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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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L‘ARCHIVIO DELLA ‘ZINE - # 8 - Baton Rouge, Crisis, Endovein, Primal Scream, Vektor, Mad Poltergeist ed altro ancora...
08/10/2012 (3526 letture)
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Credevate forse che ci fossimo goduti le ferie in panciolle, spaparanzati su qualche spiaggia, con una bibita a portata di mano e l'occhio al bikini più vicino, dimentichi di quanti bei dischetti da recuperare e valorizzare esistano a questo mondo? Ebbene no. Anche nel periodo Luglio/Agosto/Settembre, la nostra solerte redazione ha continuato a scavare nelle pieghe nascoste dell'Hard Rock, dell'Heavy, del Thrash e di altri generi, per farci conoscere e scoprire -o magari soltanto riscoprire- un'altra manciata di album ormai dimenticati o misconosciuti in questa seconda decade del millennio. A partire da questa volta però, abbiamo deciso di darvi un piccolo incentivo alla lettura, introducendo in questa rubrica la novità delle anteprime delle varie recensioni pubblicate, (l'idea è del nostro Lizard), in modo da stuzzicare ulteriormente la vostra curiosità nei confronti degli scritti. Bene, direi che non vi resta che leggere allora.
Partiamo dal buon vecchio rock anni 70, cucinato in salsa ora psych, ora più classica, con varie influenze che vanno dal folk al prog, con il seguente trittico e le relative anteprime:
The Adventures of Robert Savage - Volume 1 Volume 1 è un album che spiazza fin dalla copertina: cosa c'entra quel minuscolo cavaliere armato di scudo e spada che ha appena trafitto un enorme drago nero per salvare il Regno che possiamo vedere sullo sfondo nel retro del LP? Niente, assolutamente niente a meno. che... quella "S" sullo scudo stia per Savage, improbabile paladino a difesa del Rock Psichedelico!
The Human Instinct - Pins In It Pins in It è il terzo album dei The Human Instinct, band rock-blues-psichedelica proveniente dalla Nuova Zelanda che lo diede alla luce dopo aver reclutato Neil Edwards (ex-Underdogs) in sostituzione del precedente bassista Larry Waide. Prodotto da John Kerr e dal leader Maurice Greer, venne registrato ai Mascot Studios di Auckland nel maggio del 1971 mentre -per quanto riguarda la veste grafica- la realizzazione dell'artwork venne affidata ai pennelli di Joshua Lawrence.
Earth and Fire - Atlantis Gli Earth and Fire sono un’autentica leggenda della scena rock olandese, una scena di cui non si conosce granché, ma che sicuramente merita rispetto per quello che ha saputo sfornare nel corso dei decenni. La band in oggetto, per la precisione, aveva iniziato suonando pop e si è ben presto ritrovata alle prese col progressive rock: furono tra i primi ad abbracciare questo genere nel loro Paese.
Bene, dopo una rapida puntatina in territorio Glam con
Autograph - Sing In Please Paradossalmente e’ accaduto in passato che un successo improvviso ed inaspettato non abbia contribuito alla definitiva affermazione di una band favorendone, di contro, la disgregazione. Un caso clamoroso, ad esempio, fu quello dei The Knack che nel 1979 sorpresero tutti con la canzone My Sharona per poi perdersi mestamente nell’oblio. Analoga sorte toccò agli Autograph.
Passiamo quindi all'Hard Rock con un bel dittico come questo:
Baton Rouge - Shake Your Soul I Baton Rouge si costituiscono nel 1986 in Louisiana, originariamente composti da Lance Bulen alla voce, il chitarrista/tastierista Kelly Keeling, il bassista Keith Harrison e Harold Knappenburger alla batteria, sotto il nome di Voices, cambiato in Meridian, poi mutato in Baton Rouge. Quando si ricollocano a Los Angeles nel 1987.
Freeway - Riding High Non è facile reperire su internet informazioni sui Freeway, gruppo australiano di Melbourne creato verso l'inizio degli anni '70 e dalla vita breve, e sul loro platter del 1975 Riding High. Ascoltando questo fresco e arioso album rock, che gode di forti influenze prog ed è appena colorito da alcune sonorità country, il sound sembra molto “americano”, benché come già detto i nostri siano nativi della terra dei canguri.
Proseguiamo con un'occhiata al Folk pesante con
Myrkgrav - Trollskau, Skromt Og Kolabrenning Sebbene abbia rilasciato solamente un album nel 2006, il progetto Myrkgrav è riuscito a diventare in breve tempo una band di culto per gli appassionati di viking e folk metal. Lars Jensen è l’unico membro di questa band nata ad Asa (Norvegia) nel 2003. L'intento dell’artista è quello di unire il folklore norvegese con il viking e il black metal, narrando così di leggende e racconti della sua terra attraverso screams, blast beats e parti corali e acustiche molto suggestive.
Prima dei due blocchi principali di recensioni, rappresentate da quelle Thrash ed Heavy/Power/Epic. Partiamo dal primo:
Mad Poltergeist - Mad' n’ Damn La storia dei Mad Poltergeist si intreccia con la storia metallica di Genova e, per certi versi, ne rappresenta bene pregi e difetti, restituendo un quadro vivo di un'epoca irrimediabilmente trascorsa. Progetto di Massimo Cottica, nome che dovrebbe essere noto a chiunque si definisca conoscitore esperto della scena metal nostrana (qualcuno leggeva la rubrica Undershout su H/M?)
Vektor - Outer Isolation Quanto è difficile confermarsi nel mondo moderno? Tanto, direi, anche e soprattutto nella musica, ed il motivo molte volte risiede nell'eccessivo entusiasmo che accompagna certi esordi e che carica di aspettative le uscite successive. A tutto ciò va poi sommato l'effetto dell'ascolto superficiale, quello che dopo due-volte-due fa già sentenziare se un disco è un capolavoro o una ciofeca senza mezzi termini.
Primal Scream - Volume One Volume Uno. E, per la cronaca, pure l'ultimo. Nulla più di una stanca meteora sono stati i Primal Scream, thrashers sorti in quel di New York nel leggendario 1986 e rimasti confinati in un limbo di ricordi ed occasioni sprecate dopo un demo (The Outrage Continues, 1986) ed un album, quel Volume One edito dalla Mercenary Records che ora ci apprestiamo a riscoprire.
Endovein - Waiting For Disaster Formazioni come i torinesi Endovein sembrano essere la naturale continuazione di quanto introdotto parecchi lustri fa da band come gli Anthrax, istrioniche e strafottenti, tanto nel taglio guascone del loro thrash quanto nell'interpretazione vocale di testi provocatori e ironici. Joey Belladonna fu tra i primissimi ad andare contro certi dogmi di rozzezza e rabbia.
Per passare infine al secondo ed ultimo:
The Damned Things - Ironiclast Sui supergruppi, ormai, è stato scritto e detto pressoché di tutto: sono solo delle accozzaglie di musicisti bisognosi di sfogare i propri istinti e prendersi una boccata d’aria in vista di progetti più importanti con le loro band principali; sono delle macchine da soldi facili, i cui membri sono bravi soltanto a fare il proprio compitino senza eccellere o infondere nelle proprie composizioni più dell’ordinaria amministrazione.
Halloween - L.A.D.Y. Divisione della Discotto Productions, storica etichetta fondata nell'hinterland milanese da Roberto Fusar-Poli, la Discotto Metal pubblicò a cavallo degli anni Ottanta una serie di LP dediti a ristampe di band straniere e ad originali italiani (Hocculta, Elektradrive, Fil di Ferro), tra i quali sono in molti a ricordare il debutto degli Halloween.
Unreal Terror - Hard Incursion Anno 1986: il thrash metal sferra tre colpi micidiali con gli album Master of Puppets, Reign in Blood e Peace Sells, raggiungendo indubbiamente il proprio apice e divenendo uno dei sottogeneri del metal più amati di sempre: ne aveva fatta di strada, il giovane virgulto californiano, da quando era solo un figliastro di belle speranze della mitica N.W.O.B.H.M.
Crisis - Armed to the Teeth C’è tutta una schiera di gruppi, gruppetti e gruppuscoli i quali, pur non avendo mai prodotto lavori di primo piano e pur non essendo mai assurti agli onori delle cronache, hanno fatto il loro, confezionando dischi discreti per poi sparire nell’oblio. Talvolta a seguito di uno split, altre volte continuando ad operare per purissima passione in nome del metal. Uno dei tanti che corrisponde a questo identikit risponde al nome di Crisis.
Thor - Only the Strong Alla base dei Thor, uno dei gruppi più pacchiani che la storia del metal ricordi, sta il canadese John Mikl, culturista pluripremiato Mr. Canada, Mr. Teenage USA e Mr. Nordamerica: per gli amici, Thor. Uscito dall'ambiente ginnico, ha la brillante idea di traslare l'esperienza atletica sul palcoscenico, improvvisandosi cantante ed inaugurando ancora a metà anni 70 il suo omonimo progetto solista.
Lunar Sex - Lunar Sex Venuti alla luce nei primissimi anni Ottanta, i Lunar Sex sono una band heavy metal italiana proveniente dalla Capitale, una delle tante potremmo dire. Con dalla loro un’attitudine assolutamente selvaggia e primordiale ed un modo di approcciarsi alla musica molto inquadrato negli stereotipi del genere, i Nostri non hanno avuto una gran fortuna negli anni a venire, riuscendo a pubblicare a malapena un singolo album.
Bene, con quest'ultimo estratto dalle recensioni pubblicate, anche per questa volta è tutto. Speriamo che, oltre alle loro anteprime, siano proprio i titoli ed i gruppi trattati a stuzzicare la vostra curiosità verso la nostra opera di arricchimento del data base, portata avanti parallelamente alle pubblicazioni in normale evidenza nella nostra home. L'appuntamento è per il prossimo giro, con altre chicche dimenticate da riportare alla luce da sottoporre alla vostra attenzione.
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Il "guru " ha colpito ancora  |
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Ottimi articoli questi, è un piacere notare che alcuni si prendono la briga di rispolverare alcuni dischi spesso e volentieri dimenticati o sconosciuti ai più. |
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Questo è il tipico atteggiamento che ci ripaga dei nostri sforzi. L'archivio delle zinne.... certo che le letture avrebbero una forte impennata . |
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Anche a me piace scorrere questi articoli... Ogni volta che ne esce uno vengo colto da una sorta di frenesia: ancor prima di leggere DEVO assolutamente scorrere la pagina vagliando con morbosa curiosità tutte le copertine, nella speranza di individuare qualche testimonianza del passato a me familiare. Spesso rimango piacevolmente sorpreso nel ritrovare albums che conosco più o meno bene o di cui conservo il ricordo (talvolta sbiadito... L'età non perdona, sigh!), oppure incuriosito da titoli di cui nemmeno ipotizzavo l'esistenza. |
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questa è la rubrica che più mi piace, anche perché di primo acchito mi viene da leggere l'archivio DELLE ZINNE, poi co quella foto....stavolta poi sono particolarmente contento perché ne conoscevo pochi dei gruppi che avete citato ed è sempre un piacere scoprire certi piccoli capolavori, thanks!! |
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Se quella della locandina fosse una mia amica, col cavolo che te la presenterei  |
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@ raven: se è un'amica tua quella della locandina presentamela subito  |
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@Raven: missione totalmente fallita temo, sin dal primo episodio! @Khaine: Hai ragione sulla prima frase E hai ragione sulla seconda!  |
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In realtà si tratta di una operazione culturale. Vogliamo vedere se non vi fate distrarre dalla locandina e vi concentrate sulle recensioni  |
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@ Delirious: No, in verità la metto perchè mi piace la baggiana e perchè ogni tanto farsi una risata fa bene  |
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Almeno stasera avrò qualcosa da leggere. ( Tranne i Vektor,che ho letto in "anteprima" ) |
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Ottimo lavoro! Effettivamente a volte delle rece si perdono di vista o non si leggono mai ed è come se il lavoro andasse perduto, così si recupera! Ammettetelo: l'immagine la mettete solo per attirare i lettori ignari (e in particolare l'amico metal maniac)!  |
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