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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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HOLLYBLOOD - # 1 - Paranormal Activity
17/02/2010 (5369 letture)
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A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca
PREMESSA
Questa frase, sul cui autore è bene sorvolare, risulta la più appropriata per riassumere non solo il contenuto di Paranormal Activity, ma per evidenziare il messaggio commerciale e di becero marketing che in esso è nascosto.
La pellicola di cui si parla è arrivata in Europa mossa da un battage pubblicitario degno dei Kolossal più pompati e pomposi che Hollywood riesca a produrre. In questo caso però tutto è avvenuto, almeno inizialmente, attraverso un passaparola, e quindi col massimo risparmio. A seguire è arrivata la grossa distribuzione che ha fiutato l’affare. In coincidenza (una strana e per questo sospetta coincidenza) ecco quella gran faccia da paracarro di Steven Spielberg, uno che di affari se ne intende eccome, affermare che Paranormal Activity sia un qualcosa di talmente terrificante che lui stesso ha dovuto interromperne la visione. Il risultato di tutto ciò? Pronto e servito, in tutti i cinema europei in questi giorni.
COS’E’ ESATTAMENTE PARANORMAL ACTIVITY?
Un film? Non esattamente. Un documentario? Non proprio. Cerchiamo di scoprirlo.
Anni fa L’Esorcista, film che è stato da alcuni erroneamente paragonato a questo, ha rivoluzionato il genere horror, perché ha implementato il meccanismo del terrore. Niente più mostri, extraterrestri e deformità varie, ma un po’ di trucco, tanto pathos e aderenza al verosimile. Il tutto intriso di forti connotati religiosi e di paura, un’ autentica e sana fifa per qualcosa che per molti non c’è “ma chissà mai che non ci sia”. Da quel film, ancora oggi considerato un must, ne sono passati di anni, ma il senso e la rivoluzione nel meccanismo del terrore è stato colto molte altre volte. Sì ebbe la certezza allora di quanto già era emerso anni prima, ovvero che l’horror, se scritto bene, impressiona di più quando non è esplicito, quando fa vedere poco o niente. Così facendo infatti rimane in agguato la paura più grande, quella che risiede nell’immaginazione di ognuno: la paura per qualcosa di indefinito ma che si percepisce quale possibile. Ognuno poi, sarà libero di identificarla con i propri fantasmi personali: il demone, Lucifero in zoccoli e forcone, l’Agenzia Delle Entrate, la moglie gelosa. Se c’è una flebile parentela tra quel caposaldo del cinema e Paranormal Activity è in questo meccanismo, ma non nel risultato; il film di cui si parla è invece molto vicino ad un lavoro che uscì una decina di anni fa, The Blair Witch Project. Stile pressoché identico, quasi interamente girato con telecamera a mano, Il Mistero Della Strega Di Blair (chissà poi quale fosse questo mistero) segnò un ulteriore passo, e non per forza in avanti, nell’ambito horror: in piena nascita di reality show quel film rappresentava l’esperienza 2.0 in salsa survival. Tutto doveva sembrare ancora più verosimile, realistico, immediato e frenetico. Il risultato qualitativo non fu granchè, ma il film per la sola trovata innovativa di cui era portatore ebbe un successo clamoroso in tutto il mondo. Anche in quel caso il battage pubblicitario nato negli Stati Uniti funzionò in maniera perfetta, esemplare. Dopo tutti questi anni cosa arriva dagli States, anzi cosa ritorna? Il medesimo contenuto con contorni diversi. La strega di Blair? Non c’è più, ora c’è il demone (evvai con l’originalità). La foresta? Sostituita dalle più rassicuranti mura di casa, anzi di una villetta borghese, in pieno stile American Beauty. I protagonisti? Sono scesi a due: un ragazzo e la sua compagna, entrambi giovani, quasi belli e molto benestanti. Loro due e il demone: una storia a tre in pratica.
LA STORIA
Katie e Micah, fidanzati, convivono nella loro villetta tutt’altro che modesta. Micah, che di mestiere fa il day trader (modo elegante con cui si definiscono gli speculatori finanziari, o squali se preferite), compra una telecamera professionale. Gli servirà per riprendere quanto succede quotidianamente nel posto dove risiedono e a capire il perché degli strani accadimenti. Per un’ora e mezzo, sfidando la paresi mandibolare a causa dei tanti sbadigli, vedremo questi due protagonisti filmati mentre dormono, mentre litigano, mentre si divertono, mentre riflettono sul da farsi. Ogni tanto, e sottolineo, ogni tanto, si sentirà un rumore di passi (caspita che trovata epocale), qualche colpo al muro (terrore puro, che fa anche rima con muro), e udite udite, una porta che si apre e si chiude da sola (talento misto ad originalità, chapeau!). La storia prosegue lungo queste linee per la gran parte della visione, tra esperti di paranormale non tanto esperti, tentativi maldestri nella sceneggiatura ed un crescendo lieve, che porterà verso un finale che definire banale o scontato sarebbe poco.
CONCLUSIONE
Grazie al cielo, dopo aver lottato contro gli sbadigli (quelli sì una persecuzione, altro che il demone), sono riuscito ad arrivare alla fine di questo Paranormal Activity. Cosa trarne?
1) Prima di tutto si ha l’ennesima conferma che il successo di un prodotto non fa per forza rima con la qualità dello stesso.
2) In materia di promozione e conseguente distribuzione nel mercato globale gli americani sono i migliori al mondo, e sempre lo saranno.
3) Il demone in questo caso è una vittima. Provate voi a vivere con quei due isterici per qualche giorno e poi ne riparliamo.
4) Fanno più paura 20 secondi di Studio Aperto che un’ora e mezzo di Paranormal Activity.
5) L’effetto causato da questo film potrebbe essere simile a quello del bifidus lattico attivo, ma non per motivi legati al terrore.
Tornando alla domanda di mezzo, mi viene in mente un Fantozzi d’antologia per rispondere, quindi torno a chiedere: cos’è esattamente Paranormal Activity? Un film? Non esattamente. Un documentario? Non proprio.
Paranormal Activity è una boiata pazzesca.
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Hellyblood...wahuhauha (risata diabolica)...certo che iniziare da questo film non è il massimo della categoria..ehm...#38: più che altro perché dell'horror dei giorni nostri che non fa per niente paura e non fa cagare in mano, mettono solo sangue e mostri, inquadrature storte/strambe da sbocco ma non per paura del film ma per il muovere costantemente la videocamera del regista pensando sia originale per far effetto e uno vomita solo per quello, senza concentrarsi su una minima storia che mette ansia e stupore psicologico, senza dar importanza ai dialoghi, come la maggiorparte dei film d'horror di fine 900. Neanche lontanamente paragonabili ai film e all'horror del passato. Non un classico, ma sicuramente una porcheria hollywoodiana classica dei giorni nostri, tanto per farlo |
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prodotto inutile e scadente......paura zero. |
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Beh, se all'una del matttino stavi ancora commentando vuol dire che ha proprio fatto effetto eh 8-) |
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E, alla fine, l'ho visto. Nonostante inizialmente dissuaso da questo articolo ( ), stasera proprio non c'avevo un cazzo da fare, quindi mi sono detto "va beh, alle brutte spengo e me ne vado a dormire". Mi aspettavo gli sbadigli. Invece, con tutti i suoi difetti, a me il film ha messo una strizza mica da poco (e no, non sono un frequentatore occasionale del genere...). Sarà che a me qualche esperienza legata a "presenze" è capitata, e quindi il film ha toccato corde sensibili, ma intanto invece che a dormire sono qui a commentare... |
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A me è piaciuto e da appassionato di horror dico che ne dovrebbero fare di più di film così. |
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Maskhead: non ho mica giudicato il film da un eventuale punto di vista morale. Non penso che i contenuti di quella roba abbiano a che fare con la morale. Io giudico semplicemente un'etica del commercio, della vendita di un prodotto che si tramuta in una ricca, ricchissima presa in giro di chi si fida del meccanismo promozionale. Il film, tralasciando questo aspetto, è mediocre, penso di averlo fatto capire, o almeno, spero  |
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Per Alex"Ve": che sia costruito a tavolino non ci sono dubbi, e i film così senz'anima non piacciono nemmeno a me, ma tendo a non giudicare i film da punti di vista "morali". Inoltre come già detto la paura non ha un metro oggettivo, ad esepio a me non ha spaventato, ma inquietato quello si. |
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Con questo film si segue una logica personale della paura: Più uno ha fantasia, più il film fa paura. Se uno ha una mente creativa e fervida di immaginazione, quello che il film non fa vedere viene immediatamente sostituito dal proprio pensiero e la paura è dirompente. Se un altro invece, per spaventarsi, deve vedere il mostro che corre con la motosega, corpi dilaniati e fiumi di sangue, cioè niente che sia lasciato all'immaginazione... Si iscriva a Ingegneria. ^^ Detto ciò "Il mistero della strega di Blair" sembra quarto potere al confronto di PA, quindi concordo sul livello qualitativo del film e sono deluso proprio in quanto amante del genere. Stei Evi! \m/ |
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Tutti parlano di BWP ma, come già detto da Frank, questo film è una copia mal riuscita di Entity. Solo che Entity, nonostante perda un po' nel finale, riusciva veramente a mettere ansia e inquietudine allo spettatore, questo mette solo un gran noia. |
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Voglio tornare su The Blair Witch Project, visto che ritirato in ballo, perchè anche in questo caso il discorso è molto interessante, e per quanto mi riguarda (e non solo) analogo. Fermo restando che sicuramente è migliore di PA (non che sia difficile), siamo sempre in tema di cinetruffa, perchè anche in questo caso film è una parola che non troppo gli si addice (discorso analogo al precedene, quindi sorvoliamo il discorso tenico). Non è un esperimento, perchè esistono tantissimi film precedenti che hanno giocato sul medesimo taglio formale. Anzi, per dirla tutta i cinefili amanti dell'orror sicuramente ricorderanno Cannibal Holocaust (del 79 ad opera del nostro mitico Ruggero Deodato), e il lay-out è qualcosa in più che libera ispirazione (tra l'altro nemmeno accreditato). Resta la riflessione sul potere dell'autosuggestione. A tal proposito diamogli atto. Il finale, in tal senso è vincente, appunto solo se interpretato come il dramma dell'immedesimazione e auto-suggestione (non esiste nessuna strega ma è Josh - il primo bamboccio scomparso - a trucidare i compagni secondo lo schema della leggenda perchè istigato alla follia). Peccato che questo non sia stato l'intento dei due furboni autori. Ad ogni modo non basta una lettura agghiaccinte per far si che la pellicola regga per tutta la sua durata: di nuovo, parliamo di una sceneggiatura per un corto metraggio di 30 minuti scarsi. Il resto è noia visiva e cerebrale. |
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Il dibattito è interessante. Il problema è semplice ma contestulamente molto complesso e sfaccettato: dovrebbe essere chiraro che quando si analizza un film (come un disco, visto che questo è un sito principalmente di musica, o in generale qualsiasi altra cosa) devono essere molti gli aspetti analizzati, che portano ad una critica ed un giudizio finale, verdetto che corre parallelo tra il soggettivo e l'oggettivo. Se un film (ripeto, faccio fatica a definirlo tale) è registicamente pessimo (anche se voluamente), ha sceneggiatura inesistente e fragile, dialoghi ridicoli, attori amatoriali, etcc... bhè, può avere anche un soggetto vagamente interessane, ma a conti fatti è una boiata di lungometraggio (appunto, forse era meglio ridurlo ad un cortomeraggio sperimentale indipendente, avrebbe fatto sicuramente migliore figura). Se a tutto questo aggiungete il contesto, ovvero una promozione allucinante, così astuta da sancirne il successo prima ancora che la pellicola venga vista e realmente apprezzata dal pubblico, allo spettatore dotato di materia grigia resta solo l'irritazione di essere stato presi per i fondelli. Il cinema è un'altra cosa, e non l'ennesimo (ir)reality. |
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comunque è una CAGATA pazzesca. |
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@ MaskHead: come già scritto io il film non l'ho visto, ma di trailers che promettono notti insonni e crisi di panico sì. E' sicuramente giusto ed importante sperimentare nel cinema, infatti Blair Witch Project a mio parere è stato un ottimo prodotto -realizzato con un budget ridicolo- che è stato il pioniere di una certo modo di fare cinema ''in presa diretta''. E' vero che i film del filone gotico trattavano la paura senza mostrarla, ma non ebbero l' effetto devastante de L' Esorcista -che di paura ne fa ancora oggi...quando qualche anno fa lo ridiedero al cinema in versione rimasterizzata lo vidi per la prima volta e ne fui terrorizzato- strizza a profusione! Tornando invece a Paranormal Activity è chiaro che la gente è andata ''preparata'' a spaventarsi, è un horror mica un cartone animato!!!! Tantopiù che la pubblicità ci ha martellato col fatto che è ''il film più spaventoso di tutti i tempi'' per forza uno ci va con quell' intenzione ti pare? Semplicemente una trovata per portar più gente al botteghino, hanno fatto i furbetti -come al solito... Comunque io sono dell' idea che ognuno deve provare tramite la propria esperienza la visione di un film, senza dar troppo retta ai critici o agli amici; magari PA è un capolavoro del cinema ma ci hanno ricamato troppo sopra, lo paragonano a questo & quello e di solito quando fanno così c'è la fregatura (sono piuttosto diffidente rispetto alle auto-celebrazioni). Spesso invece che un Film dell' Orrore si rivela un Orrore di Film!!! |
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MaskHead: la questione per come l'ho posta non diventa una critica al "visto e rivisto". A me questa visione ha deluso proprio perchè ho trovato conferma -opinione mia- di ciò che pensavo. Per me è solo un prodotto studiato a tavolino con tanto di campagna pubblicitaria in stile "reality" per rendere il tutto più appetibile. Se poi il 90% delle persone è andata a vedere il film per spaventarsi - come dici tu- beh sarà mica che l'hanno proposto come qualcosa di terrificante? Ehehehehe, e dai, sù, un bidone è un bidone  |
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Stroncatura del tutto evitabile. Le solite storie sul visto e rivisto quando da anni tutti i maggiori generi cinematografici, soprattutto nei flm hllywoodiani, seguono schemi standardizzati e nessuno dice nulla, perchè in fin dei conti non c'è nulla di male. Stando a questa logica dovrebbero esistere 1/100 dei film realizzati. Si parla dell'esorcista come del film che ha introdotto la paura del non mostrato quando nell'horror fino a pochi anni prima dominava il filone gotico, che tutto faceva tranne mostrare ed essere esplicito. In questo film film gli attori sono bravi, la regia non eccezionale ma non chiede di esserlo visto che dovrebbe simulare un film amatoriale, la paura? LA paura è totalmente soggettiva. Il problema più grosso è che il 90% della gente è andata a vedere PA per spaventarsi (già così si è fregata con le sue mani perch si era "preparata"), non si è spaventata e di conseguenza dice che il film ha fatto schifo. La recensione di per se è ben fatta ma attacca il film in modo immotivato. |
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Avevo annusato puzza di bruciato... quando il trailer si basa sulle reazioni -finte- del pubblico di una sala cinematografica aspettati l'inculata. Io non l'ho visto e credo non lo farò. Il meccanismo dell' immedesimazione è ottimo, infatti su di me aveva funzionato incredibilmente bene con Blair Witch Project... credo di essere uno dei pochi in Italia -e sicuramente l'unico quella sera al cinema- ad esserne stato letteralmente terrorizzato, sul serio lo reputo un film pazzesco, sarà anche perchè mi ricorda quando da ragazzini si andava in campagna a gironzolare in certi boschi d'inverno... alla fine della proiezione di BWP ero un fascio di nervi, e uno se ne viene fuori con un ''non hanno nemmeno fatto vedere la strega''... ma è proprio quella la genialata, lasciare il tutto alla tua immaginazione! Anche [REC] è secondo me una pellicola fenomenale, più esplicita rispetto a BWP ma coinvolgente e tesissima... infatti a neanche 1 anno di distanza gli americani ne hanno fatto un remake -uguale in tutto e per tutto!- dal titolo Quarantine... ma vergognatevi!!! |
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Sto film è copiato da Entity. Possibile che nessuno se ne sia reso conto? boh |
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Alex Ve ad un certo punto io avrei voluto trascinare il regista ma per tutta bari attaccato al paraurti della mia auto |
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Premesso che non ho alcun interesse per alcun genere di film et similia (l'ultima volta che ho controllato la pagina dei cinema stavano promuovendo Top Gun), faccio i miei complimenti ad Alex per come ha affrontato l'argomento... leggere l'articolo mi ha stradivertito. Altro non posso (e mai vorrò) dire! |
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MASTER 4444: quando il coso l'ha trascinata via ho pensato: finalmente ha trovato una ragione per urlare, sta buzzicona! |
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ROB: hai il dono della sintesi ------- MORO: de gustibus, per me è solo la dimostrazione che se la sai promuovere e distribuire a dovere puoi vendere anche la merda (in questo caso però dalla merda non nasce alcun fiore. ------ VISUAL LIES: certo, se sei ancora sveglio ------ BLOODY KARMA: Rec a confronto di questo è un film di Kubrick ------ MAIDEN 1976: brutal on, Andrea ------ MINCHIUS MAXIMUS: grazie per la specifica, rende meglio ------ PANDEMONIUM: sono d'accordo con tutto quel che hai scritto ------ ABBONDIO: don, il tuo sarcasmo è assolutamente appropriato ------ KHAINE: non ci andare! ------ ARAKNESS: già, il commercio viene prima di Romero, che tristezza ------ CHRISTIAN: beh, opinione lecita, anche se quando ho visto blair witch project ne sono rimasto deluso |
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Ps. la scena in cui lei viene trascinata via è l'unica che ha attirato la mia attenzione |
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cagata pazzesca!!! REC rimane inarrivabile per ora |
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Avatar,si è stupendo,però il 3D...Bhè si poteva fare di meglio!!Quoto anche per Alice in wonderland..il 3D lì si che è fatto davvero bene!!Per Paranormal activity...delusione atroce...la locandina sembrava bella(non riuscirete più a dormire),però il film una cagata assurda...con quei 3 euro mi ci prendevo una birra cavolo!!REC devo ancora vederlo,e recentemente è uscito il 2,che quasi quasi andavo a vederlo,perccato solo che non avevo tempo.. |
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Non oso pensare cosa potesse essere Apocalypto in 3D, vista la gamma dei colori e la qualità della fotografia. Comunque Avatar è bellissimo. |
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x Khaine e Minchius: Avatar, gran film di fantascienza ... vero. Tale da far dimenticare Star Wars? No. L'ho visto sia in 3D che in 2D ed ho preferito la seconda versione. Per lavoro mi occupo direttamente di Tv, Blu-ray etc ..... e mi attendevo molto dal 3D visto il battage pubblicitario ed invece.....è uguale al cinema 3D di Gardaland, com'era già 15 anni fa. Mi spiego: essendo i presonaggi creati digitalmente e quindi non avendo un corpo "3D", l'effetto è edulcorato e meno visibile del previsto.In più i colori ne uscivano spenti (ma questo potrebbe essere dovuto agli occhialini dell'Uci...) Ho visto trailer di Alice in wonderland ed altri film in 3D nei quali l'effetto tridimensionale fa davvero spavento (nel senso buono del termine) tanto che credo che ad oggi sia ancora meglio la tecnica mista: girare in 2D e rimasterizzare in 3D scene scelte in postproduzione così come per Alice o Clash of the Titans. Scusate la scarsa brevità ma non è facile da spiegare la cosa. In 2D mi sono goduto maggiormente i colori e la realizzazione degli ambienti..... |
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Se da un lato questo paranormal merita le bocciature (e avatar gli elogi) non sono d'accordo su The Blair. L'analisi non può fermarsi al semplice "è stato capostipite dei film amatoriali" ma deve andare più a fondo. Tutti si dimenticano di citare lo stupendo sonoro e soprattutto la vera trovata del film, ovvero che per la maggior parte del tempo la tensione salga senza che avvenga assolutamente nulla, solo nel finale, per creare un prodotto più fruibile da parte del grande pubblico, si ritorna all'interno del solco tracciato dai grandi maestri del passato. |
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film (anche se fatico a definirlo tale), che vive esclusivamente grazie alll'hype che ha accompagnato la sua fenomenale promozione, esattamente come avvenne per quall'altra furbata pazzesca di The Blair Witch Project, che almeno, nel suo essere inutile e oggettivamente brutto, quantomeno può essere definito originale (nel senso di essere il capostipite di questo becero format). se penso che nel 2007 Diary of the Dead di Romero (anche questo girato come un documentario) è passato inosservato e nemmeno è stato tradotto in italiano... bhè... è meglio che non vi dico cosa penso dei nostri distributori e degli addetti ai lavori. In sintesi, l'unica cosa degna di nota di Paranormal Activity è questo articolo di Alex  |
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infatti volevo guardarlo proprio in 3d, solo che non sopporto di sentire la gente parlare quando sono al cinema... quindi, meno gente c'è meglio è per me  |
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@Khaine: assolutamente il miglior film di fantascienza che abbia sia mai visto...a livello di effetti speciali non ha eguali, è proprio un altro livello...poi in 3D è allucinante! |
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@ Minchius: io non sono ancora andato aspettavo che si calmassero le acque ma ormai rischio di perdermelo se non mi sbrigo... |
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sicuramente uno dei film più divertenti che abbia mai visto. mai sentite tante risate e bestemmie in sala. |
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Bravo Alex, apprezzo in toto il punto uno delle tue conclusioni. Proprio l'altro giorno ho guardato [REC] perchè curioso di sapere se oltre Blair e questo Paranormal Activity, ci fosse qualcosa di decente girato con la telecamera a mano. Risultato: sono stato impressionato dalla maestria del regista spagnolo che ha inventato mille escamotage realistici per inquadrare gli accadimenti in modo naturale (su tutti quando la telecamera viene appoggiata sul gradino di una scala e inquadra la lotta tra la protagonista e una donna zombie nel pianerottolo di fronte). Conclusione personale: gli americani negli ultimi anni sono patetici sceneggiatori di film horror, il meglio che producono lo reciclano dall'oriente e lo pompano di pubblicità. Lasciamo stare hollywood e se proprio siamo intrigati dai film low cost, consiglio a tutti l'imbattuto Evil Dead (se c'è qualcuno che non l'ha ancora visto ovviamente). |
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...per essere precisi era "....è una cagata pazzesca!!" si addice di più a questo Paranormal activity. Un'altra dimostrazione che non conta la qualità del prodotto, quale esso sia, ma la potenza e la strategia con la quale è stato pubblicizzato. In questo BWP è stato caposcuola anni fa,...se non siete pubblicizzati non vi si inculerà nessuno ragazzi miei !!! comunque andate a vedere AVATAR...ma c'è ancora qualcuno che non l'ha fatto??? |
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Complimentoni ad Alex, gran bell'articolo come sempre!! Il film mi è sembrata una boiata monumentale. Soldi buttati!! |
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Interessante questa rubrica...riguardo al film non ho avuto modo di vederlo e son tentato di evitare...xò ho visto sia Blair Witch Project anni fa e REC...il primo al cinema era inguardabile, se c'era un minimo di atmosfera tutto va a puttane con il chiacchierio e battutine di fondo varie, mentre rivisto a casa aveva un suo effetto, mentre REC inizia molto bene, poi diventa un fuggi fuggi ricco di sbadigli ma d'effetto il finale...Paranormal Actvities, mmm...forse sarà meglio aspettare di poterlo gustare in solitaria a casa... |
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Quando il film finisce si cerca di ricordare quando sia iniziato. |
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invece senondo me è un gran bel prodotto per le seguenti ragioni: 1) a distanza da 10 anni da Blair Witch Project, il film dimostra ancora che l'amatoriale e il "minimale" riesce a "spaventare", o almeno riesce ad essere molto efficace. Anche [REC] ha dimostrato qualcosa di simile, ma questo Paranormal Activity è forse più "realistico" per certi versi. 2) La quotidianità dell'ambientazione e del soggetto è a mio avvisto molto coinvolgente. Quante volte uno a letto sente rumori strano come quelli dell'assestamento della casa, o del vento, o magari una persiana che sbatte ? 3) grazie al low-cost, gli effetti speciali sono ovviamente scarni ma dall'altra parte sono più realistici in quanto il fruitore è già in una situazione di (finta)realtà; sa già che nel film non ci saranno escamotages ricondotti agli effetti speciali o alle situazioni sovrannaturali. 4) I dialoghi banali e quotidiani ti proiettano ancora di più nella realtà tangibile del film. 5) Il fatto che il film si sviluppa in crescendo (cosa che all'inizio può essere noiosa), ma in modo che l'osservatore si fa bagaglio delle notizie storiche della coppietta, entrando empaticamente in contatto con loro. Il discorso potrebbe essere un altro: è giusto oppure no che un film del cazzo, girato con niente e che artisticamente non da niente, guadagni più di tanti altri film, e abbia molto più successo di tanti altri film solo perchè è finito in mano alla persona giusta al momento giusto ? discorso di merda (forse si o forse no), ma capita. Da prendere atto, e ribadisco: gran film, soprattutto perchè in un genere come l'horror è difficilissimo rinnovarsi e rinnovare il genere stesso. piccola critica del tutto innocente ad Alex: perchè ti ostini a dire se il film è un film oppure un documentario ? mi pare che nella storia del cinema ci siano molte volte questi mix. ciao |
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Visto al cinema perché trascinato dai miei amici... Che dire? Non che non sia un film horror... non è nemmeno un film!!! Mai vista una stronzata maggiore di questa! |
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