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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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L‘ARCHIVIO DELLA ‘ZINE - # 18 - Morgana Lefay, Axxis, Uli Jon Roth, White Skull, Aborted Fetus e poi...
30/06/2015 (2335 letture)
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GRUPPI NEI MACRO-GRUPPI Come al solito, abbiamo provveduto a suddividere le nuove recensioni in macro-gruppi omogenei per generi, o perlomeno accostabili tra loro, in modo da facilitarvi la lettura. Inoltre, come ormai da tempo, di ogni recensione abbiamo provveduto ad inserire un “assaggio” che possa già farvi capire di cosa stiamo parlando. Laddove rifatte, le recensioni in questione sono corredate da apposita segnalazione. Bene, non vi resta che cominciare a spulciare titoli e copertine, allora, a partire dal gruppo di scritti dell’area più classica, ossia facente riferimento ai generi heavy, power, epic ed hard rock, settori sui quali ci siamo concentrati in via maggioritaria nel passato trimestre.
Diesel - Into the Fire Cosa succede se una band di veterani della scena AOR decide di scrivere un album hard rock ispirandosi al periodo d’oro del genere -gli anni 80- ma con un filo di modernità a guidare il tutto, una produzione attuale e potente e tanta voglia di divertirsi? Probabilmente non daranno vita al capolavoro del millennio, ma ci sono buone possibilità che ciò che uscirà dai loro amplificatori faccia contento ben più di un fan del rock “vecchio stampo”.
Trick or Treat - Like Donald Duck Un verso di una papera. Ancora. Ed ancora. Sembra che questo animale stia parlando: come può essere possibile tutto ciò? Leggo il titolo della canzone: Like Donald Duck. Come Paolino Paperino. Possibile trovare una simile intro in una canzone metal? Certo che sì se di fronte a me ho un disco dei nostrani Trick or Treat.
Jack Starr`s Burning Starr - Rock the American Way (Reissue) La ristampa di Rock the American Way di Jack Starr ad opera della Minotauro, ha un suo senso. Dato per scontato che il suono del disco originale dell’ex Les Variations e Virgin Steele sia inferiore, questa nuova edizione viene immessa sul mercato di concerto tra artista e casa discografica in un’edizione che comprende una confezione digipack a due ante completa anche di un DVD con due live tratti da The Stage e L’Amours Queens i quali, ad occhio e croce, sono stati ottenuti direttamente da un originale in VHS.
Steel Raiser - Regeneration Una colata di acciaio incandescente uscita dalle pendici dell’Etna. Così si potrebbe descrivere in poche parole il secondo album degli Steel Raiser, che già dal moniker ci fanno intuire cosa andremo ad ascoltare nelle nove tracce che compongono questo Regeneration. A cinque anni di distanza dal precedente Race of Steel tornano questi heavy metallers siciliani guidati dal chitarrista e principale songwriter Gianluca Rossi.
Morgana Lefay - Aberrations of the Mind Un impatto sonoro che colpisce l’ascoltatore con la sua superficie immediata, sotto la quale però si nasconde una sperimentazione sonora ricercata e visionaria, sostenuta dalla potente voce di Rytkönen, cantante la cui voce, oltre che di sporadici passaggi melodici, è capace di un timbro lacerante ed uno screaming che riescono ad esprimere rabbia e follia. E proprio la follia uno dei temi ricorrenti di questo Aberrations of the Mind, nono, e ad oggi ultimo album della band.
Atkins / May Project - Serpents Kiss Al Atkins non è un artista conosciuto dalle folle, tutt’altro. La sua grande occasione, che allo stesso tempo è divenuto il suo biglietto da visita nonché unica voce significativa nel suo curriculum musicale, è quella di aver fatto parte dei Judas Priest dal 1969 al 1973, quando fu sostituito da quel Rob Halford di cui tutti conosciamo la storia. Sono i casi della vita, ce ne sono infiniti esempi. Si entra in una band, si suona, ci si diverte, si hanno grandi sogni e aspettative, ma quando il gioco si fa duro e serio bisogna prendere delle decisioni, fare delle scelte importanti.
Axxis - Kingdom of the Night Nel 1988, dopo aver spedito un demo-tape contenente solo il brano Tears of the Trees, i teutonici Axxis firmano un contratto con la prestigiosa EMI. Il loro platter di debutto, Kingdom of the Night, esce nel 1989 in Europa, Canada, Giappone, Australia e USA e vende immediatamente centomila copie, diventando il miglior album d’esordio targato Germania. Insomma, niente male per un combo appena affacciatosi sul mercato. Anche l’album successivo, II, uscito nel 1990, venderà molte copie, spinto dal videoclip di Touch the Rainbow, senza raggiungere il successo del precedente; ma questo è un capitolo a parte.
Crescent Shield - The Last of My Kind (rifatta) Musica per le orecchie di chi è ancora legato saldamente alla tradizione quella che fuoriesce dalle casse dello stereo, dopo aver inserito nel lettore The Last of My Kind, degli statunitensi Crescent Shield. Musica che riesce a rinverdire e riproporre in maniera fresca i fasti dell’U.S. power metal dei tempi che furono. Il progetto Crescent Shield prende le mosse nel 2000, inizialmente solo come side-project del vocalist degli Onward, Michael Grant e del chitarrista dei Destiny’s End, Daniel DeLucie.
Uli Jon Roth - Best Of (rifatta) Nel caso del Best Of di Uli Jon Roth esso può essere utile a molti, dato che questo signore non si può certo considerare di primo pelo, ma dopo aver lasciato gli Scorpions non ha mai goduto di popolarità di massa. È pertanto ragionevole supporre che un buon numero di giovani possa non conoscere a fondo la sua carriera, davvero di lungo corso. Per chi è invece edotto di quanto da lui fatto prima con i gloriosi Scorpions fino allo storico Tokyo Tapes e poi come solista con l’esperienza Electric Suns, esso può essere considerato come una antologia utile per ricordare l’essenziale del biondo rocker, anche a livello stilistico.
White Skull - The Ring of the Ancients (rifatta) Line-up aggiornata per i White Skull che, a dispetto delle recenti traversie, mostra già di avere raggiunto un buon equilibrio tra forma e sostanza, confezionando un nuovo album più che piacevole. Dopo averci narrato di Vichinghi e Romani, questa volta è il turno dei Celti di essere scelti come oggetto di analisi, con le loro saghe di druidi, misteri, foreste e battaglie.
E NON È TUTTO... Nonostante quello di cui avete letto rappresenti la grandissima parte del gruppo di recensioni nuove o riscritte, non potevamo però lasciare completamente fuori alcuni altri generi sempre molto seguiti. Eccovi quindi altri scritti in rappresentanza del thrash, del death, dell’alternative e di un genere sostanzialmente classificabile come...inclassificabile.
Essence - Last Night of Solace Li avevamo lasciati nel 2011 i danesi Essence, forti del sorprendente debut album Lost in Violence che aveva aperto loro le porte del giro che conta, suonando praticamente ovunque in Europa e aprendo alcune date in esclusiva persino per gli In Flames. Consci delle proprie potenzialità e dell’aver intrapreso la strada giusta i ragazzi di Nordjylland, orfani purtroppo del bassista originale Nefer, nel 2013 si chiudono in studio sotto la supervisione del guru Peter Tägtgren (non vi sto nemmeno a dire chi è, giusto?) e della sempre attenta NoiseArt Records e sfornano un’altra gemma thrash dal titolo Last Night of Solace, davvero meritevole di essere riscoperta perché certifica l’ottimo stato di salute dei danesi ma soprattutto l’evoluzione stilistica del songwriting.
Aborted Fetus - Private Judgment Day Nulla di sconvolgente o deludente, sia chiaro: parliamo sempre e comunque di un genere il cui livello di concentrazione è ormai arrivato allo stucchevole e al noioso.In più, aggravante al tutto, la loro tecnica esecutiva lascia un po’ disorientati: si trovano passaggi eseguiti perfettamente, di gran pregio, e partizioni anonime e piuttosto insipide eseguite come lo svolgimento di un compito a casa. Peccato, perché là dove la loro musica viene realizzata in alta categoria, ci si rende conto che le parti di più bassa caratura non sono certo dovute a un’impronta stilistica, bensì, probabilmente, a una mancanza di coinvolgimento e di passione nella realizzazione dell’album.
Necrowretch - Putrid Death Sorcery I Necrowretch nascono nel 2008 dalla mente di Vlad, voce e chitarra del gruppo e dopo i primi due demo partecipano all’edizione 2010 del Killtown Deathfest in Danimarca, insieme ai Nominon e a tanti altri gruppi dell’attuale scena estrema come Anatomia, Undergang, Miasmal, Burial Invocation e molti altri. Successivamente, entrano nel roster della Detest Records, label attualmente ferma, ma che si è dedicata notevolmente alle nuove leve del settore, producendo gruppi quali Stench of Decay, Cryptborn, Beyond, Swallowed e molti altri
Ghost Booster - Freaks I Ghost Booster, cinque ragazzi alle prese col primo full length dal nome Freaks. Il genere proposto dal gruppo è molto particolare; si tratta di un groove metal dalle forti tinte progressive riscontrabili nei molteplici cambi di tempo, nel lavoro chitarristico si avverte l’influenza di gruppi come i Machine Head, caratteristica peculiare dell’album sono i testi, di carattere per lo più comico.
Pain of Salvation - Scarsick (rifatta) Che per ascoltare un lavoro dei Pain of Salvation si debba disporre di una mente molto aperta è fatto scontato, ma probabilmente ancora più vero in questa occasione. Scarsick, infatti, è per alcuni versi più spiazzante del solito. Il disco propone numerosi episodi addirittura stranianti ed in generale risulta estremamente asciutto negli arrangiamenti, talmente tanto da risultare certamente repulsivo per alcuni.
SUDORE E RECORD MONDIALI Bene, anche per stavolta abbiamo chiuso. Non temete, però, anche mentre voi sarete intenti a migliorare il record del mondo di nullafacenza in spiaggia o di occhiata mimetizzata ai tanga (cosa che mi seccherebbe moltissimo, dato che attualmente sono io il detentore del secondo primato), noi continueremo a sudare ed a scrivere per rendere il sito sempre più piacevole da leggere e adeguato alla preparazione ed alle aspettative dei lettori. Ci si legge a settembre, dunque, ed attenti alle occhiaie.
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5
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E' questione di tempo, ma verranno affrontati  |
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aggiungo che a questo punto dovrete quindi recensire tutta la discografia dei Morgana Lefay! grazie.  |
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Raven in tanga che fa recensioni in spiaggia !!! ahahhahaha!! bell'articolo e mi hanno incuriosito i Ghost Booster che approfondirò. sempre grandi i Morgana Lefay, band di cui si parla poco ma che a me piace un sacco |
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2
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Un record è sempre un record, ma, tutto sommato, credo di preferire quello effettivamente citato nell'articolo  |
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@Raven a una prima lettura distratta avevo capito che detenevi il primato di portatore di tanga  |
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