che faccia diventare quegli eventi l’inizio di programma folle e sistematico atto a stabilire un nuovo ordine politico nel mondo. Restano le azioni di un gruppo di persone disagiate, disorganizzate e, sostanzialmente, psichiatriche che, sulle base delle proprie psicosi, ha agito come ben sappiamo. Nessuna velleità politica, dunque nessuna base per passare da “psicosi” a “ideologia (psicotica)”. Che Samoth predicasse la morte del Cristianesimo, per i modi che ha adottato non è dissimile dall’internato che si professa nuovo Napoleone. |
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@Electric, le Bestie di Satana non hanno commesso quei delitti x seguire un'ideologia ma perche' (se non ricordo male) quei poveri ragazzi volevano uscire dalla setta e l'ultima vittima sapeva troppo. Certo che niente li giustifica come niente giustifca l'Inner Circle, ovviamente. Tu dici "giustificazioni per leittimare ciò che è illegittimo" ma io non penso, perche' l'obiettivo non era bruciare le chiese in questo caso ma distruggere il cristianesimo, capisci, questi erano convinti! Ti faccio un esempio, Samoth dichiaro' dal carcere non solo di non essere pentito ma che bisognava cercare un altro metodo x scardinare il cristianesimo visto che gli incendi non sortivano l'effetto sperato e i cristiani rimanevano uniti (??!!)! Comprendi che sto tizio seguiva una certa "ideologia", chiamala non legittima, folle, campata in aria ma nella sua mente era convinto di cio' che faceva. Lo stesso discorso x il terrorismo, nessuna fonte giustifica l'uccisione di innocenti (come dice lisa) eppure ci sono persone che legittimano questo abominio! Purtroppo le "ideologie" (seppur sballate, senza fondamento, violente etc etc) fanno presa sulle menti di certi esaltati ma non mi sembra che il film volesse sviluppare questi aspetti da cio' che ho capito nell'articolo comunque... |
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"Questa è gente che non ha mai fatto un cazzo" Ahah lisablack > pino scotto |
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Come nessuna fonte giustifica quelle merde che si fanno esplodere nelle discoteche, nelle metropolitane, oppure quando guidano un camion contro la folla..questa è gente che nella vita non ha mai fatto un cazzo, mai lavorato, questi sono parassiti, cresciuti sin da piccoli col mitra in mano per la "guerra santa"pronti al "martirio"..hahaaha ridicoli, è più facile fare il bullo con un fucile che prendere una vanga e arare un campo, vero eh? Il lavoro non piace..meglio fare il foreign fighters della "fava"...sei più figo, mamma mia quante sprangate gli darei volentieri a questi !!! |
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Silvia, quella dell'Inner Circle era una finta idelogia o, se vuoi, un'ideologia faziosa perché non supportata da reali ragioni che non fossero del tutto pretestuose. In sintesi: giustificazioni per leittimare ciò che è illegittimo. Questa non è un'ideologia. Nessuna fonte giustifica le loro idee. Così come nessuna ragione giustificava i nostrani satanisti (Bestie di Satana). Se volevano dichiararsi satanisti e anticristiani potevano farlo sostenendo, ad esempio, il satanismo laveyano, non violento e basato sull'autodeterminazione di sé, non sulla distruzione degli altri. |
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@Analizzatore ma io non ho difeso nessuno e non sono entrata nel merito della validità delle loro idee nè ho confusione sul giudizio morale. Ho semplicemente scritto che secondo me questi ragazzi (Varg è solo uno di loro) erano mossi dalla loro ideologia e non dalla noia, il che non vuole essere una giustificazione. @No Fun x me il discorso sui foreign fighters (a patto che non si parli di mercenari, x questo non mi volevo addentrare, ci sono tante sfumature) è del tutto analogo all'Inner Circle. Anche in quel caso sono spinti da un'ideologia che nelle loro menti ha un certo peso. X me è la stessa esaltazione. @Stagger l'ho pensato anch'io 😁 |
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Ciao No Fun!! buona serata! |
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@Analizzatore sì il mio esempio, non sull'Isis ma su alcuni foreign fighters che si arruolavano, era appunto di "cazzoni" simili, e per dire che non penso come @Silvia che ci sia un abisso tra chi è ideologizzato e chi è "cazzone". Ma comunque ritengo utile o interessante, come dice lei, capire questa pseudo ideologia che hanno in testa. |
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#245....ci avviciniamo al 1 Aprile??? |
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Satana è ingannatore, state attenti, solo Gesù vi può salvare |
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@Silvia: temo che tu faccia molta confusione sul significato di giudizio morale. Io ragiono sui fatti e ne desumo delle ipotesi verosimili. Rasoio di Occam come base logica. O mi contesti i fatti o mi contesti le ipotesi. Tu sostieni che dietro quei crimini c'è una "ideologia" complessa da spiegare che però spiegherebbe tutto e mi rimandi a Varg. Ma Varg, oltre ad aver scritto le sue cose MOLTO DOPO, è indifendibile sotto tutti i punti di vista, soprattutto quello logico e storiografico. Un caso esemplare di soggetto con poche idee ma confuse. E siamo sempre lì: il nulla (le idee di Varg) per spiegare dei crimini. Ma soprattutto se comunque condanni i crimini non capisco il senso fare una distinzione. Da qui il paragone con l'ISIS. @No Fun: quello dell'ISIS non era un esempio di "banalità del male", da te correttamente riportata come l'esecuzione acritica di ordini abominevoli da parte del burocrate Eichmann. È un caso in cui soggetti ideologizzati/credenti commettono crimini simili a quelli dell'Inner Circle: se si ammette che l'Inner Circle era ideologizzato, allora è in tutto simile all'ISIS, se si pensa invece che erano dei semplici cazzoni, allora ho ragione io. @AkiraFudo: quoto. Ma non sottovalutiamo il valore catartico di simili rappresentazioni, la tragedia aristotelicamente intesa come mezzo di purificazione delle passioni (vecchia ma sempre valida argomentazione). |
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Si certo, non dico che siamo tutti cattivi, per carità... Ma cancellare il razzismo di razza o di genere, dalla società, sarà molto molto dura.. |
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@Silvia stavolta ti ho preceduto!  |
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@Lisa secondo me è proprio perché NON siamo tutti uguali che non ha alcun senso dire che "siamo tutti cattivi" "sarà sempre così" etc. Questo è quello che dice la chiesa: l'uomo è cattivo, c'è il peccato originale, preghiamo perché non c'è niente da fare... |
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@No Fun, eh se postavi un attimo prima ti quotavo e facevo prima, hahaha!  |
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@Akira, capisco perfettamente cio' che intendi e mi rendo conto che si puo' fraintendere il discorso, x questo ho ribadito piu' volte che condanno questi gesti e non intendo esaltare queste persone, anzi x me personalmente tutto cio' che genera violenza e odio e' deprecabile qualunque ne sia il motivo. L'apprezzamento musicale non c'entra perche' a mio parere cio' che vale x queste persone vale anche x Breivik (e altri ovviamente). Quando io dico "x me c'era qualcosa di molto piu' orribilmente profondo e fragile in alcune di quelle menti contorte" non intendo dare loro "dignita' intellettuale" in senso positivo ma e' un modo di constatare che questi ragazzi si muovevano spinti da certe idee. Inconsistenti? Farneticanti? Malvagie? Si puo' dare qualunque giudizio ma comunque nelle loro menti avevano un certo peso. Riguardo al metal non vedo tutto questo odio, anzi penso che queste tematiche siano relegate a una cerchia ristretta |
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@Akira, però il problema non è se quella roba sia letame oppure no, ma in che misura quel letame che avevano in testa possa aver influito sul loro comportamento. Le ideologie non hanno un valore per la loro "verità" ma per la loro capacità di muovere gli uomini all'azione. Il razzismo come inteso oggi non è affatto un istinto, una pulsione come dici tu ma è una costruzione ideologica che prende piede molto di recente, nell'800, per giustificare segregazione razziale e espansionismo europeo. Ad esempio i Romani potevano parlare di culture più o meno civilizzate ma non facevano alcuna distinzione sui tratti somatici. Per i greci gli Etiopi banchettavano con gli dei e Memnone, il loro re, era considerato pari a un dio e descritto come il più bello degli eroi da Omero. Purtroppo si può benissimo essere colti e possedere "letame" in testa. Altrimenti come spieghi la diffusione di quel letame nel paese più avanzato d'Europa col nazismo? Per questo può essere utile capire quelle che per quanto povere o ridicole o aberranti sono comunque idee.
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L'odio razziale esiste da sempre e sempre esisterà.. Purtroppo fa parte dell'essere umano, odiare ciò che è diverso, i buonisti che professano "siamo tutti uguali, siamo fratelli e sorelle"per me sono solo frasi fatte, roba da film strappalacrime, la realtà è tutt'altro. Io vedo odio ovunque..sarò pessimista, può darsi, io credo di essere realista. Alla fine le idee che professavano questi loschi individui ( ma ripeto artisti, malgrado tutto) le puoi trovare ovunque in tutti gli ambienti della società.. Guarda che puttanaio, il mondo del calcio..perché li non c'è razzismo? Eccome..è una minoranza, ma c'è. |
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Straquoto @akira. Bravo. |
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@Silvia, credo si debba vedere la questione con un minimo di obbiettività e distacco, liberandosi per un attimo del coinvolgimento dovuto all'apprezzamento dell'elemento musicale e magari smettere di definire "idee" o "ideologia" quest'accozzaglia male assemblata di elementi presi dal folklore locale, dal cristianesimo (satana - che tutti se ne facciano una ragione - è un personaggio della letteratura cristiana), e da alcune fra le pulsioni più deprecabili mai partorite da mente umana (odio razziale e di genere, ecc.) perché così facendo si da' l'impressione (e sono sicuro che NON sia il tuo intento) di voler dare dignità intellettuale a messaggi infimi sotto ogni punto di vista, a puro LETAME, che rimane tale anche se legato alla gestazione di ottimi dischi.... per me queste "idee" non nascondo chissà quale profondità di pensiero, ma l'esatto contrario: il vuoto, la completa mancanza di basi culturali e anzi i chiari segni di personalità infantili stupidamente affascinate da ostentazioni di forza e violenza fini a sé stesse. Chiudo specificando che simili cazzate sono alla base di tanti dischi metal, ma il fatto che nella quasi totalità dei casi esse rimangano confinate lì, a parer mio fa la differenza, e non possiamo esprimere un giudizio senza tenerne conto. |
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Esatto @No Fun e a questo proposito ricordo come Breivik esulto' quando venne dichiarato "capace di intendere e di volere". X lui quelle idee che ai suoi occhi "motivavano" la strage erano importanti e temeva che venissero delegittimate e banalizzate come farneticazioni di un pazzo. Ritornando al film se non erro Varg lo critico' perché banalizzava la sua figura... Con questo ri-specifico che non voglio esaltare queste persone, tra l'altro non sono né anticristiana né misantropa 😅 |
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certo @Silvia, quello dell'Isis era solo un esempio della "banalità del male". Però è anche vero che questa cosa della "banalità del male" è spesso essa stessa una banalità (la banalità della banalità del male). La stessa Hannah Arendt che coniò il concetto nel suo libro su Eichmann che vide al processo come un vuoto esecutore di ordini abominevoli fu, si scoprì poi, fuorviata dall'immagine che Eichmann voleva dare di sé appunto al processo. Successivamente fu provato che Eichmann non era affatto un banale malvagio ma era un nazista cosciente, del tutto convinto della giustezza di quella ideologia che conosceva molto bene. Quindi hai ragione nel dire che per capire certe persone e certi comportamenti non si può essere superficiali.
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....rispetto le tue idee..... |
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@No Fun #226, hai colto cio' che intendevo (non entro in merito all'ISIS perche' il discorso e' molto piu' complesso). @Area #225, esattamente! @duke quello che dici dei paesi nordici non corrisponde alla realta', c'e' tanto disagio individuale ben oltre l'immaginabile |
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@Analizzatore (e duke con te) stai traslando tutto sul piano del giudizio e della morale ma questo non e' argomentare, e' solo esprimere il tuo punto di vista, ben inteso rispettabile, un po' meno "ti mancano le basi" "Mi armo di pazienza" etc etc che x me sono del tutto fuori luogo ma tant'e'. I punti 2, 3 e 4 del tuo #222 in che modo sono argomentazioni ai fatti? Sono tue opinioni e ipotesi. 2) si comportavano da cattivoni (viziati, hai detto prima) in base al tuo giudizio ma non hai elementi x dirlo, sono tue impressioni. 3) anche qui accosti l'ISIS e i piromani chiedendo "sono in qualche modo migliori?". Ma che c'entra, io non ho posto la questione in termini morali, ho gia' detto che li condanno. Parlavo solo di diverse motivazioni, x me non erano viziati annoiati ma avevano certe idee. Questo non li rende ne' peggiori ne' migliori. 4) il libro di Varg e' un pastrocchio x te (altro giudizio morale) ma rappresenta la sua ideologia dietro i suoi gesti. Te lo spiego meglio con un paragone analogo. x me il manifesto di Anders Breivik era un delirio da fuori di testa ma lui ha compiuto una strage basata su quelle idee cui teneva tanto e questa e' la modalita' che si puo' applicare su piccola scala (x fortuna!) all'Inner Circle. Saranno pastrocchi sconnessi ma loro ci credevano./// Non intendevo dire che ci vuole il patentino black metal x commentare, ci mancherebbe, e non volevo sminuire la tua conoscenza (non mi interessano questi aspetti) ma semplicemente che se fossi stato addentro al genere avresti conosciuto le ragioni che spingevano questi ragazzi ad agire in quel modo./// Comunque, x sintetizzare, abbiamo atteggiamenti e opinioni diverse, a me sta bene cosi', non mi interessa convincere nessuno. Tu dici atteggiamento fideistico, ma fideistico de che? Io ho solo ascoltato i loro dischi e le loro interviste e mi sono documentata un po' su quelle correnti di pensiero./// Te lo ripeto, se tu (e duke) ipotizzate che fossero ragazzi viziati ok, rispetto la vostra opinione ma non la condivido. x me c'era qualcosa di molto piu' orribilmente profondo e fragile in alcune di quelle menti contorte. |
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...no fun....non ci sono piu' le mezze stagioni....di una volta....bye....anche il commento di area lo trovo giusto....saluti..... |
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Certo che vedere ihsahn su youtube che suona nel video promo dell'aristides the loss and curse ti fa veramente capire che dietro al fumo c'era anche tanto arrosto, mamma che spettacolo |
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@duke e le mezze stagioni? Ci sono ancora le mezze stagioni? @Analizzatore, giusto un appunto. @Silvia non dice affatto che "sono in qualche modo migliori" anzi dice che moralmente sono da condannare sia esaltazione che teppismo ma che si tratta di due fenomeni tra i quali "c'è un abisso da un punto di vista ideologico e psicologico". Non so se sia vero, ad esempio molti dei foreign fighters dell'Isis non sapevano nulla di ideologia e religione, partivano spesso perché la loro vita vuota è stata riempita di cazzate lette o sentite sul web o da amici che descrivevano una realtà fantasmata. |
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@duke, vorrei anche aggiungere che secondo me ed é certamente sia all'epoca sia oggi SICURO al Norvegese medio si sentirà ben poco infastidito "dalla presenza della chiesa in Norvegia che anticamente aveva soppiantato i culti pagani dei Vichinghi"... cioé seriamente quanta gente davvero penserà a sta roba in Norvegia?
Così come sono sicurissimo che la musica che va per la maggiore da quelle parti non sia il Metal di qualsivoglia sottogenere e che molte persone di quei personaggi e di quei fatti di cronaca o non se ne ricordano oppure non ne hanno mai sentito parlare...
Chiunque voglia replicare lo invito ad essere realista e a tener presente che:
A) Sono episodi accaduti oltre 20 anni fa, B) I cosiddetti "Metallari" anche in Norvegia sono una minoranza come in tanti altri posti, C) La maggiorparte dei Norvegesi sono Cristiani Luterani e c'é anche una certa percentuale di Atei che credetemi non pensano al Paganesimo e ai Vichinghi.
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@Analizzatore: wow. @Altri utenti: studiate il suo approccio, a prescindere dai gusti. @Redazione: "Qui quello che conta sono le opinioni argomentate, non chi sono io o chi sei tu"; gentilmente, potete aggiungerla sotto la scritta del sito? |
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....analizzatore trovo interessanti i tuoi commenti..hai ragione.....erano ragazzini viziati....i paesi nordici sono ricchi....i servizi funzionano alla perfezione....lo stato ti aiuta.......non esiste emarginazione.....era bamboccioni annoiati......basta vedere la cronaca ...a quello che qualche anno fa ....ha fatto una strage....gli hanno dato 10 anni su un'isoletta "prigione" con casetta e la possibilita' di girarci liberamente....ma dai...... |
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Mi armo di pazienza... 1) Tu dici: "se non sei addentro al genere e non hai seguito le interviste agli interessati" Come fai a dirlo? Ci vuole una spacie di passaporto black metal? Si deve commentare solo tramite una pec riconosciuta da Burzy? Guarda, io il black metal l'ho pure suonato per qualche annetto e tu? Certo, la mia potrebbe essere una balla, come pure il fatto che TU STESSA sia addentro al genere e che abbia letto interviste. Qui quello che conta sono le opinioni argomentate, non chi sono io o chi sei tu. E comunque mi pare di aver mostrato qualche conoscenza della materia. 2) Tu dici: "non ti posso spiegare in un post le ideologie di queste persone che sono molto complesse e ognuna di loro aveva la sua nel dettaglio" Le ho spiegate io prima: ogni scusa preconfezionata va bene per fare i cattivoni. Aggiungo che poi probabilmente, come spesso accade nei gruppi ristretti, c'è stata una escalation a dimostrare chi era più duro e puro. 3) Tu dici: "x me c'e' una bella differenza fra chi (es.) brucia le auto il sabato sera x gusto e chi brucia le chiese in un impeto di anticristianesimo. Il giudizio morale puo' essere lo stesso, sono criminali ovvio, ma fra esaltazione e teppismo c'e' un abisso da un punto di vista ideologico e psicologico ed e' cio' che intendevo." Passaggio notevole. Qui le cose sono due: o ti mancano le basi o ti stai arrampicando sugli specchi. Se commetto un crimine per necessità (rubare per fame), può pure essere accettabile. Se commetto un crimine per futili motivi, no. Se commetto un crimine per odio (incendiare chiese, uccidere omosessuali) è pure peggio. Fammi capire, quelli dell'ISIS che sgozzano gli infedeli e distruggono opere d'arte delle altre religioni (un po' come quelli dell'Inner Circle) sono in qualche modo migliori di chi "brucia le auto il sabato sera x gusto"? 4) Tu dici: "e' palese che non conosci il tema, Varg Vikernes ha anche scritto dei libri in cui spiega la sua ideologia quindi e' evidente che non sono mie considerazioni ed e' anche chiaro che non si trattava di ragazzate da viziatone annoiato" Quindi le basi ideologiche "che sono molto complesse" sarebbero i libri scritti da Varg? Ma dici proprio quel pastone sconnesso di nazismo antisemitismo, paganesimo e complottismo scritto diversi anni dopo i fatti? Io non ho letto quei libri né lo farò (e tu? e tutti gli altri black metaller?), ma le sue teorie mi sono note (delirio puro) ed è proprio per questo che confermo ogni mio giudizio. /// Comunque, cara Silvia (e non sono ironico), mi è chiara la tua posizione di condanna dei crimini dell'Inner Circle. Ti manca fare un ultimo passo e abbandonare questo atteggiamento che è perfettamante definibile come fideistico. |
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Aggiungo, anzi ribadisco (visto che e' cosi' facile fraintendere) che la penso esattamente come lisa #188 |
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@Analizzatore, non e' mancanza di logica ma semplicemente se non sei addentro al genere e non hai seguito le interviste agli interessati non ti posso spiegare in un post le ideologie di queste persone che sono molto complesse e ognuna di loro aveva la sua nel dettaglio, ma potremmo dire che c'era un generale sentimento anticristiano e misantropo. x me c'e' una bella differenza fra chi (es.) brucia le auto il sabato sera x gusto e chi brucia le chiese in un impeto di anticristianesimo. Il giudizio morale puo' essere lo stesso, sono criminali ovvio, ma fra esaltazione e teppismo c'e' un abisso da un punto di vista ideologico e psicologico ed e' cio' che intendevo.///
"questi ragazzi portavano avanti ideologie ben precise [ah ok, se lo dici tu...]," . Eh non lo dico io, e' palese che non conosci il tema, Varg Vikernes ha anche scritto dei libri in cui spiega la sua ideologia quindi e' evidente che non sono mie considerazioni ed e' anche chiaro che non si trattava di ragazzate da viziatone annoiato. Poi che queste persone abbiano commesso dei crimini e alcuni gesti/comportamenti facessero rivoltare lo stomaco x il loro totale disprezzo dei valori umani e della vita e' un altro paio di maniche, io non la volevo banalizzare cosi' e poi non parlavo del mio giudizio personale ma cercavo di inquadrare la situazione x quella che era. |
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@Silvia: Non è la prima volta che rilevo una forte carenza di logica nei tuoi ragionamenti. Tu dici: questi ragazzi portavano avanti ideologie ben precise [ah ok, se lo dici tu...], contraddittorie o meno non importa [ma come non importa??!?! hai detto che erano ben precise!], e non sembravano mossi da semplice teppismo derivante dalla noia [e certo, erano mossi da ideologie ben precise che però non si sa manco quali siano: paganesimo? satanismo? anti-cristianesimo? omofobia? nazismo?]. Facciamo i conti con i fatti: quelli erano dei ragazzotti viziati, per i quali ogni scusa preconfezionata per fare i cattivoni era buona, con troppo tempo a disposizione e con niente nel cervello: uno che al suicidio di una persona (e non dico di un coinquilino o di un amico) la prima cosa che fa è andare a comprare una macchina fotografica per immortalare lo scempio e poi conserva parti del cadavere tanto normale non è. E ci sono pure altri casi, noti ai più, a convalidare questa mia affermazione. Quindi smettiamola con sta storia dell'ideologia, che fa acqua da tutte le parti. |
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Una precisazione x chi ha estrapolato paganesimo=satanismo. Sicuramente si tratta di due concetti diversi, ma entrambi ***in questo caso*** sono espressione di sentimenti anticristiani culminati nella distruzione delle chiese. Ciò che intendevo è che questi ragazzi portavano avanti ideologie ben precise, contraddittorie o meno non importa, e non sembravano mossi da semplice teppismo derivante dalla noia (non so poi come questo aspetto venga approfondito nel film). In linea di massima infatti concordo con lisa quando parla di esaltazione.///
Il #216 è la solita provocazione senza fondamento e non ha nessuna attinenza col mio post che si riferiva invece alle discussioni precedenti sui fatti descritti nel film.
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Ciao Area, ieri ti avevo risposto in rima sulla bella recensione dei Beatles. Non so se hai fatto in tempo a leggerla, me l'hanno cancellata forse giustamente. Magari era un po' pesante e offensiva ma spaccava Bro. Magari ci riprovo alla prossima. Ciao Area bla bla in frittura di insalata di calamaro. Ciao Bro, mandami il beat giusto che martello, fratello. |
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Silviablack 177, forse a te ha allontanato da persona superficiale, la tua contraddizione persiste. Il contorno è altro e non i fatti di cronaca ma semmai ha avvicinato con la sua aurea, la glacialitá, spiritualitá, cultura, religione e metal. In contraddizione a quello che dici sistono generi dove il lusso sfrenato, le gang su di macchine a spararsi con armi a fuoco a farsi vedere violenti come capi di cosche della malavita, oggetti preziosi addosso con un giacimento d'oro al collo, e modi di fare del tutto sbagliati da modelli sbagliati che vende un sacco ai ragazzini..zero cultura, e lí non si dice niente, come il rap, dove c'è mooolta piú "cronaca" vera lí e per giunta voluta piú volte (2 pac è solo uno dei tanti) o l'anarco punk che incita a cose sbagliate. Invece lí l'allontanamento non esiste e si ascolta senza problemi evabeh |
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@ObscureSolstice, purtroppo per te io questa musica la conoscevo molto bene ed é per quello che mi permetto di intervenire... |
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@Rapa Razzingher, ripeto a me non interessa più ascoltare quel genere, ma io non parlarei di una autentica esplosione, commercialmente parlando non ha fatto chissà quali numeri. Era e resterà per sempre un fenomeno underground con quale raro picco di fama non gradito dalla quasi totalità dei suoi estimatori (vedi il successo relativo dei gruppi Sinfonici o di altri tipo i Satyricon).
Guarda mi spiace contraddirti ma i veri pionieri dell'estremo se proprio vogliamo dirla tutta sono i Coven a fine anni 60, anche prima dei Black Sabbath. |
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Queste elucubrazioni per sapere come è andata, c'è solo da sorridere; facendo tesi storiche di un genere che a certe persone neanche interessa tutto il metal in verità, è a dir poco un paradosso. Se giá stona a questi ultimi il growl o lo scream o il face-painting che urta giá inizialmente, figuriamoci tutto il resto..è inutile parlare..come io non parlo degli avantasia. Ma è sempre compiacente vedere le manie di grandezza di certi soggetti infanti che tentano di fare dei discorsi ma peccato sbagliati, campati in aria, come in altri generi che tentano ossessivamente nel capire a chi ha iniziato prima, o chi ha fatto chi, e chi ha ispirato chi per notare la generazione dei professorini sempre in atto che non hanno vissuto niente e niente gli piace, ascoltando il genere estremo da due giorni. Su di un film, poi non ha senso... Il commento 177 è totalmente non veritiero come i suoi ragionamenti, sempre la solita, che poi non dovrebbe ascoltare black?  |
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Io credo che il vero problema è che l'intera scena ha goduto della pubblicità negativa per i fatti ben noti, siete davvero sicuri che sarebbe cmq esploso il fenomeno black se ad esso non si fossero accompagnati i gesti criminali di alcuni asociali megalomani? eppoi non dimentichiamoci dei Mercyful Fate veri pionieri dell'estremo, autori di dischi che sono davvero degni di fregiarsi del titolo di capolavori....suonati alla grande e con un vocalist geniale ancora oggi pressochè inimitato...loro hanno inventato davvero qualcosa...a mio modesto parere... |
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@lisablack, Si ma infatti per me erano delle cavolate che potevano essere evitate, ognuno si faceva i fatti propri e pazienza. Secondo me il punzecchiare era anche per farsi notare.
Ecco pensa se ci fossero state le instagram stories a quell'epoca XD jajajaja
@Pap Razzinger, io in mezzo a quel trio di band da citate (satyricon, emperor e dimmu borgir) ci aggiungerei anche i Limbonic Art, tralasciando che usavano la drum machine i loro dischi erano ben registrati.
@il pazzo, gli Emperor sempre andando a memoria ai tempi di In the nightside suonavano in Inghilterra con i Cradle of filth , cosa che poi fecero anche i Dimmu Borgir credo.
@duke, Inri me lo fecero ascoltare un pacco di tempo fa e non l'ho mai comprato perché mi disturbava il suono della batteria... |
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E anche sui mayhem che però non mi sono mai piaciuti |
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Sui darkthrone invece quoto Hagen |
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Sono d'accordo con il 206 |
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Su Burzum stendiamo un velo pietoso, HLTO e Filosofem sono un ottimo esempio di black metal mischiato all'ambient, ma il soggetto in questione è solo un coglione razzista. I Mayhem hanno praticamente inventato e sdoganato il "riff black metal", e inoltre hanno avuto il coraggio di sperimentare anziché accontentare i fan e fare un DMDS parte 2. I Darkthrone sanno (o sapevano) suonare bene, basta ascoltarsi Soulside Journey, ma hanno deciso che quella non era la loro strada e sono andati verso il minimalismo e il grezzume, un po' come Picasso insomma. |
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Non hanno inventato nulla i vari Burzum Darkthrone Mayhem e compagnia brutta, certo oltre ai caproni come Burzum poi sono emessi musicisti d'eccellenza...Satirycon, Emperor,Dimmu Borgir ecc tutta gente che ha capito che essere musicista significa suonare e registrare decorosamente, non fare schifo al cazzo perchè fa cool true e amenità simili, andate un po a vedere Burzum che si è ridotto a figliare come un coniglio e spara cazzate da suprematista bianco in mezzo alla boscaglia. Chi valeva davvero si è evoluto e si è costruito una carriera basata sulla musica e non sulle stronzate da disadattati! |
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Area..Hate dei Sinister è una bomba di album..ma in quegli anni di capolavori ne sono usciti a bizzeffe, ha ragione Hagen come la pensava Euronymous riguardo il death, per lui doveva solo parlare di dolore e morte..e bollavano come "poser" chi si allontanava da queste tematiche, pur suonando sempre death metal..mah erano proprio estremisti, esagerati.. |
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Mamma mia la storia della rivalità tra black norvegese e Death americano e svedese era veramente pessima, più che altro veramente adolescenziale…..si i vari leader dei gruppi norvegesi mettevano i bollini sui dischi con la faccia di burns sbarrata hahahah si vabbè la cosa era quasi comica. Diciamo che i norvegesi subivano molto la palese potenza della scena Death svedese e americana, la svezia aveva una flotta di gruppi Death più o meno validi ( da Stoccolma ad Umea a Goteborg fino ad Avesta) e idem in america mentre la prima scena norvegese poggiava quasi esclusivamente sul circolo di Oslo e le poche band provenienti da posti tipo Bergen. Quindi ad un certo punto i norvegesi hanno dovuto prendere le distanze e diversificarsi ed ecco la storia della competizione black contro Death. Anche se c'erano gruppi che congiungevano le due cose….i dissection erano tranquillamente ben visti sia in Svezia e sia in Norvegia come anche gli unanimated oppure i necrophobic, cioè per capirsi i dissection potevano tranquillamente suonare in una serata degli emperor e vice versa perché primo facevano una musica simile ( black / Death con melodia e atmosfera) e pure perché erano affini come "attitudine". |
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@duke: anche se nessuno ha fatto il nome degli Hellhammer, sono comunque stati menzionati i Celtic Frost e i T.G. Warrior, il che è praticamente la stessa cosa.
Sulla polemica riguardo al death metal e Scott Burns, al di là dei toni sbagliati usati dai membri della scena norvegese, va comunque detto che, a parte poche eccezioni, la sua produzione uccideva la potenza e la ruvidezza degli album: basso assente, chitarre leggerine, doppiacassa che sembra una macchina da scrivere.
Inoltre Euronymous si era scagliato contro le band death che parlavano di temi sociali, perché secondo lui il death metal doveva parlare solo della morte. |
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@duke: 156. PS: sì, manca una h... |
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.....tra gli italiani ....necrodeath e bulldozer......soprattutto gli ultimi ......apprezzatissimi da euronymous...... |
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....tra le bands che hanno inventato il black....ci metterei gli hellhammer.......non ho ancora visto il loro nome....inoltre chi ha citato i sarcofago ha fatto bene....anche se di questi ultimi non appprezzo i loro primi lavori....ma li ritengo tra i fondamentali del genere......... |
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@lisablack, per me uno dei dischi più riusciti del genere uscì nel 95 e non era nemmeno un disco Americano, ovvero Hate dei Sinister... oggi non riesco più ad ascoltare il genere in generale, ma sicuramente lo rispetto.
Comunque boh nemmeno io sta cosa la capivo, volendo la si può vedere come una mania post-adolescenziale... ma non era mica lui che voleva tenere il suo negozio al buio con gli acquirenti che dovevano cercarsi i dischi a lume di candela? jajaja |
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Si anche Varg era di quest'idea..esagerata per me, odiava le band che lavoravano con Scott Burns( pensa un po') vabbe', deliri di onnipotenza..stendiamo un velo pietoso. Del death metal non si butta via nulla, prima e dopo il 92, pure oggi roba validissima.. |
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@lisablack, mi pare di ricordare che loro disprezzassero la piega che aveva preso il Death dal 92 in poi, ma che tutto quello che era venuto prima fosse ancora degno... si che poi "Loro", Dead e Euronymous, gli altri secondo me se ne fregavano alla grande, anche perché erano poco più piccoli... |
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Anche da Altars of Madness..son d'accordo Chapel of gouls è un pezzo black..quasi.. |
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@lisablack, da un punto di vista musicale e di meriti non ho problemi a riconoscere agli Emperor, Satyricon e anche i Dissection di essere gente che sapeva suonare... l'evoluzione dei loro dischi parla per loro.
@Analizzatore, ovviamente esisteva già un tipo di metal che col senno di poi é stato definito black tipo ciò che fecero Sarcofago, Sepultura (almeno Morbid Visions) e gli Holocausto in Brasile o i Bathory in Svezia... questi sono secondo me quelli che hanno davvero anticipato, ma nel caso dei Brasiliani questa cosa é stata riconosciuta dopo... all'inizio era sicuramente tutto Thrash Metal.
Quello che poi hanno fatto i Norvegesi é prendere un po da quelli e un po da altri (io insisto per me anche da Altars of madness dei Morbid Angel che a molti di loro piacevano) e hanno effettivamente creato un sound loro.
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quoto il commento #191 e faccio notare anche la bizzarra unione fra satanismo e paganesimo che, a rigor di logica, dovrebbero escludersi l'un altro... un'aspetto che il film ha, a parer mio, probabilmente azzeccato è l'illustrare l'esiguità delle basi "ideologiche" del movimento... |
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Non hanno inventato nulla, Mayhem , Burzum, Darkthrone..hanno fatto capolavori, riconosciuti da decenni, il black parte da Quorthon e Tom g.Warrior, Morbid Tales e Bathory i dischi che hanno acceso la fiamma nera..poi son venuti album che per me SONO il black, mi riferisco a The Return, Under the Sign of black mark..tutta la scena scandinava si è ispirata a questi dischi |
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Infatti il movimento norvegese di quegli anni viene definito come second wave, segno che una first wave c'era già stata. Le band della first wave sono le stesse che avevano già influenzato la nascita del thrash e quindi del death metal. Le band della second wave hanno applicato le innovazioni del thrash estremo e del death dei primi anni allo "scheletro" della first wave. Quindi sì, possiamo dire che abbiano inventato poco, però d'altro canto hanno saputo mischiare molto bene quanto era già stato fatto. |
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Il black metal è nato prima di Mayhem o Burzum. Bisogna farsene una ragione. Certo, capisco pure che chi è cresciuto con quella musica vi attribuisca qualità che trascendono lo spazio-tempo tipo, appunto, inventare cose che già c'erano. Ma facciamo finta, per un momento, di vivere nel mondo reale, quello purtroppo soggetto al normale scorrere del tempo e proviamo a guardare l'aspetto musicale, "ideologico" ed estetico di band come Slayer, Venom, Celtic Frost ecc... quale sarebbe la novità apportata dai gruppi scandinavi? Lo dico io: stocaz... L'aspetto ideologico merita una particolare attenzione: ha il suo apice nella frase "sono satanista perché sono anticristiano", detta e ridetta da vari esponenti. Ecco, una stronzata del genere, neanche questa originale perché di Bentoniana memoria, è equiparabile a "sono nazista perché anticomunista"... il cervello all'ammasso. Pure quelli dell'ISIS, tra l'altro simili per comportamenti, hanno una base ideologica più solida. |
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@tino: sì ok, ma non bisogna dimenticare che il black metal nasce per l'underground, nasce per restare al di fuori della portata del grande pubblico, per respingere ed essere sgradevole, basta ricordare che perfino il death metal veniva criticato per essere diventato troppo pulito e tecnico! Il minimalismo, il grezzume, la produzione pessima e incasinata erano elementi voluti, tant'è che i Darkthrone ad esempio hanno dovuto "disimparare" a suonare i loro strumenti. |
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Come dice qualcuno chi scuote la pianta poi non raccoglie le mele, i gruppi tipo mayhem o burzum hanno acceso la miccia ma gruppi come dimmu borgir con enthroned o marduk con nightwing nonché satyricon con nemesis e emperor con anthems hanno alzato l'asticella dimostrando grandi capacità tecniche unite a parossismo sonoro ed estetico e di fatto hanno fatto uscire il genere dall'underground. |
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Condanno tutto quello che ha fatto l'inner circle, così veniva chiamata all'epoca questi che bruciavano chiese( tra l'altro stupende)..Sapete come la penso riguardo la chiesa, ma mai mi permetterei di distruggere cattedrali, basiliche che poi non sono altro che opere d'arte..Diciamo che questi erano merde, nel loro comportamento, erano geniali quando entravano in studio a comporre musica. Perché di musica veramente oscura, malsana, fredda, ne hanno fatta..eccome e che album! Direi capolavori, mai superati, in ambito black! Anche se il genere per fortuna, ancora oggi regala tanta bella robas.. |
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Comunque articolo molto interessante e completo, complimenti! |
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@duke hanno ucciso e inoltre distrutto delle bellissime chiese solo perché non ne condividevano il simbolismo... non è indice di equilibrio x niente infatti, questo penso sia un giudizio unanime |
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@Area infatti alcuni col tempo si sono dissociati dai fatti |
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Beh accostarsi ad una certa "filosofia" o portare avanti un'ideologia non significa necessariamente essere filosofi |
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..erano degli squilibrati che non avevano una gran conoscenza dei loro strumenti.....tranne gli emperor che erano musicalmente un gran gruppo....ma con certi elementi ...... |
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Ah, erano dei flilosofi che sapevano suonare... questa è dissonanza cognitiva. |
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@Silvia, In realtà questo é un film che si sarebbe potuto fare tranquillamente 20 anni fa... ma il fatto che sia stato criticato da tutti i gruppi che quel periodo lo hanno vissuto la dice lunga su diverse cose... sarà sicuramente ancora così ma la maggiorparte di loro non ha piacere a parlare di quel periodo, quasi certamente perché non ne vanno fieri e anche quando gli veniva chiesto del libro "lord of chaos" loro ne parlavano anche peggio di questo film...
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Si' @Area, assolutamente, dici bene, io ho una decina d'anni in piu' di te e infatti nel precedente post mi riferivo agli anni 90 in cui (fra l'altro) internet era agli albori e c'erano veramente pochissime notizie. Che poi se proprio vogliamo parlare di fascino dellle tematiche black io ricordo che (oltre a chi ne amava solo l'aspetto musicale) c'era qualcuno che era attratto da una certa "filosofia" (misantropia, satanismo, nazionalismo, paganesimo etc etc) che era cio' che contribuiva "all'aura nera" di **alcuni** gruppi. Perche' ricordiamo che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. /// Che l'argomento fosse perfetto x un film non c'e' dubbio. |
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@Silvia, in realtà di quelle cose dei roghi e amenità varie fino a metà anni 2000 era difficile sentirne parlare se non avevi l'amico un po più grande che le tirava in ballo... oppure dovevi capitare su qualche raro articolo da rivista specializzata....
Per anni per bocca di amici, conosccenti e qualche illustre sconosciuto (quelli che becchi di sfuggita nei negozi di dischi) ho sentito mille versioni diversi tutte molto fantasiose, alcune vere e confermatissime, altre totalmente imprecise e anche molta roba falsa.
E' roba che conosce sommariamente anche chi non ha mai posseduto mezzo disco black, hanno avuto una diffusione che ha dell'incredibile... quale miglior soggetto per un film? |
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@Galilee, per quanto da 10 anni a questa parte il Black Metal non sia più di mio interesse (giusto per essere gentili) una cosa che va riconosciuta é che proprio quei gruppi Norvegesi da te nominati o che in qualche modo compaiono in questo film a un certo punto TUTTI ma proprio TUTTI credo intorno a fine anni 90 smisero quasi di farlo... era gente che sapeva suonare e quando hanno potuto o hanno voluto registrare diversamente e meglio lo dimostrarono.
Anche quando registravano così così (vedi In the nightside eclipse o De misteriis...) |
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Aggiungo che a mio parere "il contorno" della musica ha allontanato parecchia gente dell'ascolto forse. |
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Diciamo che forse chi non è addentro al genere è rimasto colpito dai fatti di cronaca ma chi lo ha conosciuto tramite i dischi non penso abbia dato troppo peso a questi crimini. Almeno x me è stato così, solo dopo molto tempo che lo ascoltavo negli anni 90 ho visto una foto di Samoth con la pistola, ho saputo dell'incendio x cui venne condannato etc etc. Fra l'altro un genere non rimane vivo e vegeto x più di 20 anni se non piace la musica al di là del contorno. Non è neanche vero che questi ragazzi fossero annoiati perché ahimè avevano le loro convinzioni filosofiche (non condivisibili magari ma c'erano)./// Non ho visto il film ma mi incuriosisce il motivo x cui gli esponenti della scena non abbiano dato il loro consenso |
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Affermazione superficiale, faziosa e non vera. Le band che non sanno suonare ci sono in tutti i generi, e in questo caso nel Black metal le band leader sapevano e sanno tutte il fatto loro. Da Burzum agli Emperor, dai Darkthrone agli Immortal.. E così via. Ricordo che i Rolling Stones non sanno suonare ancora oggi però.... |
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Come già scritto la cronaca ha prevalso sulla musica...certi dischi fanno oggettivamente schifo. Gente che non sapeva suonare neanche il citofono elevati a guru musicali...ma per piacere... |
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Concordo su Bohemian Rapsody, una cagata immane, inspiegabile pure l'oscar a quel babbeo che ha fatto Mercury. |
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Come film è molto meglio di quell'opera inutile di Bohemian Rhapsody. Si tratta di un film, come tale va preso e come film è godibile. |
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cit "È come comunicare con il linguaggio dei segni ad un cieco" STANDING OVATION  |
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@ElectricVomit: È chiaro che i significati hanno un valore solo in un contesto in cui gli stessi sono condivisi. Ex: mostrare il dito medio è un insulto se tutti condividono il senso del gesto, mostrare il dito medio ad un aborigeno o un indios dell'amazzonia equivale a fare una telefonata a un numero che non c'è. È come comunicare con il linguaggio dei segni ad un cieco. Non so rispondere alla tua domanda perché non mi è chiaro cosa tu intenda. Se ti riferisci alla trasformazione di fatti di cronaca nera in arte, come nel film La Casa Di Jack, sono portato a dire di no. @No Fun: mah, per me pop, black metal o post metal sono solo parole che servono esclusivamente a catalogare e non sono categorie assolute. Non si distingue tra buoni e cattivi attribuendo il genere. C'è pop buono e metal cattivo e ci sono tante vie di mezzo. E poi a me il post metal degli Ocean piace assai. |
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@Analizzatore no non è una parolaccia, (ma quasi...) ed è proprio pensando alle band da te citate che ho parlato di virata verso il post rock (quando ho fatto ascoltare i Deafheaven a un amico pensava fossero i Mogwai) piuttosto che verso il pop. Comunque è vero, pop o post rock, qualunque cosa siano, alla fine meglio il primo come termine che anche se è quasi una parolaccia, il secondo qualunque cosa voglia dire mi sembra proprio un insulto! Buon appetito! |
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Analizzatore, #162, la vedo come te anche se aggiungerei il concetto di "contestualizzazione" alla tua analisi. I fatti sorti attorno al Black per me sono fenomeni di cui mi interessa poco in termini di "giudizio". Per quello ci sono già le autorità preposte. Quello che mi chiedo, anche se non mi illudo ci sia una risposta, è se l'insieme di musica e contesto non abbiano, per assurdo, creato una forma di arte (nel significato che intendi tu) del tutto nuova. Comunque sul relativismo mi trovi d'accordo. Occorre dare dei limiti, altrimenti ti ritrovi in situazioni in cui i fenomeni musicali di qualsiasi tipo sono legittimi e artistici solo perché "utili per chi suona e trova piacere nel creare musica o rumore" (. cit). |
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Beh, non lo si può dire. Ma quello che intendo non è solo il fatto che si siano accesi i riflettori su una scena marginale. Tipi che si vestono male e invocano il diavolo imitando altre band saranno considerati dai più semplicemente degli sfigati. Se quegli stessi tipi ammazzano e incendiano allora sono dei pazzi assassini e i buoni padri di famiglia avranno paura di loro e della loro musica che diventa musica pericolosa. Così i figli nell'età della ribellione adolescenziale saranno inevitabilmente attratti da quella musica. E questo accade solo perché sono stati commessi dei crimini. Della qualità musicale sticazzi. Ho scritto di fretta spero di essere stato chiaro. |
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X Analizzatore... Mi interessava sapere i dati di vendita dei dischi black più conosciuti per capire a che punto il genere sia riuscito a penetrare nel mercato, e per capire anche quanti possibili spettatori interessati possa avere un film di questo tipo. |
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@No Fun: Guarda che pop non è una parolaccia... Nella mia "previsione", in realtà una allucinazione conseguenza un rito blasfemo con tanto di invocazione demoniaca e sacrificio di un gallo nero (alla diavola, appunto), ho descritto qualcosa che quasi c'è già (Myrkur, Deafheaven, ecc).
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sicuramente i fattacci di cronaca hanno acceso l'attenzione di molti ma secondo me il fascino del black metal sarebbe emerso comunque anche perchè i prototipi anni 80 (cui i norvegesi si sono ispirati) erano già seducenti e attrattivi dieci anni prima. A lvello di popolarità ovviamente i primi gruppi norvegesi sono stati determinanti e ancora sono delle icone, ma a livello di diffusione planetaria il volano è stato il repentino e costante aumento di qualità musicale, da genere minimal a genere completo e suonato con tecnica e padronanza. Lavori come enthroned darkness (e spiritual black dimension) anthems, nemesis divina, eld, the olden domain, heart of the ages, nightwing, e tanti altri hanno portato il genere ad un livello di attenzione maggiore per via della qualità delle composizioni e per la perizia tecnica, ovviamente questi lavori hanno fatto da volano anche per la popolarità dei gruppi più minimali (tipo darkthrone o carpathina forest o gorgoroth), almeno per me verso la fine degli anni 90 è stato così, ma penso anche per molti altri. |
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Arte è il prodotto intellettuale di sintesi tra forme e significati. Se non c'è apporto di nuove forme o nuovi significati o una trasformazione di forme e significati esistenti non c'è arte, è una copia carbone. È ovvio che un apporto seppur minimo di trasformazione formale c'è sempre. Quindi alla fine si potrebbe anche dire che siamo nell'ambito di valutazioni soggettive... o quasi. Siccome però questo relativismo ha ampiamente rotto, ti dico che è arte se viene giudicata tale da menti un po' più dotte e raffinate io).  |
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@Redazione: come intitolava il famoso film, "so cosa hai fatto". |
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Mi riferisco a "Comunque non credo affatto che queste forme espressive si possano definire sempre arte." |
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Analizzatore, qual è la tua idea di arte? Curiosità mia. |
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Beh quelli che hanno venduto di più a livello di numeri sicuramente cradle of filth e dimmu borgir, altrimenti a livello di fama (perché finiscono spesso accoppiati su libri e altrove) i soliti immortal, mayhem, burzum, emperor, satyricon, dissection, marduk e dark funeral.
Non a caso i loro dischi sono stati ristampati innumerevoli volte sia in CD che in Vinile e sono facilmente reperibili. |
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Ciao @Analizzatore, sono d'accordo sul fatto che il black (e il punk) a parte alcune eccezioni abbia più uno sviluppo "orizzontale", con tante band diffuse nel sottobosco musicale e anche sul paragone col punk (è uno dei motivi per cui il black mi piace molto, l'altro è che è un genere molto vario). Però il punk il lato "pop" ce l'ha avuto un po' da subito (ne abbiamo parlato sotto la rece dei Green Day) e secondo me il black può finire piuttosto nel post rock e roba simile, ma non penso dipenda dal sottogenere specifico ma da tutto il metal. Finché ci sarà il metal ci sarà anche il black metal, magari diverso, come appunto Venom o Bathory erano diversi da Burzum o Mgla. |
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Ma non è una questione di vendite. Soprattutto non è una questione di vendite della singola band. È che le band black metal si sono diffuse come funghi. Mi spiego. Si consideri innanzitutto che il Black metal ha una formula semplice. Un motivo della sua diffusione su tutti i continenti e a tutte le latitudini sta proprio qui: semplicità = riproducibilità. Non sevono elaborate elucubrazioni intellettuali, non servono né grande tecnica né raffinate conoscenze teorico-musicali: si può fare black metal con poco. E se con poco riesci ad esprimere/sfogare un certo disagio giovanile (quello che tutti i giovani provano), la formula non può che essere vincente. Un po' come è stato per il punk. Comunque non credo affatto che queste forme espressive si possano definire sempre arte. Spesso (e molto) sono solo 4 stronzi che strimpellano (cosa che a me va pure bene, intendiamoci). E questo per me era prprio il caso dell'Inner Circle: alcuni ragazzotti dalle menti non particolarmente raffinate che suonavano e si comportavano da coglioncelli asociali. L'omicidio ha dato importanza a quella musica, che da un punto di vista propriamente musicale esisteva già, ma era roba per pochi appassionati. Il black metal non è stato inventato in quel contesto, i ragazzotti hanno preso da Slayer, Hellammer/Celtic Frost, Bathory senza aggiungere granché. Quel fatto di sangue ha dato rilievo a quel "granché", alle insignificanti declinazioni musicali elaborate dai ragazzotti rispetto alla musica delle band citate. Declinazioni che sono diventate stilemi musicali a tutti gli effetti, simbolo di satanismo, violenza, rabbia, ribellione, ecc. Gli stessi stilemi ripresi POI da chi possedeva una maggiore intelligenza artistica (o dalle stesse band diventate adulte) sono stati rielaborati in qualcosa che può essere considerato sicuramente interessante. Voglio fare una previsione, secondo me il blackmetal avrà la stessa parabola del punk: invecchiati (o crepati) i sostenitori cresciuti con quella musica, sarà sempre più un genere per nostalgici attempati e avrà come il punk una sua declinazione pop.  |
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Io scommetto su uno dei gruppi citati da @tino al #150, anzi dovendo scegliere direi i Cradle, con loro il black si è affacciato nel mainstream. Sarei contento se invece fosse un disco di quelli citati da @Electric... (sarei ancor più contento fossero i Beherit o gli Urfaust...) |
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Galilee: non ci sono dati specifici per il black. Se ne discute in qualche forum, ma nulla di attestabile. Devi cercare più in generale le vendite dei cd metal e vedere dove si piazza il primo album black. A naso direi il primo dei Mayhem, i primi due dei Venom e Burzum.
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Si certo tino..a me i film piace vederli al cinema e ora ho poco tempo tra l'altro..si, il black non è solo underground, anche se la sua "natura" è quella, per forza.. |
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Sarebbe interessante in effetti leggere qualche dato più ufficiale, ma ad una prima ricerca neanche io ho trovato molto. |
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Non riesco a trovare dati. Anche Burzum penso abbia venduto parecchio. |
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Sicuramente cradle of filth e dimmu borgir |
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Curiosità. Qualcuno sa quali sono i dischi black metal che hanno venduto di più? |
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Non vai a vedere il film perché non lo danno al cinema e anche se lo dessero lo darebbero un giorno e basta. Detto questo non è vero che il Black metal è solo underground, enthroned darkness triumpant anthems to the welkin at dusk e nemesis divina hanno consacrato il genere che è tracimato, giustamente se c'è qualità e non solo caos |
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Ma il black metal deve essere un movimento marginale..e lo è tutt'ora. L'omicidio di Euronymous e le stronzate che fa' o dice Varg, non rappresentano il black metal, per nulla. L'errore che molti fanno da 25 anni a questa parte, è fare l'equazione..Black Metal = omicidio Euronymous e tutto il marciume di contorno. Anche per questo, non vado a vedere il film.. |
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....trovo interessante il commento 145..... |
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AkiraFudo 140: Non ho visto il film, ma se la tua interpretazione è corretta io ed il regista la pensiamo allo stesso modo. Tuttavia ritengo che se non ci fosse stato quel fatto di sangue il black metal sarebbe rimasto un movimento marginale come il crust et similia. Il macabro attrae inevitabilmente (soprattutto gli adolescenti): "Un teschio spesso interessa molto di più di una donna nuda" (Il Settimo Sigillo). È l'interesse innescato dalla vicenda che ha reso importante la musica, non viceversa. Alcune (poche) menti che DOPO hanno reinterpretato quegli stilemi hanno reso interessante anche la musica. |
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Avevo una gran paura di vedere questo film. Talmente tanta da riunire vecchi amici della mia adolescenza "blackster" e decidere di guardarlo con loro, prevedendo lanci di tavoli, incazzature e poco ortodossi auguri di decesso a regista attori e comparse.
E invece no. Mi e` piaciuto, per l`accuratezza dei dettagli citata nella recensione, per la nostalgia che ha risvegliato, per i ricordi, le emozioni che mi hanno rimandato indietro di 20 anni.
Certo e` un film e qualche licenza doveva pur prendersela [tipo i kg di troppo di Varg]
In ogni caso ha compiuto un piccolo miracolo: farmi riascoltare artisti che ho adorato da ragazza e che avevo messo da parte, risvegliando una passione che avevo dimenticato. Operazione nostalgia riuscita, quindi. |
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@AkiraFudo, ma figurati... ogni volta che si deve fare una retrospettiva sul black da qualsiasi parte e in qualsiasi modo si finisce per parlare di sta roba del black circle... d'altronde quando si parla di queste band é anche difficile non farne menzione.
Se poi appunto calcoli che il film di per se interessa relativamente a pochi (non é un tema facile proprio come la musica ad esso associata) se ti concentri di più sull'aspetto musicale il film lo guarderanno ancora meno persone... |
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@area non mi riferivo alla presenza di brani nella colonna sonora, ma alla funzione della musica nello svolgimento del film, che pare totalmente in secondo piano rispetto all'ostentazione di bravate e atti criminali... facci caso mentre lo guardi e capirai cosa intendo. |
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@AkiraFudo, non é che non é importante, semplicemente i membri reali delle band qui raffigurate non hanno concesso l'utilizzo dei brani, quindi é normale che di musica ce ne sarà ben poca... ripeto io non l'ho visto.
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L'ho visto qualche giorno fa e nel complesso mi ha deluso.
L'ho trovato troppo superficiale nella definizione dei caratteri dei personaggi, dipinti come mentecatti senza reali motivazioni, così come nell'illustrare la scena musicale del periodo, solo abbozzata. La musica stessa, poi, rimane totalmente in secondo piano; non sembra essere così importante per i protagonisti rispetto all'ostentare cattiveria e satanismo da osteria... Certi dialoghi poi sono oggettivamente comici, in modo così evidente da sembrare voluto, e la cosa fa sospettare un diversa chiave di lettura del film; come se l'apparente vacuità dietro alle azioni dei protagonisti rappresenti il giudizio del regista sulle stesse, sentenziando come il "true norwegian black metal" sia il risultato inaspettato di fattori triviali quali noia, narcisismo ed indifferenza... prodotto notevole di una vicenda squallida, che non merita di essere ricordata e, forse, nemmeno un film. |
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Non è male come dicono alcuni, vale la pena vederlo. I trve blackster cattivoni ad oltranza che lo criticano a prescindere fanno sia ridere che pena, quasi al livello di Varg e delle sue idiozie. |
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Dai va beh ho già detto che non mi interessa... ma chi ascolta Black Metal e critica questo film mi lascia abbastanza perplesso, perché mi pare di ricordare che giusto 10-15 anni fa diverse persone desiderassero un film di questo tipo e adesso che c'è davvero non va bene? Per quale ragione?
Io ho visto il trailer e mi fermo lì, però da quei 2 minuti scarsi mi pare che non sia poi così male, il lavoro di ricostruzione dovrebbe essere ritenuto impressionante... |
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...beh ci sono pure gli action figure....sicuramente faranno la tazza,la magliettina..il portachiavi...ecc.... |
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è un film disney con il corpse paint |
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Si conosce la storia del black metal e tutto quanto...come i Ramones che fanno hardcore (cit.) |
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@tino ne ho visto un pezzo di quel film, ma io non sopporto Zalone, non mi fa ridere, e anzi in certi frangenti mi irrita un po. Casualmente ho visto la parte in cui lui era in Norvegia.  |
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@Obscure, ovviamente stavo scherzando, anche io come tutti sono cresciuto con i film di CG, prima del padre (che era la vera mente), poi con quel coglione del figlio Vittorio, che ha mandato a ramengo tutto quello che ha toccato, l'azienda di famiglia, la Fiorentina, i rapporti con le sue ex mogli... |
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Checco zalone in quo vado ha fatto un bel ritratto della Norvegia...specie d'inverno |
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@Elluis, il fatto è che con cecchi gori ci siamo cresciuti per tanto tempo, rimane sempre nei nostri ricordi, il periodo dopo è nullo, pieno di sciocchezze (fiction, serie tv, reality show, nu-metal, muccino-tre metri sopra il cielo...da lí è finito tutto irrimediabilment un epoca, film commedie belli non ne hanno piú fatti). Concordo tuttavia con quello che hai detto al commento 51 parola per parola |
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@ObscureSolstice Cecchi Gori? E' un pò di tempo che non vai cinema, eh?   |
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Musicisti geniali, ma che congrega di sfogati sti blackster... |
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Conoscendo la trama, la storia e il libro non credo che serva la traduzione italiana. Sono indeciso se vederlo o meno, sarà uno di quei film che per me oscillano tra bellissimo o cagata pazzesca senza vie di mezzo |
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Aspettiamoci la traduzione coi sottotitoli in italiano...forza cecchi gori prendine e fanne tuo. Come con le traduzioni dei libri in ita lo fanno per ultimo, c'è da aspettare. Se avevo quello in versione originale intanto mi guardavo quello |
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Scusate,dove si può vedere in streaming? |
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parlare un minimo d'inglese non ti permette di seguire bene un film in lingua originale o di sotenere un dialogo, io l'ho studiato, lo so scrivere in maniera intermedia e anche leggerlo ma parlarlo bene e capirlo in una discussione è un disastro. Penso che bisognerebbe fare espereinze all'estero (viverci) da giovane per riuscire a pdaroneggiare la lingua. Poi in italia siamo abituati troppo bene perchè abbiamo doppiatori straordinari che ci permettono di gustarci un film senza sforzarci. Questo film proverò a guardarlo in lingua originale (ce l'ho già) ma non sao se riuscirò a godermelo, sarà difficile |
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Penso che bisogna imparare almeno un minimo d'inglese, soprattutto se si vuol criticare negativamente un testo a priori di una canzone, in ambito black, per citarne uno. Figuriamoci in altre piú difficili e disparate. Oppure, per capire un dialogo o dover parlare con un chiunque tizio o musicista, come fai? Non puoi fare sempre a gesti. Non ci puó essere sempre l'aiuto del traduttore automatico che sbaglia...e peró quel testo lí...ahah |
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il file torrent è un semplice file avi (che contiene il film) e si guarda sulla tv con una chiavetta usb dopo averlo prelevato dalla rete sul proprio computer. Ovvio che se fosse stato in commercio in formato dvd l'avrei ordinato ma così non è, a mali estremi estremi rimedi. Poi sinceramente non mi interessa se uno non conosce netflix (che tra l'altro non conosco e non uso nemmeno io) che è un sistema per guardare i film sulla tv utilizzando una connessione internet, cambia solo il veicolo di trasmissione ma si guarda una tv non lo schermo del pc o del telefono |
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@claudius I sub in italiano si trovano, ma sono fatti da cani, meglio i sub inglesi, ma le parti discorsive nel film sono intelligibili e chiare pure senza  |
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@tino non capisco cosa ci sia di strano nel non sapere cos'è Netflix specie se a uno non interessa vedere cose in rete. Ad esempio io non ho ancora capito bene cosa sia Spotify e non mi interessa. E il torrente di cui parli forse intuisco cosa sia ma anche qui non saprei come vederci un film e manco mi interessa saperlo. Ho provato a vedere roba in streaming ma mi si aprivano cose incomprensibili e poco raccomandabili e ho smesso. Guardo e acquisto (quando abitavo in Francia fino a qualche anno fa avevo un video noleggio sotto casa) dvd e al limite youtube oppure possibilmente al cinema in seconda fila. Col naso in su e senza rompiballe davanti.
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I sottotitoli in italiano ad ora non ci sono. |
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prova nel torrente ma sarà difficile trovarlo con i sottotitoli |
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ragazzi...sapreste dirimi dove posso vederlo quantomeno sub ita? |
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Beh tino puoi credere quello che vuoi, non so che sia Netfix, ne sento parlare ora. Non sono una che vive nelle caverne come i Flintstones, ma nemmeno una che sbava dietro a tutto quello che è moderno. Frequento solo questo sito, non sono nemmeno su Facebook tantomeno su twitter, so cosa sono però ma non mi interessano. Diciamo che sono moderna ma fino a un certo punto. |
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Ed infine, sono riuscito a vedere anche io "Lords Of Chaos", film di cui ho seguito gli sviluppi senza troppo interesse, ma comunque rimanendone incuriosito, al contrario del libro che, letto ormai anni fa, non mi lasciò quasi nulla. Ecco, sia nel film che nel libro, non ci sono informazioni o fatti che, se già siete esperti o avete un'infarinatura generale della seconda ondata black metal e della propria genesi, vi renderanno più "colti" o maggiormente informati, questo è da chiarire subito.
Tra le semplificazioni - necessarie, ma comunque talvolta eccessive, specialmente per ciò che concerne la rappresentazione caratteriale di Euronymous e Varg e il loro rapporto, basato su dualismo essenziale buono-cattivo che lascia pochi spazi a quei brevi attimi di "umanità" - e le invenzioni più o meno fasulle - la fantomatica ragazza di Euronymous, che sebbene sia poco influente sulla trama in sé, alla fine il film sembra far passare come la responsabile delle ultime azioni del chitarrista - "Lords Of Chaos" regala anche buoni momenti atmosferici e "kvlt", come le varie citazioni storiche di momenti, nomi, fatti e notizie, che fanno sempre un certo effetto nel momento in cui appaiono sulla scena. Personalmente, ad esempio, ho avuto un sussulto nel momento in cui viene mostrato il famoso Helvete, il negozio di dischi di Euronymous, che per me, che sono un appassionato collezionista di dischi, è da sempre quasi un luogo di culto, così come quando compare il Grieghallen Studio.
Del resto il film si muove come una pellicola "moderna", con delle buone interpretazioni in generale, e un mood che alterna atmosfere drammatiche e altre al limite della comicità - forse anche questa eccessiva, se fosse stata dosata meglio avrei apprezzato anche questo punto di vista - quest'ultime che comunque danno la cifra di un momento storico e di azioni compiute da quelli che all'epoca erano solo ragazzini, con tutti i pro e i contro del caso.
Le situazioni che tutti conoscono vengono rappresentate tutte quante, dal suicidio di Dead all'omicidio nel parco ad opera di Bard Faust, senza tralasciare niente ed anzi, aggiungendo qualche tocco che solo i più smaliziati noteranno (le tendenze comuniste di Euronymous vengono evidenziate in numerose sequenze all'interno dell'Helvete ad esempio.. Fate attenzione ai quadri alle pareti). E questa è un'ottima cosa.
Il personaggio che comunque ne esce meglio, sia come rappresentazione storica/filmica, che come interesse è senza dubbio Per "Dead" Ohlin, talmente grottesco da rimanere impresso per tutta la durata del film - ed infatti sarà così pure per Euronymous - e interessante oggi come allora per definire al meglio la creatura Mayhem.
Infine la regia di Jonas Åkerlund, che in questo film si comporta in modo egregio, senza inutili virtuosismi che il nostro si concede fin troppo spesso nei suoi video musicali - prendere come esempio Rammstein: Paris, talmente arzigogolato e con cento inquadrature al minuto da rendere irritante la visione - ma tracciando un'atmosfera come già detto drammatica e allo stesso tempo spensierata, ma con un alone di tristezza e rabbia sempre percepibile. Unica eccezione l'incubo horror su Dead, che effettivamente sembra un videoclip, ma che all'interno dell'intero film ci sta abbastanza bene in fondo.
Quindi, tutto questo malloppo di parole per dirvi che "Lords Of Chaos" non è il male incarnato per il black metal, come dicono in molti, anche perché di musica qui ce n'è davvero pochina (per ovvi motivi...) e di certo non sarà per colpa di questa pellicola che la scena black metal verrà screditata più di quanto non lo sia già. Guardatevelo e traete le vostre conclusioni, io personalmente ne sono stato piacevolmente sorpreso e ho concluso la visione sentendomi in un qualche modo sollevato.
Bene così. |
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io non ci credo che la lisa non sappia nulla, d'altronde come ho detto già il fattio che "naviga e commenta su un sito" è comunque indice di conoscenza tecnologica e non è da tutti, men che meno di chi continuamente dice di essere all'antica. Electric ha ragione, il cinema non è più indispensabile come ad esempio negli anni 80 e 90 dove al massimo in casa c'era il televisore analogico con il tubo catodico e il vhs, adesso con cifre alla portata di tutti si possono acquistare mega schermi hd connessi a internet che permettono visioni spettacolari sul divano di casa, se poi non si hanno le connessioni basta un banale dvd o una chiavetta usb. Ovvio che per godersi un kolossal hollywoodiano il cinema è sempre il massimo, per le poltroncine, il suono bobastico, il grande schermo, ma comunque non è comunque indispensabile specie per le pellicole ordinarie (senza effetti spettacolari), poi come ho detto ci sono le serie tv che ormai hanno una qualità cinematografica e sono fatte per la tv. |
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Io non so nemmeno cos'e Netfix, come vedi non ne dico nemmeno male, mi informero' |
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Lisa, escono molti film validi anche adesso e che meritano la visione. Quellp che volevo dire è che le nuove possibilità, tipo Netflix, non sono il male in assoluto solo perché sono "altro" rispetto alla fruizione canonica. Sono un fenomeno, con lati positivi e negativi come l'esperienza in sala. Noi siamo persone intelligenti. |
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....vedo la foto della locandina.....mi fa riflettere .....non e' una delle classiche foto da album black metal...malvagia...mostra un'altra verita'.....un volto triste.... |
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Ok mulo e Galilee avrò sbagliato band allora un saluto.... |
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Tra l'altro questo film come ho detto secondo me non ha la pretesa di competere con chissà chi, si sono tirati fuori nomi blasonati del cinema, oppure pellicole shock tipo serbian film insomma tutta roba che non c'entra nulla. Penso che il regista abbia voluto descrivere un mondo che in parte lo ha coinvolto anche se non direttamente con un lavoro più legato a certe fiction, come ho detto ce ne sono tantissime che sono fatte benissimo, a livello cinematografico, e sono fatte per gli schermi tv moderni |
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Hai ragione tino..sono anni che non vado al cinema tra l'altro, gli ultimi film che ho visto volentieri è stata la trilogia del Signore degli Anelli..perciò sono più di 15 anni |
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Lisablack se vivessi nell'altro secolo non saresti così attiva su un sito web, fai prima a dire che hai altre priorità |
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OK tino..mi hai aggiornato, io vivo ancora nell'altro secolo aha |
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I film lisa si guardano bene con i nuovi televisori maxi connessi o con un lettore dvd blue ray, ovvio che si può utilizzare anche un pc o uno smartphone ma nessuno lo fa e francamente non ha senso. Il parallelo con i metallica non ha senso perché questo è comunque un film con attori che recitano una parte, some kind un semplice documentario come tanti |
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Galilee,in Italia i Crue erano popolari come Guns/Leppard/BJ o meno/più? |
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Ciao mulo alla prossima |
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Scusa Electric..ma io sono molto all'antica, i film credo che sia giusto vederli al cinema, il grande schermo mi ha sempre affascinato, oggi non so come funzioni, se i film si possono vedere con lo smarthphone l'hi phone, non mi interessa perché non mi piace, ormai con il cellulare arriveremo al punto che ci faranno pure i figlioli, invece di scopa', concepiranno con il telefono..ahaha per fortuna sto invecchiando! |
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thrasher parlare con te è inutile.Non si può. Perchè le vendite dei dischi non contano perchè li copiavano gli amici degli amici,i concerti nemmeno perchè dici che non si presentavano.Va bene così.Motley Crue in Italia erano famosi come gli Guns/Def Leppard/Bon Jovi. Buon proseguimento.Ciao. |
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No. Non mi pare. Li seguo da sempre e non ho mai sentito dire che non si siano presentati ad un concerto. Ma potrei anche chiedere conferma. Ho amici che li seguono come ombre dalla loro nascita. Quelli di Slam per la precisione. |
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Vissuti. Quando Tommy Lee stava con Pamela nessuno comprava più i dischi dei Motley,lo sai anche tu.Erano popolari x altro. |
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E non sarebbe niente di strano eh |
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Mulo li hai vissuti quei periodi o parli leggendo i dati su Google? Tutto si spiegherebbe |
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Mulo erano già finiti nel 97 e la generazione era già cambiata non interessava più nulla ne di guns di motley ecc a nessuno |
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Cmq non hanno doppiato Some kind of monster dei Metallica,figuriamoci se doppiano questi . |
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Anche Generation Swine nel 1997 con Vince Neil non è stato questo gran successo. Galilee ti risulta che i Motley Crue non si presentavano ai concerti? |
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I crue hanno sempre avuto un pubblico più metal mentre gli altri citati erano più pop nel senso di trasversale, che poi siano stati famosi per il gossip non è vero o almeno lo e' in parte. Io ricordo che quando tornavo da scuola al pomeriggio su videomusic il video di girls girls girls era costantemente in programmazione, penso sia stato il loro periodo più popolare nonostante il top sia venuto con dr feelgood. Comunque entrambe le storie meritano una narrazione al di là degli eccessi e dei crimini, negarlo sarebbe un po' come guardare il dito |
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Avevano cambiato cantante e i fans non apprezzarono la scelta... Ripeto all epoca erano quelli i gruppi che giravano... Chi più chi meno... E fidati i motley non passavano inosservati nemmeno in Italia... Avevano una bruttissima fama ed erano ingestibili, questo può essere perché non venivano tanto chiamati in Italia come le altre band che hai citato... I guns facevano ritardi di ore nei live i motley non si presentavano nemmeno |
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Precisoche sto facendo un discorso sull'Italia.In Italia se paragnonato ai Guns/Bon Jovi/Def Leppar un cazzo. Poi dal 1983 al 1999 hanno fatto una data da headline in Italia..I Guns/Bon/Jovi dalgli anni '80 al 1999 quante ne hanno fatte?Tantissime. A casa mia sei un gruppo fa una sola data in Italia da headliner in 16 anni,vuol dire che non ha molto mercato.Se tu insisti a dire che erano come i Guns ok.I Guns però hanno riempito gli stati ITALIANI nel tour di Use Your Illusion....... Cmq i Crue erano talmente famosi quanto Tommy Lee stava con Pamela Anderson che il disco del 94 è stato un flop e il tour cancellato.Non interessavano più a nessuno. |
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Ahahahah ma tu hai vissuto quel periodo o sei nato dopo? Perché tutto si spiegherebbe... Allora ripeto famosi per i loro eccessi di ogni tipo alcol sesso droga risse capito? Poi Dr feelgood lo sai quanto ha venduto? |
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Ai tempi era popolare Baywatch i Pamela Anderson e Lee viveva di riflesso alla popolarità di lei.... |
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Ho detto che erano più conosciuti per i loro gossip e i canali li pubblicizzavano molto... Non erano poco conosciuti in Italia anzi... |
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No ma hai perettamente ragione. Probabilmente erano anche più famosi. Pensa che Italia prima del reuninon tour del 2005 hanno fatto solo una data da headliner nel 89...Mentre Bon Jovi/Def Leppard/Guns prb anche meno..Fatto bene a ricordarmelo  |
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Beh mi ricordo che erano sempre nei giornali per le loro vicissitudini assieme ai Guns... Nei primi anni 90 non sto scherzando anche nel cioè venivano pubblicizzati... Quindi... Se non erano famosi questi |
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Oko hai ragione.Buona giornata,ciao. |
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Mulo ti ricordo che una volta nelle compagnie una persona comprava il cd e lo copiava in cassetta ai suoi amici e viceversa... I crue erano conosciuti eccome più per i loro gossip che per la musica... Poi Tommy Lee per la sua storia con pamela e per aver inventato quel marchingegno per far volare la batteria durante i loro show |
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Basta andare a vedere le vendite in ITALIA di Slippery,Appetite/Illusion/Hysteria e Feelgodd x vedere che i Crue sono molto dietro..Bon Jovi e Def Leppard sono stati anche a San Remo.... Cmq un film sui Crue in Italia interessa ad una nicchia troppo ristretta di persone,per questo non sarà mai doppiato.Idem questo sul black circle. |
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Mulo I crue erano famosi come i guns Alice Cooper Def Leppard skid row Cinderella ecc... I loro video venivano messi in continuazione sul vecchio canale video music e alla domenica nella rockhit di radio deejay programma condotto da Niki se non ricordo male... In quel periodo Kickstart my heart mi usciva dalle orecchie, come hey stupid di Alice Cooper ecc... |
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I crue... Ma io ipoteticamente dovrei andare a spendere dei soldi per un dvd sulla storia dei motley per vedere gli eccessi di ogni tipo che conducevano giornalmente? A me sinceramente non interessa |
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Lo dice il mercato,interessano a 4 gatti questi 2 film.I Crue ai tempi d'oro in Italia (a differenza degli USA) erano seguiti da 4 gatti (se praragonari ai Guns,BJ,Def Leppard).Figuriamoci ora. |
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Anche se me lo regalassero non lo guarderei nemmeno.... |
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@Mulo, ma che ne sai tu che non verranno mai doppiati in Italiano? jajaja |
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Se non escono li vedrò in streaming o in altri modi.OK? |
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Sempre che escano in dvd |
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Non usciranno mai doppiati in italiano e la mia era una provocazione Mi prenderò i dvd. |
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@Mulo, The Dirt non era un esclusiva di netflix (che non uso)?
Quello se uscirà al cinema lo guarderò... sarei curioso di sapere chi li doppierà in Italiano. |
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Io invece non vedo l'ora di vederlo,sia questo,sia The Dirt. Ovviamente al cinema.Le colonne sonore me le sparo direttamente sul grammofono,come un vero Tvrue/nostalgic/metallerz!!! |
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Detto questo il film non lo voglio comunque vedere, perché non lo reputo musicalmente e concettualmente interessante.
Di recente ho visto "Il Primo Rè", un gran bel film Italiano che sembra una produzione di Hollywood (Andatelo a vedere!!!), quello di Van Gogh e mi ha stupito quello di Alita... cioé onestamente questo non mi serve.
Però il film spero che serva per far capire che quelle robe che sono state fatte tanti anni fa sono delle autentiche nefandezze. Non sono certamente cose da mitizzare.
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Vi dirò a commentare questo post ieri poi é andata a finire che mi sono andato a vedere almeno il trailer... incredibile ma vero alcune cose sono riuscite a riprodurle esattamente come me le ero immaginate quando le lessi... con toni blu forti (che fanno molto prima mattina o pomeriggio tardo) e ovviamente ambienti notturni.
Sempre nel trailer c'é una scenetta che vorrebbe essere divertente ma per é ridicola, ovvera quella in cui alcuni di loro cercano di spaventare una famigliola che passeggia con dei bambini... boh...
@Obscure, No guarda ti posso assicurare che se adesso vai in Norvegia, Svezia, Finlandia o in Germania (per l'appassionato di musica Metal o Rock medio sono queste le nazioni rock) in cima alle classifiche o ci trovi della Trap o il Pop esattamente come qui da noi.... poi che da quelle parti i gruppi Metal e Rock abbiano qualche spazio in più e considerazione quello é un altro discorso. Ma definirle nazioni Rock é sbagliato.
D'altronde sai le mode in qualsiasi campo se non le fanno gli Stati Uniti ci pensano gli Inglesi. |
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In merito ai film in sala: se mi si parla di questioni economiche inerenti la possibile perdita di introiti, e dunque occupazione, da parte dei gestori delle sale, mi sta bene. Ma se mi si dice che i film vanno visti in sala perché "è giusto così", scusate, ma non condivido. Non perché non ami la sala (la amo enormemente) ma perché è un discorso che affonda le proprie radici in una nostalgia del passato che rischia di diventare "si stava megliom quando si stava peggio". Non condivido. E tra l'altro, tanto Spielberg difende le proiezioni in sala per "la condivisione dell'esperienza", quanto Cronenberg riconosce nella piattaforma Netflix il futuro del cinema. E poi non so voi, ma a me di andare in una multisala, dove nulla ha personalità, tutto è fatto con lo stampino, spendendo 10,00€ per starmene a contatto con dei cafoni che, se provi a zittirli, ti minacciano di aspettarti fuori, be', non ne ho granché voglia. nei cinema di provincia qualcosa si riesce ancora a goderselo. Ma sono eccezioni. |
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#62: In Spun c'era anche una cover acustica degli Zwan di The number of the beast che non aveva nulla da invidiare all'originale. E Billy Corgan aveva pure un cameo nella parte del dottore. #63: Lisa, la vittoria agli Oscar di Roma, distribuito da Netflix, ha fatto capire che l'assunto "i film devono essere visti al cinema" è molto relativo. |
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Visto l'impossibilità di reperire una copia fisica con almeno i sottotitoli ho buttato la lenza nel torrente e nel weekend proverò la visione anche se solo in inglese e capirò una parola su cinque, staremo a vedere |
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Mi rendo conto Hagen, ma i film secondo me devono essere visti al cinema, e io ce ne ho visti parecchi. Quando ci andavo io ho sempre zittito i rompiballe, l'unica cosa positiva che non c'erano i cellulari ( che hanno rovinato i rapporti umani), si campava benissimo senza passare 30 ore al giorno a sbirciare i social, di già uno che paga il biglietto per vedere un film e poi passa tutto il tempo in rete, ha bisogno di un bravo terapeuta.. |
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Vi segnalo che in uno dei precedenti film di questo regista, Spun, faceva parte della colonna sonora Mother North dei Satyricon! |
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Sì certo, bello vedere i film al cinema...finché non ti capita il rompicoglioni che parla durante tutto il film. O quelli che tengono il cellulare acceso. O ancora quello alto 2,5 metri che si siede proprio davanti a te. |
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Ah non lo fanno al cinema, mi sembrava strano..Meglio cosí. @ElectricVomit 36: "pittati" in etimologia della bassa Italia significa pitturati. Semplicemente quello. Comunque @Area, ci sono eccome le nazioni rock piú di altre, basta andare in giro per sentire l'aria che si respira, la creativitá, che funziona tutto e quelle dove non funziona niente..come da noi...importiamo e non esportiamo mai...è giusto, che esistano mille generi possibili nelle classifiche o di basso rilievo, e non il monotematico come l'Italia, obsoleta, dove sarà indietro anni luce per qualsiasi questione |
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è giusto che i film si vedano al cinema ma la stragrande maggioranza si possono vedere (bene) anche su uno schermo tv di nuova generazione magari di grande formato, il pc è solo un mezzo (sbagliato e limitato) per usufruirne, tra l'altro le nuove smart tv sfruttano la rete wi fi, poi esistono i lettori dvd e le chiavette usb, insomma tra il tutto (il cinema) e il nulla c'è sempre la buona vecchia via di mezzo e il divano di casa permette il relax assoluto. Tra l'altro non penso che akerlund abbia voluto fare un film da festival di cannes e nemmeno qualcosa di pretenzioso, se tutto dovesse essere consumato in un cinema dovremmo abolire tutte le serie tv che sono il cinema parallelo, entertainment come dicono gli americani, ce ne sono di veramente notevoli (ad esempio gomorra). Penso che invece akerlund abbia avuto una buona idea da sfruttare, poi il fatto che i gruppi storici si siano messi di traverso è tutto da dimostrare |
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....mi sa che la cerchia stretta ...si sta allargando.... |
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....ho appena visto che sulla pagina fb del film hanno pubblicato la foto dell'action figure di euronymous.... |
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Bravo Nonchalance  |
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Scusate..io sono rimasta al secolo scorso, se non è al cinema dov'è che proiettano il film? |
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..e il meno appagante! Se volete qualcosa di artistico e - allo stesso tempo - disturbante, andate a vedere l'ultimo di Von Trier. Anche nella versione censurata (quella doppiata!) fa la sua figura.. P.S.: I film son fatti per essere visti al cinema, non davanti ad uno schermo del PC! |
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....un assaggio del film era presente sul video dei metallica(di akerlund)...manunkind...logo simil-mayhem incluso....lo streaming su internet sara' il modo piu' semplice per vederlo.... |
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Ho visto il trailer lungo circa 2 minuti e 10 del film su Youtube e qualche altro spezzone in rete, e già solo con quelli ho capito che non è roba per me. Non discuto Akerlund come musicista, il suo curriculum è noto a tutti ed è sicuramente di rispetto, ma come regista di questa pellicola.... mah! Non voglio giudicare il film a priori prima di averlo visto, ma solo il fatto che Mayhem, Burzum e Darkthrone abbiano fermamente negato l'uso della loro musica già la dice lunga. L'interpretazione che danno gli attori ai vari personaggi è piuttosto finta, non basta dipingersi la faccia di bianco e nero, bere birra, e delle scritte in norvegese sui muri per fare un buon film, soprattutto riguardo un argomento come questo. |
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Non è proiettato al cinema |
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Tino, lo guarderò senz'altro..il fatto è che rinchiudersi in un cinema la domenica, per ora ne ho poca voglia..è l'unico giorno che posso stare libera e mi rilasso, comunque prima o poi lo vedrò.. |
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@lisablack, avevo già fatto riferimento a quei modi di "cantare" e in entrambi i casi spesso sono ostici persino per altri che ascoltano Metal figurati per tutti gli altri... anzi ho conosciuto delle gente che ascoltava solo Heavy Metal, solo Power, solo Epic etc... che il metal estremo lo odiavano e lo consideravano da poser...
Ma va beh a prescindere da tutto questo, sicuramente il soggetto é da film ma il problema di queste cose é che é dura condensare il tutto.
A dirti la verità i soli film sui musicisti che mi sono piaciuti sono stati quello di Johnny Cash e quello dei Doors. Quello dei Queen non l'ho visto.
Non mi era piaciuto nemmeno quello ispirato alla storia di Tim Owens e dei Judas Priest... nel film però si chiamano Steel Dragons tipo. |
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Secondo me rinunciare alla visione di questo film se appassionati del genere è un peccato, guardando il trailer mi sembra veramente una figata |
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Nemmeno io penso di guardare il film, non ho visto nemmeno quello dei Queen, proprio perché non ho voglia di andare al cinema, il metal estremo oltre al problema di essere orecchiabile( che non lo sarà mai) dimentichi il growl che non a tutti piace, tantomeno le urla indemoniate del black.. |
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@lisablack, lo so che non ti rivolgevi a me, ma hai fatto delle osservazioni a cui voelvo dar risposta... comunque... non é totalmente vero quello che dici.
Il Metal ed MTV di pari passo ci sono andati e qualche volta ancora ci andranno, ma il Metal estremo é proprio un altra cosa, ha degli argomenti troppo "difficili"
Come dicevo uno può anche dirmi "Eh ma allora quel Rap che parla di Gang in guerra, pappaoni etc.."? Quella lì é roba più tollerata perché é reale e le situazioni di quel tipo ci sono. A parte che in radio (almeno negli Stati Uniti) mandano le versioni dei singoli privi con le parole spinte modificate (i singoli vengono registrati sempre due volte).
Nel Metal estremo una cosa così é impossibile (anche se qualcosa col Death USA lo fecero) e poi é proprio una questione di orecchiabilità...
Comunque parlando dello specifico della pellicola, molte delle persone reali qui interpretate da attori mi pare di aver capito che abbiano manifestato contrarietà al tutto. Io non lo guarderò comunque ma va beh... |
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Area..il discorso che ho fatto io non era rivolto a te a nessuno in particolare in questo sito, i pregiudizi la gente ce l'ha non solo nei confronti del black, un po' per tutta la scena metal..ma noi dobbiamo fregarcene alla grande. Che sia musica per pochi è logico, ed è un bene che resti così.. Penso che nessuna nazione è rock..penso che funzioni la regola "va' la roba che vende"il resto che non fa portafoglio, frega un cazzo a nessuno, metal compreso. Per metal io non intendo i vari Metallica, Iron ormai questi hanno un pubblico che va oltre, nel senso più vario, di tutte le età..e soprattutto propensi ad ascoltare anche rock. Nemmeno i Ghost io reputo un gruppo metal ( con tutto il rispetto) era per fare un esempio, per dire che metal e classifiche da MTV non andranno mai di pari passo, proprio per il discorso vendite.. |
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@Metal Shock... il film dei Motley Crue é un altra cosa perché il loro genere trattava delle tematiche si controverse ma meno controverse e più tollerabili di qualsiasi cosa associata al black e al demonio.
Ma te lo immagini veramente il Black in radio al mattino o in fascia pre serale??
Qui non é questione di essere moralisti... quando qui sotto qualcuno ha detto che il "black é una musica per pochi" intendono (forse) anche dire che magari possono ascoltarlo in milioni però ha un immagine e tratta tematiche troppo assurde e fraintendibili per radio, Tv etc...
Chiunque voglia fare dei paragoni con le tematiche dei gruppi Rock anni 60 e 70 o con quelle di certo Rap perde solo tempo, sono cose totalmente diverse e più reali.... |
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@ObscureSolstice... Nessuna nazione é Rock... anche se vai negli Stati Uniti o in Inghilterra in classifica non ci trovi i gruppi Metal, figurarsi quelli estremi.
Ci sono dei paesi dove é vietata o comunque censurata (artwork modificati ecc) anche Shakira quindi...
E' stato fatto poi notare che il film in questione pare che non sia stato doppiato quindi é difficile che nei cinema possa avere una certa diffusione... ma va beh che tu sei contrario quindi va bene...
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@tino, lisablack ecc... Beh non ve ne fregherà nulla eh ci mancherebbe, ma io non mi ero avvicinato al black metal con pregiudizio... semplicemente ho 10 anni di meno di chi all'epoca dei fatti aveva 18 / 20 anni... mi ero avvicinato a questa cosa perché esplorando e comprando dischi Metal dal Death é stato poi naturale provare ad ascoltare il Black.
Io di quelle robe immonde del Black Circle ne ho sentito parlare dopo (e me ne hanno parlato in vari fantasiosi modi) , anzi addirittura ricordo di aver letto un articolo su grind zone a metà anni 2000... un epoca nemmeno così distante ma comunque lontana.
Io lo ascoltavo come se fosse un sottogenere di Metal...
Man mano sono state le persone che lo ascoltano qui in Italia a farmi vedere il tutto in modo sempre più "grottesco".
Poi é per pochi? E come potrebbe essere altrimenti?
E' antimelodico per definizione e registrato male e anche quando é melodico la voce non la é, poco importa che sia registrato impeccabilmente... quello é! Una roba per pochi.
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Citando invece Clint Eastwood in la recluta se vuole una garanzia si compri un tostapane elettrico |
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Rob, non lo sapevo, grazie! Comunque ciò che conferma che quando cerchi garanzie devi sempre puntare su Mel Gibson! |
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Non discuto che possa essere una citazione di Arma Letale, ma i Pitti erano un popolo identificabile con la Scozia che si pitturava la faccia. E "pittato" è diventato aggettivo per colorato. Tanto è vero che in Braveheart Mel Gibson in Braveheart...In ogni caso l'attore da accostare al termine pittato è corretto |
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Obscure #33: l'aggettivo "pittati" è una citazione di Arma Letale, quando il bambino descrive il tatuaggio di Gary Busey? Comunque gli AC/DC è molto meglio conoscergli guardando "Brivido" (1986) di Stephen King (sì, ha diretto anche un film). |
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vabbè dopo che hanno proiettato A Serbian Film, questo è poco!
Comunque sarei curiosissimo di vedere questa pellicola |
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Mah da quel che ho capito e' stato dato solo una sera a Torino in un cinema a tema e non penso sia stato ancora fatto in supporto fisico ne tantomeno doppiato. Adesso penso che la soluzione sia solo scaric...lo in inglese ma secondo me dovrebbero farlo in formato fisico. |
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Un film del genere in Italia è la fine...non siamo pronti per copiare gli europei e scandinavi a mettere nelle sale cinematografiche un film del genere. Non siamo un paese rock e nè tantomeno metal, figuriamoci un film del genere che scandalo porterå nello squilibrio mentale morale delle persone brrrrr...sia degli anziani ma anche dei giovani. Le vecchiette si barricheranno in casa con le tapparelle chiuse e spieranno dallo spioncino, se una volta c'era la paura dei turchi o dei meridionali o di marilyn manson o di IT e Nightmare, adesso ci sará la paura di questi "tutti pittati" - "è colpa del demonio w il papa" ahah. Lo vedrò quando ho tempo, sicuramente lo vedró, ma da amante del genere spero che non venda niente, che lo ritirino presto dalle sale, poi uno può pure comprarselo in blue ray e vederselo da parte, se vuole. Per la società e un non conoscitore è come scoprire gli Ac/Dc col film Iron Man, per cui non approvo queste operazioni per le masse |
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Un pò ti capisco, siamo abituati ad un altro tipo di cinema, magari più lento, ma più riflessivo e che calcava di più sulla sceneggiatura. Ora si punta di più sull'impatto immediato. Anche se a dirla tutta i compromessi ci sono sempre stati. |
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Lo so che il cinema è spettacolo e si romanzi spesso, ma ti ripeto che è più un mio problema col cinema odierno.
Per esempio nella realtà vi era una ragazza affiliata al Black circle che aveva anche fatto un tentato omicidio e fu poi rinchiusa in un manicomio, ecco magari una figura del genere nel film poteva essere interessante ed avere un senso.....ma magari sono io che pretendo troppo. |
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Il cinema è spettacolo però. È normale che si romanzi un pò. Non ci vedo nulla di male. A meno ch uno inventi qualcosa che ti danneggi. Ma in questo caso credo proprio che la figa la vedessero col binocolo.  |
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@Galilee: The dirt e questo sono due tipi di film completamente diversi: sul primo ho già scritto quel che penso, no mi interessa proprio un film sui Crue (come altri gruppi); questo è diverso e potenzialmente sarebbe potuto essere un film interessante. Il fatto che da diverso tempo io proprio non sopporto i film dove ci devono per forza mettere storie sentimentali e sesso che c'entrano zero e neanche capisco il motivo di inserirle, proprio mi irritano e fanno si che il mio interessi scemi. Sarà sbagliato per carità ma è una mia opinione e convinzione e come tale va accettata. Inoltre non ho assolutamente detto che il film è brutto, ma a questo punto preferisco un documentario o reportage sulla scena in questione che apprezzomaggiormente. |
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Aggiungo... Èsolo per discutere eh.. Nun te incazzà eh...  |
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Prima o poi lo vedrò perché i film sulla musica in generale mi piacciono assai. X Metal shock. Non credo che una presunta love story o scena di sesso per rendere il film più appetibile possa cambiare un granchè. Anche perché bisogna dirlo, i produttori e i registi investono soldi per creare un film e quindi il tornaconto ci deve essere. Non è come scrivere un libro. Trovo comunque che le tue critiche, sia qui, sia in altri casi siano esagerate. E parlo appunto di the dirt. e BR. Dico questo perché critichi ma non hai visto ne i film ne letto i libri. Non dico che la critica non possa starci, ma tutto sto parlè sul sentito dire stona un pò. Anche se sono tue convinzioni. |
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comunque a guardare il trailer sembra fatto veramente bene (conoscendo akerlund mi stupirei del contrario), però sicuramente non è stato doppiato in italiano o sbaglio? |
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Non ho visto il film, però bisognerebbe sempre considerare le due facce della medaglia per farsi una propria idea, quindi il fatto che per fare le riprese non si siano nemmeno consultati i musicisti black metal norvegesi dell'epoca mi fa già concordare a priori con la tesi del recensore: il film punterà sulla spettacolarità a prescindere dai fatti. |
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devo procurarmelo quanto prima in quanto i lavori di akerlund nel mondo dei videoclip sono assolutamente di qualità e pure nel cinema ha fatto cose notevoli, penso ad esempio al film con dennis quaid (the horsemen), inoltre a suo modo ha vissuto la prima cellula embrionale nel genere avendo militato nei bathory e quindi ha tutte le credenziali per descrivere con la giusta autorevolezza. Detto questo dal punto di vista storico, di costume, e di cronaca penso sia interessante, al di là dei meriti artistici dei personaggi coinvolti che nonostante siano controversi (cci mancherebbe) e indubbio che siano stati di peso specifico notevole. Al di là del fumo che compone l'aspetto culturale del black metal, c'è comunque tanto arrosto nel senso che sono usciti diversi capolavori indiscutibili, ovvio che se uno non è predisposto avrà problemi ad avvicinarsi. Io ho vissuto con passione il genere dal 95 ai primi anni 2000, devo dire che sono stato appassionato per anni di scandinavia e ho viaggiato spesso da quelle parti in gioventù e conosco bene le atmosfere che si respirano in quei luoghi e in quelle città, atmosfere che si ritrovano ascoltando i lavori di quegli artisti. Adesso è un genere che ho smesso di seguire ma anche perchè è cambiato anche il mio modo di vedere la vita o forse perchè semplicemente mi annoia, comunque seguo ancora i lavori dei gruppi storici. Comunque l''aspetto lirico e di costume è indubbio sia stato fondamentale per il diffondersi del genere, ovvio si possono suonare riff assassini in tremolo picking zanzarosi anche con un look da intellettuale come l'ihsahn che infiamma i palchi estivi di mezz'europa, però il look della prima ora è stato comunque di aiuto non indifferente |
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Il film non lo guarderò perché purtroppo, come la porcheria sui Queen, è troppo romanzato (metterci la solita storiella d'amore e sesso che trovo patetico), ed è un peccato perché avrebbero potuto fare un grande e drammatico film su dei personaggi dell'animo tormentato come Dead e gli affiliati al Black Circle.
Sul fatto che fossero ragazzi poco svegli annoiati e viziati basta guardare in casa nostra ed ai tanti giovani che spaccano infrastrutture pubbliche, torturano ed uccidono animali (per me è uguale ad uccidere una persona) e nefandezze simili.
È uno spaccato della nostra società degradata, e purtroppo il film avrebbe potuto rendere meglio la cosa.
Anch'io allora fui preso sia dalla musica, oggi non più, e da quella aurea maligna che si era creata e che ancora mi attira (come tanti altri), perché penso che "Il lato oscuro" abbia sempre il suo fascino, ovviamente senza arrivare a quello che Varg e soci fecero, anche perché già il solo rogo di quelle meravigliose chiese (che ho avuto il privilegio di vedere in prima persona) varrebbe l'ergastolo figuriamoci gli omicidi.
Il black metal è un genere musicale e come tale va preso, per me testi e ideologie contano zero. |
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Ascoltalo senza pregiudizi e la troverai |
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Tanto per sapere quale sarebbe la "vera essenza del black"? |
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Ti do' ragione in pieno fasanez, il mio discorso non è rivolto verso qualcuno in particolare, bensì su quello che sento in giro, diciamo su quello che pensa in generale la gente. Credo di non sbagliarmi, non perché io sono quella che non sbaglia mai, perché in decenni che ascolto, black ne ho sentite di stronzate. Lo stesso penso del power, chi lo valuta genere da minorenni, non ha capito un cazzo, a me il power piace, sul prog, non sono molto preparata, ma non mi dispiace. Il mio post non era contro qualcuno in particolare, era per dire che il black non è solo le gesta criminali di qualche invasato, e che i fans non sono tutti come Varg..o altri che hanno fatto merdate, tutto qui.. |
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Lisa, leggo sempre i tuoi commenti con interesse, però, permettimi un'osservazione. Premetto che mi piacerebbe discuterne nel forum e non voglio scatenare inutili flame del tipo io ho ragione tu no. Detto questo, come mai, ad esempio nel power si critica i testi di spade dragoni, video alla "vichinga" bollandolo come roba da teenager, il prog come "roba pallosa" e intricata con testi incomprensibili e quando si osserva qualcosa sul black, siamo noi a non coglierne l'essenza e non siamo in grado di "capire"? Io il film lo guardeò, perchè mi piacciono i biopic e quella storia, da appassionato di criminologia in generale, mi ha sempre incuriosito. Ottima la recensione. Brava Selenia. |
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Ottimo articolo, son d'accordo con Luca, il black Metal deve restare per pochi, non perché voglio che sia per pochi "eletti" proprio perché la maggioranza delle persone si avvivcina a questo genere con pregiudizio, credendo che il black è solo le puttanate che hanno fatto Varg e compagnia bella, e che noi fans siamo tutti come le "bestie di Satana". Per me, parlo da appassionata, è invece tutt'altro. Per questo son d'accordo con Luca..che il Black resti sempre "per pochi" per chi sa' veramente coglierne la vera essenza.. |
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Il mio commento patetico é comunque lecito e messo giù in una maniera non offensiva. |
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Area del tuo commento patetico non frega nulla a nessuno.. il Black Metal è in generale la musica estrema è un genere che deve rimanere per pochi, hai fatto bene ad allontanartene |
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Io non lo guarderò perché quel sottogenere lì non lo ascolto più da 10 anni ormai... la storia dei mayhem é sicuramente assurda... ma fondamentalmente il commento n.1# di questo articolo ha letteralmente parlato per me, anche se io l'avrei messa giù in toni un po più pacati.
Dovendo però aggiungere qualcosa a quanto già scritto... io ancora non mi spiego cosa nel 2004 mi spinse ad approfondire la materia black metal, forse il sound aggressivo e minimale... oggi vedo tutto questo come un grande sbaglio. |
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Non vedo l'ora di viderlo. |
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Ottimo articolo, grazie. |
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....su bands piu' "normali"... |
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...grazie per il regalo....anche se a me mette solo tristezza....non ci vedo niente di divertente....preferivo piu' un film sui napalm Death...o su i cannibal corpse.. .o su i Death....su bands che piu' "normali".... |
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Eh già, la versione di Varg, quella che "è stata autodifesa anche se mi sono recato io a casa di Aerseth con un viaggio parecchio lungo, e portandomi dietro tre coltelli, una baionetta e una mazza da baseball", e "le ferite multiple da coltello alla schiena se l'è fatte cadendo sui cocci di una lampadina". |
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Pensa un po'... proprio ieri chiedevo informazioni su questo film sotto l'articolo sul film su Freddie Mercury. Condivido le critiche sul circuito di distribuzione. Però come lo vedo, Facebook niente, Amazon Prime mi sta sui maroni, mi consegnava i cd il giorno dopo o appena erano disponibili anziché fare un'unica e comoda spedizione e pensavano pure di farmi un favore sti rompiballe. Aspetto esca il DVD poi lo regalo a duke dopo che l'ho visto  |
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....dopo che tanta gente vedra' questa pellicola....una vagonata di letame finira' sul mondo del metal....purtroppo a pagarne le spese ci saranno tante bands che non hanno nessuna colpa....per colpa di quattro schizoidi.... |
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Ovviamente, soprattutto Varg, persona affidabile. |
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Non ho alcuna intenzione di vederlo, già solo il fatto che per la realizzazione non sia nemmeno stato chiamato Vikernes per dare una sua versione dei fatti (anzi, lui sostiene sia un film pieno di cazzate sul suo conto), fa capire dove suddetto film voglia andare a parare... |
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Io l ho visto, beccato su fb.. Ottima pellicola, è fatto bene.. Voto 9 |
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mi pare su Prime video di Amazon... |
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Ma dove si riesce a vedere sto film??? Esiste uno streaming? Anche a pagamento... |
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Per me è un film ben riuscito. Restituisce un'immagine ben precisa di chi e cosa fossero i protagonisti di quegli eventi, ovvero una manica di ragazzetti ignoranti, poco svegli, cresciuti nella noia e bambagia a cui le cose sfuggono rapidamente di mano. Era l'impressione che mi davano ai tempi di questi fatti di sangue e che gli anni non hanno mai smentito. |
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