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15/02/25
XIU XIU + KEE AVIL
ASTRO CLUB - FONTANAFREDDA (PN)
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HOLLYBLOOD - #32 - Nosferatu
16/01/2025 (1771 letture)
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Non potevamo lasciarci sfuggire il nuovo film del talentuoso Robert Eggers, che rielabora il capolavoro di Murnau ad un secolo dalla uscita. Un “nuovo” Nosferatu che ha moltissimo da dire, e che non sfigura affatto al cospetto dell'originale.
Riaccogliamo con piacere Robert Eggers, già passato diverse volte sulle nostre pagine, in occasione dell'uscita del suo quarto lungometraggio, sicuramente il più ambizioso. Dopo gli strepitosi The Witch e The Lighthouse e il solido The Northman, il Nostro torna in pista con la rivisitazione di uno dei più grandi classici del cinema orrorifico, forse il più grande: stiamo ovviamente parlando di Nosferatu di Friedrich Wilhelm Murnau (1922). Capolavoro del cinema espressionista tedesco e della settima arte in generale, il film ha segnato come pochi altri l'immaginario di questo genere cinematografico (e non solo). Riproporne un remake, oltre cento anni dopo la sua uscita, era una scelta decisamente ardita. Se aggiungiamo a questo la crescente fama del regista e della casa di distribuzione A24, non è esagerato affermare che Nosferatu figurava tra le uscite più attese di quest'inizio 2025. E possiamo già dire che le aspettative non sono state deluse. Vediamo perché.
Attenzione, l'articolo contiene qualche spoiler. Consigliamo la lettura a visione conclusa.
C'è poco da dire sulla trama, ormai ben conosciuta: un agente immobiliare, Thomas Hutter nella fattispecie, deve recarsi in Transilvania per concludere un accordo con un misterioso conte, che vive recluso in un castello isolato e desidera acquistare una proprietà in Occidente. Una volta giunto sul posto con grande difficoltà, lo sventurato fa la spiacevole -e sanguigna- conoscenza del conte, che si invaghisce di sua moglie e decide andare a conoscerla di persona. Il suo arrivo in patria porta con sé morte e desolazione, fino all'epilogo finale. Eggers si rifà fedelmente alla versione originale -che era già una scoppiazzata più o meno sfrontata del libro di Bram Stoker, prendendo in prestito da quest'ultimo un paio di elementi -la scena nel cimitero e la “caccia” finale alla tomba del vampiro su tutti.
CORPI DECOMPOSTI
Sorge a questo punto la domanda cruciale che pesa su questo film: era davvero necessario? Cosa aggiungere ad un classico assoluto del cinema, tra l'altro già stato oggetto di remake in passato? La vicinanza con la trama originale può far pensare ad un film fin troppo scolastico, ad un mero esercizio di stile. Certo, sul piano formale, Nosferatu si rivela impeccabile -ci torneremo fra un po'. Ma Eggers non si limita a copiare, o riproporre pedissequamente la versione di Murnau abbellita da un secolo di sviluppo tecnologico. Il regista americano riesce infatti ad imprimere il suo marchio, restituendo la sua versione di Nosferatu. Una differenza che va ricercata prima di tutto sul corpo del vampiro. Oltre che al baffo che tanto ha fatto discutere, oltre gli abiti tradizionali e al mantello di pelliccia, il conte Orlok eggersiano rassomiglia quasi più a uno zombie: è putrido, marcio -un cadavere decomposto. Queste caratteristiche lo avvicinano molto di più al vampiro delle origini, al vampiro che esisteva prima di Dracula, nel folklore delle popolazioni dell'Europa orientale e meridionale fino al XVIII secolo: un morto gonfio e putrido che, dalla tomba, privava la comunità di ciò che era più prezioso -raccolto, acqua, latte, carne, salute. E che gli abitanti dei villaggi colpiti andavano a scovare nella tomba, dove veniva generalmente decapitato e arso. (Se il tema vi interessa, recuperate il formidabile saggio Vampyr di Francesco Paolo de Ceglia). Non è un caso che un rituale molto simile a quanto appena detto venga mostrato nel film, quando Hutter è in viaggio in Romania. E proprio le scene ambientate nella patria di Orlok (ma in verità girate in Repubblica ceca) sono davvero convincenti: molta attenzione è portata alla lingua, agli abiti, al folklore locali. Ancor più importante, il vampiro parla, finalmente, in rumeno, la sua lingua madre.
La seconda caratteristica “nuova” del personaggio è la sua totale assenza di romanticismo; se il Nosferatu originale era fondamentalmente uno spettro, se il conte Dracula stokeriano conservava ancora un certo carattere nobile e decadente, l'Orlok contemporaneo è una figura assolutamente distruttrice e radicale, che porta all'estremo la filosofia del vampiro succhiasangue. "Sono un appetito, nulla di più", afferma costui ad un certo punto. Un appetito dietro il quale non troviamo che la morte, l'annientamento e il nichilismo più assoluti.
NUOVA PROFONDITÀ NEI PERSONAGGI
L'altra grande trovata di Eggers è aver dato molto più peso alla moglie di Hutter. Non più solo oggetto del desiderio di Nosferatu e strumento per eliminarlo, Ellen diventa in questa sede un personaggio assolutamente centrale, in quanto all'origine del risveglio e della venuta del vampiro. Poiché legata a doppio filo alla figura di Orlok, ella acquista uno spessore e un interesse assenti nell'originale, dando al suo personaggio, così come alla trama in generale, maggiore profondità. Interessante poi la riflessione sul malessere psichico, provocato dalla sua malsana relazione con Nosferatu, ma non ancora compreso all'epoca dei fatti, frettolosamente catalogato come una forma di malinconia -la storia si svolge nel 1838. Soprattutto, spicca la notevolissima prestazione di Lily-Rose Depp, sentita, fisica e decisamente convincente, che crediamo possa contribuire a staccarle di dosso la reputazione di “nepo baby” che ancora la segue. Parlando della prova attoriale, impossibile poi non citare l'immenso Willem Dafoe, davvero in palla per tutta la durata della pellicola. Da sempre sinonimo di garanzia, il Nostro migliora con il tempo ed è divenuto una figura assolutamente istrionica del cinema contemporaneo -basti pensare alla sua prova nel recente Poor Creatures, o nel precitato The Lighthouse. Oltre a questi due acuti, tutti gli interpreti si dimostrano all'altezza, proprio a partire da Bill Skarsgård, che interpreta ottimamente il terribile Nosferatu. Merita, infine, un piccolo accenno anche il buon Thomas Hutter (Nicholas Hoult), molto più tormentato e vulnerabile rispetto al rozzo personaggio del film di Murnau, caratteristiche queste che lo rendono molto più umano e interessante.
Come anticipato, Nosferatu è, sul piano visivo, semplicemente superbo. Molto freddo, il film convince sia negli interni che, specialmente, negli esterni. Tutti gli ambienti sono infatti resi benissimo, dalla città di Wisborg, irta di torri e guglie, densa di vita all'inizio quanto svuotata dalla peste alla fine, fino ai già evocati paesaggi della “Transilvania”. Il lungo passaggio ambientato nel castello di Orlok merita una menzione a parte, in special modo la scena del pasto serale. Avvolto nel suo mantello e nella strisciante oscurità che impregna la grande sala, il conte si mostra solo in parte, in un effetto “vedo e non vedo” davvero affascinante ed inquietante. Curatissima, come al solito, la fotografia, sempre attenta alle composizioni più o meno simmetriche delle inquadrature.
Il film non si limita però alla sua ricercatezza estetica. Questa ricopre un prodotto di molta sostanza, fedele all'originale e personale allo stesso tempo. Zeppo di spunti e riflessioni interessanti, Nosferatu porta una vera e propria ventata di aria fresca -o, per meglio dire, putrida e tombale- al genere horror, dimostrandosi un film estremo ma elegante, violento ma mai gratuito, sicuramente tra i migliori degli ultimi tempi.
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Corretto il commento 40, infatti il nosferatu di Murnau ci è arrivato x puro caso, perché gli eredi di Stoker vinsero la causa con la produzione e le copie del film furono distrutte... Tranne una che permise poi al film di salvarsi.
Cmq rimango della mia idea che questo di Eggers è un gran film, degno dei due illustri predecessori e che mi piace veramente molto soprattutto come è stato caratterizzato il personaggio di Orlok. |
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final boss ho letto gli altri tuoi interventi di oggi, sembri uno che scrive solo per rompere i maroni |
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Difficilmente lo andrò a vedere al cinema, ma ho ben presente quello che è venuto prima. E Murnau e Herzog li ho adorati. Una precisazione alla recensione. Murnau non fece una \"scoppiazzata più o meno sfrontata del libro di Bram Stoker\". Prese la storia e fu costretto a cambiare i nomi per non pagare i diritti di autore o perché non glielo permisero (dovrei controllare). Herzog poté utilizzare i nomi veri (sebbene per qualche ragione che non so invertì Mina con Lucy) perché nel frattempo i diritti di autore erano scaduti. |
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Tutti commenti che trovi su internet fate solo dei copia incolla questa e la generazione di oggi. |
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Ecco,l\'unica cosa che non mi ha particolarmente convinto è l\'immagine del conte anche se devo ammettere che la trasformazione di Skarsgård è notevole...grande lavoro dei truccatori,cmq rinnovo il mio #33.Bel film. |
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@Galilee, io te lo consiglio. Troverai particolare l\'immagine del conte in questo film e ci hanno veramente provato a fare qualcosa di diverso ma che non si discostasse troppo. Dei 3 Nosferatu/Dracula/Orlok questo é sicuramente quello più malvagio e meno cortese. |
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Prima o poi lo vedrò. Eggers è un bravo regista. Lighthouse è stato davvero un filmone. Carino anche The Witch. |
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Sì vabbé. Nato a Las Figas. Il Vampirla. Gli Squallor c\'erano arrivati 40 anni fa |
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sapete come soprannominavano il conte Orlok quando andava a scuola era un nerd? Nosfigatu |
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L\"ho visto ieri sera,pensavo peggio.Visivamente ottimo.
Naturalmente per quanto mi riguarda Schreck resta il vero conte e son sicuro che il professor Guidobaldo Maria Riccardelli sarebbe d\'accordo. |
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Costa troppo la benzina? |
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Cosa te lo fa pensare? |
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@Lele 13,5 Warhørsê sicuramente il mitico Filippo Tommasi, colui che nel 2003 ha scritto i report degli Opeth a Treviso e dei The Crown |
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#27 Puoi fare qualche nome? Grazie |
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@raven considerando la povertà di contenuto del commento, e la grammatica con cui è stato scritto, non ci penserei troppo a certe accuse, per alcuni personaggi non ne vale proprio la pena... |
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Solo un pazzo può pensare che qui si scriva con l\'IA. Andatevi a vedere la quantità di gente poi passato all\'editoria di primo piano uscita da qui, grazie. |
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il commento 6 perchè non motiva la sua risposta? detto così sembri un troll.... |
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Final boss per curiosità, da cosa deduci che la recensione sia stata scritta con l\'IA? Ma anche se fosse, meglio scrivere con l\'IA che scrivere con un italiano agghiacciante come il tuo, in una sola riga hai violentato la grammatica, complimenti. |
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Ma ce gente che scrive con l\'ia ?? E imbarazzante che su un sito metal si scrive per vendersi il culo.. |
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Visto... Lo trovo il film più \"commerciale\" di Eggers finora e anche quello meno ispirato. Ok gli equilibri spostati fra gli attori, ok il conte più marcio e meno \"cavaliere\", ma gli preferisco di gran lunga il Dracula di Coppola. Inoltre le crisi sia della Depp sia di Hoult alla lunga diventano ripetitive, personalmente poteva durare mezz\'ora in meno. |
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Io l\'ho visto due volte, mi è piaciuto moltissimo. Forse non è il migliore tra le pellicole dirette da Eggers, ma sicuramente è degno delle due versioni precedenti. Ottima la messa in scena degli attori, bellissima l\'idea di decentrare il punto di vista in modo che nel film risulti centrale il rapporto tra Orlok e Ellen, una vera e propria dipendenza, cercata più che capitata.. e anche come viene costruito Orlok è a mio avviso una grande intuizione, perché non enfatizza l\'aspetto sensuale e sessuale del conte, ma dimostra che la dipendenza non è legata alla bellezza, ma il desiderio può essere anche per una cosa orribile e della cui ignominia sì e\' perfettamente consci... |
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concordo sui buchi narrativi che non hanno senso però mi è piaciuto molto.
Era da tanto che un horror non mi colpiva così\', d\'accordissimo sul recensore sulla prestazione della lily depp, davvero brava , soprattutto nelle scene in cui passa da triste a felice in un lampo, davvero convincente.
e poi il finale cavolo, anche se devo dire che l\'ho visto sotto influenza e non stavo molto bene, il finale con quel verso agghiacciante di sbocco mi ha davvero colpito e complice l\'influenza mi ha ricordato le mie sboccate super tirate  |
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Allora... personalmente mi sembra ben fatto! Sicuramente la mia versione preferita é il remake del 79, quello originale invece é talmente tanto un classico che é ingiudicabile.
Comunque delle 3 versioni é certamente quella più \"dark\" tuttavia ci sono una serie di scene che secondo me sono meglio nelle due versioni precedenti:
L\'incontro tra Thomas (Jhonatan in quella di Herzog) era caratterizzato da un vero e proprio faccia a faccia e da convenevoli, qui semplicemente si vedono in lontananza, lui fa una specie di inchino con la testa tipo Giapponese, il conte si fa seguire...
Quando Utter/Harker poi dentro al castelllo cena il conte stava lì a guardarlo a mo di preda... in questo invece il conte non si vede mai bene in faccia ed é un po un peccato.
L\'aspetto di questo nuvo Orlok/Dracula non mi dispiacem qui addirittura ha una specie di taglio di capelli che può far pensare a un certo dittatore tedesco... e dei baffi che all\'inizio mi avevano fatto storcere un po il naso ma che poi (come altri utenti hanno scritto prima) ho realizzato potessero essere una collegamento con Vlad Tepes...
Inoltre la voce, l\'aspetto in generale e i suoi poteri me lo fanno apparire come un vampiro più demoniaco e come narrano anche le precedenti versioni c\'é ovviamente una relazione tra demoni e vampiri in quanto creature infernali.
Non avevo grosse aspettative ma devo dire non male. |
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Longlegs è un bellissimo film. Fra quelli che ho visto è quello che maggiormente posso accostare a Lynch e nello specifico a Fuoco cammina con me |
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Meglio longlegs 10 passi avanti a sta ciofeca. |
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Lotito ha visto il film? |
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No Fun hahahaha hai ragione, belissima questa battuta! Al conte Orlok potremmo suggerire una pompetta peniena da mettere come protesi come fece il Berlusca hahaha |
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Sono d\'accordo! Trovo anzi che sia notevole, vista la sua età e il suo stato in generale |
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Non mi sembra il caso di fare penis shaming sul conte Orlok, vorrei vedere la vostra virilità quando avrete quasi 400 anni. |
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Concordo con Victory. Eggers ha un gran talento estetico/visivo ma a livello di script non è all\'altezza, e soprattutto esagera con queste scene di cattivo gusto, al cinema tutta la sala si è messa a ridere per compatire il primo piano del microcazzetto moscio del conte Orlok, in Northman poi era veramente squallido vedere i vichinghi ruttare a tavola, scoreggiare e cagarsi addosso peggio che nei cinepanettoni, in Lightouse si poteva tranquillamente evitare la scena del tipo che si faceva una sega sul faro. |
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il conte col cazzetto di fuori non si puo vedere...Film con buchi narrativi, simpatico nel suo genere, lontano dall\'essere un capolavoro, ma anche dall essere un buon film stesso. è discreto, nulla di piu
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Mi trovo molto d\'accordo con il commento di Tino. Magniloquente, curato, raffinato, davvero ben fatto da un punto di vista tecnico e scenico... Ma veramente mal raccontato. I personaggi sono piattissimi (non per gli attori, proprio per la scrittura), non riesci a prendere le parti e a \"tifare\" per nessuno di loro. La narrazione non capisci dove vada, a volte ti mostrano scene che non capisci che senso abbiano da un punto di vista narrativo.
Sarebbe interessante fare tutte le speculazioni sulla messa in scena, l\'aspetto del conte (davvero inquietante la sua prima apparizione, riuscitissima) o altro, ma quando la ciccia manca, la storia non suscita emozione, tutto perde d\'interesse. Alla fine, sì, un film sufficiente, ma era tanto che non uscivo da un cinema così deluso. |
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Io ancora non sono andato al cinema (e non credo che riuscirò, sono appiedato e le sale vicino casa mia hanno chiuso) ma non capisco tutti sti dissensi, cos\'ha che non va sto film? #9, dove firmo per leggere una mono sui film di Lynch (o comunque qualche speciale dedicatogli)? |
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Film imbarazzante, sopratutto dopo aver rivisto il Nosferatu di Herzog. Ma uno speciale su LYNCH si potrà avere? |
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Non capisco perché, ma diversi commenti non vengono pubblicati. Vedo le notifiche che mi arrivano via mail, sono contento che il film e l\'articolo facciano discutere! (PS siate gentili, niente parolacce per favore) |
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Eggers dopo i primi due ottimi film si era già fottuto il cervello con quella orribile trashata di Northman che scimmiotta malamente l\'Amleto, questa versione di Nosferatu è pura merda, un insulto alle versioni precedenti. Da salvare solo scenografie,costumi e fotografia. |
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...ottima l idea ..di far parlare il conte orlok parla in rumeno..senza doppiaggio in italiano...e i baffi che fanno riferimento a Vlad tepes ....figura storica che ha ispirato il personaggio...del conte ...
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Bello da vedere. Qualche buco qua e la con scene vomitevoli. Ho trovato molti trattini ma nessun accenno a quello con Klaus Kinsky... |
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...ho visto il film...non è male....molto cupo ...belle le immagini notturne....ci sono tanti riferimenti...al cinema horror vampiresco del passato..in alcun scene sembrava l esorcista ...in altre la versione del 1979 di herzog.... |
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Ok, passo oltre, leggendo la rece e il commento mi sembra un film troppo concentrato sullo stile. I precedenti li ho visti ed apprezzati, The Witch e The Northman da subito, The Lighthouse invece mi aveva davvero lasciato perplesso, una via di mezzo tra la sensazione di presa per il culo e l\'aver visto qualcosa di davvero originale e potente. Direi che adesso propendo per la seconda, è stato un film che nonostante il rigetto iniziale ha continuato a girarmi in testa con quelle immagini potenti e quei suoni. Soprattutto dopo essere stato in Bretagna su alcune isolette e aver letto leggende come quella del faro di Tevennec. |
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beh direi che Nosferatu chiamava proprio un articolo qui su Metallized, bello scritto
l\'ho visto e sono in parte in disaccordo, soprattutto sul personaggio di Ellen, a mio avviso comunque molto piatto sia come approfondimento che come interpretazione mono-espressiva.
anche il film di per sé non mi è piaciuto. Visivamente è un\'orgia per gli occhi, fotografia e regia su tutto, ed il ritmo della prima mezz\'ora, fino alla scena dell\'incontro al castello, tiene alta la tensione. attori molto bravi, ovviamente su tutti Dafoe.
poi però ritmo e montaggio a mio avviso crollano ed il film si perde cercando di mantenere un filo logico, ma senza mordente e direzione.
un film sufficiente ma al di sotto delle aspettative per conto mio |
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