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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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L‘ARCHIVIO DELLA ‘ZINE - # 24 - Iron Maiden, Rhapsody, Jorn, Exodus, Nasty Savage and many others
31/12/2016 (2214 letture)
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Ebbene sì; altri dodici mesi sono trascorsi, come sempre troppo veloci. Il 2016 si appresta a morire per lasciare spazio al 2017 e tutti voi siete certamente in attesa delle consuete libagioni notturne. Cenone in famiglia o in qualche locale, brindisi a più non posso allo scoccare della mezzanotte e veglione notturno. Questi sono gli ingredienti base del “sacro programma” della maggior parte degli italiani, metallari compresi. Prima di lasciarvi a tortellini, capitoni, spumanti, panettoni e dolci regionali vari, però, Metallized vi sottopone la puntata numero 24 de L’Archivio della ’Zine.
THRASH ’TIL... POWER Questa volta, maggiore spazio al thrash, genere sempre seguitissimo nonostante le tante primavere sulle spalle. Tuttavia, prima di lasciare il campo ai “martellatori”, è sempre l’heavy-power ad inaugurare la puntata con una nutrita serie di recensioni. L’attenzione per i grandi nomi come Iron Maiden -presenti con due recensioni, un rifacimento ed un nuovo scritto- e Rhapsody (altro rifacimento), non deve però distrarre dalla presenza di moniker quali Highlord, Brainstorm ed altri. Tutti molto interessanti.
HEAVY - POWER Iron Maiden - Edward the Great (Rifatta) questa raccolta non fu affatto pensata per pubblicizzare il recente Brave New World, dal quale fu presa la sola The Wickerman, ma piuttosto per rendere una volta di più onore ai migliori brani degli anni Ottanta, specialmente al capolavoro di Seventh Son of a Seventh Son, qui omaggiato con ben quattro estratti. L’assortimento delle tracce è abbastanza equilibrato, ma un altro dato che salta all’occhio è la totale assenza dei brani risalenti al periodo con Paul Di’Anno alla voce.
Iron Maiden - Eddie’s Archive Uscito originariamente come box set a tiratura limitata, la prima edizione recava il numero di serie sull’albero genealogico, ma vista l’enorme richiesta venne ristampato l’anno successivo e, onde non deprezzare il valore della prima versione, venne eliminata la numerazione sulla pergamena (in cui veniva specificato che si trattava di una seconda edizione, così come sul fondo del cofanetto stesso) e venne pure cambiato il colore del velluto dell’interno da blu a rosso. La confezione era eccelsa, e il contenuto? BBC Archives si apre con quattro tracce che rappresentano una vera e propria chicca per i fan.
Rhapsody - Live in Canada 2005 - The Dark Secret (Rifatta) È il lontano 2005 e nel pieno del suo splendore, dopo la pubblicazione di cinque lavori in studio che oscillano tra l’ottimo e il capolavoro, la formazione triestina decide di sottoporsi all’esame di un attesissimo album live. Recentemente passati sotto la guida di Joey DeMaio e la sua neonata Magic Circle, Lione e compagni puntano l’america con un imminente Demons, Dragons and Warriors World Tour proprio a supporto del sopracitato bassista e dei suoi Manowar. È in una delle tappe canadesi, per l’esattezza in Quebec, che prende vita Live in Canada 2005 - The Dark Secret, pubblicato in due versioni e subito diventato pezzo da collezione per i fan più accaniti.
Highlord - Heir of Power Il gruppo si inserisce orgogliosamente nella scena power di stampo europeo che proprio nel periodo in cui è stato registrato questo disco godeva del suo momento di massimo splendore, con HammerFall, Blind Guardian e Stratovarius che facevano addirittura capolino nelle classifiche “mainstream”. La band punta quindi moltissimo sull’ugola acuta e cristallina del singer Vascè autore di un’ottima prestazione dietro al microfono sempre su registri molto elevati con apparente naturalezza, altro elemento imprescindibile sono le tastiere di Alessandro Muscio sempre ben presenti per contribuire alla costruzione dei moltissimi arrangiamenti sinfonici.
Hardholz - Herzinfarkt Dediti a un heavy-speed metal diretto senza troppi fronzoli e capitanati dai fondatori storici, i fratelli Michael “Der Hölzer” Brill e Frank “Franky” Brill all’inizio degli anni 80 si fecero notare in alcuni interessanti lavori come il mini Speed Up - Heavy News del 1990 in qualità di ospiti insieme ad altre band e, nel 1991, in un demo di otto tracce. Ma fu solo nel 1995 con Juger und Gejagte che si ha traccia del primo album ufficiale della band, lavoro che in verità non godette di una particolare attenzione né supporto, tant’è che a distanza di soli due anni, nel 1997, la band decise di sciogliersi.
Nocturnal Rites - Grand Illusion (Rifatta) L’album è del 2005, rispecchia i classici canoni del power metal melodico e vede la partecipazione di diversi “esperti del settore”, fra i quali spiccano i nomi di Jens Johansson degli Stratovarius, Henrik Danhage degli Evergrey e Stefan Elmgren degli Hammerfall. I brani sono armoniosi ed orecchiabili, peraltro il più delle volte contengono ritornelli carismatici, ma la similarità nella costruzione delle tracce e nel sound fa emergere una stancante monotonia di fondo che aumenta con il passare dei minuti, proprio in concomitanza con l’affievolimento della qualità delle composizioni.
Brainstorm - Scary Creatures Quello dei Brainstorm è un power metal più grezzo e duro, melodico sì, ma lontano dai canoni stabiliti da band come Stratovarius e Sonata Arctica. Ne è una prova già il riffing massiccio della opener The World to See, che colpisce come un pugno allo stomaco, sostenuto dalle scariche di doppia cassa e dai ritmi granitici del batterista Dieter Bernert, sopra ai quali i cori epici del ritornello si ergono imponenti, grazie anche agli acuti penetranti ed al timbro ruvido del cantante Andy B. Franck.
SkeleToon - The Curse of the Avenger Nati nel 2011 in Italia per volere del frontman Tomi Fooler, il gruppo, come riportato anche sulla pagina Facebook ufficiale, rifiuta le atmosfere cupe tanto care alla stragrande maggioranza delle altre metal band, scegliendo un approccio più allegro e scanzonato a questo genere, senza però rinunciare ad una certa grinta, come dimostrato nel loro disco d’esordio, Curse of the Avenger.
Jorn - Worldchanger Molti hanno ragione da vendere nel ritenere che, il meglio, Lande lo dia quando ha la possibilità di interpretare canzoni costruite attorno a lui da qualcun altro e non quando invece è lui stesso a mettersi in gioco come compositore. Ruolo questo nel quale dimostra buone capacità, senza però quel tocco di magia che farebbe la differenza tra un buon album e quel qualcosa in più, che è un capolavoro. Si tratta, in effetti, di una condanna che il cantante non sembra riuscire a togliersi di dosso e che ne condizionerà tutta la carriera solista. Un giudizio però che sembra dimenticare che, comunque, se differenza esiste tra un capolavoro e un disco ottimo, così come tra un disco ottimo e un buono, altrettanta differenza passa tra un buon album e uno sufficiente o addirittura insufficiente. Worldchanger è quindi un ottimo punto di partenza.
Faithful Breath - Hard Breath Nati addirittura nei tardi anni 60, dopo aver iniziato con brani di stampo progressive-sinfonico, seppure già contaminati dal germe del rock duro, arrivano finalmente alla pubblicazione dei primi due album nella seconda metà degli anni 70. Poi la folgorazione: come Paolo sulla via di Damasco, i nostri passano improvvisamente ad un metal potente, trascinante e senza fronzoli e realizzano i due album che hanno dato loro la notorietà, per quanto nel caso specifico questo termine sia da prendere parecchio con le molle: si tratta di Rock Lions (1981), e del qui presente Hard Breath, datato 1983.
Keel - Lay Down the Law A seguito dello scioglimento degli Steeler, avvenuto nel 1984, Ron Keel fonda una nuova band, i Keel, che, nello stesso anno, vedranno l’esordio ufficiale con l’album oggetto di questa recensione: Lay Down the Law. Riascoltato oggi, questo lavoro ci fa letteralmente rispolverare i lontani anni 80. Un concentrato di heavy metal classico ricco di melodia e che presenta anche leggere venature ed influenze glam.
THE NASTY EMBRACE Esaurita la prima parte della puntata, eccoci dunque al thrash metal. Anche qui nomi di grande rilievo a nobilitare questa sezione, come Exodus (un rifacimento) e Nasty Savage. Accanto a quelli più conosciuti, abbiamo poi dei gruppi un po’ più di nicchia (Distillator, Ramming Speed, Fatal Embrace ed altri), tutti altrettanto interessanti. In coda, vi segnalo anche la presenza di un album di area stoner che completa l’elenco dei dischi inseriti.
THRASH Exodus - Bonded by Blood (Rifatta) Bonded by Blood è un disco monolitico, rabbioso, potente e senza alcun cedimento dall’inizio alla fine, una summa di tutto quello che era e che, per molti aspetti, dovrebbe ancora essere lo stato dell’arte nel settore thrash. La voce arrogante ed allucinata di Baloff è un assalto continuo, la sezione ritmica non mostra alcun segno di cedimento, i riff sono taglienti, veloci ed intervallati da stacchi potenti, assoli tecnici e velocissimi, con la resa sonora del vinile -sempre consigliato per approcciare dischi prodotti durante gli anni 80 in versione originale- sufficiente per apprezzare compiutamente il tutto.
Distillator - Revolutionary Cells La band picchia duro schiacciando il piede sull’acceleratore con riff affilati come rasoi e una sezione ritmica devastante: il trio offre canzoni al fulmicotone rimembrando le band del passato senza però rifarsi troppo ad una in particolare, riescono infatti a miscelare le varie influenze grazie alle ottime capacità tecniche. Indubbiamente il thrash metal ha ritrovato una nuova linfa vitale, band da ogni dove si esprimono ad ogni livello e i Distillator lo sanno fare molto bene.
Ramming Speed - No Epitaphs Il terzo album, intitolato No Epitaphs e rilasciato nel 2015, è come i predecessori un lavoro onesto e sincero, che però difficilmente passerà alla storia del thrash: le danze vengono aperte da No Forgiveness in Death, traccia imbevuta di influenze hardcore, come dimostra anche la ruvidissima voce del singer Pete Gallagher; il gruppo sa bene come creare un sound trascinante, per quanto a tratti la bussola venga un po’ persa. Choke Holds and Bullet Holes spinge maggiormente sul thrash propriamente detto e mette in mostra un’ottima prestazione alla batteria di Jonah Livingston, macchina da guerra e vero motore trascinante del gruppo.
Nasty Savage - Nasty Savage Nasty Savage: questa band proveniente da Brandon in Florida gravitava attorno alla figura del cantante, Ron Galletti, un personaggio sicuramente estremo ed estroverso, infatti si racconta che durante i live della band fosse solito distruggere televisioni con la propria testa o altri aggetti di normale consumo; la loro proposta musicale era un thrash metal dalle tinte classiche con la voce di Nasty Ronnie (il suo nome artistico) che oltre ad essere aggressiva utilizzava il falsetto dando una certa teatralità al cantato, ricalcando i fasti di King Diamond degli allora Mercyful Fate. I Nasty Savage sotto l’aspetto tecnico non sono inferiori a band più blasonate, basta ascoltare i fraseggi delle chitarre con l’immenso lavoro al basso di Fred Dregischan.
Fatal Embrace - Slaughter to Survive I Nostri non si sono mai traditi, restando ancorati saldamente alle radici del genere. Dopo cinque anni di silenzio dal precedente The Empires of Inhumanity (se si eccettua un singolo del 2012), eccoli ritornare sul mercato con Slaughter to Survive. La ricetta proposta, vista la premessa, è inevitabilmente sempre la stessa. Con i suoi pochi pregi ed i suoi consueti difetti. Slaughter to Survive si compone infatti di undici pezzi old school più intro, che non fanno che riconfermare la dedizione alla causa da parte dei tedeschi e la loro scarsa capacità di rielaborarla in maniera seppur minimamente personale.
Death Penalty - Death Penalty [...] composto da ex membri di Serpentcult e Leech e capitanato da Gaz Jennings, storico chitarrista dei thrashers inglesi Acid Reign ma soprattuto leader dei leggendari e seminali doom/stoner Cathedral. Terminata l’avventura della storica band di Coventry, Jennings recluta Raf Meukens al basso e Frederik “Cozy” Cosemans alla batteria, ma soprattutto dietro il microfono Michelle Nocon, la sorprendente cantante dei misconosciuti doomster Bathsheba, la cui performance per carisma e intensità sembra essere uscita dai tempi d’oro dell’heavy più puro e incontaminato di inizio anni 80.
STONER Sheavy - Celestial Hi-Fi Fatta salva la voce di Steve Hennessey, ancora più Ozzy dello stesso Osbourne ovviamente indietro negli anni e con una timbrica lucente, la miscela musicale di questi canadesi paga dazio al passato della nostra musica. Registrato nell’estate del ’99, Celestial Hi-Fi è composto da 11 pezzi per circa un’ora di musica, gode di una produzione asciutta e diretta e viene pubblicato il 2 giugno del duemila sotto l’egida della label Rise Above Records. Il disco ha punti di forza che risiedono in brani quali l’opener Hyper Faster, dura con lisergici interventi della guitar, una track come Stingray che macina chilometri e orecchie senza colpo ferire con un corpo centrale granitico di basso-batteria e una chitarra che punge e jamma alla grande.
(SAGE) TESTERS OF ALCOHOL Ed anche per questa puntata e per quest’anno è tutto. In molte case il fuoco dei fornelli sarà già acceso da un pezzo e molti di voi avranno ceduto al senso del dovere, “testando” la dotazione alcolica della serata (occhio a chi deve guidare, mi raccomando), al solo scopo di saggiarne la qualità, si capisce. Anche noi, del resto, siamo in procinto di lasciarci alle spalle i dodici mesi che sono ormai agli sgoccioli e di festeggiare idealmente con voi, più o meno nello stesso modo. Speriamo allora che le recensioni che vi abbiamo sottoposto siano un buon viatico per un nuovo anno migliore del precedente, sia per le cose davvero importanti che dal punto di vista musicale. Ancora in compagnia dei nostri scritti, se vorrete. Buon anno da tutte le redazioni di Metallized e, come sempre, buona musica a tutti. Possibilmente metallica.
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Buon anno a tutti! Utenti, redattori e sito di Metallizzed. Buon metal 2017. Auguri. |
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Tanti auguri metallici! |
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Io spero che i botti non mi sveglino il bambino che poi gli strilli durano fino all'alba.. |
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Auguri a tutti i redattori e agli utenti un felice e metallaro 2017 di questo meraviglioso sito che, da neofita del sito, mi ha dato tanti insegnamenti e consigli su un genere così intrigante come il metal. Buon 2017 a tutti e soprattutto GRAZIE!!!!!. |
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Auguri a tutti i nostri lettori  |
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Un mare di auguri, che sia un 2017 spettacolare per tutti i miei fratelli metallari. Buon anno a tutta la redazione di questo grande sito, un'abbraccio a tutti voi e grazie. |
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Pur conoscendo i gruppi, per quelli dei Ramming Speed, Distilletor e Jorn ho un vuoto di memoria , devo riascoltarli.Comunque come si dice.Buona Fine e Buon Principio.Un felice Anno Nuovo a tutti.Auguroni a tutta la redazione di Metallized e a tutti quelli che visitano il sito. |
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Mi aggiungo ai post di auguri. Auguri a tutto lo staff di metallized e a tutti gli utenti. Allo staff di metallized un plauso per il lavoro svolto. Auguri e .... until death do us part. |
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mi associo agli auguri di rito augurando peace and love to all e specie ai ragazzi che (gratis) si spaccano tutti i 365 giorni su questa webzine per tenerci aggiornati e permetterci di parlare di musica, anche di scannarci, ma comunque di tenere viva la passione, bravi. Speriamo il 2017 sia comunque pregno di concerti e buona musica come lo è stato questo appena trascorso. Tanti ci hanno lasciato e li ricordiamo con dolore e affetto. Rock 'n' roll |
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Ho già visto parecchio nuovo materiale da ascoltare. Finalmente la rece dei Ramming Speed. Mi associo al buon anno a Raven e a tutta la redazione di Metallized e a tutti gli utenti. |
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Come al solito bel lavoro...Molti gruppi li conosco solo di nome..bene. Grazie per la segnalazione, e auguri per un altro anno metallico insieme. |
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Auguri di buon anno a tutti gli utenti di Metallized e a tutta la redazione!!! |
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Buon anno e grazie di tutto il vostro lavoro!!!!!!!! |
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Dei Faithful Breath io ho Fading beauty ed è un bellissimo album di rock progressivo assai romantico. Dopo non li ho più seguiti tanto meno nella loro incarnazione thrash dei RIsk. Ma un ascolto a quel Hard Breath glielo vado a dare sicuramente |
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Buon anno nuovo anche a voi e grazie ancora per la compagnia che ci tenete sempre  |
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finalmente qualcuno si ricorda dei Nasty Savage i Faithful Breath invece non li ho mai sentiti ma mi incuriosiscono. |
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Auguri di buon anno Raven e a tutta la redazione di Metallized. |
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