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Deep Purple - Burn
( 22747 letture )
Grandissime furono le novità in casa Deep Purple, che in quel lontano 1974 precedettero la pubblicazione di Burn.
La line up che aveva sfornato capolavori come il mitico live Made In Japan, aveva subito delle modifiche profonde, radicali; la formazione Mark III introduceva parecchie importantissime varianti nella fisionomia della band. Fuori dunque lo storico duo Gillan/Glover e dentro, in loro vece, il vocalist David Coverdale ma, soprattutto, il cantante/bassista Glenn Hughes, in grado di fornire anche un pesante e qualitativo apporto compositivo ad un gruppo che ne aveva adesso bisogno come l'aria.

In realtà queste novità generarono un certo scetticismo, per altro comprensibile, dato che niente faceva pensare che una nuova formazione potesse tenere alto il vessillo dell’hard rock come la precedente, ma i risultati dettero ragione a Blackmore.
Burn è una pietra miliare della storia dell’hard rock, ed in alcune soluzioni stilistiche anticipava anche alcuni dettami dell’heavy metal prossimo venturo, stabilendo uno standard di settore. Tutto ciò si evince subito dal primo pezzo -la title track- dove oltre ai trascinanti soli e la ritmica pesante, si notano gli incroci delle ugole di Coverdale e Hughes, una novità questa in grado di rivitalizzare ulteriormente songs che già ne avevano poco bisogno.
La successiva Might Just Take Your Life è complessivamente meno interessante, anche se Coverdale la farà sua per molto tempo.
Lay Down, Stay Down riporta in alto il ritmo e sono ancora gli eccellenti incroci vocali di cui sopra ad essere sugli scudi. Sail Away si regge più che altro sulla prestazione di Coverdale, ma ovviamente non è che il resto sia trascurabile, solo... non è il top dell'album. You Fool No One fa da contraltare al brano d’apertura, nel senso che stabilisce parametri che per l’hard rock resteranno ambedue punti fermi per molto tempo e la cui atmosfera riecheggerà a lungo nei lavori futuri dei Rainbow.
Mistreated invece, sarà un cavallo di battaglia di Coverdale con i Whitesnake, ed il brano reca anche la sua firma tra i credits, anche se in realtà fu scritto da Hughes, che però non lo firmò per problemi contrattuali. Indimenticabile la prestazione di Blackmore, capace di portare l’atmosfera struggente del brano al parossismo. Abbastanza coraggioso infine A200, una strumentale che personalmente non mi convince fino in fondo, ma che certamente non si può definire inutile nell’economia del platter.

Si potrebbero aggiungere parecchie cosette circa Coverdale, Hughes, i Deep Purple prima e dopo questo disco, ma si condensano tutte in tre parole: album da avere.



VOTO RECENSORE
94
VOTO LETTORI
84.17 su 212 voti [ VOTA]
Alberto
Sabato 18 Marzo 2023, 13.33.23
60
Certo, certo... l\'importante è essere convinti.
Kaesse
Sabato 18 Marzo 2023, 11.12.38
59
Burn, Don\'t Fool no One e Mestreated....il resto riempitivi. Bello ma sopravvalutato.
Philosopher3185
Venerdì 3 Febbraio 2023, 19.34.11
58
Album bellissimo,funky e soul ma sempre con la grinta dell\'Hard Rock..Coverdale mostra gia\' di essere un autentico fuoriclasse e non e\' da meno Hughes...certo rispetto alla formazione classica c\'e\'meno potenza,forse,ma la classe e\' intatta.
Mauroe20
Mercoledì 7 Settembre 2022, 19.58.05
57
Nel pezzo Saul Away e non solo si sentono echi dei primissimi raibow
Mauroe20
Mercoledì 7 Settembre 2022, 19.56.22
56
Recensione troppo breve per un disco di tale importanza nel mondo dell’hard rock.Era il 1974 ed uscivano dischi di tale portata.
Diego75
Giovedì 14 Ottobre 2021, 5.59.39
55
Mai piaciuto....preferisco alla grande come taste the band .
Aceshigh
Sabato 11 Aprile 2020, 14.57.13
54
Ah beh, questo per me va dritto sul podio dell’intera discografia dei Deep, insieme a Machine Head e In Rock. Kiodo, ascoltandolo non saprei da dove cominciare con gli orgasmi. Il riff e i soli neoclassici della title-track? L’attacco di Might Just Take Your Life? I duetti Coverdale/Hughes su You Fool No One? Vabbè poi Mistreated... ogni commento è superfluo. Questa è storia con la S maiuscola e in grassetto... 95 è il minimo...
Kiodo 74
Sabato 11 Aprile 2020, 14.12.11
53
Stamane mi son svegliato con la voglia di DP e così ho messo su piastra il sacro vinile qui recensito..... Era da un po' che non mi riascoltavo Burn e quindi la scelta è stata facile..... Vabbè dire che è un discone, un capolavoro, bla bla...bla bla è semplicemente ovvio.....ma un pezzo come Mistreated quanto pathos e tiro ha?? Gillan è sempre stato un dio per me....ma qui Coverdale è fa tuoni e fiamme..... Voto 95. Ossequi!
Luka2112
Venerdì 13 Marzo 2020, 23.48.24
52
Forse il mio album preferito dei Deep Purple, adoro il timbro ruvido e caldo di Coverdale, bastano la formidabile title track e Mistreatet ,capolavoro di intensità inarrivabile,indimenticabile e grandissimo anche Hughes.
Fabio Rasta
Sabato 16 Novembre 2019, 9.57.08
51
Conobbi x prima la versione di Mistreated di On Stage dei RAINBOW, cantata da una delle voci + belle del mondo. Non sapevo ne esistesse un originale cantata da un altro. Poi, un giorno, mi imbattei in una VHS di California Jam del '74, e mi gustai le performance di Burn (che già conoscevo facendo parte di Fireworks) e Might Just..., bellisime. Ma fui rapito da COVERDALE quando mise la mano sinistra sull'asta del microfono messa di traverso a metà altezza, la destra ad impugnare saldamente il congegno principale, capelli sul volto, petto in fuori, chiuse gli occhi ed iniziò un confronto che, x me, avrebbe dovuto essere perso in partenza, visto che ai miei occhi, doveva combattere nientemeno che con RJ DIO in una delle sue versioni + rappresentative e meglio riuscite. Ma questo DAVID COVERDALE mise nel cantare, tutta quell'anima e sofferenza proprie dei + grandi Blues Singer, da eguagliare, se non altro, una versione che prima avrei considerato assolutamente insuperabile. Una performance, tra l'altro, assolutamente Macho, senza inutili falsetti, stridolii e gridolini (che tanto andavano di moda), proprio come è sempre piaciuto a me. Quindi Burn gran disco già solo x questi tre titoli, visto che poi le versioni studio non facevano rimpiangere quelle infuocate della suddetta VHS. Belle anche le altre; inutile (parere personale, nettamente in contrasto con quello del recensore), o se vogliamo tranquillamente bypassabile, lo strumentale A200.
Ivo Zaccagni
Giovedì 15 Agosto 2019, 4.14.00
50
Assieme a Stormbringer, il più grande album dei Deep Purple. La Mark III rappresenta l'apice indiscusso dell'ensemble britannica. Se Machine Head e In Rock sono considerati (a ragione) degli autentici capolavori, inserire BURN nello stereo farà cambiare idea al primo ascolto. Il riff di Blackmore distrugge ogni singola nota (Deep Purple e non) scaturita da una band hard rock o heavy metal sino a quel momento, e la voce di Coverdale è raggiunge picchi di rabbia ferina da lasciare esterrefatti. Adrenalina pura. Might Just Take Your Life rallenta solo per farci assaporare al meglio un groove che nessun altro poteva permettersi. Mistreated da sola varrebbe i soldi di tutto l'album. Peccato, per una compagine bruciatasi troppo in fretta. Capolavoro totale.
progster78
Martedì 20 Novembre 2018, 17.57.38
49
Jonathan,stai commentando la storia!
Jonathan
Martedì 20 Novembre 2018, 17.55.16
48
Album magnifico che, per me, si pone appena sotto "Machine Head" e poi la title-trask da sola vale tutto l'album! Voto 95.
Pietro
Domenica 15 Gennaio 2017, 14.48.34
47
Io giudico i pezzi: qui dentro ci sono 2 bei pezzo Mistreated e You fool no one ed un pezzo BURN in assoluto uno dei migliori sul panorama musicale di tutti i tempi. Il resto dell'album non mi piace granchè.
Rob Fleming
Giovedì 21 Gennaio 2016, 17.07.44
46
Vanno via Gillan e Glover? Ed allora? I "ragazzi", incassano il rifiuto di Paul Rodgers, si scoprono talent scout e scovano in un negozio David Coverdale intento a fare il commesso. E già che ci sono vanno sul sicuro ed arruolano un bassista straordinario dalla voce divina. E così nascono dei capolavori di hard rock quali Burn (il duello neoclassico chitarra organo è in anticipo di 10 anni rispetto a quello che abbiamo sentito negli anni '80). Mistreated è uno dei vertici assoluti del gruppo. Ovviamente tutti conoscono la prestazione di Coverdale (in grado di mettere in secondo piano - e quindi rendiamoci conto di che razza di mostro stiam parlando - addirittura la versione di R.J. Dio), ma non ho mai sentito nessuno spendere due parole sui vocalizzi (soprattutto in certi live del periodo) di Hughes nel finale durante l'assolo (sublime) di Blackmore. Ho un rammarico. Non aver mai sentito Glenn cimentarsi con Child in Time. Forse forse...Da goduria lo strumentale A 200, l'hard rock di Lay down stay down e la pacata Sail away in cui i due cantanti possono insegnare a chiunque cosa significhi saper dare emozioni ad ogni respiro. 90
eddye5150
Mercoledì 6 Gennaio 2016, 22.06.14
45
semplicemente l'album piu bello che hanno fatto secondo me!
Stefano
Domenica 27 Dicembre 2015, 15.45.51
44
Qui sembra che i DeepPurple abbiano deciso di mettere da parte le sperimentazioni e tornare alle origini. Buon tentativo, bel disco
Lo Scrondo
Venerdì 15 Maggio 2015, 12.39.41
43
Sempre davanti a tutti You fool no one anticipa i Talking heads di Remain in Light. Capolavoro
Philosopher3185
Mercoledì 4 Marzo 2015, 18.10.28
42
Uno degli autentici capolavori dell'Hard Rock,nonche' uno dei migliori album dei Deep Purple;band ispirata come non mai,grandi riff,grandissime composizioni,vedi la title track e Coverdale mi fa venire i brividi..grandissima prestazione,specie su quel capolavoro che è Minstread..ad averne di album cosi' oggi giorno...
iron
Venerdì 24 Ottobre 2014, 20.24.31
41
Infatti non dico che Burn non sia un album brutto (anzi)dico che sia Sopravvalutato, a parte Mistreated e Burn cosa c'è di concreto? Certo, i pezzi sono buoni ma vuoi confrontarli con quelli di Gillan? Io credo che anche solo The Battle Rages On sia meglio, mi dice di più di Burn,ogni canzone è alla pari con l'altra ( a parte la brutta One Man's Meat ), ogni album con Gillan battono questo...ma come gia detto forse sono io strano...adoro No Prayer For The Dying,lo preferisco a Seventh Son che considero il peggiore tra i primi 9 album e così via...Dehumanizer dei Sabbath è un capolavoro, mentre il Black album dei Metallica fa a dir poco CAGARE...Overkill dei Motorhead non l'ho mai apprezzato molto, ecc...questo perché credo che siano tutti sopravvalutati...non potete dirmi che Overkill sia meglio di Bomber, non puoi dirmi che On Parole sia brutto perché non è Metal....io la penso così e io Burn non lo apprezzo, lo considero degli Withesnake (che intendiamoci mi piacciono e anche tanto)ma non ASSOLUTAMENTE a livello dei Deep Purple con Gillan...troppo poco Hard per me.
DP
Venerdì 24 Ottobre 2014, 19.52.02
40
CON TUTTO IL RISPETTO DI HUGHES LA FORTE PERSONALITA' E CARISMA DI COVERDALE HA INFLUITO IN MODO DECISO SUL NUOVO APPROCCIO COMPOSITIVO DEI NUOVI PURPLE , STILE EFFETTIVAMENTE VALORIZZATO E CONSACRATO IN SEGUITO CON I WHITESNAKE... MA NON PER QUESTO SI PUO' CONSIDERARE SOPRAVALUTATO.....ANZI SE I WHITESNAKE ERANO VISTI NEGLI ANNI '80 (PERIODO DI LORO MAGGIOR SPLENDORE) COME LA COSTOLA DEI DEEP PURPLE UN MOTIVO DEVE PUR ESSERCI.
iron
Giovedì 25 Settembre 2014, 20.24.08
39
Rocketto per modo di dire,nel senso che è un'album parecchio differente rispetto agli album che mi hanno fatto amare questa band, questo sarebbe un'album da 94 solo nella discografia dei (Grandi) Whitesnake, ma coi Deep Purple centra poco, Basta confrontarlo coi qualsiasi lavoro di Gillan assieme a Blackmore per capirlo, Perfect Stranger e Battle Rages On sono infinitamente migliori di questo (comunque più che valido) album...certo, Burn e Mistreated si potrebbero tranquillamente affiancare a lavori del tipo Speed King, Black Night, e moltissimi altri capolavori di questa storica band ma il resto (che ripeto è comunque più che buono)non è che sia poi questa gran cosa...certo è una loro (riuscita) metamorfosi...però io questi non riesco a chiamarli Deep Purple...riesco a chiamarli Whitesnake ma non di più. Disco secondo me molto molto sopravvalutato... magari sono io che sono strano in quanto uno dei miei album preferiti dei Maiden è proprio No Prayer For The Dying... Comunque sia è un buon album da 70 - 75.
DP
Venerdì 22 Agosto 2014, 18.39.32
38
indubbiamente il carisma e la nuova linfa vitale ( non dimentichiamo che erano sul baratro dopo l 'addio di Gillan e Glover ) apportata dai nuovi entrati ha riacceso e riesploso quella energia oramai assopita . Come si fa' ad affermare, caro Iron , che e' semplice "rocketto" ? Avendo vissuto in pieno quella epoca posso dire che Burn e' Burn perche' ha segnato un passaggio epocale nella band oltre che per le splendide canzoni presenti anche per il radicale cambio di musicalita' dei Purple dovuta sia per quanto suddetto sia per la enorme personalita' e tecnica di due quasi sconosciuti (meno Hughes con i Trapeze , Coverdale eccetto cantare in gruppi locali faceva il commesso di negozio ) profondamente diversi da Glover e Gillan. Una Mark 3 straordinaria dove la fusione Hard / Blues / Funky ebbe inizio e si consacro' splendidamente in Come Taste.....anche con un Ritchie in meno. Certo se viene paragonato a lavori degli ultimi 10/20 anni tra Dream , Metallica , Slayer , Maiden etc. potrebbe far sorridere ma e' grazie anche a Burn dei Deep Purple se si e' raggiunto tali livelli. Quindi .
eddye5150
Domenica 11 Maggio 2014, 1.13.13
37
un must un hard rock durissimo ma con venature bluesy eccezzionali. c'e anche qualche accenno sperimentale ...che dire CAPOLAVORO
Steelminded
Sabato 26 Aprile 2014, 2.06.42
36
Io adoro letteralmente questo disco, per me è al livello di In Rock e Machine Head. Fantastica la doppia voce di Coverdale/Hughes, veramente un'idea originale e vincente. Coverdale ha una voce incantevole, molto calda e coinvogente. Diverso da Gillan, ma altrettanto epocale. Sottoscrivo il voto del recensore (per me anche 2-3 voti in più, ma è soggettivo) e l'ultima frase della rece, anche se nella descrizione dei brani non avrei mal visto un po' più di entusiasmo - sembra quasi che alla fine valgano in pieno solo Burn e Mistreated... A me piacciono tutte, anche se ovviamente le due sopracitate meritano una speciale menzione... Evviva!
iron
Martedì 1 Aprile 2014, 22.47.23
35
State scherzando? Burn più bello di Perfect Stranger? Disco da 70 MASSIMO, questi sono gli Whitesnake, un rocketto molto meno hard! 70.
Carmine
Venerdì 10 Gennaio 2014, 16.01.25
34
Un capolavoro pazzesco!!!!
ENZO
Lunedì 6 Gennaio 2014, 14.54.37
33
CAPOLAVORO DICO SOLO BURN SAIL AWAY MISTRETEAD E IL RESTO OVVIAMENTE GRANDISSIMI
pierru
Sabato 21 Dicembre 2013, 20.53.56
32
disco stupendo il mio preferito dei dp voto 97,che gente c'era???
Raven
Giovedì 24 Ottobre 2013, 16.40.47
31
Un semplice 94. Quindi arrivare a 6 centesimi dalla perfezione è mortificante? Chi corre i 100 metri in 9,64 deve essere sminuito, poco considerato perchè c'è un tale che riesce a farlo in 9,58 o piuttosto tutti si rendono conto che è comunque un velocista incredibile? Dai ragazzi, non attacchiamoci a certe cose.
DP
Giovedì 24 Ottobre 2013, 16.33.59
30
Sono d'accordo Joker ma e' evidente e incontrovertibile che Machine Head e Burn sono due album profondamente diversi musicalmente e non meno importante rappresentano un vero e propio spartiacque fondamentale per la vita della band. MH e' il culmine compositivo della mark 2 ma paradossalmente anche l'inizio del suo inesorabile declino. Burn oltre ad essere un eccellente album di hard rock-blues (come detto nel precedente commento) rappresento' per i Purple la rinascita grazie alla entrata in gioco di Hughes e Coverdale al posto degli ormai spenti, demotivati e separati in casa Glover e Gillan. E' pur vero che Glenn e David quando entrarono nella band sul finire del 1973 i Purple erano star mondiali di prima grandezza e non dovettero fare altro che godere del lavoro svolto in precedenza dai predecessori e raccoglierne i frutti ma cio' non toglie di riconoscere il loro grande merito di aver apportato nuova linfa vitale ed energia compositiva. La voglia di "sfondare" superava ogni loro immaginazione. Due bombe pronte ad esplodere e del resto come non dargli torto : da commesso di negozio di abbigliamento e voce di gruppi minori (Coverdale) e bassista dei semisconosciuti Trapeze (Hughes) essere catapultati nella realta' Deep Purple....beh, un pochino diverso no ? Il treno gli stava passando davanti a tutto vapore e giocarsi una simile chance per loro era occasione irripetibile. In base a queste mie considerazioni mi meraviglia quindi il voto assegnato dal nostro recensore, un semplice 94, che non rende giustizia ad un opera di capitale importanza storica che meriterebbe senz'altro il massimo. Una semplice osservazione. Buon rock a tutti.
Joker
Domenica 7 Luglio 2013, 14.40.05
29
Alla pari con Machine Head al secondo posto dell'olimpo color porpora (il primo non c'è neanche da chiederlo a questo punto). Personalmente ho un rapporto affettivo con questo album: è da qui che ho scoperto, aggiungerei anche molto in ritardo, da dove diamine spunta un bestione come Coverdale, di cui ero già fan sfegatato (E LO SONO TUTTORA) del buon Serpentone Bianco. Ad ogni modo la cosa che forse colpisce di più in questo album, oltre alla diversa struttura delle canzoni, per avvantaggiare i 2 nuovi entrati, è proprio l'accostamento (penso in primis alla title-track) tra 2 voci così diverse. Una miscela che, detto francamente, FUNZIONA ragazzi. Voto: 98
D.P.
Sabato 8 Giugno 2013, 17.07.41
28
condivido. L'importanza di Burn e' stata quella di aver dato vita alla piena rinascita dei Purple. Gli innesti di Coverdale e Hughes portarono nuova linfa vitale ed energia al cospetto di una band giunta svuotata dalle precedenti esperienze. Il risultato e' un buon disco di genuino hard rock-blues che ha il punto di forza nella grandiosa ed epica title track, e comunque sicuramente superiore al sucessivo ibrido "Stormbringer" di cui purtroppo solo 3/4 pezzi sono oltre la media. Da appassionato e profondo ammiratore della Mark 4 ritengo che Burn, insieme a Come Taste The Band (Mark 5, ma questa e' un'altra storia che merita un capitolo a parte) e a Machine Head rimane senza dubbio il migliore della band . piccola nota : Coverdale era (ed e') senza dubbio un grande frontman, l'unico in grado di competere con il suo unico graffiante timbro blues un certo Paul Rodgers (Free, Bad Company e aime' Queen) che Blackmore suo grande ammiratore aveva fino da allora, anche prima di Gillan nel lontanissimo 1969, cercato costantemente ma inutilmente . Buon rock a tutti.
HR
Martedì 26 Febbraio 2013, 22.17.06
27
ricordando la tragica scomparsa di John Lord a inizio anno Hughes chiuse una intervista affermando in modo esplicito : " io e David (Coverdale) siamo molto in contatto in questo periodo, posso solo anticipare al momento che in onore del nostro caro John probabilmente il 2013 riservera' per tutti gli amanti dei Purple e non una sorpresa epica". Cos'altro dire.
sadwings
Venerdì 11 Gennaio 2013, 21.08.43
26
Il mio album preferito dei deep purple, stupendi intrecci vocali, stupendi assoli, potenza, classe e sensualità in un unico album. 100
The Nightcomer
Mercoledì 12 Dicembre 2012, 19.44.50
25
So di essere banale, ma questo disco lo adoro alla follia: è un capolavoro assoluto! Scusate le esternazioni da adolescente immaturo, brufoloso ed emotivo, ma non posso assolutamente prescindere da Burn se penso al mio percorso di ascoltatore ed appassionato di musica. La media lettori appare come un insulto all'intelligenza, ma per fortuna la rece di raven è come sempre una garanzia.
MUSICAèVITA
Martedì 6 Novembre 2012, 3.01.58
24
Per tutti quelli che pensano che la tastiera non sia uno strumento per il rock... meditate, meditate!!
freedom
Venerdì 12 Ottobre 2012, 23.28.01
23
Disco molto buono ma troppo sopravvalutato. I Deep Purple hanno fatto di meglio...e comunque senza Gillan non è la stessa cosa. Voto 80.
Nihil
Sabato 31 Marzo 2012, 23.57.25
22
Che bellezza la voce di Hughes...
Stefano
Sabato 17 Marzo 2012, 12.07.43
21
CAPOLAVORO, da avere assolutamente geniale come pochi, limpido elgante, sperimentale (A200), variegato e assoltuamente originale in grado di tener testa (o poco ci manca che li supera) a tutti i suoi predecessori. Poi la titletrack "Burn" è da antologia...da sola dà il LA' e riassiìume in sè tutta la genealogia power che da lì a poco sarebbe esplosa sino all'apologia degli anni '90 (Helloween, Gamma Ray, Angra, e sopratutto Stratovarius -e si sente!!- tant'è che nn stupisce che in sede live, recentemente, ripropongano -appunto la cover di "burn"...ma una cosa simile l'avevano già fatta gli Iron Maiden con "Smmoke on the water" ...(chi ha visto il documentario in Live after death sa i cosa parlo.. ) Tutto questo per dire dell'importanza capitale ed essenziale che i Deep Purple hanno avuto...e tutt'ora steanno esercitando
Metal4ever90
Domenica 25 Dicembre 2011, 1.53.29
20
L'ha preso oggi mio fratello. Bellissimo! La title- track è qualcosa di incredibilmente energico e geniale!
Marco
Martedì 29 Novembre 2011, 14.12.48
19
Un disco semplicemente geniale. Coverdale e Hughes sono un duo da paura. Ogni canzone a vita a se. Chi vuole avvicinarsi all'hard rock anni 70 non può non partire da un MUST come questo. Ci sono alcuni dischi nella carriera di alcune band che possono essere discutibii, ma non il caso di BURN. RIPETO GENIALEEEEEEEE
Painkiller
Giovedì 29 Settembre 2011, 13.45.59
18
Questo è forse il mio album preferito dei Purple. Respiro magia ogni volta che l'ascolto e trovo che tutta la band fosse in stato di grazia. @Jimi: mi hai fatto venitre i brividi ... per tutto quello che hai scritto ... e anche io ho l'originale del '74, che ancora ascolto con grande attenzione e scoprendo ogni volta qualche dettaglio nuovo. Unico.
Raven
Giovedì 29 Settembre 2011, 12.59.58
17
Forse, ma è comunque ottimo. Non sempre durezza equivale a qualità.
Pietro
Giovedì 29 Settembre 2011, 12.55.44
16
Non riesco a digerire quest'album..a mi avviso è troppo morbido rispetto a quello che i purple avevano fatto prima..
Pietro
Giovedì 29 Settembre 2011, 12.55.25
15
Non riesco a digerire quest'album..a mi avviso è troppo morbido rispetto a quello che i purple avevano fatto prima..
Jimi The Ghost
Domenica 24 Luglio 2011, 12.56.51
14
@ Radamanthis....sei molto gentile! Jimi TG
Radamanthis
Domenica 24 Luglio 2011, 0.11.21
13
@Jimi TG: è un vero piacere leggere i tuoi post, sempre ben curati, raffinati e sentiti! You really rocks!
Jimi The Ghost
Sabato 23 Luglio 2011, 23.17.05
12
Mi soffermo solo un attimo in ricordo del mio babbo....un disco leggendario che il buon padre passava mille volte il panno in carbonio prima e dopo l'ascolto sul suo intoccabile giradischi "dual". Burn registrato in Svizzera a Montreux nel 1973 e il primo Mk 3 line-up Deep Purple con David Coverdale per la voce e Glenn Hughes al basso (molti dei brani sono stati cantati da loro raddoppiando le parti vocali particolarmente visibile in "You Fool No One", ad eccezione di "Mistreated" solo da Coverdale). Un disco molto identico alla line up Mk2 tipica dei Deep, grazie soprattutto al tipico suono prodotto dalla Fender Stratocaster di Ritchie Blackmore (strepitoso in Burn...) ed anche dell'approccio non sottovalutabile e tipico di Jon Lord alle tastiere. Una curiosità di Blackmore...la sua stratocaster era stata acquistata intorno alla metà degli anni '60, ed aveva il manico di una telecaster Eric Clapton style, ma era inutilizzabile a causa della difficile intonazione. Da qui passò definitivamene alla stratocaster anche se ne aveva inchiodato il pick centrale perchè odiava il suono e utilizzava solo setup alti o bassi nel select. Stile neo-classico che oggi lo rivediamo in molti gotic metal....fino a passare per il grande Malmsteen. Per gli studiosi di tecnica....provate a suonare lo stile legato, hammer on e pull offs multiple in terzine e sedicesimi di Ritchie con il suo tipico stile dall'alternate picking,pull-offs,some slides bending....va bé....che gran scuola!!.... Si Raven, BRAVISSIMO nella tua splendida scelta di recensire un disco cosi, anche se è stato pubblicato nel 74, è un rock senza tempo ed hai ragione tu: da tenere...(io ho LP del 74.!) Jimi TG for mio padre. Forever.
fabriziomagno
Sabato 23 Luglio 2011, 22.04.22
11
album meraviglioso...i classici dei Deep Purple non invecchiano mai!!!
jek
Sabato 23 Luglio 2011, 21.01.28
10
Burn è un disco bellissimo, ma manca Gillan. Coverdale è in ottima forma ma i Purple sono Gillan & Blackmore che purtroppo non si sopportano distruggendo una Rock band meravigliosa. Mistreated la preferisco nella versione live dei Raimbow col mio unico DIO Ronnie. Recensione stringata ma efficace, bravo Raven
B-DEEP
Domenica 17 Aprile 2011, 15.07.59
9
ottimo album di puro e genuino hardrock, degno successore dei lavori precedenti della Mark 2. Grande band, la ritengo migliore in assoluto di tutti i Mark. I nuovi entrati Hughes e Coverdale iniettarono nuova linfa vitale e l'affiatamento con i vecchi membri (Paice-Blackmore-Lord) era (sembrava) perfetto . Purtroppo che da Stormbringer le cose incominciarono a cambiare. Rock
Matocc
Martedì 4 Gennaio 2011, 18.45.53
8
da Mark II a Mark III la storia non cambia... i DP sfornano l'ennesimo capolavoro! fin dal primissimo riff della title-track si capisce che non ci sono palle, Blackmore & Co. l'hard rock lo possono insegnare a chiunque!!! c'è spazio anche per alcune sperimentazioni (come gli effetti '70 nella strumentale A 200) Paice è una macchina come al solito, Hughes un grandissimo e Coverdale un cantante eccezionale -da brividi nel blues di Mistreated-, l'unico in grado di non far rimpiangere Gillan. ancora una volta i Deep Purple fanno centro, questo disco è da avere ad ogni costo!
hellvis
Mercoledì 8 Settembre 2010, 17.50.06
7
Burn mi da sempre le stesse emozioni di più di 35 anni fa quando lo sentii per la prima voltra a casa di mio cugino più grande e ne rimasi folgorato.
Demon
Domenica 17 Maggio 2009, 18.39.57
6
Monumentale Burn è uno dei brani hard rock più belli di tutti i tempi
Nesci
Venerdì 19 Dicembre 2008, 2.27.03
5
lalalalalalalalaal
Raven
Mercoledì 6 Febbraio 2008, 12.07.46
4
Permetto senz'altro
hagenhaus
Martedì 5 Febbraio 2008, 14.14.50
3
Sono passati 34 anni e se lo riascoltate vi accorgerete che potrebbe essere un lavoro uscito pochi giorni fa. Questa è la prova che siamo al cospetto di un opera sublime. Aggiungo (scusa francè se mi permetto!) che l'assolo di chitarra di MISTREATED è un crescendo di forti emozioni che lo rende (a mio parere) il più bello ed espressivo assolo della storia della chitarra rock
francesco gallina
Martedì 14 Febbraio 2006, 15.23.25
2
Grazie per l'onestà, comunque può capitare.
eXdeath
Sabato 11 Febbraio 2006, 22.49.13
1
Volevo solo informare i gentili lettori che purtroppo sono io l'idiota che ha abbassato la media convinto di poter mettere 100 e mettendo invece 10. Per il resto una sola parola : CAPOLAVORO
INFORMAZIONI
1974
Purple
Hard Rock
Tracklist
1. Burn
2. Might Just Take Your Life
3. Lay Down, Stay Down
4. Sail Away
5. You Fool No One
6. What's Goin' On Here
7. Mistreated
8. A 200
Line Up
David Coverdale (Voce)
Ritchie Blackmore (Chitarra)
Jon Lord (Tastiere)
Glenn Hughes (Basso/Voce)
Ian Paice (Batteria)
 
RECENSIONI
80
75
s.v.
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